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“LaStelvioSantini” rende omaggio alla passione per il ciclismo

È tempo di grandi e importanti anniversari in alta Valtellina, e LaStelvioSantini si prepara a celebrare i 200 anni della apertura della strada del Passo dello Stelvio. Una salita che è molto più che una ascesa, perché oltre a rappresentare il traguardo finale dei tre percorsi della manifestazione, è stata teatro di leggendarie imprese ciclistiche, diventando un autentico simbolo per gli appassionati di questo sport.

Con un’altitudine di 2.758 metri s.l.m., una lunghezza complessiva di 21 chilometri se affrontata da Bormio, con i suoi 40 tornanti segnalati come fosse un countdown, 7 gallerie e il collegamento di tre regioni, il Passo dello Stelvio racchiude due secoli di storia italiana. Questo importante anniversario verrà celebrato con numerosi eventi culturali e iniziative sportive, e tra queste ultime spicca LaStelvioSantini.

Anno dopo anno, LaStelvioSantini rende omaggio alla passione per il ciclismo e ai territori che la ospitano. La partenza dell’8 giugno prossimo sarà resa ancora più speciale da questa importante ricorrenza.

 

Il Passo dello Stelvio non è solo una strada, è un’icona. Un’opera ingegneristica visionaria nata nell’epoca dell’Impero Austriaco, che ancora oggi sfida ciclisti da tutto il mondo con le sue pendenze e tornanti leggendari. Teatro di imprese epiche come quella di Fausto Coppi nel 1953, lo Stelvio è molto più di un valico: è un traguardo, una prova estrema, un sogno per ogni appassionato.  – dichiara Paola Santini, Marketing manager di Santini Cycling – Con LaStelvioSantini, permettiamo a chiunque di vivere questa leggenda in prima persona. Non è solo una gara, ma un’esperienza unica: pedalare su una strada che ha scritto la storia e che continua a rappresentare la sfida definitiva tra fatica, bellezza e passione per il ciclismo.”

 

Veronica Mazzola, Direttrice Marketing di Multiservizi Alta Valle Spa dichiara: “Il bicentenario della costruzione della strada del Passo dello Stelvio rappresenta un momento storico per tutta l’Alta Valtellina e in particolare per Bormio. Questa strada non è solo un’opera ingegneristica straordinaria, ma un simbolo di connessione tra territori e culture che ha attraversato due secoli di storia italiana. Dal 1825 ad oggi, lo Stelvio ha saputo trasformarsi in teatro di sfide sportive di livello mondiale, diventando meta ambita per migliaia di ciclisti ogni anno. La StelvioSantini è una delle espressioni più autentiche di questo connubio tra territorio, storia e passione sportiva, diventando un appuntamento imperdibile nel calendario del ciclismo amatoriale internazionale. L’8 giugno celebreremo questo importante anniversario accogliendo ciclisti da tutto il mondo, pronti a scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo passo leggendario.

 

L’EVENTO

La manifestazione ciclistica amatoriale dell’Alta Valtellina vedrà i propri partecipanti alla linea di partenza di Bormio l’8 giugno 2025. Come da tradizione i tre percorsi, – il lungo da 130 chilometri, il medio da 108 e il corto da 64, – metteranno a dura prova i corridori, che dovranno raggiungere la vetta del Passo dello Stelvio ai 2.758 metri.

Infine, è riconfermata la possibilità di partecipare con la e-bike al percorso corto, e l’opzione di iscrizioni di coppia, perché il ciclismo sia sempre più inclusivo.

Le iscrizioni sono aperte sul sito lastelviosantini.com.

LaStelvioSantini è una competizione amatoriale su tre percorsi, il lungo da 130 km, il medio da 108 e il corto da 64 km, che richiama ogni anno migliaia di ciclisti da tutto il mondo con l’obiettivo conquistare uno dei mostri sacri tra le vette del grande ciclismo, il Passo dello Stelvio.

