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PD, AVS e CGIL in visita alla sezione femminile del carcere

Questa mattina si è svolto un sopralluogo di una delegazione di PD, AVS e CGIL presso la sezione femminile della casa circondariale di Torino L’iniziativa è stata lanciata dalla campagna per la dignità e i diritti delle donne condannate, dei loro figli e delle loro figlie “Madri Fuori- dallo stigma e dal carcere, con i loro bambini e bambine” e si inserisce nell’ambito della mobilitazione contro il DL “Sicurezza”. Le persone recluse presso la sezione femminile sono 115, di cui il 21% in custodia cautelare in attesa di sentenza. Il 58% sono di nazionalità italiana.
“Le norme contenute nel Dl Sicurezza rispetto alla presenza di detenute madri in una situazione già molto difficile sono addirittura peggiorative, per questo motivo abbiamo aderito alla campagna di mobilitazione per verificare le condizioni delle detenute e anche alla luce di queste, le conseguenze che comportano le misure contenute nel decreto” – dichiara Anna Rossomando, vicepresidente del Senato – “Il DL Sicurezza revoca l’obbligo di rinviare l’esecuzione della pena per le donne incinte o con figli di età inferiore a un anno, rendendo la misura discrezionale. La detenzione delle madri con bambini piccoli dovrebbe avvenire  di conseguenza presso gli ICAM, che sono tuttavia in numero insufficiente: tre attivi in tutta Italia”.
“Nell’ICAM del Lorusso e Cutugno, dove oggi vi è una sola mamma con il bimbo di 21 mesi, gli sforzi dell’amministrazione penitenziaria per creare un ambiente non ostile al minore sono molti, ma nonostante questo l’ICAM resta un carcere, con sbarre tutto intorno e da cui il minore può uscire (per esempio, per andare all’asilo) soltanto passando i numerosi controlli. – continua Gianna Pentenero, capogruppo del PD in Consiglio Regionale – Bisognerebbe andare in una direzione completamente opposta a quella del DL Sicurezza, con misure alternative alla detenzione. A fronte di queste condizioni di detenzione è cruciale il ruolo svolto dai e dalle Garanti delle persone detenute: siamo in attesa della nomina della maggioranza in Regione, confidiamo che la persona individuata sia adeguata al ruolo a differenza di quanto avvenuto nella vergognosa vicenda di Asti “.
“Il DL Sicurezza prevede inoltre, per le donne recluse in ICAM, la feroce e ingiustificata sanzione dell’allontanamento del figlio o della figlia in caso di proteste nei confronti degli agenti di custodia: un obbrobrio giuridico, e umano. – dichiara Alice Ravinale, capogruppo di AVS in Consiglio Regionale –
L’incontro con le detenute ha confermato i problemi delle condizioni di detenzione: celle singole usate come doppie a causa del sovraffollamento, mancanza di spazio e un’alta presenza di persone con problemi di salute mentale che in carcere non dovrebbero starci, ma per le quali non esistono strutture alternative. Le norme liberticide del DL sicurezza non faranno che peggiorare questa situazione, già oggi indegna di un paese civile.”
Alla visita hanno partecipato anche le Consigliere Regionali Paonessa e Pompeo (PD), Elena Ferro della Segreteria CGIL Torino e Davide Mattiello, già deputato del PD.
cs

Ironia e autoironia: una risata ci salverà / 3

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Alcuni nascono predisposti e quindi più inclini all’ironia e all’autoironia. Una buona intelligenza emozionale, utile a padroneggiare al meglio le nostre emozioni, si rivela importante, ma, in ogni caso, possiamo migliorare la nostra capacità ironica, partendo da una adeguata dose di autostima, che di sicuro aiuta.

Certo, la vita è una cosa seria, così come lo sono i nostri impegni nei confronti degli altri, della società, del lavoro, ecc. e ci sono molte occasioni in cui è giusto e opportuno essere persone “serie”. Ma uno dei segreti del benessere esistenziale consiste proprio nella capacità di ridere e di vedere il lato ironico della vita. Possiamo ridere spesso senza smettere di essere persone responsabili.

Impariamo dunque a ridere, perché la risata è un elemento fondamentale per avere senso dell’umorismo e dell’ironia. Avete mai avuto la sensazione che ridiamo molto di più quando ci sentiamo in pace con noi stessi e serenamente sicuri di noi? Alleniamoci quindi a ridere ogni giorno di più, anche di noi stessi.

