HOT PARADE
di Simone Donati ⤵️
https://www.lidentita.it/hot-parade-244/
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La Città di Torino rinnova l’impegno nel contrastare il fenomeno della violenza di genere attraverso il protocollo d’intesa 2024-2028, redatto dal “Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne”, di cui ne regola il funzionamento, e approvato dalla Giunta comunale su proposta dell’assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità.
Tra le novità del documento, la possibilità di riunire l’Assemblea aprendola a tutta la cittadinanza ed eventualmente anche ad associazioni che si occupino di diritti e pari opportunità interessate a includere la tematica della violenza sulle donne nel loro statuto; sempre al fine di mantenere aperti la relazione ed il confronto col territorio è anche prevista maggior comunicazione verso i comuni metropolitani torinesi. Altra novità è la formazione prevista per i rappresentanti, che potranno essere suddivisi anche in gruppi di lavoro tematici focalizzati su obiettivi specifici. Parte integrante del testo del protocollo saranno poi la condivisione e l’analisi delle informazioni sulle caratteristiche delle donne accolte dai centri aderenti al Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne, che saranno trattate in forma anonima ai fini del monitoraggio del fenomeno della violenza di genere.
La Città di Torino è da sempre impegnata nel favorire l’uguaglianza e nel contrastare il fenomeno della violenza di genere, a partire dal suo Statuto che nell’articolo 2 prevede la tutela e la promozione dei diritti costituzionalmente garantiti attinenti alla dignità e alla libertà delle persone, contrastando ogni forma di discriminazione. In questa direzione va anche quanto previsto dal più recente Documento Unico di Programmazione 2024-2026 che, approvato nel mese di dicembre 2023, prevede l’azione di operare in ogni ambito dei servizi comunali per il raggiungimento della parità di genere e per il contrasto verso tutte le forme di discriminazione.
A tal fine, già dall’aprile del 2000, nell’ottica della creazione di un raccordo interistituzionale e multidisciplinare permanente tra soggetti pubblici e privati che operano per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, la Città di Torino ha istituito il “Coordinamento Cittadino Contro la Violenza sulle Donne” (CCCVD).
Il Coordinamento, che dal 2017 ha assunto il nome di “Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne” (CCVD), per poter continuare ad operare al meglio e in sinergia con i vari attori pubblici e privati, vede ora la necessità di dotarsi di un nuovo protocollo d’intesa che coprirà il periodo 2024-2028.
Dopo l’inaugurazione della nuova sede del Centro Antiviolenza della Città di Torino, avvenuta il 6 dicembre dello scorso anno, continua così il lavoro della Città nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere, assicurando al tempo stesso accoglienza e protezione in emergenza per le donne maltrattate e per i loro figli, e in questa direzione si inserisce anche la prossima riapertura della casa rifugio della Città di Torino, che tornerà operativa entro l’autunno.
TORINO CLICK
Sabato 1 e domenica 2 giugno a Luserna San Giovanni
Sarà l’area fieristica-sportiva di Luserna San Giovanni a ospitare sabato 1 e domenica 2 giugno Alpi Bike Experience, l’appuntamento dedicato al cicloturismo in montagna e alle attività in mtb, e bike e gravel. Il Festival, nato nel 2023 per volontà di Torino Bike Experience, quest’anno è organizzato in collaborazione con Upslowtour e il supporto de l’Unione Montana Pinerolese e Turismo Torino e Provincia.
L’idea è promuovere e far conoscere, parlando sia a un pubblico di appassionati sia a curiosi e neofiti, il cicloturismo in montagna e in alta quota. La sinergia con Upslowtour sposta, inolre, il il focus sui sentieri e sugli itinerari che il Pinerolese e le sue valli offrono ai biker di ogni età.
Pedalare in montagna è stimolante e può essere alla portata di tutti, ma servono i giusti consigli ed accorgimenti, perché la sicurezza e la consapevolezza sono alla base per una piacevole escursione in alta quota.
