Traguardo importante per gli Alpini Rivoli che festeggiano quest’anno il centenario di fondazione del Gruppo locale.
Nell’ambito dei festeggiamenti dal 1 al 16 giugno la Casa del Conte Verde di Rivoli (Via Fratelli Piol 8) ospita la mostra fotografica e di cimeli.
L’inaugurazione è avvenuta venerdì 31 maggio. La mostra, con ingresso gratuito, è aperta
dal mercoledì al venerdì dalle 16 alle 19
sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Detenuto tenta di strangolare poliziotto
Gli uomini della Polizia Penitenziaria avevano rinvenuto, durante una perquisizione nella sua cella qualche ora prima, un pericoloso cacciavite ed un adattatore per Sim telefoniche. E lui, detenuto nordafricano ristretto nel carcere di Vercelli, ha aggredito e tentato di strangolare un Ispettore della Polizia Penitenziaria. Dura presa di posizione da parte di Mario Corvino, vicesegretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, dopo il grave episodio avvenuto ieri nella Casa circondariale: “Il personale di Polizia Penitenziaria è sempre più stanco delle continue aggressioni e violenze subite e auspica in un celere intervento da parte dell’Amministrazione a livello nazionale”. Corvino spiega che il detenuto, dopo la perquisizione e una successiva telefonata con i familiari, pretendeva con insistenza di conferire con l’Ispettore di servizio, che era però impegnato in altre incombenze: “ha quindi assunto un comportamento palesemente aggressivo e di ostacolo al lavoro degli Agenti, opponendosi fisicamente al rientro in cella. Accorso altro personale di servizio, l’uomo si scagliava con violenza contro l’Ispettore, colpendolo con ginocchiate e tentando di strangolare. Fortunatamente il collega, a cui va la nostra solidarietà e vicinanza, è stato rapido nello scansarsi, sebbene caduto a terra e malconcio, altrimenti poteva succedere il peggio”. “Io credo che la Polizia Penitenziaria di Vercelli e del Piemonte tutto, che pure ha dimostrato grande professionalità e senso del dovere, non debba essere messa nelle condizioni di vivere situazioni di alta tensione sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine per i ricatti di alcuni ristretti violenti che evidentemente pensano di stare in un albergo e non in un carcere”, commenta Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “la situazione penitenziaria regionale e nazionale fa, ogni giorno di più, emergere la tensione che è non più latente ma palese ed evidente. Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”.
A quasi vent’anni dalla pubblicazione di “Gomorra“, il libro che ha cambiato per sempre il corso della sua vita e ha consacrato la sua figura di autore internazionale, Roberto Saviano torna in libreria con “Noi due ci apparteniamo” edito da Fuori scena. Potente e affascinante, Saviano racconta nuovamente la realtà mafiosa con un reportage narrativo innervato di storie inedite e resoconti giudiziari. L’autore mette al centro della narrazione l’amore, il sesso e la passione e l’influenza che le stesse hanno sull’andamento e sui delicati equilibri delle organizzazioni criminali. Quella condotta da Saviano è un’analisi profondissima, delicata e del tutto inedita perché arricchita da episodi privati e, talvolta spiazzanti, della vita dei personaggi che animano queste pagine. Il testo studia anche il nuovo ruolo rivestito dalle donne e di come stiano sovvertendo le regole istituzionalmente costituite. Quello che colpisce è però l’umana e profondissima domanda che si pone l’autore riprendendo una questione che già il Macchiavelli aveva indagato ne “Il principe”: è meglio essere amati piuttosto che temuti, o se è meglio esser temuti piuttosto che amati.
Ne abbiamo parlato direttamente con l’ autore Roberto Saviano.
Riprendendo questa filosofica questione, già sondata dal Machiavelli, qual è risposta?