Godiamoci le piccole cose, troviamo il lato divertente nelle situazioni quotidiane e nelle inevitabili sfortune della vita. Sorridiamo anche, ogni volta che possiamo, e cerchiamo di stimolare il sorriso intorno a noi, facciamo del sorriso e della risata una nostra priorità. Anche quando siamo provocati, ridiamo invece di reagire in malo modo.

Può essere davvero spiazzante, e intrigante. Se sapremo prendere un po’ le distanze da noi riusciremo quindi anche ad esser più ironici, e di sonseguenza più gentili, più in grado di reagire adeguatamente all’aggressività altrui, e di gestire la nostra eventuale rabbia.

(Un’emozione inevitabile, che va accettata e gestita). E sapremo stemperare le atmosfere negative con umorismo, con una battuta o con una risata. Mi capita spesso di suggerire ai miei clienti di “togliersi dal loro personale palcoscenico” e di metterci le persone con cui si relazionano. Anche questo può aiutare la nostra sana propensione all’ironia.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.

(Fine della terza e ultima parte)

Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Dal centro città a Stupinigi 5000 runner alla TuttaDritta

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Base Running porta il sole nelle sue gare. Con un meteo inizialmente incerto si è svolta questa mattina la XX edizione di TuttaDritta. 5000 runner hanno preso il via questa mattina alle 9 in Piazza Solferino, sede storica delle prime edizioni della corsa più vrloce d’Europa, verso la Palazzina di Caccia di Stupinigi percorrendo il tradizionale tragitto rettilineo. Gara ideale per chi intende superare il proprio personal best sulla distanza certificata di 10Km.

Non ce l’ha fatta Anna Arnaudo (Battaglio Cus Torino Atl.) che, pur vincendo la gara nella categoria femminile, con il tempo di 33’ e 42” non è riuscita a battere il record italiano appartenente a Nadia Battocletti di 31’ e 19” . Argento a Isabella Caposieno (G.S. Orecchiella Garfagnana.) che chiude in 34’ e 37”. Bronzo a Silvia Zampaglione (Battaglio Cus Torino Atl.) che copre la distanza in 35’ e 18”.

La categoria maschile è dominata da Sergiy Polikarpenko (C.S. Carabinieri Sez. Atletica) che taglia il traguardo in 29’ e 23”. Al secondo posto, con 23’ di distacco, si è classificato Lorenzo Brunier in 29’ e 46” (G.P. Alpi Apuane). Ad un solo secondo di distanza si classifica al terzo posto Riccardo Mugnosso con un tempo di 29’ e 47” (ASD Sicilia Running Team).

Il prossimo appuntamento è fissato per la Va Lentino il 10 luglio. Corsa serale di 6km all’interno del parco più famoso d’Italia. E tante tante sorprese da non perdere!

(foto archivio)

Per non dimenticare il genocidio armeno

IL TORINESE WEB TV

Il genocidio armeno è uno degli eventi più tragici e significativi della storia del XX secolo. Si riferisce al massacro sistematico e alla deportazione di circa 1,5 milioni di armeni dall’Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale, tra il 1915 e il 1923. Questo genocidio è riconosciuto da molti paesi e dagli storici come uno dei primi genocidi del XX secolo, anche se la Turchia, erede dell’Impero Ottomano, ne nega ufficialmente la natura genocidaria. Le cause di questo orribile evento sono complesse e legate a tensioni etniche, politiche e religiose. Gli armeni, che erano una minoranza cristiana all’interno di un impero a maggioranza musulmana, erano spesso considerati come collaboratori degli eserciti nemici durante la guerra, anche se questa accusa è stata ampiamente contestata. Le autorità ottomane decisero di attuare una politica di sterminio e deportazione, che portò a massacri di massa, marce della morte e condizioni disumane nei campi di concentramento. Il riconoscimento del genocidio armeno è un tema ancora molto delicato e politico. Molti paesi e organizzazioni internazionali hanno riconosciuto ufficialmente questi eventi come genocidio, mentre la Turchia continua a negare questa definizione, sostenendo che si trattò di un conflitto civile e di perdite causate dalla guerra. Ricordare il genocidio armeno è importante non solo per onorare le vittime, ma anche per promuovere la consapevolezza e la prevenzione di simili atrocità in futuro. La memoria di questo evento ci invita a riflettere sui pericoli dell’odio, del razzismo e dell’intolleranza, affinché tragedie simili non si ripetano mai più. Ai nostri microfoni il presidente dell’Unione Armeni d’Italia Baykar Sivazliyan accademico, scrittore e attivista armeno-italiano, noto per il suo impegno nella preservazione della memoria storica armena e nella promozione della cultura armena in Italia.

