CRONACA- Pagina 1063

Falso volantino da segnalare alla polizia

 E’ un falso volantino, all’apparenza del Ministero dell’Interno, in tema di  Coronavirus 

Sconosciuti lo hanno diffuso in numerose città italiane,  sulle facciate dei palazzi e  negli androni. Il testo invita i residenti a lasciare le abitazioni in attesa che si concludano delle inesistenti operazioni di controllo da parte delle autorità. La questura di Torino avverte che potrebbe trattarsi della mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle case per rubare, e invita la cittadinanza a segnalare la presenza del volantino alle forze dell’ordine.

Declina le generalità dell’amico per evitare la sanzione

Sono le 22.30  e la Volante, in transito su corso Principe Oddone, nota all’intersezione con corso Ciriè un’autovettura con tre soggetti a bordo

I poliziotti controllano l’auto e i suoi passeggeri. Alla richiesta di esibire i documenti per la circolazione, il guidatore asserisce di aver dimenticato la patente a casa. Nel controllare il veicolo, gli agenti fanno notare al conducente una patente di guida riposta nella tasca porta oggetti del lato passeggero.

L’uomo recupera il documento, rivendicandone la proprietà. La patente, intestata ad un cittadino italiano classe 1991, risulta particolarmente usurata, il che non permette una verifica visiva tra la foto ed il guidatore. Nel corso di ulteriori accertamenti, la pattuglia rinviene però nel portafoglio del soggetto una carta d’identità che riporta tutt’altre generalità: un diverso nome e cognome ed un anno di nascita precedente di 5 anni. Il trentaquattrenne a questo punto ammette di aver fornito le generalità di un suo amico per sottrarsi alle conseguenti sanzioni, in quanto la patente gli era stata revocata nel febbraio del 2013. Inoltre, durante il controllo del veicolo, i poliziotti rinvengono numerosi involucri vuoti di cellophane colorato, solitamente utilizzato per confezionare sostanza stupefacente, siringhe e pipette per fumare crack.L’intero gruppo, che annovera precedenti di Polizia, è stato denunciato per violazione dell’articolo 650 mentre il conducente arrestato per false attestazioni a Pubblico Ufficiale

La figlia chiama la polizia: arrestato per maltrattamenti

Un cittadino moldavo di 42 anni, con precedenti di polizia, è stato arrestato mercoledì per maltrattamenti in famiglia dagli agenti della Squadra Volante

Nel tardo pomeriggio, i poliziotti sono intervenuti in uno stabile del quartiere Santa Rita dopo una telefonata di una ragazza che segnalava una lite tra i genitori. Dai racconti i poliziotti hanno appurato che il litigio era iniziato già all’ora di pranzo ed era proseguito nel tardo pomeriggio quando il marito aveva insultato più volte la moglie. Alle proteste della donna, l’uomo aveva reagito aggredendola fisicamente prima spintonandola e poi colpendola a pugni alla testa. In questo frangente la figlia, mostrando fermezza, contattava la Polizia raccontando quanto stava accadendo nonostante il padre le chiedesse di desistere dal farlo.

I poliziotti hanno poi appurato che le violenze e le offese dell’uomo non erano un fatto nuovo ma ripetute nel tempo, in particolar modo quando  assumeva bevande alcoliche. In una circostanza, circa quattro anni fa, la vittima era stata ferita al braccio con un coltello dal quarantaduenne. Dopo quell’episodio, nonostante i propositi di cambiamento, offese e violenze erano riprese dopo un’apparente calma iniziale. Talvolta, anche la figlia era stata picchiata soprattutto quando prendeva le difese della madre.

Tenta di disfarsi della droga insieme alla spazzatura

Un venticinquenne di Orbassano è stato arrestato dai Carabinieri nel corso dei controlli per il rispetto delle prescrizioni per evitare il contagio da Covid-19.

Il giovane è stato controllato in un luogo molto distante da casa, mentre si tratteneva in strada con amico o, al quale, probabilmente, ha venduto la droga. L’hanno perquisito e in tasca teneva alcune dosi di hashish, mentre a casa sono state trovate centinaia di dosi di marijuana di cui il giovane aveva tentato di disfarsi occultandoli nella spazzatura che la madre, ignara del tutto, si accingeva a gettare.
Oltre allo stupefacente, nella camera dell’arrestato è stato trovato tutto l’occorrente per il confezionamento, oltre a diverse banconote, ritenute provento dello spaccio.

