ilTorinese

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Suzie Miller “Prima Facie” -Neri Pozza- euro 20,00

L’argomento è di scottante attualità dato che le statistiche evidenziano che una donna su tre subisce molestie sessuali, e solo una su 10 si decide a ricorrere alla legge. Suzie Miller, drammaturga, sceneggiatrice, avvocato australiano-britannica, racconta una storia che è anche una potente denuncia.

Protagonista è Tessa, avvocata 30enne di successo a Londra, dove svolge il suo lavoro correndo da un aula di tribunale all’altra, inanellando successi; d’altronde è una in gamba che morde e si è sempre distinta nel lavoro e all’università.

La sua vita viene stravolta quando un collega, con cui c’è feeling, dopo un primo rapporto consensuale la stupra senza pietà.

Prima Facie” è il termine legale che in latino significa “a prima vista” e indica le cause che apparentemente possiedono elementi di prova sufficienti per richiedere un rinvio a giudizio; ma quelle per violenza sessuale hanno scarsa possibilità di vittoria.

Il romanzo è il racconto di come l’indomabile Tessa si decide a denunciare il collega di studio-stupratore, barcamenandosi tra mille pregiudizi e difficoltà. Emerge come nelle violenze sessuali il corpo della donna diventi la scena del crimine, e Tessa, purtroppo, facendosi una doccia ha lavato via indizi importanti.

Lei che in passato ha dovuto difendere degli stupratori ora, per la prima volta, si trova dall’altra parte della barricata, e si rende conto che il sistema giudiziario non sempre protegge le vittime di abusi.

 

 

Marguerite Duras “Gli impudenti” -Feltrinelli- euro 22,00

Ora viene tradotto per la prima volta in Italia il libro di esordio di Marguerite Duras “Gli impudenti” del 1943. La scrittrice francese, nata in Indocina nel 1914 da modesti coloni, a 18 anni andò a Parigi per studiare.

Divenne una scrittrice poliedrica capace di alternare narrativa, memoir, saggistica, teatro e cinematografia; prima di spegnersi il 3 marzo 1996, la sua fu una vita piena di eccessi, mai in pace col mondo e tantomeno con se stessa.

Al centro di questa sua opera prima c’è un’atmosfera buia, quella dell’Occupazione tedesca in cui aleggiava un pesantissimo clima di sospetti, delazione, egoismi e meschinità.

Maud, la giovanissima protagonista segue la sua famiglia nel Sud- ovest-francese, dipartimento di Lot-et-Garonne. E’ al seguito della madre, del patrigno e di due fratellastri, alla volta di un’antica proprietà che sta per essere venduta. O per meglio dire, svenduta.

 

Causa del dissesto economico è la pessima gestione del fratello maggiore Jacques, uomo violento e indecifrabile che ha completamente sottomesso la madre ai suoi voleri e capricci. E’ lui a fare il bello e brutto tempo, dominando tutta la famiglia con la sua tirannica distruttività fatta di debiti, prodigalità dissennata e continue insolvenze.

 

 

Thomas Schlesser “Gli occhi di Monna Lisa” -Longanesi- euro 22,00

Questo splendido e geniale romanzo dello storico dell’arte e docente francese Thomas Schlesser -subito diventato fenomeno letterario e campione di incassi- è soprattutto un meraviglioso viaggio tra i capolavori dell’arte, in cui ogni quadro diventa spunto per lezioni filosofiche.

Tutto inizia quando Lisa a 10 anni perde improvvisamente, e solo per un’ora, la vista. In quel lasso di tempo i suoi occhi si spalancano sul buio e smettono di vedere; nessuno sa risalire alla causa precisa e l’oculista consiglia il consulto di uno psicologo.

A prendere in mano la situazione è il nonno Henry, convinto che se davvero la piccola è destinata alla cecità la cosa giusta da fare è mostrarle subito quello che di bello l’umanità è riuscita a creare.

Così ogni settimana, con la scusa di accompagnare la nipote dallo psicologo, invece la porta al Louvre, poi al Museo d’Orsay e infine al Centre Pompidou per farle scoprire oltre 50 opere di grandi artisti.

