ilTorinese

Di corsa in 700 per la ricerca

STRACANDIOLO-CORRI PER LA RICERCA

 

Successo di partecipanti per la tradizionale “corsa della solidarietà” a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, cui viene devoluto il ricavato delle iscrizioni. Raccolti 9 mila euro. Nella parte competitiva doppietta degli atleti di Torino Road Runners ASD: in campo maschile ha vinto Marco Mazzon, in quello femminile Nicole Cavallera.

Candiolo, 28 maggio – Grande successo di partecipanti, oltre 700, alla 24/ma edizione della “Stracandiolo-Corri per la ricerca”, la gara podistica del calendario regionale Fidal e Uisp che da sempre sostiene la lotta contro il cancro. Si è tornati ai numeri pre Covid, che aveva costretto a organizzare due edizioni “virtuali” della corsa. Caratteristica peculiare di questo evento ludico-sportivo è che il ricavato delle iscrizioni viene devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, organizzatrice in collaborazione con Torino City Marathon e Torino Road Runners ASD. Quest’anno sono stati raccolti circa 9 mila euro.

Nella parte competitiva, doppietta degli atleti di Torino Road Runners ASD: in campo maschile ha vinto Marco Mazzon , in 26’37”, in quello femminile Nicole Cavallera, in 31’53”.

La corsa, patrocinata dal Comune di Candiolo, è ormai un classico del podismo piemontese e si snoda su un percorso di 8,2 chilometri con partenza e arrivo all’Istituto di Candiolo – IRCCS. La 24/ma edizione della Stracandiolo ha avuto una novità: all’interno dell’Istituto è stata data anche ai più piccoli la possibilità di correre a favore della ricerca con la “Junior Run” (categorie esordienti, ragazzi e cadetti), su distanze che andavano dai 400 ai 2 mila metri.

Commentando il successo dell’edizione 2023 della Stracandiolo-Corri per la Ricerca, il Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Gianmarco Sala, ha affermato: “E’ significativo che la partenza e l’arrivo di questa edizione si siano svolti sotto la grande gru simbolo di  “Cantiere Candiolo”, l’importante piano di sviluppo dell’ Istituto di Candiolo IRCCS, che prevede nuovi spazi a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. Se Candiolo cresce è grazie anche ad eventi come la Stracandiolo-Corri per la Ricerca. Siamo molto grati al mondo dello sport che è da sempre al nostro fianco e ci sostiene con grande generosità”.

Hanno sostenuto la manifestazione: Chiusano Immobiliare, Banca dei Territori del Monviso, Ambrogio Trasporti e Startari Sabbiature.

In memoria dei martiri della Buonaria

Chiusa San Michele. Sabato 27 maggio al monumento della Buonaria, in borgata Basinatto, si sono ricordati gli 11 giovani fucilati in quel luogo il 26 maggio 1944.
Amministratori comunali, Anpi, Parroco, associazioni, studenti e preside del Liceo “Cottini”, familiari dei caduti, cittadini…insieme per rinnovare Memoria, riconoscenza e impegno perché il sacrificio di quei giovani possa rompere il muro di indifferenza che spesso ci circonda.

Focus Syrah, degustazione di Go Wine a Torino

In Biblioteca Nazionale alla scoperta del Fondo 1904

I visitatori verranno accompagnati in un viaggio tra carte e volumi giunti in Biblioteca Nazionale dopo il rovinoso incendio del 1904. Rifuggendo il cliché che relega la cultura al ruolo sociale di intrattenimento, svago, curiosità o di esclusivo interesse per specialisti, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino ha voluto riunire le competenze di diversi professionisti, quali storici, archivisti, bibliotecari ed informatici, per indagare e valorizzare i Doni 1723-1904, custoditi presso la Biblioteca, al fine di mettere in luce le diverse implicazioni storico-culturali legate a uno dei momenti più drammatici e significativi della vita plurisecolare della Biblioteca, in relazione al suo ruolo – riconosciuto a livello internazionale – di custode di un patrimonio di conoscenza inestimabile per l’intera collettività.