Come diceva l’autore, nell’animo umano vi è la spinta ad essere l’una e l’altra cosa, ma è difficile mettere insieme il timore e l’amore. Machiavelli arriva alla conclusione che tra le due risulta molto “più sicuri esser temuti piuttosto che amati”. Infatti timore desta la conseguente paura di essere puniti ed è persistente nel tempo. L’amore è in continua evoluzione ed è soggetto a mutamenti, quindi, un giorno potrebbe anche venire meno. Questo concetto è ben chiaro alle organizzazioni criminali ed è per questo Raffaele Cutolo diceva che “non si può ragionare con il cuore ma solo con la testa”.
Dal suo racconto sembra che non vi sia posto per un sentimento d’amore vero nelle organizzazioni criminali. Questo perché inevitabilmente amore e tragedia vanno di pari passo?
Non solo nel mondo criminale, ma nella vita in generale sono due concetti che viaggiano in parallelo. Nelle organizzazioni l’amore viene percepito come quel qualcosa che conferisce una certa libertà che, però, i clan non possono concederti. Inevitabilmente se ti innamori “sei fuori controllo”, sei soggetto al giudizio e anche al divieto dal fare o non fare determinate cose: se ami non puoi stare alle regole dettate da loro. Per tale ragione l’amore è l’atto più pericoloso, perché è il più incontrollato. Quando in queste situazioni si ama, probabilmente, ci si sta già condannando a morte.
Anche loro però “cercano dei momenti di pace” dove far ristorare la loro anima. Dalle sue indagini, dov’è emersa più chiaramente questa ricerca?
L’ho percepito anche vedendo il modo in cui scappano e cercano delle compagne che non c’entrano nulla con l’organizzazione. Lo fanno anche solo per parlare di tematiche che si differenzino da quelli a cui sono abituati a discutere a casa loro: è un’evasione dall’ orrore che vivono.
Quindi nella vita più ritirata, come descrive nel libro, cercano la pace e forse l’amore.
In quel momento trovano un conforto e abbassano le difese. Spesso proprio allora vengono arrestati: è l’unico attimo in cui non si segue una procedura o una gestione specifica, ma si vivono dei momenti spontanei. Anche loro hanno il desiderio di vedere la persona che amano ed escono dal controllo delle regole. Se una persona ti manca o vuoi a tutti i costi vederla è difficile che si possa assecondare la prudenza. Anzi l’imprudenza che porta alla persona amata diventa la cosa più importante e decidono di esporsi.
Discostandoci dalle tematiche del libro, nel corso della conferenza ha parlato anche di libertà di espressione e ha detto che “il corpo è il più importante grimaldello che abbiamo per la nostra libertà“. Secondo Lei è così nella società odierna?
Purtroppo no, perchè viviamo ancora in una società molto bigotta.
Valeria Rombolà
E’ giunto alla sua decima edizione
Giunto alla sua decima edizione torna il progetto di arte urbana ‘Opera Viva Barriera di Milano’, il Manifesto, di Alessandro Bulgini che, dal 2015, ospita più di cinquanta artisti italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6metri ×3 di piazza Bottesini in Barriera di Milano. Il tema scelto per l’edizione 2024 di Opera Viva Barriera di Milano è il Camouflage, o cammuffamento, che si riferisce a qualsiasi metodo utilizzato per rendersi meno rilevabili alle forze nemiche. Il momento storico che viviamo evidenzia come la maggior parte dei componenti del sistema culturale sia intimoriti dall’esprimersi sulle questioni internazionali.
Il manifesto diventa, quindi, uno spazio per il non detto, per esporre una necessità, un credo personale perfettamente mascherato. Gli artisti e le artiste selezionati /e sono stati/e invitati /e a realizzare un’opera antitetica a ciò che si vorrebbe esprimere e denunciare. Un’opera mimetica e impermeabile, un perfetto Camouflage. L’edizione 2024 incentiva la possibilità di dissentire senza opporsi. Quest’anno Opera Viva Barriera di Milano il Manifesto rappresenta un’operazione corale che mira a esprimere il disagio tramite la manifestazione pubblica del suo contrario. Sette artisti e i loro manifesti insieme compongono un’unica denuncia, un’unica opera di dissenso.
