ilTorinese

Alberto Marchetti compra i Nocciolini di Chivasso Fontana

Dal gelato ai Nocciolini. Alberto Marchetti, stimato maestro gelatiere torinese, ha deciso di allargare i suoi interessi ad una delle più conosciute ed apprezzate specialità piemontesi, i Nocciolini di Chivasso.

Marchetti ha infatti acquistato la Dolciaria Fontana, storica azienda di Chivasso, in provincia di Torino, ambasciatrice di un’eccellenza del gusto piemontese, gli iconici Nocciolini.

I Nocciolini sono il topping perfetto per il mio gelato” dichiara Marchetti, la cui prima e vera passione resta il gelato. L’acquisizione dell’azienda Fontana, rivela però anche lo spirito imprenditoriale del maestro gelatiere che spiega: “Sono sempre stato affascinato dalle cose buone. Sin da piccolo ho amato i Nocciolini di Chivasso ed entrare oggi a far parte della loro storia mi riempie di orgoglio.

Nocciole, zucchero e albume. Sono questi i tre semplici ingredienti e nel loro giusto dosaggio è contenuto il segreto dei Nocciolini di Chivasso la cui invenzione, narra la storia, risalga al lontano 1810.

Rigorosamente confezionati a mano, i Nocciolini di Chivasso nascono seguendo un’antica ricetta: le nocciole, sgusciate e tostate al punto giusto, vengono impastate con zucchero e albume. Il tutto, portato a densità colante, viene inserito in una macchina che distribuisce su fogli di carta, piccoli bottoncini pronti ad essere infornati. Una volta raffreddate, le delizie vengono impacchettate nell’inconfondibile confezione rosa che porta impressa l’immagine del Duomo di Chivasso.

Tradizione, genuinità, rispetto delle cose fatte ‘come una volta’ sono principi che ho sempre cercato di portare in tutto ciò che faccio: nel mio gelato e ora in questa nuova avventura – ha concluso Alberto Marchetti – ”.

Alessandro Sartore

Diventa un caso la chiusura del bistrot di Cannavacciuolo

Chiude dopo 9 anni il bistrot di Antonino Cannvacciuolo a Novara. La decisione è stata presa dallo chef per valutazioni imprenditoriali che gli hanno imposto la scelta, per quanto sofferta. Una scia di polemiche per l’addio. L’ex sindaco di Novara Massimo Giordano ha scritto sui social: “Chi non ama Novara faccia pure le valigie”.  Giordano ha poi sottolineato che il locale, legato allo storico teatro Coccia, è “un salotto della città” e “non può restare chiuso”. Il ristorante era un punto di riferimento per gli appassionati di alta cucina è un biglietto da visita per la città. 

Le piastrelle della legalità nel giardino Peppino Impastato

I bambini delle scuole primarie hanno posato ieri le “Piastrelle della legalità” sugli scaloni del giardino Impastato in Largo Sempione.

La cerimonia si è tenuta nel 32esimo anniversario dell’attentato di Capaci dove furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Hanno partecipato all’iniziativa la vicesindaca della Città di Torino, il presidente della Circoscrizione Sei e una rappresentanza dell’Anpi torinese. Ha contribuito all’organizzazione e al lavoro con gli studenti nelle scuole il “Centro Donna”.

Le piastrelle sono state realizzate dalle classi quarte e quinte delle scuole Primarie Giovanni Cena, Giuseppe Cesare Abba e Piero Angela. Ogni piastrella riporta un messaggio o un disegno contro la Mafia: un modo per ricordare il sacrificio dei giudici Falcone e Borsellino, e di tutte le vittime delle stragi mafiose, promuovendo allo stesso tempo la legalità nel quartiere.

Il giornalista ucciso dalla Mafia Peppino Impastato, a cui è dedicato il giardino, diceva che la legalità nasce dove si trova la bellezza: l’abbellimento del giardino con le piastrelle della legalità vuole esserne un esempio. L’anno scorso le “Piastrelle della legalità” erano state collocate nella Cascina Marchesa.

