ilTorinese

Coltivare il sogno del cinema

Continuano le proposte del 43° TFF

Strano caos di vita quello coltivato da Annapurna Sriram, cresciuta a Nashville, città cara a Robert Altman, adolescenza ribelle e un periodo di riformatorio, poi (“anni di lotta come attrice di un’accademia di New York”) laurea in recitazione presso una Universy del New Jersey, sempre a coltivare un sogno, a mescolare la realtà con qualcosa di superava la realtà: “Anch’io aspettavo l’occasione per interpretare la sgualdrina sentimentale in un film cult kitsch, ma quel ruolo sempre sognato non è mai arrivato. In quanto attrice di razza mista, è stato difficile costruire una carriera al di fuori degli stereotipi razziali e dei cliché del cinema.” Se altri non l’avessero aiutata, si sarebbe data da fare da sola. Così è nato “Fucktoys” che aspettava nel cassetto dal 2017, buttato fragorosamente sullo schermo, tra tonalità crude e colori pastello allo stesso tempo. Nel bel mezzo di un isolotto adagiato sull’acqua, AP viene a sapere da una chiromante, con la pretesa di un bel mucchio di quattrini e il sacrificio di un agnellino per liberarla, che una maledizione pesa su di lei. Quei quattrini non li ha e intende recuperarli con il mestiere più vecchio del mondo, semplice semplice, nel ventre oscuro di Trashtown. Inizia così quello che viene definito un “viaggio pop”, tra l’assurdo e il grottesco, dove è facile prevedere una sequenza abbastanza ricca di situazioni e di umani fenomeni, lo spettatore voyeur è accontentato. Veniamo avvertiti: “Una commedia nerissima che esplora l’intimità della donna e affronta temi come lo sfruttamento e la lotta di classe, tra paesaggi industriali e cieli color zucchero filato.” “Fucktoys”, lontani da un giudizio moralistico, è un film folle, squinternato, che non si muove dal percorso obbligato sesso-droga, che non rende un gran servizio all’altra metà del cielo, che si sogna ideali eccelsi ma che è pronto a far botteghino rasentando il porno. Non saranno i tanti incontri con svariati particolari e annessi e connessi, il ridicolo che più volte serpeggia, fanno incazzare quei 106’ spacciati per cinema (e accolti in un festival, ma si sa la scelta e la libertà d’espressione continuano a rimanere libere) che arriveranno sempre a “esporre” senza mai affrontare un giudizio, elaborare un panorama che sappia “costruire”. Una risata e uno sberleffo non portano a nulla.

S’aggira pure Fabrizio Benvenuto – laurea, primo cortometraggio dieci anni fa, una menzione speciale ai Nastri d’Argento, serie televisive, oggi al suo primo lungometraggio – dalle parti del sogno cinematografico, delle scritture per un attore che tardano ad arrivare, per le sceneggiature e le regie che non sembrano mai trovare la strada giusta. Quel sogno ce lo descrive con “Il protagonista” e lo fa decisamente assai meglio della collega americana. Esplicito, sincero, dolorante d’anticamera: “Questo film nasce dal desiderio profondo di creare un’opera che possa essere un compagno di viaggio per chiunque stia inseguendo un sogno. E inseguendolo smarrisce la scintilla primordiale che lo aveva fatto nascere.” Non sono recriminazioni, non è nemmeno colpa del sistema cinema, il film “si limita a mostrare con autenticità surreale la vita di chi ha bisogno di filtrare le proprie emozioni attraverso un mezzo, una maschera, qualcos’altro di diverso da noi.” Per cui, tenendo fino a un certo punto ben salde le redini di un odierno pirandellismo, il “protagonista” Giancarlo Mangiapane, trentenne, alle spalle qualche pubblicità, un caffè da reclamizzare, nessun colpo grosso che mostri la sua faccia al pubblico delle sale, prende a recitare nella vita di tutti i giorni, a Roma, tra via del Corso e il colonnato di San Pietro. Ma l’occasione a riempire il vuoto di una vita arriva, glielo assicura il suo agente (una sbruffonata di Adriano Giannini), stanno cercando per “Clochard” un attore che rivesta il ruolo di Gustavo Noradin, campione di tip tap degli anni Cinquanta ma caduto in disgrazia per le sue dipendenze da alcol e donne. La faccia, le inflessioni venete, le movenze, tutto pare andare a posto a poco a poco, Giancarlo supera anche le raffinate pretese di una casting director, sembra fatta. L’immedesimazione si fa totale e il ragazzo andrà a mescolarsi tra i tanti derelitti che occupano i marciapiedi, tra la richiesta di una sigaretta e un goccio dalla bottiglia. Umano, arricchito di piccoli episodi che lo sanno costruire con intelligenza e con estrema sincerità (per la volontà di attore Pierluigi Gigante, sotto la azzeccata ombra di Fregoli, e regista/sceneggiatore di mettersi veramente in gioco), realissimo ma anch’esso capace di inserire note surreali di tutt’altro sapore, “Il protagonista” appare sincero nella ricerca di una identità e di un successo.