FRANCESCO VALENTE

Guarda il video:

“Barriera di Milano vuole assolutamente rinascere”

Radunato da Mino GIACHINO un gruppo di amici  ha discusso di proposte concrete per Rilanciare economia, lavoro e sicurezza a Torino partendo da Barriera  di Milano .
Alla commozione per i gravi episodi di violenza dei giorni scorsi e alle preghiere occorre ora aggiungere proposte importanti e concrete e iniziative, tipo la marcia che i SITAV SILAVORO organizzarono tre anni fa , per rilanciare Lavoro e Sicurezza in Barriera e Aurora, le zone più povere e problematiche della Città.
Ma gli abitanti di Barriera e Aurora non sono figli di un Dio minore e non possono rimanere emarginati dal tentativo di rilanciare economia e lavoro a Torino.
Occorre quindi portare  in Barriera non solo lavori edilizi o verniciare pareti ma nuove attività come ad esempio il Centro per la Intelligenza Artificiale assegnata dal Governo Meloni a Torino. Sarebbe un bel segnale di speranza per chi ci abita e soprattutto per i giovani portare  il Centro che studia la applicazione della IA al futuro economico proprio in Barriera . Certo sarebbe strano che in Barriera si continuasse a appoggiare la sinistra che l’ha emarginata e grazie alla quale la linea 2 della Metropolitana arriverà solo tra otto anni.

Manomette il bracciale elettronico per vedere la ex e viene arrestato

Un 25enne di Chieri era sottoposto a divieto di avvicinamento alla ex ma  ha manomesso il braccialetto elettronico per avvicinarsi all’amata che molestava da tempo con insistenza. La donna l’ha denunciato. Il giovane non accettava di essere stato lasciato e si piazzava spesso sotto casa di lei. Poi qualche giorno fa ha disattivato il braccialetto elettronico. L’altra sera è stato arrestato dai carabinieri.

Una cassaforte piena di fucili rubati scoperta dai carabinieri

I carabinieri stavano cercando  droga e hanno trovato delle armi. Si tratta di tre fucili da caccia rubati nei giorni scorsi ad Alessandria, che sono stati scoperti dai carabinieri nei dintorni di Capriata d’Orba. Le armi erano chiuse in una cassaforte lasciata nel bel mezzo di un bosco.

Con il “bando neve” dalla Regione 50 milioni per il sistema sciistico del Piemonte

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Uno stanziamento da 50 milioni di euro per sostenere, innovare e valorizzare il patrimonio sciistico del Piemonte. È stato approvato il Bando Neve, misura attesa e fortemente voluta dalla Regione Piemonte, che recepisce osservazioni e richieste di adeguamento formalizzate da parte degli enti locali che ospitano le stazioni sciistiche. Un aggiornamento alla presentazione già avvenuta a dicembre scorso, per accompagnare lo sviluppo del comparto montano e del turismo legato agli sport invernali in maniera ancora più mirata e puntuale.

Un intervento che guarda al futuro delle oltre 1.300 chilometri di piste da sci presenti sul territorio piemontese, valorizzando la pratica sportiva ma anche le ricadute economiche, occupazionali e sociali per le vallate alpine.

Con il Bando Neve la Regione Piemonte conferma il proprio impegno per una montagna viva, attrattiva e sicura, sostenendo una delle sue filiere più rappresentative, che unisce paesaggio, sport, economia e identità territoriale.

“Con questo bando vogliamo dare un segnale concreto di attenzione verso un comparto strategico per l’economia della montagna piemontese – hanno dichiarato il presidente di Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore regionale, Marco Gallo –. Siamo convinti che investire sul sistema neve significhi sostenere l’identità, l’occupazione e la vitalità dei territori montani, in un’ottica di qualità, sicurezza e attrattività turistica. È un impegno che abbiamo preso e che oggi manteniamo, ascoltando le esigenze degli operatori e costruendo strumenti adeguati alle sfide presenti e future.”

Le risorse e la distribuzione territoriale

Il Bando prevede 50 milioni di euro complessivi, così ripartiti: 2,5 milioni di euro destinati agli impianti di sci di fondo 47,5 milioni di euro agli impianti di sci alpino, suddivisi in 21 milioni per l’area del torinese, 16 milioni per il cuneese, e 9,5 milioni per le altre province piemontesi.

