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Anas, in Piemonte 1,5 miliardi di euro per le nuove opere

Anas ha attivi in Piemonte investimenti per circa 2,28 miliardi di euro: di cui 1,573 miliardi di euro riguardanti le nuove opere (in corso di realizzazione, prossimo avvio e progettazione), e i restanti 710,57 milioni di euro destinati a interventi di manutenzione programmata delle infrastrutture esistenti. Il dato è emerso nell’ambito del convegno “Strade e mobilità, il Piemonte si connette col futuro” organizzato a Fossano, in provincia di Cuneo, a cui hanno preso parte il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, oltre ai vertici di Anas, il Presidente Edoardo Valente e l’A.D. Aldo Isi, e al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Durante l’incontro si è parlato delle opere prioritarie per il Piemonte, tra cui la Tangenziale di Fossano, il Tunnel Tenda, la Variante di Demonte e la Tangenziale di Novara.
Il prossimo 31 maggio Anas riaprirà al traffico la Tangenziale di Fossano, attualmente interessata dai lavori di manutenzione straordinaria, per circa l’80 per cento del tracciato. La riapertura riguarderà 4 dei 5 viadotti interessati dagli interventi e consentirà di liberare il centro abitato dal passaggio dei mezzi pesanti, riportandoli sul tracciato. Il tratto che rimarrà chiuso, infatti, non riguarda il centro urbano e i lavori proseguiranno senza un incremento di traffico. Attualmente le opere strutturali dei 4 viadotti sono concluse e sono in fase di ultimazione le opere complementari. Il 7 maggio prossimo inoltre proseguiranno le attività di collaudo con l’esecuzione delle ulteriori prove di carico che si aggiungono a quelle già svolte nelle scorse settimane.
Per quanto riguarda il valico del Colle di Tenda, il progetto prevede la costruzione di una nuova canna monodirezionale nel senso Italia-Francia lunga circa 3 km e 200 metri dotata di una carreggiata larga 6,50 metri con una corsia di marcia larga 3,50 metri, una corsia di emergenza di 2,70 e banchina. L’avanzamento del rivestimento definitivo è completato al 90%.
La Variante di Demonte è invece un’opera che si sviluppa dal km 16,2 al km 18,7 in variante rispetto all’attuale statale 21, a sud dell’abitato di Demonte, in provincia di Cuneo. Il progetto prevede una variante con una lunghezza complessiva di 2,72 km con innesto sull’attuale strada statale attraverso due rotatorie, il viadotto sul rio Cant di 135 m, il viadotto Perdioni di circa 324m ed una galleria naturale di 647 m. L’intervento ha un importo complessivo di 92,13 milioni di euro finanziato dal recente Contratto di Programma Anas 2021-2025. Per questa opera è stato nominato commissario straordinario l’ingegnere Luca Bernardini, responsabile della Direzione Tecnica di Anas.
Anas è inoltre impegnata nel prolungamento della Tangenziale di Novara tra la strada statale 32 “Ticinese” e la statale 299 “Di Alagna”: l’estensione del nuovo tracciato è di circa 5,1 km e ricade nei territori comunali di Cameri, Novara e San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara. Il progetto di intervento prevede la costruzione di una piattaforma stradale larga 22 metri, con due corsie da 3,75 metri per senso di marcia, una banchina sul lato destro di 1,75 metri e sul lato sinistro di 50 centimetri con uno spartitraffico centrale di 2,50 metri. Le opere principali in progetto sono costituite da cinque viadotti in acciaio di tipo corten e dai tre nuovi svincoli di collegamento con le statali 32, 229 e 299.
Nel corso del convegno si è affrontato anche il tema della manutenzione programmata a cui il nuovo contratto di programma pluriennale dedica oltre la metà del totale degli stanziamenti.
In Piemonte si evidenzia un trend di crescita: dai 52,55 milioni di euro nel 2021 a circa 75 milioni nel 2023, con un incremento di quasi il 50%. I lavori di manutenzione programmata riguardano prevalentemente il risanamento del piano viabile, la manutenzione di ponti e viadotti, la sostituzione di barriere di sicurezza e la modernizzazione degli impianti tecnologici.

