ilTorinese

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Melissa Panarello “Storia dei miei soldi” -Bompiani- euro 18,00

E’ stata una delle candidate al Premio Strega, Melissa Panariello, che aveva esordito a soli 17 anni con “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire”, diventato subito un caso letterario e trasposto in un film di Luca Guadagnino nel 2005.

Ora è in lizza con questo nuovo romanzo che racconta come sia possibile definire una persona anche dal modo in cui gestisce il suo denaro.

Molto più che un semplice calcolo economico, perché a ben guardare dall’estratto conto si possono capire un’infinità di cose. Il modo in cui i soldi li guadagniamo, li gestiamo, sperperiamo o risparmiamo, cosa e come compriamo, sono tutti indicatori di come siamo fatti. Insomma: dimmi come spendi e ti dirò chi sei.

In queste pagine la Panarello racconta l’incontro di due donne i cui destini si erano in un certo senso incrociati anni prima, poi avevano preso direzioni divergenti.

Una è la scrittrice di successo Melissa, che si è costruita una carriera e una famiglia dopo l’esordio strepitoso all’epoca in cui era appena 17enne.

L’altra è l’attrice Clara, che aveva interpretato la protagonista nella trasposizione cinematografica del romanzo della prima.

Melissa (voce narrante) dopo anni incontra per caso e per la prima volta l’ex attrice Clara che, dopo l’inaspettato trionfo, la fama e il denaro, ora è precipitata nell’indigenza più nera.

Il romanzo parla di successo, autodistruzione, rapporto tra donne e denaro. E mette a confronto due personaggi che hanno toccato la vetta quando erano giovanissime e poi, laddove una ha saputo costruirsi una vita gratificante, l’altra, invece, ha finito per fidarsi di persone sbagliate, perdere tutto e precipitare nella miseria.

L’incontro del tutto casuale tra Melissa e Clara darà l’avvio a un insieme di sviluppi che animano il romanzo.

 

 

Elizabeth Day “Confessioni di un’amica” -Neri Pozza- euro 19,00

 

Quanto è salvifica e di cosa è fatta l’amicizia tra donne?

A sondare l’argomento ci prova la giornalista, scrittrice e guru inglese Elizabeth Day con questo libro il cui titolo originale in inglese è “Friendaholic”, che rende meglio l’idea di una vera e propria dipendenza dall’amicizia.

Tra riflessione e memoir l’autrice si chiede se la relazione tra amiche possa accostarsi a quelle romantiche, e se si, in che modo e quando. Indaga intervistando più donne diverse tra loro per età, formazione, esperienze, emozioni e modo di intendere ed affrontare la vita.

Tra le voci del libro, quella di un’artista 25enne che, alla morte della madre, quando lei aveva appena 15 anni, si è aggrappata alle amiche, diventate nucleo protettivo nei complessi anni della crescita e di fatto la sua famiglia.

Ma ci sono anche: una matura 68enne, una 35enne legata soprattutto a due migliori amiche, una studentessa di 10 anni e la sua intesa innanzitutto con il fratello e la sorella più un pool di amici e amiche.

Di testimonianza in testimonianza, le pagine ci riconfermano che l’amicizia, se costruita in un certo modo, spesso è un potente antidoto alla solitudine.

 

 

Carmen Mola “La sposa gitana” -Salani- euro 18,00

Carmen Mola è lo pseudonimo adottato dai tre scrittori e sceneggiatori che hanno scritto a 6 mani il precedente thriller di successo “La bestia” (ambientato a Madrid, oltre un milione di copie vendute e 600 mila euro vinti con il Premio Pianeta).

Sono il 54enne Antonio Mercero, il 61enne Jorge Díaz Cortéz e il 48enne Augustín Martínez. Sceneggiatori di serie tv di successo che un bel giorno hanno deciso di cimentarsi applicando lo stesso metodo di lavoro a un romanzo. Il nome di donna è stato scelto per focalizzare l’attenzione dei lettori sulla trama e non sul pool di autori.

Ora il collettivo mette in scena il ritrovamento del cadavere di una ragazza in abito da sposa, abbandonato come un manichino disarticolato in un parco periferico di Madrid. Il punto è che questo brutale omicidio è la fotocopia di uno analogo avvenuto 7 anni prima.