TORINO CLICK

I GET, una grande “comunità” tra danza, recitazione e canto

Sabato 25 maggio, al Colosseo, grande con i Germana Erba’s Talents

Si chiedeva anni fa Germana Erba: “Come saranno la Danza, il Teatro e l’Arte, domani?” Rispondeva immediatamente, con l’entusiasmo, con l’esperienza e con quella sua continua voglia di inventare, occasione dopo occasione: “La risposta non fa paura perché la risposta siete voi. Con il vostro talento e la vostra tenacia. Voi, guidati da maestri competenti e appassionati”. Parlare ai suoi allievi e vedere crescere in grande quel suo Liceo, che oggi sta per compiere i trent’anni, una scuola di eccellenza che unisce un percorso artistico ad una regolare formazione di secondo grado – che apre l’ingresso a qualsiasi Facoltà Universitaria, agli Istituti di formazione artistica musicale e coreutica e alle Accademie di Belle Arti -, indirizzando al canto, alla danza, alla recitazione, al doppiaggio e al musical.

Un mondo non soltanto di idee e di sogni ma altresì di realizzazioni, un senso di appartenenza ad un’unica squadra che ha coinvolto e continua a coinvolgere migliaia di docenti, allievi ed ex allievi. In questo modo sono nati i GET, i Germana Erba’s Talents, ormai carichi di successi e di affermazioni importanti, di studi attuali e di espressioni vincenti nell’ambito dello spettacolo, allo stesso tempo volti che si affacciano e altri che già hanno ritrovato la sicurezza delle proprie strade, esperienze sul campo e continui aggiornamenti, ore di lavoro a impegnare e a irrobustire, un confronto incessante con i palcoscenici di tutta Italia e non solo, magari le sane rivalità che sono il sale della terra o il sangue che scalda i cuori, una comunità – una “saranno famosi” in piena regola di impegno, di ricerca, di progetti, di costruzione, di energia spesi giorno dopo giorno – capace di trasmettersi vicendevolmente stimoli e nuove risorse, non ultime quelle degli allievi di un tempo (complessivamente, circa 800 in questa epopea trentennale, una bellissima rete di validi professionisti) che, allontanandosi dalle tournée del momento, tornano al Liceo temporaneamente, anche solo per qualche giorno, a lavorare in sala con quegli stessi insegnanti che li hanno guidati, trasferendo verso i nuovi allievi una esperienza che essi già hanno fatto propria. A cornice, a eccellente punto di riferimento, aggiungendosi in questi ultimi mesi la nuova sede della scuola (il complesso di Torino Esposizioni, di proprietà del Comune, è in fase di ristrutturazione, con i lavori nell’ambito del PNRR), posta in corso Moncalieri 203, una palazzina inondata di sole e con splendida vista sulla collina torinese, con spazi giustamente impostati che hanno a pochi passi la sala dell’Erba a proseguire l’intera attività.

Il prossimo appuntamento, per il quale già s’annuncia un fragoroso sold out, è per la serata di sabato 25 maggio al teatro Colosseo, una serata di musical, danza e teatro, un evento pensato come una autentica vetrina sulle arti formative del futuro con protagonisti 140 giovani danzatori-cantanti-attori, impegnati tutti in una messa in scena articolata che proporrà un susseguirsi di quadri spaziando dal grande repertorio del balletto classico alla prosa, da quadri coreografici e canori tratti da celebri musical alla danza contemporanea. Ospiti della serata, nomi ormai prestigiosi nati dalla scuola di Germana Erba, Iris Naretto (finalista a ToVision, ha appena pubblicato il suo primo singolo “Fino all’alba”), Matilde Campesi (danzatrice solista al Balletto di Siena, una delle più interessanti formazioni di danza in Italia: si cimenterà in un assolo danzato da “Raimonda”) ed Elia Tedesco, che si divide con sempre maggior successo tra teatro cinema e televisione (protagonista, con tre stagioni alle spalle, del “Fidanzato di tutte” e ogni giorno su Rai1 con il “Paradiso delle signore”, vincitore tra l’altro di numerosi premi come volto nuovo tv: lo ascolteremo nel monologo comico “Plautus forever”).