Arriva lo Spike Lee già presentato a Cannes, bella chicca del direttore Base, “Highest 2 Lowest”, ed è grande cinema, quello di un vero maestro qui in forma perfetta che sa attingere alla fonte di “Anatomia di un rapimento” di Kurosawa, che sa raccontare (ancora il riscatto di un figlio, ma con complicazioni, nel mondo dorato e apparentemente tranquillo di un magnate discografico, con fanalino di coda rassicurante: siamo dalle parti del più adrenalinico “Ransom” con Mel Gibson, là con una ricca compagnia aerea privata ) e svolgere l’intera vicenda con un ordine raffinato e scene madri che non guastano – David King è deciso a riconquistare la maggioranza delle azioni della sua etichetta per riassumerne il completo controllo proprio nel giorno in cui riceve una telefonata anonima che renderà difficili le sue decisioni -, che guarda con partecipazione al dilemma morale che già alla metà del film si pone, con una ambientazione da capogiro (i Basquiat appesi alle pareti dell’appartamento megalussuoso del protagonista Denzel Washington farebbero girare la testa a chiunque, le scene sono di Mark Friedberg), con l’apporto d’eccezione della fotografia di Matthew Libatique – soltanto la guida panoramica tra i grattacieli di New York dall’alto varrebbe il costo del biglietto -, con il montaggio che dobbiamo a Barry Alexander Brown (da godersi appieno l’inseguimento del rapinatore e degli zaini neri che passano di mano in mano, da motocicletta a motocicletta), a creare zone di alta tensione. Avremo ancora voglia di riparlarne quando il il film uscirà sugli schermi, per adesso segnatevelo nel promemoria.

Elio Rabbione

Rock Jazz e dintorni a Torino: Elisa e il quartetto Dobler-Di Castri- Moroni-Zirilli

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA

Martedì. Al teatro Colosseo si esibisce Rkomi.

Mercoledì. Al Blah Blah suonano gli Eden4All + Marides.

Giovedì. Allo Ziggy sono di scena Slaughter & The Dogs + Fuori Controllo. Allo Spazio 211 si esibisce Dutch Nazari. All’Off Topic suonano : Juma, Ellie Cottino , Sista Sofy, Edera, Euphonia. Al Magazzino sul Po si esibisce Speedy. Al Cafè Neruda suona il Tessarollo- Ruggeri Duo. Al Vinile è di scena il C:C:C. Gospel Choir + Alberto Marsico.

Venerdì. All’Inalpi Arena arriva Elisa. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Planet Opal. Alla Divina Commedia suonano i Novo Look. All’Hiroshima Mon Amour sono di scena gli Elephant Brain. Al Circolo Sud si esibisce Giulia B. Al Vinile per 2 sere consecutive suonano R.J Mischo + Umberto Porcaro+ Good Gheddo trio.

Al Circolino si esibisce l’ Hammond Quartet.

Sabato. Al Blah Blah si esibiscono Dune Aurora + Aganoor. Al Folk Club suonano Thomas Dobler, Furio Di Castri, Dado Moroni, Enzo Zirilli. Alla Divina Commedia sono di scena i Revenge.

Domenica. Alle OGR suona Abdullah Miniawy Trio. Al Teatro Concordia si esibiscono I Cani.

Pier Luigi Fuggetta

Basta violenza. Le iniziative della Città di Torino per il 25 novembre

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La Città di Torino, costantemente impegnata nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, anche quest’anno aderisce alla “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ricorrenza internazionale istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite.

Per celebrare l’importante appuntamento del 25 novembre, l’Amministrazione comunale – attraverso il Servizio Promozione della Salute, Pari Opportunità e Politiche di Sussidiarietà e il Centro Antiviolenza della Città, in collaborazione con le associazioni e gli enti aderenti al Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD) – propone un articolato programma di iniziative di informazione e sensibilizzazione.

Il 25 novembre, dalle ore 16 alle 18, la Sala Colonne di Palazzo Civico ospiterà il convegno “Violenza di genere nelle famiglie. Come prevenirla, affrontarla e superarla”, dedicato all’analisi delle dinamiche di violenza e conflitto intrafamiliare in un’ottica di genere. L’incontro affronterà aspetti giuridici, psicologici e sociali, con particolare attenzione agli strumenti di tutela e protezione a disposizione delle donne e dei loro figli, grazie al contributo di relatrici e relatori che interverranno a titolo gratuito. L’appuntamento vedrà in apertura gli interventi istituzionali della vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro, dell’assessore ai Diritti e Pari opportunità Jacopo Rosatelli e della consigliera delegata alle Politiche Sociali e di Parità della Città Metropolitana Rossana Schillaci. Nei giorni che precedono la Giornata, le locandine promozionali dell’evento saranno diffuse nelle Biblioteche civiche e negli uffici aperti al pubblico.

“Il 25 novembre ci ricorda, con forza, quanto la violenza contro le donne sia ancora oggi una ferita aperta nelle nostre comunità – dichiara Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e alle Pari Opportunità della Città di Torino –, e le iniziative che proponiamo vogliono essere un invito a riconoscere la complessità del fenomeno, a parlarne pubblicamente e ad agire in modo concreto. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il nostro convegno al focus famiglie, famiglie quale luogo nel quale possono purtroppo nascere e prodursi violenze, ma anche luogo in cui la prevenzione è più efficace e si costruisce una cultura del rispetto.
La Città continuerà a lavorare con associazioni, professioniste e professionisti, per rendere sempre più efficace la rete di supporto e per affermare, ogni giorno, il diritto delle donne alla libertà e all’autodeterminazione. Per questo è importante che tutte le istituzioni si impegnino in questa battaglia di civiltà, per smontare i pregiudizi e gli stereotipi di genere, propri di una cultura patriarcale, che spesso sono la base da cui possono poi prodursi azioni violente”.

