ilTorinese

Borello Supermercati, gastronomia di qualità

Informazione promozionale 

Il reparto Gastronomia di Borello Supermercati è sempre una certezza!

Tanti piatti pronti per essere mangiati: antipasti, primi, secondi, e contorni, ricette light o super gustose, piatti della tradizioni o sapori dal mondo.

“Nei nostri punti vendita – commenta Fiorenzo Borello, presidente della nota catena di supermercati  – la qualità è sempre protagonista”.

Ce n’è davvero per tutti i gusti!

Fiorenzo Borello

Crede di aver trovato l’anima gemella, ma gli tendono agguato e gli prosciugano il conto

Brutta avventura per un giovane che credeva di avere trovato sul web l’anima gemella. Tre ragazzi e una ragazza sono stati arrestati dagli agenti di polizia della squadra mobile della questura di Asti, per aver derubato un giovane ventenne astigiano. Aveva conosciuto la ragazza sui social e aveva concordato un incontro. Ma quando si sono visti in un luogo isolato, sono arrivati i complici della giovane che hanno costretto la vittima a consegnare il suo denaro. Hanno poi fatto salire il ventenne sulla sua auto e l’hanno accompagnato a prelevare contante in più bancomat e sale slot di Asti per un totale di 1.500 euro. Le indagini della polizia hanno consentito di arrestare i quattro.

I nove danzatori di Pendleton in uno spettacolo fatto di pura magia

All’Alfieri, sino a domenica 2 giugno, “Back to Momix”

Che cosa dire ancora dei Momix? Che cosa dire al di là di quanto s’è detto in questi loro 45 anni di vita, gruppo fondato da un Moses Pendleton arrivato oggi ormai ai settantacinque, passato dai successi dell’iniziale sci di fondo ai palcoscenici di Broadway, con una laurea in letteratura inglese al Dartmounth College e la creazione del Pilobolus Dance Theatre come tappe di passaggio? Forse non c’è più spazio per ripetere della professionalità, della genialità in alcuni tratti, che nello spettatore porterebbe facilmente all’incredulità, della gravità continuamente sfidata, del trasformismo ininterrotto, dei mille movimenti costruiti e studiati e riproposti nella frazione esatta della loro esistenza e della loro necessità d’essere, dei corpi che esprimono tutto il potere che portano in sé e allo stesso tempo la leggerezza che li fa divenire impercettibili, aerei, leggerissimi, della luce che li circonda e ne ricrea ulteriormente le forme, la potenza dei corpi maschili e l’avvenente presenza di quelli femminili, la sensualità emanata e la delicatezza. Dell’amalgama di costumi e colori a cui fanno da sfondo scenografie stupendamente immaginifiche, di una colonna musicale che s’apre al moderno ma che è anche capace di viaggiare attraverso i secoli, che diventa attimo dopo attimo una festa per gli occhi. Oppure è guardare da parte dello spettatore ad un ricreare continuo, la battaglia di nove ballerini (tre) e ballerine (sei) anche intorno ad un passato interrotto da una pandemia che ha allontanato per qualche anno il gruppo dal pubblico italiano (torinese, per quanto ci riguarda: è sino a domenica 2 giugno sul palcoscenico dell’Alfieri, e sin d’ora dico a tutti non perdeteveli), il disinteresse nel fornire percorsi e suggestioni già proposti in passato senza ricorrere a invenzione del tutto nuove. “Back to Momix” è il titolo dello spettacolo, due tempi da tre quarti d’ora ciascuno, sedici brani a cui dà vita un gruppo dentro il quale alcuni per il primo anno danno il loro fantastico apporto, un gioco di parole che richiama un classico della cinematografia degli anni Ottanta, ma anche – “con il desiderio di leggerezza e spensieratezza”, recita il comunicato stampa – il desiderio di guardare al futuro, con ritrovata serenità, prendendo magari per mano il pubblico di domani.

