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Custode della scuola elementare gestiva laboratorio della marijuana

È’ stato arrestato dai carabinieri

Ieri sera, i carabinieri della stazione di Castiglione Torinese hanno scoperto, in un plesso scolastico in precollina, che il cusode della scuola, un uomo di 46 anni, italiano, produceva marijuana della cantina della sua casa. L’uomo vive in una casa attigua alla scuola nella cui cantina è stata scoperta una serra con 65 piante di marijuana alte1,75 m, attrezzata con lampade alogene e deumidificatori. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri e collocato ai domiciliari.

Controlli Polfer su più di tremila persone sui treni e nelle stazioni

3.279 persone controllate, di cui 943 stranieri, 137 minori e 699 con precedenti di Polizia, 1 arrestato e 15 indagati, 104 veicoli controllati, 219 pattuglie in stazione e 107 a bordo treno, 268 treni scortati e 15 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori, 24 servizi lungo linea e 14 di O.P.

Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.

 

A Torino gli operatori del Settore Operativo di Torino Porta Nuova nell’ambito dei servizi di vigilanza hanno proceduto all’accompagnamento presso la locale Questura a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, di un ventisettenne albanese, rintracciato nello scalo e risultato non in regola sul territorio nazionale. Sempre nello scalo cittadino il personale di pattuglia ha denunciato in stato di libertà un trentatreenne marocchino destinatario di un Ordine del Questore di Torino e sottoposto ad indagini un diciannovenne italiano, con numerosi precedenti di polizia, trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato nella tasca dei pantaloni. Inoltre sono stati rintracciati gli autori di due diversi furti ad un esercizio commerciale di stazione, una donna italiana di 47 anni e un trentanovenne italiano, cui è stato anche contestato il reato di ricettazione perché trovato in possesso di documenti di identità di cui era stato denunciato il furto.

Il personale Polfer della Sottosezione di Torino Porta Susa è intervenuto a bordo di un treno Frecciarossa proveniente da Napoli per un minore a bordo senza biglietto. Il ragazzo alla vista degli agenti mostrava da subito un atteggiamento arrogante proferendo insulti all’indirizzo degli operatori ed accompagnato negli Uffici di Polizia per l’identificazione, risultavano a suo carico precedenti specifici tra cui oltraggio a P.U., rapina e allontanamento da una Comunità per minori in Umbria. Il ragazzo denunciato per oltraggio a P.U., veniva affidato ad una Comunità per minori della provincia.

 

A Novara la Polfer è intervenuta su richiesta di un Capotreno per alcuni ragazzi molesti a bordo di un regionale nella tratta Arona – Novara. All’arrivo del convoglio nello scalo cittadino il personale Polfer identifica due minori trovati in possesso di circa 8 gr di sostanza stupefacente. Denunciati in stato di libertà sono stati successivamente affidati ai rispettivi genitori e la sostanza sequestrata.

 

Nella provincia di Alessandria il Posto Polfer di Novi Ligure ha proceduto all’accompagnamento presso la locale Questura di un ventenne gambiano e un diciannovenne senegalese entrambi sprovvisti di documenti identificativi. Dopo aver esperito le incombenze relative al fotosegnalamento per una compiuta identificazione, sono stati posti a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.

2019, un anno di intensa attività per la Polizia stradale di Torino

L’anno appena concluso è stato impegnativo per la Specialità della Polizia di Stato che ha impiegato 10648 pattuglie che, nell’arco delle ventiquattro ore e sette giorni su sette, hanno vigilato sulle strade extraurbane e autostrade della Provincia di Torino e sono intervenute in soccorso di 3736 cittadini in difficoltà e in altri casi hanno assistito quelli coinvolti negli incidenti stradali.

Nonostante l’impegno profuso per contrastare la sinistrosità stradale, la Specialità è intervenuta per rilevare circa 1400 incidenti di varia natura, molti dei quali, circa 425, con lesioni alle persone e 11 con esito mortale.