Accanto al convegno, la Città promuove una campagna di comunicazione istituzionale dedicata al 25 novembre e al Centro Antiviolenza, realizzata attraverso l’affissione di due circuiti di 380 manifesti la cui grafica è stata curata dal Coordinamento Comunicazione Ente del Gabinetto del Sindaco.

A questa si affianca il rilancio della campagna “LEI È”, promossa dalle associazioni Lofficina, SeNonOraQuando?, Break the Silence Italia e Torino Città per le Donne, con il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso e della Città. La campagna, composta da tredici soggetti grafici dedicati ai diritti delle donne e al contrasto della violenza, giunge nel 2025 alla sua fase conclusiva. I materiali, stampati in formato cartolina e distribuiti nelle biblioteche civiche e negli uffici comunali, saranno diffusi anche grazie alla collaborazione gratuita di GTT che li renderà visibili sulle locandine elettroniche dei mezzi di superficie. Due brevi video saranno inoltre trasmessi nelle stazioni della metropolitana.

Il Comitato Unico di Garanzia della Città parteciperà attivamente alle iniziative attraverso la pubblicazione di un numero speciale della newsletter digitale “InformaCUG”, dedicata alla Giornata, e con la presenza della Presidente del CUG al convegno “Prevenire e Intervenire: Molestie e violenza di genere nei luoghi di lavoro: a che punto siamo?” che si terrà il 20 novembre all’Auditorium del Centro Servizi del Grattacielo Piemonte. L’intervento permetterà di presentare le buone pratiche sviluppate dalla rete cittadina dei CUG in occasione del decennale.

Nel pomeriggio del 25 novembre, la Bottega InGenio – nata da un progetto del Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi della Città – realizzerà, insieme a un gruppo di volontarie e volontari, un’opera collettiva di ricamo e cucito e ospiterà, a titolo gratuito, la presentazione del libro di Gabriella Dario “Se non vivi sotto un sasso”.

In occasione della Giornata, un’altra iniziativa significativa sarà la mostra “Com’eri vestita?”. Realizzata da Amnesty International in sostegno alla campagna “IoLoChiedo – Il sesso senza consenso è stupro”, l’esposizione, promossa dal Consiglio Comunale di Torino in collaborazione con la Consulta Femminile Comunale, invita a riflettere sui pregiudizi e sui meccanismi di colpevolizzazione delle vittime di violenza sessuale, attraverso la ricostruzione delle loro storie, insieme agli abiti che indossavano al momento della violenza subita, con l’obiettivo di abbattere uno dei pregiudizi ancor oggi più radicati sulle violenze di genere, ovvero quello secondo il quale la vittima “avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti diversi”. L’inaugurazione della mostra avverrà mercoledì 19 novembre alle ore 11 nella sala Colonne di Palazzo Civico e vedrà la partecipazione della Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo. L’esposizione sarà poi visitabile fino al 28 novembre nel loggiato antistante la sala Colonne, con orario 9–17 dal lunedì al venerdì e 9–12 il sabato.

Anche per il 2025, inoltre, la Città partecipa alla campagna “Posto Occupato”, con il posizionamento di una sedia simbolica in luoghi ad alta frequentazione per ricordare l’assenza delle donne vittime di femminicidio. Una partecipazione rafforzata dall’adesione alla Giornata del Torino Film Festival, che durante la manifestazione cinematografica vedrà un cartello di “Posto Occupato” posizionato su una sedia in ogni sala di proiezione, e che la sera del 25 novembre vedrà la partecipazione dell’assessore Rosatelli alla kermesse.

Infine la sera del 25 novembre, la Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino, sarà illuminata di arancione, aderendo alla campagna internazionale “Orange the World / UNiTE” promossa da UN Women Italy, grazie alla collaborazione gratuita di IREN.

Tutte le iniziative promosse dalla Città, dalle associazioni e dagli enti aderenti alla rete del CCVD saranno rese note tramite il sito istituzionale, i canali social della Città e il portale IRMA. A supporto della diffusione delle informazioni, il Servizio Promozione della Salute, Pari Opportunità e Politiche di Sussidiarietà realizzerà un opuscolo informativo online che raccoglierà le attività organizzate sul territorio torinese.

A conferma dell’impegno costante della Città emergono inoltre i dati relativi all’attività del Centro Antiviolenza nel corso del 2024. Sono state 188 le nuove prese in carico, alle quali si aggiungono 125 situazioni già aperte negli anni precedenti, per un totale di 313 donne accompagnate nel loro percorso di uscita dalla violenza. Nel complesso, il Centro ha registrato 985 contatti, dei quali 64 consulenze dedicate, 609 contatti telefonici e 312 scambi via mail, dati che testimoniano la funzione fondamentale del servizio come presidio di ascolto, supporto e protezione per le donne del territorio.

TORINOCLICK

Serie A, al Franchi decide la qualità: meglio la Fiorentina della Juventus

Serie A, al Franchi decide la qualità: la Fiorentina meglio della Juventus grazie a due lampi di Kostić e Mandragora. Il serbo sblocca nel recupero del primo tempo con un sinistro preciso all’angolino, mentre nella ripresa il centrocampista viola raddoppia con un tiro potente sotto la traversa.
Doveri prima concede e poi annulla un rigore per un contatto tra Marí e Vlahović dopo verifica al Var. Kean colpisce una traversa nel finale. Viola ancora senza vittorie, mentre per la squadra di Spalletti arriva il terzo pareggio in quattro gare. Tensione iniziale per cori discriminatori rivolti a Vlahović.