Scheda Manifestazione

Nome: LaStelvioSantini

Luogo: Alta Valtellina – da Bormio al Passo dello Stelvio (provincia di Sondrio)

Edizione: tredicesima

Data: 8 giugno 2025

Percorso Lungo: Bormio – Rogorbello – Mortirolo – Bormio – Stelvio > 130 km (4.270 m di dislivello)

Percorso Medio: Bormio – Rogorbello – Bormio – Stelvio > 108 km (3.050 m di dislivello)

Percorso Corto: Bormio – Sondalo – Bormio – Stelvio > 64 km (2.280 m di dislivello)

Organizzatore: US Bormiese

Sito web: www.lastelviosantini.com

“Lezioni d’amore per un figlio”, lo spettacolo di Stefano Rossi

Venerdì 7 marzo, ore 21

Teatro Concordia

corso Puccini, Venaria Reale (TO)

 

 

Stefano Rossi, psicopedagogista tra i più noti in Italia e tra i massimi esperti di infanzia e adolescenza, in “Lezioni d’amore per un figlio” fornisce suggerimenti concreti per far fiorire nei propri figli rispetto ed empatia per sé stessi, in questo tempo complesso in cui è difficile essere genitori ma, per certi versi, è ancora più difficile essere figli.

Mentre i figli di ieri avevano a che fare col peso del senso di colpa, i figli di oggi, cresciuti in una società sempre più competitiva e prestazionale, tremano sotto la spada di Damocle del senso di inadeguatezza che alimenta la “paura di non essere abbastanza”: abbastanza magri, abbastanza intelligenti, popolari. La pressione (sociale e social) a dover essere vincenti e perfetti ha fatto schizzare in pochi anni alle stelle i disturbi d’ansia, i casi di autolesionismo, le difficoltà scolastiche, ma anche i disturbi del comportamento alimentare e altri indicatori di disagio registrati, sia tra i bambini, che tra gli adolescenti. Tutti fenomeni che si possono e devono prevenire con la saggezza dell’educazione emotiva.

Stefano Rossi, tramite suggerimenti concreti (spendibili sia a casa che in classe), aiuterà a far fiorire preziose capacità per la vita: dall’autostima alla capacità di rialzarsi dalle cadute, passando per l’empatia, il senso di responsabilità, la tenacia ma, soprattutto, l’abilità più importante: “Imparare a volersi bene”. Perché solo con il rispetto e l’empatia per sé stessi si possono affrontare a testa alta le piccole e grandi sfide di oggi, ma soprattutto, quelle di domani.

 

STEFANO ROSSI, BIO

Psicopedagogista tra i più noti in Italia è tra i massimi esperti del nostro Paese nel campo dell’educazione emotiva. Dopo 20 anni di lavoro “occhi negli occhi” con genitori, bambini e adolescenti ha creato un approccio educativo, scientificamente fondato, per preparare i figli alle sfide di un mondo sempre più incerto.

Sugli strumenti educativi del dott. Rossi sono state formate più di 800 scuole e 90mila insegnanti, genitori ed educatori. È autore di numerosi libri, tra cui il bestseller Mio figlio è un casino (2022 Feltrinelli) e il nuovo Lezioni d’amore per un figlio (2023 Feltrinelli), che sono tra i libri più venduti e amati dai genitori italiani. Scrive per diverse riviste e ha una rubrica su Focus Junior dove parla di emozioni ai suoi giovani lettori. È spesso ospite di RTL 102.5 per commentare i fatti di attualità alla luce dell’educazione emotiva. La sua pagina Facebook “Stefano Rossi Didattica Cooperativa” è un punto di riferimento per migliaia di insegnanti e genitori. È una delle colonne portanti dalla pagina di “i nostri figli”, la più grossa Social Community legata all’educazione con oltre 600mila follower. Interviene spesso ai microfoni di Radio Capital, Rai Radio e RTL 102.5 per parlare di genitori e adolescenti.  

Info

Teatro della Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO)

Venerdì 7 marzo, ore 21

Lezioni d’amore per un figlio

Stefano Rossi

Biglietti: intero 18 euro, ridotto 16 euro

www.teatrodellaconcordia.it

011 4241124 – info@teatrodellaconcordia.it

Just the Woman I am, a Bardonecchia raddoppia con il “weekend rosa”

Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Bardonecchia scende in campo per la ricerca con l’edizione 2025 di Just the Woman I am.

Un appuntamento che, a Bardonecchia, si svolgerà sabato e domenica con un vero “weekend rosa”.

