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L’altra Barriera sfila a Torino: cento bambini delle scuole primarie tra i banchi del mercato

Con Fondazione Mus-e Italia, Piazza Foroni a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, si è accesa di musica e colori: ieri parata e flash mob 

 
Attraverso l’educazione all’arte e alla bellezza, Fondazione Mus-e contrasta la povertà educativa e promuove inclusione e multiculturalità nei quartieri marginali.
 
Torino, 22 maggio 2025 – Il quartiere Barriera di Milano, a Torino, è stato invaso ieri da un centinaio di bambini delle scuole primarie del territorio, protagonisti di una coinvolgente parata artistica tra musica e circo, organizzata da Fondazione Mus-e Italia, in collaborazione con gli artisti Manuel Vennettilli e Alessandro Bucchieri.
Durante la mattinata, le vie del mercato di Piazza Foroni si sono animate con giochi circensi, strumenti musicali e l’entusiasmo travolgente di bambine e bambini, in un’iniziativa pensata per restituire voce e visibilità all’infanzia del quartiere. I piccoli allievi di quattro classi dell’Istituto Comprensivo Gabelli – Pestalozzi hanno attraversato il mercato con una parata colorata e gioiosa, culminata in un emozionante flash-mob nella zona centrale. Tra acrobazie, strumenti a percussione e improvvisazioni musicali, i giovanissimi partecipanti hanno offerto una performance ricca di energia e significato, cui hanno assistito anche altre classi della scuola, coinvolte come pubblico.
Nell’ambito di un quartiere ad alto rischio sociale, recentemente al centro di gravi episodi di cronaca nera, questa parata è stata un gesto simbolico ma potente, che ha voluto far sentire la presenza e la voce dei bambini che qui vivono e frequentano quotidianamente la scuola: bambini e bambine che rappresentano il presente e il futuro del quartiere, e che oggi hanno dimostrato che questo territorio può essere vivo, creativo e coeso” ha dichiarato Concetta Mascali, coordinatrice locale di Fondazione Mus-e a Torino.
Questa iniziativa rappresenta pienamente la missione di Fondazione Mus-e Italia: portare l’arte là dove ce n’è più bisogno, per costruire ponti, non muri. Attraverso il linguaggio universale della creatività, oggi abbiamo dato voce ai bambini di un quartiere spesso lasciato ai margini, celebrando la bellezza della diversità e il valore della comunità. Eventi come questo dimostrano come l’arte possa essere uno strumento concreto per contrastare la povertà educativa, promuovere l’inclusione e rafforzare i legami sociali. È qui, nelle scuole pubbliche dei territori più fragili, che si costruisce il futuro del nostro Paese – un futuro fatto di rispetto, ascolto e partecipazione” ha concluso Maria Garrone, presidente di Fondazione Mus-e Italia.

Giardino Madre Teresa, arriva la polizia

Controllo delle Forze dell’Ordine 
“Questo tratto di Aurora è tra i peggiori, ed è davanti la sede della Circoscrizione 7. Sempre grazie a quanto mettono in atto le FdO, e al Governo che sta cercando di fare ciò che la Città non svolge.
Mercoledì mattina ho avuto un incontro con il Prefetto Vicario, di tanto abbiamo parlato, non solo di criticità ma anche di proposte per migliorare il territorio. Voglio sperare che la pessima situazione si possa ancora cambiare”. E’ il commento di Patrizia Alessi, capogruppo di Fdi in Circoscrizione.

Richetti e Faina vicedirettori Unione Industriali

Nuovo assetto della struttura organizzativa dell’Unione Industriali Torino: dal 26 maggio al direttore generale Angelo Cappetti risponderanno i due vicedirettori Massimo Richetti ed Eleonora Faina.

La riorganizzazione, approvata dal Consiglio di Presidenza nei giorni scorsi, prevede che a Massimo Richetti, che continuerà a ricoprire il ruolo di responsabile dell’area lavoro e welfare, rispondano le aree Education coordinata da Stefano Molina; Amma, AIT, Energia coordinata da Gabriele Fenouil; Alimentari, Grafici Cartai e Cartotecnici, Editori, Legno e Sughero, Moda Tessile e Accessori, Innovation Services Industry coordinata da Alberto Gamba; Chimica Vetro, Gomma Plastica, Arpiet, Turismo e Cultura, Digital Technologies, Facility, Sanità Salute & Benessere, Trasporti Infrastrutture e Materiali da Costruzione coordinata da Roberto Romero.

