ilTorinese

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

A Big Bold Beattiful Journey – Un viaggio straordinario – Drammatico. Regia diKonogada, con Clin Garrell e Margot Robbie. David, da sempre single con la volontà di esserlo ancora per parecchio tempo, incontra Sarah – single, manco a dirlo – al matrimonio di un amico. Viaggiando in una sorta d’incantesimo, i due si ritroveranno, a bordo su di un’auto, dinanzi a una serie di porte che permetterà di farli entrare in momenti già vissuti da entrambi e per loro cruciali. Saranno anche momenti per rivedere e correggere quei momenti, i loro comportamenti: cominciando con lo scoprire anche se stessi e l’amore che li può legare. Durata 109 minuti. (The Space Torino, The Space Beinasco)

After The Hunt – Thriller. Regia di Luca Guadagnino, con Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Terzo film su suolo americano del regista di “Chiamami col tuo nome”, dove Alma è insegnante di filosofia all’università di Yale, del suo gruppo fanno parte l’assistente Hank, quarantenne, e la dottoranda Maggie, in non completa armonia tra loro. Un giorno la ragazza si presenta a casa di Alma (che ha anche un proprio segreto da camuffare) e le confessa di aver subito molestie da Hank: all’insegna del me too, da un lato una credibilità verso chi combatte per il presente delle donne e dall’altro in beneficio del dubbio da riconoscere comunque a Hank, entrambi metteranno a dura prova il fisico e la mente dell’insegnante. Scrive Maurizio Porro nelle colonne del Corriere: “Guadagnino padroneggia l’atmosfera con un certo esibizionismo dialettico, che però si dipana òlungo la bravura notevole di tutto il cast, tra ambiguità, sottintesi e dialoghi quasi vintage tanto sono ben scritti e una Julia Roberts che colpisce, di raffinata malinconia.” Durata 139 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

A House of Dynamite – Drammatico. Regia di Kathryn Bigelow, con Idris Elba e Rebecca Ferguson. Radar militari in Alaska scoprono che un missile nucleare è stato lanciato da una parte imprecisata del Pacifico e che entro 19 minuti colpirà Chicago, uccidendo oltre 10 milioni di persone. Non si sa chi l’abbia sganciato, non si sa chi sia il nemico che in silenzio ha dichiarato guerra all’America: il Presidente sa che con gli uomini che gli sono attorno deve prendere una decisione in una manciata di minuti. Presentato in concorso alla recente Mostra veneziana. Designato Film della Critica dal SNCCI: “Kathryn Bigelow mostra ancora una volta la sua maestria registica nel raccontare i venti minuti precedenti ad un (possibile?) attacco atomico negli Stati Uniti da tre angolazioni diverse, costruendo un complicato puzzle acustico e visivo. Teso e adrenalinico, il film descrive un evento per cui nessuno è preparato, dimostrando come la tecnologia più sofisticata non aiuti a fermare il pericolo. Un thriller che va oltre il racconto ammonitore, oltre la fantapolitica, per rivelarsi un’agghiacciante fotografia dell’esistente: qui, e ora.” Durata 112 minuti. (Massimo sala Cabiria V.O.)

Amata – Drammatico. Regia di Elisa Amoruso, con Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia. “Amata” racconta due vite che si sfiorano senza incontrarsi, legate da fili invisibili e scelte capaci di cambiare un destino. Con uno sguardo intimo, sensuale e profondamente umano, “Amata” esplora attraverso il corpo e l’anima delle sue protagoniste cosa significa scegliere. E amare. Nunzia è una giovane studentessa fuori sede, schiacciata dal peso di una gravidanza segreta e non desiderata. In una realtà che la isola, si confronta con una decisione profonda e lacerante: custodire o rinunciare. Altrove, Maddalena e Luca abitano il vuoto lasciato da ciò che non arriva. Dopo un lungo percorso, una possibilità si affaccia nelle loro vite: delicata, luminosa, carica di attese. “Amata” è la storia incrociata di due donne, fragilità combattenti e potenti, che raccontano l’amore, la libertà e la maternità in molte delle sue forme. E di una terza donna, Margherita, la bambina, sospesa tra mondi diversi, portatrice silenziosa di un legame che unisce, senza che nessuno lo sappia. Durata 100 minuti. (Massaua, Reposi sala 2, Romano sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

L’attachement – La tenerezza – Drammatico. Regia di Carine Tardieu, con Valeria Bruni Tedeschi e Pio Marmaï. L’occupazione di Sandra è la gestione di una libreria, conduce una vita tutta sua tra molte sigarette, vari compagni occasionali, la certezza di non aver mai voluto avere figli. Ma se poi prevale l’incontro con la propria vicina di casa che s’allontanerà qualche giorno per andare in ospedale a partorire, vicina che le rifila il primogenito Elliott di cinque anni perché sia lei a occuparsene? Una tragedia inaspettata stravolgerà la via e le abitudini di Sandra, costringendola a far parte contro ogni sua volontà del ménage della porta accanto. Ma intanto stanno entrando in scena un grande attaccamento e una immensa tenerezza. Tratto dal romanzo “L’intimité” di Alice Ferney. Durata 106 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Harpo)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Eliseo, Romano sala 2)

