ilTorinese

Un po’ di spirito pannelliano non guasta mai, anche nel dibattito su Casa Pound

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il dibattito suscitato dall’episodio di violenza di sabato scorso in via  Cellini in una festa di Casa Pound merita di essere ripreso. Mi sono documentato in primis sul circolo – pub – ristorante “Asso dei bastoni” di Casa Pound a Torino  di via Cellini (di cui non conoscevo l’esistenza) su Tripadvisor  con recensioni gastronomiche a partire dal 2015. Solo nel luglio 2024 sono apparse alcune  recensioni negative di natura politica: covo di fascisti, feccia  ecc. Il che vuol dire che il Circolo non aveva suscitato per quasi dieci anni nessuna obiezione politica da parte di nessuno e si immagina che avesse le licenze necessarie a somministrare cibo, birre ecc. Ma l’aggressione al giornalista della “Stampa” ripropone il tema non certo della gastronomia, ma della politica. Va detto per onestà  intellettuale e dovere giornalistico che Casa Pound ha emesso un comunicato stampa in cui, senza scusarsi dell’episodio di sabato scorso, invita, insieme all’on. Salis (condannata più volte per violenze) , il giornalista  aggredito a partecipare ad un dibattito, un modo un po’ ambiguo di porsi perché almeno avrebbero dovuto prendere le distanze dai militanti maneschi che sono quaranta – cinquantenni, neppure dei ragazzini esaltati. Ho letto il dibattito sui giornali relativo a casa Pound e debbo dire che la frase che mi ha colpito di più è la seguente: “E’ bene che non si mescolino indistintamente le violenze politiche neofasciste con altre violenze di cortei ed occupazioni”.
Chi ha detto questa frase non ha vissuto l’epoca in cui si parlava degli opposti estremismi, rossi e neri, e i comunisti dicevano che la violenza era solo quella nera e che persino le Br erano sedicenti ed erano composte da compagni che sbagliavano. Solo più tardi il pci si accorse dell’estremismo rosso diventato terrorismo. Condannare l’episodio di casa Pound –  fortunatamente di per sé poco rilevante ,anche se gravissimo sotto un profilo politico – implica invece  una pari condanna per le violenze gravi dei centri sociali e degli occupanti dell’ Università che pensavano di vivere un nuovo ‘68 . Due pesi e due misure sono inaccettabili. Non meritano invece  neppure un cenno le valchirie della sinistra estrema ossessionate da un estremismo anche verbale che pone in seria discussione il loro essere democratiche. Viene in mente Craxi (e’ ancora  consentito citarlo ?)   quando diceva che tutti i democratici sono antifascisti, ma che non tutti gli antifascisti sono democratici. Siamo tornati a quei punti? È  invece condivisibile la proposta di Paolo Borgna che richiede a Fdi di prendere le distanze da casa Pound come il pci fece con l’estremismo dei gruppuscoli poi degenerato nel terrorismo. Il silenzio di un loquace consigliere comunale già di “Lotta continua” appare significativo e davvero inaspettato. Lui si dice pannelliano, ma in effetti non lo è perché il tema fascismo (a partire da Via Rasella) Marco Pannella seppe affrontarlo in maniera magistrale e più che mai attuale, rifiutando l’antifascismo delle vulgate. E voglio proprio riprendere alcune idee pannelliane, ben più liberali del fragile liberalismo di sinistra di Zanone, spesso succubo dei comunisti , quasi Zanone fosse un nuovo Gobetti.
Va ribadito, ad esempio, che la Costituzione non nomina mai la parola fascismo – grande  scelta lungimirante dei costituenti antifascisti – se non nella norma transitoria. Questo è un dato di fatto da molti ignorato forse per ignoranza storica e giuridica. Forse nessuno si domanda come mai le leggi Scelba e Mancino sono state di difficile applicazione e, se vogliamo, perché non siano state applicate. In ogni caso la libertà di pensare diversamente rispetto agli ideali sanciti dalla Costituzione è garantita dalla stessa Costituzione. Le idee non sono mai dei reati in democrazia , sono reati le azioni volte a violare le leggi, a turbare la convivenza civile attraverso il ricorso alla violenza che in democrazia non può trovare la benché minima giustificazione . Questo è anche il messaggio della non violenza  di Pannella. La tutela del pluralismo è alla base della democrazia che deve sempre coniugarsi con la tolleranza. Quest’ultima deve riguardare tutte le idee, anche quelle che sembrano più intollerabili. Anzi, la vera tolleranza riguarda queste ultime. E in questo caso non si tratta solo di democrazia, ma di democrazia liberale, quella ,ad esempio che in Ungheria, sarebbe sistematicamente calpestata.
Ma la democrazia liberale oggi anche in Italia è un patrimonio ideale di pochi perché siamo preda di giacobini e tricoteuses  del nuovo millennio che mancano totalmente di quello che Omodeo chiamava  il senso della storia, e sanno solo innalzare ghigliottine mediatiche e ululati scomposti a cui Pannella seppe opporsi, malgrado il berretto frigio del partito radicale.