Enzo Grassano

Terzo concerto dell’Orchestra Polledro: “Italia-Germania 1871, il gran finale a teatro” 

L’orchestra Polledro prosegue la stagione 2025 con il terzo concerto della rassegna  intitolata “Il respiro della musica” , giunta alla sua terza edizione, giovedì 27 novembre prossimo alle ore 21. Il concerto si intitola “Italia-Germania 1871, il gran finale a teatro”. Sul podio Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra. Teatro del concerto l’Auditorium Leo Chiosso, in via della Conceria a Chieri, nel Torinese.
Verranno eseguiti di Wolfgang Amadeus Mozart ‘La clemenza di Tito’  KV 621, selezione e trascrizione per ensemble di fiati di Josef Triebensee (1772-1846), e il ‘Flauto Magico’ , Die Zauberflote KV 620, selezione e trascrizione per ensemble di fiati di Joseph Heidenreich  (1743-1821).
Nel cuore del Settecento la trascrizione per ensemble di fiati rappresentava una delle pratiche più amate  e raffinate della vita musicale europea e in un’epoca in cui opera e Sinfonia costituivano il vertice dell’arte musicale, la possibilità di ascoltare quelle stesse composizioni al di fuori dei grandi teatri e delle sale da concerto divenne un desiderio diffuso, soprattutto negli ambienti aristocratici  e borghesi.
La Harmoniemusik, termine con cui si indicava questo genere di ensemble, permetteva di trasformare le grandi opere in una forma più intima, destinata ad essere eseguita nei salotti, nelle residenze nobiliari e nei giardini. Otto strumenti componevano l’organico classico, due oboi, due clarinetti, due corni e due fagotti. Talvolta si aggiungevano il contrabbasso o il controfagotto , che ne arricchivano la profondità sonora.
La trascrizione non era, però, una semplice riduzione. Rappresentava un’arte autonoma, un esercizio di ingegno e sensibilità.
I trascrittori, spesso musicisti di alto livello, non si limitavano, infatti,  a copiare o semplificare, ma dovevano reinterpretare, scegliere e ricreare la complessità orchestrale in un linguaggio piu sobrio ma non per questo meno espressivo. Le  versioni per fiati divennero vere e proprie opere d’arte parallele, in cui la sostanza musicale restava intatta, pur cambiando forma e prospettiva.
Ascoltando Mozart in questo contesto si può riscoprire la sua musica sotto una luce nuova . Spogliata dell’apparato scenico e vocale,  essa rivela ancora maggiormente la sua architettura perfetta, la purezza delle linee melodiche, la trasparenza della scrittura armonica e quella vitalità inesauribile che ne fa una delle pagine più luminose della storia della musica.

Composta nel 1871, la Clemenza di Tito rappresenta una delle ultime due opere di Wolfgang Amadeus Mozart e segna il ritorno all’opera seria, dopo anni di successi nel teatro comico  e nel singspiel. Commissionata per l’inconorazione dell’imperatore  Leopoldo II come re di Boemia, l’opera fu scritta nel giro di poche settimane su libretto di Caterino Mazzolà tratto da un testo di Metastasio. La vicenda, ambientata nella Roma imperiale,  ruota intorno alle figure  dell’imperatore Tito, simbolo di virtù e perdono, e di Vitellia,  mossa da ambizione e desiderio di vendetta.
Josef Triebensee,  oboista, direttore e compositore boemo, fu tra i più  apprezzati  della Harmoniemusik, fu collaboratore di Mozart e Haydn  ed era noto  per la sua straordinaria capacità di trasporre la complessità orchestrale  nel linguaggio dei fiati.

L’ascoltatore, guidato dalla voce dei fiati, rivive le emozioni dei personaggi . Gli oboi traducono il lirismo dei sentimenti più intimi, i clarinetti restituiscono la duttilità e la dolcezza delle arie vocali, i fagotti danno corpo alla profondità dei contrasti, mentre i corni innalzano la scena a una dimensione eroica e solenne. In questa versione più concentrata, il dramma mozartiano diventa ancora più diretto, essenziale e vibrante.
Nel 1791, anno del suo ultimo travolgente periodo creativo, Mozart compose il ‘Flauto Magico’, il suo estremo capolavoro teatrale, scritto su libretto di Emanuel Schikaneder, amico e collaboratore dell’autore; l’opera unisce elementi fiabeschi, massonici e filosofici, intrecciando leggerezza e profondità, comicità e spiritualità. In essa convivono l’ironia di Papageno, la purezza di Tamino e Pamina, la terribile maestà della Regina della Notte e la saggezza solenne di Sarastro. Un universo teatrale che rappresenta,  forse meglio di ogni altra sua opera, la visione umanistica e iniziatica di Mozart.

Heidenreich,  grazie alla sua profonda conoscenza dello stile mozartiano, riesce  a condensare la varietà e la bellezza del Flauto Magico in un affresco di straordinaria bellezza. La trascrizione conserva l’essenza teatrale dell’opera , ma ne mette in risalto la purezza musicale. I clarinetti,  con la loro agilità e morbidezza,  evocano la leggerezza del flauto. I fagotti, con la loro profondità,  conferiscono gravità alle sezioni corali e sacre, mentre i corni, con i loro colori caldi e solenni, creano un ponte tra la dimensione terrena e quella simbolica.
Nella selezione proposta si ritrovano alcuni dei momenti più iconici dell’opera, l’aria di Tamino, i duetti giocosi di Papageno e Papagena, e i cori carichi di spiritualità  e luce. Il risultato è  dato da un mosaico  sonoro carico di suggestione, in cui ogni strumento assume il ruolo di narratore e protagonista.
Questo viaggio nella musica di Mozart attraverso le trascrizioni per fiati non è solo un omaggio alla tradizione, ma vuole anche essere una riflessione sulla natura stessa dell’interpretazione, laddove ridurre non significa togliere, ma svelare. Ridurre all’essenziale permette di mettere a fuoco ciò che davvero conta, la melodia,  il ritmo, la tensione espressiva.

