ilTorinese

6000 dosi di “latte sospeso” per le neomamme grazie al calendario “Profumo di vita”

A donarle le associazioni benefiche Alsil Onlus e Legal@rte

Il 25 giugno a Torino, presso il Centro di Ascolto Caritas “Due Tuniche” di Corso Mortara, l’ALSIL Onlus in collaborazione con l’Associazione Legal@rte ha recapitato alla Caritas Diocesana “Oltre 150 confezioni di “latte sospeso per un totale di circa 6000 dosi ripartite alle neomamme in difficoltà“, spiega Luca Pantanella, presidente dell’Associazione per la Legalità e la Sicurezza sul Lavoro.

Il latte in polvere per neonati è stato raccolto da dicembre a maggio, grazie alla generosità di quanti, acquistandone una confezione lasciata presso le farmacie aderenti all’iniziativa, hanno ricevuto in dono il calendario 2024 Profumo di vita #neldirittodelbambino”.

Il calendario, giunto alla settima edizione, è parte integrante del progetto artistico-sociale ‘Profumo di vita’ curato da Roberta Di Chiara e ideato nel 2017 dall’Associazione Legal@rte, costituita da un gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato, con la fotografa torinese Elena Givone.

Vogliamo creare un momento di riflessione sul tema della violenza assistita da minori in famiglia“, chiosa Luca Pantanella. “Il bambino è uno ‘spettatore obbligato’ di qualsiasi tipo di maltrattamento espresso in atti di violenza fisica, verbale o psicologica. Soprattutto su figure di riferimento per lui affettivamente significative“.

Emanuele Ciotti nuovo Direttore sanitario della Città della Salute 

Il Direttore generale dottor Giovanni La Valle nomina dal 1° agosto 2024 il dottor Emanuele Ciotti quale nuovo Direttore sanitario della Città della Salute di Torino. Sostituisce il dottor Lorenzo Angelone, che dal 15 luglio prenderà l’incarico di Direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. Emanuele Ciotti, 44 anni, nato a Cesena, si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti con specialità in Igiene e Medicina preventiva. Dal 15 novembre 2020 ricopre il ruolo di Direttore sanitario dell’Ausl di Ferrara. E’ nell’elenco dei Direttori generali e sanitari della Regione Piemonte.
“Siamo lieti di accogliere il dottor Ciotti quale nuovo Direttore sanitario d’Azienda. Un professionista con alle spalle già un’esperienza importante, tale da poter affrontare l’impegnativo ruolo alla Città della Salute. Ci aiuterà a migliorare la nostra Azienda, esaltandone ulteriormente le comprovate eccellenze, ma soprattutto trovando le soluzioni migliori ad alcune problematiche che negli anni della mia gestione stiamo cercando di affrontare e superare al meglio, quali le liste d’attesa, i problemi di bilancio, il nuovo Pronto soccorso, il futuro Parco della Salute. Ringraziamo il dottor Lorenzo Angelone per la fattiva collaborazione di questi anni e gli auguriamo un buon lavoro per il nuovo incarico” dichiara il Direttore della Città della Salute Giovanni La Valle.
“Sono orgoglioso di questo nuovo incarico. Ringrazio il dottor La Valle per avermi scelto. Un ulteriore salto di qualità nella mia carriera, dopo anni di esperienza in Italia e all’estero, poter dirigere una delle più grandi e importanti Aziende ospedaliere italiane, quale la Città della Salute. Per il sottoscritto un grande riconoscimento, ma allo stesso tempo non un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Dal 1° agosto prometto che sarò sempre presente e disponibile con tutti. Il dialogo aperto sarà fondamentale per conoscere tutte le componenti dell’Azienda e soprattutto per affrontare insieme i problemi dell’Azienda stessa. Sarò corretto e sincero nei rapporti. Ed altrettanto chiederò ai miei interlocutori. A livello Individuale, siamo una goccia. Insieme, siamo un oceano. Su queste basi si potrà remare in un’unica direzione, quella della crescita e del miglioramento della Città della Salute” commenta il dottor Emanuele Ciotti.