Nuovi indagati, identificati gli aggressori del giornalista torinese

Dopo le indagini e le perquisizioni ci sono nuovi indagati per l’aggressione del giornalista de La Stampa Andrea Joly avvenuta sabato sera in via Cellini a Torino. Oltre al 45enne e al 53enne già denunciati, ora sono indagati anche un 35enne e un 46enne, militanti del circolo di estrema destra Asso di Bastoni. Nel gruppo vi sarebbe anche l’uomo ripreso da un video, che ha afferrato  Joly per il collo e lo ha fatto cadere.

Addio al dipendente ASL amante dell’arte

Vasta commozione a Vercelli per la scomparsa di Franco Ferragatta. Dipendente Asl, di soli 54 anni era  appassionato di arte e aveva fondato l’associazione “Futur’arte”. Laureato in Economia Aziendale alla Bocconi era anche musicista amatoriale. Lascia la mamma Franca, il papà Giuseppe, il fratello Marco con la moglie Michela.

“Patto occulto” Crt, Palenzona indagato

Fabrizio Palenzona è indagato dalla procura di Torino in relazione all’inchiesta sul presunto patto occulto della Fondazione Crt di cui era presidente. Lo comunica Palenzona stesso, che ha sollecitato le dimissioni del consigliere Corrado Bonadeo. «Non posso non manifestare il mio stupore per la notizia di indagini avviate nei miei confronti per avere indotto le dimissioni di Bonadeo e sono a disposizione dell’autorità inquirente per ogni informazione sull’accaduto con la certezza di poter chiarire la vicenda»

Degrado in piazzale Caio Mario

Il lettore Luigi Gagliano ci invia una foto e ci scrive: “Piazzale Caio Mario, Mirafiori. Pensilina e panchina della fermata del tram, adibita da giorni a dimora abituale di un presunto senza tetto.
Ieri mattina alle ore 11.30 , ” l’inquilino” era stravaccato lì, al solito posto, incurante delle persone  magari anziane e donne con bambini desiderebbero potersi sedere in attesa dell’arrivo del tram. Lui lì impassibile  non si scompone, rimane stravaccato incurante  di tutto e di tutti.
Gli abitanti della zona che usufruiscono di quella fermata , hanno cominciato a dare segni d’impazienza e di insopportazione. Hanno segnalato il caso in circoscrizione, ma fino ad oggi non è cambiato nulla, se non assistere  inermi  al quotidiano degrado urbano della zona”.

Operaio grave dopo la caduta di nove metri da un ponteggio

Un operaio di origini  egiziane di 38 anni residente a Torino è rimasto ferito nella caduta da un ponteggio in una casa in ristrutturazione  a San Raffaele Cimena: è caduto da circa nove metri, è stato trasportato in elisoccorso al  Cto di Torino in condizioni molto gravi, la prognosi è riservata. Sul posto  i sanitari, i carabinieri della compagnia di Chivasso e gli ispettori dello Spresal dell’Asl To4.