Capolavoro dopo capolavoro Lisa viene guidata dal nonno ad apprezzare i capolavori dell’arte, e ognuno diventa una preziosa lezione di vita. Per la piccola che è solo all’ultimo anno delle elementari, ogni tela di fronte alla quale si incanta, grazie alla mediazione del nonno, diventa occasione per misurarsi con temi difficili per la sua età.

Tra questi: la disabilità, la malinconia, il desiderio, e tutte le riflessioni che possono scaturire da opere immortali come quelle di Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Turner, Goya, Degas , Monet….per arrivare a Kandinsky, Pollock e altri grandissimi artisti. Per il lettore un piacevolissimo excursus attraverso 52 capolavori.

 

Rachel Cusk “Coventry” -Einaudi- euro 18,50

Rachel Cusk, nata in Canada a Saskatoon, nel 1967, poi trasferitasi a Parigi dopo la Brexit, è considerata una delle scrittrici contemporanee più innovative. “Coventry” rimanda a una curiosa espressione usata in Inghilterra che indica quando qualcuno smette deliberatamente di parlarci; allora si dice “essere mandati a Coventry”.

In realtà Coventry è una cittadina delle Midlands che aveva una magnifica cattedrale, poi ridotta in macerie durante la guerra. Un luogo simbolico per la scrittrice.

Il libro è una raccolta di scritti sulla vita, la letteratura e l’arte, ma si parla anche di divorzi, traslochi, fratture tra genitori e figli; pagine anche spietate che mettono a fuoco, in modo implacabile, il complicato intrico dei sentimenti.

Il volume include alcuni saggi a carattere letterario e recensioni che ha pubblicato negli ultimi 15 anni. Denominatore comune tanta passione e lucidità di pensiero.

Particolarmente intrigante la prima sezione che dà il titolo al volume: comprende 6 scritti, racconti in presa diretta che sviluppano alcune tematiche particolarmente care alla scrittrice.

La guida come metafora, la rottura dei rapporti con i genitori, la maleducazione, la ristrutturazione di una casa, e ancora la complicata fase adolescenziale delle figlie e la triste fine di un matrimonio.

Pagine ricche di meditazioni spontanee e concatenate una all’altra che esprimono un nuovo modo di raccontare storie. Avvenimenti della sua vita in cui possiamo ritrovarci e farci guidare nell’analisi dalla profondità del suo pensiero che non fa mai sconti.

Le altre parti del libro invece sono excursus colti sulle opere e le vite di grandi autori; da David Herbert Lawrence a Kazuo Ishiguro, da Edith Wharton a Natalia Ginburg , passando per altre firme letterarie tra le quali Françoise Sagan e Olivia Manning.

 

Provinciale 172 del Colle delle Finestre, Città Metropolitana al lavoro

In Valle di Susa sono tuttora in corso le operazioni dei tecnici di Città metropolitana di Torino per consentire il transito estivo sulla Strada Provinciale 172 del Colle delle Finestre, che collega Meana con Depot di Fenestrelle, dopo aver superato i 2.176 metri del Colle e incrociato la strada comunale che da Usseaux sale al Pian dell’Alpe. Al momento si prevede che la strada sarà riaperta dal km 3 al km 21+130 alle 12 di venerdì 28 giugno, salvo inconvenienti dovuti alle condizioni meteorologiche.
Le operazioni in quota sulla strada ormai nota in tutto il mondo grazie al Giro d’Italia hanno riguardato nelle scorse settimane la rimozione della neve ancora presente in alcuni punti nel tratto sterrato sino al Colle, che si trova al km 19.
Il personale operativo della direzione Viabilità 2 della Città Metropolitana è stato ed è tuttora impegnato nella manutenzione ordinaria, che comprende il controllo dei muri a secco a monte e a valle della carreggiata, la rimozione delle vegetazione che può eventualmente ostacolare il transito, la stesa di materiale stabilizzato fine e la rullatura finale con l’obiettivo di rendere il piano viabile percorribile nel miglior modo possibile dagli utenti. (Facebook Città Metropolitana Torino)

Sul calar della sera… è già tempo di “Estate Reale”

