

Radio Soccorso Sociale di Torino è un’associazione di volontariato aderente all’ANPAS e nel chiedere sostegno ai cittadini con la devoluzione del 5 per mille dell’imposta sul reddito individua i settori di riconosciuto interesse pubblico per finalità di utilità sociale in cui opera.
Radio Soccorso Sociale cerca nuovi volontari e manifesta come l’attività in cui si esprime vada oltre il semplice volontariato e sia un gesto di umanità che non solo aiuta gli altri, ma arricchisce profondamente la stessa vita di chi dona il proprio tempo.
La Pubblica Assistenza Radio Soccorso Sociale è stata fondata nel 2011 e è regolarmente iscritta al Runts, registro unico degli enti del Terzo Settore, è composta esclusivamente da volontarie e volontari che dedicano la loro passione e il loro impegno alla causa dell’Assistenza sociale, dell’accompagnamento di malati oncologici e di persone disabili.
Nello specifico Radio Soccorso Stradale si occupa dell’accompagnamento delle persone malate oncologiche presso il Coes ( Centro oncologico ematologico subalpino di Torino), l’Istituto di Candiolo e l’Ospedale San Luigi di Orbassano.
Su richiesta accompagna persone ricoverate presso strutture sociosanitarie al di fuori del Comune di Torino nei vari ospedali per visite mediche o esami ambulatoriali. Si occupa anche dell’accompagnamento dei bambini malati oncologici e leucemici provenienti da Paesi esteri in cura all’Ospedale Regina Margherita, assicurando anche il trasporto dagli aeroporti di Malpensa e Orio Al Serio in occasione del loro arrivo o partenza dall’Italia, nonché dell’accompagnamento degli stessi in occasione di soggiorni al mare o in montagna (Forno di Coazze) e in altre attività ludiche.
Tutto questo grazie a soli 22 volontari e volontarie attivi sul territorio. Nel 2023 il valore sociale della loro opera volontaristica è stato quantificato in oltre 126 mila euro. Sono stati percorsi più di 58 mila chilometri con le cinque auto in dotazione. I volontari hanno donato 6310 ore del loro tempo libero, di cui 4430 nel trasporto di pazienti e 1880 ore nella gestione organizzativa dell’associazione.
“Con Radio Soccorso Stradale è possibile trasformare parte del proprio tempo libero in un dono prezioso per chi sta affrontando momenti difficili – afferma la presidente di Radio Soccorso Sociale, Maria Grazia Ferusso – nel lanciare un appello per la ricerca di nuovi volontari. Il volontariato è un atto di generosità e di amore che arricchisce chi lo riceve, ma ancor più chi lo dona. Un aiuto per continuare ad aiutare”.
“Radio Soccorso Stradale rappresenta una risorsa fondamentale per la comunità in cui opera. L’impatto sociale di questa realtà, relativamente piccola, esprime il grande valore dell’azione del volontariato e indica come l’agire di ogni singolo individuo sia determinante e possa contribuire positivamente. Invito dunque la cittadinanza ad avvicinarsi alla nostra associata Anpas, facendo volontariato,arricchendo e conferendo valore sociale al tempo libero.
È possibile sostenere l’associazione Radio Soccorso Sociale destinando allo stesso il 5 per mille, semplicemente mettendo, in occasione della dichiarazione dei redditi, la propria firma nel pprima riquadro corrispondente al sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel Runts, indicando il codice fiscale di Radio Soccorso Stradale 97742890011.
Mara Martellotta
In mostra al torinese “Spazio Eventa” le “povere”, ma più che mai suggestive, fotografie di Candido Baldacchino
Fino al 7 giugno
Di sicuro, per i non addetti ai lavori, il titolo della mostra del fotografo torinese Dario Baldacchino – “TERRAMARE – Fotografie con Holga” – allestita allo “Spazio Eventa” di Torino (fino a venerdì 7 giugno) può far insorgere un interrogativo o quanto meno una curiosità. “Holga”!?. E chi mai sarà quest’Holga? La moglie, un’amica, la figlia, la Musa Ispiratrice di Baldacchino? L’arcano ci può stare, ma è arcano di facile soluzione. Basta entrare in quegli spazi, al civico 42 di via dei Mille, che ospitano i suoi scatti per dare d’immediato una risposta al quesito.