Duse – Drammatico. Regia di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi, Noémie Merlant e Fausto Russo Alessi. Negli anni tra la Prima Guerra Mondiale e l’ascesa del fascismo, la Divina sceglie di tornare nel luogo dove la sua vita ha avuto inizio: il palcoscenico. Costantemente in lotta con la brutalità degli eventi e del potere, e aggrappandosi alla possibilità dell’utopia, fa della sua arte un atto rivoluzionario, anche a costo di sacrificale salute e affetti. E affronta il suo viaggio finale consapevole di poter rinunciare alla vita stessa ma non alla sua vera natura. Il film è stato designato “Film dellaCritica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Mentre il corpo del Milite Ignoto attraversa l’Italia in treno per essere sepolto a Roma, Eleonora Duse vive gli ultimi anni della sua vita: non la fermano né la tisi né i debiti perché le interessano solo tre cose: “lavorare, vivere. morire”. E Pietro Marcello affida a una straordinaria Valeria Bruni Tedeschi il compito di illustrare il dramma di chi è disposta a scendere a patti anche col potere per poter continuare a confrontarsi con l’arte del teatro. Un film dove il materiale d’archivio s’intreccia alla finzione per scavare dentro la vita di una donna pronta a sacrificare anche l’amore materno per tener fede alla sua missione d’attrice.” Durata 125 minuti. (Nazionale sala 3)

Eddington – Drammatico. Regia di Ari Aster, con Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler ed Emma Stone. Maggio 2020, in periodo di piena pandemia, nella piccola cittadina di Eddington, nel New Mexico, lo sceriffo Cross si ritrova a dover osteggiare l’imposizione della mascherina protettiva, venendo immediatamente in contrasto con il sindaco Garcìa, che della moglie di Cross, donna mentalmente instabile, è stato in passato l’amante. Contrasti politici riversati nel personale. Quando Cross decide di candidarsi a sindaco, ecco che la cittadine si divide in gruppi di diversi interessi, il tutto coinvolgendo proteste giovanili e post e messaggi virali, sino a degenerare in un fatto di violenza che metterà a repentaglio la vita della comunità. Durata 148 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Harpo anche V.O., Lux sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Jane Austen ha stravolto la mia vita – Commedia drammatica. Regia di Laura Piani, con Camille Rutherford, Charlie Anson e Pablo Pauly. Agathe, una ragazza goffa e al tempo stesso affascinante e piena di contraddizioni, si ritrova ad affrontare la sua solitudine. Sogna un amore simile ai personaggi di un romanzo di Jane Austen e la sua massima aspirazione è diventare una scrittrice. Invece trascorre le sue giornate vendendo libri nella leggendaria libreria britannica Shakespeare&Company, a Parigi. Invitata in Inghilterra alla residenza per scrittori di Jane Austen, deve combattere con le sue insicurezze: fino a quando non accade qualcosa di inaspettato e la sua vita cambia come per magia. Durata 94 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Per te – Drammatico. Regia di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo, Javier Francesco Leoni e Teresa Saponangelo. Paolo, quarantenne, ha cominciato a poco a poco svanire parti della propria memoria, a causa di una malattia neurovegetativa, Accanto a lui ci sono la moglie e il piccolo Mattia, di soli undici anni, che dimenticando tutto ciò che fanno i ragazzini della sua età, diverrà la sua guida, il suo sostegno. Lo sosterrà anche con le più piccole cose, con i gesti d’affetto, con i momenti di allegria che riuscirà a costruire. Durata 115 minuti. (Massaua, Ideal, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Il professore e il pinguino – Commedia drammatica. Regia di Peter Cattaneo, con Steve Coogan e Jonathan Price. Argentina, 1976. Tom, insegnante inglese senza certezze e senza sogni, accetta un lavoro in una scuola privata frequentata da gente danarosa. Agli ordini del ferreo preside Buckle, mentre all’esterno si respira aria di lotta e di rivoluzione. Durante una vacanza in Uruguay, su una spiaggia dove il petrolio è arrivato a inquinare e uccidere, Tom trova un pinguino in fin di vita. il professore lo prende e lo pulisce, lo salva e lo porta con sé di nascosto a casa sua. Nasce una vera amicizia, l’animale è il riferimento di parole e chiacchiere l’unico confidente: un angolo di serenità mentre il paese è travolto dall’arrivo di ombre scure e sanguinose. Durata 111 minuti. (Massaua, The Space Torino, Uci Lingotto, Uci Moncalieri)

