ilTorinese

Giachino, una lettera toccante “agli amici sinceri”

“Le elezioni regionali sono andate bene politicamente ma non mi hanno premiato nei voti di preferenza. Ho tanti amici di qualità che non hanno l’abitudine di chiedere ad altri amici di votare un amico che ha fatto le battaglie più importanti per difendere la economia e il lavoro di Torino e del Piemonte”. Il candidato di Fdi ha postato su Facebook  una lettera che ha ottenuto oltre 200 Like e più di 100 commenti.  Giachino non si ferma e dà appuntamento ai suoi amici martedì 18 alle 18   in via Nizza 43  nella sede regionale FDI. Ecco il post pubblicato:

 

Il Gay Pride di Torino include tutti ma non proprio tutti

Associazione Aglietta: un manifesto di estrema sinistra

L’organizzazione ebraica queer Keshet Italia non partecipa al Pride di Torino domani perchè troppo rischioso per le persone queer ebree: “Non potevamo che fare un passo indietro dopo le diverse minacce ricevute“. Solidale l’Associazione Adelaide Aglietta e i giovani di Forza Italia, Mauceri, responsabile politiche giovanili: “Stop alla caccia all’ebreo, anche nelle università”

“Siamo a fianco delle comunità LGBTQIA+ di tutti i paesi in guerra, e particolarmente vicini alle comunità palestinese, ucraina e russa così come siamo a fianco delle comunità coinvolte dai conflitti in ogni parte del mondo. Chiediamo un cessate il fuoco immediato che ponga fine al massacro che sta sterminando la popolazione di Gaza e condanniamo l’occupazione illecita che, fin dai primi insediamenti, Israele porta avanti nei territori palestinesi”. Così recita un passo del documento politico che accompagna il Gay Pride 2024 che si svolgerà domani per le strade di Torino, un documento ritenuto esclusivo dall’Associazione Adelaide Aglietta, che stamattina nel corso di una conferenza stampa ha stigmatizzato la “politicizzazione” della manifestazione che secondo il coordinatore dell’associazione Lorenzo Cabulliese, si presenta come “un manifesto politico sempre più somigliante a quello di un partito di estrema sinistra”. E la conseguenza, per chi crede nel diritto di tutti di poter manifestare liberamente, può essere una sola: alla manifestazione non si partecipa: “Il Coordinamento Torino Pride non cita né riconosce solidarietà alle persone LGBT ebree e israeliane e annovera solamente quelle palestinesi, facendo ancora sentire gli ebrei non graditi anche a una manifestazione come questa che dovrebbe essere di tutti.

Solidarietà ai queer ebrei di Keshet

Anche per solidarietà con l’organizzazione ebraica queer Keshet Italia che ha diramato un comunicato stampa in cui annuncia che parteciperà a nessun Pride sul territorio nazionale, per timori di aggressioni dovute al clima d’odio sviluppatosi attorno alla loro partecipazione. Per Ruben Piperno, responsabile di Keshet Italia la decisione di non partecipare al Pride “è una decisione estremamente sofferta, ma mossi da un senso di responsabilità non potevamo che fare un passo indietro dopo le diverse minacce ricevute, al fine di garantire l’incolumità delle persone queer ebraiche. Prendiamo il giorno del Pride come un giorno di denuncia e di riflessione ringraziando tutti coloro che non scenderanno in piazza come segno di protesta per un Pride che include tutti ma non proprio tutti.”

Stop alla caccia all’ebreo”

Alla conferenza stampa presente, cosa non scontata, anche Forza Italia, con il responsabile del dipartimento delle politiche giovanili Alessandro Mauceri che ha portato solidarietà alla comunità ebraica: “La posizione di volere cacciare l’ebreo così come quello che sta succedendo all’interno delle università in cui l’ebreo non ha diritto di parola, la situazione di voler impedire di parlare a qualcuno perché ebreo, di impedire di esprimere il proprie posizioni perché ebreo porta la comunità politica di Forza Italia non solo a non partecipare al Pride ma probabilmente anche ogni singolo membro si esimerà dal farlo. Vogliamo boicottare il Gay Pride di quest’anno perché il messaggio che passa è totalmente errato”. Forza Italia ha sempre lasciato libertà di coscienza sulla partecipazione al Pride, ha sottolineato Mauceri,”ma è innegabile che il messaggio che da alcuni anni viene mandato nel documento politico del Torino Pride si è sempre più estremizzato ponendo molte più cose, anche non afferenti a tematiche LGBT, su cui non possiamo essere a nostro agio. In particolare quest’anno con punti come quello relativo all’ordine pubblico e alla violenza della polizia e sulla situazione di politica estera, in particolare sul conflitto russo-ucraino e israelo-palestinese”.

