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E’ il giorno della Grande Partenza del Giro d’Italia

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A Venaria Reale è giunto il giorno della Grande Partenza: la prima tappa prende  il via il 4 maggio da un palcoscenico d’eccellenza come la Reggia sabauda per terminare a Torino. Un percorso che  avrà un finale impegnativo tanto da fare uscire allo scoperto fin dall’inizio i capitani. Fortemente simbolico il passaggio a Superga a 75 anni  dal disastro aereo che costò la vita ai campionissimi, gli “immortali” del Grande Torino, che verrà celebrato sul colletto della Maglia Rosa.

Dopo la tappa Venaria Reale-Torino si terranno  la San Francesco al Campo-Santuario di Oropa (5 maggio), la Novara-Fossano (6 maggio) e la Acqui Terme-Andora (7 maggio).

Moltissimi gli eventi che si terranno in tutti i 115 Comuni piemontesi inseriti lungo il percorso della Grande Partenza daranno il benvenuto al Giro d’Italia con feste di piazza, concerti, mostre, incontri con i campioni del ciclismo, appuntamenti enogastronomici, giochi per bambini, solidarietà, coreografie, pedalate.

Torino da settimane si è già vestita di rosa con un ricco calendario di appuntamenti. Già da aprile le biblioteche civiche hanno ospitato  incontri con giornalisti sportivi per presentare  i loro libri dedicati al mondo del ciclismo o a grandi ciclisti, mentre i portici hanno accolto mostre fotografiche a tema ciclismo. In programma anche pedalate per cicloamatori ed eventi per promuovere l’utilizzo della bicicletta.

Venaria Reale si è iniziato il 5 aprile con “la Città si veste di Rosa” per proseguire con numerose iniziative che culmineranno il 3 maggio con la Notte rosa, mentre sulla facciata della scuola elementare De Amicis campeggia il conto alla rovescia che segna il crescere dell’attesa.

San Francesco al Campo  molto significativo è il luogo scelto per la partenza della tappa: il Velodromo Francone, sede del Centro federale di avviamento alla pista. I protagonisti saranno gli alunni delle scuole, già autori del logo dell’evento, affiancati nell’occasione dalle associazioni di San Francesco e dei Comuni vicini.

Biella il calendario di appuntamenti collegati al Giro si è aperto il 21 aprile con la gara internazionale dell’Ucab 1925, valida come 28° Giro della provincia di Biella e 82° Trofeo Torino-Biella. Il 27 aprile sono giunti in città “Quelli che aspettano il Giro d’Italia” con l’inaugurazione dell’area selfie presso la vetrina dell’Informagiovani di Biella e l’esposizione della bicicletta originale di Marco Pantani. A lui sarà dedicato anche il villaggio allestito  dal 3 maggio, con la mostra di tutte le bici del Pirata.

Sport, cultura e comunità sono le parole chiave che guidano le iniziative a Novara, come competizioni sportive, conferenze, una pedalata turistica in divise d’epoca, le vetrine in rosa, i menù a tema e la “mostra fotografica sospesa” in piazza delle Erbe e lungo i portici del centro. Piazza Martiri, sede della partenza di tappa, ha ospitato per tutto il mese di aprile una serie di suggestive proiezioni luminose e al complesso monumentale del Broletto sarà realizzata un’installazione floreale che avrà per protagonista il Veloplus, una bici pensata per le esigenze delle persone con disabilità che promuove solidarietà e inclusione.

Fossano ha celebrato i 31 anni dall’ultimo arrivo di tappa del Giro con numerosi eventi che spaziano dalla musica, con i concerti in rosa resi unici dalla presenza dei campioni del passato, alla pedalata con i bambini e Claudio Chiappucci, dai dibattiti a tema, che il 15 aprile hanno portato in città l’ultimo italiano ad aver vinto il Tour de France, Vincenzo Nibali, a gare amatoriali per i giovani. Infine le  tanto apprezzate vetrine in rosa, oltre a una grande festa finale: la Notte rosa con dj set e aperitivi.