In particolare, il più consistente sub Fondo 1904 fu costituito in seguito a quello che è considerato il più rovinoso dei tre incendi che colpirono il prestigioso Istituto torinese. Le fiamme dilagarono in Biblioteca nel 1667, nell’ allora Libreria Ducale, nel 1942, durante il Secondo Conflitto Mondiale e appunto tra il 25 e il 26 gennaio del 1904.
Di tale incendio resta viva la memoria poiché ampiamente documentato da fotografie e dai resoconti della cronaca giornalistica dell’epoca. Le perdite per la Biblioteca furono ingenti, soprattutto per ciò che concerne l’importante patrimonio manoscritto ivi conservato, di cui si stima andò perso circa un terzo del posseduto (1500 su 4500 volumi).
All’epoca il fatto mosse le coscienze della cultura italiana, europea e internazionale poiché la Biblioteca torinese corrispondeva con studiosi e accademie di tutto il mondo. All’enorme impressione suscitata dal fatto seguì un’immediata gara di solidarietà per cercare di reintegrare in qualche modo le perdite subite con una nutrita serie di lasciti e donazioni da parte di Istituti culturali e privati di ogni parte del mondo. E così dalla solidarietà della cultura italiana e internazionale nacque l’inedita raccolta libraria poi denominata Fondo 1904.

I libri viaggiarono accompagnati da lettere e documenti da ogni angolo del mondo verso Torino per risarcire la Biblioteca dell’enorme perdita subita. I visitatori avranno l’opportunità di riscoprire le tappe di questi viaggi accompagnati dai bibliotecari e gli archivisti della Culturalpe s.c., che si è occupata del riordino dell’archivio ed è attualmente attiva nel progetto di catalogazione, inventariazione e valorizzazione del Doni giunti alla Biblioteca, con la collaborazione dell’Associazione Amici della Biblioteca ABNUT
Tre visite guidate l’8 giugno: alle ore 12.00, alle ore 13.00 e alle ore 14.00. Durata circa 45 minuti. Prenotazione obbligatoria a bu-to.eventi@cultura.gov.it

Assoluti Lifesaving: i risultati del Team Dimensione Nuoto

Quattro portacolori del Team Dimensione Nuoto hanno preso parte agli Assoluti Lifesaving di Riccione, i campionati italiani di Salvamento. I nostri atleti si sono cimentati sia nelle prove individuali, sia nelle staffette. Ecco i risultati conseguiti.

Gabriele Lassandro: Torpedo 58°, Super Lifesaver 46°, 50 trasporto manichino con pinne 40°, 50 pinne 44°.

Rebecca Lassandro: Super Lifesaver 31^, Percorso Misto 51^, 50 con pinne 29^, Torpedo 29^,  50 trasporto manichino con pinne 23^.

Emma Tartara: 50 ostacoli 13^, 50 pinne 48^, Percorso Misto 54^, Super Lifesaver 77^.

Mattia Levati: 50 ostacoli 30°, 200 ostacoli 49°

Staffette: Line Throw 13°, Mixed Pool Lifesaver 18^.

TUTTI I RISULTATI

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Ian McEwan “Lezioni” -Einaudi- euro 23,00

E’ un capolavoro l’ultimo romanzo dello scrittore inglese Ian McEwan, nato nel 1948 ad Aldershot, autore prolifico e molto amato anche dal cinema.

Sandro Veronesi (due volte premio Strega) –uno che di letteratura se ne intende- ritiene che “Lezioni” sia addirittura il miglior romanzo di questo secolo….

E’ un libro che cavalca 70 anni di vita del protagonista Roland Baines, voce narrante di un racconto intimo, denso di avvenimenti e personaggi che si muovono sullo sfondo di buona parte della storia mondiale del Novecento.