I destinatari del finanziamento sono gli enti locali, gli 80 Comuni interessati da comprensori sciistici, le Province, la Città Metropolitana di Torino, le Unioni di Comuni, le forme associative che coinvolgono enti locali anche costituite con lo specifico scopo di partecipare al finanziamento, che si avvale dei fondi europei. Inoltre, è stata aperta una linea di intervento dedicata per i Comuni ex Olimpici.

Ai comprensori composti da grandi stazioni non locali potranno andare al massimo 12,5 milioni, quelli formati da stazioni locali o microstazioni potranno ottenere fino a 8,5 milioni.

Progetti finanziabili: sicurezza, innovazione e sostenibilità

Gli investimenti previsti spaziano su più fronti, con un’attenzione particolare alla sicurezza degli impianti e alla sostenibilità degli interventi.

Tra gli interventi ammessi a contributo c’è la sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo, ambientale ed energetico o potenziamento delle piste da sci e degli impianti di innevamento programmato; la sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo paesaggistico, ambientale ed energetico e potenziamento degli impianti di risalita; le revisioni generali degli impianti di risalita e le ispezioni speciali, e sostituzione e/o scorrimento delle funi delle strutture esistenti; la dismissione degli impianti di risalita non più utilizzati; l’acquisto di battipista anche usati; il potenziamento e la rivitalizzazione del turismo montano investendo in snow park, percorsi di bob estivo e in tutti gli interventi che consentono di utilizzare gli impianti di risalita nelle stagioni non invernali per la pratica di altri sport.

Il cronoprogramma

Dopo la prima fase di pubblicazione del bando e della finestra per la presentazione delle domande, i beneficiari avranno a disposizione 180 giorni per la presentazione dei progetti degli interventi approvati al finanziamento, 18 mesi per l’appalto dei lavori, e 24 mesi per l’esecuzione degli interventi finanziati.

cs

Piano contro il bullismo, consultazioni online fino al 28 maggio

Sono aperte fino al 28 maggio le consultazioni on line sulla proposta di delibera per il Piano triennale ’25-’27 contro bullismo e cyberbullismo, previsto da legge regionale. Lo ha stabilito la sesta Commissione, presieduta da Paola Antonetto, che ne ha svolto le prime determinazioni.

Il provvedimento, presentato dall’assessore Elena Chiorino e che verrà inviato all’esame del Cal, “è il primo Piano triennale predisposto dalla Regione ed è frutto del lavoro del tavolo tecnico regionale, composto da esperti provenienti da diversi settori che operano in stretto contatto con le istituzioni scolastiche, le autorità locali e le realtà del terzo settore: ha il compito di monitorare l’evoluzione del fenomeno, raccogliere dati, analizzare le criticità e proporre soluzioni innovative”.
“Gli esperti – ha aggiunto – hanno lavorato per raccogliere le buone pratiche che hanno funzionato nel tempo, come il ‘Patentino per lo smartphone’ che mira a educare i giovani all’uso consapevole delle tecnologie, e il programma ‘Gruppo noi’, che intende gestire il disagio scolastico in collaborazione con le risorse territoriali”.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Domenico Rossi e Gianna Pentenero (Pd).

A maggioranza, la Commissione ha poi espresso parere favorevole alla proposta di delibera sui criteri per la definizione annuale del Piano regionale di programmazione della rete scolastica e del Piano regionale di programmazione dell’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado per il triennio.
Il documento, che passerà alla votazione dell’Aula, “è frutto di un confronto dell’Assessorato con Ufficio scolastico regionale, Province e Città metropolitana di Torino”, ha detto Chiorino.
“Per quanto riguarda le sezioni nidi e infanzia – ha aggiunto l’assessore – è stata introdotta una semplificazione delle procedure per riattivare le sezioni scadute e continua a essere garantita la salvaguardia dei punti di erogazione del servizio (Pes) nelle aree interne e nuove sezioni potranno essere attivate in caso di incremento degli alunni e di disponibilità di organico”.
“Per il 2026-’27 – ha proseguito – il nuovo numero di dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi passa da 510 a 515 mentre i dimensionamenti scolastici passano da 20 a 15 a causa dell’andamento demografico: uno ad Asti, due nel Vco, cinque a Cuneo e sette a Torino”.
“Per il 2025-‘26 sono previste sei attivazioni di Istituti pubblici e di uno paritario – ha annunciato – mentre per quanto riguarda il percorso ‘Made in Italy’, la sua attivazione potrà essere richiesta da tutte le scuole”.
Sono intervenuti, per richieste di chiarimenti, Emanuela Verzella e Pentenero (Pd).