Anche ad Acqui Terme, grazie alla collaborazione tra amministrazione comunale, associazioni di categoria e società ciclistiche, l’attesa è stata scandita da un ricco programma di appuntamenti. Il filo conduttore sarà il rosa, che ha colorato  i monumenti simbolo e le vie del centro. Proposti spettacoli, incontri con ex campioni, appuntamenti benefici, iniziative dedicate alla salute, degustazioni, biciclettate per famiglie, raduni di mountain bike, sfilate di moda, oltre a proposte commerciali dedicate e tanta musica. Momento clou il 4 maggio con “Acqui Terme in rosa”.

 

Treni Torino – Bardonecchia, modifiche alla circolazione

Interventi di manutenzione a cura di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, sulla linea Torino-Bardonecchia.

Le attività di cantiere si concentreranno tra Salbertrand e Bardonecchia, dove si procederà a impermeabilizzare il ponte “15 Archi”.

  • Dal 5 al 19 maggio
  • tratta Salbertrand-Bardonecchia

 Modifiche alla circolazione dei treni del Regionale per interventi di manutenzione lungo la linea Torino-Bardonecchia da domenica 5 a domenica 19 maggio.

Prevista una riprogrammazione del servizio, con corse bus tra Salbertrand e Bardonecchia, modifiche degli orari, con possibile aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale. Si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

Sui bus non è ammesso il trasporto bici e non è ammesso il trasporto di animali ad eccezione dei cani guida.

I canali di acquisto di Trenitalia sono aggiornati con il nuovo programma della circolazione.

Informazioni di dettaglio sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia, attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

 

Turin CTO & CHIP, congresso internazionale sulla cardiologia interventistica

 

Diretto da Maria Pia Hospital, in collaborazione con l’Ospedale Maria Vittoria dell’ASL Città di Torino, il convegno propone interventi live da tutto il mondo, numerosi simposi e letture magistrali tenute dai più grandi esperti mondiali di cardiologia interventistica. Anche quest’anno grande rilevanza avranno le sessioni Next Gen, dedicate alla formazione e al tutoraggio dei giovani cardiologi

Torino, maggio 2024 – Lunedì 6 e martedì 7 maggio 2024 torna l’appuntamento con il  Turin CTO & CHIP, congresso internazionale diretto da Maria Pia Hospital, in collaborazione con l’Ospedale Maria Vittoria dell’ASL Città di Torino che vede la partecipazione dei massimi esperti mondiali della cardiologia interventistica chiamati a raccolta presso il Centro Congressi Lingotto di Torino. L’evento, giunto alla sua terza edizione, è considerato un punto di riferimento nell’ambito del trattamento della malattia coronarica complessa che costituisce la prima causa di morte al mondo, con particolare attenzione ad interventi in pazienti con occlusioni coronariche croniche (CTO), e alle più innovative tecniche nella cura dei pazienti complessi ad alto rischio con indicazione clinica all’intervento coronarico (CHIP – Complex higher-risk and indicated patients), ritenuti fino a poco tempo fa inoperabili.

L’evento, al quale sono attesi oltre 400 cardiologi interventisti provenienti da 32 nazioni, raccoglie le best practice nel trattamento di queste patologie, al fine dicondividere conoscenze e competenze e di formare giovani specialisti in grado di prendere in carico questi pazienti complessi e ad alto rischio e gestirli nel modo corretto ottenendo una rivascolarizzazione completa e assicurando così una prognosi e una qualità di vita migliori.

