ilTorinese

Trapianto di fegato in super-urgenza salva 14enne trasportato in volo dalla Grecia

/
Trapianto di fegato in super-urgenza salva 14enne trasportato in volo dalla Grecia per insufficienza epatica acuta da colpo di calore, presso la Città della Salute e della Scienza di Torino
Nei giorni scorsi un ragazzo 14enne di nazionalità greca è stato salvato presso la Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS) – presidio Molinette, grazie ad un trapianto di fegato eseguito in super-urgenza nazionale per un’insufficienza epatica acuta da colpo di calore.
Affetto da “anidrosi” (rara malattia congenita che non consente al corpo di produrre sudore), il ragazzo stava facendo un’escursione con alcuni amici vicino alla città di Ioannina, nord della Grecia. Complici l’elevata temperatura ambientale e lo sforzo fisico, la temperatura corporea del ragazzo che non può sudare è aumentata fino a raggiungere i 42 gradi, con perdita dei sensi e coma.
I giovani compagni hanno immediatamente lanciato un SOS. Un’ambulanza giunta sul luogo ha trasportato il ragazzo nel posto sanitario più vicino, dove il paziente è stato raffreddato utilizzando impacchi di acqua e ghiaccio. Nonostante questo, è andato incontro a convulsioni e non ha ripreso conoscenza. È stato quindi portato in emergenza all’ospedale di Ioannina, dove è stato intubato. Stabilizzato, è stato inviato nella più vicina terapia intensiva pediatrica, a Patrasso.
I rianimatori pediatrici hanno registrato nelle 36 ore successive al ricovero una rapida e progressiva compromissione della funzione epatica, a cui è seguito un ittero ed un deterioramento della via della coagulazione regolata dal fegato. A quel punto la diagnosi è stata di insufficienza epatica acuta severa da colpo di calore, con stato di coma persistente. Per questo motivo i medici greci hanno contattato l’Hellenic Transplant Organization di Atene, richiedendo l’attivazione del protocollo di collaborazione con l’Italia per il trapianto di fegato.
Nella tarda mattinata del terzo giorno dopo il colpo di calore, il Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) diramava la richiesta dalla Grecia di trasferimento urgente del ragazzo ai Coordinamenti Regionali dei Centri di trapianto fegato pediatrico che collaborano con la Grecia.
Il professor Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianti Fegato e del Dipartimento di Chirurgia e Trapianti della Città della Salute e della Scienza di Torino) ha immediatamente accettato la richiesta trasmessa dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta (diretto dal dottor Federico Genzano). In tempi rapidissimi si sono attivate a cascata tutte le figure professionali in grado di metterlo in sicurezza. Tramite il Coordinamento del Centro Regionale Trapianti e del Servizio di Emergenza Sanitaria 118 Piemonte, il ragazzo è arrivato all’aeroporto di Torino Caselle con un volo sanitario dedicato (accompagnato da un rianimatore greco e dalla madre) e trasportato alle Molinette in ambulanza assistito da un’équipe medica del Dipartimento di Anestesia (diretto dal dottor Maurizio Berardino).
Appena arrivato e per tutta la notte è stato sottoposto agli accertamenti necessari a valutarne la trapiantabilità, in particolare una risonanza magnetica encefalica indicata dalla neurologa dottoressa Elisa Montalenti. Al mattino, con tutti gli esami pronti, la dottoressa Maria Torrani (gastro-epatologa del gruppo diretto dalla dottoressa Silvia Martini) ha dato indicazione per inserirlo nella lista d’attesa italiana per trapianto di fegato, con il livello massimo di priorità: super-urgenza nazionale.
Trascorse le prime 24 ore senza offerte d’organo compatibili, il professor Romagnoli ha cominciato a valutare anche quelle con gruppo sanguigno non compatibile con quello del ragazzo. Buona sorte ha voluto che nella seconda giornata di attesa sia stata segnalata proprio in Piemonte, grazie al Coordinamento Regionale Prelievi (diretto dalla dottoressa Anna Guermani), la disponibilità di un donatore di gruppo sanguigno compatibile e con caratteristiche dimensionali e di qualità adeguate. Nel frattempo il ragazzo, ricoverato nella Rianimazione Centrale delle Molinette (gestita dal dottor Antonio Toscano), era dializzato dai nefrologi del professor Luigi Biancone.
Dopo meno di 60 ore dall’arrivo in Italia, il ragazzo greco entrava in sala operatoria del Centro Trapianti Fegato di Torino per essere sottoposto ad un intervento più che mai salvavita.
Il trapianto (il numero 4300 del Centro torinese) è durato 10 ore ed è stato condotto dal professor Renato Romagnoli con la sua équipe medico-infermieristica, facendo attenzione ad evitare sanguinamenti e manovre che potessero compromettere la stabilità della pressione e della circolazione sanguigna nel cervello del ragazzo.
L’intervento è riuscito, la ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata rapidissima, ed il decesso per insufficienza epatica è stato del tutto scongiurato.
Attualmente il ragazzo è stato estubato ed è sveglio. Ora si trova ricoverato nell’Area Semintensiva del Centro Trapianto Fegato delle Molinette e sta mostrando un valido e progressivo recupero neurologico.
“Una volta di più il Sistema Trapianti della Regione Piemonte si conferma ai vertici italiani ed europei con un trapianto di fegato pediatrico di eccezionale difficoltà tecnico-organizzativa. L’eccellenza dei nostri professionisti sanitari ha reso possibile ciò che non lo sembrava essere più in una situazione disperata. Anche per questo la Giunta Regionale ha deciso di nominare il professor Romagnoli quale Coordinatore Regionale Trapianti di Piemonte e Valle d’Aosta” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte).
“Una storia a lieto fine che ancora una volta diventa esempio delle eccellenze della nostra Città della Salute e della Scienza a livello europeo e del valore dei nostri operatori. Ennesima conferma di quanto CDSS meriti il ruolo di IRCCS Trapianti. Un modello di ospedale di terzo livello, che verrà esportato nel nuovo Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione. Un doveroso ringraziamento al donatore e alla sua famiglia, che hanno reso possibile questo miracoloso trapianto” commenta Thomas Schael (Commissario della CDSS).