Un coinvolgente spartito ricco di tematiche diverse che incarnano tutto quello che l’esistenza può racchiudere: sentimenti, esperienze anche traumatiche (di quelle che ti svoltano il destino), battute d’arresto e riprese, amori, fughe, passioni, incomprensioni, malattie e morte. Ma questo è solo un pallido tentativo di sintetizzare un romanzo maestoso per scrittura, contenuti, mole e scorrevolezza.

Roland Baines svolge all’indietro la sua lunga esistenza, a partire dall’infanzia in Libia, coccolato dalla madre Rosalind. Con la crisi del Canale di Suez tutto cambia per gli stranieri e Roland a 11 anni viene spedito dal padre (rigido militare) in un collegio inglese.

E’ lì che si verifica il “danno” che lo segnerà per sempre. Subisce inequivocabili avances sessuali dalla sua insegnante di pianoforte, Miriam Cornell, di 10 anni più grande di lui, che lo invita a casa sua.

Lui non ci andrà subito, ma lei gli è entrata nella testa e anima le sue prime fantasie erotiche.

Tre anni dopo, quando sembra approssimarsi la fine del mondo per la crisi dei missili sovietici a Cuba, Roland busserà alla porta di Miriam e inizierà così una relazione morbosa, travolgente ed esclusiva che durerà anni. Fino a quando lui, appena 16enne, frena e viene cacciato. Ma il guasto ormai è stato fatto.

Da allora, invece di eccellere come pianista, sbanda verso un destino irregolare, a tratti molto stentato. Inanella una serie di esperienze che passano attraverso il matrimonio con Alissa e la nascita del loro figlio Lawrence.

Poi l’altro grande trauma, quando Alissa scompare all’improvviso, in fuga dalla famiglia e all’inseguimento delle sue ambizioni come scrittrice. Di quel marito e quel bimbo abbandonato in fasce non vuol più sapere nulla e si avvia verso la gloria letteraria.

Roland ne seguirà la carriera dai giornali che la osannano come una delle maggiori scrittrici viventi, e intanto si arrabatta tra lavori semplici che gli consentono di provvedere al figlio, fulcro della sua esistenza.

La vita di Roland procede e si arricchisce di altri incontri; fondamentale quello con Daphne; un altro matrimonio e figli acquisiti da gestire in armonia tra due case e due adulti segnati dai precedenti fallimenti.

Ma anche la scoperta di un fratellastro e qualche segreto di famiglia che viene alla luce.

Fondamentali saranno infine le rese dei conti con le 2 donne che l’hanno travolto; ma anche la malattia, la morte e le volontà da rispettare dell’unica donna che era poi quella giusta.

Un capolavoro che condensa la vita e destini diversi in 561 pagine indimenticabili.

 

Paul Harding “Un altro Eden” -Neri Pozza- euro 18,00

Paul Harding ha esordito nel 2009 con “L’ultimo inverno”, primo capitolo di una trilogia pubblicato da un piccolo editore, che gli è valso il Premio Pulitzer l’anno seguente. Oggi quel successo se lo gode nella sua casa di Georgetown in Massachusetts dove vive con moglie e figli e continua a scrivere libri.

Questo ultimo romanzo si ispira ad una storia realmente accaduta, riguarda ex schiavi che a fine 700 edificarono il loro paradiso su un’isola al largo del Maine, poi cacciati dal governo a inizi 900.

Tutto inizia con Benjamin Honey, uomo di colore nato in schiavitù, carpentiere navale, ma fondamentalmente aspirante frutticultore. Nel 1793, insieme alla moglie Patience (irlandese di Galway), approda ad Apple Island, un grumo di terra in mezzo al mare.