“Holga”altro non è, infatti, che una semplice, anzi semplicissima che di più non si può, macchina fotografica. La “toy camera” più famosa al mondo, la definisce Tiziana Bonomo, responsabile del progetto “ArtPhotò” e curatrice della mostra. Baldacchino, dopo aver per anni maneggiato “Reflex” e “Kodachrome” sempre alla ricerca della massima qualità, la scopre, scopre la “Holga” ed è amore a prima vista. O meglio a prima “stampa”. Correva l’anno 1996. Quasi trent’anni fa e l’amore continua alla grande con risultati estetici di tutto rispetto. Scatti “sporchi, slabbrati, vignettati, talvolta sovraimpressi e sfocati … ma veri, con un’anima!”. Pare quasi inspiegabile a Baldacchino e a tutti noi che “una fotografia fatta con la ‘Holga’, una macchina di plastica e da pochi soldi – sottolinea ancora la Bonomo – riesca a suscitare atmosfere senza confini se non quelli del nostro io più nascosto”. Fotografie in bianco e nero fuori dal tempo reale, immagini oniriche, cariche di nostalgia, memoria ed emozioni, mai voci d’attimi fuggenti ma di attente osservazioni e lunghe e mirate esposizioni: un semplice pontile che porta i segni del tempo e che avvicina come può la terra al mare, un sentiero alberato che si perde in un’inquietante voragine nebbiosa che annulla suoni voci e confini o una sgangherata finestrucola (o quanto di lei resta) dietro le cui grate s’intravedono pannelli “Kodak” (un vecchio laboratorio fotografico?) e un occhio femminile impresso su stampa che par chiedere attenzione. O aiuto.
Pressoché assente la presenza umana, Baldacchino è riuscito a trasformare, attraverso la sua “Holga 120S”, anche le scene della più ordinaria realtà in opere d’arte di intrigante poesia. Maestro della “street photography”, nel vero senso della parola”, Baldacchino è stato inizialmente artista affascinato dal colore, un “puro fotografo”dalla storia affascinante e avvincente, ossessionato perennemente dalla sperimentazione e dalla ricerca, girovago in auto o a piedi fra terre e campagne o lungo le coste d’Italia e Francia ad osservare il mare e le bizzarrie delle onde per trarne i momenti di maggior fascino e vitalità. Nel 2019, è stato insignito dell’onorificenza “IFI” dalla “FIAF”(Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), ha inoltre partecipato al “MIA Fair” (Fiera Internazionale dedicata alla fotografia) di Milano, dal 2014 al 2023, e alla mostra “Krappy Camera” alla “Soho Gallery” di New York, nel 2023.
L’amore per la sua “Holga” (macchina fotografica inventata intorno al 1982 dai Russi per i Cinesi, dal costo bassissimo, interamente in plastica, compresa la lente, caratterizzata da innumerevoli imperfezioni che, nel tempo, sono diventate veri e propri punti di forza nel riuscire, se ben usata, a realizzare immagini di potenza retrò e di magiche metafisiche atmosfere) lo accostano di molto all’opera di Yannick Vigouroux che, nel 2005, crea in Francia il Collettivo – poco conosciuto – “Foto Povera” che raccoglie fotografi che come lui provano un incondizionato amore per la “photographie ancienne”, l’antica fotografia. Ma non solo. Molti altri, infatti, sono i fotografi che come lui hanno usato o usano macchine fotografiche “povere”, come l’inglese Michael Kenna che per creare atmosfere insolite nei suoi paesaggi (realizzati spesso con lunghissime esposizioni) ha iniziato dall’86 ad usare, oltre alla ‘Hasselblad’, proprio la ‘Holga’. Questo spiega, altresì, il formato quadrato delle immagini.
Altro nome di grande ispirazione per molti fotografi di questa “corrente” è quello del famoso Bernard Plossu, fra i più prestigiosi fotografi francesi contemporanei. Tutti artisti, profondamente ispirati alla ricerca del momento semplice, non decisivo, che si pone in netta contrapposizione all’ideale di un grande come Henri Cartier-Bresson. “Ecco allora – conclude Tiziana Bonomo – che parole come ‘metafisica’ ‘insolito’ – che accomunano questi artisti della fotografia – ricorrono sempre più a definire quella sensazione di sogno, malinconia, assenza che percepiamo guardando le opere di Baldacchino”.
