CRONACA- Pagina 1066

Dalla Cina 100 mila mascherine e 200 termometri a Torino

Questo prezioso materiale appena giunto nella sede della Protezione Civile di Via delle Magnolie è stato immediatamente distribuito

 

100mila mascherine e 200 termometri a infrarossi, questo è il dono della Città cinese di Guangzhou (Canton) a Torino.

Le mascherine e i termometri a infrarossi sono stati assegnati agli Agenti della Polizia municipale, ai dipendenti comunali che in questi giorni devono essere presenti in ufficio o che hanno rapporti con il pubblico, alla Protezione civile torinese, ai volontari che assistono in questi giorni la popolazione più in difficoltà e alla rete del sociale cittadino.

Torino intrattiene da diversi anni rapporti con Guangzhou con la quale è in corso di definizione un patto di collaborazione per sancire l’amicizia e il profondo legame già esistenti tra le due comunità.

Guangzhou è una città con 20 milioni di abitanti, capoluogo della Provincia del Guangdong. Nella città cinese il Politecnico di Torino in collaborazione con la South China University of Technology ha vinto nel 2017 un progetto per trasformare una ex fabbrica di pianoforti, la Pearl River Piano Factory, in un centro culturale dedicato alla musica e al cinema.

Le scuse di chi viene sorpreso per strada

Dal “…Vado ad aprire la seconda casa…”, al “facciamo volantinaggio” sino al paradossale: “…vado a fare qualche lavoretto in nero”

Queste alcune delle giustificazioni raccolte nel fine settimana dalla Guardia di Finanza di Torino che, dopo l’ultima stretta del Governo per fronteggiare il “COVID19”, ha intensificato i controlli in città ed in tutta la provincia.

Oltre 200 i Finanzieri giornalmente impegnati sulle principali arterie stradali, all’interno dei parchi cittadini e nei maggiori luoghi di aggregazione.

Solo nell’ultimo fine settimana sono state oltre 400 le persone identificateuna trentina quelle denunciate, prevalentemente per essere state soprese a “spasso” senza una giustificazione. Circa 2.000 gli esercizi commerciali controllati.

C’è stato lo spazio anche per un arresto. I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese hanno sorpreso nella tarda sera di ieri, un trentenne pluripregiudicato che si aggirava nei pressi della stazione ferroviaria; peccato che fosse ricercato in quanto nei suoi confronti pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere per vari reati.

Sempre i Finanzieri di Lanzo hanno sorpreso un uomo che candidamente ha ammesso di approfittare del momento “…per fare qualche lavoretto in nero…”, oppure il gruppetto di giovani che, non curanti della situazione, distribuivano volantini nelle case.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria, hanno invece denunciato il titolare di una cartoleria di un comune della prima cintura torinese che, in barba a tutti i divieti, svolgeva in maniera pressoché normale la sua attività. Oltre alla denuncia rischia la sospensione dell’attività commerciale.

Ladri di biciclette

L’elemento comune tra un tentato furto ed una rapina: la bicicletta. Tra mercoledì e giovedì il veicolo a due ruote è stato protagonista di due interventi effettuati dagli operatori della Squadra Volanti
Il primo intervento porta gli agenti in via Perrone dove una donna dichiara di aver visto un uomo arrampicarsi al primo piano dello stabile, accedere all’interno di un’abitazione attraverso la finestra e fuggire poco dopo in bicicletta. Un condomino si pone all’inseguimento del soggetto, fornendo ai poliziotti in tempo reale indicazioni utili al rintraccio. Si tratta di un cittadino tunisino di 38 anni.
Una volta fermato, l’uomo viene perquisito. Il trentottenne viene trovato in possesso di un cellulare, provento di furto. Pochi istanti prima infatti il tunisino, approfittando della distrazione di un cittadino fermo ad una fontanella per bere, intravede un cellulare in terra quindi arresta la corsa della sua bicicletta, raccoglie il telefonino e si allontana velocemente. Il trentottenne, con numerosi precedenti di polizia e obbligo di firma, viene arrestato per tentato furto e denunciato per non aver ottemperato al DPCM dell’11 marzo 2020 in quanto circolava senza comprovato motivo e per aver fornito dichiarazioni mendaci a P.U. per le motivazioni asserite nell’autocertificazione: l’uomo era uscito di casa solo per andare a comprare il pane.
Giovedì sera viene richiesto l’intervento di una pattuglia in via San Secondo dove un uomo sta trattenendo un soggetto che pochi istanti prima aveva tentato di rubargli la bicicletta. La vittima si trova all’interno di un negozio quando un cittadino marocchino di 33 anni monta in sella alla sua bici e si allontana velocemente. L’uomo riuscirà a raggiungerlo e bloccarlo, così da assicurare il trentatreenne alle forze dell’ordine. Arrestato per rapina e denunciato in stato di libertà per violazione dell’art. 650.