Benjamin ci arriva con un grande sogno; ricreare il giardino ricco di profumi e sapori in cui ricordava di essere stato da bambino. Quasi un nostalgico sogno nebuloso, che però è la molla della sua vita. Negli anni, peregrinando come bracciante e poi navigando, ha sempre raccolto i semi di diverse varietà di mele, li ha conservati in preziosi sacchetti di juta, in attesa di realizzare il suo frutteto di 32 meli.

Dopo i primi insuccessi, infine riesce a ricreare il suo piccolo Eden, grazie a una tenacia granitica.

Negli anni, sull’isola (che in realtà si chiama Malaga ed è a poche miglia di distanza dalla costa del Maine), arrivano poi altri personaggi che danno vita ad una comunità eterogenea. Una sorta di enclave di profughi composta da: afroamericani, bianchi poveri, pescatori, membri di varie etnie.

Convivono su Apple Island in modo semplice, rudimentale e povero, ognuno libero di fare quello che più gli aggrada. Riparati in tronchi d’albero cavi o in capanne, alle prese con periodi di fame, al buio e al limite della sussistenza a seconda delle stagioni.

E’ lì che vengono al mondo i discendenti di Benjamin; figli, nipoti e pronipoti che trascorreranno esistenze semplici, libere, a contatto con la natura che però a volte scatenerà anche la sua furia.

Al riguardo è memorabile il racconto che la pronipote di Benjamin, Esther Honey, fa alle nipotine Tabitha di 10 anni e Charlotte di 8, del devastante uragano che spazzò via tutto (frutteto compreso) nel 1815.

Esther, in 10 memorabili pagine, narra la tragedia che aveva rischiato di distruggere la sua famiglia. E in letteratura non sono tante le descrizioni di un’apocalisse di questa levatura; questa è particolarmente efficace nel trasportare il lettore dentro la furia delle acque che causano devastazione e morte.

Il romanzo ci porta alle soglie di un altro disastro per gli abitanti dell’isola, quando nel 1912 il governatore dello Stato invia una commissione di bigotti per testare le condizioni di vita della piccola enclave dei 47 residenti dalla vita semplicissima.

Un Eden che dalla terra ferma veniva visto in tutt’altro modo……

 

 

Amina Damerdji “Un fiore senza paura” -Neri Pozza- euro 18,00

Questa è la storia della vita di Haydèe Santamaria, eroina della Rivoluzione cubana. Ed è l’esordio fortunato di Amina Damerdji, nata in California nel 1987, ma cresciuta in Algeria fino all’inizio della guerra civile. Trasferitasi in Francia è ricercatrice in lettere e scienze sociali, ha fondato la rivista “La Seiche” e si occupa di poesia. Questo è il suo primo romanzo pubblicato dal prestigioso editore Gallimard nel 2021.

L’ispirazione le è venuta durante un viaggio a Cuba che l’ha spinta ad approfondire la storia e la poesia rivoluzionaria dell’isola. E’ così che ha ripercorso le tappe dolorose di Haydèe, la rivoluzionaria che ha combattuto a fianco di Fidel Castro ed è morta suicida nel 1980.

L’autrice racconta di Haydèe Santamaria poche ore prima che si togliesse la vita, immaginando il flusso di ricordi e pensieri dell’eroina, tra malinconia e dolore per le perdite subite.

Così viene ricostruito il suo passato. A partire dalla giovinezza, in particolare tra gli anni 1951-53, segnati dalla morte del fratello Abel, personaggio di spicco del movimento rivoluzionario, arrestato ed ucciso mediante fucilazione dopo il fallito assalto alla Moncada.

Anche Haydèe fu catturata e torturata. Per farla parlare, orrore nell’orrore, i seguaci di Batista le inflissero pure il supplizio raccapricciante di mostrarle i testicoli del fidanzato e gli occhi del fratello. Lei non parlò mai e sopravvisse fino a vedere la vittoria della rivoluzione, ma la sua anima si era spezzata.