“Sono 150mila le angioplastiche coronariche effettuate ogni anno in Italia, secondo i dati GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica). Tuttavia, in molti Centri i pazienti con patologia coronarica grave ancora oggi non vengono trattati perché considerati troppo a rischio oppure vengono trattati senza successo – commenta il dott. Roberto Garbo, direttore del programma CTO e Angioplastiche coronariche complesse presso Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research accreditato con il SSN, e direttore del Turin CTO & CHIP insieme al dott. Andrea Gagnor, responsabile del Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale Maria Vittoria dell’ASL Città di Torino -. Ma la cardiologia interventistica negli ultimi 15 anni ha fatto passi da gigante: il livello di competenza ed esperienza dei Centri specializzati, come Maria Pia Hospital, ci consente oggi di gestire questi pazienti con esiti estremamente soddisfacenti, grazie a tecniche all’avanguardia e altamente performanti, a un’organizzazione e pianificazione minuziose dell’intervento e all’ausilio delle più moderne strumentazioni e tecnologie. Condividere questo patrimonio di conoscenze e know how è fondamentale per diffondere le buone pratiche. Eventi come il CTO & CHIP hanno esattamente questo scopo: formare giovani in grado di gestire interventi ad alta complessità prevenendo e gestendo ogni possibile complicazione”.

Nella due giorni torinese specialisti provenienti da Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, Canada e Giappone potranno seguire un fitto programma che alterna sessioni dal vivo, caratteristica peculiare del Turin CTO & CHIP, con 13 casi dal vivo (live course) di interventi su pazienti con occlusioni coronariche croniche e coronaropatia complessa con approccio anterogrado e retrogrado eseguiti dai migliori specialisti mondiali  del settore, di cui 5 eseguiti e trasmessi dal Laboratorio di Emodinamica di Maria Pia Hospital, capofila dell’evento insieme a Ospedale Maria Vittoria di Torino dell’ASL Città di Torino, che ne eseguirà 4. Un intervento live sarà effettuato in collegamento dal Sudamerica per la prima volta nella storia del CTO & CHIP, e precisamente da Pereira in Colombia, uno da Sharjah negli Emirati Arabi Uniti, uno da Basilea in Svizzera e uno da Bad Oeynhausen in Germania.

Alle sessioni live si alterneranno simposi dedicati ai più moderni e performanti device impiegati nella rivascolarizzazione del paziente, ai nuovi materiali che verranno presentati in anteprima mondiale e all’importanza dell’imaging intracoronarico nella riduzione del tasso di complicanze e mortalità dei pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica, e 20 letture magistrali tenute dai più grandi esperti al mondo su argomenti attuali quali l’andamento delle lesioni calcifiche più complesse da trattare.

“Il miglioramento delle tecniche e dei materiali a disposizione ha permesso di passare da un tasso di successo dell’Angioplastica Coronarica Percutanea Transluminale (PTCA) di circa il 50% dei primi anni 2000 all’attuale 90% o più, che si può ottenere grazie a operatori esperti adeguatamente formati”, sottolinea il dott. Gagnor.

Presso l’Educational Village verranno presentati da medici da tutto il mondo le 25 migliori case history e al termine del Congresso verrà premiata la più interessante.

Di rilievo sarà poi la sessione live Next Gen, che vedrà giovani cardiologi interventisti molto promettenti, impegnati in interventi di disostruzione per via retrograda di un’occlusione coronarica, guidati dal dott. Garbo e dal dott. Gagnor, a beneficio degli specialisti presenti nella sala congressi e a dimostrazione che, se correttamente formato e attraverso un’attività di tutoraggio attenta, anche un giovane può essere in grado di eseguire correttamente interventi complessi.

“Questo tipo di interventi ha un aumentato rischio di complicanze e ciò può impattare enormemente sull’esito della procedura e sull’incidenza della mortalità – spiega il dott. Garbo -. Le occasioni di training sono fondamentali perché forniscono ai giovani cardiologi interventisti gli strumenti necessari per gestire in maniera ottimale i casi complessi attraverso una pianificazione accurata dell’intervento, una perfetta organizzazione del team di lavoro e una spiccata flessibilità nella gestione di eventuali imprevisti che consenta di decidere rapidamente come intervenire in maniera ottimale in ogni situazione”.

Hai messo la maglia di lana?

Un Ministro, alcuni anni fa, descrisse i giovani italiani come “choosy”, che letteralmente significa esigenti, pretenziosi.

Escludendo che ciò dipenda dall’aria, dal cibo o dalla latitudine, non resta che trovare la causa di questa anomalia tipicamente nostrana nell’educazione impartita dai genitori.