Per celebrare i 300 anni del “Museo di Antichità”, ai “Musei Reali” di Torino un ricco programma di musica, teatro e svago

Da giugno a ottobre

Gli spazi sono quelli dei “Giardini Reali”(Piazzetta Reale, 1) e del “Teatro Romano”(nell’area del “Parco Archeologico” di via XX Settembre, 88). Sarà questo il grande palcoscenico di “Estate Reale”, la tradizionale rassegna multiculturale organizzata, come da tradizione, dai subalpini “Musei Reali” e quest’anno volta a celebrare il 300° anniversario del “Museo di Antichità”, fra le più longeve Istituzioni d’Europa. Con il sostegno del Ministero della Cultura e la collaborazione di Enti e Associazioni locali (nell’ottica di rendere i “Musei Reali” sempre più “un vivace polo culturale ed un sicuro luogo di aggregazione nel cuore della città”), la Rassegna ruoterà attorno a tre filoni d’iniziative che s’appaleseranno “sul calar della sera”“Torino Crocevia di Sonorità”,“Notti Sonore” ed “Echi di Antichità”. A queste si aggiunge una ricca serie di manifestazioni diurne incentrate sull’intreccio fra archeologia, musica, danza e teatro.

Dal 28 giugno al 30 agosto, “Torino Crocevia di Sonorità” (alla sua quarta edizione) vedrà i musicisti del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, in collaborazione con quelli dei Conservatori di Cuneo e di Novara e con gli artisti dell’“Accademia Albertina di Belle Arti” – riuniti in un autentico network artistico – impegnati a condurre il pubblico in un viaggio che da Torino raggiungerà le capitali della “musica europea” e oltre, da Vienna a Zurigo, da Parigi a Londra, fino agli Stati Uniti e alla Corea. I concerti si terranno al “Teatro Romano”, tutti i venerdì alle ore 21 (in caso di maltempo, nel “Salone delle Guardie Svizzere” in “Palazzo Reale”). Nella stessa sera, ci sarà la possibilità di visitare alcuni percorsi dei “Musei Reali”, aperti straordinariamente dalle 19,30 alle 23,30(ultimo ingresso ore 22,45).

Ricchissimo il programma de “Le Notti Sonore”, con iniziative che accompagneranno l’estate torinese da venerdì 14 giugno – in occasione delle “Giornate Europee dell’Archeologia” – fino alla tradizionale “Festa celtico-pagana” di Samonios” (giovedì 31 ottobre), festa conosciuta anche come “Capodanno celtico” che segna il passaggio all’orario invernale dei “Giardini Reali”. La rassegna si comporrà di appuntamenti differenziati per offerta artistica e musicale, con particolare riguardo ad alcune Giornate Internazionali promosse dal “Ministero della Cultura e dall’Unione Europea”. Fra i momenti clou: sabato 15 giugno, le visite con laboratorio animato, a cura dei “Servizi Educativi” dei “Musei Reali”, rivolte a famiglie con bimbi fino ai sei anni per poi passare alla “Festa della Musica”, in programma venerdì 21 giugno (con apertura straordinaria dei Musei dalle 19 alle 24). Per l’occasione nel “Giardino Ducale”, a cura di “Club Silencio”, si terrà il “Ratfest” con il set di “Stump Valley” che unirà groove diversi per creare un vero e proprio viaggio tra i generi. Il Collettivo “Guerrilla Spam” proporrà invece una vera e propria caccia al tesoro per scoprire curiosità sulla Collezione del “Museo delle Antichità”, attraverso piccole installazioni di arte contemporanea diffuse nel percorso museale. La serata culminerà nel “Teatro Romano” con lo spettacolo “Avilliana” che verterà sulla fondazione di colonie divenute città come la “Colonia Julia Augusta Taurinorum”, l’antica Torino. Serata unica sarà quella di sabato 10 agosto, notte di San Lorenzo, allorché i“Giardini” dei “Musei Reali” si animeranno con una serata unica dedicata all’arte e alla cultura. Il pubblico potrà visitare la “Galleria Sabauda” con la sua collezione permanente e la mostra “La Scandalosa e la Magnifica – 300 anni di ricerche su industria e sul culto di Iside in Piemonte”, oltre al “Museo di Antichità” e al “Teatro Romano”, mentre i “Giardini” ospiteranno musica, performance di artisti del territorio e giochi culturali a tema. Altro appuntamento chiave, la “Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici”, manifestazione organizzata in collaborazione con l’“Ateneo” e il “Politecnico” di Torino, per venerdì 27 e sabato 28 settembre, volta a creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Evento finale, come detto, giovedì 31 ottobre, dalle 19 alle 24, “Samonios: la vera storia di Halloween”,

rievocazione storica che permetterà di conoscere e raffrontare la Cultura dei Celticon le altre antiche civiltà.