Il programma della serata vedrà avvicendarsi, tra l’altro, una suite danzata dal celebre balletto classico “Paquita” su musiche di Ludwig Minkus nella storica coreografia di Marius Petipa, le creazioni contemporanee come “Perspective of Darkness” su musiche di Travis Lake, “Friends” su musica di Carol Bayer Sager e Burt Bacharach, “Entre dos aguas” su musica di Paco de Lucia. La prosa sarà rappresentata da vari momenti tra cui il “Cyrano de Bergerac” di Rostand con il “Monologo del naso”, mentre il lato musical regalerà canzoni e musiche di “Flashdance”, “Footloose”, “Grease”, “Seize the Day” e “High School Musical”. Lo spettacolo è firmato dagli attuali docenti, coreografi e registi con il coordinamento di Gian Mesturino, preside e curatore artistico insieme a Girolamo Angione del Liceo Germana Erba.

Elio Rabbione

Nelle immagini di Daniele Serra, alcuni momento dello spettacolo

A Torino il Campionato Nazionale estivo Master di nuoto

 

A partire da oggi il Palazzo del Nuoto ospiterà il Campionato Nazionale estivo Master di Nuoto organizzato dalla UISP APS che vedrà protagoniste le categorie degli Under 20 in su gareggiare in vasca. Per l’ente di promozione si tratta dell’evento più atteso dell’anno e quello che conclude la stagione agonistica del settore nazionale del nuoto.

Il nutrito programma dell’evento si svilupperà su numerose gare individuali e per un totale di oltre duecento staffette con oltre millecinquecento presenze in gara. Le regioni partecipanti saranno: Abruzzo, Campania, Emila Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Puglia, Toscana e naturalmente il Piemonte che conterà quattrocento atleti in rappresentanza di dodici società.

“Siamo veramente orgogliosi di poter organizzare il Campionato Nazionale estivo Master di nuoto – ha sottolineato la presidente della UISP APS regionale e vicepresidente vicaria nazionale Patrizia Alfano – perché Torino è diventata da anni una meta importante per fare sport e dove gli atleti vengono a gareggiare volentieri. Come voi ben sapete il nostro ente promuove lo sport per tutte le età e sostiene milletrecento tra società e associazioni. Ad oggi possiamo contare su centoventimila tesserati. Questi numeri sono la migliore soddisfazione per continuare a far bene il nostro lavoro cercando di invogliare i cittadini a fare attività sportiva a tutti i livelli”.

Marco Aceto

TORINO CLICK

 

‘Body of evidence’, Festival Cortona on the Move

 

Dall’11 luglio al 3 novembre prossimi torna a Cortona, nel cuore della Toscana, il festival internazionale di fotografia Cortona on the Move, giunto alla sua quattordicesima edizione. Protagonista sarà il corpo, soggetto della fotografia e strumento di indagine su noi stessi in un festival dal titolo “Body of evidence”.

I numeri della prossima edizione del Festival Internazionale di Fotografia Cortona On the Move, presentati nell’aulica sala delle Gallerie d’Italia di piazza San Carlo a Torino, sono quattro mostre collettive, 18 mostre individuali, 6 location e 4 mesi di festival, che si snoderà dall’11 luglio al 3 novembre prossimo.

L’apice della manifestazione sarà, come ogni anno, nelle giornate inaugurali del festival dall’11 al 14 luglio quando, a Cortona, si daranno appuntamento i più grandi esperti nazionali e internazionali del mondo della fotografia, impegnati in eventi presentazioni, talk e workshop, per promuovere la riflessione sull’attualità e sul passato, attraverso uno strumento d’indagine che è la fotografia.