Il maestro Federico Bisio, conseguita la Laurea a pieni voti in Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino, ha frequentato i corsi di Composizione Sperimentale  presso il Conservatorio di Milano,  dedicandosi allo studio della direzione d’orchestra e diventando dal novembre del 2012 direttore stabile dell’Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro.

Giovedì 27 novembre  2025 ore 21

Auditorium Leo Chiosso

Via della Conceria Chieri ( To)

Info@orchestrapolledro.eu

Il concerto è  a offerta libera.

Mara Martellotta

La cultura del caffè approda al Mercato Centrale con Coffee Reload 

Sabato 29 novembre, dalle 10 alle 17.30, piazza della Repubblica celebra il caffè come simbolo di condivisione e convivialità. Una serie di attività e degustazioni consentiranno di conoscere meglio e apprezzare questo prodotto così radicato nella nostra quotidianità. Avrà infatti luogo Coffee Reload, un evento dedicato al mondo del caffè, ideato e organizzato da Fabio Verona per conto di ASA Associazione Stampa Agroalimentare Italiana, con patrocinio di EPAT e ASCOM Torino. Si tratta di un’opportunità unica per esplorare un settore in continua evoluzione e promuovere un dialogo interattivo tra professionisti, aziende e aappassionati di questa bevanda. Il profumo avvolgente del caffè diventerà protagonista indiscusso di un’esperienza unica, dove torrefazioni, esperti e appassionati si uniranno per condividere aromi, racconti e idee innovative. I visitatori intraprenderanno un vero e proprio viaggio sensoriale che partirà dal chicco e approderà alla tazzina, attraversando le fasi di infusione  che vanno dalla moka all’espresso, senza trascurare le ultime tendenze nel settore del bar.

Coffee Reload si caratterizza per un programma ricco e variegato tra talk, degustazioni e masterclass per scoprire la cultura del caffè nelle sue molteplici sfaccettature. Al piano terra ci si potrà immergere nella cultura del caffè, con la presenza di IVCA International Woman Coffee Alliance, che presenterà le storie delle donne nel settore. Gli ospiti potranno assistere a dimostrazioni dal vivo di IPA Porcellane “su come nasce una tazzina” e gustare drink esclusivi, realizzati da antiche distillerie Vincenzi, in collaborazione con Affini, con il primo Gin alla cascata al mondo e drink NOLO. Un’esperienza da non perdere presso l’Emporio Sabaudo. Salendo al primo piano, l’arte si intreccerà con la cultura grazie alla collaborazione con la libreria Luxemburg e le opere di Bruno Casetta. La moka sarà al centro di un’area dedicata, mentre Luciano Iamonte condurrà masterclass sulla tostatura. Non mancheranno interazioni con gli specialisti della Latte Art, e approfondimenti sul caffè monoporzionato. Al secondo piano, il Roaster Village offrirà degustazioni gratuite dei migliori Speciality Coffee, seguito dalla finale nazionale del Campionato di Macinatura, che sicuramente promette di entusiasmare gli amanti del caffè. A partire dalle 10.30, si svolgerà l’incontro dal titolo “Le istituzioni si confrontano”, dedicato al mondo del caffè, con l’obiettivo di promuoverne il consumo di qualità. Sotto la moderazione della giornalista Piera Genta, coordinatrice nazionale ASA, diversi esperti si confronteranno su valori, esperienze e innovazioni del settore, inclusi i rappresentanti del Comune di Torino e i rappresentanti del caffè. Alle 12 il focus si sposterà su “Cucina e caffè”, approfondendo il ruolo del caffè nelle ricerche gastronomiche e analizzando le opportunità legate al suo utilizzo nel mondo dei ristoranti. Anche in questo caso Piera Genta guiderà la discussione, mentre sarà offerta la degustazione di una ricetta a base di caffè, con posti limitati. Alle 14 vari esperti si alterneranno sulla questione che riguarda il valore etico, moderati da Monica Di Martino. Alle 15 si terrà l’incontro su “Il caffè in pasticceria(oltre al tiramisù)” con la moderazione della direttrice di Pasticceria Internazionale Livia Chiriotti. Infine, alle 16, si concluderà la giornata con l’incontro con medici e professionisti su “Gusto, olfatto e interazioni tra caffè e dolci”, condotto da Piera Genta.

Coffee Reload pone in connessione il settore professionale del grande pubblico, stimolando conversazioni su temi fondamentali quali il consumo consapevole, la sostenibilità e nuovi modi di vivere l’esperienza del caffè. Si tratta di un invito a riscoprire i piacere di un caffè ben preparato, sorretto da una sinfonia di aromi che stupiscono e ispirano. Durante l’evento, gli studenti dell’istituto alberghiero Immaginazione e Lavoro parteciperanno attivamente alle masterclass, affiancati da esperti del settore.