C’è di più, le due vittime erano sorelle, e sono state uccise allo stesso modo, alla vigilia del loro matrimonio.

Ora il colpevole del primo assassinio è in carcere da anni, allora chi lo sta emulando?

A indagare è l’ispettrice Elena Blanco, detective trasgressiva che fa parte della Bac, ovvero la Brigada de Analisis de Casos, squadra madrilena sguinzagliata per risolvere i casi più difficili ed intricati.

 

 

Jordan Harper “Tutti sanno” -Neri Pozza- euro 20,00

E’ un romanzo del tipo vecchia scuola “Hard boiled” con l’aggiunta di una lingua spedita e incisiva, derivante dall’esperienza di Harper come sceneggiatore e produttore televisivo che vive a Los Angeles.

Protagonista è Mae Pruett che di mestiere fa la protettrice dei vip losangelini carichi di soldi, perversioni e capacità sovrana di infilarsi dritti dentro ai guai. Scenario del libro è il famoso hotel Chateau Marmont, strettamente legato alla storia dei divi di Hollywood.

Val la pena ricordare che in quelle stanze hanno trovato la morte John Belushi stroncato da un overdose e Jim Morrison precipitato da un balcone. E sempre nel mitico hotel avevano soggiornato Polanski e la moglie Sharon Tate prima che la furia del satanico Charles Manson la straziasse, lei e il bimbo che portava in grembo.

Il lavoro di Mae non è di quelli facilissimi; deve tenere i vip al riparo dai media, ripulirne la reputazione, farli uscire indenni da situazioni off limits. A complicare la vita della ragazza c’è anche l’omicidio del suo capo, Dan Henningan, trovato morto nel famoso Sunset Boulevard.

Sullo sfondo campeggia una Los Angeles spietata, intrisa di corruzione, strapotere di personaggi potentissimi e dall’anima nera che fanno parte di una rete occulta. Come si destreggerà la protagonista tra bene e male?

Acrobazie sulla cresta dell’onda, le magiche “S” di Federico Morisio

Il campione di wave windsurf Federico Morisio in tour in Italia per una serie di conferenze. Martedì 4 giugno sarà all’Energy Center ospite del Politecnico; tra le altre tappe Rimini, Venezia, Milano.

1 giugno 2024 – Federico Morisio, windsurfer, content creator e ambasciatore dell’oceano, sarà ospite del Politecnico di Torino martedì 4 giugno alle ore 18 nella sede dell’Energy Center in via Borsellino 38, per condividere con il pubblico di appassionati e sportivi le sue esperienze di atleta professionista sulle onde 300 giorni all’anno.

Federico è un professionista del wave windsurf, una specialità che consiste nel surfare le onde e risalirle grazie alla spinta della vela, per compiere lunghe serpentine intervallate da salti e loop sulla cresta dell’onda stessa.

Le conferenze spettacolo, ideate e condotte da Raffaello Porro di StudioRPR in collaborazione con EIS e con il patrocinio della FIV, faranno vivere le emozioni e l’adrenalina di uno sport altamente spettacolare. Federico Morisio racconterà sé stesso, la sua passione, i segreti di questa affascinante e veloce disciplina sportiva. L’incontro di Torino sarà aperto con un saluto istituzionale di Silvia Barbero, Vice Rettrice per la Comunicazione e la Promozione. Interverranno anche Mauro Bonfatti, ricercatore presso il Politecnico e gli studenti del PST – Polito Sailing Team.

Scopriremo come si alimenta un campione e quanto sia importante il mindset, per essere sempre concentrati e al top, e perché sono così pochi i luoghi al mondo dove ci si può cimentare in questa difficile specialità del windsurf.

A breve, inoltre, Federico, da sempre attento alla sostenibilità, proverà una tavola in materiali ecosostenibili progettata e costruita appositamente per lui dagli studenti del PST – Polito Sailing Team del Politecnico di Torino e le conferenze saranno anche l’occasione per capire come è stata realizzata la tavola e commentarne le prestazioni. L’evento assume particolare rilevanza considerando che a breve si celebrerà la giornata Mondiale degli Oceani (8 giugno).