Eleonora Faina faranno riferimento invece le seguenti aree: Tecnologie, Innovazione e Ricerca coordinata da Guido Ceresole; Piccola Industria, Gruppo Giovani Imprenditori, ESG coordinata da Daniela Laigueglia; Fisco, Finanza ed Estero coordinata da Fabio Francescatti; Energia e Mobilità, Anav coordinata da Alessandro Moschini; Ambiente, Gas & Power, Territorio e Normazione Tecnica coordinata da Paolo Piagneri.

Restano infine a diretto riporto del direttore generale Cappetti le aree: Marketing e Rapporti Associativi, Centro Congressi, Coordinamento Filiere Gruppi Merceologici, Club, Credito Finanza e Assicurazioni coordinata da Roberto De Luca; Amministrazione e Controllo, Sistemi Informativi, Servizi Generali coordinata da Massimiliano Pagnone; Servizi Legali, Compliance e Segreteria Generale coordinata da Savino Figurati; il Centro Studi coordinato da Ivan Sinis. Inoltre, Comunicazione Istituzionale e Ufficio Stampa continuano a essere in capo al direttore.

Massimo Richetti, 61 anni, è laureato in Giurisprudenza lavora all’Unione Industriali Torino da 35 anni, ed è responsabile dell’area Lavoro e Welfare dal 2008. È membro della Commissione Regionale di Concertazione della Regione Piemonte e della Commissione Regionale Stelle al Merito del Lavoro. È anche Presidente del Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dirigenti (FAIT).

Eleonora Faina, 43 anni, è laureata in scienze politiche, ha conseguito un Master in Antitrust e regolazione dei mercati, da oltre 15 anni si occupa di politiche pubbliche e affari istituzionali in Italia e a Bruxelles. Nel suo percorso professionale ha maturato una solida esperienza nell’attività di advocacy e vanta un lungo percorso nel sistema confindustriale iniziato nel 2008. Dopo un’esperienza tra il 2017 e il 2019 in Italiana Petroli, nel settembre 2020 è stata nominata Direttore Generale di Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria delle imprese di Information & Communication Technology (ICT) e dell’elettronica di consumo operanti in Italia.

Il nuovo assetto della struttura dell’Unione Industriali Torino vuole imprimere la necessaria accelerazione per lavorare e sostenere le aziende associate in questa fase di trasformazione e nuove sfide” commenta Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino. “Sotto la direzione di Angelo Cappetti lavoreranno Massimo Richetti ed Eleonora Faina, alla guida della squadra della nostra Unione. Massimo è una delle figure cardine della nostra associazione, in grado di garantire a imprese e parti sociali un dialogo stabile e costruttivo, anche in fasi delicate come l’attuale, dove servono esperienza e visione. Eleonora ha un’esperienza nel sistema Confindustria, nel settore privato e nel mondo dell’innovazione riconosciuta e di forte credibilità. Siamo convinti di poter così dare il giusto impulso alla Intelligenza Industriale delle nostre oltre 2300 aziende associate” conclude

Città della Salute e della Scienza di Torino prima in Italia per trapianti renali 