Ho avuto modo, in diversi articoli, di trattare l’argomento e posso dire che questa è solo la punta dell’iceberg, di un iceberg ben più grande che si manifesta in diversi modi, tutti dannosi per sé stessi, prima che per gli altri.

Nei miei viaggi ho osservato spesso il comportamento delle mamme (i padri sono troppo spesso assenti, anche se fisicamente accanto) nei confronti dei loro pargoli: senza sentirle parlare, senza studiarne le caratteristiche fisiche, non ottima probabilità riusciamo a individuare la nazionalità (e non mi riferisco a quella acquisita o ottenuta per ius soli) di una mamma solo osservandone il comportamento.

I bimbi italiani sono i più rumorosi ed indisciplinati: le mamme, per risparmiare sulle baby sitter, delegano allo smartphone il compito di intrattenere i figli mentre si è a tavola, mentre ci sono invitati, mentre si è in viaggio, magari su un bus turistico.

Va da sé che, al di là del fastidio che possono recare alle altre persone, questi futuri uomini (e donne, ovviamente) cresceranno senza avere idea di cosa siano i doveri, la disciplina, il rispetto altrui, insomma di cosa sia l’educazione in toto.

Ma c’è un problema ancora peggiore: il mammismo. Il servizio di leva, ora sospeso su decisione di due Governi tra i più dannosi, aveva tra gi altri vantaggi quello di obbligare i fanciulli ad allontanarsi da casa (in realtà negli ultimi tempi le distanze erano per prassi ridotte) e cominciare a camminare con le proprie gambe.

Non era raro, infatti, vedere ragazzi che nelle prime settimane di naja digiunavano perché il cibo non era come “quello che mi prepara la mamma”, o che non avevano nessuno che dicesse come vestirsi, che li avvisasse delle temperature pericolose, e così via.

La sospensione della leva, discutibile anche sotto l’aspetto difensivo, ha sicuramente tolto a certi giovani un mezzo di sviluppo e crescita psicologica che ora grava tutto sui genitori, spesso incapaci e incompetenti a esercitare tale ruolo.

Più volte ho ripetuto che i genitori devono fare i genitori, non gli amici né, tantomeno, i complici: dare sempre ragione ai figli significa solamente creare persone impreparate ad affrontare i problemi che, inevitabilmente, prima o poi incontreranno perché non sono stati abituati a decidere con la propria testa, a sbagliare, a risolvere ed a fare tesoro degli errori.

Ritornando ai viaggi, le mamme straniere, e non mi riferisco solo al nord Europa ma anche intorno al Belpaese, sono molto meno apprensive delle nostre: non hanno mille paure inevitabilmente trasmesse ai figli, non coccolano i figli più di quanto sia necessario per uno sviluppo corretto dell’affettività, non si preoccupano quando i figli hanno già l’età per decidere ed assumersi il rischio di una scelta sbagliata e, soprattutto, non entrano in conflitto con l’altro genitore portando così i figli a legarsi maggiormente con chi prende le loro difese, a danno di chi invece li rimprovera.

Ho visto mamme accompagnare i figli di 28-30 anni al colloquio di lavoro e, per fortuna dell’umanità, essere invitate ad attendere fuori dalla stanza; confrontandomi con amici e colleghi di altri Paesi mi sono vergognato di appartenere ad un Paese così sottosviluppato, perché tutto ciò all’estero potrebbe al massimo essere argomento della classica barzelletta “ci sono un italiano, un francese ed un tedesco….”.

Se vogliamo trovare una causa non soggettiva di questo stato di cose, e anche su questo ho avuto modo di parlare e scrivere più volte, dobbiamo risalire al cambiamento di abitudini da parte delle donne italiane che, ormai da almeno 40 anni, hanno preteso (giustamente, per alcuni aspetti) l’indipendenza economica lavorando alla pari dei partner maschi. A distanza di anni, però, proprio come accade per altri eventi epocali come guerre o lockdown, si assiste al rovescio della medaglia: nel caso specifico, assistiamo ad un tentativo, da parte delle donne in questo caso, di elargire l’affetto di cui hanno privato i figli lasciandoli all’asilo o con i nonni, permettendo loro ogni cosa, soddisfacendo qualsiasi loro richiesta e non sanzionando (o facendolo in modo inefficace) i comportamenti deviati. I giovani attuali non distinguono il giorno dalla notte, non riconoscono l’autorità genitoriale, non rispettano l’autorità, non vengono seguiti e aiutati se sviluppano dipendenze o comportamenti compulsivi.

