ilTorinese

Riaprire il Tavolo sulla sicurezza in ferrovia

«Le stragi sul lavoro si susseguono una dietro l’altra, dal cantiere Esselunga alla Centrale Enel di Bargi fino a Casteldaccia, senza contare le innumerevoli morti nei vari cantieri edili in tutta Italia, ma non vediamo segnali decisi per cercare di fermare questa scia di infortuni e puntare a ‘Zero morti sul lavoro’. Anzi, nel settore delle ferrovie, dopo la tragedia dello scorso agosto in cui sono morti cinque lavoratori edili, tutto è rimasto come prima. E i vertici della stessa ditta indagata per i terribili fatti di Brandizzo pare siano tornati a operare per Rfi con un’altra compagine sociale. Sarebbe stato invece opportuno rivedere le modalità operative e confrontarsi con i sindacati prima di aggiudicare l’appalto».

È quanto denunciano i segretari FenealUil del Piemonte, Giuseppe Manta, e di Vercelli, TizianaDel Bello.

«Come organizzazioni sindacali edili, dopo la strage di Brandizzo, abbiamo chiesto e ottenuto un Tavolo nazionale con Rfi, ma al momento non registriamo sostanziali miglioramenti. Chiediamo quindi di accelerare l’approvazione del Protocollo specifico sulle manutenzioni in ferrovia, che accolga le nostre proposte per garantire salute e sicurezza e una migliore qualità del lavoro, a partire dall’applicazione e dal rispetto del contratto collettivo nazionale degli edili e da una formazione adeguata in un ambito di lavoro così specifico» – dichiara il segretario nazionale FenealUil StefanoCosta, responsabile per la Salute e Sicurezza.

«Bisogna migliorare le procedure – aggiunge Costa – e implementare le tecnologie affinché si possa lavorare in sicurezza sui nostri binari. Inoltre, bisogna limitare i subappalti il piu possibile, soprattutto per quanto riguarda le lavorazioni ordinarie, non specialistiche. Chiediamo poi un sistema di controllo capillare da parte di Rfi di presenze, orari e durata degli interventi effettuati da lavoratori e lavoratrici sui binari, in particolare negli orari notturni. Spesso, non si sa neanche quali siano le persone che sono al lavoro in un cantiere…».

«Infine, in perenne attesa di un decreto sulla sicurezza nelle ferrovie, ribadiamo la necessità di una formazione specifica di tutti i lavoratori e le lavoratrici che operano sui binari» – conclude il segretario nazionale FenealUil, Stefano Costa.

Sottopasso Spezia, chiusura per lavori dal 15 al 17 maggio

Per consentire lo svolgimento di lavori di manutenzione agli impianti di sicurezza, a partire dal 15 maggio sono previste alcune giornate di chiusura al traffico veicolare del sottopasso Spezia.

Il sottopasso rimarrà chiuso dalle ore 9 alle 19, in entrambe le direzioni, da mercoledì 15 a venerdì 17 maggio e, in seguito, da lunedì 20 a martedì 28 maggio.

Conferenza internazionale sulla formazione alla Scuola di Applicazione

 

Un evento sulle nuove realtà formative all’interno della Forza Armata

 

 Ha avuto luogo, presso Palazzo Pralormo, sede del Circolo Unificato del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, una conferenza internazionale sulla formazione che ha posto una lente di ingrandimento sulle nuove realtà formative all’interno della Forza Armata.​​​

​​​All’evento hanno partecipato gli Addetti Militari esteri dell’Esercito accreditati in Italia, presenti nelle Ambasciate dislocate a Roma, associati nel c.d. “Circolo Verde” e quelli dei Paesi che hanno Allievi Ufficiali e Ufficiali frequentatori dei Corsi presso l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione. Presenti anche qualificati rappresentanti dello Stato Maggiore della Difesa, dello Stato Maggiore dell’Esercito, del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito e dell’Accademia Militare.

​​​La delegazione, composta dagli Addetti Militari provenienti da 17 Paesi, è stata accolta dal Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino, che, dopo aver dato il benvenuto a tutti i partecipanti, ha sottolineato l’importanza di un approccio cooperativo alle attività di formazione militare, in quanto, in un mondo sempre più interconnesso e complesso, per affrontare le sfide globali alla sicurezza e migliorare l’interoperabilità, la capacità di risposta congiunta deve adattarsi rapidamente alle minacce emergenti in continua evoluzione.

