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Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Bardonecchia scende in campo per la ricerca con l’edizione 2025 di Just the Woman I am.
Un appuntamento che, a Bardonecchia, si svolgerà sabato e domenica con un vero “weekend rosa”.
Sabato 8 marzo, Festa della Donna, dalle 10 alle 12, nel Foyer del Palazzo delle Feste, si svolgerà, infatti, “Longevity Fitness. Sostieni la ricerca”, con lezioni di yoga, pilates, tonificazione e meditazione.
Domenica 9 marzo, invece, alle 14,30, dal Palazzo delle Feste partirà la camminata non competitiva di 5 km a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro.
“Siamo felici di aver organizzato anche quest’anno, a Bardonecchia, l’appuntamento con Just the Woman I am. – dice il sindaco Chiara Rossetti – Un momento importante per la ricerca che, edizione dopo edizione, è cresciuto anche sul nostro territorio a livello di attenzione e di numero di partecipanti. Ci auguriamo che l’edizione 2025 possa vedere aumentare ulteriormente i presenti e confermiamo, ancora una volta, il nostro impegno per la prevenzione, la ricerca, un corretto stile di vita”.
Raccolta di prodotti femminili per l’igiene personale e la cura di sé al Carrefour La Certosa dalle 9 alle 19
Torino, 05.03.2025 – Nella Giornata internazionale della Donna, i volontari Lions International organizzano la colletta “Per lei” rivolta alle donne in difficoltà. All’Ipermercato Carrefour “La Certosa” (via Spagna, 10/12), sabato 8 marzo, dalle 9 alle 19, chiunque lo desideri potrà donare prodotti per l’igiene personale femminile e per la cura di sé.
Il materiale raccolto verrà destinato a quattro realtà benefiche torinesi che sostengono le donne in difficoltà: l’associazione Nessun uomo è un’isola onlus, legata allo storico carcere femminile Le Nuove; “Il Pane sul Muricciolo, bottega solidale di Rivoli che sta al fianco delle persone più bisognose, le Colazioni Solidali organizzate dal Distretto Lions 108 Ia1 della casa di accoglienza di via Ghedini e, infine, gli Asili Notturni di Torino, storico dormitorio che dà ricovero e cura alle fasce più deboli e fragili della popolazione.

“Per raccogliere e far arrivare i prodotti alle donne che ne hanno bisogno, collaboreremo con gli Alpini di Collegno, alcuni studenti dell’Unitre di Collegno, il gruppo torneo di Burraco mensile e la Proloco Associazione San Lorenzo, oltre ai nostri volontari” spiega Fedora Feltrin Bondesan, referente Lions del service, “Per l’8 daremo vita a una grande macchina solidale per stare al fianco alle donne invisibili e in difficoltà, affinché nessuna resti indietro o si senta sola”.
L’iniziativa è organizzata dai Lions Club Torino Due; Torino Rinascimento; Torino Risorgimento; Principe Eugenio e Rivoli Castello.
CS
La Pubblica Assistenza Anpas Ivrea Soccorso, in collaborazione con la Croce Rossa di Ivrea e il Centro Operativo Interforze, in cui era presente anche Azienda Zero, ha garantito l’assistenza sanitaria allo Storico Carnevale di Ivrea dall’1 al 4 marzo, coprendo l’intera durata della manifestazione.
L’intervento di Anpas per la sicurezza sanitaria ha incluso anche il Giovedì Grasso, 27 febbraio, con l’installazione di una tenda attrezzata in piazza Credenza, di fronte all’Ospedale di Ivrea. La struttura, fornita dalla Sala Operativa di Protezione Civile dell’Anpas, è stata utilizzata come punto di triage, dove personale sanitario e volontari di Ivrea Soccorso erano pronti ad accogliere e prestare assistenza a chiunque necessitasse di cure.
Sul campo si sono alternati oltre 80 volontari soccorritori e soccorritrici di Ivrea Soccorso, affiancati da alcuni volontari delle associazioni Anpas Croce Bianca di Volpiano, Croce Bianca del Canavese di Valperga, Vasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino e Croce Verde Bessolese di Scarmagno.
Complessivamente, sono stati coperti 102 turni fino a martedì 4 marzo. Le squadre di soccorso erano dislocate in punti strategici della città e supportate da tre ambulanze di base di Ivrea Soccorso. Due rappresentanti di Ivrea Soccorso hanno partecipato alle operazioni presso il Centro Operativo Interforze, nella Questura cittadina, che ha gestito e coordinato l’assistenza sanitaria e la sicurezza sul territorio per tutte le giornate del Carnevale.
Il presidente di Ivrea Soccorso, Massimiliano De Stefano: «Abbiamo garantito l’assistenza sanitaria al Carnevale di Ivrea sin dal Giovedì Grasso, impiegando numerosi volontari soccorritori e soccorritrici, inclusi quelli di altre associazioni Anpas del Canavese, che ringraziamo per aver partecipato con entusiasmo. Per i volontari, questa esperienza rappresenta un’opportunità unica per vivere il Carnevale da una prospettiva diversa, quella del soccorritore, offrendo aiuto e supporto a chi ne ha bisogno. Si tratta di un evento di grande rilievo, al quale assicuriamo la copertura sanitaria ogni anno con passione e dedizione».