Dopo ‘The Voice Senior’, a Collegno le prove del tour di Danilo Amerio

Il cantautore al lavoro con la band nei locali dell’Accademia di Musica Moderna ‘La Ritmika’ di Piazza Che Guevara.

Al via il tour estivo di Danilo Amerio. Dopo l’exploit a ‘The Voice Senior’ con Antonella Clerici su Raiuno nel team di Gigi D’Alessio’, il cantautore e autore astigiano riparte per una serie di concerti nelle più belle località estive italiane.

Prima tappa il 7 luglio a San Bartolomeo al Mare (IM) alle 21.00 in Piazza Torre Santa Maria all’interno del ‘M&T Festival’.Per prepararsi al meglio all’appuntamento con il live, sino a fine giugno l’artista ha scelto Collegno quale  location per le prove con i musicisti, al fine di affinare al meglio ogni singola canzone in ogni suo dettaglio. Sede designata i locali dell’Accademia di Musica Moderna ‘La Ritmika’ in Piazza Che Guevara 13.

Sono particolarmente contento di essere qui, in questo luogo fondato da Gianni Branca, mio storico batterista scomparso innamorato del ritmo della vita prematuramente nel 2014 che ha accompagnato in carriera anche molti altri illustri colleghi, fra i tanti Paola e Chiara, Fiordaliso e Teresa De Sio. Ho anche avuto modo di visitare i ‘Giardini Gianni Branca’ a lui intitolati proprio dietro la scuola di batteria, fatto che mi ha particolarmente commosso”, racconta Danilo Amerio.

In scaletta, oltre al nuovo singolo ‘E ci siamo noi’ scritto con Alfia Bevilacqua e attualmente in rotazione radiofonica, anche i successi portati in gara dal 1992 al 1995 al Festival di Sanremo con Pippo Baudo e quelli firmati e prodotti per artisti quali Raf, Marco Masini, Umberto Tozzi, Aleandro Baldi, Jovanotti, Mia Martini, Fiordaliso, Mietta, Little Tony, Anna Oxa (sua ‘Donna con te’), Giorgio Faletti, Dik Dik, Adriano Celentano e molti altri.

Con lui Olga Kazelko (tastiere e sequenze), Luca Marchesin (chitarre acustiche ed elettriche), Gualtiero Marangoni (basso), Alex Nicoli (batteria), Susy Amerio e Fabrizio Rizzolo (cori) eSimone Lampedone (fonica).

Il tour è prodotto da Paolo Fazio per ‘Ipa Spettacoli’, l’allestimento è curato da ‘MA Show Solutions’. “Riabbracciare il pubblico è un po’ come avere il sole in tasca – chiosa Danilo Amerio – Sanremo 2025? Se a chiamare fosse il Capitano Carlo Conti, a rispondere con un “Sì” siamo sempre pronti!”.

Cioccolato e Gianduja. Ci siamo, il museo che mancava a Torino aprirà il 26 giugno