Da giovane pervasa da alti ideali si ritrova a fare i conti con le disillusioni della vita e della storia. Si dedicò alla costruzione della nuova Cuba liberata, fondò la Casa de las Americans che diresse per 20 anni, riunendo le voci degli intellettuali dell’America Latina.

Tuttavia le torture subite, il dolore per i gravi lutti, depressione, disillusione e senso di fallimento si riversano in una lettera nella quale si dissocia dalla deriva della rivoluzione, che però non verrà mai resa pubblica. Il 26 luglio 1980 si spara un colpo di pistola mettendo fine al suo strazio.

 

Diane Johnson “Le marriage” – Blu Atlantide- euro 20,00

E’ il secondo capitolo della trilogia della scrittrice americana (nata nel 1934 in Illinois) che ha riscosso un grande successo l’anno scorso con “Lorna Mott torna a casa”; ed è una commedia brillante e ironica ambientata nella Parigi di fine anni Novanta, quella altolocata e ricca di privilegi.

Due facoltose coppie di amici finiscono impelagate nel furto di un prezioso manoscritto medievale.

Tra cocktail e partite di golf si inseriscono le vicende della bellissima ex attrice hollywoodiana Clara Holly, originaria dell’Oregon; ora moglie del regista Serge Cray, uomo lunatico, solitario e venerato. Vivono nel castelloche era stato di Madame Du Barry e si barcamenano in un tran tran quotidiano alquanto noioso, che appanna giorno dopo giorno il loro matrimonio.

La seconda coppia è formata da due giovani in procinto di convolare a nozze. Sono il giornalista Tim Nolinger, per metà americano e metà belga; fidanzato con Anne-Sophie d’Arget, figlia della famosa scrittrice parigina di romanzi rosa Estelle, (dispensatrice di parecchi consigli amorosi nelle sue pagine). Anne- Sophie è proprietaria di una boutique che vende cimeli equestri al mercatino delle pulci di Parigi e si prepara al matrimonio.

Mentre il fidanzato segue la pista del furto di un manoscritto miniato proveniente da una collezione privata di New York, entra nell’orbita di due turisti americani. Sono Delia e Gabriel (segretamente amanti), per caso incappano nel cadavere di un commerciante vicino al negozio di Anne-Sophie. Posto sbagliato e momento altrettanto sbagliato che innesca una catena di eventi, incluse sparizione di passaporti e persone.

L’autrice mette in scena i pregiudizi dei francesi nei confronti degli americani; ma anche amori, incomprensioni e cose futili, un miscuglio di effimero e lieve. Elargisce tutto in un continuum di colpi di scena, sempre con uno sguardo critico su luoghi comuni e superficialità varie, e a tratti divertenti.

Mutuo casa: nel 2022 l’importo medio ha toccato il massimo

Nel 2022 l’importo medio ha toccato il valore massimo (121.000 euro)

In base alle analisi condotte da Kìron Partner SpA, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, prosegue il trend di crescita dell’importo medio in atto dal 2019. Questo incremento è dovuto in parte all’aumento dei prezzi delle abitazioni ed in parte alla crescita della platea dei soggetti finanziabili; questi ultimi, negli scorsi anni grazie ai bassi tassi di interesse, hanno avuto maggiori possibilità di accedere ad un mutuo.

L’importo medio ha toccato nel 2022 il suo massimo valore pari a 121.000 euro.

Alla luce dell’aumento dei tassi di interesse che ha caratterizzato la seconda parte del 2022 e il 2023, sarà interessante analizzare il comportamento che avrà il ticket medio nel corso di quest’anno.