“Anche nell’edizione 2024 Cortona On the Move si conferma come un evento catalizzatore culturale – spiega Veronica Nicolardi, direttrice del Festival – offrendo una riflessione sul mondo contemporaneo attraverso gli occhi dei fotografi e dei curatori che ospita. Con un impegno verso l’inclusione il festival si apre ad un pubblico sempre più vasto, in questo caso con la nuova mostra pensata per i bambini, diventando un palcoscenico per l’espressione artistica e la discussione critica, dove la fotografia diventa strumento per comprendere e trasformare il mondo. Rimangono al centro della mission del festival la produzione di contenuti originali e inediti, l’interazione con il territorio, la prospettiva internazionale e quelle collaborazioni che promuovono la contaminazione culturale”.

“Sin dalla nascita della fotografia, il corpo si è subito imposto come uno dei soggetti principali del nuovo mezzo – spiega Paolo Woods, direttore artistico di Cortona on the Move.

Ad affiancare Paolo Woods alla direzione artistica del festival quest’anno sarà il collettivo nato e cresciuto all’interno di Cortona on the Move, Kublaiklan, responsabile della curatela fotografica.

Il corpo diventa ‘Body of evidence’, corpo del reato da guardare e indagare nelle sue molteplici sfumature e declinazioni, secondo l’interpretazione che ne hanno dato i fotografi provenienti da tutto il mondo e selezionati per questa edizione del Festival. Tra questi Myriam Boulos, Carmen Winant e Philip Montgomery, tutti e tre presenti con progetti esposti per la prima volta in Italia. Miriam Boulos porta a Cortona il lavoro Sexual Fantasies sulle fantasie sessualità femminili in Medio Oriente, mentre Carmen Winant esporrà “The Late safe Abortion” sul tema dell’aborto. Montgomery sarà presente con l’acclamato American Mirror sulle fratture interne della società americana, oggi più che mai attuali in vista delle elezioni. Significativo il lavoro intitolato “Restraint and Desire” della coppia di fotografi Ken Graves, scomparso nel 2016, e Eva Lipman, per la prima volta a Cortona, in Italia e in Europa.

Le mostre collettive saranno quattro quest’anno. Attraverso di loro si realizzerà la mission del festival che è quella di ideare nuovi progetti e produrre mostre inedite, quali “The Body as a canvas”, curata da Lars Lindemann e Paolo Woods, che fa coesistere organicamente immagini nate nell’ambito della ricerca antropologica con progetti artistici contemporanei, scene familiari con street photography, fotografia ritrattistica e storica.

Fra le opere sono presenti immagini di Chloé Jafé, Klaus Pichler, Denis Rouvre, Herbert, Charles Fréger e Florian Spring.

“Corpi celesti. Un percorso negli Archivi Alinari” è curata dagli scrittori Nicola Lagioia e Chiara Tagliaferri, realizzata in collaborazione con la Fondazione Alinari per la Fotografia, il più antico archivio al mondo che si compone di ben 5 milioni di fotografie, databili dal 1840 ai giorni nostri e proprietà della Regione Toscana, con la ricerca iconografica di Rita Scartoni.

Paolo Woods e Irene Opezzo cureranno “This is the end”, sulle modalità in cui la morte è stata ritratta da artisti e fotogiornalisti a scopo di documentazione o celebrazione, attraverso opere storiche, vernacolari, giornalistiche e personali.

Una produzione Cortona On the Move in partnership con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia è rappresentata dalla collettiva “Cronache d’acqua-Immagini dal Nord Italia”.

Si tratta si una mostra unica e originale, risultato di un progetto commissionato da Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo con Green & Blue al collettivo di fotografi Cesura, capace di offrire una riflessione sulla relazione simbiotica e spesso fragile tra la Terra e l’essere umano, una connessione intrinseca tra l’umanità e il mondo che questa abita, nel quale il corpo si colloca come un ospite che interagisce con l’ambiente, più o meno consapevolmente.

La mostra “They don’t look like me” sottolinea la collaborazione con le Autolinee toscane che, dal 2021, sostiene e produce progetti fotografici in partnership con Cortona on the move.