Si catturano momenti degli storici “MomixClassics”, “Passion”, “Baseball”, “Opus Cactus”, SunFlower Moon” fino a “Bothanica” e “Alchemy”, setacciando ancora una volta sul palcoscenico e da parte nostra allo stesso tempo ricordi e frequentazioni, sensazioni, quelle emozioni forti che hanno occupato gli appuntamenti precedenti. Forse come un tempo, si continua a coltivare preferenze, magari un paio di numeri appaiono più statici e in ombra se paragonati a quelli srotolati prima o che verranno dopo: ma il successo non può cambiare. A fare da focus, anche impercettibile, dell’intero spettacolo, è l’amore di Pendleton (con l’apporto insostituibile della moglie Cynthia Quinn) per la natura, per la sua vita trascorsa tra il verde della campagna, per il mondo naturale che ci circonda e che troppo spesso avviliamo, che si fa intimità e forse sogno, impercettibile sino a fondersi in un panteismo che coinvolge tutti quanti: attimi che sfociano in quell’atmosfera di magia che percorre tutto quanto lo spettacolo. La Natura è bellezza nelle sue forme e nei suoi colori, a volte anche nelle proprie asprezze: e su quel palcoscenico ogni ballerino riconduce la propria bravura e la propria bellezza alla Natura, come in un cerchio magico.

La Natura che si esprime attraverso un fiore color corallo che si snoda sino a diventare una lunga gonna sui corpi delle cinque ballerine, attraverso il volo di un’ape, attraverso uno stormo d’uccelli, attraverso i corpi che si riflettono in uno specchio e si rifrangono con la bellezza dei loro movimenti in mille immagini. Una Natura che per un attimo può lasciare spazio all’Eros, al ricercarsi continuo di un uomo e di una donna, come all’ironia che spunta all’improvviso forse inaspettata. I fasci luminosi che attraversano velocissimi, in un alternarsi di linearità e di gibbosità, quasi uno spot televisivo di antica memoria, i rotoli di carta che giocano con avvolgimenti e srotolature, i tanti pupazzi con cui ballerine e ballerini fanno coppia per poi spedirli nel finale verso l’alto, felicemente, i tre cowboy spettacolari nella loro bravura: senza i cavalli, chiaramente, che tuttavia s’intuiscono nei loro immaginabili movimenti, i tre – credetemi – che li cavalcano e che agiscono in bellezza su quell’unico trampolo legato a una delle gambe, dritti, “in piedi”, obliqui, equilibristi perfetti. Una perfezione che ti lascia senza fiato. Non può non suonare perfetto al termine “Back to Momix”, nella risposta di un pubblico che non si stanca di applaudire e di ammirare.

Elio Rabbione

Le foto dello spettacolo sono di Charles Azzopardi, di Renato Mangolin e di Quinn Pendleton

A Palazzo Civico i Maestri del Lavoro

 

Dopo la cerimonia delle “Stella al Merito del Lavoro“ lo scorso 1° maggio al Conservatorio, i 33 maestri e maestre della nostra Città Metropolitana che hanno ricevuto l’onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica a chi si è distinto per particolari meriti morali, professionali, culturali, di perizia e laboriosità sono stati ricevuti  a Palazzo Civico .

La “Stella al merito del lavoro” è un riconoscimento prestigioso che viene conferito a quei lavori dipendenti che si sono distinti per le proprie qualità. Si tratta di persone che hanno prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di 25 anni presso la stessa azienda o di trent’anni in aziende diverse.

L’incontro con i Maestri del Lavoro ha voluto essere un segno di ringraziamento da parte della Città a queste persone che si sono distinte nella vita lavorativa con meriti particolari, di cui dobbiamo essere orgogliosi.

TORINO CLICK

Un weekend dedicato al “Festival del Cicloturismo d’alta quota”

“Alpi Bike Experience” 

A Luserna San Giovanni, un “veloce”

Sabato 1 e domenica 2 giugno

Luserna San Giovanni (Torino)