Sequestro di mascherine non conformi

Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Casale Monferrato hanno sequestrato 74 mascherine facciali in un negozio di articoli sanitari commercializzati in assenza dei requisiti di conformità

I finanzieri a seguito di attività info-investigativa hanno individuato un negozio di articoli sanitari che
su prenotazione vendeva mascherine su misura in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15,00 Euro
cadauna.

In particolare venivano prodotti dispositivi di protezione individuale di seconda categoria
(mascherine) non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza di cui all’apposito regolamento.
Il titolare dell’attività commerciale si è pertanto reso responsabile della condotta prevista e punita
con  la pena dell’arresto sino a sei mesi o dell’ammenda da 10.000 a 16.000 Euro
trattandosi di reato di natura contravvenzionale.

L’attività va inquadrata nel contesto emergenziale attuale che sta spingendo la cittadinanza a
ricercare freneticamente i dispositivi di protezione individuale rischiando di acquistare prodotti non
conformi e del tutto inidonei a garantire la sicurezza degli utilizzatori.

La Guardia di Finanza, oltre a concorrere alle attività disposte dalla Prefettura di Alessandria circa i
controlli da effettuare per garantire il rispetto dei provvedimenti governativi, nell’ambito delle proprie
attribuzioni di Polizia Economico Finanziaria, sta assicurando la vigilanza del territorio tutelando la
cittadinanza da ogni possibile fenomenologia illecita legata all’emergenza COVID-19

Festa di compleanno affollata in giardino: tutti denunciati

Erano in undici persone, e hanno pensato bene di radunarsi a mangiare e bere  in una casa con giardino a Sale, nell’Alessandrino per festeggiare un compleanno

Erano giunti dalle province di Genova e Alessandria. Anche loro sono tra i 170 denunciati negli ultimi 10 giorni dai carabinieri della compagnia di Tortona, che da oltre un mese non fanno giorni di riposo e lavorano a doppi turni. L’attenzione dei Carabinieri di  Sale è stata attirata dalle numerose auto parcheggiate in strada una vicino  all’altra e dal rumore fatto dal gruppo, composto da cittadini romeni.

 

(foto archivio)

Carabinieri: stretta sui controlli in tutta la Val di Susa

Dalla notte, stretta dei Carabinieri della Compagnia di Susa sui controlli, già disposti nei giorni scorsi su tutto il territorio dal Comandante Provinciale  di Torino, Francesco Rizzo

Sono necessariamente destinati ad intensificarsi – anche come deterrente – su tutte le principali direttrici che conducono nelle località turistiche della Val di Susa, nel torinese, nonché ai valichi di frontiera. Salvo motivi di lavoro, di salute o di stretta necessità è vietato mettersi in strada, tanto più raggiungere le località di vacanza da parte dei possessori di seconde case, ricordano ad ogni cittadino i militari dell’Arma.

Coronavirus, a Volpiano 5 persone positive e 10 in isolamento


Il sindaco De Zuanne: “I numeri in crescita impongono di restare a casa”

I dati sulla diffusione del Coronavirus Volpiano, aggiornati al 21 marzo, comunicati dalla Protezione civile della Città metropolitana di Torino, dall’unità di crisi della Regione Piemonte e dalla Asl, sono di 5 persone positive (sia collocate in quarantena nella propria abitazione che ricoverate in ospedale) e 10 in isolamento fiduciario per aver avuto contatti con soggetti contagiati; nel primo caso si tratta di uomini di età compresa tra 55 e 80 anni, nel secondo di 5 uomini e 5 donne di età compresa tra 22 e 77 anni.

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Questi numeri e la loro crescita dovrebbero togliere ogni dubbio sul fatto che per evitare di essere contagiati o di contagiare altri bisogna restare nelle nostre case. I dati nazionali che vengono comunicati ogni sera impongono a tutti noi di rispettare rigorosamente le norme, per tutelare la salute di tutti. In questi giorni le forze dell’ordine (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) compiono sul territorio, anche in orari serali, i controlli per far rispettare le norme in vigore. Molte persone sono già state segnalate per aver violato i divieti. In questa situazione di emergenza nessuno può derogare ai provvedimenti di legge seguendo valutazioni personali perché è in gioco la salute di tutti. Mi rendo conto che non è facile cambiare il nostro modo di vivere e di pensare ma il momento lo richiede. L’impegno, quindi, deve essere quello di non uscire di casa, non tanto per le possibili sanzioni o denunce ma perché è l’unica cosa da fare per il bene di tutti».