Vincenzo Sciortino, presidente di Anpas Piemonte: «La presenza capillare delle associazioni Anpas nel territorio canavesano rappresenta una ricchezza inestimabile, non solo in termini di assistenza e servizi sanitari, ma anche come elemento fondamentale del tessuto sociale locale. Fare rete tra le diverse realtà associative è una risorsa strategica, che ci permette di unire competenze, esperienze e valori, garantendo interventi sempre più efficaci e tempestivi. Il Carnevale Storico di Ivrea è un esempio concreto di come la collaborazione tra associazioni, volontari e istituzioni sia la chiave per assicurare la sicurezza sanitaria in eventi di grande rilievo, valorizzando al tempo stesso l’impegno e la dedizione dei nostri volontari».
Ivrea Soccorso, aderente ad Anpas, è un’associazione di volontariato nata nel 1982. Opera in Canavese nel campo del soccorso e trasporto infermi. Grazie alle volontarie e ai volontari ogni anno effettua oltre tremila servizi. Si tratta di trasporti di emergenza 118, servizi ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite e terapie e interventi di protezione civile con una percorrenza di circa 160 mila chilometri.
L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 81 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate. Nel Canavese sono presenti le Pubbliche Assistenze Anpas: Ivrea Soccorso, Croce Bianca di Volpiano, Croce Bianca del Canavese di Valperga, Vasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino, Croce Verde Bessolese di Scarmagno, Croce Verde di San Giusto Canavese, Volontari del Soccorso Ceresole Reale e Noasca e Volontari del Soccorso Sud Canavese di Caluso.
L’Anpas in Piemonte coinvolge 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci e 698 dipendenti (di cui 81 amministrativi). Con 460 ambulanze, 249 veicoli per il trasporto disabili, 266 mezzi per trasporto persone e protezione civile e 2 imbarcazioni, Anpas svolge ogni anno 586.458 servizi, coprendo un totale di 19.532.181 chilometri.
“Sinistra sceglie ancora una volta di stare lontana dai territori”
Torino, 5 Mar – “La decisione della Città Metropolitana di Torino di acquisire 83 milioni di euro di azioni di Iren è gravissima e porta la firma di una sinistra che pensa agli affari propri anziché ai cittadini. Mentre la città avrebbe bisogno di investimenti sul fronte dell’edilizia scolastica, della viabilità e delle infrastrutture provinciali, Lo Russo e i suoi pensano bene di impiegare le risorse proprie per acquisire una posizione di forza all’interno dell’ente.
Crediamo che per la Provincia di Torino le priorità siano ben altre”. Così Andrea Cerutti, consigliere regionale della Lega, e Daniel Cannati, consigliere della Città Metropolitana di Torino.
Questa mattina, ad Alessandria, si è tenuta la cerimonia di chiusura del 96° Corso di Formazione Regionale per Allievi Operatori di Polizia Locale neoassunti, durante la quale è stata consegnata la Placca di servizio a ciascun partecipante. Questo riconoscimento simboleggia l’impegno e la responsabilità che contraddistingueranno il loro ruolo a tutela delle comunità locali.
Il percorso formativo, promosso dall’assessorato alla Sicurezza e Polizia Locale della Regione Piemonte e organizzato dal Corpo di Polizia Locale di Alessandria, ha previsto un totale di 360 ore di formazione, articolate in 236 ore di materie teoriche e 124 ore di esercitazioni pratiche. Tra i principali temi affrontati figurano le tecniche operative, la difesa personale e l’utilizzo delle armi da fuoco. Particolare attenzione è stata riservata alla formazione in primo soccorso, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana, per garantire agli operatori la capacità di intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza.
“Gli agenti di Polizia Locale rappresentano un punto di riferimento essenziale per i cittadini e costituiscono un presidio quotidiano per la sicurezza e la vivibilità delle nostre comunità – ha dichiarato l’assessore regionale alla Polizia Locale e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, durante la cerimonia –. La Polizia Locale svolge un ruolo strategico nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, operando in sinergia con le Amministrazioni comunali e le altre forze dell’ordine. Proprio per questo, attraverso nuovi bandi regionali, intendiamo incentivare le funzioni strategiche come la Protezione Civile e la Polizia Locale, fondamentali per il buon funzionamento delle amministrazioni locali”.
Il corso si è avvalso del contributo di professionisti altamente qualificati, tra cui docenti iscritti all’Albo della Regione Piemonte, istruttori della Scuola Allievi della Polizia di Stato di Alessandria, personale della Polizia Stradale, magistrati della Procura locale e altri esperti del settore. Questa pluralità di competenze ha garantito un percorso formativo d’eccellenza, fornendo agli allievi strumenti e conoscenze indispensabili per affrontare con competenza e professionalità le sfide del loro incarico.