Per recuperare le cattive abitudini alla guida e contrastare alcuni fenomeni antisociali, come circolare con un veicolo non assicurato o non revisionato, gli operatori della Stradale hanno controllato 53278 veicoli e 58489 persone, riscontrando 44935 infrazioni, che hanno permesso di ritirare nell’immediato1605 patenti e 2274 carte di circolazione; di sottoporre a Fermo amministrativo 1244 veicoli e di sequestrarne amministrativamente 443. Inoltre sono state trasmesse le previste segnalazioni alla Motorizzazione Civile per la detrazione di 65937 punti patente.

In particolare, anche con l’impiego della nuova tecnologia “STREET CONTROL”, sono stati rintracciati 1003 veicoli senza assicurazione e 2438 veicoli che circolavano senza aver sostenuto la prescritta “visita di revisione” per l’accertamento della sicurezza del veicolo stesso, di questi ultimi poco meno della metà sono stati sorpresi a transitare in ambito autostradale.

 

La guida in condizioni di alterazione per aver assunto alcolici piuttosto che sostanze stupefacenti, spesso causa degli incidenti stradali, è stata contrastata sottoponendo a controllo 6596 conducenti con etilometri e drogometri; attività che ha permesso di rintracciare 699 persone positive all’alcol e 43 positive alle sostanze stupefacenti.

Dall’analisi dei dati nazionali sulle cause degli incidenti stradali emerge sempre di più che la distrazione alla guida sta diventando elemento comune a molti eventi infortunistici e pertanto anche la Stradale di Torino ha avviato una puntuale strategia di contrato al fenomeno, riuscendo a rilevare e contestare 1228 infrazioni per uso del cellulare o smartphone durante la guida senza l’impiego di sistemi vivavoce, auricolari o il più innovativo sistema di collegamento bluetooth all’impianto dell’auto; si pensi che 940 infrazioni sono state contestate a conducenti che stavano viaggiando in autostrada.

 

L’impiego di apparecchiature speciali quale l’Autovelox e il Telelaser, piuttosto che l’analisi dei dati registrati dai Tachigrafi dei veicoli commerciali (dispositivi obbligatori per i veicoli superiori alle t. 3,5 registranti le velocità e tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali), hanno fatto emergere circa 7300 eccessi di velocità.

Sempre in materia di contrasto ai comportamenti scorretti alla guida durante la circolazione, le pattuglie della Polizia Stradale hanno avuto modo di elevare 1643 infrazioni per mancato uso dei sistemi di ritenuta, quali le cinture di sicurezza per gli adulti e i seggiolini per i bambini.

All’attività storica e maggiormente conosciuta della Polizia Stradale, quale il soccorso dei cittadini in difficoltà, del rilievo degli incidenti e al contesto delle infrazioni rilevate, da anni l’impegno è anche profuso per sensibilizzare ed educare i cittadini alle buone pratiche da adottare quando si circola sulla strada e come aumentare la percezione del rischio, fattore necessario per la prevenzione degli incidenti.

A tale politica educativa la Stradale di Torino nel 2019 ha dato corso svolgendo, presso gli Istituti di Istruzione della Provincia, nelle aziende richiedenti e durante lo svolgimento degli eventi pubblici della Polizia di Stato, interventi di “Educazione alla Sicurezza Stradale” impiegando 159 operatori qualificati per un totale di 277 ore di impegno.

I 4769 studenti e 176 adulti incontrati hanno mostrato enorme interesse per gli argomenti trattati e la loro soddisfazione e gratitudine per il lavoro svolto dagli operatori della Polizia Stradale si sono tradotti in un immediato riconoscimento di professionalità e vicinanza all’istituzione della Polizia di Stato.