Coronavirus, muore maresciallo dei carabinieri di 55 anni

Questa mattina è morto  nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Asti il maresciallo Mario D’Orfeo

Il comandante della stazione dei carabinieri di Villanova d’Asti era stato ricoverato alcuni giorni fa, a seguito di complicanze legate al coronavirus. Le sue condizioni si sono aggravate nella notte. Arruolatosi nel 1983, era in servizio alla Stazione di Villanova dal 2015. Stava per compiere 56 anni il primo maggio.

Conad sostituirà il gestore che aveva raddoppiato i prezzi

Il consorzio  di supermarket Conad procederà alla risoluzione della licenza d’uso del marchio nei confronti del punto vendita di Favria

La Guardia di Finanza aveva scoperto nei giorni scorsi non solo la  mancata applicazione del piano promozionale e delle politiche commerciali pubblicati sul volantino del consorzio,  ma anche il rincaro (fino al 200 per cento) di molti prodotti alimentari. Conad ha annunciato che procederà in tempi rapidi a sostituire il gestore del punto vendita nel Canavese.

Tenta furto con il proprietario in casa, i carabinieri arrestano ladro

Pinerolo / Individuati due spacciatori, un arresto e una denuncia. Fermati dai carabinieri durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria

Spacciava droga in strada nonostante i divieti. Lo hanno scoperto i carabinieri di Bricherasio durante i controlli per il rispetto delle prescrizioni connesse all’emergenza sanitaria.  L’hanno fermato in strada Baudenasca , ieri sera dopo aver consegnato due dosi di marijuana a un ragazzo di 23 anni.

A casa lo spacciatore nascondeva atri 44 grammi di marijuana e 6 grammi di hashish. Il tutto è stato sequestrato e il ragazzo è stato denunciato all’autorità giudiziaria, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura per la violazione amministrativa legata all’assunzione per uso personale di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dello stesso servizio, i carabinieri hanno perquisito la casa di un altro pusher di Frossasco, un ragazzo di 28 anni che vive con la madre. All’interno della camera da letto del giovane, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 365 grammi di marijuana e nella cantina associata all’appartamento una piccola serra artigianale in cui erano in fase di coltivazione due piante di marijuana alte circa un metro. Tutta la sostanza stupefacente e i materiali necessari alla coltivazione sono stati sequestrati mentre il ragazzo è stato arrestato e condotto al carcere di Torino.

L’attività preventiva dei carabinieri ha permesso di arrestare un romeno di 20 anni, residente a Cumiana, già noto alle forze dell’ordine, perché giovedì  sera intorno alle 19,30 ha tentato di commettere un furto in un’abitazione di Cumiana, situata in località Berga, nonostante in casa vi fosse il proprietario, un uomo di 61 anni, che ha sorpreso il ladro all’interno della camera da letto. Il ladro per fuggire ha spintonato il proprietario dell’abitazione, che è rimasto illeso, ma non è riuscito a guadagnarsi la fuga venendo arrestato dai Carabinieri che sono giunti subito dopo e condotto presso il carcere di Torino.

Raggiunge in stampelle l’ex moglie e la minaccia

Nella serata di giovedì personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Ivrea e Banchette ha arrestato in flagranza del reato di stalking ai danni dell’ex moglie, B.M.A. cittadino italiano classe 1954

L’uomo è stato denunciato per aver attestato, producendo l’apposita autodichiarazione, circostanze non vere in merito ai motivi per i quali si era recato presso il luogo di lavoro dell’ex coniuge e sanzionato amministrativamente per inosservanza dei Decreti emanati per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’attività investigativa è partita a seguito delle denunce presentate, nei giorni scorsi, dalla ex moglie dell’indagato al personale specializzato in materia di reati di genere del Commissariato di Ivrea e Banchette per cui ora la Procura della Repubblica di Ivrea ha attivato la procedura prevista del “codice rosso”.

La donna aveva narrato che l’ex marito, che in quel momento aveva difficoltà di deambulazione poiché aveva una gamba fratturata ed ingessata, non si era rassegnato alla fine della loro relazione e continuava a tormentarla, anche in ore notturne, con numerosi messaggi vocali in cui venivano proferite gravi minacce nei suoi confronti. In particolare, l’uomo ingenerava nella donna un concreto timore per la sua incolumità e un crescente stato d’ansia, facendo una sorta di macabro countdown il cui termine era fissato per il giorno in cui avrebbe rimosso l’ingessatura. A causa delle predette minacce la donna era stata costretta ad abbandonare la sua abitazione sita in Bollengo (TO) e a rifugiarsi, insieme al figlio minorenne, in un alloggio preso in affitto nel centro di Ivrea.