​​​Nel corso dei lavori la delegazione ha avuto modo di approfondire la conoscenza dei percorsi formativi in atto presso l’Accademia Militare e la Scuola di Applicazione. Particolare attenzione è stata posta sulle sfide e sulle opportunità derivanti dal progresso tecnologico, sulla potenzialità dell’e-learning: il Portale Multimediale dell’Esercito Italiano, sulle peculiarità della Scuola di Applicazione, da iniziale Istituto di formazione ad attuale polo multifunzionale.

​​​Durante la permanenza a Torino gli Addetti Militari si sono recati anche presso la Caserma “Monte Grappa”, sede del Comando Brigata Alpina Taurinense – attualmente impiegata con i propri reparti in Libano nell’operazione Leonte XXXV.

Elezioni: gli artigiani incontrano i candidati alla presidenza della Regione

Giovedì 16 maggio alle ore 10,30 presso il Circolo dei Lettori avrà luogo l’incontro tra i Candidati alla Presidenza della Regione Piemonte e le Confederazioni Piemontesi dell’Artigianato.

Confartigianato Imprese Piemonte, CNA Piemonte e CasArtigiani Piemonte incontreranno Alberto Cirio, Sarah Di Sabato, Francesca Frediani, Gianna Pentenero, , rispettivamente candidati per il Centrodestra, per il Movimento 5 stelle, per Piemonte Popolare e per il Centrosinistra,.

Verranno affrontati e discussi i temi legati al mondo della micro, piccola e media impresa che costituiscono oltre il 95% del tessuto imprenditoriale piemontese.

In questa occasione verrà posto all’attenzione dei candidati il Documento di indirizzo per i candidati alla Presidenza della Regione Piemonte per elezioni regionali dell’8 e 9 giugno 2024: ‘Ripartire dall’artigianato per lo sviluppo del Piemonte’.

 

L’incontro sarà moderato dalla Giornalista del Sole 24 Ore Filomena Greco

“Ciarlatani” di Pablo Rémon, con Silvio Orlando al Carignano

Ha debuttato al teatro Carignano lo scorso martedì 14 maggio, alle 19.30, lo spettacolo intitolato “Ciarlatani”, scritto e diretto dal drammaturgo e regista spagnolo Pablo Rémon, con Silvio Orlando nel ruolo del protagonista, insieme a Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi. Le scene sono di Roberta Crea, le luci di Luigi Biondi, i costumi di Ornella e Marina Campanale.

“Ciarlatani – spiega Pablo Rémon- racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.

Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di platessa e dà lezioni di teatro ai bambini nei fine settimana. Tra soap opere e spettacoli alternativi Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà certamente trionfare. Intanto Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione, una serie da girare in tutto il mondo con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera. Questi due personaggi sono strettamente legati dal padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni Ottanta, isolato ormai dal mondo”

Ciarlatani sono diverse opere in una. Ognuno di questi racconti ha uno stile, un tema e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile prettamente cinematografico, in cui sogno e realtà si confondono e un narratore che ci guida. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. Infine, quasi fosse una parentesi, è presente un’autofiction in cui l’autore si difende dalle opere di plagio.

Queste vicende sono narrate in parallelo, si alimentano a vicenda e sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. Ciarlatani vuole essere una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’ispirazione romanzesca e cinematografica.

Solo quattro attori compongono Ciarlatani. Essi viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi, compiendo una satira del teatro e dell’audiovisivo, una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che si ricoprono dentro e fuori della finzione.

Teatro Carignano, piazza Carignano 6.

Orario spettacoli martedì giovedì sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45. Domenica ore 16. Lunedì riposo.

Biglietteria Teatro Stabile tel. 011 5169555.

