CRONACA- Pagina 1062

Ferisce un conoscente con i cocci di bottiglia e scappa

Ritrovato poco dopo a petto nudo, con le gambe sporche di sangue

Alcune persone in piazza della Repubblica richiamano l’attenzione di una pattuglia in transito, segnalando la presenza di un uomo in corso Regina Margherita con un taglio profondo all’avambraccio. Gli operatori soccorrono il ferito ed allertano il 118. Questi racconta ai poliziotti di aver avuto poco prima un diverbio con un conoscente, cittadino marocchino di 27 anni, e di averlo visto allontanarsi al termine della discussione per poi fare ritorno con alcune bottiglie di vetro. Il ventisettenne aveva iniziato allora a lanciargliele contro. Alcuni frammenti di vetro colpiscono l’uomo al braccio, che cade ferito a terra. Al termine della colluttazione l’aggressore si era allontanato in direzione Rondò della Forca, a torso nudo. Gli operatori rintracciano lo straniero, a petto nudo e con evidenti tracce ematiche sulle gambe riconducibili all’aggressione, in via Gerdil. Il ventisettenne, irregolare sul territorio nazionale e con diversi precedenti di Polizia tra cui un episodio analogo risalente al settembre 2018, è stato arrestato per lesioni personale aggravate e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

I reparti cinofili scoprono hashish a Vanchiglia

Gli agenti della Sezione VII (Aurora – Vanchiglia- Madonna del Pilone)   insieme al Reparto Operativo Speciale cinofili della Polizia Municipale e  al personale del commissariato di Polizia di Stato Dora-Vanchiglia, hanno effettuato un controllo coordinato sul territorio nei pressi di lungo dora Savona e lungo Dora Napoli.

In totale sono state controllate 20 persone di varie nazionalità, prevalentemente nord africana, nigeriana e romena, risultate tutte in regola con i documenti.

Tuttavia, durante i controlli, gli agenti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro giudiziario 9 involucri di sostanze stupefacenti corrispondenti a 24 grammi di Hashish

Chiodi no Tav per forare le gomme della polizia

La condanna del Segretario del Siulp, Eugenio Bravo

L’agguato che sì è realizzato questa notte alle ore 00.45, forando con chiodi a tre punte, le gomme degli automezzi della Polizia di Stato in colonna dentro la galleria “Cels” della Val Susa (autostrada A32), poteva finire in una vera e propria tragedia; fortunatamente, la fermezza degli autisti degli automezzi in colonna ha consentito di evitare il peggio per tutti.

Questi delinquenti con questo “ATTENTATO” all’incolumità dei poliziotti e di eventuali viaggiatori privati, hanno superato il limite. Per il Siulp l’unica risposta che uno Stato di diritto che salvaguarda la propria Autorità e la propria volontà politica, non può che essere tolleranza zero. Non è più possibile sperare in atti di responsabilità da parte di chi per decenni ha costretto le forze dell’ordine e l’Autorità dello Stato a continui e pressanti servizi di contenimento, prevenzione e repressione, per garantire la costruzione della TAV che, piaccia o non piaccia, è stata voluta dal potere legislativo che rappresenta i cittadini e la loro sovranità. Non si esiti più un secondo, dichiara il Segretario Generale del Siulp di Torino, ad agire nei confronti di questi malavitosi che intrisi di ideologie violente e antistato, stanno elevando pericolosamente il livello dello scontro. Qualunque ulteriore tentennamento da parte delle Autorità, non potrà che essere considerato un’ulteriore debolezza da questi facinorosi che, si spera, si possano presto individuare e rinchiudere nelle patrie galere. Il Siulp di Torino chiede che gli uomini delle forze dell’ordine siano messi in condizione di sicurezza e possano svolgere il loro lavoro attraverso misure che prevengano il più possibile l’esposizione a rischi personali.