Il Centro Trapianti di rene “Antonio Vercellone” della Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS) – ospedale Molinette è primo assoluto per numero e complessità di trapianti renali. Questi sono i recentissimi dati del bilancio del Centro nazionale trapianti (Cnt) di Roma, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, nella nuova edizione appena pubblicata della valutazione di qualità dell’attività di trapianto di rene in Italia nel periodo 2002-2022, che fornisce un quadro dei 38 Centri di trapianto di rene attivi nel nostro Paese e dell’intero percorso assistenziale dei pazienti. CDSS è prima assoluta. Non solo, ma pur eseguendo trapianti sempre più complessi, ha i risultati migliori di qualità anche a distanza del trapianto. E i dati su questo riguardano proprio gli ultimi anni 2018-2022.
In venti anni valutati in Italia sono stati effettuati 39.083 trapianti di rene, dei quali 34.484 da donatore deceduto e 4.599 da donatore vivente in 38 Centri. Rispetto al totale, 2952 sono stati effettuati in CDSS (il 7,5% di tutti i trapianti nazionali), dei quali 239 da vivente.
Numerosi sono i casi complessi, quando la persona che riceve è anziana, oppure è già stata trapiantata in passato, oppure è a particolare rischio di rigetto perchè è molto immunizzato. Altre situazioni sono quelle in cui il ricevente ha effettuato dialisi per lungo tempo o il donatore ha un’età elevate. In tutte queste situazioni, l’esperienza di Torino fa da leader in Italia.
Pur eseguendo trapianti decisamente più complessi, la CDSS ha invece risultati migliori di qualità di sopravvivenza. Infatti, la sopravvivenza dei pazienti a Torino raggiunge il il 97,8% a un anno dal trapianto e il 92,2% a 5 anni, mentre i dati italiani sono del 97,3% a un anno dal trapianto ed il 91,5% a 5 anni nella media nazionale. La sopravvivenza dei reni trapiantati al netto dei decessi raggiunge alla CDSS di Torino il 95,7% a un anno dal trapianto, mentre in Italia il 94,1% a un anno dal trapianto nella media nazionale.
Il segreto torinese di questi risultati sta nell’impianto organizzativo che si articola da circa 45 anni sulla sinergica collaborazione tra l’équipe nefrologica della Nefrologia Dialisi e Trapianto universitaria (diretta dal professor Luigi Biancone), che si fa carico della gestione clinica del paziente sia nella fase pre che post-trapianto (e svolge storicamente funzioni di coordinamento e Responsabilità di Programma), con la Chirurgia vascolare ospedaliera (diretta dal dottor Aldo Verri), con l’Urologia universitaria (diretta dal professor Paolo Gontero). La componente anestesiologica è attualmente diretta dal dottor Maurizio Berardino della Rianimazione 2.
Grazie alla convergenza di queste differenti competenze cliniche e chirurgiche nefrologiche-vascolari-urologiche, perfettamente integrate da oltre quarant’anni di impegno sul campo, è stato possibile offrire la realizzazione di un trapianto a centinaia di pazienti a difficile trapiantabilità per la loro complessità. E insieme a questi operatori sono in vario grado coinvolti nell’attività innumerevoli medici, infermieri, tecnici, OSS, amministrativi di altri settori clinici, chirurgici e di laboratorio, che offrono una collaborazione fondamentale per affrontare casi complessi, quali l’Anatomia Patologica, l’Immunobiologia e genetica dei Trapianti, la Radiologia, la Chirugia generale, la Banca del Sangue e tanti altri
“Il 32% dei nostri trapiantati ha una malattia rara, per la metà di essi renale e per il resto di vario genere, tipicamente urologica e vascolare ed il Centro ha anche il maggior numero in Italia di pazienti trapiantati sopra i 60 anni: dal punto di vista clinico e chirurgico la sinergia da quasi 45 anni tra le strutture di  nefrologia, chirurgia vascolare ospedaliera e urologia è il formidabile motore per una maggior inclusività nel programma di trapianto di pazienti che ne hanno bisogno e che vengono rifiutati altrove e lasciati in dialisi” dichiara il professor Luigi Biancone.
Caratteristica del Centro è anche la qualità dell’attività di follow-up sine die del trapiantato in concerto con la rete nefrologica piemontese e le nefrologie locali nelle altre regioni, come riportato dai dati nazionali elaborati dal CNT. Proprio sulla base del legame e collaborazione con le nefrologie di territorio, il Centro si sta specializzando a livello internazionale nella prevenzione dell’immunizzazione dopo rientro in dialisi da primo trapianto in modo da facilitare il ritrapianto.
Da sottolineare la gratitudine per i trapianti va sempre ai donatori e alle loro famiglie.
“Questo report del Centro nazionale trapianti conferma che la CDSS è al top in Italia in questo campo. Tutto questo grazie alla collaborazione multidisciplinare tra i nostri professionisti così altamente qualificati, così come solo nella nostra Azienda è possibile trovare. E così come dovrà essere nel futuro Parco della Salute” dichiara Thomas Schael (Commissario CDSS).

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

Le assaggiatrici – Drammatico. Regia di Silvio Soldini, con Elisa Schlott. Autunno 1943. La giovane rosa, in fuga da Berlino colpita dai bombardamenti, raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno. Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo, Il Führer vede nemici dappertutto, essewre avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, con altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui. Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Da un fatto vero, dal romanzo di Rosella Postorino. (Eliseo, Lux)