La peculiarità del Festival? Si presenta con uno spazio di circa 20mila metri quadrati immersi nel verde dell’Area fieristica-sportiva di Luserna (Centro sportivo, località Bersaglio) da dove partono alcuni degli itinerari tracciati da Upslowtour. Saranno proprio le escursioni e le attività in bicicletta il cuore pulsante dell’iniziativa.
L’area di 20mila metri quadrati è suddivisa in due zone: 10mila metri quadrati sono dedicati all’esposizione (qui ci sono anche lo spazio talk e quello dedicato ai workshop), gli altri 10mila ospitano tre piste. Una è per i piccoli bikers, una dedicata al test di gravel ed e-bike e una è allestita per il divertimento per gli adulti con ostacoli e passaggi tecnici.
«Alpi Bike è un festival che vuole promuovere il cicloturismo sulle Alpi, fornendo informazioni preziose sulle attività, itinerari e progetti sul territorio montano e premontano – spiega Alessandro Ippolito, il curatore – Per questo, abbiamo deciso di mettere al centro proprio le escursioni e la guida della bicicletta per tutte le età perché il cicloturismo in montagna necessita di basi tecniche per poterlo affrontare in sicurezza». Per questo, è stato anche previsto uno spazio dedicato proprio ai tracciati: verranno gestiti dai tecnici di ciclismo e istruttori di mtb nazionali e regionali.
«L’iniziativa raccoglie, poi, testimonianze e racconti di grandi sportivi, cicloturisti e biker che parleranno delle loro esperienze. Abbiamo invitato anche biomeccanici e nutrizionisti per fornire utili consigli», continua Ippolito.
Il cartellone della due giorni prevede anche workshop: i partecipanti potranno approfondire i più svariati argomenti, dalla meccanica di emergenza ai consigli sull’utilizzo delle e-bike, da come preparare il bagaglio per un’escursione in montagna a consigli su come affrontare i sentieri di montagna.
Ben 20 i talk, con ospiti dal mondo delle due ruote. Confermata la presenza di Paola Gianotti, Beppe Conti (che presenta il suo libro “Il giallo del Tour”) e Franco Balmamion (che svela come ha conquistato due maglie rosa).
Le novità dell’edizione 2024
L’edizione 2024 di Alpi Bike Experience si presenta con alcune novità. In primis, la nuova sede: il Festival sbarca a Luserna San Giovanni per offrire una visione del cicloturismo d’alta quota con i percorsi tracciati e promossi da UpSlowTour.
La nuova location traina un’altra novità: l’area test-pista di oltre 10mila metri quadrati, nel verde, adiacente all’area expo. Sarà aperta per tutto il weekend dalle 11 alle 17 (casco obbligatorio).
L’Area Junior è un percorso appositamente creato dai tecnici di ciclismo dedicato ai giovani bikers dai 6 anni in su, per la guida in sicurezza della mtb. Qui potranno divertirsi con le loro biciclette o utilizzare quelle messe a disposizione dal festival.
Il Tracciato mtb e e-mtb è stato invece creato in collaborazione con la Orsi Trail Crew e gli istruttori di mtb nazionali: questa pista si snoda tra le piante su una superficie di quasi 3000 metri quadrati, con passaggi tecnici, ostacoli e strutture create per potersi divertire in sella e provare mtb ed e-bike messe a disposizione dagli espositori.
Il tracciato gravel ed e- bike, infine, è un percorso per provare le bici messe a disposizione dagli espositori e farsi consigliare dagli esperti la posizione in sella più corretta.
Gli amanti del cicloturismo troveranno, altra novità, il Campo Base Ferrino, un’ampia esposizione di tende, attrezzature e accessori per viaggi e cicloturismo. Inoltre, saranno disponibili camper e tende da tetto per le prossime avventure on the road.
Altra new entry, proprio lo spazio camper e tende per accogliere cicloviaggiatori e cicloturisti (10 euro a notte comprensivo di corrente elettrica e carico+scarico con prenotazione obbligatoria; in alternativa, spazio tende gratuito fino a esaurimento spazi, con wc ma senza docce).