Israele, unica democrazia mediorientale che permette alle persone LGBTQIA+ di vivere”

Alla conferenza stampa è intervenuto anche Francesco Adile, coordinatore regionale del Piemonte dell’Istituto Liberale: “Ribadiamo il diritto ad esistere dello stato di Israele, unica democrazia mediorientale che permette alle persone LGBTQIA+ di vivere ed esprimersi e condanniamo il crescente clima d’odio antisemita e antisionista alimentato dall’estrema sinistra”.

Chi non ci sarà

Non aderiranno al documento politico né parteciperanno al Torino Pride anche le seguenti organizzazioni, che hanno espresso solidarietà con le preoccupazioni e evidenze espresse dall’Associazione Aglietta: +Europa Torino; Radicali Italiani; Italia Viva Torino; Associazione Marco Pannella di Torino;  Associazione Italia Israele; Gruppo Sionistico Piemontese.
È arrivato anche il supporto della Comunità Ebraica di Torino e dell’UGEI – Unione Giovani Ebrei d’Italia.

 

PATRIZIA CORGNATI  lineaitaliapiemonte.it

Stefano Tacconi esce dalla Rianimazione

Il paziente Stefano Tacconi ha trascorso una notte tranquilla nel reparto di Rianimazione ospedaliera, diretta dal dottor Roberto Balagna. Il decorso post operatorio prosegue regolarmente. Il paziente dimostra condizioni cliniche stabili ed un rapido miglioramento nella perfusione e circolazione dell’arto inferiore destro operato ieri pomeriggio. Poco fa ha lasciato il reparto di Rianimazione ed è stato trasferito nel reparto di degenza di Chirurgia vascolare universitaria, diretto dal professor Fabio Verzini.

Ambrogio – Ravello (Fdi): “Nuova stangata sulla Tari”

“E’ come un cane che si morde la coda: alzando i costi, la tariffa deve giocoforza allinearsi e garantire la copertura. Quello che va fatto non è un frenetico potenziamento del sistema integrato, ma occorre lavorare a una radicale ottimizzazione dello stesso. Non è pensabile che il miglioramento del servizio passi esclusivamente da una maggiore spesa, così sono capaci tutti!”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.
“Siamo di fronte – continua Roberto Ravello, Dirigente Regionale di Fratelli d’Italia e neo eletto in Consiglio Regionale del Piemonte – all’ennesima stangata targata Lo Russo. Non è solo una questione economica: se i cittadini non percepiscono un reale tornaconto dalla differenziazione dei rifiuti, i dati su qualità e quantità di RD non potranno che risentirne. Bisogna assicurare una premialità del processo, ne va della sua credibilità e sostenibilità sociale”.

Salis, Grimaldi: “Ilaria libera, Europa libera!”

Salis, Grimaldi (AVS): Chi ha votato Ilaria è stato la scorta civile che l’ha portata a casa. “Ilaria Salis è tornata libera, la polizia ungherese le ha tolto il braccialetto elettronico. È la notizia più bella di questa campagna elettorale straordinaria, in cui tutti e tutte coloro che hanno scritto il nome di Ilaria sulla scheda sono stati la guardia civile antifascista che l’ha protetta dalla repressione autoritaria. E ora, insieme, la scortiamo fino a casa e in Parlamento europeo. Ilaria libera, Europa libera!” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Forse per noia con un punteruolo spacca i vetri di sette auto

Servendosi di un cacciavite ha spaccato i finestrini di sette auto in sosta nei pressi della stazione di Chivasso. L’uomo di 28 anni, originario della Romania, è ora ai domiciliari. Sono stati i residenti svegliati dal rumore di vetri a chiamare i militari che hanno trovato l’uomo in stato di alterazione, che girava accanto alle macchine colpite. Le motivazioni sono sconosciute, forse per semplice “passatempo” e non per rubare negli abitacoli.