Torino non va in vacanza: l’estate 2025 accende la città tra arte, sport, cultura e magia

/

Mentre molte città italiane rallentano, Torino rilancia. Il capoluogo piemontese, da sempre punto di riferimento culturale e turistico, si trasforma durante l’estate in un palcoscenico a cielo aperto: tra mostre, spettacoli, festival, grandi eventi sportivi e itinerari suggestivi, la città accoglie residenti e turisti con un’offerta ricchissima e diffusa.

Le emozioni firmate Somewhere: Torino Magica®, Torino Sotterranea e Ferragosto al Cinema

Tra le esperienze più iconiche dell’estate torinese non possono mancare i tour firmati Somewhere, che anche ad agosto non vanno affatto in vacanza. Al contrario, si vestono di suggestioni speciali per accompagnare cittadini e visitatori in un viaggio unico nel cuore misterioso della città.

La notte di Ferragosto sarà animata da una special edition di Torino Magica®, lo storico tour esoterico della città, che per l’occasione si svolgerà a bordo di un bus cabrio rosso fiammante. Un percorso notturno tra simboli nascosti, enigmi massonici e leggende antiche, immersi nel fascino dei tetti torinesi illuminati dalle stelle.

Per chi cerca frescura e avventura, c’è Torino Sotterranea, il tour che porta il pubblico tra cripte, rifugi antiaerei e cunicoli segreti, offrendo una prospettiva inedita e coinvolgente della città… a basse temperature.

Infine, per gli amanti delle atmosfere cinematografiche e del noir, il 15 agosto torna anche Ferragosto al Cinema: un viaggio tra i luoghi iconici del cinema torinese e storie affascinanti, che si conclude con un brindisi sotto le stelle in una location segreta del centro. Un appuntamento firmato Somewhere che unisce cultura, racconto e magia.