Dove pensiamo di andare se nessuno ci indica la strada o se,quando un dito ci indica la direzione, noi guardiamo il dito?

Sergio Motta

Liberty misterioso: Villa Scott

Oltre Torino: storie miti e leggende del torinese dimenticato

È luomo a costruire il tempo e il tempo quando si specchia, si riflette nellarte 

Lespressione artistica si fa portavoce estetica del sentire e degli ideali dei differenti periodi storici, aiutandoci a comprendere le motivazioni, le cause e gli effetti di determinati accadimenti e, soprattutto, di specifiche reazioni o comportamenti. Già agli albori del tempo luomo si mise a creare dei graffiti nelle grotte non solo per indicare come si andava a caccia o si partecipava ad un rituale magico, ma perché  sentì forte la necessità di esprimersi e di comunicare.

Così in età moderna – se mi è consentito questo salto temporale – anche i grandi artisti rinascimentali si apprestarono a realizzare le loro indimenticabili opere, spinti da quella fiamma interiore che si eternò sulla tela o sul marmo.  Non furono da meno gli  autori delle Avanguardie del Novecento  che, con i propri lavori disperati, diedero forma visibile al dissidio interiore che li animava nel periodo tanto travagliato del cosiddetto Secolo Breve.

Negli anni che precedettero il primo conflitto mondiale nacque un movimento seducente ingenuo e ottimista, che sognava di ricreare la natura traendo da essa motivi di ispirazione per modellare il ferro e i metalli, nella piena convinzione di dar vita a fiori in vetro e lapislazzuli che non sarebbero mai appassiti: gli elementi decorativi, i ghirigori del Liberty, si diramarono in tutta Europa proprio come fa ledera nei boschi. Le linee rotonde e i dettagli giocosi ed elaborati incarnarono quella leggerezza che caratterizzò i primissimi anni del Novecento, e ad oggi sono ancora visibili anche nella nostra Torino, a testimonianza di unarte raffinatissima, che ha reso la città sabauda capitale del Liberty, e a prova che larte e gli ideali sopravvivono a qualsiasi avversità e al tempo impietoso. (ac)

Torino Liberty

1.  Il Liberty: la linea che invase l’Europa
2.  Torino, capitale italiana del Liberty
3.  Il cuore del Liberty nel cuore di Torino: Casa Fenoglio
4.  Liberty misterioso: Villa Scott
5.  Inseguendo il Liberty: consigli “di viaggio” per torinesi amanti del Liberty e curiosi turisti
6.  Inseguendo il Liberty: altri consigli per chi va a spasso per la città
7.  Storia di un cocktail: il Vermouth, dal bicchiere alla pubblicità
8.  La Venaria Reale ospita il Liberty:  Mucha  e  Grasset
9.  La linea che veglia su chi è stato:  Il Liberty al Cimitero Monumentale
10.  Quando il Liberty va in vacanza: Villa  Grock

Articolo 4. Liberty misterioso: Villa Scott

Talvolta il cinema va in cerca di luoghi suggestivi e unici, per rendere la pellicola ancora più indimenticabile. Uno di questi ambienti da cellulosa si trova nella collina torineseuna villa silenziosaNascosta in un elegante “vedo non vedo” tra il verde degli alberil’abitazione si affaccia indifferente sul panorama torinese che si prostra poco più in  delle sue fondamenta. È Villa Scott, situata in Corso Giovanni Lanza 57, uno dei più fulgidi esempi dello stile floreale a livello nazionale. Il committente, Alfonso Scott, consigliere delegato della Società Torinese Automobili Rapid, nel 1901 acquista un appezzamento di terreno precollinare affidando l’incarico di costruire una villa per la propria famiglia all’ingegnere Fenoglioche allora aveva 36 anni