“Florilegium” sotto le stelle nello storico Giardino di “Casa Lajolo”

A Piossasco, concerto di musica classica

Venerdì 26 luglio, ore 21,30

Piossasco (Torino)

Il titolo dell’evento vuole rendere omaggio al celebre primo libro del “Florilegium”, raccolta di composizioni (“suite” di danze in stile francese) realizzate nel 1695 dal compositore ed organista tedesco Georg Muffat e dedicate al Re di Passavia (Baviera). “Florilegium”, appunto. Come dire, “Antologia”, “Raccolta”di fiore in fiore, dal meglio al meglio. Così si presenta e vuole essere il concerto di musica da camera, ispirato ai gusti delle corti europee del Settecento, fatto rivivere a Piossasco nell’eclettico (dai sempre nuovi scenari) Giardino “a stanze” di “Casa Lajolo”, dimora storica di metà Settecento gestita oggi dalla “Fondazione” di “Casa Lajolo”, antica famiglia di origine astigiana che ebbe ad ereditarla a metà Ottocento. L’appuntamento è per venerdì 26 luglio, alle 21,30, con i violini barocchi di Maria Alejandra Peña Ramirez e Gabriele Cervia.


Sei gli interventi
proposti dai due musicisti, con musiche del compositore e organista tedesco Georg Philipp Telemann (1681-1767), del lucchese Ridolfo Luigi Boccherini (1743-1805) compositore e violoncellista e del violinista francese Jacques Féréol Mazas(1782-1849).

“Sarà un concerto itinerante – spiega Gabriele Cervia attraverso il giardino della dimora storica, un’occasione per ammirare quello spazio con gli occhi di un nobile cortigiano del Settecento e coglierne la varietà e bellezza. E continua Cervia: “In dialogo con il giardino, proponiamo un duo di violini storici dell’età Barocca. Insieme a Maria Alejandra, ripercorreremo pagine della musica europea di quegli anni per accompagnare il pubblico in un’atmosfera di colori, racconti e grandi insegnamenti”.

Il programma prevede dunque un viaggio suggestivo e variegato tra le musiche scritte per “duetto di violini”, dal racconto dei “viaggi di Gulliver” attraverso le pagine di Telemann, agli splendidi “divertimenti cameristici” di stile francese e piemontese di Mazas, ai “virtuosismi” italiani e spagnoli di Boccherini.

Gli strumenti utilizzati sono due copie di“strumenti barocchi”, con montature storiche e corde in budello animale, al fine di recuperare il suono e la prassi esecutiva dell’epoca.

Due brevi note sui protagonisti:

Nata a Caracas (Venezuela), Maria AlejandraPeña Ramirez  inizia gli studi musicali presso “El Sistema” delle orchestre venezuelane fondate dal Maestro José Antonio Abreu, dove poi diventa insegnante di violino.

In Italia, ottiene la laurea di “violino” presso il “Conservatorio Giuseppe Verdi” di Torino, con Enrico Groppo. Attualmente perfeziona i suoi studi presso il “Conservatorio Guido Cantelli” di Novara con Olivia Centurioninell’ambito della musica antica.

Dal 2014 ha lavorato presso il progetto “Crescere in Coro e Orchestra” presso l’“Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci-Frank” di Falchera a Torino, dove è stata direttrice dell’“Orchestra Florina” formata da bambini e ragazzi della primaria e secondaria di primo grado. Attualmente è docente nella scuola torinese “Intenzioni Sonore” che nasce per promuovere e diffondere l’educazione e la cultura musicale, con progetti didattici ed artistici destinati a bambini e ragazzi.

Gabriele Cervia inizia lo studio del “violino” e della “viola” al “Conservatorio Giuseppe Verdi” di Torino con Edoardo Oddone e successivamente prosegue gli studi con Enrico Groppo, diplomandosi in “violino” nel 2020. Si perfeziona con Roberto Ranfaldiall’Accademia “Lorenzo Perosi” di Biella, contemporaneamente si specializza negli studi di “musica antica” con Olivia Centurioni al Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara.