Di grande interesse anche il terzo filone della Rassegna, “Echi di Antichità”: variegato palinsesto di rappresentazioni teatrali ospitato nel “Teatro Romano”, esplorerà connessioni tra storia antica e contemporanea, valorizzando il patrimonio dei “Musei Reali”. Il via sabato 31 agosto e domenica 1° settembre (con “Sguardi a Corte” a cura dell’ “Associazione Teatro Europeo”) e chiusura sabato 21 settembre, con uno spettacolo di “arti circensi” tenuto nei “Giardini” da “Cirko Vertigo”.

Per info, programma in dettaglio e costi relativi a tutte le iniziative consultare il sito ufficiale dei “Musei Reali”: https://museireali.beniculturali.it/

g.m.

 

Nelle foto: immagini di repertorio

Il Centro e le incompatibilità

LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo

Dunque, la vulgata che va per la maggiore è ormai chiara dopo il recente voto europeo. E la possiamo riassumere così. Serve un Centro sia alla coalizione guidata da Giorgia Meloni e sia a quella coordinata da Elly Schlein. Anche perchè, come tutti sanno, non solo in Italia si governa “dal centro” e “al centro” ma, sempre in Italia, le elezioni sui vincono al centro. Occorre, cioè, saper intercettare quel segmento della pubblica opinione – che negli ultimi si è prevalentemente astenuto – che non è riconducibile alle tifoserie organizzate da un lato e agli “opposti estremismi” dall’altro. Ora, alla luce di queste banali e persin scontate considerazioni, è di tutta evidenza che ci si deve attrezzare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Locali e nazionali. Ma per poterlo fare è indispensabile, nonchè necessario, che il Centro e “la politica di centro” non siano strutturalmente esterni ed estranei alle coalizioni che li dovrebbero ospitare. E questo era, e resta, il vero nodo politico da sciogliere.
E, per entrare nello specifico, si tratta di capire quindi come viene costruito e concretamente declinato questo Centro. Sul versante della sinistra si prospetta un ostacolo che non è affatto secondario ai fini di questo progetto. Ovvero, il blocco sociale costituito dalla sinistra radicale e massimalista della Schlein, dalla sinistra estremista e fondamentalista di Fratoianni/Bonelli /Salis e dal populismo dei 5 stelle, è sostanzialmente estraneo a tutto ciò che è riconducibile al Centro, alla sua prassi, alla sua cultura, alla sua tradizione e al suo pensiero politico. E, non a caso, emerge la necessità a tavolino di dar vita ad una sorta di “gamba centrista” coordinata da qualche professionista della politica – ovviamente organico al Pd e alla sinistra – che dia almeno l’impressione di saper intercettare quel mondo. Con il rischio, più che concreto, che pensare di sommare elettoralmente tutte le attuali opposizioni al governo Meloni per ottenere maggior consenso è una pia illusione. C’è chi lo pensa, ovviamente. Ma il risultato non sarebbe quello auspicato dagli strateghi di questa operazione perchè, da sempre, non si sommano le pere con le mele.
Sul versante opposto, invece, il Centro già c’è. Ed è quello interpretato e rappresentato da Forza Italia. Si tratta, al riguardo, di capire adesso come avviene un potenziale processo di allargamento politico del partito e come si intende rafforzare il profilo e l’identità culturale di quella formazione politica. Una iniziativa che si rende semplicemente necessaria ed indispensabile, se si vuole radicare la cultura politica di Centro all’interno del partito e, soprattutto, come farla pesare maggiormente nella coalizione di riferimento.
In mezzo, almeno per il momento, restano i cocci di una ambizione politica miseramente fallita e su cui è meglio stendere un velo pietoso dopo l’ultima ed incommentabile performance elettorale. Quella, cioè, rappresentata dai due partitini personali di Renzi e di Calenda.
Ecco perchè, in conclusione, il Centro indubbiamente risorgerà. Ma non a prescindere dal profilo politico e culturale e dall’identità programmatica delle rispettive coalizioni. Questa non sarà una variabile indipendente ai fini della compatibilità del Centro e del suo ruolo concreto nella politica contemporanea.