Ci siamo, il museo che mancava a Torino aprirà il 26 giugno prossimo, infatti inaugura  CHOCO Story, MUSEO DEL CIOCCOLATO E DEL GIANDUJA.
Per un bel progetto nato dalla collaborazione tra Francesco Ciocatto, proprietario della storica Pasticceria Pfatisch di Torino, ed Eddy Van Belle, imprenditore belga creatore del marchio del cioccolato Belcolade dell’azienda di famiglia Puratos, nasce Choco Story Torino.
I musei Choco Story, creati da Eddy Van Belle, sono già presenti in Belgio, Francia, Repubblica Ceca, Libano e Messico. Choco Story Torino è il Museo del Cioccolato e del Gianduja, e sta per aprire le sue porte in un punto non casuale della città: Via Paolo Sacchi 38, in quelli che originariamente erano i grandi laboratori sotterranei di Pfatisch.
Del resto quale città meglio che la capitale Sabauda poteva ospitare un museo che racconta la storia del cioccolato e fa rivivere la sua storia, le origini, la lavorazione, e le esperienze sensoriali collegate?
Nel 1678 Madama Reale Giovanna Battista di Savoia Nemours, madre di Vittorio Amedeo II, rilasciò la prima licenza a Giovanni Antonio Ari per commercializzare la bevanda al cioccolato. Per oltre un secolo la cioccolata quindi era solo consumata in forma di bevanda. Poi, a inizio ‘800, Paul Caffarel creò il primo impasto solido di cioccolato, a cui seguì la creazione della pasta Gianduja con l’unione della Nocciola Tonda Gentile delle Langhe e a metà secolo la conseguente creazione del tipico cioccolatino per mano di Michele Prochet in società con Caffarel. E ancora la nascita di luoghi significativi come i caffè storici di Torino, in cui la cioccolata in tazza, o il Bicerìn tanto amato da Cavour: il cioccolato era ormai entrato nel cuore dei torinesi.
Questo museo si estende in un  percorso ideato per intrattenere visitatori di ogni età .La visita consente di esplorare le origini della coltivazione del cacao, le prime ricette dei Maya e degli Aztechi, l’importazione in Europa e la nascita della grande tradizione artigianale a Torino e in Piemonte. Oltre 700 oggetti della collezione testimoniano questo viaggio straordinario: molinillos, metate, strumenti per la lavorazione dello zucchero, tazze e cioccolatiere, confezioni delle grandi cioccolaterie piemontesi. Il viaggio comincia dal principio, all’interno della sala dedicata alla scoperta e ai primi sviluppi della coltura del cacao. Il racconto sulle sue mitiche origini e sulle divinità che lo hanno donato agli uomini avviene nella cornice suggestiva della ricostruzione di un tempio Maya. Per scoprire come Hernán Cortés abbia per primo portato in Europa il prezioso ingrediente, ci si imbarca su di un galeone spagnolo, dotato di carte nautiche tutte da esplorare e di una solerte vedetta che annuncia l’arrivo nel Nuovo Mondo. Ma come viene coltivato il cacao? Come si passa dalla pianta al cioccolato fondente? Lo si può scoprire stando comodamente seduti su un divano fatto interamente di fave di cacao e osservando un globo interattivo che racconta l’evoluzione del mercato globale, quali varietà di cacao esistono e quali sono i paesi che lo producono. Non poteva mancare il racconto del legame tra Torino e il cioccolato: una sala rievoca i fasti delle regge dove i Savoia ebbero per primi il privilegio di gustare un alimento esotico, misterioso e a dir poco irresistibile, in forma di bevanda. E come non dare un degno spazio al racconto dell’invenzione del Gianduiotto? Al primo cioccolatino incartato al mondo, e oggi riconosciuto come un prodotto IGP, è dedicata un’intera sala, arricchita da un macchinario di fine ‘800 per la sgusciatura delle preziose nocciole del Piemonte e da un costume originale di Gianduja, simbolo del Carnevale Torinese, e gentilmente concesso dalla Famija Turineisa.
Ma non basta conoscere le virtù del cioccolato. Bisogna anche entrare nelle viscere di una fabbrica, del suo processo produttivo ed immaginare il lavoro di tanti pasticceri, uomini e donne, che hanno dedicato la propria opera ad un ingrediente d’eccellenza. Ed è per questo che è possibile ammirare il vero valore aggiunto di questo museo: le macchine in uso già nel 1921 e oggi ancora perfettamente funzionanti, che sono custodite all’interno di un Locale Storico d’Italia come Pfatisch. Si entra qui davvero in un angolo della storia dell’artigianalità che, come molti tesori torinesi, a lungo è rimasto nascosto e per questo è ancora più entusiasmante da scoprire. Ed è tanto coinvolgente guardare al passato quanto poter osservare come oggi lavorino i maestri cioccolatieri: attraverso alcune vetrate infatti è possibile vederli all’opera e avere il privilegio di poter assaggiare le loro creazioni.
Per rendere l’esperienza ancora più memorabile, il museo offre numerose attività interattive, installazioni e giochi multimediali didattici che permettono di immergersi completamente nel racconto e che sono adatti a coinvolgere un pubblico di tutte le età. Il cioccolato accompagna molti momenti della nostra vita: Choco Story vuole esserne la celebrazione attraverso l’intrattenimento. Per questo motivo, il percorso museale è stato realizzato con una concezione di coinvolgimento attivo del visitatore, attraverso tecnologie innovative e momenti di condivisione, fornendo un’esperienza didattica efficace anche per i ragazzi delle scuole. Un luogo di concezione e richiamo internazionali, per torinesi e turisti innamorati del cioccolato in tutte le sue interpretazioni. Inoltre, lungo il percorso del museo sono presenti anche quattro video ad ambientazione storica con la regia di Alessandro Rota, realizzati in stretta collaborazione con Eddy Van Belle e Francesco Ciocatto. Le riprese sono state realizzate con la sinergia tra l’Associazione Officine Ianós e il gruppo di rievocazione storica “Le Vie del Tempo”, in importanti location storiche come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, l’Accademia di Belle Arti di Torino e la Casaforte di Chianocco. Attraverso vere e proprie ricostruzioni cinematografiche si ripercorre la storia del cioccolato in Europa a partire dal XVI Secolo fino ad arrivare al 1915, anno della nascita della storica pasticceria Pfatisch e in cui fa la sua comparsa anche una storica vettura dell’associazione Torinese Tram Storici. Choco Story Torino è pronto ad accogliere i visitatori internazionali con un’audioguida disponibile in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco.
L’inagurazione è prevista per mercoledì 26 giugno e già dal giorno successivo sarà aperto al pubblico.
La Direzione del museo è affidata a BEATRICE CAGLIERO, giovane ,  sensibile e determinata torinese che vanta avi cioccolatieri.