Gianni Milani
“TERRAMARE. Candido Baldacchino, fotografie con ‘HOLGA’”, via dei Mille 42, Torino; tel. 011/8138159 o www.eventaweb.it
Fino al 7 giugno
Orari: dal mart. al ven. 15/19
Nelle foto: Candido Baldacchino, alcune delle opere “Senza titolo” in mostra
Chiude lunedì 10 giugno 2024 la mostra, LIBERTY. Torino capitale allestita nella Sala Senato di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, che sta raggiungendo il traguardo di 90.000 visitatori in circa 7 mesi di apertura al pubblico, con una media giornaliera di 460 persone.
Per l’occasione, venerdì 7 giugno alle ore 15:45 e alle 17:00 il Direttore di Palazzo MadamaGiovanni Carlo Federico Villa sarà lieto di accompagnare i visitatori in due visite guidate speciali e gratuite.
L’esposizione, a cura di Palazzo Madama e della SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino con la collaborazione di MondoMostre racconta con un centinaio di opere il fondamentale ruolo di Torino per l’affermarsi del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda diviene il fulcro di una storia che travolge ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza architettonica e artistica che dalle suggestioni torinesi si diffonderà in tutto il mondo.
La mostra è articolata in cinque sezioni con un allestimento emozionante e coinvolgente, che affronta ogni aspetto delle manifestazioni artistiche del Liberty, consentendo al visitatore di comprendere i meccanismi della creazione architettonica ed estetica, siano esse di architettura, di design d’interni, pitture, sculture, lavori grafici o di decorazione, oggetti d’uso, testi letterari, poesia o musica, tutti lavori caratterizzati dalla particolarissima linea strutturale della natura, generatrice eterna di forme.
Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare la mostra può farlo in quest’ultima settimana.
Visite guidate speciali a cura del Direttore di Palazzo Madama Giovanni Carlo Federico Villa:
Venerdì 7 giugno ore 15:45 e 17:00
Visita guidata gratuita
Ingresso alla mostra secondo regolamento
Prenotazione obbligatoria: tel. 011 4429629 e-mail:madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
A cura di piemonteitalia.eu
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https://www.piemonteitalia.eu/it/cultura/fortificazioni/bardonecchia-forte-bramafam
Personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano ha tratto in arresto un 43enne gravemente indiziato di tentato furto aggravato in concorso.
Sono le 19 quando un cittadino italiano esce da un centro sportivo e nell’avvicinarsi al proprio Suv parcheggiato in via Gottardo, attivando l’apertura centralizzata del veicolo, vede un uomo uscire precipitosamente dall’abitacolo dell’auto e fare un cenno a un complice che stazionava nei pressi, con probabili funzioni da “palo”.
I due si danno alla fuga, venendo inseguiti dal proprietario dell’auto lungo Corso Giulio Cesare, fino a quando una pattuglia della Polizia di Stato interviene, fermando uno dei soggetti in via Pergolesi.
L’autovettura, da un riscontro immediato, presentava il vetro deflettore posteriore sinistro rotto, mentre il sistema di navigazione integrato e radio display risultava visibilmente sottoposto a un tentativo di asportazione.
In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, il 43enne è stato arrestato per tentato furto aggravato in concorso con persona rimasta ignota.
SAUZE D’OULX – Dove poteva nascere la prima panca al mondo a forma di seggiolino da seggiovia se non a Sauze d’Oulx?
A dare il benvenuto alla stagione estiva è infatti il nuovissimo e gigantesco seggiolino da seggiovia che domina Sauze d’Oulx dai 1800 metri di Clotes. È l’ultimo progetto artistico del maestro Maurizio Perron di Jouvenceaux, che ne ha terminato il montaggio alla fine di maggio.