Fsp Polizia: “Questo è terrorismo, attacchi diretti indiscriminatamente a chiunque. Urgono risposte diverse”  

“Quello che è avvenuto stanotte sull’autostrada A32 è un attentato di stampo terroristico a tutti gli effetti. La gravità di questo attentato non si può minimizzare e meno che mai ignorare. Disseminare un’autostrada di chiodi a tre punte significa attentare indiscriminatamente alla vita di chiunque, e potenzialmente causare una strage. I mezzi delle forze dell’ordine sono stati danneggiati, la loro professionalità ha consentito di evitare il peggio, e registriamo molta gradita solidarietà. Però bisogna riflettere sulla tragedia che si sarebbe potuta verificare ove mai a rimanere coinvolti fossero stati dei civili. L’escalation di violenza che si registra in prossimità del cantiere della Tav richiede con urgenza risposte diverse da quelle adottate fin qui. Non sono ammesse leggerezze quando c’è in ballo la vita degli operatori in divisa, per non parlare di quella della popolazione. Protestare è una cosa, attentare all’incolumità pubblica è cosa ben diversa. La protesta è sacrosanta, il terrorismo non è minimamente ammissibile. Ora confidiamo che rapide indagini possano assicurare alla pronuncia della giustizia i responsabili di questa violenza delirante… una pronuncia ferma e severa”.

E’ il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo quanto avvenuto la scorsa notte sull’autostrada A32, dove un tratto della carreggiata in direzione Bardonecchia, all’altezza della galleria Cels, è stato disseminato da chiodi a tre punte. Danneggiati i mezzi della colonna delle forze dell’ordine diretti al cantiere della Tav di Chiomonte, in particolare un Daily dei Carabinieri, uno della Guardia di finanza e uno del Reparto Mobile della polizia di Stato, oltre all’auto di un funzionario. L’autostrada è stata chiusa ed è stato necessario l’intervento del reparto della Polizia di Firenze che, a piedi, ha effettuato la bonifica, con lunghi e pesanti disagi.

 

 

Operazione “oro rosso”, la polizia cerca il rame rubato

Nell’ottica della prevenzione e contrasto dei reati connessi al furto e successiva
commercializzazione del rame utilizzato in ambito ferroviario, la Polizia Ferroviaria del
Compartimento del Piemonte e Valle d’Aosta è stata impegnata nella giornata  nella 3^
giornata Operazione “Oro Rosso”, disposta dal Servizio della Polizia Ferroviaria di Roma su tutto il
territorio nazionale.
Sono state eseguite 21 ispezioni a depositi di rottami, 2 lungo linee ferroviarie e 1 su strada;
è stato effettuato un attento esame di tutti i materiali in giacenza, la rispettiva provenienza e
tipologia, comprese le modalità di stoccaggio e conservazione, trattandosi nello specifico di rifiuti
con un forte impatto ambientale.
Le persone identificate e controllate sono state in tutto 95 , per le quali è stata verificata la
titolarità alla presenza nei siti di stoccaggio, nonché verificata l’autorizzazione a conferire metalli
ferrosi.
A Torino la Squadra Informativa Compartimentale nel corso dei controlli
eseguiti all’interno di due ditte nel torinese , ha sanzionato amministrativamente i titolari, come previsto dal Testo Unico
Ambientale, per un totale di 6500,00 euro, per attività di gestione di rifiuti in assenza di idonea
autorizzazione.
Il risultato operativo conseguito dal Compartimento Polfer Piemonte nel corso delle
operazioni, rientra nella più ampia attività di contrasto allo specifico fenomeno criminoso dei furti
di rame che, da anni, vede impegnata in prima linea la Specialità, sia attraverso servizi di iniziativa
che mediante controlli straordinari, quali “Oro Rosso”, disposti a livello ministeriale.