Gabriella Daghero

Infrastrutture, petizione di Giachino

L’ex Sottosegretario ai trasporti Mino GIACHINO ha lanciato una Petizione molto argomentata sullo stato pessimo delle Infrastrutture piemontesi che rendono difficile i collegamenti con la Francia e con la Liguria con code per i vacanzieri e tempi lunghi per i trasporti commerciali con notevole aumento dei costi . Dalle autostrade per la Liguria ai collegamenti con la Francia ai problemi delle Scale mobili ferme della Metro alle lunghe cose in Tangenziale ai grossi problemi per i pendolari . Su tutti questi problemi GIACHINO chiede un intervento straordinario a CIRIO e a SALVINI. Pensare che il Piemonte grazie a Cavour ha la più lunga rete ferroviaria tra le regioni italiane e nel secondo dopoguerra Torino con le Autostrade  e i Trafori autostradali alpini era tra le prime regioni per dotazione infrastrutturali prima anche della Lombardia . Con la Petizione GIACHINO vorrebbe ripetere il successo della sua petizione per la TAV che raggiunse 114.000 sottoscrizioni .

Allego la Petizione da firmare e far firmare
https://www.change.org/p/sulla-pesante-situazione-delle-infrastrutture-piemontesi

Più di 20mila in piazza per i fuochi di San Giovanni

Grande folla nonostante la pioggia ieri sera in piazza Vittorio per i fuochi d’artificio di San Giovanni. Si stima ci fossero più di 20 mila persone. Presente anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

“Uno splendido spettacolo dei fuochi  – ha commentato il primo cittadino – chiude le celebrazioni del nostro santo patrono.
Condividere con tante persone, in piazza Vittorio, questa serata è stato davvero il modo migliore per concludere una bella giornata di festa.
Grazie a tutte le persone che hanno lavorato e hanno reso possibile svolgere gli eventi di questi giorni.” I fuochi erano a basso impatto acustico nel rispetto dell’ambiente e degli animali. La serata pirotecnica ha concluso le celebrazioni per il santo patrono tenutesi nel corso dei giorni precedenti.

Schianto con lo scooter contro un muro: 17enne gravissimo

È ricoverato in condizioni gravissime al Cto di Torino lo studente di 17 anni residente a Cantoira dopo un incidente avvenuto nella notte sulla strada provinciale 33 della val Grande a Chialamberto. Il ragazzo stava rientrando  a casa in scooter quando è finito contro un muro, per cause da accertare. L’elisoccorso lo ha portato al Cto.