Bird – Fantasy, drammatico. Regia di Andrea Arnold, con Nykiya Adams e Franz Rogowski. La dodicenne Bailey vive con il padre single Bug e il fratello Hunter in uno squat nel Kent settentrionale. Bug non ha molto tempo per i figli e Bailey, che si sta avvicinando alla pubertà, cerca attenzioni e avventure altrove. Designato Film della Critica dal SNCCI con la seguente motivazione: “Per la capacità di far dialogare con naturalezza il racconto vivido del mondo sottoproletario con l’ipotesi fiabesca, grazie a un afflato lirico non privo di ruvidezze e dominato da una libertà post-punk che è merce sempre più rara nel cinema europeo contemporaneo.” Durata 119 minuti. (Nazionale sala 4)

Black Bag – Doppio gioco – Thriller. Regia di Steven Soderberg, con Cate Blanchett, Michael Fassbender e Pierce Brosnan. George Woodhouse, agente segreto di Sua Maestà, è incaricato di una difficile missione: dovrà, in una sola settimana, per ordine del suo diretto superiore Meacham, scoprire il colpevole della fuga di notizie al cui centro è un software conosciuto con il nome in codice Severus. Cinque gli agenti sospettati, tra i quali Kathryn, la moglie di George. Durante una cena in comune, l’agente dovrà smascherare che è il traditore del gruppo. Alla morte, quella stessa sera, di Meacham, ecco che George vede crescere i propri sospetti nei confronti della moglie. L’uomo si ritrova questa volta diviso tra l’amore per lei e il dovere nei confronti del suo paese. Durata 93 minuti. (Eliseo, Fratelli Marx sala Chico, Nazionale sala 3, The Space Beinasco)

Black Tea – Drammatico. Regia di Abderrahmane Sissako, con Nina Melo. Una storia d’amore, che supera i limiti geografici e le frontiere, attraverso le distese sconfinate dell’Africa fino ad arrivare nelle cerimonie del tè in Cina. Racconta il film la storia di Joice, una giovane donna africana, trentenne, che nel giorno del suo matrimonio dice “no” e decide di lasciare la Costa d’Avorio per raggiungere il quartiere africano di Guangzhou, in Cina, e crearsi una nuova vita. Qui inizia a lavorare in un negozio di tè, apprendendo tutti i rituali delle cerimonie cinesi. Durata 110 minuti. (Classico V.O.)

Flight Risk – Trappola ad alta quota – Drammatico. Regia di Mel Gibson, con Mark Wahlberg e Michelle Dockery. Daryl, di professione pilota, è incaricato di trasportare un’agente federale e il suo prigioniero nella città dove si terrà il processo ma durante il volo, tra i cieli sopra l’Alaska, non tutto è chiaro tra gli occupanti dell’aereo: ben presto ci si renderà conto che Daryl non è chi dice di essere, altri non è che un killer mandato a eliminare il prigioniero. Durata 91 minuti. (The Space Torino, The Space Beinasco)

Francesca e Giovanni – Regia di Simona Izzo e Ricky Tognazzi, con Ester Pantano e Primo Reggiani. Ci sono l’amore e l’intesa. L’impegno e il sacrificio in un paesa in tempo di guerra. Ci sono gli amici e i nemici, le battaglie e i processi, la vita quotidiana e una parte importante della nostra storia, interrotta improvvisamente quel tragico giorno di maggio del 1992, oscurato dalla strage di Capaci. Al centro della scena è una donna, Francesca Morvillo, in all’uomo con cui ha scelto di vivere accanto fino all’ultimo: Giovanni Falcone. Le loro vite si intrecciano nella stagione più difficile del conflitto tra lo Stato e Cosa Nostra. Francesca è figlia, sorella, moglie di giudici e magistrato a sua volta. Giovanni lancia la sfida più ambiziosa alla mafia insieme ai giudici del pool. Durata 90 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse, Romano sala 2)

Fuori – Drammatico. Regia di Mario Martone, con Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie, Corrado Fortuna e Stefano Dionisi. Goliarda finisce in carcere per un furto di gioielli, cinque giorni di carcere, ma a Rebibbia l’incontro con alcune giovani detenute diventa per lei un’esperienza di rinascita. Una volta uscite di prigione, in una torrida estate romana, le donne continuano a frequentarsi. In questo tempo che sembra sospesa, Goliarda stringe una relazione profonda e decisiva per la sua vita, un legame autentico e trascinante che nessuno, lì fuori, riuscirà a comprendere. Questo film racconta un momento della vita di Goliarda Sapienza, scrittrice, una storia di amicizia, di amore e di libertà. Unico film italiano in concorso a Cannes, è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Abbandonando qualsiasi ambizione biografica per raccontare l’estate di due amiche che si sono incontrate in carcere e decidono di lasciarsi andare alla deriva, Mario Martone trova non solo l’approccio giusto per raccontare un personaggio complesso come Goliarda Sapienza, ma anche la chiave per arricchire di sfumature il suo approccio realista, rimescolando i piani temporali e disallineando le immagini mentali. Grazie anche alla straordinaria prova delle sue attrici.” Durata 117 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Ideal, Nazionale sala 1, Reposi sala 5, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