Era ricercato ma va in Questura per la carta di identità

Arrestato dai poliziotti dopo un accurato controllo

Aveva perso i documenti d’identità si è recato presso gli uffici di via Grattoni per sporgere denuncia di smarrimento.
L’uomo aveva con sé una fotocopia della carta d’identità smarrita e ha declinato le generalità così
come riportato sulla fotocopia. Da accertamenti svolti in banca dati S.D.I. dagli agenti preposti al
servizio ricezione denunce, emergeva a carico del quarantasettenne la revoca di un decreto di
sospensione di un ordine di esecuzione per la carcerazione con contestuale ripristino dell’ordine
stesso, risalente al luglio dello scorso anno. In buona sostanza, l’uomo da oltre un anno era
ricercato dalle forze di polizia per l’esecuzione della misura cautelare, ma essendo senza fissa
dimora e non svolgendo alcuna attività lavorativa, era riuscito sempre a sottrarsi all’arresto. Fino
a quando per lui si sono aperte le porte del carcere.

“Quartiere pulito” riparte da Groscavallo

Riceviamo e pubblichiamo / Finito il lockdown e dopo l’allentarsi dei servizi di emergenza  l’associazione volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S.  torna a programmare gli appuntamenti dedicati alla protezione e miglioramento  dell’ambiente.

 

Ispirata dalla guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, La Via della Felicità, l’iniziativa “Quartiere Pulito” è da anni un progetto ricorrente che i volontari PRO.CIVI.CO.S.  promuovono in tempo di pace (quando non sono in atto fasi di emergenza o calamità).

 

“La prevenzione vale per i singoli individui come per l’ambiente  – spiega Beppe Tesio,  presidente dell’associazione e ideatore di Quartiere Pulito. E un grammo di prevenzione  vale una tonnellata di cure.

 

La migliore sopravvivenza del pianeta e di tutte le forme viventi dipende dall’impegno di  ciascuno di noi nel ridurre al massimo l’inquinamento, evitare la sporcizia e le cose  abbandonate nell’ambiente.

 

Lo spirito di questa iniziativa è tutto qui nella sua semplicità e al tempo stesso nella sua  grande importanza. Ogni singolo gesto di ogni singolo individuo è fondamentale per  prevenire disastri ambientali per i quali qualsiasi cura sarebbe inadeguata.”

 

Gli appuntamenti sono aperti a tutti. Chiunque voglia aggregarsi viene munito di  attrezzatura e in tutta sicurezza partecipare alla ricerca e rimozione di rifiuti abbandonati:  in questo caso non in città, ma nei sentieri, nei prati, vicino ai ruscelli, nei boschi,  ovviamente con l’augurio di non trovarne.

 

Domenica 5 luglio dal mattino i volontari torneranno infatti a Groscavallo, piccola realtà  montana che è diventata un po’ l’emblema di Quartiere Pulito proprio perché inserita in un ecosistema delicato che, come tutto il mondo, merita il massimo rispetto.

Ladri svuotano il salvadanaio di un bimbo

FRECCIATE   Nel quartiere Lingotto, un equipaggio del Nucleo Radiomobile ha arrestato due georgiani, di 40 e 41 anni, in Italia senza fissa dimora, per furto con scasso in un appartamento. Dopo essere entrati in casa con la tecnica della chiave bulgara, hanno  rotto e svuotato il salvadanaio del figlioletto dei proprietari, per un valore di 97 euro. In tempi di crisi bisogna sapersi accontentare.

L’arciere  

Ragazza torinese muore annegata a Riccione

Aveva 17 anni la ragazza torinese morta annegata questa mattina  a Riccione dove si trovava in vacanza con  amici. Il corpo senza vita  è stato trovato  dalla guardia costiera.  La giovane era in mare con un’amica: anche lei ha rischiato di annegare e ora si trova  in ospedale in codice giallo. Si sta tentando  di capire se le ragazze avessero bevuto o mangiato prima di entrare in acqua.  La giovane  si è sentita male ed è annegata.