Maurizio Perron presenta la sua nuova opera d’arte, nata su idea di una “sauzina”: “Sauze è la patria dello sci. Qui facciamo sci da sempre e allora ecco una proposta per arricchire il paesaggio di Sauze. Chiaramente in terra da sci non si poteva pensare ad una semplice panchina, ecco allora che ho immaginato un grande seggiolino da seggiovia, in versione vintage, con tanto di sci in legno e con la scritta Sauze d’Oulx a capeggiare sulla traversa. Ho abbozzato un disegno ed ho predisposto un progetto per la realizzazione di un grande seggiolino che dominasse la valle. La scelta di posizionarla a Clotes è stata strategica in quanto questo è un punto panoramico da dove si può ammirare l’intero paese di Sauze d’Oulx e tutta la valle dal Seguret allo Chaberton (anche se per vederlo meglio ci sarebbero due alberi da abbattere). Poi questo è un punto strategico anche per lo sport sia invernale che estivo. Infatti da qui parte la pista di rientro a Sauze e qui passa la rete escursionistica per le camminate. In più questo spazio è comunale e quindi è stata più facile posizionarla”.
Maurizio Perron racconta anche come ha realizzato l’opera: “Si tratta di un’opera imponente larga oltre 4 metri e alta 7 metri alla cima del gancio del seggiolone. Per realizzarla ho utilizzato del larice che mi è stato fornito dal Consorzio Forestale e per realizzarla, viste le dimensioni, mi sono avvalso degli spazi presso il Consorzio Forestale perché non mi è stato possibile eseguirla nel mio laboratorio. Poi chiaramente l’abbiamo assemblata in loco ed ora è pronta per scattare tante foto ricordo”.
La presidente del Consorzio Fortur Serenella Marcuzzo plaude a questa nuova attrazione per Sauze d’Oulx: “Ancora una volta Maurizio Perron si è superato ed ha realizzato qualcosa non solo di unico, ma proprio di eccezionale. Un mega seggiolino da seggiovia è un’idea geniale che si adatta perfettamente al nostro territorio. La scelta di posizionarla a Clotes con vista su Sauze d’Oulx e sulla Valle porterà sicuramente tanta nuova visibilità al nostro paese, perché sarà impossibile resistere a farsi una fotografia una volta vista questa meraviglia. Ringraziamo Maurizio per questa vera e propria opera d’arte ed invitiamo tutti ad andare a vederla e a farsi una foto ricordo da Sauze”.
L’innovazione tecnologica nei servizi
Il Politecnico di Torino e l’Autorità di regolazione dei trasporti hanno siglato un accordo di collaborazione per svolgere attività e progetti di studio, ricerca e formazione, con interesse condiviso nell’ambito dell’innovazione tecnologica e delle conseguenti evoluzioni nei singoli segmenti del trasporto. Al centro della rinnovata sinergia, la diffusione di una cultura avanzata delle discipline afferenti alla regolazione dei trasporti, con l’intento di stimolare lo sviluppo delle competenze, gli approfondimenti e le attività di ricerca su tematiche di attuale interesse nei diversi ambiti di trasporto.
A tale scopo, l’accordo promuove iniziative rivolte sia agli studenti – attraverso moduli dedicati all’interno dei corsi di studio, programmi formativi post laurea e tirocini curriculari – sia indirizzate alla comunità accademica – tramite la promozione di convegni, tavole rotonde e seminari tra esperti del settore.
L’accordo, della durata di tre anni, impegna le due istituzioni a cooperare in programmi di ricerca per sperimentare modelli di mobilità all’avanguardia, che rispettino le condizioni minime di qualità dei servizi di trasporto e il contenuto minimo dei diritti che gli utenti possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle infrastrutture di trasporto.
Condivisione degli spazi, accesso alle rispettive banche dati e partecipazione dei propri esperti alle iniziative in programma: sono questi alcuni dei punti su cui convergono le aspettative dei due committenti, impegnati nel trasmettere alle giovani generazioni di lavoratori competenze specifiche relative al settore dei trasporti. Un impegno che guarda alle prossime sfide globali, dalla lotta al cambiamento climatico, alla gestione etica delle nuove tecnologie, con attenzione costante alla salvaguardia dei diritti dei cittadini.
PIL PIEMONTE: SEGNALI POSITIVI NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2024, L’ECONOMIA TORNA A CRESCERE
Si è registrato un +0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2023, meglio della media nazionale ed europea. La stima è fatta dal Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino, attraverso lo strumento del PILNOW che anticipa di 2 anni le statistiche ufficiali.