 

Mara Martellotta

Al Mauriziano l’Angioedema day

Sabato  18  maggio la Giornata di sensibilizzazione contro l’ANGIOEDEMA EREDITARIO, presso l’ospedale Mauriziano di Torino
1000 PERSONE COLPITE NEL NOSTRO PAESE
CON IL NETWORK ITACA, ECCELLENZA ITALIANA, PAZIENTI MEGLIO CURATI
Una patologia sotto diagnosticata e sottostimata, che provoca gonfiori nella cute, mucose e organi interni
Troppo spesso viene confusa con le allergie. Attivata la prima rete che raggruppa 21 centri specialistici
Porte aperte per la campagna di informazione sulla malattia capace di minare la qualità di vita
Sabato 18 maggio 2024 dalle ore 9 alle ore 12, presso la Immunologia e Allergologia universitaria dell’ospedale Mauriziano di Torino (Largo Turati 62 – Padiglione 10 – piano terra), visite gratuite in occasione della Giornata di sensibilizzazione contro l’Angioedema ereditario.
L’angioedema ereditario è una malattia genetica rara, caratterizzata dalla repentina e transitoria insorgenza di edema (tumefazione) della cute e delle mucose, con manifestazioni cliniche di diversa entità, da lievi a molto gravi.
Le cause più frequenti sono la carenza o il ridotto funzionamento di una proteina plasmatica (C1-inibitore), geneticamente determinante (mutazione genetica SERPING1). Il risultato è l’accumulo di una molecola (la bradichinina) che ha una potente azione vasodilatatrice, responsabile dei segni clinici dell’angioedema ereditario.
Le manifestazioni cliniche di questa patologia, ad esordio in età adolescenziale o adulta, presentano una frequenza variabile, da pochi episodi l’anno, ad attacchi pressoché quotidiani, scatenati da manovre invasive, traumi, infezioni oppure semplici squilibri ormonali. Le sedi più frequentemente coinvolte sono le estremità, sebbene le alte vie aeree e il tratto gastrointestinale rappresentino spesso la presentazione di esordio della patologia, con un tasso di mortalità del 25%, se non diagnosticate e adeguatamente trattate.
La diagnosi di angioedema ereditario è fatta attraverso un prelievo di sangue ed è basata sul dosaggio quantitativo e funzionale di specifiche porzioni del complemento (C4 e C1-inibitore) e su particolari test genetici. La terapia prevede 3 livelli di trattamento: 1) il trattamento della forma acuta; 2) la profilassi pre-procedurale e, in casi selezionati, sulla base della frequenza e della gravità degli attacchi, 3) la profilassi a lungo termine.
L’angioedema ereditario è una malattia poco conosciuta, quindi sottostimata e sotto diagnosticata, diffusa in modo uniforme tra uomini e donne, che compare in genere entro i primi venti anni di vita. Il ritardo diagnostico e terapeutico sono i principali responsabili dell’esito infausto della malattia.
In Italia è stato attivato un network di specialisti che si occupano di angioedema, denominato ITACA, Italian Network for Hereditary and Acquired Angioedema, che raggruppa Centri distribuiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. ITACA promuove la ricerca medico-scientifica e collabora con l’Associazione dei pazienti affetti da Angioedema Ereditario ed altre forme rare di Angioedema (A.A.E.E.), cui fornisce un supporto clinico. Grazie a questa collaborazione, viene favorito l’accesso dei pazienti verso strutture assistenziali in grado di affrontare con idonei standard qualitativi anche la gestione delle urgenze.
La Immunologia e Allergologia universitaria dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dalla professoressa Luisa Brussino) è Centro di riferimento ITACA per la diagnosi e la terapia dell’angioedema. Ad oggi a Torino sono seguiti oltre 150 pazienti con angioedema.
Al fine di sensibilizzare i medici e la popolazione a questa malattia rara, è stato istituito l’«Angioedema Day», una giornata con porte aperte e visite gratuite.
A Torino l’evento si terrà per il terzo anno consecutivo, presso la Immunologia e Allergologia universitaria dell’ospedale Mauriziano (Padiglione 10 – piano terra), con visite gratuite sabato 18 maggio 2024 dalle ore 9 alle ore 12.