La storia di Marcel Bich, l’uomo che semplificò la scrittura

Un giorno d’autunno mi decisi senza dare nulla per scontato a riempire la ‘lacuna del Carneade’ :

« che origine ha questa penna di plastica traslucida che tengo tra le mani, dotata di una piccola sferetta sulla punta, che mi permette di scrivere comodamente sul bancone di un ufficio postale, come sulla scrivania della mia abitazione, senza spargere macchie di inchiostro, che nella mia memoria individuale mi permette di risalire ai tempi delle scuole medie? » Googolare e vecchi annuari di storia. Venni a sapere che la penna a sfera fu realizzata grazie all’iniziativa di tale Marcel Bich, barone valdostano che vide la luce a Torino nel 1914 ai primi fuochi della Grande Guerra, i cui antenati nativi di Châtillon, ebbero il cognome originario di Valtournenche. Inizió a lavorare giovanissimo a Parigi dove la sua famiglia tra alterne vicende si trasferì, lì finì gli studi universitari, facendo tra molti mestieri anche il fattorino e il rappresentate di lampadine. Diede nome Bic a questo prodotto rivoluzionario,  omett endo la “h” finale del cognome, per motivi di semantica di marketing, commercializzandolo con successo in tutto il mondo e facendolo divenire comune come il tostapane e globale ante litteram. Caparbio e intraprendente, appassionato di vela ( partecipó a una Coppa America con l’armo France e lui skipper nonostante fu consigliato a far condurre la barca da velisti più esperti ) nel 1953 compró il brevetto dall’inventore ingegnere ebreo ungherese László József Bíró, tanto che anche da questo cognome nacque l’espressione gergale ‘penna biro’ e ancora oggi ci si esprime indifferentemente negli uffici e nei luoghi di lavoro con le locuzioni «passami la biro o passami la bic» per indicare quel tipo specifico di oggetto d’uso, reperibile ovunque, di pratico e pronto utilizzo. Nomen omen.  Il record di fatturato di 1750 miliardi di lire lo fece nel 1993. Attualmente Bic è un colosso mondiale con vendite in 160 paesi per 25 milioni di penne al giorno in tutti i continenti, in mercati sia sviluppati che emergenti. Ha 3,2 milioni di punti vendita e 9.700 dipendenti in giro per il mondo.  Produce anche anche il rasoio mono uso e l’accendino senza ricarica. Marcel Bich fu decisamente prolifico avendo ben undici figli. Diffidava dell’alta finanza, dei giornalisti e curiosamente dell’imprenditoria cui apparteneva. Prese la volta del cielo a Parigi nel 1994. Nel 2004, a dieci anni dalla sua morte, il Comune di Torino ha collocato una targa sul muro della casa di corso Re Umberto 60 in cui Marcel Bich nacque con la scritta ” semplificó la quotidianità della scrittura”.  Quando qualcuno voleva intervistarlo la sua fedele segretaria giapponese rispondeva « il barone lavora non ha tempo da perdere ». Una bella storia per Torino, per i torinesi e per l’umanità.

Aldo Colonna

Bortolamedi e Spimi mettono il sigillo sul 39° Triathlon Internazionale di Bardolino

Intranet Italia Champions: Iren premiata tra i migliori progetti

Il Gruppo Iren ha ricevuto il premio Intranet Italia Champions per la nuova intranet aziendale, NoiIren, lanciata nell’autunno 2023.

Intranet Italia Champions (IIC) è un riconoscimento annuale, promosso da Intranet Management in collaborazione con Ariadne Digital, assegnato alle aziende che hanno implementato sulla propria Intranet un progetto innovativo e di successo per l’impresa e i dipendenti.