Coronavirus, il prof. Salizzoni: “Quattro cose che la Regione può fare ora”

Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID, strutturare comunicazione tra ospedali e territorio, più posti letto nelle strutture private, linee guida per le RSA

 

Alla luce dell’appello rivolto al Presidente Conte da parte dei Presidenti di tutti gli Ordini dei medici del Piemonte, Mauro SALIZZONI e Domenico ROSSI (Pd) hanno scritto al Presidente Alberto Cirio e all’assessore Luigi Icardi, indicando quattro priorità sulle quali adottare urgentemente linee guida di intervento regionali. “Ci sono alcune misure e azioni che dipendono anche da fattori esterni all’Unità di Crisi – scrivono Mauro SALIZZONI e Domanico ROSSI –  come l’approvvigionamento dei DPI o dei macchinari per allestire nuovi posti di terapia intensiva. Ci sono alcune scelte, però, che dipendono dalla nostra capacità organizzativa e che possiamo assumere in totale autonomia. Riteniamo che, qualora fossero messe in  campo, potrebbero contribuire a migliorare la situazione”.

1-      Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID. “Abbiamo appreso che in diversi ospedali piemontesi, oramai da diversi giorni, i turni del personale sanitario sono organizzati non tenendo in considerazione questa separazione. Inutile sottolineare come questo elemento faciliti la diffusione del contagio”;

2-      Strutturare la comunicazione tra ospedali e territorio. “Oggi ogni azienda sanitaria sta facendo per sé. Molti tra i ricoverati meno gravi nei nostri ospedali potrebbero essere curati a domicilio se adeguatamente seguiti da personale dotato dei necessari dispositivi di sicurezza. Attraverso la creazione delle unità speciali e il potenziamento dei servizi di territorio dovremmo incentivare, ove possibile, la cura a domicilio. Questo alleggerirebbe il carico di lavoro e la pressione su  ospedali oramai al limite della loro capacità di ospitalità e di cura. Ma in questo momento non esistono indicazioni e linee guida per la comunicazione e la cooperazione tra aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali”;

3-      Aumentare con assoluta determinazione il ricorso ai posti letti disponibili nelle strutture private, così come previsto dalle ultime normative emanate per l’emergenza coronavirus;

4-      Affrontare la situazione delle RSA. “Per le caratteristiche degli ospiti siamo di fronte a situazioni di estrema fragilità. L’unità di crisi valuti linee guida di intervento specifiche anche per queste situazioni con un’attenzione agli ospiti e agli operatori socio-sanitari”.

  • In allegato il testo integrale della lettera

Mauro SALIZZONI

Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte

 

Domenico ROSSI

Vice Presidente IV Commissione – Consigliere regionale Pd

E’ morta la mamma di Piero Chiambretti

E’ stata Vladimir Luxuria ad annunciare con un tweet la morte di Felicita, madre di Piero Chiambretti

83 anni, era stata ricoverata con il noto  conduttore torinese all’ospedale Mauriziano qualche giorno fa, dopo essere risultata, come il figlio,  positiva al coronavirus. L’ex parlamentare, amica di Chiambretti,  scrive: “Sentite condoglianze a Piero, mamma Felicita non ce l’ha fatta”.

 

Coronavirus, in Piemonte il numero dei guariti sale a dieci. Le nuove vittime sono 17

Il comunicato stampa della Regione Piemonte, ore 19 di sabato 21 marzo

Il CORONAVIRUS PIEMONTE, IL NUMERO DEI GUARITI SALE A DIECI – DICIASSETTE NUOVI DECESSI – IN TERAPIA INTENSIVA 312 RICOVERATI

SALGONO A 10 LE PERSONE GUARITE DAL COVID 19

Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri due pazienti contagiati dal “coronavirus covid19”.

Si tratta di due donne, una dell’Astigiano di 73 anni e una del Vercellese di 44 anni.

Le persone guarite sono in totale 10, di cui quattro uomini a Torino (di 42, 61, 37 e 55 anni), quattro  donne ad Asti (di 77, 87 e 76 e 73 anni), un uomo di 44 anni in provincia di Cuneo e una donna di 44 anni in provincia di Vercelli.

DICIASSETTE I NUOVI DECESSI

Sono 17 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 7 in provincia di Torino, 2 nel Novarese,  1 nel Cuneese, 2  in provincia di Asti, 5 nel VCO.

Il totale complessivo è ora di 255 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 10 ad Asti, 25 a Biella, 19 a Cuneo, 33 a Novara, 62 a Torino, 14 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 18.30

Sono 4.059 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 708 in provincia di Alessandria, 169 in provincia di Asti, 227 in provincia di Biella, 283 in provincia di Cuneo, 362 in provincia di Novara, 1.788 in provincia di Torino, 232 in provincia di Vercelli, 149 nel Verbano-Cusio-Ossola, 43 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone in terapia intensiva sono 312.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 11.799, di cui 7.120 risultati negativi.

In isolamento domiciliare  ci sono 1.405 persone, in terapia intensiva 312.