La ragazza del coro – Drammatico. Regia di Urška Djukić, con Jara Sofija Ostan e Mina Švajger. Protagonista è Lucia, una ragazza dall’animo particolarmente sensibile che canta nel coro di una scuola cattolica. In un contesto fatto di regole, silenzi e aspettative, Lucia si ritrova ad affrontare per la prima volta domande profonde e scomode: a chi appartiene il mio corpo? Come si imparano le regole del cuore e della vita? Attraverso le interpretazioni autentiche delle due attrici sopra citate, il film mette in scena con delicatezza e forza la scoperta della sessualità, i conflitti interiori e le dinamiche sociali che accompagnano la crescita. Durata 89 minuti. (Romano sala 3)

Squali – Drammatico. Regia di Daniele Barbiero, con Lorenzo Zurzolo Francesco Centorame e James Franco. Max è un ragazzo diciannovenne che con gli amici ha in programma un viaggio in Spagna. Ma uno sconosciuto Mr Price lo contatta con una email proponendogli di approfondire insieme un’app che il ragazzo ha creato in aiuto a quei suoi coetanei che debbono scegliere una facoltà universitaria. Lontano da casa, nella capitale, Max deve confrontarsi con le scelte obbligatorie e con il mondo degli adulti, in previsione di un futuro che è difficile al momento portare avanti. Durata 107 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

The Life of Chuck – Drammatico, fantascienza. Regia di Mike Flanagan, con Tom Hiddleston, Karen Gillian e Mark Hamill. Una serie di eventi sta sconvolgendo il mondo così come lo conoscevamo. Internet non funziona più, la California si sta staccando dagli Stati Uniti in seguito a eventi tellurici, le scuole non hanno studenti. Sui pochi mezzi di comunicazione ancora funzionanti compare il ringraziamento al contabile Chuck Krantz per i suoi 39 anni di contributo all’umanità. Da qui inizia il percorso à rebours che ce ne illustra la vita e la passione per il ballo. Durata 110 minuti. (Reposi sala 5)

The Voice of Hind Rajab – Drammatico. Regia di Kaouther Ben Hania, con Saja Kilani e Motaz Malhees. Leone d’Argento a Venezia 82. Il 29 gennaio 2024 i volontari della Mezzaluna Rossa ricevono una chiamata di emergenza. Una bambina di sei anni è intrappolata in un’auto sotto attacco a Gaza e implora di essere salvata. Mentre cercano di tenerla al telefono fanno tutto il possibile per farle arrivare un’autoambulanza. Il suo nome era Hind Rajab. “Come l’Anna Frank del nuovo genocidio, la innocente vittima con voce impaurita ricostruisce la Storia, aprendo un dibattito che va alle radici del cinema. Chiuso in una stanza, il film ne esce infelice e vittorioso perché racconta una disfatta ma anche una resistenza al Male che lo ha prodotto” (Maurizio Porro, Corriere della Sera). Designato Film della Critica dal SNCCI: “Spingendosi con coraggio e determinazione nella ricostruzione dei tragici eventi accaduti il 29 gennaio 2024 a Gaza, Kaouther Ben Hania crea una intensa tessitura drammatica basata sulla finzione scenica per dare rilievo alla terribile realtà dei fatti testimoniata dalle registrazioni delle vere telefonate tra gli operatori della Mezzaluna Rossa e una bambina di sei anni, che chiedeva aiuto, chiusa in un’auto accerchiata dai carri armati dell’esercito israeliano, mentre il resto della famiglia era già morta. Il film, che intreccia con limpida tensione etica il piano della finzione scenica e quello della verità documentata, offre allo spettatore una testimonianza segnata da sconcerto, indignazione, dolore e pietà, che restituisce le dimensioni reali della disumanizzante tragedia in atto nel territorio palestinese.” Durata 89 minuti. (Centrale V.O., Eliseo V.O., Fratelli Marx sala Chico V.O.)

Tre ciotole – Drammatico. Regia di Isabel Coixet, con Elio Germano e Alba Rohrwacher. Dopo quello che sembrava un banale litigio, Marta e Antonio si lasciano. Marta reagisce alla rottura chiudendosi in se stessa. L’unico sintomo che non può ignorare è la sua improvvisa mancanza di appetito. Antonio, chef in rampa di lancio, si butta sul lavoro. Ma sebbene sia stato lui a lasciare Marta, non riesce a dimenticarla. Quando Marta scopre che la mancanza di appetito ha più a che fare con la propria salute che con il dolore della separazione, tutto cambia: il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte. Dal romanzo di Michela Murgia. Durata 122 minuti. (Fratelli Marx sala Groucho, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo Grande, Nazionale sala 2, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Tron: Ares – Azione, fantascienza. Regia di Joachim Rønning, con Jared Leto, Greta Lee e Jeff Bridges. Ares è inviato nel mondo reale, stabilendo così il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. La sua esistenza cambia, sviluppa una nuova quanto a lui sconosciuta coscienza, instaura rapporti inaspettati con una brillante tecnologa, che è alla ricerca di un codice scritto da Kevin Flynn. Durata 119 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 3, Reposi sala 5, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della sttada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Classico, Due Giardini sala Nirvana)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Centrale V.O., Massaua, Due Giardini sala Nirvana, Fratelli Marx sala Chico, Greenwich Village sala 2 anche V.O., Ideal, Lux sala 3, Nazionale sala 1, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Playoff UEFA Mondiali 2026. Spiegazione breve dopo la matematica qualificazione dell’Italia di Gattuso