Sabato 8 marzo, Festa della Donna, dalle 10 alle 12, nel Foyer del Palazzo delle Feste, si svolgerà, infatti, “Longevity Fitness. Sostieni la ricerca”, con lezioni di yoga, pilates, tonificazione e meditazione.

Domenica 9 marzo, invece, alle 14,30, dal Palazzo delle Feste partirà la camminata non competitiva di 5 km a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro.

“Siamo felici di aver organizzato anche quest’anno, a Bardonecchia, l’appuntamento con Just the Woman I am. – dice il sindaco Chiara Rossetti – Un momento importante per la ricerca che, edizione dopo edizione, è cresciuto anche sul nostro territorio a livello di attenzione e di numero di partecipanti. Ci auguriamo che l’edizione 2025 possa vedere aumentare ulteriormente i presenti e confermiamo, ancora una volta, il nostro impegno per la prevenzione, la ricerca, un corretto stile di vita”.

 

L’8 marzo i Lions scendono in campo con la colletta “Per lei” 

Raccolta di prodotti femminili per l’igiene personale e la cura di sé al Carrefour La Certosa dalle 9 alle 19 

Torino, 05.03.2025 – Nella Giornata internazionale della Donna, i volontari Lions International organizzano la colletta “Per lei” rivolta alle donne in difficoltà. All’Ipermercato Carrefour “La Certosa” (via Spagna, 10/12), sabato 8 marzo, dalle 9 alle 19, chiunque lo desideri potrà donare prodotti per l’igiene personale femminile e per la cura di sé. 

Il materiale raccolto verrà destinato a quattro realtà benefiche torinesi che sostengono le donne in difficoltà: l’associazione Nessun uomo è un’isola onlus, legata allo storico carcere femminile Le Nuove; “Il Pane sul Muricciolo, bottega solidale di Rivoli che sta al fianco delle persone più bisognose, le Colazioni Solidali organizzate dal Distretto Lions 108 Ia1 della casa di accoglienza di via Ghedini e, infine, gli Asili Notturni di Torino, storico dormitorio che dà ricovero e cura alle fasce più deboli e fragili della popolazione. 

Per raccogliere e far arrivare i prodotti alle donne che ne hanno bisogno, collaboreremo con gli Alpini di Collegno, alcuni studenti dell’Unitre di Collegno, il gruppo torneo di Burraco mensile e la Proloco Associazione San Lorenzo, oltre ai nostri volontari” spiega Fedora Feltrin Bondesan, referente Lions del service, “Per l’8 daremo vita a una grande macchina solidale per stare al fianco alle donne invisibili e in difficoltà, affinché nessuna resti indietro o si senta sola”.

L’iniziativa è organizzata dai Lions Club Torino Due; Torino Rinascimento; Torino Risorgimento; Principe Eugenio e Rivoli Castello. 

CS

Ivrea Soccorso per la sicurezza al Carnevale storico

La Pubblica Assistenza Anpas Ivrea Soccorso, in collaborazione con la Croce Rossa di Ivrea e il Centro Operativo Interforze, in cui era presente anche Azienda Zero, ha garantito l’assistenza sanitaria allo Storico Carnevale di Ivrea dall’1 al 4 marzo, coprendo l’intera durata della manifestazione.

L’intervento di Anpas per la sicurezza sanitaria ha incluso anche il Giovedì Grasso, 27 febbraio, con l’installazione di una tenda attrezzata in piazza Credenza, di fronte all’Ospedale di Ivrea. La struttura, fornita dalla Sala Operativa di Protezione Civile dell’Anpas, è stata utilizzata come punto di triage, dove personale sanitario e volontari di Ivrea Soccorso erano pronti ad accogliere e prestare assistenza a chiunque necessitasse di cure.

Sul campo si sono alternati oltre 80 volontari soccorritori e soccorritrici di Ivrea Soccorso, affiancati da alcuni volontari delle associazioni Anpas Croce Bianca di VolpianoCroce Bianca del Canavese di ValpergaVasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino e Croce Verde Bessolese di Scarmagno.