Due giorni dedicati alla “bici in montagna”, con 20 talk, escursioni, 30 espositori8 workshop e “pista bimbi”. Nato nel 2023 per volontà di “Torino Bike Experience”, sarà l’Area fieristico – sportiva di Luserna San Giovanni (Centro sportivo, Località Bersaglio) ad ospitare, sabato 1 e domenica 2 giugno (dalle 11 alle 18), “Alpi Bike Experience”, l’appuntamento dedicato al “cicloturismo in montagna” e alle attività in “mtb” e “bike e gravel” (bicicletta adatta ai più vari stili di guida). Organizzato, quest’anno, in collaborazione con “Upslowtour” e il supporto dell’“Unione Montana Pinerolese”  e di “Turismo Torino e Provincia”“l’idea – dicono gli organizzatori – è quella di promuovere e far conoscere, parlando sia a un pubblico di appassionati sia a curiosi e neofiti d’ogni età,  il cicloturismo in montagna e in alta quota”. Ampi gli spazi, il Festival si distribuisce su un’area di circa 20mila metri quadrati (10mila dedicati all’esposizione e 10mila previsti per ben tre piste) immersi nel verde dell’Area fieristico – sportiva, da dove partono alcuni degli itinerari tracciati da “Upslowtour”. E saranno proprio le escursioni e le attività in bicicletta il “cuore” pulsante dell’iniziativa.

“Alpi Bike – spiega Alessandro Ippolito, il curatore – vuole essere un Festival atto a promuovere il cicloturismo sulle Alpi, fornendo informazioni preziose sulle attività, itinerari e progetti sul territorio montano e premontano. Per questo, abbiamo deciso di mettere al centro proprio le escursioni e la guida della bicicletta per tutte le età perché il cicloturismo in montagna necessita di basi tecniche per poterlo affrontare in piena sicurezza”.  “L’iniziativa – continua Ippolito – raccoglie, poi, testimonianze di grandi sportivi, cicloturisti e biker che parleranno delle loro esperienze. Abbiamo invitato anche ‘biomeccanici’ e ‘nutrizionisti’ per fornire utili consigli”.

Il cartellone della due giorni, dunque, prevede anche interessanti e utili  “workshop”, durante i quali i partecipanti potranno approfondire i più svariati argomenti, dalla “meccanica di emergenza” ai consigli sull’utilizzo delle “e-bike”, da come preparare il bagaglio per un’escursione al come affrontare, nella maniera corretta, i sentieri di montagna.
Ben 20 i “talk”, con ospiti illustri dal mondo delle due ruote. Confermata la presenza dell’eporediese (classe ’81) Paola Gianotti (sabato 1 giugnoore 15,30 con il suo libro “I viaggi di un’ultracyclist”), del giornalista e scrittore Beppe Conti (che presenta, sempre sabato 1 giugnoore 17, il suo libro “Il giallo del Tour”) e del nolese, classe ’40, ex-ciclista professionista dal ’61 al ’71 e oggi il più anziano vincitore del Giro d’Italia vivente, dopo la scomparsa di Vittorio Adorni, Franco Balmamion, che, ancora sabato alle 16,30, racconterà “La mia doppietta in maglia rosa”.

Importante novità di quest’anno è data dalle caratteristiche della nuova sede di Luserna San Giovanni, che a sua volta traina altre interessanti novità. Ad iniziare dall’“Area test-pista”, tutta nel verde, adiacente all’“Area Expo” e che resterà aperta per tutto il weekend dalle 11 alle 17 (casco obbligatorio).
E che dire dell’ “Area Junior”? Un percorso appositamente creato dai tecnici di ciclismo dedicato ai “giovani bikers” dai 6 anni in su, per la guida in sicurezza della “mtb”. Qui potranno divertirsi con le loro biciclette o utilizzare quelle messe a disposizione dal Festival.

Il Tracciato “mtb” e “e-mtb” è stato invece creato in collaborazione con la “Orsi Trail Crew” e gli istruttori di “mtb” nazionali: la pista si snoda tra le piante su una superficie di quasi 3000 metri quadrati, con passaggi tecnici, ostacoli e strutture create per potersi divertire in sella e provare “mtb” ed “e-bike” messe a disposizione dagli espositori.

Anche il “tracciato gravel” ed “e- bike”, infine, è un percorso per provare le bici messe sempre a disposizione dagli espositori e per farsi consigliare dagli esperti la “posizione in sella” più corretta.

Altra importante novità per gli amanti del cicloturismo, il “Campo Base Ferrino”, un’ampia esposizione di tende, attrezzature e accessori per viaggi e cicloturismo. Inoltre, saranno disponibili camper e “tende da tetto” per le prossime avventure on the road.