Merlo, Elezioni Piemonte: il Centro è solo con Cirio. Il resto è sinistra

“Le liste civiche della coalizione di sinistra si possono tranquillizzare. Non rispecchiano il Centro per due ragioni persin troppo semplici da spiegare. E senza alcuna polemica politica.
Innanzitutto si tratta di liste che sono del tutto esterne ed estranee alla ‘politica di centro’, al Centro politico e alle storiche culture politiche centriste.
In secondo luogo perchè si tratta di liste, del tutto rispettabili come ovvio, che non sono però nient’altro che il semplice prolungamento dei partiti della sinistra. Soprattutto per la provenienza politica e culturale dei vari candidati.
Due motivazioni, semplici ma oggettive, che portano la ‘lista civica’ del presidente Cirio ad essere l’unica presenza centrista e che si richiama concretamente ad una cultura politica di Centro. Un elemento, questo, di particolare importanza e di grande valenza politica e programmatica in vista del governo della Regione Piemonte nella prossima legislatura”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi – Popolari uniti

Giro d’Italia. Sosta, sabato abbonamenti B2 estesi a E2, E1, A7, A8 E B1

 

In occasione della prima tappa del Giro d’Italia sono state stabilite all’interno del territorio cittadino una serie di modifiche al transito e alla sosta che prevedono la chiusura della viabilità tra le 13 e le 18  nell’area interessata dal passaggio dei ciclisti e la rimozione forzata delle auto lungo tutto il percorso di gara dalle ore 4 alle ore 18.

Pertanto, con l’obiettivo di limitare i disagi e per la sola giornata di domani sabato 4 maggio 2024, le persone residenti e dimoranti nell’area interessata dal passaggio della gara ciclistica in possesso di un abbonamento per la sosta nella sottozona B2  – il cui territorio è delimitato da piazza Gran Madre di Dio compresa, corso Casale (nel tratto da piazza Gran Madre di Dio a corso Gabetti), corso Gabetti lato sud, piazza Hermada lato sud, Strada Comunale San Martino lato sud (nel tratto da via Luisa del Carretto a corso Alberto Picco), piazza Asmara compresa, corso Alberto Picco compreso, piazzale Villa della Regina compreso, corso Giovanni Lanza compreso, corso Moncalieri (nel tratto compreso tra corso Lanza e piazza Gran Madre di Dio), via Aspromonte e che ricomprende anche il parcheggio di corso Casale, fronte ex-zoo – potranno parcheggiare il proprio veicolo negli stalli delle sottozone E2, E1, A7, A8 e B1, dove il loro tagliando sarà comunque considerato valido.

TORINO CLICK

Barilla, i 30 anni dello stabilimento piemontese

30 anni con i marchi del Gruppo Barilla per uno dei poli d’eccellenza del settore bakery e casa di alcuni dei prodotti da forno più amati dagli italiani, dagli Abbracci Mulino Bianco ai Ringo Pavesi. Diventato parte del Gruppo Barilla nel 1994, lo storico stabilimento produttivo di Novara nasce nel 1953 con i prodotti Pavesi ed è arrivato oggi a sfornare oltre 55mila tonnellate di prodotti di qualità che arrivano ogni anno sulle tavole degli italiani.

Qui convive anche la tradizione italiana di Mulino Bianco, con i suoi Abbracci, Nascondini, Cuor di Mela, Baiocchi, e la golosità del mondo Pavesi: Gocciole, Pavesini, Togo e Ringo. Prodotti “pop” da sempre amati dai giovani, usciti da un centro che si conferma d’avanguardia, contribuendo allo sviluppo e al benessere del territorio di Novara.

Lo stabilimento è cresciuto negli anni per personale e oggi dà lavoro a oltre 334 persone Barilla di 12 nazionalità diverse, avendo assunto negli ultimi 5 anni 65 persone a tempo indeterminato. Un centro produttivo d’eccellenza, guidato dalla Direttrice Federica Massari che lavora nel Gruppo da 15 anni e che oggi dirige lo stabilimento di Novara dove 2 manager su 3 sono donne. Un dato che testimonia l’impegno di Barilla nella valorizzazione del talento femminile e nella promozione della leadership sul posto di lavoro: esempio di come in Barilla le capacità e le competenze siano alla base della crescita delle persone.

“Siamo impegnati quotidianamente a investire in innovazione, integrando al nostro lavoro il progresso scientifico senza mai allontanarci dalla tradizione che caratterizza i nostri prodotti da forno. Attraverso i biscotti raccontiamo una storia di esperienza, passione e gusto. A Novara, così come in tutto il Gruppo Barilla, al centro ci sono le persone con le loro competenze e diversità, che rappresentano un valore unico” – racconta Federica MassariDirettrice Stabilimento Barilla di Novara – “Lo stabilimento è un polo d’eccellenza del mondo del bakery ed è fonte di orgoglio poter contribuire alla crescita e all’economia di un territorio che non smette mai di credere nel valore dell’industria e che, per noi di Barilla, è casa”.