Inseguono armati di coltello due ragazzi per rapinarli

Personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano ha tratto in arresto un 19enne di origini tunisine gravemente indiziato di rapina.

È mezzanotte quando la pattuglia, rientrando dal servizio, lungo corso Regio Parco viene raggiunta da due ragazzi che, inseguiti da due uomini che avevano cercato di rapinarli, chiedevano aiuto. I soggetti, alla vista della Polizia, scappano in direzione via Gottardo e gli agenti iniziano l’inseguimento.

Durante la fuga uno dei due individui lancia in terra un coltello, raccolto e sequestrato dai poliziotti, per poi darsi nuovamente alla fuga con il complice in via Bologna.

I due si dividono, ma uno dei due malfattori viene raggiunto pochi istanti dopo dagli operatori che lo traggono in arresto.

Colori per la casa e arredamenti: boom tra i torinesi

Informazione promozionale

Ci sono sicuramente molti interessi e impegni che quotidianamente contribuiscono ad animare la vita dei torinesi, tra questi scegliere i colori per la casa e il giusto arredamento.

La ricerca di nuove idee avviene su internet o presso un buon mobilificio Torino e in suggestivi negozi di arredamento.

Dedicarsi alla palette colori arredamento per rinnovare casa e decidere di che colore dipingere le pareti (o ridipingerle), in questa attuale stagione, sembra avere la meglio su tantissime altre “attività” tra i cittadini di Torino!

Questo fenomeno, che sta vivendo un vero e proprio boom, non è solo una moda passeggera, ma un’espressione del desiderio di personalità e il ritorno del “calore del focolare di casa” in un mondo sempre più frenetico.

L’influenza dello stile torinese per i colori per la casa

Lo stile torinese, noto per la sua eleganza e la sua raffinatezza, ha un’influenza significativa sulle scelte cromatiche degli abitanti della città. L’architettura storica e i palazzi signorili di Torino, con i loro interni spesso ricchi di dettagli e decorazioni, offrono una fonte inesauribile di ispirazione.

I torinesi amano riprendere questi elementi tradizionali e reinterpretarli in chiave moderna, creando così ambienti che fondono passato e presente.

Un esempio emblematico è l’uso del blu Savoia, un colore che richiama la storia della città e della dinastia sabauda. Questa preferenza di tintura, è spesso utilizzata per colorare pareti casa e complementi d’arredo, conferendo così un tocco di nobiltà “sabauda” negli ambienti domestici.

Palette colori arredamento: le tendenze cromatiche del momento

Il colore ha un impatto significativo sulla nostra vita quotidiana. È scientificamente provato che i colori per la casa influenzano il nostro umore, la nostra produttività e persino la nostra salute.

Non c’è da sorprendersi, quindi, se attualmente sempre più torinesi sono attenti agli abbinamenti colori arredamento per i loro spazi abitativi.

La scelta dei colori non si limita più a semplici preferenze personali, ma diventa una questione di benessere e di equilibrio emotivo.

Tra le tendenze cromatiche più in voga a Torino, per le idee colore pareti casa, troviamo una predilezione per i toni neutri e naturali.

Questi colori, come il beige, il grigio e il bianco sporco, sono apprezzati per la loro capacità di creare ambienti sereni e raffinati.

Tuttavia, non mancano “tocchi di colore più vivaci”, come il verde salvia, il blu petrolio e Savoia (come già anticipato) e il terracotta, che vengono utilizzati per dare personalità e carattere agli ambienti.

Gli esperti di interior design sottolineano l’importanza di bilanciare i toni neutri con accenti di colore.

Ad esempio, una parete grigia può essere vivacizzata con cuscini colorati, opere d’arte o tappeti che introducono sfumature più audaci. Questo equilibrio cromatico è fondamentale per creare un ambiente domestico armonioso e piacevole da vivere.

L’arredamento e i colori per le pareti di casa come espressione di sé

Accanto alla scelta dei colori casa, l’arredamento gioca un ruolo cruciale.