Nazionale Spettacolo in campo ad Alba

PER “REGALA UN SORRISO” EDIZIONE 2024
Sabato 18 maggio alle ore 15.30 allo stadio “Augusto Manzo” di
San Cassiano si svolgerà il “Quadrangolare del Sorriso Maschile”, al
quale parteciperà la Nazionale Calcio Spettacolo, insieme alla
Nazionale Vaticana, alla Nazionale Parlamentare Italiana ed alla
Nazionale dei Sindaci Italiani.
Attesi sul prato verde di Alba per la Nazionale Calcio Spettacolo gli
artisti capitanati dall’ormai sempre presente VINCENZO TORELLI,
produttore, compositore ed autore per il cinema e le reti Mediaset.
MARCO CARENA, cantautore per vocazione e cabarettista, vincitore
di Sanscemo (1990) e cantante in gara a Sanremo 91, MAURO
VILLATA, comico, ha partecipato a tante trasmissioni TV, da
ECCEZIONALE VERAMENTE di LA7 a COLORADO CAFÉ su ITALIA 1.
LEO MAS, Show man, cantante, ospite in tantissime trasmissioni Tv.
FRIO, cantante emergente, ha partecipato a Deejay On Stage, al
Festival di San Marino ed ha aperto i concerti di artisti come Junior
Cally, Boro Boro, dei The Kolors e Guè Pequeno. GIORGIO
BOLOGNESE, direttore d’orchestra e pianista. MICHELE
SARACINO tenore, ha partecipato a tantissime trasmissioni Tv, è
stato ospite fisso nei tour di Miss Italia ed ha cantato in duetto con
Carmen Masola (vincitrice Italia’s got Talent) davanti a settantamila
persone. Il regista GIANNI DEL CORRAL, autore di lungometraggi,
documentari e video per SKY ed altre realtà televisive. ROSARIO
FARO’, cantante ed attore, co-fondatore dell’etichetta discografica
The Palma Music, da questo mese è in Tv con Passerelle su
Primantenna. GABRIELE CUSUMANO, ex calciatore ha militato in
tante società italiane tra cui il Marsala, Cuneo e Pro Favara, vanta
anche la presenza in molte squadre europee come il NKA Drava (serie
B Slovena) e la Union Deportiva Lanzarote (serie B Spagnola).
Stefano Pitasi in arte HOSHI. Ha 15 anni e canta da sempre.
Studia con Bungaro e ha già vinto molti premi e festival nazionali.
Ancora da confermare tra gli altri OSKAR degli Statuto ed ENRICO
PEYRETTI conduttore Tv Rete7.
Il progetto REGALA UN SORRISO giunto alla terza edizione,
quest’anno sarà di nuovo dedicato al Reparto Materno Infantile
dell’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, con l’obiettivo di
donare alla struttura sanitaria, un ecografo con sonde per cardiologia
ed organi interni dei bimbi ed un macchinario per la respirazione.