L’Europa ha 16 posti al Mondiale 2026.
13 vanno ai vincitori dei gironi di qualificazione.
Gli ultimi 3 posti si decidono con i playoff.
Chi partecipa ai playoff?
10 seconde classificate dei gironi.
2 squadre dalla Nations League 2024/25 (tra le migliori non ancora qualificate).
Come funzionano?
12 squadre divise in 3 percorsi da 4.
Ogni percorso ha:
2 semifinali secche
1 finale secca
Le 3 vincitrici vanno al Mondiale.
Quando?
Marzo 2026

Enzo Grassano

Unione Industriali Torino, Marco Gay: “L’Italia deve tornare a crescere investendo su industria e innovazione”

Davanti a oltre 800 tra imprenditori e manager, si è svolta questa mattina l’assemblea annuale dell’Unione Industriali Torino. All’evento hanno partecipato il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.

La relazione del presidente Marco Gay si è aperta con un suggestivo video, realizzato con l’intelligenza artificiale, che immaginava la Torino del 2100. Le immagini si sono concluse con una panoramica sul pubblico in sala: “Questo video inizia qui. Inizia qui perché abbiamo una certezza: la nostra ambizione e il nostro impegno sono gli stessi con cui ci siamo lasciati un anno fa (…). Mettere in campo ogni sforzo e ogni energia per contribuire a rendere la nostra città e il nostro territorio luoghi di crescita e innovazione”.

Nel suo intervento, Gay ha espresso preoccupazione per il quadro geopolitico internazionale: “Al di là dell’Atlantico si sta imponendo un nuovo codice nel linguaggio diplomatico (…). Ciò che più ci preoccupa è la costante incertezza di quello che è e che sarà”, pur riconoscendo come “in Italia godiamo di stabilità politica: per noi imprenditori è essenziale”. Ribadendo l’importanza dell’Europa, ha ammonito che “dobbiamo riformare le politiche, non i princìpi”, invitando a ridurre frammentazioni e burocrazia: “Siamo fermi a guardare cosa fanno gli altri”.

Riguardo alla Legge di Bilancio, il presidente ha richiamato la necessità di un equilibrio tra vincoli e crescita: “Il rispetto dei vincoli comunitari non deve diventare il motivo per non fare (…). Una crescita dello 0,5% non è una vera crescita”. E ha aggiunto: “Gli equilibri di finanza pubblica non si tengono senza investimenti e senza crescita”, sottolineando l’urgenza di agire su innovazione, intelligenza artificiale, fiscalità e costo dell’energia.

Sul fronte industriale, Gay ha ricordato che il settore “vale 510 miliardi di euro, pari al 23,4% del PIL nazionale e al 26% a Torino”, invitando gli imprenditori a una scelta chiara: “Vogliamo essere ambiziosi o continuare a difenderci?”.

“Al nostro Paese serve una politica industriale con una visione almeno triennale (…). Ma non è pensabile di fare sviluppo e crescita con queste risorse”, ha osservato riferendosi ai limiti del bilancio statale e alla misura del superammortamento.

Guardando a Torino, Gay ha sottolineato come “è già da tempo il momento del coraggio”, rilanciando il tema della mobilità: “Abbiamo la filiera, il know how, l’ingegneria e allora abbiamo bisogno che tutti si prendano degli impegni chiari”.

Ha poi ricordato i progressi del tessuto produttivo locale: “In dieci anni le aziende di Torino sopra i 5 milioni di fatturato sono cresciute del 37% e i dipendenti del 24% (…). È il segnale che nessuno sta ‘divorando’ il presente, ma stiamo investendo sul domani”.

Proiettandosi verso il 2030, Gay ha indicato i settori chiave della crescita globale — aerospazio, robotica, chip, energia, medicina, nanomateriali e alimentazione — e il ruolo strategico che Torino può giocare: “Essere la città dove uomo e macchina convivono in un prodotto industriale di eccellenza (…). Vogliamo essere centro sperimentale per il volo dei droni e per la medicina del futuro”.