 

“Sotto la neve”, il nuovo libro di Manuela Repetti al Salone del Libro

Quando l’inverno scende su Lastville, il ghiaccio si mescola alle ombre più cupe: una bambina è scomparsa e tutto il paese è chiamato a cercarla. Ma nel cuore della tundra canadese, dove la neve nasconde perfino le impronte più profonde, la verità è spesso indistinguibile. Lo sanno bene Linda e Philip, mentre l’inverno che avanza mette a dura prova le loro solitudini. L’unico fascio di luce proviene dalla natura incontaminata e dai suoi animali, da cui Linda cerca disperatamente conforto.

Il nuovo libro di Manuela Repetti verrà presentato il 9 maggio al Salone del Libro di Torino alle ore 16 nella Sala Lilla

Intelligenza artificiale applicata ad automotive e aerospazio, la sede a Torino

E’ stata presentata oggi a Torino  Ai4Industry, la fondazione nazionale dell’intelligenza artificiale e luogo di ricerca applicata soprattutto all’automotive e all’aerospazio che avrà sede nel capoluogo piemontese

Al Museo del Risorgimento sono intervenuti  i ministri dell’Economia Giorgetti, delle Imprese e Made in Italy Urso e dell’Università Bernini, con il presidente della Regione Cirio e il sindaco della città Lo Russo

Nella cosiddetta “farfalla”, lo stabile accanto al grattacielo della Regione creato per ospitare convegni ed eventi sarà ospitata la sede provvisoria.

“Ai4Industry nasce nell’ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale e nelle divisione internazionale del lavoro innovativo – commenta Fabio Pammoli, docente di Economia al Politecnico di Milano, che presiederà la fondazione – Rappresenterà l’Italia e dovrà dialogare con i giganti. I direttori e i ricercatori che lavoreranno qui devono sapere che troveranno tutte le condizioni per sviluppare proprie attività. Sarà presentato un piano industriale”

Entro 3 anni le entrate da risorse esterne della fondazione devono essere pari al fondo di dotazione dello Stato, che ammonta a 20 milioni; entro 5 anni i proventi da collaborazione industriale dovranno superare la dotazione del fondo statale.

La fondazione sarà subito operativa, con uno staff tra le 200 e 300 persone.

E’ morto Berta, economista e storico della Fiat

È morto  a 72 anni, a Torino lo storico Giuseppe Berta, economista, studioso della Fiat e  del mondo industriale, malato da tempo. Docente associato di Storia contemporanea all’Università Bocconi di Milano, era membro  del Comitato scientifico della Fondazione Feltrinelli e del Comitato scientifico del Centro Studi della Confindustria. È stato consigliere di amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi di Torino. Dal 1996 al 2002 ha diretto l’Archivio Storico Fiat. Ha scritto oltre venti saggi sull’Italia industriale.