Arte e bellezza: le grandi mostre dell’estate

Torino conferma anche nel 2025 la sua vocazione culturale con un cartellone espositivo di altissimo livello. A Palazzo Madama, fino al 7 settembre, è in corso Haori, una raffinata mostra dedicata al Giappone del primo Novecento, tra kimono, arti decorative e influenze occidentali.

A Palazzo Chiablese, fino al 28 agosto, l’esposizione Da Botticelli a Mucha – Arte, Bellezza e Seduzione accompagna i visitatori in un percorso visivo tra Rinascimento e Art Nouveau, esplorando l’estetica della grazia e del desiderio attraverso secoli e correnti artistiche.

I Musei Reali di Torino ospitano invece Estate Reale 2025, un programma trasversale che fino al 31 ottobre alterna concerti, letture poetiche e spettacoli teatrali nei luoghi simbolo del patrimonio sabaudo.

Festival urbani e cinema sotto le stelle: Mappa Mundi 2025

Fino al 31 agosto, la Caserma La Marmora si trasforma in un’arena culturale grazie a Mappa Mundi 2025: un festival multidisciplinare che propone ogni sera cinema all’aperto, musica, incontri e performance. Un’iniziativa pensata per valorizzare spazi urbani in chiave contemporanea e partecipativa.

Estate ad alta quota: Superga e la tranvia notturna

Per chi desidera una visione panoramica della città, l’estate offre due appuntamenti da non perdere. La Tranvia Sassi-Superga, attiva fino al 23 settembre, propone corse serali straordinarie, permettendo ai passeggeri di raggiungere il colle in un’atmosfera rarefatta e romantica.

Parallelamente, la Cupola della Basilica di Superga apre le sue porte anche di notte: fino al 28 settembre sarà possibile salire e ammirare il profilo di Torino illuminato, in una delle viste più spettacolari del Piemonte.

Sport e spettacolo: il mondo arriva a Torino

Torino accoglie quest’anno due grandi eventi sportivi internazionali. Dal 2 al 10 agosto, la città ospita il Twirling World Championship, con atleti provenienti da ogni parte del globo che daranno vita a una competizione spettacolare tra ritmo, danza e coordinazione.

Dal 23 al 26 agosto, il Piemonte sarà attraversato dalla Vuelta di Spagna, storica corsa ciclistica che per quattro tappe toccherà diverse località della regione:

  • 23 agosto: Venaria Reale – Novara

  • 24 agosto: Alba – Limone Piemonte

  • 25 agosto: San Maurizio Canavese – Ceres

  • 26 agosto: Susa – arrivo in Francia

Un’occasione imperdibile per appassionati e curiosi, che potranno assistere dal vivo al passaggio dei grandi campioni del ciclismo.

I grandi classici della cultura torinese

Oltre agli eventi, la città continua ad affascinare con i suoi luoghi simbolo. La Reggia di Venaria, con i suoi giardini e le mostre temporanee, è uno dei poli culturali più visitati, mentre il Museo Egizio, il più antico al mondo dedicato alla civiltà faraonica, per l’estate propone aperture serali straordinarie, offrendo un’esperienza ancora più immersiva tra i suoi capolavori millenari.

Torino non chiude per ferie, ma si apre al mondo. Con la sua estate fatta di spettacolo, cultura, sport e mistero, la città si conferma una meta viva, accessibile e sorprendente. Un invito a restare – o arrivare – per scoprire un’altra Torino: quella che si racconta meglio quando il sole cala e le piazze si animano.

CRISTINA TAVERNITI

Torino Respira, trasporti per studenti: importante ma nessun impatto su smog

Solo il 5% degli studenti si sposta in auto

Il Comitato Torino Respira interviene sul lancio di “Piemove – Piemonte Viaggia Studia”, il nuovo abbonamento gratuito al trasporto pubblico per studenti universitari under 26 iscritti agli atenei piemontesi, promosso dalla Regione Piemonte con il supporto di Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. La misura, che sarà attiva in sei capoluoghi di provincia, è stata presentata come un passo importante verso una mobilità più sostenibile e accessibile.

L’iniziativa ha un indubbio valore sociale, ma il Comitato Torino Respira mette in evidenza che non si tratta di una politica efficace sul piano ambientale. L’intervento è utile per le famiglie e per il diritto allo studio, ma il suo impatto sulla qualità dell’aria è del tutto marginale.