Complessivamente, sono stati coperti 102 turni fino a martedì 4 marzo. Le squadre di soccorso erano dislocate in punti strategici della città e supportate da tre ambulanze di base di Ivrea Soccorso. Due rappresentanti di Ivrea Soccorso hanno partecipato alle operazioni presso il Centro Operativo Interforze, nella Questura cittadina, che ha gestito e coordinato l’assistenza sanitaria e la sicurezza sul territorio per tutte le giornate del Carnevale.

Il presidente di Ivrea Soccorso, Massimiliano De Stefano: «Abbiamo garantito l’assistenza sanitaria al Carnevale di Ivrea sin dal Giovedì Grasso, impiegando numerosi volontari soccorritori e soccorritrici, inclusi quelli di altre associazioni Anpas del Canavese, che ringraziamo per aver partecipato con entusiasmo. Per i volontari, questa esperienza rappresenta un’opportunità unica per vivere il Carnevale da una prospettiva diversa, quella del soccorritore, offrendo aiuto e supporto a chi ne ha bisogno. Si tratta di un evento di grande rilievo, al quale assicuriamo la copertura sanitaria ogni anno con passione e dedizione».

Vincenzo Sciortino, presidente di Anpas Piemonte: «La presenza capillare delle associazioni Anpas nel territorio canavesano rappresenta una ricchezza inestimabile, non solo in termini di assistenza e servizi sanitari, ma anche come elemento fondamentale del tessuto sociale locale. Fare rete tra le diverse realtà associative è una risorsa strategica, che ci permette di unire competenze, esperienze e valori, garantendo interventi sempre più efficaci e tempestivi. Il Carnevale Storico di Ivrea è un esempio concreto di come la collaborazione tra associazioni, volontari e istituzioni sia la chiave per assicurare la sicurezza sanitaria in eventi di grande rilievo, valorizzando al tempo stesso l’impegno e la dedizione dei nostri volontari».

 

Ivrea Soccorso, aderente ad Anpas, è un’associazione di volontariato nata nel 1982. Opera in Canavese nel campo del soccorso e trasporto infermi. Grazie alle volontarie e ai volontari ogni anno effettua oltre tremila servizi. Si tratta di trasporti di emergenza 118, servizi ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite e terapie e interventi di protezione civile con una percorrenza di circa 160 mila chilometri.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 81 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate. Nel Canavese sono presenti le Pubbliche Assistenze Anpas: Ivrea Soccorso, Croce Bianca di Volpiano, Croce Bianca del Canavese di Valperga, Vasc Volontari Assistenza e Soccorso Caravino, Croce Verde Bessolese di Scarmagno, Croce Verde di San Giusto Canavese, Volontari del Soccorso Ceresole Reale e Noasca e Volontari del Soccorso Sud Canavese di Caluso.

L’Anpas in Piemonte coinvolge 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci e 698 dipendenti (di cui 81 amministrativi). Con 460 ambulanze, 249 veicoli per il trasporto disabili, 266 mezzi per trasporto persone e protezione civile e 2 imbarcazioni, Anpas svolge ogni anno 586.458 servizi, coprendo un totale di 19.532.181 chilometri.

Iren, Cerutti e Cannati (Lega): “Acquisizione quote ente gravissima”

 

“Sinistra sceglie ancora una volta di stare lontana dai territori”

Torino, 5 Mar – “La decisione della Città Metropolitana di Torino di acquisire 83 milioni di euro di azioni di Iren è gravissima e porta la firma di una sinistra che pensa agli affari propri anziché ai cittadini. Mentre la città avrebbe bisogno di investimenti sul fronte dell’edilizia scolastica, della viabilità e delle infrastrutture provinciali, Lo Russo e i suoi pensano bene di impiegare le risorse proprie per acquisire una posizione di forza all’interno dell’ente.
Crediamo che per la Provincia di Torino le priorità siano ben altre”. Così Andrea Cerutti, consigliere regionale della Lega, e Daniel Cannati, consigliere della Città Metropolitana di Torino.