Fonte: Kiron Partner SpA, Gruppo Tecnocasa

“Chi è di scena?… La Repubblica”

Rappresentare attraverso il teatro e la recitazione, la propria idea di Repubblica e i valori fondamentali della Carta costituzionale. Questa la finalità del concorso “Chi è di scena? …La Repubblica”, promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, i cui vincitori saranno premiati nel corso di una cerimonia che si svolgerà lunedì 29 maggio alle ore 17.00, nell’aula della Camera del Parlamento Italiano del Museo del Risorgimento, in piazza Carlo Alberto, 8 Torino.
Il concorso, alla sua seconda edizione, ideato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale in occasione della festa della Repubblica del 2 giugno, ha visto la partecipazione degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Piemonte. Un percorso didattico che, attraverso il teatro, ha l’ambizione di offrire ai giovani conoscenze e approfondimenti utili per apprezzare pienamente il valore delle conquiste politiche e sociali in oltre settant’anni di Repubblica.

I primi classificati di ciascun grado proporranno la performance che hanno presentato in concorso. Agli istituti vincitori sarà riconosciuto un premio in denaro per l’acquisto di strumenti o materiali informatici destinati a rimanere in dotazione alla scuola, ai singoli vincitori sarà invece regalato l’abbonamento Musei Young.

La cerimonia di premiazione, sarà anticipata, alle ore 16, dalla lezione/spettacolo “Quattro passi nella storia”, a cura dello storico Michele D’Andrea.

Per l’occasione, il museo del Risorgimento, dalle 15 alle 19, garantirà l’apertura straordinaria dei propri spazi al pubblico esterno all’iniziativa del Consiglio regionale. I biglietti saranno acquistabili direttamente presso la biglietteria del Museo.

 

Qui di seguito l’elenco dei vincitori del concorso: 

  • Scuole primarie

1° classificato – “La Repubblica va in scena” IC Pochettino scuola primaria e E. De Amicis di Predosa e scuola secondaria di 1° Aldo Moro Castellazzo Bormida (Al)

2° classificato – “ARTICOLO 21” IC Pochettino scuola primaria E.De Amicis di Predosa (Al)

  • Scuole secondarie di primo grado

1° classificato –  “W La Repubblica! La libertà ha le ali di 1000 farfalle”  IC FAVRIA (To)

2° classificato –  “Cittadini si diventa (articolo 37 costituzione italiana)” IC FAVRIA (To)

3° classificato – “1946-2023” L’IC  Rocchetta Tanaro Maggiora Vergano” (At)

 

 

“Attica”, anteprima nazionale

film candidato ai Premi Oscar® 2022

per l’APERTURA DELLE ISCRIZIONI al concorso cinematografico LiberAzioni

 

Lunedì 29 maggio, ore 20.30

Cinema Massimo (sala 2), Via Verdi 18, Torino

Ingresso libero

Attica, l’emozionante e scottante documentario di Stanley Nelson sulla rivolta della prigione di Attica del 1971, è un film essenziale che ora può essere considerato una visione definitiva di quell’evento epocale.

Variety

Lunedì 29 maggio, alle ore 20.30 al Cinema Massimo di Torino, si aprono ufficialmente le iscrizioni per partecipare alla quarta edizione del concorso cinematografico nazionale LiberAzioni – le arti dentro e fuori, primo passo di avvicinamento al festival LiberAzioni curato dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) che si svolgerà in autunno. In occasione del lancio del concorso viene presentato, in anteprima nazionale, Attica di Tracy Curry e Stanley Nelson (2021, 116’), prodotto da Showtime e Firelight Films, candidato come miglior documentario ai Premi Oscar® del 2022.

Attraverso scioccanti materiali d’archivio il film racconta la più grande rivolta carceraria della storia degli Stati Uniti, iniziata il 9 settembre 1971 presso il penitenziario di Attica (New York). Dopo lunghe trattative durate cinque giorni, la polizia fece irruzione nella struttura con sconvolgente brutalità, causando quarantatré morti e oltre duecento feriti, seguiti da feroci rappresaglie contro i sopravvissuti e da un elaborato insabbiamento. Fu il più sanguinoso scontro dai tempi della guerra civile americana. Oggi, cinquant’anni dopo, quando gli Stati Uniti vantano il più alto tasso di incarcerazione al mondo, la storia di ciò che accadde ad Attica merita attenzione, in particolare dopo la nascita del movimento Black Lives Matter e l’omicidio di George Floyd avvenuto il 25 maggio 2020 a Minneapolis.