Alla formazione hanno partecipato 42 operatori provenienti da diverse province del Piemonte: 10 da Torino, 9 da Alessandria, 6 da Asti, 6 da Vercelli, 4 da Novara, 3 dal Verbano-Cusio-Ossola, 2 da Biella e 2 da Cuneo.
cs

Informazione promozionale
L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare è una testimonianza che vuole dare speranza. In questa autobiografia l’autore si mette a nudo e racconta, in maniera profonda, coinvolgente e sofferta, la sindrome maniaco-depressiva. Nel farlo Mascherpa non si risparmia e descrive anche i momenti più difficili, regalando al lettore la possibilità di comprendere quanto sia complesso e delicato il nostro cervello.
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IL DISTURBO BIPOLARE
Il disturbo bipolare fa parte dei disturbi dell’umore ed è caratterizzato da gravi alterazioni delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti. L’umore può essere definito come una tonalità emotiva che prevale sulle altre influenzando la vita psichica dell’individuo. Nonostante gli stati d’animo continuino ad alternarsi e a susseguirsi gli uni agli altri, nell’individuo sano l’umore tende a rimanere stabile e in equilibrio.
Nell’individuo bipolare è proprio questo equilibrio a venir meno, dando vita a svariati sintomi che influenzano le relazioni sociali e il normale svolgimento della vita. Inoltre, spesso chi soffre del disturbo, durante le crisi, non ne è consapevole in quanto le fasi maniacali e depressive sono considerate normali.
Tuttavia esistono segnali evidenti che permettono a chi gli sta vicino di riconoscerlo.
Il disturbo bipolare è infatti caratterizzato dall’alternanza di due fasi principali: depressione e mania/ipomania.
La fase depressiva è caratterizzata da umore depresso, diminuzione di interesse, aumento/perdita di peso, ansia, disturbi del sonno … e altri. Nei casi più gravi vi è il rischio di suicidio.
La fase maniacale è caratterizzata da euforia, maggiore loquacità, attività mentale accelerata, perdita di contatto con la realtà, esposizione a comportamenti rischiosi, eccessiva energia e conseguente sensazione di minor bisogno di dormire e altri.
Il suo manifestarsi invece è singolare: se il disturbo può essere latente e poco visibile, momenti di stress fisico ed emotivo o accadimenti inaspettati possono accendere la miccia, rendendo il comportamento più estremo.
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TRAMA
Ne “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare” Mascherpa ci narra come vive e come pensa chi soffre di bipolarismo. Lo fa in prima persona, senza sconti, libero da pudori o convenzioni: “Il mio (episodio maniacale) durò più di qualche settimana e i sintomi erano più di tre. L’autostima ipertrofica o grandiosità era presente. […] Il diminuito bisogno di sonno […], la loquacità e la spinta a parlare […], la fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente […], la distraibilità era presente. Anche il punto sei era presente: aumento dell’attività finalizzata oppure l’agitazione psicomotoria. […]”
Fino a ribaltare la prospettiva. Nonostante la complessità del percorso di cure, Paolo Mascherpa nel suo libro ci mostra la via che lo ha portato a vivere una vita serena. Il messaggio che vuole dare l’autore è che la guarigione è possibile e non si tratta solo di una vaga speranza, ma di una possibilità concreta.
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RECENSIONE
Piacevole e intenso, il libro si mostra scorrevole e appassionante. Grazie alla precisione dell’autore e al lavoro di ricerca svolto (nel libro l’autore riporta un estratto del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – DSM-5), “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare” si rivela uno strumento utile ai professionisti e ai familiari per comprendere a fondo il punto di vista dei pazienti bipolari nelle diverse fasi del loro disagio.
“L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare” è disponibile
– in formato cartaceo e Kindle: https://amzn.to/3Dbwvb8
– in versione audible su Storytel: https://www.storytel.com/it/books/l-arcobaleno-nel-deserto-diario-di-un-bipolare-9539318

L’AUTORE
Paolo Mascherpa nasce a Pavia il 10 aprile 1970. Lavora in banca ma scrive da sempre con passione.
Oltre a “L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare”, ha pubblicato la serie di fiabe per bambini “Le incredibili avventure del Cavalier Cotoletta”, i romanzi “Scripta” e “Utopika”, la raccolta di racconti “Riflessi” e il racconto “Il commissario Minotti”.
Ama plasmare personaggi, renderli vivi e creare mondi e avventure. La curiosità e l’interesse per la scrittura lo hanno portato a frequentare un master in copywriting presso l’Istituto europeo di design e i corsi di I e II livello di scrittura creativa alla scuola “Alexander Dumas” di Milano.
Sogna di fermare il tempo per non smettere mai di scrivere.
Per conoscere l’autore e tutte le sue opere vi invitiamo a visitare il sito: https://paolomascherpa.it/
Per seguirne i pensieri e restare aggiornati: https://www.facebook.com/p/Paolo-Mascherpa-scrittore-100076292577402/?_rdr