La gazza ladra – Commedia. Regia di Robert Guédiguian, con Ariane Ascaride e Jean-Pierre Darroussin. Maria si occupa con amore di alcune persone anziane, e non poche volte fa la cresta sulla spesa che fa per loro. Per un unico motivo: mettere da parte un po’ di quattrini per poter far dare al nipote, ragazzino quantomai dotato, delle lezioni private di pianoforte, per cui ha già preso contatti con il miglior maestro di Marsiglia. Si spinge anche a firmare assegni che sa benissimo non potrà mai assolvere. Grazie all’intervento di qualche anima buona, il caos annunciato rientrerà presto in tutto il suo ordine. Durata101 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Nirvana)

Guida pratica per insegnanti – Commedia. Regia di Thomas Lilti, con François Cluzet e Vincent Lacoste. Siamo al rientro dalle vacanze estive, all’inizio di un nuovo anno scolastico, e tra i docenti dell’istituto arriva Benjamin, un giovane dottorando senza borsa di studio che accetta di fare il supplente di matematica per potersi pagare gli studi. Spinto anche dalla famiglia a fare questa prima esperienza nell’insegnamento, Benjamin capirà presto quanto sia difficile questo lavoro. I suoi colleghi, con più esperienza di lui e momento affiatati tra loro gli mostreranno quanta dedizione e tenacia ci vogliano per andare avanti in questa professione. Il sistema dell’istruzione pubblica è un vero e proprio campo di battaglia, in piena crisi ed estremamente fragile. Benjamin dovrà contare sulle proprie forze e affrontare le dure prove alle quali verrà sottoposto, in un mestiere che si rivelerà più impegnativo e serio rispetto a quello che aveva immaginato. Durata101 minuti. (Greenwich Village sala 1)

L’infinito – Di e con Umberto Contarello con Carolina Sala. Umberto è uno sceneggiatore avvilito. Non riesce più a provare piacere o felicità per nulla, si trascina per la casa, come per la città, con uno sguardo triste e disincantato. Si nasconde dalla vita, dentro i cappotti come nella siepe per guardare sua figlia giocare. Aiuta una giovane sceneggiatrice a scrivere una storia, ammira una suora armena pulire i vetri delle finestre, passa le serate in un locale a bere alcolici, mescolando il ghiaccio con le mani. Un ragazzo bussa alla sua porta e gli rivela una notizia importante. Una sua ex viene a trovarlo e gli regala una serata diversa, un’altra deve decidere se finanziare o no la sua storia, e una suora lo accompagna al cimitero dov’è sepolta sua madre. Lì Umberto dovrà fare i conti con traumi e memorie del passato. Durata 91 minuti. (Romano sala 3)

Mission Impossible – The Final Reckoning – Azione. Regia di Christopher McQuarrie, con Tom Cruise, Hayley Atwell, Vanessa Kirby, Hannah Waddingham e Ving Rhames. Ultima tappa del lungo percorso iniziato nel 1996 da Ethan Hunt e le sue mirabolanti imprese. L’eroe con l’intero suo gruppo è impegnato ad affrontare una nuova pericolosa minaccia: sarà suo compito scoprire due chiavi che possono sbloccare un sistema di intelligenza artificiale, in grado di far esplodere disastri e distruzioni a livello mondiale, entrando in circuiti bancari come gettando nel caos migliaia di chilometri di reti elettriche. Dovranno superare la sfida che gli tende Daniel, misterioso individuo chiuso nel passato di Ethan, anch’egli alla ricerca delle due chiavi. L’impresa sarà quella di impossessarsi del codice sorgente da un sottomarino affondato. Durata 165 minuti. (Massaua, Ideal anche V.O., Lux sala 3, Reposi anche V.O., The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri anche V.O.)