Main sponsor del tour è Freedom International Group, una multinazionale attiva in diversi settori, tra cui la salute e il benessere, con tre linee: qTest, un test per determinare rapidamente il proprio stato di salute; CoffeeCell, bevande al ginseng; Project V, prodotti per la salute e la bellezza, come ad esempio gli integratori alimentari naturali.

Le date in programma sono:

  • giovedì 30 maggio ore 16 Rimini Wellness
  • domenica 2 giugno ore 13, Salone Nautico di Venezia
  • martedì 4 giugno ore 18, Energy Center Politecnico di Torino
  • mercoledì 5 giugno ore 18,30 Palazzo CONI, Milano

Democrazia, Europa e politica sono in crisi

Irrompe la magistratura comunista negli Usa e condanna quel Santo Uomo di Tump. Chiaramente un processo politico. E poi che sarà mai pagare il silenzio di una porno Star. Del resto lo fanno tutti. No? Se penso che Trump potrebbe  diventare Presidente Usa sono assalito dal più totale sconforto. Anche qui in Italia non ci facciamo mancare nulla. Vannacci galvanizza i fascisti nostrani evocando Junio Valerio Borghese. Capo indiscusso della X Mas ed organizzatore del fallito ed omonimo golpe. Uno che in nome dell’anticomunismo ha fatto di tutto per abbattere la democrazia. Chi prosegue per la sua politica di un colpo al cerchio ed un colpo alla botte è Giorgina detto Giorgia.
Un nome, un  marchio che è una garanzia.

Programma elettorale? Siamo i più fighi del mondo e tutto va per il meglio. Qualche scaramuccia nella destra – destra centro c’è.  Ma tutto è nella norma.
Viceversa le opposizioni mi sembrano la famosa commedia: sei personaggi in cerca d’autore. Agiscono in ordine sparso, cercano un posto al sole. L’operazione della Schlein di spostare a sinistra il Pd per ora non funziona. Elettoralmente parlando s’intende. Conte vuole rilanciare i suoi cinque stelle nell’orgogliosa e vana diversità. Ma tra lui ed Enrico Berlinguer c’è la fossa delle Marianne.
Renzi o Calenda alla ricerca del 4% per avere degli eletti. Tutto il resto non conta.

Sinistra sbrindellata arruola anche Ignazio Marino ed in sede locale Roberto Tricarico in pol position per diventare consigliere regionale. Tanto si sa che non c’è storia ed il futuro governatore del Piemonte sarà di nuovo Cirio. E poi… come dimenticarselo, la new entry di Michele Santoro. Supportato dagli storici Rifondaroli raccoglierà dal 2 al 3%.

Non se ne sentiva la necessità… ma tant’è. Mi sa che il tentativo di riportare il popolo di sinistra a votare non funzionerà. Quasi sicuramente un italiano su due non voterà.
Assommato a schede bianche o nulle e voti dispersi la maggioranza della minoranza dirà: abbiamo vinto. Un piccolo ricordo di gioventù. Gridavamo: la democrazia non deve diventare un rito. La democrazia è partecipazione. Purtroppo è diventato tutto un rito aggravato dalla più totale impotenza verso le guerre. E non ci sono più guerre giuste o guerre sbagliate. Tutti dicono di essere dalla parte della pace e poi proliferano guerre e produzioni di armi sempre più sofisticate. Mi sembra Bismarck che disse: le guerre sono la prosecuzione della politica in altre forme. Ora è anche la totale assenza della politica uno dei perché di queste guerre?

Fare la pace è sempre più difficile. Sempre più impossibile. Tutti i due contendenti vogliono l’eliminazione del nemico. Annientamento. Inoltre abbiamo il più totale fallimento degli organismi sovranazionali come l’ONU. E dire che l’Europa è in crisi è usare un eufemismo. Crisi di rappresentanza, crisi di ruolo e di funzione. Insomma non conta, se non urla conta poco.
E con la crisi dell’Europa politica c’è un’oggettiva crisi della democrazia. Che fare? Per ora, per noi poveri tapini andare a votare. Poi, magari, riscopriremo la parola partecipazione.

PATRIZIO TOSETTO

A Torino un treno in Rsa per curare l’Alzheimer

 

Alla residenza Richelmy ricostruiti un villaggio e una stazione ferroviaria. Arriva la terapia del viaggio contro le demenze senili.