Dal 2018 è docente di “violino” alla Scuola Civica Musicale “Carl Orff” di Piossasco (Torino) e dal 2019 è direttore artistico dell’associazione culturale “Archeia”. Collabora come violinista nell’Orchestra “Frau Musika” di Vicenza, negli ensemble “La Risonanza” di Milano, “Instrumentum Vocale” di Torino e  “Delirium Amoris” di Bologna. Con quest’ultimo ha in programma l’incisione di un album sulla musica del Settecento attorno alle figure di Arcangelo Corelli e Antonio Vivaldi.

Per info e prenotazioni: “Casa Lajolo”, via San Vito 23, Piossasco (Torino); tel. 333/3270586 o www.casalajolo.it

g.m.

Nelle foto:

–        “Casa Lajolo” in notturna

–       Maria Alejandra Peña Ramirez

–       Gabriele Cervia

Green Steel Grest, la sostenibilità dell’acciaio

La seconda edizione del progetto di RICREA ed Eduiren ha coinvolto i ragazzi dei gruppi estivi

in attività educative sull’importanza di una corretta raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio

Torino, 22 luglio 2024 Con la partecipazione di oltre 1.500 ragazzi dei gruppi estivi, la seconda edizione dei Green Steel Grest ha riscosso un grande successo. L’iniziativa, dedicata ai più giovani, è stata ideata da RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio che fa parte del sistema CONAI, ed Eduiren, il settore educativo del Gruppo Iren. Il progetto, come suggerisce il nome, ha un’anima completamente “green” e mira a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di una corretta raccolta differenziata e sulle caratteristiche di sostenibilità degli imballaggi in acciaio, un materiale che può essere riciclato al 100% infinite volte.

Ai ragazzi dei centri estivi che hanno aderito al progetto, RICREA ha proposto il divertente quiz a tempo “Green Steel Game”, con domande a scelta multipla, preceduto da una breve lezione dinamica online, decretando ogni settimana il gruppo vincitore di una gift card. Inoltre, tutti i Grest iscritti hanno ricevuto il gioco da tavolo “Crea la tua piiista!”, che permette di costruire circuiti su cui far correre tappi a corona in acciaio. Questi momenti ludici hanno offerto l’opportunità di imparare a conoscere le diverse tipologie di imballaggi, come barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure, e le infinite potenzialità di questo prezioso materiale che, se correttamente riciclato, può tornare a nuova vita.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Eduiren che dal 2015 promuove progetti didattici sui temi della transizione ecologica, della sostenibilità e della gestione virtuosa delle risorse, in collaborazione con le scuole, le associazioni, gli enti locali e i cittadini.

Le nuove generazioni giocano un ruolo cruciale nel promuovere una maggiore consapevolezza collettiva sull’importanza di corrette abitudini nella gestione dei rifiuti. I giovani sono una forza trainante in grado di influenzare positivamente le famiglie e i loro coetanei – afferma Domenico Rinaldini, Presidente di RICREA -. La partecipazione attiva degli oratori parrocchiali della Diocesi, dei centri estivi e di tutti i loro membri, inclusi organizzatori e animatori, mi rende particolarmente orgoglioso del successo di questa iniziativa, che si aggiunge alle altre offerte formative proposte da RICREA, come Ambarabà RICICLOclò® e Riciclick®, volte ad educare alla corretta raccolta differenziata degli imballaggi d’acciaio come mezzo per ottenerne il riciclo”.

I positivi risultati ottenuti dal progetto, dopo il successo della prima edizione pilota a Piacenza, confermano l’importanza di continuare anche durante l’estate le offerte formative destinate ai cittadini di tutte le età. Come Eduiren abbiamo voluto arricchire gli argomenti che le squadre hanno dovuto affrontare nelle gare,portando la riflessione anche oltre il ciclo dei rifiuti. Un’opportunità di giocare con la sostenibilità che in questa edizione ha interessato tutti i territori in cui siamo presenti. Insieme a Ricrea abbiamo dimostrato che la sostenibilità e la voglia di imparare divertendosi non vanno mai in vacanza” dichiara Arturo Bertoldi, Responsabile Eduiren-Gruppo Iren.