Il primo manifesto camouflage è Candies do not kill children di Francesca De Angelis, che in italiano significa “le caramelle non uccidono i bambini” è il titolo dell’opera già di per sé esplicativo del nascondimento messo in atto dall’artista. Il pubblico è chiamato a cogliere l’implicito invito a mangiare caramelle piuttosto che a uccidere bambini. Il manifesto sarà esposto dal 4 al 23 giugno prossimi.
Gli artisti e le artiste che metteranno in pratica in loro camouflage in piazza Bottesini, in Barriera di Milano, sono Francesca De Angelis, Marina Arienzale, Charlotte Landini, Monica Podda, Stefano Budicin, Cocis Ferrari, Giuseppe Fittipaldi, Davide Dormino.
Mara Martellotta
L’isola del libro
RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA
Melissa Panarello “Storia dei miei soldi” -Bompiani- euro 18,00
E’ stata una delle candidate al Premio Strega, Melissa Panariello, che aveva esordito a soli 17 anni con “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire”, diventato subito un caso letterario e trasposto in un film di Luca Guadagnino nel 2005.
Ora è in lizza con questo nuovo romanzo che racconta come sia possibile definire una persona anche dal modo in cui gestisce il suo denaro.
Molto più che un semplice calcolo economico, perché a ben guardare dall’estratto conto si possono capire un’infinità di cose. Il modo in cui i soldi li guadagniamo, li gestiamo, sperperiamo o risparmiamo, cosa e come compriamo, sono tutti indicatori di come siamo fatti. Insomma: dimmi come spendi e ti dirò chi sei.
In queste pagine la Panarello racconta l’incontro di due donne i cui destini si erano in un certo senso incrociati anni prima, poi avevano preso direzioni divergenti.
Una è la scrittrice di successo Melissa, che si è costruita una carriera e una famiglia dopo l’esordio strepitoso all’epoca in cui era appena 17enne.
L’altra è l’attrice Clara, che aveva interpretato la protagonista nella trasposizione cinematografica del romanzo della prima.
Melissa (voce narrante) dopo anni incontra per caso e per la prima volta l’ex attrice Clara che, dopo l’inaspettato trionfo, la fama e il denaro, ora è precipitata nell’indigenza più nera.
Il romanzo parla di successo, autodistruzione, rapporto tra donne e denaro. E mette a confronto due personaggi che hanno toccato la vetta quando erano giovanissime e poi, laddove una ha saputo costruirsi una vita gratificante, l’altra, invece, ha finito per fidarsi di persone sbagliate, perdere tutto e precipitare nella miseria.
L’incontro del tutto casuale tra Melissa e Clara darà l’avvio a un insieme di sviluppi che animano il romanzo.
Elizabeth Day “Confessioni di un’amica” -Neri Pozza- euro 19,00
Quanto è salvifica e di cosa è fatta l’amicizia tra donne?
A sondare l’argomento ci prova la giornalista, scrittrice e guru inglese Elizabeth Day con questo libro il cui titolo originale in inglese è “Friendaholic”, che rende meglio l’idea di una vera e propria dipendenza dall’amicizia.
Tra riflessione e memoir l’autrice si chiede se la relazione tra amiche possa accostarsi a quelle romantiche, e se si, in che modo e quando. Indaga intervistando più donne diverse tra loro per età, formazione, esperienze, emozioni e modo di intendere ed affrontare la vita.
Tra le voci del libro, quella di un’artista 25enne che, alla morte della madre, quando lei aveva appena 15 anni, si è aggrappata alle amiche, diventate nucleo protettivo nei complessi anni della crescita e di fatto la sua famiglia.
Ma ci sono anche: una matura 68enne, una 35enne legata soprattutto a due migliori amiche, una studentessa di 10 anni e la sua intesa innanzitutto con il fratello e la sorella più un pool di amici e amiche.