 

Kebab chiuso per igiene precaria

Il titolare è stato inoltre sanzionato con 4000 euro per occupazione abusiva del suolo pubblico

Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 16 gennaio, Agenti del Comando I Centro/Crocetta, del Reparto Polizia Commerciale della Polizia Municipale insieme ad Agenti del Commissariato San Secondo della Polizia di Stato, hanno effettuato un controllo presso un locale di vendita Kebab in via XX Settembre.

Le condizioni igieniche del locale sono sembrate precarie e, con il supporto di tecnici ASL, il locale è stato chiuso in attesa del ripristino di migliori condizioni.

Il titolare è stato inoltre sanzionato con 4000 euro circa di sanzioni per occupazione abusiva del suolo pubblico, mancanza degli indumenti idonei, mancanza della tabella degli allergeni. Durante il controllo gli Agenti hanno riscontrato che il locale in questione si era allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica e anche per questo è stato denunciato.

 

(foto archivio)

Simula acquisto di pochi euro per rubare articoli più costosi

La giovane è stata arrestata dagli agenti della Squadra Volante

E’ entrata nell’Ipercoop d via Livorno, lo scorso sabato pomeriggio, e si è diretta a passo sicuro nel reparto riservato agli articoli tecnologici. Qui, ha prelevato da un espositore due cuffie per cellulare ed una pellicola protettiva per il telefonino. Da un altro espositore, poi, ha preso uno zaino, occultando all’interno la merce. Credendo di non essere stata notata da nessuno nelle su mosse, la giovane si è recata in un camerino, trascorrendovi circa 5 minuti. Quando ne è uscita, ha abbandonato lo zaino su un espositore ed ha prelevato dal reparto alimentari una bottiglietta di Coca Cola, presentandosi alle casse. Una volta pagata la bibita, la giovane, una cittadina italiana ventiduenne, è stata fermata da personale addetto alla vigilanza del negozio, che la conduceva presso degli uffici interni dell’esercizio commerciale. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante, la ragazza ha confessato il furto restituendo i prodotti trafugati (valore complessivo 50€). Per la giovane, che ha precedenti specifici per furto aggravato in concorso, e che è stata trovato in possesso di una forbice e di un paio di pinze, con le quali aveva tolto le placche antitaccheggio alle confezioni dei prodotti, sono scattate nuovamente le manette.

Identificato ragazzo morto anni fa. I resti saranno sepolti accanto alla madre

Valter Rainero era un ragazzo di 37 anni che per motivi di salute nel 2002 fu ricoverato in una struttura sanitaria a Cavagnolo (TO). Valter, alto 180, il 22 ottobre probabilmente si allontanò da quella struttura

 

Le ricerche furono attivate nell’immediatezza ma senza risultato.

 

Dopo 11 anni il 19 gennaio del 2013 a Cavagnolo in località Maiaris, un cacciatore nel corso di una battuta di caccia al cinghiale, rinvenì dei resti scheletrici. Al tempo non fu possibile dare un nome alle ossa ritrovate in quanto troppo deteriorate, fu quindi disposta la conservazione in un loculo del Cimitero Comunale di Cavagnolo.

 

Nel 2018 la Procura di Torino ha incaricato l’Unità Analisi del Crimine Violento del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Torino, ufficio specializzato nell’identificazione dei cadaveri sconosciuti, per provare a dare un nome ai resti scheletrici. Sono stati così acquisiti gli atti investigativi e la relazione autoptica. Si è proceduto poi a richiedere una nuova autorizzazione al prelievo di un campione osseo per l’estrazione del profilo genetico che, dopo un pre-trattamento presso i laboratori del Servizio Centrale di Roma, è stato analizzato presso il laboratorio di Genetica Forense della Polizia Scientifica di Torino utilizzando dei Kit di nuova generazione più performanti rispetto a quelli utilizzati precedentemente. Dopo svariati tentativi si è così riusciti ad estrarre un profilo genetico autosomico parziale e un profilo genetico del cromosoma Y completo. Tale profilo viene trasmesso in maniera inalterata in tutti i soggetti maschi imparentati per via paterna, pertanto è stato comparato con quello del fratello di Valter. La comparazione ha dato esito positivo.