Il regista Stanley Nelson si è distinto per una carriera incentrata sulle storie di lotta della comunità nera. Per raccontare la storia di Attica, ha condotto decine di interviste con ex detenuti, giornalisti e altri testimoni. Fa un uso potente dei filmati di sorveglianza e dell’ampia copertura giornalistica che ha reso Attica un evento nazionale. Nel film si possono ascoltare i nastri della Casa Bianca in cui il presidente Richard Nixon chiede al governatore Nelson Rockefeller: “Sono soprattutto neri quelli con cui avete a che fare?“. La storia di Attica è stata a lungo evocata nella cultura popolare, dal film di Sidney Lumet Quel pomeriggio di un giorno da cani, alla serie Orange is the New Black, come simbolo di ribellione. Il film aiuta a capire la profondità della storia che ha creato questi riferimenti: i detenuti si opposero ad anni di brutalità da parte delle guardie, al sovraffollamento e al cibo rancido, tutti fattori aggravati per i detenuti neri dal razzismo dilagante.

Intervengono alla proiezione del documentario Valentina Noya, Vice Presidente dell’AMNC e direttrice del festival LiberAzioni e Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino.

Il progetto LiberAzionidichiara la direttrice Valentina Noya – è nato con l’intento di stimolare e promuovere la creatività attorno al tema del carcere e della pena e in particolare realizzare, attraverso laboratori a beneficio delle detenute e dei detenuti del carcere di Torino, eventi culturali, opportunità di incontro, conoscenza e scambio tra chi in carcere vive e il territorio che il carcere ospita. Il progetto si svolge a Torino, ma ha un respiro nazionale quanto di catalizzatore della comunità locale. Due concorsi, di cinema e scrittura, quest’ultimo esclusivamente destinato a detenuti delle carceri d’Italia grazie alla prestigiosa collaborazione con il Premio “Carlo Castelli”, avranno la propria restituzione tra fine settembre e la prima metà di ottobre 2023. Dopo la lunga interruzione dovuta alla pandemia, siamo particolarmente orgogliosi di poter tornare a creare un dialogo tra la popolazione detenuta e la società civile. Il nostro lavoro si arricchisce di nuovi partner e del supporto fondamentale del nostro presidente onorario Davide Ferrario, da sempre attento alle questioni carcerarie e grazie ai tantissimi donatori che hanno partecipato alla campagna di raccolta fondi Tessiamo LiberAzioni”.

“Negli anni ho visto alcuni progetti all’interno del carcere consolidare la propria presenza e offrire alle persone detenute laboratori di grande valore – sottolinea la garante Monica Cristina Gallo. Il lavoro dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema attraverso il progetto LiberAzioni è un generatore di creatività dentro il carcere e uno strumento di conoscenza fuori dal carcere. Il diritto alla cultura è in grado di riconfigurare il percorso detentivo: con corsi e percorsi formativi di scrittura, arte, cinema e teatro cambia la prospettiva che passa da un tempo vuoto ad un tempo di qualità”.

 

LiberAzioni è un progetto a cura di Associazione Museo Nazionale del Cinema in collaborazione conl’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Otto per mille della Chiesa Battista, Gruppo Itas Solidale, Nova Coop, Cooperativa Arcobaleno e ai donatori che hanno partecipato alla campagna di crowdfunding Tessiamo LiberAzioni.

Il bando di concorso cinema ha un montepremi di 5.500 Euro e rimarrà aperto fino al 31 agosto 2023; il regolamento e le modalità di partecipazione saranno disponibili dal 29 maggio sul sito web www.amnc.it.