La cacciata di Laura Pompeo

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

La più votata a Moncalieri che ha appena raccolto più di 6000 voti alle ultime regionali, l’archeologa Laura Pompeo, è  stata cacciata dal “podestà” di Moncalieri dall’assessorato alla cultura in cui ha lavorato per 6 anni impegno e dignità, disinteresse e passione. C’è da domandarsi se possa essere compatibile con la democrazia e ad una istituzione gestita in modo trasparente un atto autoritario e immotivato come la defenestrazione di un assessore a cui non si può contestare nulla. Si tratta di un assessore che ha trasformato poco più che un paesone della cintura torinese in una città culturalmente attrattiva che ha saputo valorizzare i suoi gioielli, partendo da Castello, per non citare il teatro e tante altre iniziative che portavano i torinesi ad andare a Moncalieri e non viceversa. Parliamo di un’archeologa allieva del grande Giorgio Gullini che ha messo a disposizione della città la sua intelligenza e la sua cultura. La stessa famiglia Pompeo è famiglia storica di Moncalieri. Forse il “podestà” di Moncalieri non ha cognizione di cosa sia la cultura e forse sente inconsciamente un forte imbarazzo, tale da costringerlo ad allontanare una donna fuori ordinanza che gli crea problemi e, invece di promuovere la parità uomo- donna, suscita una forma di incredibile cannibalismo tra donne davvero perniciosa e retrograda, certo non democratica. Un consiglio al Pd che dovrebbe battere un colpo per dimostrare la sua esistenza: non lasciatevi scappare una donna del livello di Laura Pompeo. Sarebbe un autolesionismo incredibile. La dottoressa Pompeo potrebbe anche decidere di tornare ai suoi studi archeologici e lasciarvi “soli” come disse Togliatti di Vittorini. C’è anche chi non vive di politica e quindi è in grado di tenere la schiena dritta come Laura Pompeo.

Aggressioni con rapine e percosse in corso Massimo e via Sant’Anselmo

Il costante controllo del territorio effettuato dalla Polizia di Stato nel quartiere San Salvario ha consentito al personale del Comm.to di P.S. Barriera Nizza di arrestare due persone gravemente indiziate di rapina.

Il primo episodio, in corso massimo d’Azeglio altezza viale del Valentino, dove un uomo veniva rapinato del cellulare e di 15 euro da un gruppo di 4 maghrebini. La vittima riusciva farsi riconsegnare il telefono, per lui importante strumento di lavoro, ma una donna che faceva parte del gruppo glielo strappava nuovamente dalle mani, aggiungendo che se non le avesse consegnato altro denaro lo avrebbe denunciato alle Forze dell’ordine per una mai avvenuta violenza sessuale. Di lì a breve transitava una Volante del Comm.to Barriera Nizza, a cui l’uomo indicava la via di fuga della rapinatrice; i poliziotti rintracciavano la donna, una quarantenne di nazionalità marocchina, poco distante, riuscendo anche a recuperare il cellulare di cui la stessa si aveva tentato di disfarsi lasciandolo sulle scale dell’ospedale Evangelico. Nei confronti della quarantenne è scattato l’arresto per rapina in concorso e per tentata estorsione.

Qualche ora prima, sempre personale del Comm.to di P.S. Barriera Nizza è intervenuto in via Sant’Anselmo a seguito della segnalazione di un uomo in difficoltà. Sul posto i poliziotti hanno soccorso un cittadino italiano che, pochi istanti prima, era stato percosso e rapinato del telefono da un 65enne italiano. L’intervento di un passante aveva fatto in modo che la vittima rientrasse in possesso del telefonino. I poliziotti, anche grazie alla testimonianza di un residente in zona, hanno rintracciato nell’immediatezza dei fatti il soggetto presunto autore della rapina e lo arrestavano.

Croce Rossa, 160 anni celebrati in piazza Solferino

160 anni di storia, umanità e volontariato.  Ieri la CRIPiemonte ha festeggiato i 160 anni dalla fondazione della CroceRossa Italiana con tanti stand e attività in piazza Solferino a Torino.  Dopo i saluti iniziali del Prefetto Donato Giovanni Cafagna e Vittorio Ferrero, Presidente Regionale CRI, hanno avuto inizio le attività. Dal primo soccorso all’inclusione sociale, dalle attività rivolte ai giovani a quelle in caso di emergenza, fino ai Corpi Ausiliari, tanti cittadini e cittadine hanno scoperto qualcosa in più sull’instancabile lavoro quotidiano dei volontari e degli operatori CRI. (Facebook)

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