 

Ora la salma verrà tumulata presso il Cimitero in cui si trova la madre.

Braccati dai carabinieri, come nel film cambiano colore all’auto

Intercettata e fermata vettura  con “scrigno segreto” per nascondere la refurtiva

Ispirandosi al film The Jackal, remake del più noto ‘Il giorno dello sciacallo’,  cambiano colore all’auto perché braccati dai carabinieri

 Nuovi particolari emergono dalle indagini dei carabinieri di Chieri in relazione all’arresto effettuato ieri di 2 sinti, di 40 e 46 anni, residenti a Nichelino, che dopo un lungo e rocambolesco inseguimento, sono andati a sbattere contro una recinzione di un’abitazione a Trofarello. Come nel film The Jackal, i due fuggitivi hanno cambiato il colore originale dell’auto con  una pellicola di colore nero.
Dopo un’accurata ispezione del veicolo i carabinieri hanno scoperto che all’interno dell’abitacolo della vettura in uso ai fuggitivi, sotto la plancia posta di fronte al sedile anteriore del lato passeggero, era stato ricavato un vano nascosto, probabilmente per nascondere la refurtiva o  gli arnesi da scasso
Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto:
–          2 apparati radio  rx/tx con auricolare/microfono;
–          1 flessibile a corrente dotato di nr. 12 dischi per tagliare metalli;
–          2 cacciaviti;
–          2 cappellini con visiera;
–          2 scaldacolli;
–          2 paia di guanti in neoprene di colore nero;
–          1 prolunga elettrica di colore nero,
dei quali i due soggetti arrestati non hanno saputo dare una giustificazione e che pochi dubbi lasciano sulle reali intenzioni dei due pregiudicati arrestati ieri.
Anche il giorno prima sempre i carabinieri di Chieri avevano denunciato per  “uso di atto falso e possesso ingiustificato di grimaldelli” altri 2 sinti 30enni, di Asti e Carmagnola, controllati a bordo di una Fiat Panda che presentava entrambe le targhe modificate ( per la precisione una lettera e un numero), mediante l’applicazione di adesivi, alterando la targa originaria; anche in questo caso la perquisizione effettuata dai Carabinieri  consentiva di rinvenire:
–          2 apparati radio rx/tx con auricolare/microfono;
–          2 paia di guanti;
–         2 fasce elastiche/bandana;
–          1 cacciavite;
–          1 metal detector marca “meet”;
–          1 cappello di colore nero.
l’attività di prevenzione dei furti e le indagini dei Carabinieri continuano massicciamente in tutta la provincia, e si invitano i cittadini a segnalare persone, veicoli o situazioni sospette.

Fallimento Borsalino, la GdF chiude le indagini

Dal Piemonte / Alessandria CRONACA

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Alessandria ha
recentemente concluso una complessa indagine in materia di reati fallimentari sotto la
direzione del Procuratore Aggiunto della Repubblica di Alessandria, Dott. Tiziano MASINI,
concernente il fallimento della BORSALINO GIUSEPPE & FRATELLO S.p.A.

La vicenda inizia nel 2008, quando la società BORSALINO, a causa della situazione
finanziaria in cui versava, vende all’istituto MEDIOCREDITO ITALIANO S.p.A. il proprio
marchio prendendolo in lease back dal medesimo istituto di credito; successivamente, nel
2015, l’azienda viene data in locazione alla HAERES EQUITA s.r.l. unitamente al diritto
di utilizzo del marchio.