I numeri
Nel 2024 lo spazio Expo vedrà presenti 30 espositori, distribuiti su una superficie di 10mila metri quadrati.
I talk in programma nella due giorni saranno 20: sono tutti calendarizzati nei pomeriggi di sabato e domenica.
I workshop sono 8, quattro le escursioni, dedicate a e-bike, gravel e bici da corsa e una alle famiglie.
Tutte le attività sono gratuite.
Sabato 1 e domenica 2 giugno apertura alle 10, con attività dalle 11.
Sabato sera viene organizzato il “Bike Party” (dalle 19) con giochi in bicicletta, premi messi a disposizione dagli espositori e dai partner del Festival. Prevista musica, cibo e birra artigianale.
La chiusura è domenica alle 18.
E’ consigliata la prenotazione su https://alpibike.it/
IL CALENDARIO DEI TALK
Sabato 1 giugno
ORE 11. “Progetto Upslowtour – Pinerolese terra di bici”, a cura di Upslowtour.
ORE 14. “Montagne Vicine e Lontane“, a cura di Elena Zappia.
ORE 15. “Come l’acqua e l’olio: conciliare fotografia e ciclismo in quota”, con Edoardo Frezet – Cicloreporter.
ORE 15,30. Paola Gianotti propone “I viaggi di un’ultracyclist”.
ORE 16,30. “La mia doppietta in maglia rosa”. Con Franco Balmamion.
ORE 17. Beppe Conti presenta il suo libro “Il giallo del Tour”.
ORE 18. “Graziella Extreme”, con Erich Costantino.
ORE 18,30. “Build&Care – L’esperienza dei trail builder”, con Luca Paliotti – Orsi+Babi.
ore 19. “Bike Party”, con giochi a premi in bicicletta, musica, ottimo cibo e birra artigianale piemontese.
DOMENICA 2 giugno
ORE 11. Docufilm “Sotto il cielo del Tibet”.
ORE 14. “I consigli biomeccanici” di Sport 3D.
ORE 14,30. “Preparazione atletica per le varie discipline di bike”. A cura di Edoardo Bonetto.
ORE 15. “Il richiamo delle vette. Granfondo Sestriere – Colle delle Finestre e Assietta Legend”. Con Aldo Peinetti.
ORE 15,30. “Monviso Bike Marathon – la Randonnèe Alpina 2024”, a cura di Monviso Bike.
ORE 16. “La funzione dell’accompagnatore cicloturistico nelle escursioni in bike”, a cura di Maurizio Cavallero.
ORE 16,30. “L’avventura inizia fuori dal cancello di casa: com’è nata la Gravel del Mais”. Con Riccardo Bessone.
ORE 17. “Nord Ovest Round 2024, la 300km che affronta le salite PPM del Pinerolese”, a cura di Torino Bike Experience.
ORE 17,30. “Miele e latte da erba, energia e benessere”. Con la Beecicletta e FitMilk.
LE ESCURSIONI
Quattro le escursioni gratuite, organizzate in collaborazione con UpslowTour e gli accompagnatori cicloturistici della Regione Piemonte,
Sabato 1 giugno
ORE 11: “In e-bike alla scoperta della Val Pellice”
35km, 960D+, difficoltà: BC/BC.
Un’escursione per cicloescursionisti di buone capacità tecniche. Partenza dai campi sportivi di Luserna San Giovanni in direzione Torre Pellice, per proseguire in direzione Pian Pra e – una volta imboccata la strada sterrata – si sale immersi nei boschi di castagni, con scorci su Villar Pellice e Bobbio Pellice. Arrivati a Pian Pra (quota 1155 mt) l’escursione continua lungo l’anello 7 Upslowtour e – scendendo su asfalto – passa da Rorà, Fonte Valmora e Luserna Alta per tornare al punto di partenza. Per chi avesse difficoltà in salita – le pendenze sono intorno al 5/6% – è possibile tagliare il giro a Pian Pra, scendendo su asfalto direttamente a Rorà.