I “cittadini sabaudi”, in questo periodo di fine primavera e inizio estate, mostrano una crescente attenzione per i mobili di design e per gli oggetti d’arredo unici, spesso realizzati da artigiani locali. Questo interesse per il design e per l’artigianato riflette una volontà di distinguersi e di creare spazi che rispecchino la propria personalità.

L’arredamento sostenibile è un’altra tendenza in crescita, si scelgono mobili realizzati con materiali eco-compatibili e tecniche di produzione sostenibili. Questa scelta non solo contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, ma rappresenta anche un valore aggiunto per la casa, conferendole un tocco di autenticità e di rispetto per la natura.

I colori per le pareti di casa rappresentano un potente mezzo di espressione personale, permettendo di trasformare gli spazi abitativi in riflessi autentici della propria identità e delle proprie emozioni.

La scelta di tonalità specifiche può trasmettere serenità, energia o calore, influenzando il benessere quotidiano.

I colori interni casa su toni caldi come il giallo e l’arancione possono evocare sensazioni di allegria e vitalità, mentre una colorazione interni casa più fredda come il verde favorisce la calma e la tranquillità.

La personalizzazione cromatica delle pareti non solo migliora l’estetica degli ambienti, ma crea anche un’atmosfera unica che racconta la storia e la personalità di chi vi abita.

Scegliere i colori per le pareti di casa e psicologia

Come scegliere il colore delle pareti dalla propria casa?

Scegliere i colori delle pareti di casa, è un atto fondamentale, si come considerare l’impatto psicologico che questi possono avere sul nostro benessere. La “colorazione interni casa colori“, infatti, non è solo una questione estetica, ma influenza profondamente il nostro stato d’animo e la nostra energia quotidiana.

  • Per chi cerca tranquillità e rilassamento, il verde è una scelta eccellente. Associato alla natura, il verde ha un effetto calmante e rigenerante, rendendolo ideale per camere da letto e spazi dedicati al relax.

  • Il blu, anch’esso noto per le sue proprietà calmanti, è perfetto per ambienti dove si desidera promuovere la concentrazione e la serenità, come studi e uffici domestici. Per chi desidera stimolare l’energia e la creatività, i toni caldi come il giallo e l’arancione sono ideali. Il giallo, in particolare, se utilizzato come colore casa interni, è noto per aumentare la felicità e la motivazione, rendendolo adatto a cucine e spazi di lavoro creativi.

  • Infine, il rosso, sebbene stimolante e passionale, va usato con parsimonia, preferibilmente come accento, per evitare sensazioni di eccessiva agitazione. Un altro colore da considerare è il viola, che combina la stabilità del blu e l’energia del rosso, risultando perfetto per creare ambienti che favoriscono la meditazione e l’ispirazione artistica.

L’estate si preannuncia sempre più concentrata sull’attività di rinnovare i colori per la casa e i mobili, offrendo l’opportunità di trasformare gli spazi abitativi in rifugi personali che riflettono al meglio il nostro stato d’animo e le nostre esigenze quotidiane.

Sarà estate “su di giri” a “Camera”

Negli spazi di via delle Rosine, a Torino, due grandi mostre dedicate all’americana Bourke-White e al bresciano Paolo Novelli

14 giugno/6 ottobre e 14 giugno/21 luglio

Due mostre “da lode”. Entrambe prendono il via giovedì 14 giugno. La prima é una retrospettiva che raccoglie 150 immagini della prima fotografa di “Life”, l’americana Margaret Bourke-White che si protrarrà fino a domenica 6 ottobre; la seconda è invece una personale che riunisce una selezione di opere di Paolo Novelli, che si concluderà domenica 21 luglio prossimo.