Torna a sbuffare, in questo primo scorcio del 2024, la locomotiva economica piemontese: segnali positivi vengono dalle stime del Pil regionale realizzate dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino attraverso lo strumento del PILNOW, che è in grado di dare indicazioni sull’andamento economico regionale, anticipando di ben 7 trimestri le statistiche ufficiali. Il primo trimestre di quest’anno si è chiuso con un +0,7% (rispetto al I trimestre del 2023), un dato migliore della media nazionale (+0,6%) e di quella europea (+0,5%), ma soprattutto rappresenta un’inversione di tendenza in confronto all’ultimo trimestre del 2023, quando si era registrato un -0,5%. Recessione evitata, dunque, con il ritorno in terreno positivo dopo un solo trimestre. E sono già positive le stime per i primi due mesi del secondo trimestre.
Nel dettaglio, la crescita è stata sostenuta dal miglioramento del credito ai consumi e agli investimenti interni, dal turismo e, inoltre, dall’aumento dei trasporti, indicatore coincidente tanto di consumi quanto di attività produttive in corso. L’export ha tenuto, nonostante un rallentamento che, però, è stato inferiore rispetto a quello registrato a livello nazionale. C’è da tenere presente la debolezza dell’economia della Germania (-0,2% il Pil trimestrale), che è il maggiore mercato di sbocco per le esportazioni regionali. Da sottolineare anche che continua ad essere sotto la media italiana l’andamento della CIG, sia pure in crescita tendenziale. A livello locale come a livello nazionale hanno positivamente inciso i bonus edilizi, mentre sta arrivando la “benzina” fornita dal Pnrr. Il PILNOW piemontese vale 136 miliardi di euro a prezzi costanti del 2015 e 156 miliardi a prezzi correnti: in media per ogni abitante il Pil prodotto in Piemonte è di 36.700 euro all’anno; 300 euro in più rispetto al trimestre precedente e superiore alla media nazionale (35.600 euro).
Vladimiro Rambaldi, Presidente del Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino: “Registriamo una resilienza confortante delle imprese della nostra regione, nonostante un quadro generale ancora condizionato dalle turbolenze internazionali. È probabile che imprese e consumatori abbiano anticipato con il loro sentiment il previsto ribasso dei tassi di interesse della Bce per giugno. Certo, se non ci fosse, potremmo avere un contraccolpo congiunturale”.
Il Presidente di Unioncamere Piemonte ha commentato: “I segnali positivi che ci arrivano dalle stime del Pil regionale fatte dal Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino ci mostrano un Piemonte che, su più fronti, continua a resistere alle sfide endogene ed esogene. Come Camere di commercio affianchiamo le imprese nel loro percorso di sviluppo e crescita, anche internazionale, fornendo concreti strumenti di ausilio sia nel campo della trasformazione digitale che green, nuove frontiere della nostra economia”.
Nei giorni scorsi un ispettore della Polizia di Stato libero dal servizio, con il supporto della Polizia Locale, ha tratto in arresto un uomo per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.
Il fatto si è verificato nei pressi di una farmacia ubicata nel Comune di Cureggio, nel Novarese, ove un ispettore della Polizia di Stato, in forza alla sezione della Polizia stradale di Novara, sottosezione di Romagnano Sesia, libero dal servizio, si trovava a passare. L’immagine che gli si è presentata davanti agli occhi è quella di un individuo che usciva dal locale vestito con jeans e maglietta scura, che cingeva tra le braccia una borsa da donna di colore beige e si allontanava con passo spedito, seguito dalla titolare della farmacia.
Avendo assistito all’evento l’ispettore si poneva all’inseguimento e contattava nel frattempo la Polizia locale di Cureggio per ricevere aiuti. La titolare della farmacia, riconosciuto l’ispettore, richiedeva la sua collaborazione e questi che, nel frattempo, si era qualificato intimando al soggetto di fermarsi, riusciva a raggiungerlo e bloccarlo. Sul posto sopraggiungeva la pattuglia della polizia appena contattata.
Il fermato tentava una nuova fuga, divincolandosi ed opponendo resistenza, prima di essere tratto definitivamente in arresto. La refurtiva veniva restituita alla legittima proprietaria, che riferiva alla polizia di aver sorpreso l’uomo all’interno della farmacia, nel retro bancone, intento ad aprire la cassa.
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