ORE 14: “Gravellando nel Pinerolese”
40km, 900D+, difficoltà: medio/facile.
Un’escursione per scoprire il pinerolese in salsa gravel. Partendo dai campi sportivi di Luserna San Giovanni, si pedala su un misto di sterrato e asfalto – con tratti in leggera salita – in direzione Torre Pellice. Facendo attenzione in discesa (pendenze intorno al 16%), giunti a fondovalle si risale costeggiando il torrente Angrogna fino al bivio che porta in Loc. Serre (pendenze intorno all’8%). Arrivati in cima si oltrepassa il Museo delle Donne Valdesi, proseguendo in Loc. Odin dove è presente una delle caratteristiche scuole Beckwith. Si procede poi su strada sterrata fino alla Loc. Gheisa D’la Tana, un luogo caratteristico dove si riunivano i Valdesi a pregare. Alternando tratti di sterrato e asfalto su strade secondarie si scende fino ad arrivare a Bricherasio, Località Ciabot dle Masche per poi tornare nel Comune di Luserna, passando per il Payer, fino ai piedi dell’Osservatorio astronomico. Pedalando sulla strada panoramica, l’escursione riporta sulla strada fatta all’andata, ripercorrendola in senso opposto.
Domenica 2 giugno
ORE 11: “In bici da corsa verso il Colle Vaccera”
30km, 1000D+, difficoltà: buon allenamento richiesto.
Un’escursione per chi ama la bici da corsa, le pendenze a due cifre e ha già un buon allenamento sui pedali.
Partendo dai campi sportivi di Luserna San Giovanni si pedala sulla ciclabile in direzione Torre Pellice, dopo una leggera salita si prosegue risalendo la strada della Val d’Angrogna. Quest’ultima è accompagnata da tratti boschivi ed ombreggiati, con una pendenza media del 6,7% e una pendenza massima del 13% (tutto l’itinerario sfiora spesso pendenze a due cifre). Dopo il bivio per località Sonagliette, s’incontra un altro segmento ripido al 13% a cui seguono tratti in cui riprendere le forze. Si ritorna poi a superare pendenze a due cifre fino a 1km dalla Vaccera, a quota 1.480. Il ritorno è sullo stesso tratta della salita, con la variante che giunti al bivio della Sea si scende verso il capoluogo di Angrogna, per poi proseguire sulla provinciale sino al punto di partenza.
ORE 14: “Pedalando in famiglia”
26km, 160D+, difficoltà: facile.
Un’escursione facile e panoramica, adatta a tutta la famiglia.
Partendo dai campi sportivi di Luserna San Giovanni, si costeggia la vecchia ferrovia in direzione Bricherasio. Pedalando lungo la strada vecchia di San Giovanni, si incontrano allevamenti di bovini e ovini, piantagioni di kiwi, mirtilli e distese di ulivi con la Rocca di Cavour in bella vista. Arrivati a Bricherasio, si imbocca la pista ciclabile realizzata sul sedime della vecchia ferrovia Bagnolo/Barge dove si possono ammirare le cime del Monviso del Friolan e il Vandalino. Circondati da frutteti, si attraversano i Comuni di Campiglione Fenile e Bibiana fino a destinazione per poi tornare ripercorrendo l’itinerario nel senso opposto.
IL PROGRAMMA DEI WORKSHOP
Sabato 1 e domenica 2 sono in programma i seguenti workshop.
ORE 11. MECCANICA DA CAMPO
Dall’esperienza di un meccanico e guida mtb, trucchi e consigli per risolvere i piccoli problemi che possono presentarsi durante un’escursione in montagna. Inoltre, focus su cosa portarsi nello zaino e come utilizzarlo al meglio. A cura di Stefano Benech e Massimo Aymo.