Sabato 29 novembre – piazza della Repubblica – Mercato Centrale – dalle 10 alle 17.30

Mara Martellotta

San Mauro, cooperazione: “Conoscersi per comprendere”

IL COMUNE RINNOVA L’IMPEGNO PER PARTENARIATI SERI E DURATURI

San Mauro Torinese capofila della cooperazione in Senegal: un’aula informatica è il primo passo per un futuro di pace e sviluppo armonico

Grande partecipazione di cittadini e cittadine sanmauresi ieri sera, giovedì 20 novembre,
presso la Sala del Consiglio comunale, per l’iniziativa CONOSCERSI PER
COMPRENDERE. L’evento è stato organizzato per presentare i risultati e le prospettive
del progetto di cooperazione internazionale in Senegal, che vede il Comune di San Mauro
Torinese protagonista insieme alle realtà di Beinasco e Rivoli.
La missione in Senegal, cofinanziata dal bando regionale “Piemonte e Africa SubSahariana”, attraverso Compagnia di San Paolo, ha avuto il suo primo e significativo
risultato nella realizzazione dell’aula informatica presso la scuola primaria di Sicap
Liberté, Dakar, cuore del progetto sanmaurese denominato “Tech Jeunes”. L’aula è stata
inaugurata lo scorso 5 novembre in una cerimonia condivisa a distanza con i bambini e gli
insegnanti delle scuole sanmauresi.
Hanno preso parte all’incontro di ieri sera, condividendo le immagini e i dettagli della
missione istituzionale, le figure che hanno partecipato al progetto:

• Giulia Guazzora, Sindaca di San Mauro;
• Daisy Miatton, Assessora alla Cooperazione internazionale di San Mauro;
• Daniel Cannati, Sindaco di Beinasco;
• Matteo Carosso, Assessore di Beinasco e vicepresidente Co.co.pa;
• Edoardo Daneo, Referente del Comitato Comuni per la Pace (Co.co.pa.);
• Cherif Ndiaye, Presidente dell’Associazione Africa Qui, partner del progetto

Cooperazione decentrata e relazioni stabili
Il dibattito ha messo in luce la filosofia del Co.co.pa. e dei Comuni e partner aderenti: non
pura assistenza, ma promozione della pace e dello sviluppo in loco attraverso la
cooperazione decentrata.
L’assessora Daisy Miatton ha ripercorso le fasi della missione, ribadendo l’importanza di
aver potuto visitare strutture e progetti locali, per comprendere e meglio valutare quali
possano essere i punti di incontro e le progettualità future.
Il sindaco Daniel Cannati e l’assessore Matteo Carosso di Beinasco hanno, invece,
sottolineato l’importanza di “guardare oltre i colori politici” e di “vedere con i propri occhi” la
realtà locale, esprimendo profonda impressione per la vivacità dello sviluppo demografico,
la crescita dell’economia e la vitalità delle relazioni in Senegal.
«L’obiettivo principale di missioni come quella che ha interessato i Comuni di San Mauro e
Beinasco è creare relazioni stabili e durature, dar luogo a un rapporto tra amministrazioni
a favore della conoscenza reciproca, intercultura e pace tra territori- ha spiegato il
Referente Edoardo Daneo, -La nostra azione intende la cooperazione come uno
strumento di pace che favorisca lo sviluppo armonico, basato sulla responsabilizzazione
dei partecipanti e non come un modello che replichi il colonialismo del passato».

Prospettive future
Durante la serata è emerso come sia fattiva la collaborazione tra Regione Piemonte e
Co.co.pa attraverso la creazione di canali diretti e duraturi. In futuro, il piano di
cooperazione potrebbe interessare tematiche estremante attuali come educazione,
sviluppo delle energie rinnovabili e pianificazione territoriale.
La realizzazione dell’aula informatica è stata definita, quindi, un punto di partenza per un
percorso che rafforzerà sempre più i

Assegnato il premio “Donne Exempla”

 All’Istituto Alfieri di Carrù, riconosciuto come luogo sicuro per giovani donne italiane e straniere

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, è in programma l’evento di premiazione del progetto di Solidarietà della Cultura “Donne Exempla”, che si terrà a Torino il 25 novembre, alle ore 18.
L’iniziativa, ospitata a Torino dalla Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS di corso Trento 13, nasce per sostenere le donne che combattono per il diritto all’istruzione e per una cittadinanza basata sull’uguaglianza di genere.
Quest’anno la giuria, composta da Maria Luisa Reviglio della Veneria, presidente dell’Associazione Amici dell’Educatorio della Provvidenza, Paola Casacci, direttrice della Fondazione Educatorio della Provvidenza, Silvia Bergoglio, rappresentante dell’Associazione Uni.vo.ca., Caterina Agus, rappresentante della Fidapa sezione Torino Val Susa, e Lilia Marchetto, rappresentante dell’Associazione Amici della Sacra di San Michele, ha deciso all’unanimità di conferire il premio all’Istituto Alfieri Carrù di Torino, riconoscendolo come “luogo sicuro” che da decenni offre rifugio, formazione e avviamento al lavoro a giovani donne italiane e straniere.

Il programma di questa edizione si estende oltre la premiazione, promuovendo momenti di divulgazione culturale. Tra questi, segnaliamo il Concerto “Donne Exempla” in collaborazione con il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Torino, previsto per il 28 novembre prossimo, alle ore 20.30, presso l’Auditorium Orpheus di corso Trento 13.
Il progetto “Donne Exempla” nasce dal desiderio di dare voce e volto a quelle donne che, con la loro vita e le loro scelte, hanno difeso e promosso il valore della cultura come strumento di libertà.