Di testimonianza in testimonianza, le pagine ci riconfermano che l’amicizia, se costruita in un certo modo, spesso è un potente antidoto alla solitudine.
Carmen Mola “La sposa gitana” -Salani- euro 18,00
Carmen Mola è lo pseudonimo adottato dai tre scrittori e sceneggiatori che hanno scritto a 6 mani il precedente thriller di successo “La bestia” (ambientato a Madrid, oltre un milione di copie vendute e 600 mila euro vinti con il Premio Pianeta).
Sono il 54enne Antonio Mercero, il 61enne Jorge Díaz Cortéz e il 48enne Augustín Martínez. Sceneggiatori di serie tv di successo che un bel giorno hanno deciso di cimentarsi applicando lo stesso metodo di lavoro a un romanzo. Il nome di donna è stato scelto per focalizzare l’attenzione dei lettori sulla trama e non sul pool di autori.
Ora il collettivo mette in scena il ritrovamento del cadavere di una ragazza in abito da sposa, abbandonato come un manichino disarticolato in un parco periferico di Madrid. Il punto è che questo brutale omicidio è la fotocopia di uno analogo avvenuto 7 anni prima.
C’è di più, le due vittime erano sorelle, e sono state uccise allo stesso modo, alla vigilia del loro matrimonio.
Ora il colpevole del primo assassinio è in carcere da anni, allora chi lo sta emulando?
A indagare è l’ispettrice Elena Blanco, detective trasgressiva che fa parte della Bac, ovvero la Brigada de Analisis de Casos, squadra madrilena sguinzagliata per risolvere i casi più difficili ed intricati.
Jordan Harper “Tutti sanno” -Neri Pozza- euro 20,00
E’ un romanzo del tipo vecchia scuola “Hard boiled” con l’aggiunta di una lingua spedita e incisiva, derivante dall’esperienza di Harper come sceneggiatore e produttore televisivo che vive a Los Angeles.
Protagonista è Mae Pruett che di mestiere fa la protettrice dei vip losangelini carichi di soldi, perversioni e capacità sovrana di infilarsi dritti dentro ai guai. Scenario del libro è il famoso hotel Chateau Marmont, strettamente legato alla storia dei divi di Hollywood.
Val la pena ricordare che in quelle stanze hanno trovato la morte John Belushi stroncato da un overdose e Jim Morrison precipitato da un balcone. E sempre nel mitico hotel avevano soggiornato Polanski e la moglie Sharon Tate prima che la furia del satanico Charles Manson la straziasse, lei e il bimbo che portava in grembo.
Il lavoro di Mae non è di quelli facilissimi; deve tenere i vip al riparo dai media, ripulirne la reputazione, farli uscire indenni da situazioni off limits. A complicare la vita della ragazza c’è anche l’omicidio del suo capo, Dan Henningan, trovato morto nel famoso Sunset Boulevard.
Sullo sfondo campeggia una Los Angeles spietata, intrisa di corruzione, strapotere di personaggi potentissimi e dall’anima nera che fanno parte di una rete occulta. Come si destreggerà la protagonista tra bene e male?
Il campione di wave windsurf Federico Morisio in tour in Italia per una serie di conferenze. Martedì 4 giugno sarà all’Energy Center ospite del Politecnico; tra le altre tappe Rimini, Venezia, Milano.
1 giugno 2024 – Federico Morisio, windsurfer, content creator e ambasciatore dell’oceano, sarà ospite del Politecnico di Torino martedì 4 giugno alle ore 18 nella sede dell’Energy Center in via Borsellino 38, per condividere con il pubblico di appassionati e sportivi le sue esperienze di atleta professionista sulle onde 300 giorni all’anno.
Federico è un professionista del wave windsurf, una specialità che consiste nel surfare le onde e risalirle grazie alla spinta della vela, per compiere lunghe serpentine intervallate da salti e loop sulla cresta dell’onda stessa.