“La tessera Piemove è positiva sul piano sociale, ma non ridurrà l’inquinamento. Solo il 5% degli studenti si sposta in auto. Serve più rigore nel valutare l’efficacia ambientale delle politiche pubbliche”, dichiara Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira.

Secondo un’indagine del Politecnico di Torino, solo una minima parte degli studenti utilizza l’auto per recarsi all’università. La maggior parte si sposta già con mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta. Il rischio, dunque, è quello di sovrapporre misure sociali con politiche ambientali, attribuendo a iniziative simboliche un valore che non trova riscontro nei dati.

“Ancora una volta si spacciano delle misure sicuramente popolari e utili per ragioni sociali come misure per ridurre l’inquinamento, ma non si spende una sola parola e non si analizzano i dati che già abbiamo per capire quale contributo effettivo diano alla riduzione delle emissioni”, aggiunge Mezzalama.

Il Comitato invita le istituzioni a valutare con maggiore rigore scientifico l’efficacia delle politiche ambientali, evitando slogan e semplificazioni. La lotta all’inquinamento atmosferico – che a Torino resta uno dei problemi sanitari più gravi – richiede misure strutturali, a partire dalla riduzione del traffico motorizzato privato, che continua ad essere la principale fonte di inquinamento in ambito urbano.

Torino Respira ribadisce che Piemove è una buona misura di welfare, ma non va presentata come un provvedimento ambientale, almeno fino a quando non si avranno dati che mostreranno l’impatto positivo dell’iniziativa.

 

Comitato Torino Respira

www.torinorespira.it/

Operaio di 21 anni muore folgorato in cantiere

Una nuova tragedia sul lavoro in Piemonte. Vittima un ragazzo di 21 anni, morto folgorato in un cantiere a Villadossola, nel VCO. Il giovane era su una piattaforma a circa sei metri di altezza. Inutili i tentativi di salvarlo da parte dei soccorsi.

 Bardonecchia, linguaggi artistici multidisciplinari con “Narrazioni parallele”

Lunedì 4 agosto, al palazzo delle Feste di Bardonecchia,  si aprirà la prima edizione di una nuova voce nei festival itineranti estivi con “Narrazioni parallele”, un evento innovativo che fonde linguaggi diversi, quali la danza, il circo contemporaneo, le arti visive, la musica e il teatro, su diverse latitudini, tra montagne e città.
Per tre giorni, dal 4 al 6 agosto, il Palazzo delle Feste sarà  il cuore pulsante del Festival. Lunedì 4 agosto alle 21 il festival debutterà con “Virtual Reality”, il nuovo spettacolo dei Dekru, i mimi ucraini eredi spirituali di Marcel Marceau. Con un notevole virtuosismo fisico capace di commuovere, i Dekru esplorano il rapporto tra la componente corporea e quella digitale. Garantito il divertimento, attraverso gag che fanno uso esclusivo del corpo, lo show associerà l’arte del mimo, molto antica, alle nuove espressioni del XXI secolo, quali le storie su Instagram o i balletti su Tik Tok.

Martedì 5 e mercoledì 6 agosto si terrà il debutto nazionale assoluto della celebre compagnia francese Les Farfadais, un valido punto di riferimento nel panorama europeo del nuovo circo. Il loro spettacolo, dal titolo “Envol” accompagna gli spettatori in un universo onirico, rappresentato da un cantiere incompiuto, popolato di creature magiche, misteriosi suoni e giochi di luce. Si prospettano acrobazie spettacolari e invenzioni sceniche straordinarie, che hanno fatto riscuotere a Les Farfadais un successo con oltre 150 repliche in tutta Europa.

‘Narrazioni parallele’ si trasferirà poi a Fenestrelle, dove il 10 agosto la cantautrice Cristina Donà sarà accompagnata dal polistrumentista Saverio Lanza e insieme all’antropologa Elena Dak darà vita alla serata dal titolo “La Musa e l’orizzonte”.