Partendo da alcune figure emblematiche, la raccolta si amplia di anno in anno, creando una galleria virtuale di storie femminili che diventano esempio, ispirazione e memoria. Ogni ritratto racconta una donna che ha lottato per l’accesso alla conoscenza, che ha creduto nel potere dell’istruzione come mezzo di emancipazione, che ha superato ostacoli sociali, economici o culturali per affermare il proprio diritto a studiare, insegnare, creare.
“Donne Exempla” è un archivio vivo e in continua crescita: non solo una collezione di biografie, ma un mosaico di esperienze che testimoniano come la cultura possa trasformare la vita e aprire possibilità. È uno spazio di riconoscimento e gratitudine verso chi, con coraggio e determinazione, ha reso più accessibile il sapere alle generazioni future.

Mara Martellotta

Parte la Fiat Torino City Marathon, le modifiche viabili

 

Oggi, domenica 23 novembre 2025 si terrà la manifestazione podistica Torino City Marathon sulla distanza di 42,195 km. Insieme alla corsa principale si svolgeranno anche la Torino City Half Marathon, su un percorso di 21,097 km, e la Torino City Run, non competitiva di circa 5 km.

Il percorso della Maratona si snoderà inizialmente nel territorio della città di Torino, interessando in seguito i comuni di Beinasco, Nichelino e Moncalieri, per poi rientrare in città con arrivo di fronte a Palazzo Reale.

La partenza, fissata per le ore 8.30, sarà in piazza Castello. La viabilità inizierà a subire variazioni dalle ore 07.30 e le strade attraversate nella prima parte del percorso saranno chiuse a partire dalle ore 7.50. La parte finale di percorso, con il rientro in città, sarà chiusa dalle ore 09.40. Le riaperture al traffico saranno graduali e avverranno man mano che l’ultimo concorrente sarà transitato. Il tempo limite della gara è di 5 ore e mezza. L’area interessata sarà soggetta a modifiche viabili.

Il percorso di gara, lungo il quale sarà interdetta la circolazione veicolare, sarà il seguente:

PERCORSO, prima parte (chiusura al traffico dalle 7.50)

piazza Castello – via Micca – via Cernaia – corso Vinzaglio (carreggiata centrale) – corso Duca degli Abruzzi (carreggiata centrale) – largo Orbassano – corso IV Novembre (carreggiata centrale) – corso Agnelli (carreggiata centrale) – corso Agnelli dopo Cosenza (carreggiata centrale ovest) – corso Tazzoli (carreggiata centrale sud) – corso Tazzoli (inversione all’intersezione con corso Siracusa) – corso Tazzoli (carreggiata laterale sud) – corso Agnelli (carreggiata centrale ovest) – piazzale Caio Mario nord – corso Settembrini (carreggiata nord) – corso Settembrini (bretella di inversione fronte corso Orbassano) – corso Settembrini (carreggiata sud) – piazzale Caio Mario sud – corso Unione Sovietica (carreggiata centrale) – rotonda Carello – strada del Drosso (carreggiata sud) – strada del Drosso (carreggiata parzializzata dopo Anselmetti) – confine con territorio comune di Beinasco.

Per questa parte del percorso si prevede la riapertura progressiva delle strade interessate tra le ore 9.30 e le ore 10.45 e comunque a cessate esigenze.

La gara proseguirà quindi fuori dal territorio cittadino interessando Beinasco, Borgaretto, Stupinigi, Nichelino e Moncalieri. Il rientro nel comune di Torino è previsto in corrispondenza del km 34 in corso Moncalieri (strada ai Cunioli Alti).

PERCORSO, parte finale con rientro in città (chiusura al traffico dalle 9.40)

Corso Moncalieri (lato fiume Po e carreggiata parzializzata) – piazza Zara (asse centrale lato sud e careggiata parzializzata) – corso Monterotondo (lato sud e carreggiata parzializzata) – piazza Muzio Scevola (lato sud) – ponte Balbis (da bretella sud carreggiata parzializzata) – corso Dogliotti (carreggiata est di superficie) – sottopasso Lanza – Massimo D’Azeglio (carreggiata centrale est) – piazzale Rita Levi Montalcini  – pista battuta parallela a sede tramviaria di corso Massimo d’Azeglio – rotatoria Nikola Tesla – viale Mattioli – viale Virgilio – corso Cairoli (carreggiata centrale) – lungo Po Diaz – piazza Vittorio Veneto (asse centrale lato sud) – via Po – piazza Castello (corsia centrale riservata GTT) – piazza Castello area fontane – piazzetta Reale.

Per questa parte di percorso di gara si prevedono riaperture graduali, tra le ore 13.30 e le ore 14 e comunque a cessate esigenze.

Mezza Maratona
La Torino City Half Marathon partirà dal comune di Nichelino alle ore 10.15 e farà ingresso nel comune di Torino al km 15 del suo tracciato, su corso Moncalieri (altezza civico 258) e fino all’arrivo il percorso sarà in comune con quello della Maratona.

Camminata non competitiva
La Torino City Run partirà dopo la Maratona. Il percorso, soggetto a divieto di transito, si svilupperà su piazza Castello, via Micca (lato sud), via Cernaia (lato sud), corso Vinzaglio (carreggiata laterale ovest), via Ruffini, via Guicciardini, via Cernaia (lato nord), via Pietro Micca (lato nord), piazza Castello (carreggiata nord, primo tratto), piazza Castello (carreggiata sud, da via Roma), viale Primo Maggio (semicarreggiata nel senso di marcia), viale Partigiani, corso San Maurizio (carreggiata laterale lato Giardini Reali), rondò Rivella (semi rotatoria sud), viale Primo Maggio basso, viale Primo Maggio alto (semicarreggiata), con arrivo in piazza Castello. Le parti di percorso non in comune con le altre due manifestazioni podistiche saranno chiuse tra le ore 08.00 e le ore 10.15.