 

Si chiama “Terapia del Viaggio” o “Trenoterapia” ed è un intervento non farmacologico adottato per favorire il benessere delle persone che convivono con il morbo di Alzheimer e di altre forme di demenza senile.

I nuclei dedicati al declino cognitivo della Residenza Richelmy di Torino del gruppo emeis si sono trasformati, con una  ristrutturazione permanente, in un vero e proprio villaggio: i corridoi, i luoghi comuni e le stanze per le visite sono diventate la perfetta ricostruzione di un paese, con tanto di negozi, dall’alimentari alla merceria, dall’ufficio postale all’edicola, fino alla stazione di Porta Nuova Torino con il suo tabellone degli orari e i vagoni del treno dove i passeggeri virtuali possono accomodarsi per il loro viaggio nei ricordi.

 

Questo intervento consiste infatti nella simulazione di un viaggio in treno ed è utilissima per far riaffiorare ricordi ed emozioni, per stimolare il dialogo, la socializzazione o anche l’appetito offrendo uno strumento in più agli operatori per provare ad intervenire sui comportamenti speciali e sugli stati di agitazione connessi alla patologia dell’Alzheimer. L’intervento inizia già per le vie del villaggio, alla posta e in biglietteria, dove i residenti possono vivere situazioni realistiche che riportano a momenti già vissuti del loro passato. Si prosegue spostandosi nel vagone del treno dove uno schermo riproduce le immagini di paesaggi in movimento che fanno riaffiorare ricordi stimolando le reazioni e le relazioni tra le persone presenti, si chiacchera col vicino di posto e ci si mangia qualcosa insieme esattamente come accadeva nei lunghi viaggi che si facevano in passato.

 

Chiara Celentano, direttrice di Residenza Richelmy racconta: “Abbiamo rivisto interamente due reparti. Sempre di più ci allontaniamo dall’idea di “ospedale” e ci avviciniamo al concetto di “comunità”, dove le persone vivono una vita sociale in spazi comuni e “tornano a casa”, le porte delle stanze sono state trasformate in portoncini di casa con tanto di lampioncino e cassetta per la posta, per il riposo e i momenti di privacy e intimità. In entrambi i nuclei abbiamo effettuato modifiche strutturali, curate nei minimi dettagli, volte ad aiutare i residenti nell’orientamento spaziale e nelle attività di vita quotidiana. Con i nostri fornitori e con gli esperti abbiamo studiato un habitat che comunicasse attraverso i sensi e i simboli la riconoscibilità degli spazi, favorendo un orientamento specifico per il riconoscimento della propria casa e una stimolazione alla socializzazione (la piazza del paese, l’osteria) e al “fare”: fare la spesa all’alimentari per poi cucinare qualcosa insieme, comprare le stoffe in merceria, passare in edicola a prendere il giornale… Un intervento non limitato nel tempo ma che coinvolge la vita dei Residenti ogni giorno, 24 ore su 24. Prima di qualsiasi intervento non farmacologico era però necessario lavorare, e lo stiamo ancora facendo, sull’approccio degli operatori con i Residenti e sul loro cambio di mindset. Nello specifico noi abbiamo scelto di formarci con il “sentemente modello” di Letizia Espanoli, modello improntato sulla dignità della persona, sull’importanza delle parole e sulla gentilezza”.

 

Alessandra Rosselli, direttore medico di emeis Italia, spiega: “La Terapia del Viaggio è stata ideata dallo psico-pedagogista italiano Ivo Cilesi come trattamento alternativo alle tradizionali terapie farmacologiche per i malati di Alzheimer o affetti da altri tipi di demenza. Si tratta di una terapia innovativa volta a gestire le difficoltà comportamentali e a stimolare l’area cognitiva delle persone affette da demenza. La terapia convalida la realtà del soggetto e intercetta la sua sfera emotiva e affettiva. Non sono importanti la partenza o la destinazione, è il viaggio a essere terapeutico, che va quindi inteso come un contenitore di benessere e uno strumento utile per gli operatori sanitari. Il professionista accompagna l’anziano durante tutto il viaggio, dall’acquisto del biglietto fino all’arrivo, coinvolgendolo con domande-stimolo.

L’esperienza ha lo scopo di stimolare il dialogo, la capacità di attenzione e di risvegliare le emozioni positive connesse ai ricordi, facilitando il rilassamento”.