L’11 e il 12 agosto andranno in scena I fantasmi di Fenestrelle e una  lettura inedita tratta dal Macbeth di Shakespeare, che diventerà il monologo “Lady Macbety- God Save the Queen”.

La chiusura del festival avverrà  a Torino e sarà affidata alla Fondazione Merz, con diversi eventi di teatro subacqueo, performance musicali il 19 e 20 settembre prossimi.

Mara Martellotta

Motociclista muore tra le fiamme dopo lo scontro con un’auto

Un incidente mortale ha avuto come vittima un 35enne a Bollengo nel Torinese . Guidava una Suzuki Sv600 che si è scontrata con una Toyota Yaris, a bordo della quale viaggiavano un 69enne e una 61enne. È divampato un incendio e il motociclista  è morto fra le fiamme. Feriti leggermente  il conducente della vettura e la passeggera.

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Riconoscere la Palestina? – Mario Soldati e la lettura – Lettere

Riconoscere la Palestina?
Il valore e il fine  supremo a cui guardare in tempi di guerra  è sempre la pace. Ma non sempre la pace è giusta. Questo insegna la storia. E‘ auspicabile anche se improbabile un reciproco riconoscimento tra Israele e Palestina e l’atteggiamento della Lega araba che si dissocia da Hamas è un fatto importante, ma forse non sufficiente. Ha scritto uno dei miei più cari amici Salvatore Vullo  sui social: “La Lega araba invita Hamas ad arrendersi. E l’Occidente codardo si piega ad Hamas“. E’ una riflessione che condivido. La fuga in avanti di Macron rivela la quasi nulla caratura politica del presidente francese che vuole distrarre cinicamente l’attenzione sul fatto che il suo governo non ha una maggioranza. Molto meno comprensibili sono l’Inghilterra e altri che danno il colpo di grazia alla politica estera dell‘Occidente. Riconoscere la Palestina senza la reciprocità è assurdo. E poi c’è da domandarsi a chi andrebbe rivolto  il riconoscimento di uno Stato che non c’è, malgrado il riconoscimento anomalo come “Stato non membro“ dell’Onu del 2012.
Esiste dal 1994 l’Autorità Palestinese che svolge, con grandi difficoltà (provocate da  Hamas) limitate funzioni di governo. Non mi appiattirò mai sull’antisemitismo del teologo (si fa per dire) Mancuso e sulla storica  Anna Foa diventata filo palestinese. La situazione nella Striscia è drammatica, ma non  può far perdere la testa come sta accadendo in questi giorni di confusione. Israele non può essere difesa per partito preso, ma pretendere l’arretramento dello Stato ebraico su confini precedenti alla guerra del 1967 è storicamente ingiusto e politicamente sbagliato.
Quei territori sono quelli risultanti dalla vittoria di Israele sugli Stati  aggressori che già nel 1967 si proponevano la eliminazione dello Stato israeliano. L’Aurorità Palestinese  prima di essere riconosciuta, va ricostruita.
.
Mario Soldati e la lettura
Mario Soldati non fece solo il viaggio televisivo “Alla ricerca dei cibi genuini nella Valle del Po“, ma nel 1960 effettuò – con la collaborazione esterna di Cesare Zavattini (personaggio assai discutibile) – un viaggio da Marsala a Quarto dei Mille ripetendo al contrario l’impresa di Garibaldi. Soldati amava il Risorgimento e nel 1961 si dedicò totalmente a Italia 61 a Torino. Rai Storia ha riproposto alcuni spezzoni delle 8 puntate del viaggio soldatiano, non sempre scegliendo il meglio. Il tema  conduttore dell’inchiesta di Soldati era la lettura e la non lettura degli italiani che nel ‘61 erano ancora analfabeti per una  percentuale  dell’8,3  per cento che, a 15 anni dalla fine della guerra, non era poi un dato così drammatico. Soldati interrogando da Sud a Nord tanti intervistati mise in luce come la lettura fosse il punto debole dell’Italia che si apprestava a festeggiare il suo centenario di vita. Non a caso Mario insisteva sul “fare gli Italiani” di d’Azeglio ancora non realizzato se non parzialmente. Parlai con Mario di quella trasmissione che non ebbe il successo della prima perché parlare di libri non era come parlare di cibi. E con il senno di poi arrivammo alla conclusione che la piaga già allora era l’analfabetismo di ritorno come poi si sarebbe definito in tempi successivi.