Il lavoro di Rastrelli parte dall’indagine che il fotografo fiorentino ha condotto sul fenomeno dei cosplayer, viaggiando tra Italia e Kenya, che genera cortocircuiti ironici tra la normalità piccolo borghese e la straordinarietà di una vita sognata. Grazie a idea e contributo di Autolinee Toscane, per l’edizione 2024 del festival, il progetto si arricchisce di un’ulteriore tappa in Giappone, il Paese in cui il fenomeno ha maggiore popolarità.

È stata rinnovata la collaborazione tra Medici senza frontiere e Cortona on the move, dando vita, per la prima volta, a una produzione originale affidata a Rehab Eldalil, giovane artista egiziana che ha realizzato un progetto all’interno dell’ospedale di Chirurgia ricostruttiva di MSF di Amman, in Giordania, seguendo la sua consueta pratica fotografica.

Attraverso una metodologia partecipativa e multidisciplinare, il progetto “From the ashes I rose”, un viaggio nell’ospedale di Medici senza frontiere in Giordania mette al centro della storia i pazienti dell’ospedale, celebrandone la resilienza e la forza.

Novità di questa edizione è la mostra interamente pensata ed allestita per i più piccoli e le loro famiglie. Con “Giro giro corpo”, Fotolibri per bambini e adulti bambini, realizzata in collaborazione con Spazio BK e Kublaiklan per la ricerca editoriale, intende intraprendere un percorso più inclusivo e affrontare il tema del corpo umano in maniera semplice e coinvolgente, anche attraverso laboratori, workshop ed esperienze ludiche dedicate ai bambini. La mostra è parte dell’iniziativa di OTM Company, che ha lanciato una nuova serie di libri per bambini dal titolo “Il mondo nei tuoi occhi”, in collaborazione con l’editore Les Grandes Personnes, che sarà presentata nei giorni di inaugurazione del Festival.

La collana nasce con l’intento di esplorare e celebrare la potenza del linguaggio fotografico, riconoscendo l’importanza delle prime esperienze visive nello sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini.

Insieme alla conferma delle sedi delle passate edizioni del festival, quali Palazzo Baldelli, la Fortezza del Girifalco, la stazione C nei pressi della stazione ferroviaria di Camucia Cortona, l’ex magazzino delle Carni e la via Crucis, si aggiunge quest’anno il cortile di palazzo Casali, una delle architetture civili più antiche della cittadina, oggi sede del MAEC e di varie istituzioni cortonesi.

Il Festival Cortona On the Move riceve il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Cortona, il sostegno di Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, main partner, con il contributo della Fondazione CR Firenze e il supporto di Autolinee Toscane, Sony e Medici senza Frontiere.

MARA MARTELLOTTA

Europa e Piemonte, è l’ora delle scelte: incontro con Corazza

Alle urne: Europa e Piemonte, è l’ora delle scelte

Moncalieri, ore 17,30

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook della Biblioteca @bibliomonc

Martedì 28 maggio a Moncalieri per il ciclo di incontri de L’occhio critico si tiene un nuovo appuntamento con il giornalista Flavio Corazza, già vicedirettore del quotidiano La Stampa. L’occhio critico è una proposta della biblioteca Arduino (via Cavour 31) per imparare a destreggiarsi nella lettura delle notizie. Corazza è affiancato da Miresi Fissore. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e diretta facebook.

Dopo l’incendio riapre il punto vendita Crai di Via Vanchiglia

Ha riaperto ieri, 23 maggio, il punto vendita Crai di Via Vanchiglia 18 a Torino.

Il supermercato, appartenente alla cooperativa della GDO del Nord Ovest Italia, Codè Crai Ovest, è rimasto chiuso al pubblico a seguito dell’incendio divampato lo scorso 18 aprile nello stabile che lo ospita e che ha messo fuori uso diverse attività commerciali.

La riapertura è stata accolta con gioia dalla comunità e la famiglia Comerro – proprietaria del supermercato e socia Codè Crai Ovest – insieme a tutto lo staff ha potuto riaccogliere i propri clienti offrendo loro un vasetto di fiori corredato da un biglietto di ringraziamento per l’affetto e la vicinanza dimostrata durante il mese di chiusura forzata.