Sempre a maggioranza, infine, la Commissione ha espresso parere preventivo favorevole in merito agli indirizzi per l’assegnazione dei voucher diritto allo studio per l’anno scolastico 2025/’26 e alla ripartizione delle risorse.
L’assessore Chiorino ha spiegato che “i criteri sono rimasti immutati rispetto agli anni scorsi: 4,48 milioni saranno destinati per i voucher di tipo A, relativi a istruzione e frequenza, e 6,7 milioni per i voucher B, relativi a libri e materiale scolastico. L’apertura del bando è prevista entro la fine di maggio e la pubblicazione delle graduatorie entro l’inizio di agosto”.
Sono intervenuti nel dibattito PenteneroLaura Pompeo (Pd) e Sarah Disabato (M5s).

Ufficio Stampa CRP

“Hiroshige Utagawa. Lungo la via della Tokaido”, una riflessione per la società contemporanea

Alla galleria Salamon di Torino si è  aperta la mostra sull’importante artista giapponese

La mostra “Hiroshige Utagawa. Lungo la via della Tokaido” è ospitata presso la Galleria Elena Salamon Arte Moderna, che si affaccia sulla storica piazza IV Marzo dal 10 al 31 maggio prossimi. Si tratta di  un’esposizione che offre una rara opportunità di ammirare un prezioso nucleo di opere originali di questo raffinato incisore e pittore, figura di spicco della scuola ukiyo-e, l’arte della ‘pittura del mondo fluttuante’.

Hiroshige (1797-1858), con la sua sensibilità lirica e un’attenzione straordinaria al dettaglio naturale e atmosferico, ha immortalato un Giappone sospeso tra realtà e immaginazione,  trasfigurandolo in un paesaggio emotivo che avrebbe esercitato un fascino piuttosto duraturo sia in Oriente sia nell’Occidente impressionista.

Il focus della mostra è  rappresentato dalla Tokaido, l’arteria vitale che, nel periodo Edo, connetteva l’allora capitale Edo,l’odierna Tokyo, con Kyoto, lungo un percorso di oltre 500 km, scandito da 53 stazioni di posta. Per Hiroshige la Tokaido non aveva tanto la sola funzione di una semplice via commerciale o militare, ma diventava il nucleo di un viaggio simbolico che si dipanava attraverso il mutare delle stagioni, la varietà  dei climi, gli incontri fugaci e i silenzi contemplativi. Ogni stampa rappresenta una sosta, un frammento di vita, che si pone in perfetta sintonia con l’estetica giapponese del “mono no aware”, che indica la consapevolezza della caducità delle cose.

L’intera esposizione è introdotta da un’opera che ne definisce il tono. È la celeberrima “Shono Haku-i” La pioggia sferzante a Shono”, una delle stampe più iconiche della serie. Nell’opera viandanti colti da un violento e improvviso acquazzone accelerano il passo lungo il sentiero, protetti soltanto da leggeri mantelli di paglia.

Dalle linee diagonali della pioggia nasce un senso di movimento impetuoso e la composizione intera suggerisce la sensazione di umidità e di freddo dell’aria. Accanto a questa opera  sono presenti altre dieci preziose xilografie policrome, in eccellente stato di conservazione.  Ricordiamo “Yoshiwara, isole galleggianti nella palude del Fuji”, che offre un momento di pura contemplazione, con l’ampio orizzonte acquatico punteggiato da erbe, dalle risaie allagate che riflettono il profilo maestoso e al tempo stesso ieratico del monte Fuji.

La vibrante gioia dei colori primaverili esplode nell’opera “Cherry blossom Viewing at Asuka Hill”, una celebrazione sentita della tradizionale usanza dell’hanami, il rito del picnic conviviale sotto la delicata fioritura dei ciliegi.

“Allestire una mostra su Hiroshige – spiega la direttrice della galleria Elena Salamon- significa aprire una finestra tra due culture, due distinte concezioni del tempo e due modi profondamente diversi di osservare la natura che ci circonda. Portare la sua arte qui a Torino rappresenta un invito prezioso per rallentare il ritmo frenetico della nostra quotidianità”.

Mara Martellotta