A cura di Monica Poggi, la rassegna dedicata a Margaret Bourke-White arriva nelle sale di “Camera” dopo il successo delle mostre dedicate ad altre due grandissime “signore” e “pioniere” della fotografia del Novecento, Eve Arnold e Dorothea Lange, alla cui altissima qualità operativa, ben s’affiancano gli scatti di Bourke-White (New York, 1904 – Stamford, 1971), capaci di raccontare la “complessa esperienza umana” sulle pagine delle più importanti riviste dell’epoca, superando con convinta determinazione tutte le barriere ed i confini di genere. L’artista, newyorkese del Bronx, fu la prima fotografa straniera ad ottenere il permesso di scattare foto in URSS e la prima donna fotografa a lavorare per il settimanale “Life”. La sua carriera professionale inizia nel 1927, con scatti “a tema industriale: “l’industria– affermava – è il vero luogo dell’arte … i ponti, le navi, le officine hanno una bellezza inconscia e riflettono lo spirito del momento”. All’orizzonte, erano ormai palesi i nefasti segnali della “Grande Depressione” e anche Margaret con il futuro marito, lo scrittore Erskine Caldwell, intraprende un viaggio “letterario – fotografico”, di appassionata ricerca e documentazione sociale, nel Sud, che la portò alla pubblicazione del libro “You Have Seen Their Faces”. Anno fatale, il 1936. Il 23 novembre di quell’anno, il primo numero della rivista “Life” utilizzò una sua foto per la cover, uno scatto dei lavori finiti (grazie al New Deal) della diga di Fort Peck, Montana. Un’immagine che fece il giro del mondo di cui troviamo preziosa testimonianza a “Camera”.

Immagine emblematica della modernità di una resa fotografica in bianco e nero dove appare forte l’attrazione per una certa “pittura cubista” – la sovrapposizione dei piani, le ben definite geometrie astratte, così come la “riduzione dell’immagine compositiva da tridimensionale a bidimensionale” – non meno che per narrati di forte suggestione “onirico-metafisica” trainati nel tempo, fino agli anni Cinquanta, da basilari cifre astratte che la porteranno anche a tentare, con notevole successo, interessanti esperimenti di “fotografia aerea” sempre composti nel matematico rigore delle forme. Tanti i reportages per “Life”: dalla seconda Guerra Mondiale all’assedio di Mosca, dalla guerra in Corea alle rivolte sudafricane. Fu in Russia nel ’41, quando venne invasa dai nazisti e, grazie (pare) all’intervento di Roosevelt, scattò il primo ritratto (non ufficiale, ma l’unico per molti anni) di Stalin, con circolazione autorizzata al di fuori dell’URSS. Fotoreporter, a seguito dell’esercito americano, documentò anche l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori di Buchenwald. Il tragico stop nel ’53, quando, all’età di soli 49 anni, venne colpita dal “morbo di Parkinson”. Anni di fatica, di coraggio e dolore, in cui prevalentemente si dedicò a scrivere la sua autobiografia “Portrait of Myself”, pubblicata nel 1963. Fino alla morte, dopo una caduta nella sua casa di Darien (Connecticut), all’età di soli 67 anni.

Fino a domenica 21 luglio, la “Project Room” di “Camera” ospiterà invece, sotto la curatela del direttore artistico del Centro, Walter Guadagnini“Il giorno dopo la notte”, personale di Paolo Novelli (classe ’76), fra i più noti esponenti della fotografia contemporanea di ricerca, “filosoficamente” legato al tema assai praticato dell’“incomunicabilità”. La mostra riunisce due cicli di lavori del fotografo bresciano (“La notte non basta” e “Il giorno non basta”) realizzati fra il 2011 ed il 2018, in “analogico” in un rigoroso bianco e nero. Unico il soggetto: le “finestre”, fissate al chiarore del giorno o al chiaro di luna, “attrici” di per sé assai poco seducenti sulle facciate di edifici, a far da “quinta”, ancor meno seducenti. Il primo ciclo presenta uno scorrere di “notturni”, dove le finestre (coperte da persiane chiuse) fanno capolino dal buio “dialogando con la luce dei lampioni”; il secondo si concentra sulla luce diurna che tocca le sagome geometriche delle finestre “murate”, forme astratte, minimali, sulla superficie dell’edificio. A dominare è proprio il senso dell’“incomunicabilità”, dell’assenza di afflati umani e dell’inefficienza del giorno e della notte. Entrambi fuori gioco, “in un morandiano affondo misterico”, nell’imprimere una svolta alle “magagne” quotidiane.

Gianni Milani

Margaret Bourke-White e Paolo Novelli

“CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Dal 14 giugno al 6 ottobre

Orari: lun. – dom. 11/19; giov. 11/21

Nelle foto: Margaret Bourke-White “Fort Peck Dam”, 1936 e “Douglas Four Over Manhattan”, 1939; Paolo Novelli “Days n. 3”, 2018 e “Study n. 2”, 2011