Le conferenze spettacolo, ideate e condotte da Raffaello Porro di StudioRPR in collaborazione con EIS e con il patrocinio della FIV, faranno vivere le emozioni e l’adrenalina di uno sport altamente spettacolare. Federico Morisio racconterà sé stesso, la sua passione, i segreti di questa affascinante e veloce disciplina sportiva. L’incontro di Torino sarà aperto con un saluto istituzionale di Silvia Barbero, Vice Rettrice per la Comunicazione e la Promozione. Interverranno anche Mauro Bonfatti, ricercatore presso il Politecnico e gli studenti del PST – Polito Sailing Team.
Scopriremo come si alimenta un campione e quanto sia importante il mindset, per essere sempre concentrati e al top, e perché sono così pochi i luoghi al mondo dove ci si può cimentare in questa difficile specialità del windsurf.
A breve, inoltre, Federico, da sempre attento alla sostenibilità, proverà una tavola in materiali ecosostenibili progettata e costruita appositamente per lui dagli studenti del PST – Polito Sailing Team del Politecnico di Torino e le conferenze saranno anche l’occasione per capire come è stata realizzata la tavola e commentarne le prestazioni. L’evento assume particolare rilevanza considerando che a breve si celebrerà la giornata Mondiale degli Oceani (8 giugno).
Main sponsor del tour è Freedom International Group, una multinazionale attiva in diversi settori, tra cui la salute e il benessere, con tre linee: qTest, un test per determinare rapidamente il proprio stato di salute; CoffeeCell, bevande al ginseng; Project V, prodotti per la salute e la bellezza, come ad esempio gli integratori alimentari naturali.
Le date in programma sono:
- giovedì 30 maggio ore 16 Rimini Wellness
- domenica 2 giugno ore 13, Salone Nautico di Venezia
- martedì 4 giugno ore 18, Energy Center Politecnico di Torino
- mercoledì 5 giugno ore 18,30 Palazzo CONI, Milano
Democrazia, Europa e politica sono in crisi
Irrompe la magistratura comunista negli Usa e condanna quel Santo Uomo di Tump. Chiaramente un processo politico. E poi che sarà mai pagare il silenzio di una porno Star. Del resto lo fanno tutti. No? Se penso che Trump potrebbe diventare Presidente Usa sono assalito dal più totale sconforto. Anche qui in Italia non ci facciamo mancare nulla. Vannacci galvanizza i fascisti nostrani evocando Junio Valerio Borghese. Capo indiscusso della X Mas ed organizzatore del fallito ed omonimo golpe. Uno che in nome dell’anticomunismo ha fatto di tutto per abbattere la democrazia. Chi prosegue per la sua politica di un colpo al cerchio ed un colpo alla botte è Giorgina detto Giorgia.
Un nome, un marchio che è una garanzia.
Programma elettorale? Siamo i più fighi del mondo e tutto va per il meglio. Qualche scaramuccia nella destra – destra centro c’è. Ma tutto è nella norma.
Viceversa le opposizioni mi sembrano la famosa commedia: sei personaggi in cerca d’autore. Agiscono in ordine sparso, cercano un posto al sole. L’operazione della Schlein di spostare a sinistra il Pd per ora non funziona. Elettoralmente parlando s’intende. Conte vuole rilanciare i suoi cinque stelle nell’orgogliosa e vana diversità. Ma tra lui ed Enrico Berlinguer c’è la fossa delle Marianne.
Renzi o Calenda alla ricerca del 4% per avere degli eletti. Tutto il resto non conta.
Sinistra sbrindellata arruola anche Ignazio Marino ed in sede locale Roberto Tricarico in pol position per diventare consigliere regionale. Tanto si sa che non c’è storia ed il futuro governatore del Piemonte sarà di nuovo Cirio. E poi… come dimenticarselo, la new entry di Michele Santoro. Supportato dagli storici Rifondaroli raccoglierà dal 2 al 3%.