Ampio spazio è stato dedicato anche alla formazione: “La rivoluzione tecnologica comporta una rivoluzione che è anche culturale (…). Dobbiamo superare tutte le resistenze per rafforzare la collaborazione tra sistema educativo e sistema produttivo”. E ancora: “I giovani sono il nostro presente e a loro dobbiamo prima di tutto l’attenzione delle nostre scelte”.

Sul mondo delle imprese, Gay ha annunciato il progetto “Destinazione crescita”: “La crescita dimensionale sarà un requisito per stare nel futuro da protagonisti (…). Ma la crescita non è un fatto individuale. È un esercizio collettivo”, ribadendo l’importanza delle grandi infrastrutture e delle misure straordinarie per la competitività.

In chiusura, un appello alla responsabilità e all’ottimismo: “Noi abbiamo la responsabilità di proporre, è il nostro compito (…). È il momento di recuperare e alimentare quell’ottimismo industriale che ha sempre distinto la nostra città (…). Un posto dove l’industria c’è, ma certamente la nuova industria continuerà a esserci e troverà casa”.

Rapina in pieno giorno ai Murazzi, coppia aggredita con spray al peperoncino

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Nelle scorse ore, la Polizia di Stato ha arrestato a Torino tre giovani per rapina aggravata in concorso.

Attorno alle due mezza di domenica, una coppia di amici a passeggio lungo la riva del Po è stata avvicinata, all’altezza di via Sineo, da tre giovani cittadini egiziani che, dopo aver chiesto loro una sigaretta, li hanno aggrediti utilizzando uno spray urticante.

I tre, tutti di 20 anni, sono riusciti a impossessarsi della borsetta della ragazza e dello zaino del ragazzo, per poi fuggire in direzione di via Balbo.

I poliziotti dei “Falchi” della Squadra Mobile torinese, acquisite le descrizioni, hanno svolto attive ricerche in zona, fino a quando hanno notato il gruppetto in Viale dei Partigiani e, seguendoli fino a via XX Settembre, dove li hanno fermati.

Addosso ai giovani, gli investigatori hanno rinvenuto alcuni documenti sottratti a una delle vittime, che le sono stati riconsegnati, nonché un coltello a lama fissa e lo spray urticante utilizzato durante la rapina.

Gli arresti sono stato convalidati dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto come misura l’obbligo di presentazione alla P.G.

Gli studenti del Politecnico in mostra a Urban lab per immaginare la Torino del futuro

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Dodici mesi di lavoro, 52 luoghi, 14 atelier, 543 studenti coinvolti, 41 docenti e 46 tutor. Questi i numeri di “Scenario Torino”, la 2ª edizione della mostra realizzata da alcuni studenti del Politecnico su come immaginano il futuro di Torino e che sarà inaugurata alle 18 di oggi, presso la sede di Urban Lab e sotto i portici di piazza Palazzo di Città.

Ieri si è svolta un’anteprima riservata ai giornalisti che hanno potuto apprezzare il lavoro degli studenti dei corsi di Laurea Triennale, Laurea Magistrale in Architettura, Design, Pianificazione urbanistica e territoriale e Architettura del paesaggio del Politecnico di Torino. I futuri architetti si sono cimentati con esercizi progettuali su diverse aree urbane e tematiche di lavoro, a stretto contatto con l’Amministrazione comunale e in particolare con l’assessorato all’urbanistica della città di Torino. Gli esiti di questa stimolante mostra saranno visibili a tutti proprio da questo pomeriggio. Le fotografie sotto i portici della piazza illustrano i luoghi di progetto. Negli spazi di Urban Lab, invece, analisi, disegni e modelli mettono in mostra molteplici possibili destini per edifici, isolati e intere zone di una Torino che si immagina più sostenibile e accessibile.

La Città di Torino sta affrontando un momento di straordinario cambiamento: rilevanti investimenti pubblici e privati hanno avviato una nuova stagione di rigenerazione e ripensamento del territorio. Il numero delle trasformazioni urbane che si stanno avviando sul territorio comunale e le sfide attuali, mettono in luce la possibilità di ragionare in termini esplorativi intorno alla trasformazione di aree, edifici, brani di città. E il nuovo Piano regolatore presentato lo scorso 14 ottobre alla ESCP Business School ne è un esempio.

«Il lavoro che si fa con “Scenario Torino” – spiega l’assessore all’urbanistica Paolo Mazzoleni – è straordinario per noi e per gli studenti che si mettono all’opera su aree esistenti della città con progetti migliorativi che riqualificano interi quartieri. È un esercizio utilissimo per la città da cui poter prendere anche spunto ed è interessante capire come gli studenti immaginino la loro visione della città con modellini fisici e disegni tecnici. Un enorme mole di lavoro per gli studenti e i loro tutor e docenti del Politecnico che ringrazio».

L’iniziativa è stata curata dai docenti Caterina Barioglio, Nadia Caruso, Valerio Della Scala e Saskia Gribling, e ha coinvolto più di 14 insegnamenti di Ateneo.

