Firmato il protocollo d’intesa con cui i due enti si impegnano a collaborare per sviluppare la cultura della sicurezza sul lavoro
Un accordo per sostenere le imprese nel realizzare iniziative con finalità di prevenzione e fornire così risposte integrate e di qualità ai bisogni di salute e sicurezza dei lavoratori, anche nella fase di ripresa che dovrà essere trainata dal Pnrr: è questo il contenuto del protocollo firmato oggi dall’Unione Industriali Torino e dall’Inail Piemonte.
L’intesa consolida la collaborazione tra l’Unione Industriali Torino e l’Inail Piemonte, rendendola strutturata e stabile al fine di contribuire alla riduzione del fenomeno infortunistico e tecnopatico.
Nell’arco dei tre anni di durata del protocollo è prevista la conclusione di specifici accordi attuativi per sviluppare iniziative a sostegno della prevenzione coinvolgendo se necessario altri soggetti istituzionali, a partire dalle istituzioni scolastiche del territorio. Tre gli ambiti su cui si concentreranno le attività: comunicazione e promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare attraverso l’organizzazione congiunta di eventi e seminari a carattere divulgativo; progettazione di programmi di informazione e formazione rivolti a tutti i ruoli aziendali; realizzazione di progetti a livello territoriale, intesi a sviluppare una rete di diffusione delle conoscenze tecnico-scientifiche collegate al sistema di prevenzione infortuni, da attuare anche attraverso la promozione di interventi mirati per supportare le aziende che vogliono condividere sperimentazioni di soluzioni ad alto valore tecnologico.
Il Direttore dell’Unione Industriali Torino, Angelo Cappetti, commenta: “La sicurezza sul lavoro è una priorità per le nostre imprese e per l’Associazione, che da sempre è molto attiva nello sviluppare iniziative di formazione e informazione capillare su questo tema cruciale. Il rafforzamento – continua Cappetti – della collaborazione e delle sinergie con l’Inail Piemonte è fondamentale per migliorare ulteriormente il supporto che offriamo alle nostre aziende associate. Grazie al protocollo appena firmato, infatti, potremo accelerare ancora di più nell’approfondimento e nella divulgazione della cultura della prevenzione e della sicurezza sia nelle fabbriche, sia negli uffici. L’accordo, inoltre, testimonia l’importanza che enti pubblici e privati cooperino sempre più strettamente per il bene della nostra comunità”.
Aggiunge il Direttore regionale Inail, Giovanni Asaro “In questo periodo di difficoltà causata dalla pandemia e dall’inattesa crisi internazionale, ma in costanza della realizzazione del PNRR, la sicurezza sul lavoro è un obiettivo ancora più urgente per le imprese: il protocollo firmato oggi potrà consentire di realizzare numerose iniziative di supporto e di formazione per imprenditori e lavoratori dando subito risposte concrete in termini di prevenzione di infortuni e malattie professionali. In particolare – prosegue Asaro – attraverso l’associazione datoriale si cercherà di realizzare un canale privilegiato per le imprese del territorio, per garantire loro un ulteriore contributo il cui valore aggiunto è rappresentato dalle specifiche competenze e dalle risorse professionali, tecniche e strumentali dell’Istituto e dell’Unione Industriali Torino, essenziale per realizzare interventi innovativi possibilmente replicabili in realtà aziendali analoghe, con ricadute importanti in termini di numero di soggetti coinvolti.”
Proprio in maggio era fissata al Centro Pannunzio una festa per i suoi novant’anni con Gianni Oliva,Gian Piero Leo, Marco Rizzo e chi scrive. Purtroppo un incidente e una successiva operazione lo hanno condotto alla morte nel giro di poco tempo. Ancora durante la sua degenza ospedaliera eravamo soliti sentirci. Era lo storico del manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile e di quello degli intellettuali antifascisti scritto da Benedetto Croce nel 1925.Successivamente si occupò delle società operaie create da Mazzini e contese da Bakunin e poi dai socialisti, l’anticipazione delle attuali coop. Aveva scritto di Carlo Rosselli,di Giuseppe Bottai,di Federalismo. Molto diffusa e tradotta in più lingue la sua “Storia della Svizzera”. Con Emilio ho percorso tutta la mia vita di studioso dalla giovinezza alla maturità. Un confronto con lui era sempre importante ed in tante occasioni ho chiesto il suo consiglio. Ha partecipato a decine di incontri al Centro “Pannunzio” da quando presiedette un convegno su Luigi Einaudi a quando introdusse Giovanni Spadolini che era venuto a parlare di Luigi Salvatorelli. La sua opera merita di essere ripresa ed approfondita. Si era dedicato anche molto attivamente al giornalismo:collaborammo insieme alla “Gazzetta del Popolo” e ad alcune riviste. Fu firma prestigiosa degli Annali del Centro Pannunzio e di Pannunzio Magazine on line. Era stato Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti e fu presidente della Commissione giuridico -disciplinare dell’Ordine Nazionale.Poi si distaccò da quella esperienza non senza amarezza ed un certo disgusto che in questa occasione non è il caso di ricordare. Fu anche Difensore civico presso il Comune di Torino, lui docente e insieme grande avvocato. Cercò di espletare con serietà e impegno questo incarico che forse non a caso dopo il suo mandato venne abolito. Di quell’esperienza civica non parlava volentieri, ma si coglieva la sua delusione. Nativo di Imola ,era diventato un grande torinese che ha contribuito a scrivere la cultura di questa città che amava profondamente. Mi mancheranno le sue telefonate e le sue mail,ma Emilio resterà sempre nel mio cuore come Maestro ed amico, avrebbe detto Bobbio che fu amico di entrambi.