In particolare, il Gruppo è stato premiato nella categoria “Design e Interazione”: a determinare la scelta della giuria internazionale che ha selezionato i vincitori, la capacità della nuova Intranet di rispondere alle sfide di crescita dell’azienda, anche attraverso funzioni come la profilazione degli utenti, la personalizzazione dei contenuti, l’integrazione con gli strumenti operativi, un motore di ricerca avanzato e un approccio responsive e mobile first. Tra gli aspetti evidenziati nella motivazione del premio, inoltre, la costituzione di una redazione diffusa che consente alle persone del gruppo di contribuire attivamente alla creazione dei contenuti, favorendo la cultura della collaborazione e della condivisione delle conoscenze.

Il progetto, coordinato dalla Direzione Comunicazione e dalla Direzione Tecnologie e Sistemi Informativi Iren con il supporto di Core.Consulting e Spindox, ha visto una approfondita fase di ascolto e analisi della popolazione aziendale, con oltre 1800 questionari compilati, quattro focus group, interviste ai manager del Gruppo e circa 90 dipendenti attivamente coinvolti nelle fasi di progettazione e costruzione dei contenuti.

Il processo che ha avuto tre priorità: ascoltare, migliorare e semplificare. Il risultato è uno strumento innovativo e accessibile, che è diventato un vero e proprio spazio di lavoro che risponde alle esigenze operative di lavoratori e lavoratrici. La sfida è quella di “abitare” sempre di più questo spazio, sia con contenuti e informazioni, sia grazie a una personalizzazione che lo renda capace di raggiungere e coinvolgere le 11mila persone Iren.

Come agire in caso di infortunio sul lavoro

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Quando si viene a verificare un infortunio sul lavoro, la segnalazione agli uffici competenti deve essere effettuata entro due giorni. L’adempimento di questa pratica permette al lavoratore di ottenere le prestazioni economiche e le indennità che gli spettano di diritto.

Nel momento in cui si viene a verificare un infortunio sul lavoro, il datore di lavoro si deve muovere entro tempi ben definiti per assolvere ad alcuni obblighi: i più importanti sono quelli di comunicazione e denuncia.

Questo adempimento deve essere evaso telematicamente, trasmettendo all’Inail e al Sinp (Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro): i dati e le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportano l’assenza di almeno un giorno dal lavoro, escludendo quello dell’evento. L’operazione deve essere effettuata entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico; la denuncia ai fini assicurativi degli infortuni sul lavoro che determinino un’assenza di superiore a tre giorni. Questa operazione deve essere effettuata entro due giorni dalla ricezione del certificato medico.

Quando si vengono a verificare gli eventi appena descritti, gli obblighi in capo ai datori di lavoro si considerano assolti nel momento in cui viene presentata la suddetta denuncia. Il certificato medico deve essere trasmesso telematicamente all’Inail direttamente dal medico o dal pronto soccorso competenti.

Il dipendente dovrà comunicare al datore di lavoro il numero di protocollo di invio del certificato, in modo che lo stesso possa essere visualizzato sul portale dell’Inail. Dal momento in cui vengono ricevuti i dati del certificato scatta il termine per inviare la comunicazione e la denuncia di infortunio.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Giornata di visita per la sostenibilità della filiera bosco energia

Nei giorni scorsi si è svolta, fra Lanzo, Balangero e La Cassa, la prima giornata di visite a impianti a cippato nell’ambito del progetto “Comunicazione sostenibilità della filiera bosco energia”.
Con la partecipazione della Regione Piemonte, di sindaci, referenti di GAL, Aiel, tecnici, progettisti e imprese del settore, si è animata una bella giornata di confronto e condivisione sul tema dell’energia sostenibile del legno. (Facebook Ipla)

Schianto mortale: vittima giovane motociclista

Un centauro 29enne a bordo di una Honda a Caselette sulla Ssp 24, fra Almese e Avigliana si è scontrato  frontalmente con un’auto. Il motociclista  è morto sul colpo. Il conducente e i passeggeri dell’automobile  non dovrebbero aver riportato ferite gravi.