Non se ne sentiva la necessità… ma tant’è. Mi sa che il tentativo di riportare il popolo di sinistra a votare non funzionerà. Quasi sicuramente un italiano su due non voterà.
Assommato a schede bianche o nulle e voti dispersi la maggioranza della minoranza dirà: abbiamo vinto. Un piccolo ricordo di gioventù. Gridavamo: la democrazia non deve diventare un rito. La democrazia è partecipazione. Purtroppo è diventato tutto un rito aggravato dalla più totale impotenza verso le guerre. E non ci sono più guerre giuste o guerre sbagliate. Tutti dicono di essere dalla parte della pace e poi proliferano guerre e produzioni di armi sempre più sofisticate. Mi sembra Bismarck che disse: le guerre sono la prosecuzione della politica in altre forme. Ora è anche la totale assenza della politica uno dei perché di queste guerre?
Fare la pace è sempre più difficile. Sempre più impossibile. Tutti i due contendenti vogliono l’eliminazione del nemico. Annientamento. Inoltre abbiamo il più totale fallimento degli organismi sovranazionali come l’ONU. E dire che l’Europa è in crisi è usare un eufemismo. Crisi di rappresentanza, crisi di ruolo e di funzione. Insomma non conta, se non urla conta poco.
E con la crisi dell’Europa politica c’è un’oggettiva crisi della democrazia. Che fare? Per ora, per noi poveri tapini andare a votare. Poi, magari, riscopriremo la parola partecipazione.
PATRIZIO TOSETTO
A Torino un treno in Rsa per curare l’Alzheimer
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Zangrillo annuncia visita, nostro segretario da sempre attento alla regione
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, torna in Piemonte. Martedì 4 giugno il segretario nazionale di Forza Italia, di cui è capolista alle Europee, è atteso a Torino per due appuntamenti elettorali in vista del voto dell’8 e del 9 giugno. A darne notizia è il segretario piemontese di Forza Italia, Paolo Zangrillo.
“Sono felice di dare il benvenuto ad Antonio Tajani, che torna a farci visita a sole due settimane dal precedente tour elettorale in Piemonte – afferma Zangrillo – È la conferma della grande attenzione che il segretario nutre nei confronti della regione, dove Forza Italia è impegnata anche a sostenere la riconferma alla presidenza del nostro Alberto Cirio. Siamo forza di governo in Italia e in Piemonte, perno del centrodestra, e sotto la guida capace ed esperta di Antonio Tajani vogliamo continuare ad esserlo anche in Europa, nella grande famiglia del Partito popolare europeo, per portare avanti i valori e gli ideali di Silvio Berlusconi”.
Sono due gli appuntamenti del segretario Tajani nel capoluogo piemontese. Alle 14.30 presso la sede di Ascom Confcommercio Torino, in via Massena 20, e alle 16.30 presso la sede ANCE di via San Francesco da Paola 37, dove incontrerà le associazioni e gli ordini professionali del mondo della casa e dell’edilizia. Ad accoglierlo, con il segretario Zangrillo e il presidente Cirio, ci saranno anche il vicesegretario regionale Roberto Rosso e gli altri vertici del partito.
Buone notizie per gli amanti degli animali. Sono stati installati i pannelli fotovoltaici sul tetto del canile di Pinerolo e sono già in funzione.L’impianto, con una produzione di 9,5 kWp e 23 kWh di accumulo, è un ulteriore passo avanti nel progetto “Un canile migliore”, vincitore del Bilancio Partecipativo 2022.
Volete scoprire quali sono i sette progetti che andranno al voto per il Bilancio Partecipativo 2024? Li trovate qui https://www.comune.pinerolo.to.it/novita/comunicati/bilancio-partecipativo-2024-7-progetti-ammessi-al-voto
Un ringraziamento a Anime con la Coda – Rifugio di Cavour e a iS ENERGY
(Facebook Città di Pinerolo)