Già allora esistevano le biblioteche e persino quelle ambulanti volute dal ministero della PI. Ma Soldati volò alto come al solito. Parlò della spedizione di Garibaldi in Sicilia e risalendo lo stivale si fermò  Capo Palinuro leggendo qualche verso in latino (traducendolo poi in italiano) del canto V dell’Eineide dove si racconta il naufragio dei fuggitivi da Troia. A Napoli ricorda le tombe di Leopardi e di Virgilio con le  immagini  di un degrado circostante che documentò visivamente.  E fece sosta a Palazzo Filomarino dove abitò Croce con la sua famiglia. Tanti anni dopo andammo insieme a trovare Alda Croce, la figlia prediletta del filosofo e amica sincera di Mario fin dai tempi delle estati a Bardonecchia. In Toscana evita Firenze e si ferma a Grosseto e soprattutto a Pontremoli, luogo originario di tanti librai che creeranno il Premio Bancarella. Quando ebbi il premio Pontremoli nel 2017 lo dedicai alla memoria di Soldati tra gli applausi del pubblico. Soldati ripetè più volte il concetto che “un uomo che legge ne vale due“. Fece concludere l’ultima puntata da Quasimodo, fresco del Nobel, che fece una conclusione un po’ sconclusionata. Lui-  con un diploma di istituto tecnico che però  ebbe l’ardire di tradurre i classici senza conoscere né il latino ne’ il greco – si scagliò sulla scuola “ umanistica non più sufficiente “ non si sa a che cosa. Incominciò dopo pochi anni la crociata contro la scuola classica con don Milani e il ‘68 . Soldati in più occasioni seppe difendere il liceo classico e scrisse un’apologia dei “Promessi sposi“ che volevano eliminare dai programmi scolastici. Gli operai poco scolarizzati e solo in minima parte lettori intervistati da Soldati erano mille volte meglio dei contestatori che scambiarono il facilismo negli studi per cultura che venne ridotta a una serie di slogan. Anche di questi formidabili personaggi parlai spesso con lui, che prese sempre le distanze dalla demagogia di una finta cultura fatta di cattivi maestri e di pessimi libri. Spesso sui libri ebbe la meglio il ciclostile.
.
LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
.
Finalmarina
Quest’anno sono andata  in vacanza a Finale Ligure, la vecchia adorabile Finalmarina, dove andavo da bambina. Dopo anni sono tornata  e da modesta cultrice di storia ho notato alcune cose che mi hanno infastidito. Innanzi tutto le condizioni del famoso arco di piazza Vittorio Emanuele: alla base dell’arco non sono state neppure rimosse scritte dei soliti vandali. Nella stessa piazza, mentre hanno restaurato il busto dedicato al maresciallo Caviglia, finalese vincitore di Vittorio Veneto, appare poco leggibile la lapide sottostante. Del tutto illeggibile la lapide nella via principale dedicata agli eroici fratelli mazziniani Ruffini. E’ anche la città prediletta di Carlo Donat Cattin. Ho dato un’occhiata  alla libreria locale “Centofiori”  che presentò in passato  alcuni suoi libri. Ho  visto i libri in esposizione:  da Saviano a Carofiglio. Tutti autori schierati. Volevo acquistare un libro da leggere in spiaggia, ma i titoli proposti non erano di mio gradimento. Non mi sono stupita di non aver visto esposto il suo ultimo libro che sto leggendo con piacere  in questi giorni di riposo.  Francesca Chignoli
Concordo sul fatto che i monumenti di Finale siano poco curati. I tempi di certi sindaci sono lontani. Il Maresciallo Caviglia meriterebbe un grande ricordo a 80 anni dalla sua morte avvenuta a Finale. Non mi risulta che abbiano organizzato qualcosa in proposito.  Se Vittorio Emanuele III dopo il 25 luglio 1943 avesse nominato Caviglia e non Badoglio capo del Governo, la storia italiana avrebbe preso un’ altra piega. Mi fa piacere che ricordi Carlo Donat Cattin lo vedevo a Finale nella casa della mamma, la contessa Buraggi. La libreria locale non merita particolari attenzioni. E‘ un emporio di conformismo e oppio ideologico, come direbbe Aron. Buona vacanza. Spero che il mio libro non la annoi  troppo. Alcune pagine sono perfino divertenti e dissacranti.
.
Lo jettatore
Marcello Veneziani ha scritto un bell’articolo estivo  sulle superstizioni  e sullo jettatore a cui dedicò una novella e un testo teatrale Pirandello.  Ho saputo che un mio vicino di casa al mare  ha fama di jettatore  a Torino. In effetti, pur per mia fortuna incontrandolo poco, vedevo in lui qualcosa di sinistro: uno che porta male. Lei cosa ne pensa?    Rino Ansalone
Non mi sono mai interessato di superstizioni e meno che mai di jettatori, ma di vicini di casa fastidiosi che arrecano danno ho una certa esperienza. Leggerò Veneziani che apprezzo molto e che mi stupisce leggendo che scrive anche di certi temi molto sentiti soprattutto al Sud. Dicono che anche Croce fosse un po’ superstizioso.