ORE 12. LA SCELTA DEL BAGAGLIO NEL CICLOTURISMO ALPINO
Zaino o Bikepacking? Incontro sulle diverse tipologie di bagaglio adatto a ogni escursione. A cura di Cristina Pidello.
ORE 15. I PRIMI PASSI IN MTB E LA GUIDA IN ALTA MONTAGNA
I sentieri e le mulattiere sono di tutti, ma il rispetto del terreno e del territorio ne permette una corretta fruizione e, soprattutto, la salvaguardia degli ecosistemi alpini e montani. Cosa fare e come comportarsi, norme e normative. A cura di Fabrizio Frairia.
ORE 16. E-BIKE GESTIONE MOTORE
Focus su come sfruttare al meglio il motore, ottimizzare i consumi, migliorare l’autonomia della batteria, uscendo in sicurezza per godersi un’escursione alpina in e-bike. A cura di Mauro Bertana e Umberto Palmero.
Un successo il progetto nazionale e i lavori prodotti
Ospiti testimoni antimafia come Luisa Impastato, Arianna Mazzotti, Beatrice Federico, Celeste Costantino e Alessandro Gallo
Martedì 21 maggio 2024, nella sala dell’ex Oratorio del Palazzo dei Musei di Modena, si è svolto l’evento di chiusura del progetto nazionale di legalità nelle scuole “Onda Pazza – il filo della memoria”, finanziato dal ministero dell’Istruzione e del Merito.
I testimoni
Dopo il benvenuto dei responsabili di due dei diversi soggetti che hanno realizzato il progetto, attraverso i responsabili Alessandro Gallo (associazione Caracò), Caterina Gambetta, project manager, e Stefano Tè, direttore artistico, del Teatro dei Venti, c’è stato l’intervento dei testimoni della legalità che hanno partecipato all’avvio dei diversi programmi nelle scuole. Luisa Impastato, nipote di Peppino, assassinato dalla mafia in Sicilia, Arianna Mazzotti, nipote di Cristina, vittima innocente della ‘ndrangheta, Beatrice Federico, moglie di Raffaele Pastore, che nel 1996 venne ucciso dalla camorra dopo la denuncia per racket di due anni prima, Celeste Costantino, che si occupa da sempre di politiche culturali, tematiche di genere, comunicazione e mafie, e Alessandro Gallo, figlio e nipote di due esponenti importanti della camorra napoletana degli anni ’80 che, grazie al teatro, capì ben presto da che parte stare, decidendo di tenersi lontano dalla malavita, anzi combattendola attivamente.
La presentazione
A seguire, sono stati proiettati gli estratti del video finale prodotto da Caracò nelle sette regioni coinvolte e presentati i prodotti realizzati dagli studenti: graphic novel, podcast e video. Infine, è stato dato spazio alle letture di brani del libro “La giusta parte”, edito da Caracò. Questo lavoro racconta, in un continuum armonico di verità, emozioni e rabbia civile, la lotta quotidiana di una serie di persone, che hanno scelto, tra le tante alternative possibili, quella più impegnativa: stare dalla giusta parte.
Cos’è il progetto “Onda Pazza”
“Onda Pazza – il filo della memoria” è un progetto che si è proposto di creare momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria coinvolgendo le scuole di 7 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna). Il programma ha previsto incontri con testimoni dell’antimafia che hanno promosso, negli istituti scolastici che hanno aderito al progetto, laboratori creativi con l’obiettivo di realizzare materiali originali da diffondere a livello nazionale.
I partner
Le realtà coinvolte, oltre Teatro dei Venti e Caracò sono: FNAS – Federazione Nazionale delle Arti in Strada, Stalker Teatro, CRAB Teatro (Piemonte), Teatro Invito, Pandemonium Teatro (Lombardia), Emiliano Valente, Emanuele Di Giacomo, Valentina Virgili (Lazio), ProPositivo (Sardegna), TeatrInGestAzione, Baracca dei Buffoni (Campania), Genìa Labart (Sicilia).