Case Vacanze a prova di truffa, ecco il kit antifrode

Da Altroconsumo, Polizia Postale e Airbnb 

  • COVID-19: sempre più utenti vanno online, ma è boom di frodi (+167%)

  • Con il distanziamento è corsa degli italiani alla villeggiatura (+58%)

  • L’identikit del truffatore: all’estero, professionale, ma di fretta. “Mai inviare denaro privatamente”

Milano, 1 luglio 2020. “Prenotiamo vacanze sicure: basta un poco di attenzione”. Quello che potrebbe sembrare lo slogan perfetto per la prima estate post COVID-19 è in realtà un monito a stare in guardia dalle frodi online quando si sceglie la casa per la villeggiatura estiva. L’allarme è stato lanciato oggi da Altroconsumo, la più importante organizzazione di consumatori italiana, dalla Polizia Postale, e da Airbnb,  la piattaforma di viaggio, in un seminario dedicato. Con l’occasione è stata presentata la Guida In Vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza, curata da Altroconsumo, insieme alle raccomandazioni per prenotare senza pensieri e all’identikit per stanare possibili truffatori.

 

I dati sulle truffe

Il Digital Economy and Society Index (DESI) 2020 della Commissione europea colloca l’Italia agli ultimi posti, davanti solo Romania e Bulgaria e dietro a Grecia e Portogallo per quanto riguarda l’uso dei servizi Internet. Un ritardo culturale che espone le fasce più deboli e con meno dimestichezza a molti rischi: secondo il compendio del bilancio dell’anno 2019 della Polizia postale, le truffe su Internet già lo scorso anno erano in crescita, con oltre 196 mila segnalazioni e 3.620 persone indagate. Lo scoppio della pandemia ha ulteriormente aggravato  la situazione, con una crescita del 167% e 28.000 segnalazioni nei mesi di quarantena (marzo-maggio; 10.480 nel 2019).

I dati delle vacanze

L’emergenza COVID-19 ha avuto conseguenze, in questo caso positive, sulla villeggiatura. Il volume di traffico su Airbnb nel mese di giugno è aumentato del 115% rispetto a maggio. Le ricerche su Airbnb ci dicono che l’82% degli italiani quest’anno trascorrerà le vacanze in Italia, contro il 55% dell’anno scorso. Complice la necessità di distanziamento sociale, il 62% degli italiani infatti opterà per soluzioni completamente indipendenti, come case singole, ville e bungalow, mentre la richiesta di appartamenti rappresenta solo il 7% delle richieste contro il 17% dell’anno scorso.

 

Le prenotazioni di italiani  su Airbnb nella settimana del 22 giugno sono state significativamente superiori a quelle della stessa settimana dell’anno scorso (+58%). Tra le destinazioni più cercate dai nostri connazionali ci sono Sicilia, Sardegna, Puglia, Trentino Alto-Adige e Costa Etrusca. Segnali di ripresa arrivano anche dalle città d’arte: crescono rispetto al 2019 le prenotazioni estive degli italiani a Roma e Firenze, con Venezia che ha più che raddoppiato le prenotazioni domestiche.

 

“Nel corso del tempo oltre 750 milioni di persone hanno viaggiato con Airbnb, di cui 11,5 milioni in Italia solo lo scorso anno”, ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia. “I tentativi di frode sono estremamente rari grazie alla nostra scelta di intermediare i pagamenti e remunerare l’host solo a check-in avvenuto. Seguendo le regole, su Airbnb si è al sicuro: per questo avvengono per lo più su altre bacheche con meno tutele o quando le persone si lasciano tentare dalla proposta di trattare privatamente”.

 

La Guida

Cuore del kit è la Guida di Altroconsumo, nata con l’obiettivo di educare soprattutto chi è alle prime armi a orientarsi quando si prenota la casa vacanza online. L’utente viene guidato passo dopo passo, dalla creazione di un profilo Airbnb, alla ricerca e prenotazione di un annuncio, fino al check-in. Il testo di 32 pagine sarà reso disponibile a tutti gli utenti che si registrano al sito Altroconsumo, ai guest Airbnb, e sarà promosso attraverso una campagna social.