Un’opportunità unica, che ha consentito da una parte ai ragazzi e alle ragazze di confrontare le proprie conoscenze teoriche con le sfide reali dell’urbanistica contemporanea, e dall’altra alla Città di Torino di beneficiare di una serie più variegata di immaginari ed esplorazioni meta-progettuali sul territorio e sulla sua trasformazione.

La mostra sarà visitabile fino all’8 novembre 2025 dal mercoledì al venerdì, dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 12 alle 19.

All’inaugurazione sono previsti gli interventi di Paolo Mazzoleni, Assessore all’Urbanistica della Città di Torino, Andrea Bocco, Direttore del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST del Politecnico di Torino, Michele Bonino, Direttore del Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico di Torino e Piero Boccardo, Presidente di Urban Lab.

Soggetti coinvolti:

Assessorato all’Urbanistica della Città di Torino
Urban Lab
Dipartimento DAD (Architettura e Design) del Politecnico di Torino
Dipartimento DIST (Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio) del Politecnico di Torino.

TORINO CLICK

La simpatia e la passione di una avanzata terza età

Nel cartellone del Festival delle Colline

Bien sympa!, potrebbe essere il giudizio da dare a “La vie secrète des vieux” visto al Festival delle Colline, una fitta coproduzione tra tante realtà teatrali, a cominciare dal Festival d’Autumne di Parigi o dal Théâtre National Wallonie di Bruxelles, dal Festival d’Avignon o dalla Comédie de Genève, una sorta di Villa Arzilla dove un gruppetto sempre meno fitto di orgogliosi vegliardi si mette a informare un pubblico – alla fine divertitissimo – delle proprie ancora prodezze sessuali. Dico “meno fitto” dal momento che da una precedente distribuzione si contavano, “in ordine di longevità” capace di superare il secolo, ben tredici rappresentanti mentre l’altra sera, sul vasto palcoscenico dell’Astra, sgambettavano soltanto più in sei, qualcuno sicuramente perso per la strada, con conseguente differenza di durata dello spettacolo, una visibile su un piccolo schermo, ex annunciatrice di una qualche tivù, un paio, Anna e Georges, deceduti negli ultimissimi anni, i compagni pronti di lui a mettere in bella mostra l’urna delle ceneri perché sia ancora lì a prendere parte in qualche modo allo spettacolo.

Ed eccoli lì allora, guidate e guidati dall’affetto (e dalla realizzazione) di Mohamed El Khatib, sotto le cure e le altrettante narrazioni e attenzioni di una giovane accompagnatrice, che terminerà a cantare come Céline Dion sul ponte del Titanic in uno slancio canoro e non soltanto, affettuoso ognuno all’insegna del the show must go on, i vari Micheline Chille Jean-Pierre Annette Jean Paul, a dire dei propri corpi che non sono più quelli di un tempo, di quel vicino di stanza per cui una passione rimane, del primo orgasmo avuto a 65 anni, dei baci rubati su una panchina, del piacere di una sauna (con tanto d’indirizzo, tra i presenti non si sa mai…) con quei ragazzi che possono trovare piacere con un vecchio e lui con loro, di una serie d’amori etero felicemente stabilizzati in una relazione lesbica. Il desiderio che si può vestire di nuovi abiti, il reinventare la propria sessualità, intimità, chiacchiere, affettuosità, amori, divertissements solitari che coinvolgono l’uno e l’altro sesso, sorrisi e risate, allegria e confessioni aperte, fragilità e ribellioni pronte a combattere contro la cerchia familiare, gli “attori” (ma una sola lo è di professione, tutti gli altri non hanno nessun curriculum alle spalle) a divertirsi e a divertire, non esclusi canzoni e passi di ballo: vita vissuta o almeno crediamo presa a prestito, un documentario di parole, esperienze da trasmettere, tutto molto simpatico, dicevamo all’inizio. Non abbiamo partecipato a una serata “teatrale” ma ci siamo divertiti.

Elio Rabbione

Alessi (FdI): “Landini vergognoso su Meloni: si dimetta”