I lavori degli studenti del Piemonte
In Piemonte sono state prodotte 2 graphic novel, con la classe 4I dell’I.I.S. “C. Vittorini” di Grugliasco e la classe 4BS dell’ I.I.S.S. “O. Romero” Rivoli, entrambi in provincia di Torino. Partendo dalle riflessioni che sono emerse dall’incontro con la testimone, Arianna Mazzotti, si è analizzata insieme ai ragazzi la storia e la nascita della mafia, al fine di fornire gli strumenti per meglio comprendere il fenomeno. Laboratorio artistico a cura dell’Associazione Crab sotto la guida dell’esperto formatore e attore Pierpaolo Congiu e del fumettista Luca Ferrara, in collaborazione con Francesca Bonetto, referente di FNAS, che ha fornito ai ragazzi una panoramica sulla storia delle mafie come fenomeno globale.
Sono stati realizzati, poi, 3 video, tre storie di vittime innocenti di mafia, con la voce fuori campo di alcuni studenti e studentesse. Tale narrazione è arricchita dal linguaggio artistico del paper work, l’uso di creazioni di carta che, disegnate e poi composte, danno vita a quanto trattato nel racconto. Il Laboratorio creativo è stato condotto da Stefano Bosco, Gigi Piana e Giulia Morlino di Stalker Teatro, con la classe 4A dell’I.I.S. “J.C. Beccari” di Torino. In totale sono stati 61 gli studenti coinvolti.
“Il progetto Onda Pazza ha sensibilizzato le giovani generazioni sui temi della memoria e del contrasto alle mafie, attraverso lo sguardo dei testimoni dell’antimafia. Con questo progetto abbiamo esercitato la memoria delle vittime innocenti di mafia attraverso i linguaggi creativi dei ragazzi e delle ragazze delle 35 classi delle 7 regioni che hanno partecipato al percorso”, ha dichiarato Alessandro Gallo, direttore scientifico del progetto e presidente dell’associazione Caracò.
Torino-Berlino andata e ritorno.
Il teatro si aggiunge ai libri lungo lo scambio culturale tra Italia e Germania. Dopo il tedesco, lingua ospite al Salone del Libro di Torino, la stagione “Intelligenza naturale” di Fertili Terreni Teatro, sviluppa seguendo questo tema un progetto europeo che collega Torino a Berlino grazie a un programma per giovani artisti. Si rafforza lo scambio culturale tra Italia e Germania proprio nell’anno in cui l’Italia sarà ospite d’onore alla Buckmesse di Francoforte. Da un lato vi è un contesto di crisi generale, dall’altro la necessità di creare uno spazio di confronto e approfondimento. Nasce così il progetto PNI Performing Natural Intelligence, promosso dal Ministero della Cultura nell’ambito del Boarding Pass Plus 2023, che unisce Fertili Terreni Teatro a una delle principali realtà teatrali della Germania Deutsches Theater/DT Jung di Berlino.
Il progetto, la cui call rimane aperta fino al 24 maggio, prevede due residenze artistiche, una a Torino e una a Berlino, e sarà un laboratorio itinerante in cui un gruppo di quindici artisti e artiste under 35, uno per ognuna delle due città coinvolte, potrà confrontarsi sul tema dell’intelligenza naturale, con u gruppo misto di attivatori italiani e tedeschi che seguirà entrambe le residenze.
È aperta fino al 24 maggio la call per partecipare alla tappa italiana del progetto, che si terrà a Torino a San Pietro in Vincoli dal 17 al 21 giugno. I giovani partecipanti italiani selezionati avranno la possibilità di lavorare a contatto con artisti e artiste affermati, in un contesto internazionale stimolante. Entrambe le residenze culmineranno con una restituzione pubblica, una performance che elaborerà a più livelli i temi emersi durante la ricerca artistica. Dopo la tappa torinese il progetto si sposterà a Berlino dal 2 al 6 ottobre, dove lo stesso gruppo di attivatori incontrerà il nuovo gruppo di under 35 tedeschi. Entrambi i workshop saranno gratuiti e in inglese.