Fenoglio si impegna nella costruzionedando al  progetto caratteristiche architettoniche di alto pregio, con una chiara apertura al Liberty, e con prospetti caratterizzati da decorazioni floreali in litocemento e in ferro battutoAlla morte di Alfonso Scott, la villa passa alle Suore della Redenzioneche la utilizzano per ospitare un collegio femminilenoto con il nome di Villa Fatima. Fenoglioche lavora al progetto di Villa Scott in collaborazione con il collega Gottardo Gussonirisolve le difficoltà di realizzazione – dato che vi è un dislivello di ben 24 metri tra la villa e il cancello d’ingresso – con una scalinata e con l’inserimento di diversi corpi di fabbricaaccanto al complesso principale lievemente curvilineo della villa. Il volume della costruzione è arricchito da un apparato decorativo che trae vita anche dalla scala esternaL’edificio viene completato nel 1902, anno in cui Fenoglio si dedica anche alla palazzina Fenoglio-La Fleur di corso Francia angolo via Principi d’AcajaNel contesto dell’ampio spazio verde in cui è ubicata Villa Scott, si stagliano netti i due corpi laterali a torrettauno su quattro livelliun altro sutre, ma con un bovindo quadratocollegati da una veranda vetrata sormontata da una terrazza.  La pianta di Villa Scott è amabilmente articolata in un gioco di loggebovindivetrategli elementi litocementizi di finitura murariaripieni e turgidi con misura, quasi rinviano all’ultimo barocco, con radiosi richiami ecletticiLa fantasmagoria floreale, la fitta lavorazione del terrazzinogli ariosi loggia-ti laterali, la decorazione a stucchi e boiseries di color crema e oroil tutto perfettamente in armoniacon l’arredo interno, un mobilio apertamente ispirato a un fioritoLuigi XVI, ne fanno una dimora elegante e raffinata, e piuttosto suggestivatanto che il regista Dario Argento vi ha ambientato uno dei più celebri gialli italianiProfondo rosso, del 1975.

Villa Scott viene infatti scelta per essere la villa del bambino urlante e gioca un ruolo essenziale per lo svolgimento della trama: è tra queste mura che si trova la soluzione del mistero. Tra gli appassionatialcuni indentificano la sfarzosa e terribile residenza del film giallo-horror con l’altrettanto celebre Villa Capriglioanch’essa situata in collina e nascosta tra la vegetazionesede inquietante di vicende 

orrorifichepurtroppo più veritiere rispetto a quelle altrettanto spaventose ma irreali di Villa Scott. 

Occorre ricordare che all’epoca delle riprese la villa era utilizzata come collegio femminile e abitata da suore e fanciulle che ovviamente non potevano rimanere  mentre veniva girato il film. La produzione dovette allora trovare un escamotagepoiché non si poteva abbandonare quella location così perfettamente suggestiva! Si decise dunque di offrire un periodo di villeggiatura a Rimini alle suore e a tutte le ragazze del collegio, le quali non opposero alcuna obiezione e con la loro vacanza inaspettata contribuirono alla realizzazione di una delle pellicole horror più conosciute. Dopo un breve periodo di abbandono, la villa è stata  restaurata e adibita a residenza privata.

Alessia Cagnotto

“Beatlemaniac”, il concerto che percorre tutte le fasi della carriera dei Fab Four

Debutto sabato 4 maggio allo Spazio Kairos, tra Aurora e Barriera di Milano

Si chiude con “Beatlemaniac“, sabato 4 maggio alle 21, il concerto che ripercorre tutte le fasi della carriera dei Fab Four, dagli esordi di “Please Please Me” alla psichedelia di “Magical Mistery Tour”, la stagione “Riflessi” organizzata da Onda Larsen.

Allo Spazio Kairos, via Mottalciata 7, ex fabbrica riconvertita in sala teatrale, saliranno sul palco i The Finger Pie, cover band dei Beatles col quale Onda Larsen aveva già prodotto lo spettacolo tra musica e teatro “Abbey Road”.