In effetti, l’ingessatura veniva rimossa il 24 marzo scorso e, proprio la  notte del 25 marzo 2020, l’uomo si recava presso l’abitazione di Bollengo, ove credeva di trovare l’ex moglie, e inviava ulteriori messaggi minacciosi che aumentavano ulteriormente lo stato d’ansia e d’angoscia della vittima. Nella tardo pomeriggio di ieri la denunciante riferiva che l’ex marito si stava recando in Via Circonvallazione ad Ivrea per cercare di incontrarla entrando nello studio ove Lei svolge la sua attività professionale.  Il personale dell’Ufficio Investigativo, in effetti, intercettava B.M.A.  in Via Circonvallazione mentre, dopo essere uscito dalla sua abitazione e aver percorso con le stampelle un tragitto di circa quattro chilometri, stava cercando di introdursi dal retro nello stabile ove è ubicato lo studio dell’ex moglie per coglierla di sorpresa.

Il fermato dichiarava falsamente che si era recato in quel luogo per recuperare la sua auto pertanto veniva tratto in arresto per atti persecutori e denunciato per falsità ideologica in atto pubblico. Nel telefono cellulare dell’arrestato gli agenti della Polizia di Stato intervenuti accertavano la presenza dei messaggi minacciosi inviati all’ex coniuge con l’applicazione Telegram, alcuni dei quali risultavano trasmessi pochi secondi prima del fermo.

In giro senza patente e assicurazione. Ma provvisti di droga

 “Stiamo rifacendo la facciata di un palazzo…” . Fermati dalle Fiamme gialle

 

Non si sono fatti mancare niente i due uomini che, in barba del decreto “#io resto a casa”, sono stati fermati dalla Guardia di Finanza di Torino mentre, a loro dire, si stavano recando presso uno stabile della periferia torinese per alcuni lavori di ristrutturazione e rifacimento della facciata; una vicenda ovviamente tutta da verificare.

 

I due, un trentenne ed un cinquantenne entrambi torinesi, sono stati fermati in Corso Moncalieri, nei pressi del ponte Isabella dai Finanzieri del Gruppo Torino.

 

Tralasciando sul perché i due fossero fuori dalla loro abitazione, che tra l’altro è costata loro la denuncia per l’inosservanza dei provvedimenti contro il “Covid19”, nel corso del controllo i Finanzieri hanno anche appurato come il conducente dell’auto fosse sprovvisto della patente di guida e che la vettura priva di assicurazione. Nelle tasche del trentenne, inoltre, i Finanzieri hanno anche rivenuto della sostanza stupefacente. 

 

Oltre alle sanzioni per le violazioni al codice della strada che sfiorano i 13.000 euro ed al sequestro dell’autovettura, i due uomini, pluripregiudicati per rapina, truffa, spaccio di stupefacenti e ricettazione, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino.

 

Poche ore più tardi, questa volta a Borgaro, i Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese, hanno denunciato 4 persone, dipendenti di una ditta di traslochi, che avevano pensato bene di effettuare lo sgombero di un’abitazione; i quattro sono stati sorpresi, tra l’altro, senza alcuna protezione individuale. Denunciato anche il proprietario dell’abitazione che ha commissionato il lavoro.

Topo d’auto immortalato dalle telecamere

Fermato dagli agenti del commissariato San Secondo
Nella notte di giovedì scorso, un uomo parzialmente travisato ruba in due auto in sosta parcheggiate in via
San Secondo e si dilegua. La scorribanda viene ripresa dalle immagini del sistema di video sorveglianza
installato sulla via. Grazie all’analisi delle immagini registrate da altri sistemi di video sorveglianza ubicati nel
quartiere che lo vedono transitare nelle immediatezze del reato, gli agenti identificano l’uomo.
Due giorni dopo, gli agenti individuano il reo, un cittadino marocchino di 23 anni con precedenti di polizia a
carico, in corso Unione Sovietica. Il ventitreenne viene trovato in possesso di alcuni oggetti provento di furto
nei giorni precedenti in un’auto ferma in un parcheggio di un supermercato cittadino. Lo straniero viene
anche trovato in possesso di un coltellino e di diverse compresse di Rivotril.
Alla luce dei fatti, il cittadino marocchino è stato fermato per ricettazione e furto e denunciato per la
violazione sugli stupefacenti e per il possesso del coltellino.