Volontari e volontarie ANPAS Piemonte al servizio del Giubileo dei Giovani 2025

 

Da tutto il Piemonte fino a Roma, i nostri volontari sono presenti per contribuire al supporto sanitario e logistico ai tantissimi giovani arrivati per vivere l’esperienza del #GiubileoDeiGiovani2025.

Un grande lavoro di squadra, passione e impegno per garantire accoglienza, sicurezza e assistenza in ogni momento.
Grazie a tutte e tutti!

Anpas Piemonte

Un nuovo spazio per lo sport in corso Cadore, grazie a “Sport Illumina”

/
 

Torino avrà una nuova area pubblica dedicata allo sport all’aperto in corso Cadore, nel quartiere Vanchiglietta: uno spazio moderno e attrezzato, con campi da gioco polivalenti, arredi urbani e illuminazione, progettato per promuovere l’attività fisica e la pratica sportiva libera per i cittadini di tutte le età.

La realizzazione è frutto dell’accordo di collaborazione sottoscritto dalla Città di Torino con Sport e Salute, nell’ambito del bando “Sport Illumina”, promosso dal Ministero per lo Sport e i Giovani tramite il Dipartimento per lo Sport, che vede Torino tra i comuni beneficiari dei finanziamenti destinati alla realizzazione di spazi aggregativi attrezzati, inclusivi e riconoscibili. Il valore complessivo dell’intervento è di 800 mila euro; lo spazio sarà gestito per i prossimi sei anni da Sport e Salute, senza oneri a carico della Città, incluse le attività di manutenzione.

“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto grazie alla partecipazione al bando di Sport e Salute – commenta l’assessore allo sport Domenico Carretta -. Il contributo economico che ci siamo aggiudicati, ci permetterà di realizzare un’area sportiva all’aperto di alta qualità, a libero accesso, un luogo nuovo di socialità e benessere nel quale tutti saranno i benvenuti”. 

Il progetto prevede la realizzazione di uno “Spazio Illumina” modulare, inclusivo e liberamente accessibile, realizzato secondo un modello ideato da Sport e Salute, con l’obiettivo di promuovere lo sport come elemento di inclusione, benessere e rigenerazione urbana.

“Sport Illumina” punta a trasformare gli spazi pubblici in vere e proprie piazze di comunità, aperte, sicure e capaci di favorire l’aggregazione spontanea e la socializzazione. La creazione di questi spazi mira a promuovere un nuovo modello di società in cui il territorio diventa un elemento centrale di vita sociale, stimolando l’incontro tra generazioni e la partecipazione attiva dei cittadini. Il bando, con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 31,8 milioni di euro, ha finanziato la realizzazione di cento nuovi spazi di aggregazione in tutta Italia.

TORINO CLICK