Il mohicano – Drammatico. Regia di Frédéric Farrucci, con Alexis Manenti e Mara Taquin. Joseph ha accidentalmente ucciso un uomo legato alla mafia che voleva costringerlo a vendere i suoi terreni e a interrompere la sua attività di pastore. Sempre in fuga dagli uomini che hanno deciso di punirlo, sarà aiutato dalla nipote Vannina e diventerà un eroe per gli abitanti di quella Corsica che non vuole cedere alla violenza e alle speculazioni. Designato Film della Critica dal SNCCI con la seguente motivazione: “Partendo da un’elaborazione del cinema di genere, Farrucci realizza un western moderno basato sulle contraddizioni di una terra dai forti valori identitari come la Corsica. Affidato allo spirito di indipendenza di un semplice pastore, che assurge suo malgrado al rango di eroe popolare nell’opporsi ai temuti speculatori edilizi della zona, il film tesse un intenso dramma di denuncia sociale attraverso la scena umana e paesaggistica corsa, dove l’autore è di casa.” Durata 87 minuti. (Fratelli Marx sala Chico anche V.O.)

Nottefonda – Drammatico. Regia di Giuseppe Miale di Mauro, con Francesco Di Leva, Dora Romano e Adriano Pantaleo. Da un anno Ciro percorre le strade di Napoli alla ricerca dell’auto che ha ucciso sua moglie, con il figlio Luigi che come lui vorrebbe punire il colpevole. Anche l’amico Rosario intende aiutarlo a risollevarsi dal lutto e gli offre un lavoro: oltre a Ciro dovrà venire in aiuto del fratello Carmine che ha perso il lavoro. Durata 86 minuti. (Due Giardini sala Nirvana)

One to One: John & Yoko – Documentario. Regia di Kevin Macdonald e Sam Rice Edwards, con john Lennon e Yoko Ono. Vita della celebre coppia durante la permanenza nel Greenwich Village a New York tra il 1971 e il 1973, ricostruita attraverso immagini di repertorio, registrazioni di conversazioni telefoniche e un montaggio di filmati carpiti dalle trasmissioni tv dell’epoca. Il titolo si riferisce all’unico concerto completo tenuto da Lennon dopo lo scioglimento dei Beatles: un evento nato per raccogliere fondi per la Willowbrook State School, luogo di ricovero per disabili minorenni in condizioni di forte disagio. Durata 100 minuti. (Greenwich Village V.O.)

Paternal Leave – Drammatico. Regia di Alissa Jung, con Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich. La giovane Leo, quindicenne, vive in Germania e non ha mai conosciuto il padre. Venuta a sapere della sua esistenza, decide di andare alla sua ricerca, arrivando al mare della Romagna e a un chiosco chiuso per l’intera stagione invernale. Paolo è sconcertato e confuso da quell’arrivo che riapre momenti che lui ha tentato di dimenticare, vorrebbe disfarsi di quella ragazzina, non essendo facile venire incontro alle domande che Leo fa: nei giorni successivi, tra padre e figlia si creano situazioni e interessi che prendono a renderli sempre più vicini. Ma non tutto nella convivenza risulterà facile. Durata 113 minuti. (Massimo sala Cabiria V.O., Nazionale sala 2 V.O.)

Queer – Drammatico. Regia di Luca Guadagnino, con Daniel Craig e Drew Starkey. All’inizio degli anni Cinquanta, William Lee è un americano, cinquantenne, omosessuale, espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate più o meno in solitudine, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana, trascorrendo le proprie giornate da un bar all’altro a bere bicchieri di tequila. Fino al giorno in cui ha l’incontro con il giovane Eugene Allerton, ex militare appena arrivato in città: per l’uomo è l’occasione per la prima volta di guardare alla possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. Dal romanzo omonimo di William S. Burroughs. Durata 135 minuti. (Eliseo)

La solitudine dei non amati – Drammatico. Regia di Lilja Ingolfsdottir. Maria ha due figli e vive separata dal marito. Una sera incontra Sigmund, con cui prova a ricostruire una nuova famiglia. Ma il rapporto non si dimostra stabile, hanno inizio incomprensione e rabbia: Maria sarà costretta a una nuova separazione, chiedendosi se il rapporto con se stessa e con le persone che le stanno accanto sia sbagliato, se ancora ci sia spazio per un rapporto con Sigmund. Durata 101 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo)

Volotea rafforza l’asse Torino–Parigi

Volotea, la compagnia aerea low-cost delle piccole e medie città europee, annuncia la messa in vendita dei voli tra Torino e Parigi Orly anche per la stagione invernale. Il collegamento, operato in esclusiva dal vettore e già attivo con successo durante questa estate, sarà disponibile due volte a settimana, ogni giovedì e domenica, rendendo ancora più agevoli gli spostamenti tra il Piemonte e la capitale francese.