Il concerto

Protagonisti Vico Righi (chitarra e voce), Enrico Bontempi (chitarra e voce), RIccardo Mariatti (basso) e Simone Zangirolami (batteria).  Si tratta del debutto assoluto per “Beatlemaniac” che i musicisti definiscono «un sentiero musicale che si fa strada attraverso i grandi successi». Il concerto, però, vuole anche dare lustro ai pezzi meno conosciuti del repertorio dei Beatles.

Tra omaggi fedeli e libere reinterpretazioni, i Finger Pie teletrasporteranno negli Anni ’60, proprio su quei palchi che i Beatles smisero di calcare nel 1966, dopo l’ultimo tour americano.

Spazio Kairos è via Mottalciata 7.
Intero 13 euro. Ridotto (ex allievi Scuderia Onda Larsen, Over 65, studenti universitari) 10 euro.
Ridotto speciale (allievi Scuderia Onda Larsen 23/24, under 18 e disabili) 6 euro.
Biglietti online su: www.ticket.it. Necessaria la tessera Arci. Info: biglietteria@ondalarsen.org.

Temperature in aumento, riscaldamento spento entro lunedì 6 maggio

 

Alla luce delle previsioni meteorologiche che indicano per i prossimi giorni un ulteriore rialzo delle temperature, si ricorda che gli impianti termici ad uso riscaldamento, andranno spenti entro lunedì 6 maggio 2024.

Il periodo previsto dal D.P.R. n. 74 del 2013 (“Limiti di esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale”) per l’accensione ordinaria degli impianti nella zona climatica E, nella quale rientra la città di Torino, va infatti dal 15 ottobre al 15 aprile ed eventuali deroghe sono possibili solo in presenza di situazioni climatiche che le giustifichino.

TORINO CLICK

 

Ivrea Canoa Club, grande spettacolo dello sport fluviale

Si e’ concluso  lo scorso weekend il primo appuntamento sportivo presso lo Stadio della Canoa di Ivrea.

La gara nazionale ha visto scendere in acqua i cmpioni italiani e le promesse delle categorie giovanili. Al successo di Xavier Ferrazzi e Stefanie Horn rispettivamente nel K1M e K1W senior, da notare i nostri atleti dell’Ivrea Canoa Club che con Michele Pistoni e Caterina Pignat che conquistano l’oro elle rispettive categorie di K1 Junior.
E di nuovo, gli atleti eporediesi Michele Pistoni ed Elio Maiutto confermano la loro forma strepitosa vincendo la medaglia d’argento nella gara internazionale di sabato, entrambi di poco dietro a plurimedagliati Giovanni De Genaro e Raffaele Ivaldi.
Maggiori dettagli sulle gare e sui risultati complessivi sono disponibili nei comunicati pubblicati di cui si riportano i collegamenti diretti:
Ecco la prossima gara in programma presso lo Stadio della Canoa di Ivrea, questa volta dedicata alle discipline di Rafting e Hydrospeed. Due giorni di spettacolo assicurato con gare di grande importanza in quanto valide per l’assegnazione del titolo italiano e utili per la selezione della squadra nazionale che partecipera’ agli Europei di giugno in Bosnia.

La vita di corte nel Settecento alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 5 maggio l’appuntamento di “Life, istantanee di Vita di Corte” le rievocazioni storiche alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, è un viaggio nella vita di corte nel Settecento con uno sguardo del tutto particolare, quello del personale di servizio del re: servitori, femme de chambre, giardinieri. “Prima che arrivi il sovrano” mostra la preparazione della corte per il palazzo, dando la possibilità ai visitatori di assistere ad uno spaccato di vita ricostruito il più fedelmente possibile.