CON TESTI, letture inclusive per l’infanzia

Prende il via in questi giorni a Torino il progetto culturale CON TESTI, nato per promuovere la lettura come mediatore di inclusione a supporto dell’infanzia e della genitorialità. Il progetto consolida il patto per la lettura della città; l’idea che sta alla base di CON TESTI è che tutti i bambini di età compresa fra 0 e 6 anni, anche e soprattutto i bambini più fragili, siano partecipi della cultura e abbiano accesso ai libri.

In questi giorni si inaugurano dodici scaffali di libri inclusivi in giro per la città: nei consultori, nei presidi sanitari, nei musei, nelle biblioteche. Sono in programma letture diffuse in piazze e parchi, ricorso ai libri per i piccolissimi anche nelle sedi della salute e nei musei.

La vera novità di CON TESTI è che nasce da una retedi soggetti, anche molto diversi tra loro, impegnati nell’accoglienza dei bambini da 0 a 6 anni – con particolare attenzione ai soggetti fragili e svantaggiati – mettendo al centro la famiglia.

La rete è unita dall’obiettivo comune di credere fortemente nell’idea che libri e letture siano motori di processi di comunità inclusive. CON TESTI è promosso dalla Fondazione Paideia, insieme a ASL Città di Torino con la Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, Associazione Abbonamento Musei, CCW Cultural Welfare Center, Comune di Torino con le Biblioteche Civiche Torinesi e TorinoReteLibri Piemonte. L’attività progettuale, in programma da marzo 2023 a marzo 2024, è realizzata con il finanziamento del Centro per il libro e la lettura.

La lettura non compete solo alle sedi della cultura, ma anche ai luoghi di cura e sostegno sociale; CON TESTI vuole quindi contaminare spazi di incontro con buone prassi di inclusione. I poco meno di 2500 libri distribuiti in città saranno gli strumenti dell’inclusione. Le voci delle tante e diverse figure educative (genitori, operatori sanitari, bibliotecari, educatori, docenti, volontari) diventeranno gli amplificatori di un’idea di comunità in cui tutti i bambini sono protagonisti della cultura.

CON TESTI nasce per i bambini le famiglie e per la città, grazie ai tanti partner che, pur con competenze e missioni differenti, si sono uniti per lo stesso scopo:abbattere le barriere e fare della lettura un veicolo di inclusività, oltre i limiti della lingua, della comprensione e della comunicazione.  I libri sono tradotti in simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa dalla Bottega Editoriale Paideia e stampati in modo indipendente, contengono pagine gioco interattive, testi funzionali alla lettura multimodale, silent book, di sole illustrazioni…

CON TESTI svilupperà un importante piano di azioni di rete nel quartiere Vallette, dove c’è carenza di risorse per la lettura; non possono esserci bambini lontani da occasioni di crescita culturale.

CON TESTI ha prospettiva e futuro, perché gli stessi partner sono già al lavoro, nella condivisione degli stessi valori e intenti, su un’altra progettualità: NUTRIRSI DI CULTURA, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Cultura per Crescere”.

Da anni investiamo per rendere la lettura sempre più accessibile a tutti – racconta Fabrizio Serra, Segretario Generale della Fondazione Paideiae questa progettualità rafforza il nostro ruolo, in sinergia con tutti i partner coinvolti. Il finanziamento del Centro per il libro e la lettura ci permetterà di consolidare le azioni già in parte sperimentate in questi anni, allargando le attività e le proposte a un pubblico più ampio, in modo che la lettura possa essere sempre di più uno spazio inclusivo per tutti i bambini e per le loro famiglie.”

Il progetto prevede la pianificazione e la realizzazione di azioni di comunicazione mirate di CON TESTI, che verranno raccontate nei prossimi mesi sui canali della Fondazione Paideia (www.fondazionepaideia.it) e su quelli dei partner aderenti.