 

Alessandra Taveri, CEO di emeis dichiara: “La Terapia del Viaggio si unisce alle altre terapie all’avanguardia che da anni somministriamo ai nostri ospiti della Richelmy e delle altre strutture del gruppo: dalla Doll Therapy alla stimolazione multisensoriale nella stanza Snoezelen. Negli scorsi giorni proprio la Residenza Richelmy ha ospitato un convegno, aperto a tutti e molto interessante soprattutto per operatori del settore e caregivers, per illustrare i grandi benefici delle terapie non farmacologiche per la patologia dell’Alzheimer e l’utilità di un nuovo modello di rsa, anche a livello manageriale, sempre più orientato al benessere globale della persona”.

 

Residenza Richelmy | via San Donato 97 Torino

www.emeisitalia.it

Antonio Tajani torna in Piemonte, martedì 4 giugno due appuntamenti a Torino

Zangrillo annuncia visita, nostro segretario da sempre attento alla regione

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna in Piemonte. Martedì 4 giugno il segretario nazionale di Forza Italia, di cui è capolista alle Europee, è atteso a Torino per due appuntamenti elettorali in vista del voto dell’8 e del 9 giugno. A darne notizia è il segretario piemontese di Forza Italia, Paolo Zangrillo.

“Sono felice di dare il benvenuto ad Antonio Tajani, che torna a farci visita a sole due settimane dal precedente tour elettorale in Piemonte – afferma Zangrillo – È la conferma della grande attenzione che il segretario nutre nei confronti della regione, dove Forza Italia è impegnata anche a sostenere la riconferma alla presidenza del nostro Alberto Cirio. Siamo forza di governo in Italia e in Piemonte, perno del centrodestra, e sotto la guida capace ed esperta di Antonio Tajani vogliamo continuare ad esserlo anche in Europa, nella grande famiglia del Partito popolare europeo, per portare avanti i valori e gli ideali di Silvio Berlusconi”.

Sono due gli appuntamenti del segretario Tajani nel capoluogo piemontese. Alle 14.30 presso la sede di Ascom Confcommercio Torino, in via Massena 20, e alle 16.30 presso la sede ANCE di via San Francesco da Paola 37, dove incontrerà le associazioni e gli ordini professionali del mondo della casa e dell’edilizia. Ad accoglierlo, con il segretario Zangrillo e il presidente Cirio, ci saranno anche il vicesegretario regionale Roberto Rosso e gli altri vertici del partito.

Pannelli fotovoltaici sul tetto del canile di Pinerolo

Buone notizie per gli amanti degli animali. Sono stati installati i pannelli fotovoltaici sul tetto del canile di Pinerolo e sono già in funzione.L’impianto, con una produzione di 9,5 kWp e 23 kWh di accumulo, è un ulteriore passo avanti nel progetto “Un canile migliore”, vincitore del Bilancio Partecipativo 2022.

Volete scoprire quali sono i sette progetti che andranno al voto per il Bilancio Partecipativo 2024? Li trovate qui https://www.comune.pinerolo.to.it/novita/comunicati/bilancio-partecipativo-2024-7-progetti-ammessi-al-voto

Un ringraziamento a Anime con la Coda – Rifugio di Cavour e a iS ENERGY

(Facebook Città di Pinerolo)

Inaugurato il Pollinator Garden al Bioparco ZOOM

È stato inaugurato sabato, alla presenza delle Istituzioni dei comuni di Cumiana, Airasca e Piscina, dell’Amministratore Delegato del Bioparco ZOOM Torino e del Presidente della Fondazione ZOOM il primo lotto del progetto Bee Friends, ideato da Fondazione ZOOM, grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.

un’area pubblica ‘pollinator friendly’ di oltre 13mila mq, a Cumiana, nelle immediate vicinanze del Bioparco, dove piante e fiori autoctoni, accuratamente selezionati grazie al supporto dei ricercatori dell’Università degli Studi di Torino e messi a dimora dai giardinieri del Bioparco, danno vita ad un habitat perfetto dove gli insetti troveranno luoghi idonei alla loro sopravvivenza.

Il Pollinator Garden, liberamente fruibile dai cittadini, non solo è un luogo dove rilassarsi, completamente immersi nella natura, ma che contribuisce alla creazione di un corridoio ecologico pensato per la salvaguardia degli impollinatori.