L’evento si svolge tutto il giorno ed è compreso nel prezzo del biglietto di ingresso.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 5 maggio 2024

Life: la vita di corte nel Settecento

Biglietto di ingresso: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Info: 011 6200634 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Anas, in Piemonte 1,5 miliardi di euro per le nuove opere

Anas ha attivi in Piemonte investimenti per circa 2,28 miliardi di euro: di cui 1,573 miliardi di euro riguardanti le nuove opere (in corso di realizzazione, prossimo avvio e progettazione), e i restanti 710,57 milioni di euro destinati a interventi di manutenzione programmata delle infrastrutture esistenti. Il dato è emerso nell’ambito del convegno “Strade e mobilità, il Piemonte si connette col futuro” organizzato a Fossano, in provincia di Cuneo, a cui hanno preso parte il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, oltre ai vertici di Anas, il Presidente Edoardo Valente e l’A.D. Aldo Isi, e al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Durante l’incontro si è parlato delle opere prioritarie per il Piemonte, tra cui la Tangenziale di Fossano, il Tunnel Tenda, la Variante di Demonte e la Tangenziale di Novara.
Il prossimo 31 maggio Anas riaprirà al traffico la Tangenziale di Fossano, attualmente interessata dai lavori di manutenzione straordinaria, per circa l’80 per cento del tracciato. La riapertura riguarderà 4 dei 5 viadotti interessati dagli interventi e consentirà di liberare il centro abitato dal passaggio dei mezzi pesanti, riportandoli sul tracciato. Il tratto che rimarrà chiuso, infatti, non riguarda il centro urbano e i lavori proseguiranno senza un incremento di traffico. Attualmente le opere strutturali dei 4 viadotti sono concluse e sono in fase di ultimazione le opere complementari. Il 7 maggio prossimo inoltre proseguiranno le attività di collaudo con l’esecuzione delle ulteriori prove di carico che si aggiungono a quelle già svolte nelle scorse settimane.
Per quanto riguarda il valico del Colle di Tenda, il progetto prevede la costruzione di una nuova canna monodirezionale nel senso Italia-Francia lunga circa 3 km e 200 metri dotata di una carreggiata larga 6,50 metri con una corsia di marcia larga 3,50 metri, una corsia di emergenza di 2,70 e banchina. L’avanzamento del rivestimento definitivo è completato al 90%.
La Variante di Demonte è invece un’opera che si sviluppa dal km 16,2 al km 18,7 in variante rispetto all’attuale statale 21, a sud dell’abitato di Demonte, in provincia di Cuneo. Il progetto prevede una variante con una lunghezza complessiva di 2,72 km con innesto sull’attuale strada statale attraverso due rotatorie, il viadotto sul rio Cant di 135 m, il viadotto Perdioni di circa 324m ed una galleria naturale di 647 m. L’intervento ha un importo complessivo di 92,13 milioni di euro finanziato dal recente Contratto di Programma Anas 2021-2025. Per questa opera è stato nominato commissario straordinario l’ingegnere Luca Bernardini, responsabile della Direzione Tecnica di Anas.
Anas è inoltre impegnata nel prolungamento della Tangenziale di Novara tra la strada statale 32 “Ticinese” e la statale 299 “Di Alagna”: l’estensione del nuovo tracciato è di circa 5,1 km e ricade nei territori comunali di Cameri, Novara e San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara. Il progetto di intervento prevede la costruzione di una piattaforma stradale larga 22 metri, con due corsie da 3,75 metri per senso di marcia, una banchina sul lato destro di 1,75 metri e sul lato sinistro di 50 centimetri con uno spartitraffico centrale di 2,50 metri. Le opere principali in progetto sono costituite da cinque viadotti in acciaio di tipo corten e dai tre nuovi svincoli di collegamento con le statali 32, 229 e 299.
Nel corso del convegno si è affrontato anche il tema della manutenzione programmata a cui il nuovo contratto di programma pluriennale dedica oltre la metà del totale degli stanziamenti.
In Piemonte si evidenzia un trend di crescita: dai 52,55 milioni di euro nel 2021 a circa 75 milioni nel 2023, con un incremento di quasi il 50%. I lavori di manutenzione programmata riguardano prevalentemente il risanamento del piano viabile, la manutenzione di ponti e viadotti, la sostituzione di barriere di sicurezza e la modernizzazione degli impianti tecnologici.