“In un tempo che guarda con speranza e timore al potenziale e ai prodigi dell’intelligenza artificiale e al dominio dell’algoritmo, ci interroghiamo sull’intelletto umano e sulla sua preziosa natura, imperfetta, imprevedibile, fragile, controversa e irriproducibile – commentano i direttori artistici di Fertili Terreni Teatro Girolamo Lucania, Beppe Rosso e Simone Schinocca – l’intelligenza naturale, plastica in costante mutamento, misto di conservazione e rivoluzione, è sempre alla ricerca di nuove condizioni. Si tratta di u a intelligenza che esplora nuove frontiere, nuovi orizzonti e nuove sponde; un’intelligenza che genera nuove e ignote primavere senza volto, in grado di affascinare e inquietare allo stesso tempo”.
Nel ruolo di attivatori fanno parte 6 artiste e artisti italiani e tedeschi. Ornella Balestra, danzatrice diplomata alla Royal Academy, con collaborazioni importanti di alto livello; Simone Schinocca, regista, attore, autore e direttore artistico, anima di Tedacà e fra i fondatori di Fertili Terreni Teatro; Girolamo Lucania, regista, drammaturgo e direttore artistico, direttore di Cubo Teatro e cofondatore di Fertili Terreni Teatro. Tra i docenti tedeschi si annoverano Paola Thielecke, regista e sceneggiatrice berlinese pluripremiata e attiva presso il Theater di Baden Baden, il Neues Theater Basel e il Deutsche Theater Berlin; Johann Otten, con un profilo legato alla drammaturgia, già assistente alla direzione del Deutsche Theater e specializzato nei temi della transizione ecologica con il collettivo Klasse Klima; Maximilian Grünewald, attore, regista e ricercatore, la cui formazione d’attore e i suoi studi in filosofia e scienza hanno segnato la sua ricerca artistica, orientata su temi epistemiologici e ambientali. Dal 2020 coordina festival e workshop per l’università ed è autore del libro “Jenseits der Wälder” (2024) e insieme al regista Oliver Rossol crea film al limite tra arte e scienza.
Mara Martellotta
Sarà in scena dal 23 maggio al 9 giugno prossimo “Panico”, nuovo spettacolo che giovedì debutterà al teatro Gobetti per la regia di Jurij Ferrini, che ha spiegato che, in comune con l’autore del testo, ha solo il fatto di essere regista e interprete.
Per il pluripremiato autore argentino Rafael Spregelburd il panico non rappresenta altro che la traduzione moderna del peccato dell’accidia, uno stato d’animo che si genera tra persone affannate a rincorrere una vita divisa tra due o tre lavori, che si arrangiano come possono e cercano come pazzi le chiavi smarrite di una fantomatica cassetta di sicurezza.
Un panico ridicolo attanaglia, chiunque, come se i personaggi non fossero mai presenti a se stessi e tornassero affannosamente sui propri passi, cercando di ricominciare da capo.
È una pièce che Jurij Ferrini ha deciso di mettere in scena dopo aver affrontato con successo un altro capolavoro di Spregelburd, dal titolo “Lucido”.
MARA MARTELLOTTA
Teatro Gobetti
Dal 23 maggio al 9 giugno
Il panico
Traduzione di Manuela Cherubini
Con Simona Bordasco, Roberta Calia, Jurij Ferrini, Lucia Limonta, Viola Marietti, Elisabetta Mazzullo, Francesca Osso, Michele Puleio, Dalila Reas, Arianna Scommegna e, con voce al telefono, Toni Mazzara. Regia di Jurij Ferrini
Gli organizzatori: «Per celebrare un anno ricco di iniziative legate all’ambiente»
Giovedì 23 maggio dalle 8.15 alle 16.30, a Volpiano in viale Carlo Alberto dalla Chiesa, la scuola primaria «Gigi Ghirotti» e la scuola dell’infanzia «Acquerello» organizzano, in collaborazione con il Comune di Volpiano, «Bike for the Future», evento conclusivo dell’anno scolastico; la giornata prevede gare in triciclo, percorsi sulla sicurezza, approfondimenti sul Giro d’Italia, caccia al tesoro in bicicletta, giochi di una volta, laboratori di riciclo creativo, picnic in compagnia con il Gaad di Volpiano (Gruppo di aiuto per la alternative al disagio), progetti per il recupero di oggetti e vestiti, il concorso sulla riduzione degli sprechi in mensa e il flash mob «Pedalando per il futuro sostenibile».