Being Orlando in Iran

Nella cornice del public program della mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded, il MAO è orgoglioso di ospitare martedì 4 giugno 2024 alle ore 18 una lecture/performance degli artisti Shadi Harouni e Mohammad Salemy.

“Orlando” di Sally Potter, liberamente ispirato al romanzo di Virginia Woolf, racconta la storia di un aspirante poeta di origini nobili che, convocato dalla regina Elisabetta I sul suo letto di morte, riceve dalla sovrana l’ordine di non “svanire, appassire o invecchiare”. Orlando si ritrova – immortale – in viaggio dall’Inghilterra a Costantinopoli e agli Stati Uniti per cercare l’amore, fare arte e occupare un posto nel mondo. A un certo punto, si risveglia in un corpo di sesso opposto, rischiando così di perdere i diritti di proprietà, mentre assiste a molteplici eventi storici da posizioni molto diverse.
Orlando è un testimone che interagisce con il mondo, scrivendosi dentro e fuori la storia.
Questa oscillazione assomiglia all’esperienza che molti iraniani vivono, nel loro Paese o all’estero, spiazzati da grandi lacerazioni e trasformazioni regionali. I membri della diaspora, in continua crescita, sono testimoni dei principali eventi storici, che osservano da lontano e attraverso le narrazioni storiche del passato.

In questa lecture/performance, Shadi Harouni e Mohammad Salemyabbracceranno la posizione di testimoni della trasformazione storica delle strutture sociali iraniane. Combinando le narrazioni storiche con le conoscenze vernacolari e la mitopoiesi, intrecceranno storie alternative del loro Paese attraverso molteplici prospettive epistemiche.

Utilizzando la loro ricerca e la loro pratica artistica come linea del tempo, Harouni e Salemy evocheranno e contempleranno le storie emotive, formali, personali e collettive della speranza e della disperazione, così come si sviluppano all’interno di movimenti politici di massa, colpi di stato, guerre, rivoluzioni e altre rotture storiche.

La scultura di Shadi Harouni, MOSADEGH*, per la quale Mohammad Salemy ha scritto un testo pubblicato nel libretto della mostra Trad u/i zioni d’Eurasia, funge da punto di partenza per questa conversazione visiva tra i due.

*MOSADEGH
Reza Nik era un calzolaio di Hamedan. Pochi giorni dopo la Rivoluzione, cambiò il nome del suo piccolo negozio in Mosadeqh, il nome del primo ministro eletto dell’Iran, deposto da un colpo di Stato della CIA. Installò un’insegna al neon con il nome, quattro lettere collegate che in farsi si leggevano MSDQ. Dopo circa un mese, le nuove autorità gli ordinarono di cambiare il nome del negozio. Reza Nik fece togliere la prima lettera e ora il negozio si chiamava Sedqh, che significa verità. Dopo qualche anno, anche la luce della S si spense. Il suo nuovo nome era Deqh, che significa morte per crepacuore. Così è rimasto.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Incontro in lingua inglese.

 

 

 

Shadi Harouni (Hamedan, Iran, 1985) è un’artista visiva con sede a New York.  Il lavoro di Harouni è incentrato su storie di cancellazione e resistenza negate, soprattutto nelle tradizionali terre d’origine curde, e collega silenziosi atti personali di dissenso a movimenti di massa globali. La pratica di Harouni intreccia modalità e media – film e fotografia, scultura e interventi site-specific con testi e folklore.

Harouni è borsista Guggenheim 2024-25 per il settore Film-Video. È educatrice, docente e direttrice di Video e Fotografia presso il Dipartimento d’Arte Steinhardt della New York University.