Il cardinale Repole in visita a Mirafiori: “bene il rilancio avviato da Stellantis”

Il presidente di Stellantis John Elkann stamattina ha accompagnato il cardinale arcivescovo di Torino Roberto Repole in una visita nel complesso industriale di Mirafiori che ha riguardato quattro aree: le linee di montaggio della Fiat 500 elettrica, lo stabilimento delle trasmissioni elettrificate, il Battery Technology Center e i nuovi uffici dell’Hub per l’Enlarged Europe. “Apprezzo molto lo sforzo di riavviare il rilancio di Stellantis, ha dichiarato il cardinale Repole, ho constatato che la fabbrica si sta attrezzando, ho incontrato lavoratori e dirigenti che mi paiono lavorare tutti per questo obiettivo. Dietro ci sono migliaia di famiglie: alla fine, ciò che conta davvero è la loro vita e il loro futuro. Ho fiducia che ciò che si sta facendo a Mirafiori, anche sfidando le difficoltà che vengono dai mercati internazionali, tenga al centro il bene delle persone e della nostra città”.
(dal settimanale diocesano La Voce e il Tempo)

In arrivo nei Comuni del Piemonte 42 nuovi agenti di Polizia Locale 

Alla formazione hanno partecipato 42 operatori provenienti da diverse province del Piemonte: 10 da Torino

Questa mattina, ad Alessandria, si è tenuta la cerimonia di chiusura del 96° Corso di Formazione Regionale per Allievi Operatori di Polizia Locale neoassunti, durante la quale è stata consegnata la Placca di servizio a ciascun partecipante. Questo riconoscimento simboleggia l’impegno e la responsabilità che contraddistingueranno il loro ruolo a tutela delle comunità locali.

Il percorso formativo, promosso dall’assessorato alla Sicurezza e Polizia Locale della Regione Piemonte e organizzato dal Corpo di Polizia Locale di Alessandria, ha previsto un totale di 360 ore di formazione, articolate in 236 ore di materie teoriche e 124 ore di esercitazioni pratiche. Tra i principali temi affrontati figurano le tecniche operative, la difesa personale e l’utilizzo delle armi da fuoco. Particolare attenzione è stata riservata alla formazione in primo soccorso, grazie alla collaborazione con la Croce Rossa Italiana, per garantire agli operatori la capacità di intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza.

“Gli agenti di Polizia Locale rappresentano un punto di riferimento essenziale per i cittadini e costituiscono un presidio quotidiano per la sicurezza e la vivibilità delle nostre comunità – ha dichiarato l’assessore regionale alla Polizia Locale e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, durante la cerimonia –. La Polizia Locale svolge un ruolo strategico nella gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico, operando in sinergia con le Amministrazioni comunali e le altre forze dell’ordine. Proprio per questo, attraverso nuovi bandi regionali, intendiamo incentivare le funzioni strategiche come la Protezione Civile e la Polizia Locale, fondamentali per il buon funzionamento delle amministrazioni locali”.

Il corso si è avvalso del contributo di professionisti altamente qualificati, tra cui docenti iscritti all’Albo della Regione Piemonte, istruttori della Scuola Allievi della Polizia di Stato di Alessandria, personale della Polizia Stradale, magistrati della Procura locale e altri esperti del settore. Questa pluralità di competenze ha garantito un percorso formativo d’eccellenza, fornendo agli allievi strumenti e conoscenze indispensabili per affrontare con competenza e professionalità le sfide del loro incarico.

Alla formazione hanno partecipato 42 operatori provenienti da diverse province del Piemonte: 10 da Torino, 9 da Alessandria, 6 da Asti, 6 da Vercelli, 4 da Novara, 3 dal Verbano-Cusio-Ossola, 2 da Biella e 2 da Cuneo.

cs

 

Paolo Mascherpa, “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare”

Informazione promozionale

Un  percorso di consapevolezza e speranza raccontato in prima persona per farci sapere che anche dal buio nascono i colori.

L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare è una testimonianza che vuole dare speranza. In questa autobiografia l’autore si mette a nudo e racconta, in maniera profonda, coinvolgente e sofferta, la sindrome maniaco-depressiva. Nel farlo Mascherpa non si risparmia e descrive anche i momenti più difficili, regalando al lettore la possibilità di comprendere quanto sia complesso e delicato il nostro cervello.