Le quattro donne del primo Consiglio regionale del Piemonte

STORIA

Furono quattro le donne che condivisero la comune esperienza nel primo Consiglio regionale del Piemonte, negli anni “fondativi” che segnarono l’avvio dell’esperienza regionalista della regione subalpina. Due democristiane e due comuniste che seppero, pur nella distinzione dei ruoli e delle fedi politiche, contribuire ai primi passi del nuovo ente nella prima metà degli anni ‘70. La più anziana tra loro fu Albertina Soldano che, all’epoca, aveva cinquant’anni essendo nata a Torino il 19 settembre del 1920. Eletta nella circoscrizione di Cuneo per la Democrazia Cristiana, restò in Consiglio per dieci anni, dal 1970 al 1980, ricoprendo diversi incarichi istituzionali. La Soldano, scomparsa il 6 gennaio del 2020 a 93 anni dopo aver passato gli ultimi anni ospite delle suore missionarie di Villavecchia, fu la prima e unica donna monregalese a ricoprire il prestigioso incarico regionale. Militante nelle file dello scudocrociato fin da giovanissima, venne eletta nel Consiglio comunale di Mondovì e in quello di Frabosa Sottana, località della quale fu sindaca per 14 anni. Nel suo impegno pubblico Albertina Soldano ricevette un sostegno prezioso dalla sorella Rosalba, anche lei professoressa, che dedicò la sua vita all’insegnamento e alla famiglia. A entrambe è stato dedicato un libro, “Le sorelle Soldano”, edito da Araba Fenice. Anna Maria Vietti , anch’essa eletta per la DC nella circoscrizione di Torino, classe 1923 ( era nata il 23 febbraio di quell’anno a Lanzo Torinese) in Consiglio regionale rimase per nove anni, dalla prima alla seconda legislatura che interruppe ai primi di aprile del 1979, dimettendosi e lasciando il posto al collega di partito Domenico Conti per candidarsi alla Camera dei Deputati. Nell’arco temporale della prima legislatura regionale la Vietti, protagonista della Resistenza, ricoprì gli incarichi di assessore supplente nella prima Giunta regionale (Calleri) e di assessore ai Servizi Sociali e ai problemi dell’immigrazione – dal 29 luglio 1971 a fine legislatura nel 1975 – nelle Giunte guidate da Calleri e Oberto Tarena. A Montecitorio, dal 1979 al 1983, è stata segretario della giunta delle Autorizzazioni a procedere e componente della Commissione Permanente Sanità. Dagli esordi con l’Azione Cattolica ai tanti impegni nella sua lunga vita ( fu anche sindaca di Lanzo  e rappresentante del ministro della Pubblica Istruzione, dal 1981 al 1988, nel CdA dell’Università di Torino) Anna Maria Vietti – deceduta il 19 novembre 2016, anch’essa a 93 anni – si dedicò con “rettitudine e passione” come disse l’allora Presidente dell’Assemblea di Palazzo Lascaris Mauro Laus commemorandone la figura. Le sue orme furono seguite dal nipote, Michele Vietti, più volte parlamentare e vice presidente del Csm. Fu consigliera solo per 21 giorni Nella Bar Griffa, dal 9 al 30 marzo del 1972. Nata l’8 giugno 1927 a Bussoleno in Val di Susa e deceduta nel 2003, venne eletta nella lista del PCI della circoscrizione di Torino. In Consiglio era subentrata al biellese Giovanni Furia e lasciò quasi subito il posto a Mario Vecchione. L’altra esponente del Pci, Carmen Pierina Fabbris Dazzi, nata  il 17 settembre del ’29 a Palestro nella Lomellina pavese ( scomparsa a 92 anni l’11 novembre 2021 a Biella) venne eletta nelle liste comuniste in provincia di Vercelli e restò in carica per le prime due legislature. Con la famiglia – i genitori erano immigrati dal Veneto – si trasferì giovanissima nella capitale del riso dove lavorò dal 1945 al 1950 come operaia maglierista alla ditta Faini. Nel 1950 lasciò la fabbrica per impegnarsi prima nella Federazione giovanile comunista di Vercelli  e poi, dopo il trasferimento a Biella, nella Fgci biellese e nell’Unione donne italiane. Dirigente del sindacato tessile della Camera del lavoro dal 1962,prestò sempre grande attenzione ai temi del lavoro e dei diritti, dell’orario di lavoro, tutela della maternità e della parità salariale tra donne e uomini. Nella legislatura costituente  fu Vicepresidente  della IV Commissione permanente (problemi della salute, Sanità, Igiene e Sicurezza sociale) oltre ad interessarsi dei temi del lavoro, ambiente e territorio. Eletta nell’Ufficio di Presidenza come consigliere segretario dal  21 luglio 1975, Carmen Fabbris prese parte attivamente ai lavori di numerose commissioni nel primo periodo di quella che viene ricordata come la stagione della prima “giunta rossa” in Regione. Quattro storie diverse riunite in una, più o meno lunga, esperienza comune che contribuì a far decollare anche il Piemonte che, come le altre Regioni a Statuto ordinario, vedeva la luce con vent’anni di ritardo rispetto alla previsione della Costituzione.

Marco Travaglini

 

Gli eventi meteorologici estremi incognita per le imprese

Un evento di Confindustria Piemonte e Confindustria Cuneo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo per fornire un quadro degli strumenti politici e finanziari a supporto delle 3.600 imprese regionali per far fronte all’aumento rilevato e previsto degli eventi meteorologici e climatici estremi

Cuneo, 14 maggio 2024

 

Gli eventi meteorologici estremi come incendi, inondazioni e siccità sono diventati l’incognita principale per le 3.600 industrie agroalimentari e delle bevande del Piemonte che occupano 38.000 addetti. Per fornire un quadro degli strumenti politici e finanziari a supporto di questa filiera Confindustria Piemonte e Confindustria Cuneo in collaborazione con Intesa Sanpaolo, hanno organizzato il convegno ‘Il settore agroalimentare e la sfida climatica’ nella sede associativa del capoluogo della Granda.