Mohammad Salemy è un artista, critico e curatore indipendente canadese con sede a Berlino. Ha conseguito un BFA presso la Emily Carr University e un MA in Studi critici curatoriali presso la University of British Columbia. Ha esposto le sue opere in Home Works 7 di Ashkal Alwan (Beirut, 2015), Witte de With (Rotterdam, 2015) e Robot Love(Eindhoven, 2018). I suoi scritti sono stati pubblicati su e-flux, Flash Art, Third Rail, Brooklyn Rail, Ocula, Arts of the Working Class e Spike. L’esperimento curatoriale di Salemy For Machine Use Only è stato incluso nell’undicesima edizione della Biennale di Gwangju (2016). Insieme a un cast in continua evoluzione, forma il collettivo di artisti Alphabet Collection. Salemy è organizzatore presso il New Centre for Research & Practice. Dal 2014 è organizzatore e co-fondatore del New Centre e caporedattore del suo braccio editoriale, Triple Ampersand. È anche il curatore di For Machine Use Only: Contemplations on Algorithmic Epistemology (&&&, 2016) e Model is the Message: Incredible Machines Conference 2022 (&&&, 2023).

Cinemambiente, 76 proiezioni con film in arrivo da 27 paesi. Chiusura “ecogastronomica”

La 27esima edizione del festival Cinema e Ambiente, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, diretta da Lia Furxhi, si svolgerà dal 4 al 9 giugno prossimo a Torino. È online sulla piattaforma Open DDB, dove una selezione di titoli in cartellone sarà visibile in replica tramite il sito www.festivalcinemaambiente.it fino al 18 giugno. Il festival di quest’anno è dedicato alla memoria di Gaetano Capizzi, suo fondatore e storico direttore scomparso prematuramente lo scorso anno.

L’edizione, dal ricco palinsesto, presenta 76 proiezioni con film in arrivo da 27 paesi, in rappresentanza di quattro continenti. Proposti nelle suddivisioni ormai tradizionali, il concorso Documentari, il concorso Cortometraggi, le due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, cui si aggiungono alcune proiezioni speciali, i film proposti rispecchiano le tante sfaccettature oggi assunte dalla crisi ambientale, in cui il confine tra globale e locale si assottiglia sempre più, facendo emergere problemi irrisolti e sempre più pressanti.

Nella giornata di chiusura, domenica 9 a partire dalle 14.30, in via Montebello, nel tratto tra via Po e via Verdi nell’area pedonale, ai piedi della Mole, si svolgerà un incontro ecogastronomico in cui saranno protagonisti quattro chef piemontesi scelti per il loro pensiero di vivere la circolarità e la sostenibilità in cucina. Essi sono Christian Mandura, dello stellato Unforgettable di Torino, con la sua preparazione del “peperone assoluto”, Antonio Chiodi Latini, chef patron dell’omonimo ristorante torinese, con la sua ultima creazione “zolle”, Giuseppe Rambaldi, della Cucina Rambaldi di Villardora, e Juri Chiotti, di Reis, in Borgata Chiot Martin, che stanno ancora definendo la loro proposta in funzione della disponibilità delle materie prime. Il cibo preparato verrà poi degustato dai partecipanti all’incontro, con prenotazione obbligatoria sul sito del festival www.festivalcinemaambiente.it

 

Mara Martellotta

Porte di Moncalieri: “Capsula” apparecchio diagnostico non invasivo

Al Centro Commerciale  2 settimane di prevenzione gratuita con “Il Centro si prende cura di te”
Dall’1 al 16 giugno 
 
Il Centro Commerciale “Porte di Moncalieri” annuncia il lancio della sua innovativa attività di prevenzione con “Il Centro si prende cura di te” in collaborazione con Capsula e Sangit New Gen srl. L’attività mira a promuovere la prevenzione e di conseguenza il benessere della comunità.
L’avanzato dispositivo medicale sarà a disposizione dei clienti per due settimane. Capsula consente di effettuare in completa autonomia test multipli e non invasivi per verificare il proprio stato di forma e di salute in modo rapido e, soprattutto, gratuito. Un’esperienza immersiva, semplice e veloce.
Il benessere dei nostri clienti è al centro di tutto ciò che facciamo. Poter offrire un servizio di prevenzione così approfondito, non invasivo e gratuito è un bene per la comunità“, afferma il Direttore Valerio Palumbo.
Il check up offerto da Capsula è in grado di rilevare in pochi minuti: pressione arteriosa, frequenza cardiaca, altezza, peso, massa grassa, rischio cardio vascolare e tanti altri parametri approfonditi tipici del triage del pronto soccorso.
“Il Centro si prende cura di te” sarà attivo tutti i giorni dall’1 al 16 giugno; durante i fine settimana sarà inoltre presente un’hostess che aiuterà la clientela.