LA PRESA DI POSIZIONE DELLA VICE PRESIDENTE COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ DELLA REGIONE

Il segretario generale della Cgil Landini ha definito in televisione il Presidente del Consiglio “Cortigiana di Trump”, che come ha scritto su un post Giorgia Meloni “cortigiana” viene definita dal dizionario Oxford “donna di facili costumi, prostituta” e così anche in altri dizionari.
Un sindacato di sinistra dove a parole vogliono la parità e le quote rosa, ma in realtà hanno come priorità solo le desinenze al femminile: Ministra, Assessora, Avvocata…
Infatti non sanno apprezzare una donna che è diventata Presidente del Consiglio grazie alle sue capacità. Forse è proprio questo che dà tanto fastidio alla sinistra e sanno solo denigrare e insultare una donna che è un apprezzato Presidente del Consiglio in tutto il mondo, tanti uomini nel suo ruolo non ne sono stati capaci.
Unica cosa che può fare Landini è vergognarsi e chiedere scusa.
Il contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione sono elementi fondamentali per la Commissione Pari Opportunità della Regione Piemonte, dove come componente abbiamo anche una rappresentante della Cgil
Tutte le donne e anche gli uomini della Cgil dovrebbero prendere le distanze da ciò che ha detto il loro segretario generale e chiederne le dimissioni, ma non lo faranno mai anzi saranno orgogliose di lui.
Se non chiedete le dimissioni del vostro segretario generale, “vergognatevi”! conclude Patrizia Alessi, capogruppo di FdI in Circoscrizione 7 e Vice Presidente Commissione Pari Opportunità della Regione Piemonte

Ecco perchè l’Assemblea degli Industriali torinesi può essere molto importante 

Giachino: “Il Confronto col Governo avverrà prima della presentazione della Legge di Bilancio. Si presentano i dati reali della economia torinese e piemontese se si vogliono chiedere misure importanti. Urso va sostenuto.  Se Riparte Torino aumenterà anche la crescita economica italiana”

L’ Assemblea degli industriali torinesi, tenuto conto della debolezza politica del Consiglio Comunale e del Consiglio regionale , sarà il momento più importante dell’anno per Torino. L’Italia ,come ha detto il Fondo Monetario , quest’anno e il prossimo anno vedrà il suo PIL crescere la metà della media europea. La bassa crescita della economia torinese sicuramente è una delle cause della bassa crescita italiana. Ecco perché la Assemblea di quest’anno che vedrà intervenire mezzo Governo sarà questa volta più importante della Assemblea degli industriali lombardi, per influire sulla azione del Governo e sulla prossima Legge di Bilancio . Se riparte Torino ne avrà benefici importanti la economia nazionale.
Torino e’ la capitale della filiera industriale più importante del Paese e di questa filiera oggi è il centro della crisi. A Torino e in Piemonte oltre a Mirafiori opera un terzo dell’indotto dell’auto . Un settore che ha trainato lo sviluppo del dopoguerra , anche se poco amato dai torinesi e dagli italiani . Nel 1989 al termine dell’era GHIDELLA in Italia si producevano 1.900.000 auto e la FIAT era la prima per quota di mercato in Europa. Errori della Famiglia,  in primis la cacciata di Ghidella, errori della Città che, dando  per scontato nel 93 che l’industria non sarebbe stata così più importante ,punto’ tutto sul turismo, sulla cultura e sul loisir senza accorgersi che il valore aggiunto dell’industria per la nostra economia era molto più alto. Dal 2001 al 2019 Torino ha perso 19 punti di PIL rispetto a Bologna.
La colpa maggiore delle Amministrazioni fu capire in grave ritardo che la crisi della industria non era assolutamente pareggiata né dal turismo né dai nuovi settori.
 Nessuna Città europea ha difeso così poco la sua grande azienda come Torino. Nessun Paese ha difeso così poco la sua filiera industriale più importante . In Spagna lo scorso anno si son prodotte due milioni di auto. Tutti responsabili dal Comune al sindacato. Il primo sciopero a aprile 2023. Usati male anche gli incentivi statali su cui mi ero battuto molto . Il governo giallorosso addirittura non disse nulla al momento della vendita ai francesi. Il disimpegno della famiglia da Torino è forse la pagina meno bella della sua storia. L’avvocato Agnelli non sarà assolutamente contento. Io conto molto sull’impegno di Urso e del Governo perché venga corretta in Europa la sciagurata direttiva green fortemente voluta dalla sinistra e perché si riduca con forza il costo della energia se si vuole recuperare competitività . La crisi del settore auto il settore che ha la più grande ricaduta economica sul territorio incide sicuramente nella bassa crescita della economia italiana .Gli effetti su Torino sono più importanti perché qui la “fabbrica delle fabbriche” come è meglio definire il settore ha generato un sistema industriale in grado di costruire un’auto intera. Le amministrazioni comunali si sono illuse , sbagliando, di sostituire ciò che si stava perdendo nel settore col turismo, la cultura e gli eventi ma non è stato così. Non è bastata neanche la forte crescita dell’aerospazio  e così Torino da venticinque anni cresce meno della media nazionale. Aver capito tardi la o bassa crescita ha impoverito la Città . I ritardi gravi nella costruzione della TAV e del Terzo Valico , il mancato completamento della tangenziale hanno impedito la crescita della logistica in Piemonte , un settore importante che in Germania invece ha più del doppio della occupazione rispetto all’Italia. Il calo della economia torinese che vale il 55% della economia piemontese colloca la nostra Regione , che trent’anni fa era seconda alla Lombardia , tra l’ottavo e il decimo posto tra le regioni italiane. Il calo della crescita economica ha penalizzato soprattutto i redditi più bassi e ha fatto aumentare le diseguaglianze cosicché oggi la metà della Città che sta male sta peggio di quattro anni fa. Torino e’ la capitale della disoccupazione e tra le prime per disoccupazione giovanile. Torino soffre economicamente e socialmente ma ha ancora grandi potenzialità nel suo know how, nella qualità del suo Politecnico , della sua Università e nei suoi Centri di ricerche privati.
Ecco perché il Governo deve puntare anche su Torino e sulle sue potenzialità  per rilanciare la crescita della economia nazionale . E’ stato importante assegnare alla nostra Città il Centro per la Intelligenza artificiale che potrà essere strategico anche nello sviluppo della nuova mobilità , dalla guida autonoma in la.
Alla difesa del settore auto Torino deve aggiungere un grande sforzo nelle Infrastrutture.
La TAV ,l’opera più importante,va avanti troppo lentamente  e l’entrata in esercizio solo nel  2033-34 e’ obiettivamente grave. Paghiamo un prezzo alto alle lotte dei NOTAV, alla forte opposizione della sinistra , agli errori di chi ha l’incarico di realizzarla. Qualcuno non capisce che i ritardi costano molto alla economia piemontese e determinano cambiamenti nelle decisioni degli investimenti in logistica . Se 2/3 delle nostre esportazioni vanno in Europa e’chiaro che TAV, Monte Bianco , Terzo Valico , Brennero sono L priorità’ assolute.
Il Piemonte paga anche i ritardi nella costruzione del Terzo Valico così come il mancato completamento della Tangenziale di Torino costa molto ai pendolari e alla nostra economia . Anche le Banche debbono fare di più nella difesa del nostro settore industriale  Non capisco perché non si sia istituito un forte Fondo garanzia al credito per il settore dell’indotto auto il settore che sta pagando di più la folle delibera europea. Ecco perché sono convinto che la Assemblea degli Industriali di Torino non sarà solo una passerella. Quella del 2013 fece sua la mia proposta di portare a Torino la Autorità dei Trasporti. Quella di quest’anno mi auguro porti a un Patto per Torino nel quale Governo , Enti Locali e imprenditori si impegnino per rilanciare economia e lavoro cosicché i detentori torinesi dei capitali decidano di scommettere sulla nostra Città come ha chiesto giustamente il Cardinal Repole.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO già sottosegretario alle Infrastrutture