Primo in Italia al Mauriziano nuovo modello di assistenza infermieristica

“Nursing FOC”. Tre reparti coinvolti nel 2023, altri sette nel 2024, l’intero ospedale entro il 2025. Presentati i primi risultati ottenuti con la sperimentazione: «Favorisce il benessere della persona curata e dei professionisti che la curano», spiega la dottoressa Graziella Costamagna (Direttore del Dipsa del Mauriziano) L’infermiere che riscopre i fondamenti delle cure rivolte ai pazienti attraverso un modello di assistenza che favorisce il benessere della persona curata e dei professionisti che la curano. Il Mauriziano è il primo ospedale in Italia e secondo al mondo ad adottare il modello “Nursing FOC (Fondamentals of Care)” e, ad un anno dall’avvio del progetto, ne ha presentato i primi risultati. «Nel corso del 2023 – spiega la dottoressa Graziella Costamagna (Direttore del Dipsa (Direzione professioni sanitarie) del Mauriziano) – in tre reparti dell’ospedale si è sostanzialmente rivisitato il modello di assistenza infermieristica, di presa in cura e di essere nella relazione con le persone assistite ed i loro familiari». Una metamorfosi concettuale che in quei tre reparti ha portato ad avere un infermiere ogni sei assistiti («Così come consigliato a livello internazionale per la sicurezza delle cure», sottolinea la dottoressa Costamagna), a contare su una rinnovata documentazione infermieristica («Per garantire una pianificazione assistenziale personalizzata») ed a dotarsi di nuovi e più efficaci strumenti di comunicazione all’interno delle équipes. «Inoltre, è stato sensibilmente allungato l’orario di visita riservato ai parenti, sono stati creati ambienti colorati e ricchi di verde nelle sale soggiorno, sono stati aumentati i presidi assistenziali (carrozzine, comodoni e paraventi) ed è tornato in corsia il personale volontario dell’AVO». Nell’anno in corso altri sette reparti del Mauriziano hanno abbracciato “Nursing FOC” ed entro il 2025 sarà l’intero ospedale a pregiarsi di questo importante modello. «È un obiettivo molto ambizioso che va a misurare, attraverso macro indicatori di riferimento scientifico, il grado di qualità, efficienza, appropriatezza ed equità con cui viene erogata l’assistenza infermieristica nelle strutture ospedaliere» puntualizza ancora la dottoressa Costamagna. Intanto una ricerca scientifica, realizzata in collaborazione con l’Università di Genova, valuterà già entro la fine del 2024 i risultati dell’impatto che “Nursing FOC” ha avuto sulla degenza media, sulle dimissioni a domicilio, sulla capacità di risposta ai bisogni di alimentazione, eliminazione e mobilità, sull’educazione terapeutica garantita dagli infermieri, sulla soddisfazione delle persone assistite e sulla cosiddetta “intention to leave” degli infermieri, quel malessere diffuso nelle realtà ospedaliere che ha portato la professione infermieristica a non essere più così attrattiva (come conferma lo studio nazionale “BeNE” promosso dal CERSI_FNOPI). Il progetto “Nursing FOC” trae le sue basi dal framework internazionale “FOC”, promosso dalla professoressa australo-britannica Alison Kitson, e dalle professoresse Loredana Sasso ed Annamaria Bagnasco dell’Università di Genova, che hanno diffuso il modello in Italia, prima a livello formativo ed oggi a livello organizzativo e con le quali l’ospedale Mauriziano ha avviato una significativa partnership in tema di formazione, consulenza e ricerca scientifica. «Era tutt’altro che facile, ma con impegno ed entusiasmo è stato avviato quel processo di cambiamento che ha coinvolto da subito i colleghi infermieri, guidati dai responsabili di Area assistenziale, dai coordinatori e dai facilitatori con un processo di scambio continuo, – precisa ancora la dottoressa Costamagna – Il cambiamento è stato realizzato da tutti loro, noi li abbiamo sostenuti a livello organizzativo, creando le condizioni affinché potessero lavorare al pieno della competenza. Oggi, con orgoglio, posso dire che insieme stiamo ridando luce all’infermieristica ed al valore della stessa nei percorsi di cura per il bene degli assistiti e degli stessi professionisti». Questo il parere di altre figure direttamente coinvolte nella sperimentazione: il dottor Claudio Norbiato, Direttore del Dipartimento medico del Mauriziano, ha testimoniato del cambiamento di clima all’interno dei reparti coinvolti, nonché il Direttore della Programmazione sanitaria regionale dottor Franco Ripa («Chiamarlo progetto è riduttivo, lo avete messo in pratica e lo avete fatto diventare realtà», ha sottolineato), il Presidente dell’OPI (Ordine delle professioni infermieristiche) di Torino dottor Ivan Bufalo («Si tratta di un’esperienza straordinaria che vi invito a raccontare al più presto anche al di fuori del Mauriziano») ed il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano dottor Maurizio Gaspare Dall’Acqua: «Gli elementi colti e migliorati dal Nursing FOC sono di fondamentale importanza perché favoriscono in modo palese il benessere delle persone curate».

Tragedia nel Torinese, neonato morto in culla

Potrebbe trattarsi di un caso della cosiddetta morte in culla (“Sids”), quello verificatosi stamane a Nole, nel Torinese. La vittima è un neonato di poche settimane: lo hanno trovato senza vita i genitori che si sono accorti  che il piccolo non respirava e hanno immediatamente chiesto i soccorsi. È intervenuto anche l’elisoccorso ma purtroppo per il bimbo non c’è stato nulla da fare.

Scontro mortale, una vittima e una donna grave nel frontale

Una donna di 85 anni di Rubiana è deceduta e una 73enne di Moncalieri è stata ricoverata in codice rosso all’ospedale di Rivoli a causa dell’incidente avvenuto ieri pomeriggio sulla variante alla ex statale 24 a Pianezza.  Lo scontro frontale si è verificato tra una Chevrolet Matiz che stava viaggiando in direzione di Torino e una Fiat Panda nel senso opposto.