L’agroalimentare piemontese è pronto ad affrontare la sfida climatica, grazie alla qualità dei suoi prodotti riconosciuta a livello globale anche grazie all’impegno diretto nella sostenibilità di processi e filiere. Uno stato di salute ottimo confermato anche dai dati forniti dalle nostre imprese per l’indagine congiunturale relativa a questo trimestre, nel settore alimentare emerge infatti chiaramente l’intenzione di aumentare investimenti e occupazione, produzione ed export grazie ad ordini a medio lungo termine in forte aumento. A preoccupare le imprese, oltre alla sfida climatica, anche l’aumento dei costi delle materie prime e della logistica, che impatto la redditività e si uniscono ad uno scenario internazionale particolarmente complesso. Sono temi che le istituzioni conoscono, c’è una larga condivisione, saranno massimi impegno e collaborazione” ha spiegato Marco Brugo Ceriotti, da pochi giorni Presidente della Commissione Agrindustria di Confindustria Piemonte, che rappresenta 366 imprese, di cui 168 nel cuneese, per un totale di oltre 20mila addetti, di cui la metà nella Granda.

Ad aprire i lavori, il saluto istituzionale di Chiara Bardini, Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Cuneo“Gli effetti del cambiamento climatico rispetto all’attività delle aziende agroalimentari sono stati piuttosto evidenti, anche in termini di maggiori costi: zuccheri, farine, latte e derivati, cacao sono derrate agricole che hanno subito forti oscillazioni di prezzo in questi ultimi due anni, causate anche da raccolti al di sotto delle aspettative. Le variate condizioni hanno significativamente impattato sulle strategie di approvvigionamento delle aziende di trasformazione, che si sono trovate a dover valutare cambi repentini di disponibilità delle principali commodity. Diventa quindi indispensabile mettere in atto all’interno delle nostre aziende strategie che tengano in considerazione un controllo sempre più attento delle filiere agricole non solo localmente confrontandosi con le politiche agricole messe in atto a livello europeo”.

Ha poi preso la parola Stefania Crotta, Direttore Ambiente Energia e Territorio della Regione Piemonte, che nel suo intervento ha sottolineato come nella Politica Agricola Comune per il periodo 2023–2027 ci sia una dotazione finanziaria di 750 milioni di euro per il Complemento per lo sviluppo rurale, dei quali andranno a beneficiare nei prossimi anni oltre 50mila aziende agricole su un milione di ettari di superficie agricola. Di questi circa 257 milioni di euro sono assegnati sulle misure agro-climatico-ambientali, mentre circa 268 milioni sono destinati a sostenere gli investimenti di aziende e imprese. Anche il Programma Regionale FESR 2021-2027 in questa programmazione assegna risorse importanti, circa 202 milioni, al contrasto ai cambiamenti climatici, prevenzione rischio di catastrofe e resilienza.

Sono poi intervenuti Pasquale Di Rubbo, team leader della Direzione generale Agri della commissione europea, ed Enrica Spiga, Research Department di Intesa Sanpaolo. A seguire una tavola rotonda, dedicata ad alcune storie d’impresa. Ad aprire questa seconda parte dei lavori è stato Lorenza Cipollina, Head of Communication&Governement Affairs di Mondelez che ha raccontato l’impegno sulla sostenibilità di Fattorie Osella. È stata poi la volta di Fausto Rinaudo, a.d. di Granda Zuccheri e Trae, Paolo Sartirano, titolare della Sartirano Figli cantine e vigneti e Roberto Signetti, responsabile commercial di Molino Signetti&C. In conclusione gli interventi di Federico Spanna, del settore fitosanitario e servizi tecnologici scientifici della Regione Piemonte, e Piermario Romagnoli, direttore area Agribusiness Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo che ha sottolineato come “un territorio ricco di eccellenze come il Piemonte, che nel 2023 ha continuato ad accrescere l’export dei distretti agroalimentari di oltre il 2%, deve porre attenzione all’emergenza climatica e alle sue ripercussioni investendo in sostenibilità e nella modernizzazione dei processi produttivi e di governance.  Progettualità che Intesa Sanpaolo, grazie alla Direzione Agribusiness, consente di affrontare fornendo alle aziende servizi innovativi e di supporto all’operatività quotidiana con consulenza specializzata nell’ambito dello sviluppo sostenibile, tutela e internazionalizzazione attraverso investimenti di lungo periodo in relazione al Programma Agribusiness. Un programma parte integrante del più ampio piano ‘Il tuo futuro è la nostra impresa’ che ha stanziato 120 miliardi di euro per le imprese fino al 2026“.