 

“In questo momento di post emergenza sanitaria, alle porte della pausa estiva, risulta ancora più fondamentale per Altroconsumo rinnovare il suo impegno al fianco dei cittadini che rischiano di pagare le conseguenze delle difficoltà economiche e organizzative che impattano fortemente sul settore del turismo. Questa Guida, frutto del nostro incontro con Airbnb, ben rappresenta i nostri valori, l’indipendenza, la trasparenza, la competenza, che mettono sempre il consumatore al primo posto”, ha dichiarato Alessandro Sessa, Direttore Pubblicazioni di Altroconsumo.

 

Dalle pagine della Guida emergono chiaramente sia il profilo dei malintenzionati, sia pochi e semplici consigli per evitare brutte sorprese.

 

L’identikit del truffatore

 

  1. E’ sempre all’estero. Che sia italiano o straniero, il proprietario che propone l’immobile immancabilmente non vive nei paraggi. Per fugare eventuali dubbi, fornirà spiegazioni non richieste sulle ragioni di lavoro che lo hanno portato a trasferirsi. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di un bonifico internazionale.

 

  1. E’ molto (troppo) professionale. Avete appena chiesto alcune informazioni ed eccolo già a inviarvi bozza di contratto  compilato. Vi domanda carta di identità e codice fiscale, meglio se in foto. Quello che appare come un modo di fare serio è in realtà il preludio ad un furto di identità.

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  1. Vi mette fretta. Cercherà di farvi dire sì entro 24 ore. Spacciandosi per professionista impegnato, lascerà intendere che non ha tempo da perdere, perché questo sarebbe il tempo previsto dalle piattaforme digitali su cui si appoggia per concludere la transazione. I suoi messaggi si faranno insistenti.

 

  1. Dice di fare affari con Airbnb. Per rassicurare la vittima, comincerà a mettere in mezzo la piattaforma. Frasi come: “Ecco qui la fattura di Airbnb”, “ho dato incarico ad Airbnb che le mostrerà l’appartamento”, “Presenterò io ad Airbnb i suoi documenti” sono tutti indizi se non prove del tentativo di raggiro.

 

  1. Richiede una congrua caparra. Eccoci al dunque: l’invio di denaro a titolo di acconto attraverso un servizio di money transfer oppure un bonifico a un conto personale presso una banca estera. Con la promessa di restituire la somma se l’affare non dovesse andare in porto.

 

I consigli per non farsi fregare

 

  1. Controllate di essere sul sito giusto. Quando siete alla ricerca di un alloggio, accertatevi di essere davvero sul sito che volete consultare. Controllate che l’indirizzo del sito internet della pagina sia quello corretto (www.airbnb.com oppure www.airbnb.it) per scongiurare tentativi di phishing, cioè truffe perpetrate con falsi annunci attraverso mail o siti contraffatti.

 

  1. Leggete l’annuncio con attenzione. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece insospettirvi: un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.

 

  1. La piattaforma non è un’agenzia immobiliare. Diffidate di chi vi dice di “aver dato incarico ad Airbnb” di mostrarvi la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest. Non esiste “personale Airbnb con le chiavi”, come se si trattasse di agenti immobiliari.

  2. Non pagate mai direttamente l’host fuori dal sito. Se vi viene proposto di inviare una caparra con bonifico su un conto personale, non fidatevi: è contrario ai termini del servizio di Airbnb. Pagate esclusivamente attraverso il sito e non fornite mai i vostri dati personali. In questo modo, è possibile tutelare sia la propria identità sia i propri soldi. Airbnb trattiene infatti il vostro pagamento e lo inoltra all’host solo 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di verificare che sia tutto a posto.

 

  1. Attenzione agli alloggi ‘esca’. Se una volta arrivati a destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.

 

Scarica la guida Altroconsumo Airbnb

Rosso ai domiciliari

Era in carcere da sei mesi, dallo scorso 20 dicembre, accusato di voto di scambio politico-mafioso.

Ora, ad un settimana dal processo, sono stati concessi gli arresti domiciliari a Roberto Rosso, ex assessore regionale di Fratelli d’Italia, già vicepresidente della Regione e, negli anni passati deputato e sottosegretario al Lavoro di Forza Italia.