Dalla panetteria all’ortofrutta, passando per la gastronomia e ogni genere di reparto secco: da sempre il supermercato di Via Vanchiglia rappresenta un punto di riferimento per il quartiere e incarna la filosofia di negozio di prossimità che caratterizza l’insegna Crai sin dalla sua fondazione.

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

VENERDI 24 MAGGIO

 

Venerdì 24 maggio ore 17

MOMENTI BONSAI AL MAO

MAO – Lezione con pratica sui bonsai della terrazza – nell’ambito del Festival del Verde

Massimo Bandera, uno dei massimi bonsaisti europei, ci condurrà nel fantastico mondo in miniatura dei bonsai con i suoi allievi. Una lezione sulla terrazza del museo, dove si possono ammirare bellissimi esemplari del #masierobonsaimuseum ed eseguire pratiche di potature sui capolavori: una kata di tradizione giapponese, dove la ripetizione dei gesti stagionali ci riporta alla natura.

Partecipazione gratuita; prenotazione obbligatoria: maodidattica@fondazionetorinomusei.it oppure t. 011.4436928

 

SABATO 25 MAGGIO

 

Sabato 25 maggio ore 11 – 12

STUDENTESSE E STUDENTI DI CINESE DELLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI PRESENTANO ALLA CITTADINANZA ROMANZI E AUTORI DELLA CINA ANTICA E MODERNA

MAO – Attività coordinata dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

 La formazione negli anni di scuola è un momento fondamentale della crescita intellettuale ed emotiva di ciascun individuo. Spesso i ragazzi e le ragazze sono capaci di interpretazioni e sintesi creative di quanto apprendono durante il loro percorso di studio, che rimangono di norma all’interno delle mura scolastiche. Questo progetto intende valorizzare il loro lavoro, mettendo gli studenti e le studentesse in dialogo aperto e paritario con un pubblico interessato di “fruitori” delle conoscenze che loro vorranno condividere. La speranza è che si crei uno scambio proficuo tra tutte le parti coinvolte; studentesse e studenti condivideranno i loro saperi, le loro conoscenze e le loro idee intorno alla cultura letteraria cinese. Il pubblico potrà commentare, chiedere, chiosare…Accanto alla presentazione di opere e autori, la lettura di brani scelti, tratti dai lavori presentati al pubblico potrà fornire ulteriori elementi di conoscenza e spunti di dibattito.

ore 11 – 12
Studentesse del Valdese (Torre Pellice)
I padri della Cina moderna a confronto con la tradizione: Le Antiche storie rinarrate di Lu Xun (1881-1936).
RaccontanoEmma Geymonat, Noemi Lo Iacono e Gloria Prina

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

MERCOLEDI 29 MAGGIO

 

Mercoledì 29 maggio ore 17

IL COFANO RITROVA SMALTO

Palazzo Madama – conferenza con con Giovanni Carlo Federico Villa e Simonetta Castronovo

Il cofano di Palazzo Madama rappresenta un unicum nell’ambito dell’arte medievale:  per la qualità straordinaria dei suoi smalti e della serratura con figure fantastiche in rame sbalzato – giudicata da sola uno dei massimi capolavori dell’oreficeria del Duecento; per la ricchezza del suo decoro: con i nove medaglioni in rame traforato del lato frontale raffiguranti combattimenti di animali, e gli otto sui fianchi dedicati a scene cortesi e profane descritte con estrema raffinatezza e precisione naturalistica; e perché al mondo esiste solo un altro cofano di Limoges di queste dimensioni e di questa tipologia – nella cattedrale di Aquisgrana -, un’opera tuttavia più tarda e molto rimaneggiata in età moderna.