Sottolineano gli organizzatori: «Questo evento speciale celebra un anno ricco di iniziative legate all’ambiente, mettendo al centro la salute e l’ecologia. In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è più importante che mai, la giornata del 23 maggio è un’occasione per riflettere sull’importanza di preservare il nostro pianeta per le generazioni future. Il Bike for the future rappresenta il frutto di percorsi didattici svolti nell’ambito di progetti mirati, resi possibili grazie anche alla partecipazione al bando delle Scuole Ecoattive della Regione Piemonte. Attraverso molteplici collaborazioni con associazioni e realtà del territorio sul tema dei rifiuti, dell’ecologia e della mobilità sostenibile, è stata creata un’esperienza educativa unica e coinvolgente, che ha portato a risultati eccezionali».
L’Arci: si rischia di strozzare il Terzo Settore e il suo prezioso operato
E’ stato approvata dal Consiglio Comunale di Torino la proposta di ordine del giorno “Riconsiderare il regime di esenzione iva per il terzo settore, un inutile aggravio procedurale per migliaia di associazioni“, firmata Alice Ravinale, Nadia Conticelli e Ludovica Cioria.
E’ un testo che non cambia la situazione, ma impegna il Sindaco e la Giunta a sollecitare il Governo e il Parlamento a intervenire, anche mediante confronto con la Commissione Europea. Richiama l’attenzione sul Terzo Settore e riguarda tantissime associazioni e realtà anche a Torino: con una legge di fine 2021, lo Stato ha portato tutti gli enti non profit nel campo di applicazione dell’IVA. Questa legge sarà applicabile dal primo gennaio 2025 e, senza una correzione di rotta, costringerà le associazioni a subire un grave appesantimento di oneri burocratici, non sostenibile soprattutto per quel tessuto di piccole associazioni.
Ricondurre il Terzo settore al campo IVA significa voler equiparare le associazioni alle imprese commerciali: a essere colpita sarebbe l’autonomia delle associazioni, limitandone le possibilità di autofinanziamento e ostacolandone lo svolgimento delle attività con pesanti adempimenti burocratici.
Arci Torino plaude al testo. Il presidente Andrea Polacchi: «Siamo molto soddisfatti dell’ordine del giorno approvato, segnale importantissimo che la Città ha dato a tutto l’associazionismo e al Terzo Settore – dice – Assistiamo a una procedura d’infrazione inaccettabile, figlia di un’impostazione europea eccessivamente appiattita sul mercato e la concorrenza, anche nei confronti di quei settori che non hanno nulla a che vedere col profitto».
Richiama l’attenzione sulle associazioni: «Il quadro fiscale proposto e il proliferarsi di adempimenti burocratici insostenibili e costosi, introdotti dall’attuale codice del terzo settore, rischiano di compromettere gravemente il mondo del non profit, le cui entrate servono esclusivamente a finanziare le attività di interesse generale e il lavoro delle persone».
Polacchi ricorda l’importanza del lavoro di tutte queste associazioni: «Intere comunità e diversi settori, dalle produzioni culturali indipendenti, alle azioni di cura e assistenza, dalle attività ricreative dei circoli all’impegno civico a fianco delle fasce deboli della popolazione, si reggono grazie al lavoro di migliaia di associazioni che costituiscono l’infrastruttura sociale di territori e città».