Alla fine del 2016, dopo il diniego di concordato preventivo da parte del Tribunale di
Alessandria, la HAERES smette di corrispondere i pagamenti dei canoni di leasing per
l’uso del marchio, provocando così la revoca del contratto. Tuttavia, dopo pochi giorni, la
stessa HAERES provvedeva all’acquisto del bene direttamente da MEDIOCREDITO, il
quale corrispondeva alla BORSALINO (locataria del marchio) un importo assai inferiore
al suo valore residuo. Nonostante gli amministratori di BORSALINO fossero a conoscenza
degli omessi pagamenti, non esercitavano le azioni necessarie a tutelare i diritti di credito
della società contribuendo, in tal modo, a creare le condizioni determinanti la risoluzione
del contratto di leasing ed il successivo acquisto del brand.
Il trasferimento della proprietà del marchio con queste modalità consentiva l’aggiramento
della procedura competitiva prevista dalla legge fallimentare – cessione del bene al miglior
offerente – con grave danno patrimoniale per i creditori della BORSALINO che, intervenuto
il fallimento, pativa un gravissimo depauperamento economico.

Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle – oltre a disvelare i dettagli della complessa
vicenda – hanno consentito la contestazione per diversi soggetti di più reati fallimentari,
tra cui la bancarotta fraudolenta preferenziale, conseguenza dei rapporti economicofinanziari venutisi a creare tra la BORSALINO e la HAERES EQUITA S.r.l.. L’operazione
di vendita del marchio BORSALINO, da MEDIOCREDITO ITALIANO S.P.A. alla HAERES
EQUITA S.R.L. riqualificata durante le indagini esperite come distrazione di uno dei
maggiori asset dell’azienda, è stata punto nevralgico delle attività ispettive.
Il marchio BORSALINO, per un valore di 17.500.000 di euro circa è stato sequestrato dai
finanzieri del Comando Provinciale nel febbraio 2018, in esecuzione di ordinanza emessa
dal G.I.P. del Tribunale Alessandria, ed è stato restituito nel giugno dello stesso a seguito
di accordo transattivo tra le parti.
Le indagini svolte, durate circa due anni, dai militari del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria della Guardia di Finanza (anche attraverso accertamenti
tecnici, sviluppo di segnalazioni di operazioni sospette, esame della ponderosa
documentazione acquisita agli atti ed audizione di persone informate sui fatti) hanno
consentito di ben delineare le strategie aziendali fraudolente delle società oggetto di
indagine.
Così l’attività della Guardia di Finanza  a tutela del mercato dei capitali
prosegue attraverso una continua azione volta ad individuare tali illeciti e a contrastarne i
molteplici effetti negativi, quali l’ostacolo alla normale concorrenza tra le imprese, il
danneggiamento delle risorse economiche dello Stato.

In casa teneva Kit per i furti in appartamento

Si aggirava da solo in orario notturno vicino ad alcune abitazioni isolate e negozi di Bussoleno e per questo ha attirato l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Susa

L’uomo, un 53enne residente a Caserta e con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato trovato in possesso di un vero e proprio kit per effettuare furti in appartamento. I carabinieri hanno sequestrato una ventina di chiavi di abitazioni e di saracinesche di cui non sapeva provare la provenienza e chiavi alterate per forzare le serrature delle abitazioni, oltre ad altri oggetti atti allo scasso. I carabinieri ritengono che l’uomo avesse in animo di svaligiare negozi o appartamenti della zona. Gli oggetti sono stati sequestrati  e la persona è stata denunciata per possesso di chiavi alterate e grimaldelli.

Sfonda vetrina con un tombino per tentare un furto

Attività preventiva dei carabinieri contro furti rapine 

I carabinieri della Tenenza di Nichelino hanno arrestato un marocchino di quarant’anni senza fissa dimora per tentato furto aggravato.
Nell’ambito dei servizi contro i furti e le rapine, i militari hanno sorpreso il marocchino mentre sfondava la vetrina di un negozio con un tombino. L’uomo ha cercato di nascondersi e poi  scappare  ma è stato fermato  e bloccato dai carabinieri. E’ accaduto la notte scorsa in Piazza Camandona a Nichelino.