Palazzo Madama ha avviato una raccolta fondi per acquisire gli smalti e così riposizionarli sul prezioso scrigno, restituendo a quest’opera una parte del suo decoro perduto.
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Prenotazione consigliata: 
t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Mercoledì 29 maggio ore 18.30

SABINE SALAMÉ

MAO – performance nell’ambito del public program di Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded

Narrativa hip hop di migrazioni

Nel dinamico panorama dell’hip hop in lingua araba, è emersa una voce unica che sta riportando il genere alla sua essenza. Sabine Salamé, rapper e poetessa libanese, con il suo ultimo lavoro “Taffe Daw…”, composto insieme al produttore libanese Jawad Nawfal (Munma), accompagna gli ascoltatori in un viaggio attraverso le fasi emotive della sua migrazione. Miscelando vari stili musicali e una narrazione sincera, “Taffe Daw…” va oltre la semplice raccolta di canzoni, diventando un riflesso delle esperienze di Salamé e delle sue complesse emozioni. Usando il potere della vulnerabilità per affrontare questioni politiche e personali da una prospettiva non convenzionale, Salamé costruisce una testimonianza per il futuro con l’obiettivo di far sentire meno soli tutti coloro che attraversano un simile tumulto.

Costo: 15 € intero – 10 € ridotto studenti (disponibile solo in museo).
I biglietti sono acquistabili il giorno del concerto presso la biglietteria del museo e in prevendita sul nostro sito e su Ticketone.


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Pneumatici in regola, le cose che occorre sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La sostituzione degli pneumatici è un tema che genera dubbi e incertezze tra i conducenti. Una domanda li perseguita, senza mai concedere loro tregua: quando è necessario cambiarli?

La normativa italiana stabilisce un limite legale di usura del battistrada di 1,6 mm. Per facilitare le operazioni di verifica, le gomme sono dotate di testimoni di usura, piccoli rilievi indicanti il raggiungimento del limite minimo, che aiutano a capire quand’è il momento di procedere al cambio gomme, nonostante uno strumento innovativo prometta si prefigga di guidare i conducenti.

Quindi, è bene esaminare la data di fabbricazione. Impressa sul fianco, la specifica può essere inclusa nella sigla DOT, rivelatrice di alcune informazioni preziose. Le prime sequenze segnalano: il codice di stabilimento di produzione, il codice dimensionale, un codice opzionale. Le ultime quattro cifre, invece, riportano la data di produzione: le prime due cifre indicano la settimana e le ultime due l’anno.

La marcatura non è, tuttavia, obbligatoria entro i confini dell’Unione Europea, giacché consiste nell’acronimo del Department of Transportation, il ministero dei Trasporti statunitense. Né la data di fabbricazione né la dicitura DOT hanno pertinenza specifica con la durata del prodotto. “A livello normativo – sottolinea Assogomma – non esistono, al momento, prescrizioni o limitazioni di impiego direttamente riferite e/o collegabili alla data di fabbricazione, vista l’estrema variabilità di tutti i fattori in gioco associabili al concetto di durata”.

I Regolamenti ECE/ONU la dispongono soltanto affinché i produttori di gomme abbiano la tracciabilità di prodotto, qualora necessitino di richiamo a causa di alcuni difetti. Sebbene la data di fabbricazione sia un dato importante, risulta impossibile stabilire con estrema accuratezza la durata del set di “calzature”. Che, infatti, sono soggette a un processo di degrado dettato da molteplici fattori.

Innanzitutto, occorre porre in esame le condizioni di utilizzo ed è opportuno eseguire una manutenzione regolare: controlli periodici, corretta pressione e rotazione periodica costituiscono degli aspetti cruciali. Allo stesso modo contano le modalità di conservazione: gli esperti raccomandano di individuare con una temperatura e un’umidità ideali, e privo di sostanze chimiche nelle strette vicinanze.

Rispetto alle gomme in uso, quelle immagazzinate invecchiano in maniera molto più lenta. È quanto sancisce lo studio Erroneous or Arrhenius – Potential Impact of Oven Temperature Variations on Laboratory Aging of Tires, pubblicato nel 2009. Nei centri di stoccaggio le condizioni sono, infatti, più stabili, con gli pneumatici smontati, sgonfi e sottoposti a fluttuazioni minime di temperatura. Sul fronte opposto, le “calzature” sono sottoposti a una serie di fattori di stress durante l’impiego.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.