 

L’attivazione del collegamento anche nei mesi invernali rappresenta un ulteriore passo in avanti nella strategia di Volotea di estendere la stagionalità dell’offerta e sostenere il turismo verso destinazioni ad alto valore culturale e attrattivo come Parigi.

“Con l’estensione della rotta Torino–Parigi Orly anche in inverno, rafforziamo un collegamento chiave: la Francia rappresenta uno dei mercati principali nel nostro network, e Parigi è una destinazione fortemente richiesta dal punto di vista culturale – ha dichiarato Valeria Rebasti, International Market Director di Volotea –. Operare questa tratta in esclusiva ci consente di rispondere in modo diretto ed efficace alle esigenze dei passeggeri torinesi, offrendo continuità e qualità anche al di fuori della stagione estiva”.

“Siamo molto soddisfatti della conferma del volo Torino-Parigi Orly di Volotea anche per la prossima stagione invernale 2025/2026 – ha commentato Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport -: in questo modo, i nostri passeggeri potranno disporre di un’offerta davvero unica e conveniente di voli per l’aeroporto parigino di Orly che collegano il nostro territorio a una delle mete più richieste sul fronte turistico e del business. Allo stesso modo, siamo lieti che il volo continui ad agevolare il mercato francese, secondo per importanza turistica per il Piemonte, rafforzando ancora di più il turismo incoming da questo paese”.

Per il 2025 sono 4 le destinazioni servite da Volotea a Torino: 3 in Italia (Alghero, Napoli e Olbia) e 1 in Francia (Parigi Orly).

Ragazzina 14enne presa a calci e pugni per avere lasciato il fidanzatino che guarda il pestaggio in diretta

E ‘ stata  punita per avere lasciato il fidanzatino, la ragazzina di 14 anni che è stata aggredita da un gruppo di coetanee a Torino, tra gli edifici Atc di via Maddalene a Torino. La giovane è stata presa a calci e pugni, colpita con una bottiglia di birra sulla testa e le è stata procurata una ferita al braccio con un coltello. Tra le ragazze che l’hanno aggredita ci sarebbero due sorelle dell’ex ragazzo della vittima.  Sembra che il giovane abbia visto in diretta sul cellulare pestaggio. La  ragazza sarebbe già  stata vittima di altre intimidazioni dopo aver lasciato il fidanzato.

La Reale Mutua Torino 81 Iren in finale play off

La Reale Mutua Torino 81 Iren scrive un’altra pagina importante della propria storia: con la vittoria per 12 a 11 in Gara 2 sul campo della S.S. Lazio Nuoto, i gialloblù conquistano il pass per la finale playoff di Serie A2, dove per il terzo anno consecutivo sfideranno la Canottieri Napoli.

Una partita sofferta e intensa, giocata nella caldissima vasca del Centro Sportivo “Le Cupole” di Acilia, dove la Lazio ha messo in seria difficoltà la formazione torinese nei primi due quarti, andando al cambio vasca avanti 8-4. Ma nel secondo tempo è emersa la solidità mentale e tecnica dei piemontesi, capaci di ribaltare l’inerzia del match e imporsi con carattere e lucidità.

Coach Simone Aversa a fine gara: “È una grande soddisfazione riportare la Torino’81 in finale per la promozione in A1, è un traguardo che ci eravamo prefissati. Oggi i ragazzi sono stati bravissimi a rimanere in partita mentalmente dopo i primi due tempi, nei quali la Lazio ha giocato con grande intensità, l’inerzia era tutta dalla loro parte. Dal terzo tempo, con ordine in attacco e una migliore organizzazione difensiva, siamo riusciti a minare le sicurezze dei nostri avversari, quasi una fotocopia di gara 1, ma a parti invertite. Un grande merito di questa squadra è stato difendere con grande sacrificio nonostante le tante espulsioni a sfavore. Complimenti ai ragazzi per la tranquillità che hanno dimostrato in acqua e per l’attenzione a contenere le ripartenze dei nostri avversari, aspetti su cui abbiamo focalizzato l’attenzione negli ultimi allenamenti. La squadra dopo gara 1 ha fatto un’ulteriore crescita sotto il profilo del gioco, dell’applicazione e della presenza in acqua. Per il terzo anno consecutivo affronteremo la Canottieri Napoli, possiamo considerarla una ‘bella’, per vincere dobbiamo fare un ulteriore upgrade!”.