La pensione è poca, il furto è tanto

FRECCIATE

C’è un limite all’indecenza? Probabilmente no, almeno a giudicare da questa realtà che non risparmia neanche i più deboli. Un uomo di 54 anni, reduce da un ictus, viene derubato della sua carrozzella elettrica, come riporta la cronaca torinese di Repubblica: il suo strumento di autonomia, comprato a caro prezzo, tre volte la sua misera pensione. Il figlio urla, giustamente: “Non è un gioco”. E infatti non lo è. È la cruda realtà di un mondo dove la pietà sembra un optional, dove la miseria si mescola all’irrazionalità, e chi osserva resta impotente, sbalordito e disgustato di fronte a tanta crudeltà.

Iago Antonelli

Sequestrano un minore per debiti di droga

Nelle scorse ore, la Polizia di Stato ha arrestato a Torino un quarantenne italiano e un ventottenne cittadino rumeno, per sequestro di persona a scopo di estorsione in concorso.

L’attività ha avuto inizio dopo la segnalazione di un uomo per la scomparsa del nipote. Dopo due giorni, lo stesso viene contattato, sulla piattaforma Instagram, da un utente sconosciuto; all’altro capo, però, c’è il nipote scomparso, il quale dice allo zio di attenersi alle indicazioni che gli verranno riferite; a questo punto, nella conversazione subentra una terza persona che chiede all’uomo una somma di denaro per ripianare un debito contratto dal proprio nipote. Lo zio contatta quindi il numero di emergenza 112 NUE e, insieme a personale della Squadra Volanti della Questura di Torino, si reca presso il Parco Sempione, luogo concordato per l’incontro. Lì individua il nipote, tallonato da due uomini, i quali, accortisi della presenza del personale di Polizia, hanno tentato di allontanarsi ma sono stati bloccati dagli operatori, dislocati strategicamente sulle vie di fuga del parco.

Da una prima ricostruzione dei fatti, ancora al vaglio degli inquirenti, è emerso come il minore, per un debito di droga di 50 euro maturato due giorni prima e da estinguere, fosse stato trattenuto contro la sua volontà all’interno del Parco Sempione per due giorni, sotto minaccia di ripercussioni, sino all’intervento del personale della Polizia.

Gli arresti sono stato convalidati dall’Autorità Giudiziaria.