Ponti
Dalle ore 9.45 alle ore 14.00 circa è prevista la chiusura totale del ponte Umberto I in entrambe le direzioni, la chiusura del ponte Balbis in direzione collina, la chiusura parziale del Ponte Vittorio Emanuele I (Gran Madre) che sarà transitabile solo in direzione collina per chi proviene da lungo Po Cadorna, e del Ponte Isabella in direzione corso Massimo D’Azeglio. Saranno completamente aperti i ponti Sassi e Regina Margherita.
Per chi proviene dalla collina, in direzione centro città, è consigliato l’utilizzo del ponte Regina Margherita; in direzione Moncalieri è consigliabile l’utilizzo di un itinerario collinare.

Divieto di transito
Sarà in vigore il divieto di transito su tutto il percorso di gara da 30 minuti prima del passaggio della testa della corsa e sino a cessate esigenze.

Strade chiuse
Tra i principali viari impegnati, o diretti verso i percorsi delle manifestazioni podistiche, in particolare saranno chiusi: via Pietro Micca, via Cernaia, corso Moncalieri in direzione sud (da piazza Zara verso Moncalieri), corso Unione Sovietica in direzione sud (da piazzale Caio Mario a ingresso tangenziale), strada del Drosso in direzione est (da via Anselmetti a corso Unione Sovietica), corso Unità d’Italia (dal sottopasso Lingotto in direzione corso Bramante, con obbligo di imbocco del sottopasso Lingotto), corso Dogliotti in direzione centro città. Il sottopasso Lanza sarà chiuso in entrambe le direzioni.

Su corso Massimo D’Azeglio la corsa interesserà il tratto compreso tra corso Dante e corso Raffello, dove i podisti faranno ingresso in piazzale Montalcini. Il tratto tra corso Raffaello e corso Vittorio sarà invece percorribile.

Si prevede traffico intenso soprattutto nelle zone di corso Dogliotti, corso Bramante, corso Massimo D’Azeglio corso Dante, Ponte Isabella, corso Vittorio Emanuele II. Tutte le strade dei percorsi indicati saranno comunque soggette a divieto di transito nelle parti occupate dalle manifestazioni podistiche.

Carreggiate laterali e parzializzazioni
Gran parte delle carreggiate laterali delle strade interessate dal percorso di gara resteranno aperte e saranno percorribili dai veicoli senza possibilità di svoltare intersecando il percorso di gara.
Alcuni assi viabili saranno parzializzati
 e percorribili in un solo senso di marcia. Tra gli altri: strada del Drosso (tratto Anselmetti – confine comunale) percorribile in direzione Ovest, verso il comune di Beinasco; corso Moncalieri (tratto bivio al Castello Moncalieri e piazza Zara) traffico aperto direzione nord.

Divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli

Domenica 23 novembre 2025 saranno istituiti divieti di sosta con rimozione forzata dei veicoli nelle seguenti aree: piazza Castello (sede veicolare) dalle ore 04.30 fino a cessate esigenze; viale Virgilio, tratto civico 17 a corso Vittorio Emanuele II, ambo i lati dalle 04.30 alle 14.00; viale Primo Maggio, ambo i lati, dalle 04.30 alle 10.30; viale Partigiani, ambo i lati, dalle 04.30 alle 10.30; corso San Maurizio, carreggiata laterale sud, ambo i lati tratto Rondò Rivella – Partigiani, dalle 05.00 alle 10.30; piazzale Montalcini dalle 04.30 alle 14.00; su piazzale Latteria Svizzera (viale Virgilio 17) dalle 04.30 alle 14.00 e comunque sino a cessate esigenze.

Aree taxi

Sospensione aree taxi di piazza Vittorio Veneto, di piazza Castello civico 127 (lato ovest) e civico 3 (lato sud-est) e di corso Vittorio Emanuele II angolo via Virgilio (monumento all’Arma di Artiglieria) dalle 08.00 alle 14.15.

Parcheggi sotterranei

L’uscita Viotti del parcheggio sotterraneo di via Roma – piazza San Carlo sarà chiusa dalle ore 04.30 alle ore 10.15.

Mezzi pubblici

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno momentanee deviazioni / limitazioni e/o sospensioni.
I dettagli sulle linee deviate sul sito GTT – Gruppo Torinese Trasporti: https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/12345-fiat-torino-city-marathon-fiat-torino-city-half-marathon-e-fiat-torino-city-run-variazioni-linee-domenica-23-novembre

Modifiche della viabilità non previste
Qualora le condizioni di traffico e di svolgimento in sicurezza della manifestazione sportiva lo richiedessero, la Polizia Locale potrebbe effettuare anche modifiche della viabilità non previste.

Bevande alcoliche e alimenti

Domenica 23 novembre in occasione della manifestazione podistica “Fiat Torino City Marathon” sarà in vigore in piazza Castello, piazzetta Reale, via Pietro Micca il divieto di vendita per asporto, cessione, consumo e detenzione di alimenti e bevande in contenitori in vetro e/o in metallo idonei all’offesa della persona, dalle ore 06 e fino a cessate esigenze.

Informazioni
Per informazioni sul traffico in tempo reale è possibile consultare il sito web Muoversi a Torino www.muoversiatorino.it .

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