 

Tabellino – Gara 2 semifinale playoff A2 Maschile

S.S. LAZIO NUOTO – REALE MUTUA TORINO ’81 IREN 11-12 (3-2; 5-2; 1-4; 2-4)

S.S. Lazio Nuoto:
Marchetti, Olivi 1, Dominici 1, Silvestri 2, Korban 2, Nenni, Russo, Costanzo 1, Tresa 1, Troiani 1, Giacomone 2, Righetti, Leoni, Filippi.
All. Ruffelli

Reale Mutua Torino ’81 Iren:
Aldi, Lisica 2, Abate, Tononi 2, Maffè 2, Cigolini, Costa 1, G. Novara 1, Gattarossa 2, E. Novara, Colombo 1, Santosuosso, Ermondi 1.
All. Aversa

Giachino: per rilanciare Barriera di Milano dal Comune una iniziativa che dia lavoro e speranza

Caro Direttore,
Barriera di Milano sta sicuramente vivendo il momento peggiore della su storia dopo ovviamente la seconda guerra mondiale. Oltre 40.000 abitanti , cinquanta etnie diverse, valori immobiliari bassissimi che impoveriscono gli italiani rimasti. Molto spaccio , alcune zone infrequentabili. L’oasi è rappresentata dalle Parrocchie e dalle Scuole e da alcuni Bar frequentati dai cittadini che vogliono fare qualcosa , tutti di mezza età o pensionati che non vogliono o non possono andare via dalla loro Barriera.
Ieri in un dibattito con duecento persone il Direttore de La Stampa Malaguti ha chiesto scusa di arrivare in ritardo a voler rendersi conto di come si vive in quello che trent’anni fa era un bel Quartiere di Torino.
Due ora di discussion , pochissimo spazio al pubblico, Lodovico Poletto storico giornalista de La Stampa ha scelto lui chi far parlare  Il Sindaco che ovviamente deve gestire una situazione difficile ha cercato di minimizzare il disagio e la violenza.
Siccome non mi è stato concesso di intervenire , presento sul TORINESE una proposta di rilancio vero di Barriera. Siccome i ritardi clamorosi per progettare la linea 2 (ci son voluti quasi vent’anni) farà sì che la Linea  2 arriverà solo nel 2032, io propongo che il Comune sposti in Barriera una iniziativa che porti nuovi posti di lavoro veri e una speranza di un futuro migliore.
Spostare ad esempio in Barriera di Milano il Centro per la IA che il Governo Meloni ha assegnato a Torino significherebbe portare una cinquantina di posti di lavoro destinati a giovani laureati e esperti a lavora in Barriera. Una iniziativa che darebbe di Barriera una immagine nuova, di futuro. Un Centro che ovviamente avrebbe ricadute positive sui negozi, sui bar e ristoranti della zona portando lavoro vero e dando una prospettiva di lavoro anche ai ragazzi di Barriera che frequentano le belle Scuole dall’Istituto Einstein , al Bodoni Paravia, dove è andata a Scuola mia figlia Monica, al Beccari , all’Ilaria Alpi. Non a caso alla uscita ho parlato con i Dirigenti di questi complessi scolastici che svolgono un lavoro importantissimo insieme alle Parrocchie che invece sono essenziali per fornire assistenza quotidiana alle persone e alle famiglie in difficoltà.
I Cittadini di Barriera di Milano meritano più rispetto, più affetto e disponibilità perché non sono figli di un Dio minore.

Mino GIACHINO
Responsabile piemontese trasporti di Fratelli d’Italia

“Fondata sul lavoro”: Angelo Bonelli a Torino

Riceviamo e pubblichiamo

MERCOLEDì 28 maggio il leader dei Verdi Angelo Bonelli sarà  a Torino per un doppio appuntamento in Corso Siccardi 6, presso la sede di Europa Verde, Sala Pasquale Cavaliere.

ORE 17:00 incontro con una delegazione di operaie e operai della storica azienda Lear di Grugliasco, specializzata nella realizzazione di sedili di lusso per la Maserati, in crisi da diversi anni e i cui 400 lavoratori sono in cassa integrazione.

ORE 18:00:

FONDATA SUL LAVORO

Il nostro evento sui referendum per rifare l’Italia!

Per un lavoro più sicuro, tutelato, stabile e pagato bene.

Saranno insieme a noi anche Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale Europa Verde e Giorgio Airaudo, segretario generale della CGIL Piemonte.

Europa Verde Piemonte