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IL DISTURBO BIPOLARE

Il disturbo bipolare fa parte dei disturbi dell’umore ed è caratterizzato da gravi alterazioni delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti. L’umore può essere definito come una tonalità emotiva che prevale sulle altre influenzando la vita psichica dell’individuo. Nonostante gli stati d’animo continuino ad alternarsi e a susseguirsi gli uni agli altri, nell’individuo sano l’umore tende a rimanere stabile e in equilibrio.

Nell’individuo bipolare è proprio questo equilibrio a venir meno, dando vita a svariati sintomi che influenzano le relazioni sociali e il normale svolgimento della vita. Inoltre, spesso chi soffre del disturbo, durante le crisi, non ne è consapevole in quanto le fasi maniacali e depressive sono considerate normali.

Tuttavia esistono segnali evidenti che permettono a chi gli sta vicino di riconoscerlo.

Il disturbo bipolare è infatti caratterizzato dall’alternanza di due fasi principali: depressione e mania/ipomania.

La fase depressiva è caratterizzata da umore depresso, diminuzione di interesse, aumento/perdita di peso, ansia, disturbi del sonno … e altri. Nei casi più gravi vi è il rischio di suicidio.

La fase maniacale è caratterizzata da euforia, maggiore loquacità, attività mentale accelerata, perdita di contatto con la realtà, esposizione a comportamenti rischiosi, eccessiva energia e conseguente sensazione di minor bisogno di dormire e altri.

Il suo manifestarsi invece è singolare: se il disturbo può essere latente e poco visibile, momenti di stress fisico ed emotivo o accadimenti inaspettati possono accendere la miccia, rendendo il comportamento più estremo.

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TRAMA

Ne “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare” Mascherpa ci narra come vive e come pensa chi soffre di bipolarismo. Lo fa in prima persona, senza sconti, libero da pudori o convenzioni: “Il mio (episodio maniacale) durò più di qualche settimana e i sintomi erano più di tre. L’autostima ipertrofica o grandiosità era presente. […] Il diminuito bisogno di sonno […], la loquacità e la spinta a parlare […], la fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente […], la distraibilità era presente. Anche il punto sei era presente: aumento dell’attività finalizzata oppure l’agitazione psicomotoria. […]

Fino a ribaltare la prospettiva. Nonostante la complessità del percorso di cure, Paolo Mascherpa nel suo libro ci mostra la via che lo ha portato a vivere una vita serena. Il messaggio che vuole dare l’autore è che la guarigione è possibile e non si tratta solo di una vaga speranza, ma di una possibilità concreta.

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RECENSIONE

Piacevole e intenso, il libro si mostra scorrevole e appassionante. Grazie alla precisione dell’autore e al lavoro di ricerca svolto (nel libro l’autore riporta un estratto del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – DSM-5), “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare” si rivela uno strumento utile ai professionisti e ai familiari per comprendere a fondo il punto di vista dei pazienti bipolari nelle diverse fasi del loro disagio.

L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare” è disponibile

– in formato cartaceo e Kindle: https://amzn.to/3Dbwvb8

– in versione audible su Storytel: https://www.storytel.com/it/books/l-arcobaleno-nel-deserto-diario-di-un-bipolare-9539318

 

L’AUTORE

Paolo Mascherpa nasce a Pavia il 10 aprile 1970. Lavora in banca ma scrive da sempre con passione.

Oltre a “L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare”, ha pubblicato la serie di fiabe per bambini “Le incredibili avventure del Cavalier Cotoletta”, i romanzi “Scripta” e “Utopika”, la raccolta di racconti “Riflessi” e il racconto “Il commissario Minotti”.

Ama plasmare personaggi, renderli vivi e creare mondi e avventure. La curiosità e l’interesse per la scrittura lo hanno portato a frequentare un master in copywriting presso l’Istituto europeo di design e i corsi di I e II livello di scrittura creativa alla scuola “Alexander Dumas” di Milano.

Sogna di fermare il tempo per non smettere mai di scrivere.

Per conoscere l’autore e tutte le sue opere vi invitiamo a visitare il sito: https://paolomascherpa.it/

Per seguirne i pensieri e restare aggiornati: https://www.facebook.com/p/Paolo-Mascherpa-scrittore-100076292577402/?_rdr