Altra new entry, proprio lo “spazio camper e tende” per accogliere cicloviaggiatori e cicloturisti (10 euro a notte comprensivo di corrente elettrica e carico+scarico con prenotazione obbligatoria; in alternativa, “spazio tende gratuito” fino a esaurimento spazi, con wc, ma senza docce).

Sabato sera si chiuderà con il “Bike Party” (dalle 19) con giochi in bicicletta, premi messi a disposizione dagli espositori e dai partner del Festival. Prevista musica, cibo e birra artigianale.

Per infowww.alpibike.it

g. m.

Nelle foto: immagini di repertorio

L’addio della comunità parrocchiale allo storico sacerdote

Ha guidato la parrocchia di Sant’Antonio a Novara per ben 50 anni. Il funerale di Don Giovanni Zara morto nei giorni scorsi è stato celebrato ieri  dal vescovo Franco Giulio, sarà celebrato giovedì 30 maggio alle 15.30, nella chiesa parrocchiale. Era nato a Vaprio d’Agogna l’11 agosto 1935 e fu ordinato sacerdote il 28 giugno 1959 a Novara. E quest’anno in occasione della Giornata di Fraternità Sacerdotale la diocesi aveva festeggiato il suo 65° anniversario di sacerdozio. Nel 1966 gli venne affidata la parrocchia di Sant’Antonio a Novara.

Ragazzino sbalzato da moto finisce in ospedale

Incidente tra un’auto e una moto, con a bordo un ragazzino a Chiavazza, nel comune di Biella.Il giovane, assistito dal personale sanitario del 118 è stato trasportato in ospedale per le cure. Non sarebbe in pericolo. Sul posto i carabinieri

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Opening Doors alla Scuola Holden

5-6 giugno 2024

Due giorni per ascoltare i progetti miglioridei giovani talenti

 

“Ogni anno, a giugno, alla Holden facciamo una cosa che poi ha conseguenze inaspettate. Diamo la possibilità  ai ragazzi e alle ragazze che stanno per diplomarsi al Master biennale di salire sul palco del General Store e raccontare le loro storie migliori. Questo evento speciale si chiama Opening Doors, perché per loro rappresenta una porta aperta verso il mondo esterno, dopo due anni passati alla Holden.

Ad ascoltarli invitiamo editor, case di produzione cinematografiche e televisive, emittenti radiofoniche e società produttrici di podcast, le redazioni delle principali testate giornalistiche, direttori artistici di festival e teatri, intellettuali, story editor, manager, agenzie di comunicazione e qualunque professionista sia a caccia di un buon narratore.” Così gli organizzatori di Opening Doors.

Quest’anno Opening Doors si terrà il 5 e il 6 giugno, e come da tradizione ogni giornata viene dedicata a un’area diversa della narrazione: il 5 giugno si ascolteranno i progetti di romanzi e racconti, mentre il 6 giugno ci saranno i pitch di cinema e serie Tv. Singolarmente o in gruppo, gli allievi saliranno sul palco per raccontare le loro idee in un tempo molto breve, secondo la regola dei pitch: cinque minuti al massimo.

Il 2 giugno L’INPS apre le sale di palazzo Wedekind e della Pinacoteca

Per celebrare la festa della Repubblica, domenica 2 giugno, L’INPS aprirà al pubblico le porte di palazzo Wedekind e della Pinacoteca dell’Istituto sulla scia dell’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, con l’obiettivo di rendere accessibile il grande patrimonio artistico e culturale dell’Istituto.

Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 sarà possibile visitare gratuitamente il palazzo e ammirare la mostra sul lavoro, allestita con cento opere esposte tra le oltre novemila che compongono il patrimonio artistico dell’istituto. Le visite possono essere prenotate, fino a esaurimento dei posti, attraverso il sito Internet INPS.it.

I visitatori saranno guidati alla scoperta degli aspetti storico-artistici del Palazzo, delle sue splendide sale, come la Sala Angiolillo e la Sala Montecitorio, e della collezione esposta nella Pinacoteca, al quarto piano dell’edificio.

 

Mara Martellotta

Sociale Sport è la nuova casa torinese del Team Dimensione Nuoto