ilTorinese

Pride: in Palestina un dramma. Ma non si dimentichi il terrore di Hamas

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Un’immensa bandiera palestinese ha aperto il corteo torinese  del Pride di ieri. Ciascuno sfila come  ritiene e con chi  vuole, in assoluta libertà. Il diritto di sfilare pacificamente è un diritto costituzionale intangibile. E’ certo però che quella bandiera cozza in modo vistoso con  Angelo Pezzana, fondatore del Fuori e anima dell’Associazione Italia- Israele. Pezzana è il teorico vivente  dell’orgoglio omosessuale manifestato in tempi in cui dichiararsi gay era difficilissimo. Sanno quelli del Pride che la Palestina è stata alleata di Hitler e soprattutto sanno come vengono trattati i gay nella striscia di Gaza? Il primo Pride  della storia fu promosso in Israele. E’ stato scritto che c’è “gente che si comporta alla stregua delle mucche che si recano da McDonald ‘s per uno spuntino” . Un’osservazione non priva di fondamento. Sono il primo a capire il dramma che vivono i civili palestinesi, ma non posso dimenticare che Hamas è un’organizzazione terroristica sanguinaria. Sul “Foglio”, giornale che non ho mai amato, è  stato dimostrato che Torino è  storicamente la capitale dell’antisemitismo  e del fanatismo politico. Bobbio definì l’antisemitismo  una forma di nazismo, una affermazione che anche il signor Rossi avrebbe potuto formulare senza difficoltà. Oggi quella frase di Bobbio non è così scontata. Che tristezza.

Referendum, alle 12 affluenza 9,61% a Torino

L’Ufficio Elettorale ha comunicato le affluenze degli elettori alle ore 12 per i cinque quesiti referendari:

Quesito numero 1: 9,61%

«Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione» – (Scheda di colore verde chiaro)

Quesito numero 2: 9,61%

«Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale» – (Scheda di colore arancione)

Quesito numero 3: 9,61%

«Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi» – (Scheda di colore grigia)

Quesito numero 4: 9,61%

«Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione» – (Scheda di colore rosso rubino)

Quesito numero 5: 9,62%

«Cittadinanza italiana: dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana» – (Scheda di colore gialla)

La precedente tornata elettorale di referendum (2022) si è svolta in una sola giornata e pertanto non è possibile fare un raffronto a livello di affluenze.

La prossima rilevazione delle affluenze è in programma alle ore 19.

TORINO CLICK

Rock Jazz e dintorni a Torino: Mauro Giovanardi e Marracash

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Mercoledì. All’Inalpi Arena si esibisce Shiva. Al Vinile è di scena La Banda.

Giovedì. All’ Hiroshima Sound Garden, Massimo Zamboni presenta il nuovo album e anche un reading concerto “P:P:P Profezia è Predire il Presente”, dedicato alla memoria di Pier Paolo Pasolini. Al Parco della Certosa Reale di Collegno si esibisce Mauro Giovanardi. Per EverGreen Fest alla Tesoriera, concerto di Federico Sirianni.

Venerdì. Allo Ziggy suonano Laboa+Tragic Carpet+ Elettrica. Al Blah Blah è di scena il trio Christian The Seagull. Al Magazzino sul Po suona la Sandrin Jazz Ensemble Orchestra. Al Vinile si esibisce il Trio Marciano & Silver. Al Circolino suona Chiara Nicotra Trio. Per Evergreen Fest alla Tesoriera è di scena la Vitelloni Orchestra.

Sabato. Allo stadio Grande Torino arriva Marracash. Allo Ziggy si esibiscono Sexblood+ Djs DoctorJeep & Angelo Diba. Al Blah Blah suonano i Witchorious. Al Vinile sono di scena i Charlatown. Per Evergreen Fest si esibisce il rapper Grido.

Domenica. Al Blah Blah suona il Brant Bjork Trio + Mos Generator. Al Vinile è di scena la Shut Up Band.

Pier Luigi Fuggetta

Atteso ritorno di Open House Torino

Torna Open House Torino, nella sua ottava edizione, sabato 7 e domenica 8 giugno prossimi con un weekend dedicato all’architettura e alla scoperta urbana. Per due giorni si apriranno ai visitatori le porte di residenze private, spazi pubblici, edifici d’autore, interni di design normalmente inaccessibili, offrendo un’occasione e unica per esplorare Torino da una nuova prospettiva. Più di 100 edifici privati saranno aperti al pubblico gratuitamente. Le prime edizioni hanno superato le aspettative, entusiasmato i torinesi nonostante le code. Queste meraviglie nascoste valgono l’attesa. Dopo oltre 60 mila visite Open House Torino si prepara a riproporre il suo fine settimana di visite.

Tra i luoghi che meritano una visita sono in centro la Casa del Pingone, Suite 33, Residenza Universitaria Giovanna d’Arco, Galleria Persano e Palazzo Scaglia di Verrua, Palazzo Chiablese e il ristorante del Cambio. Alla Crocetta saranno aperte la Palazzina Federici e la Casa Crescente, a Borgo San Paolo merita una visita Palazzo Lancia, a Cit Turin il Ranch Urbano, a San Donato il villino Raby e il campanile di Santa Zita, a Madonna di Campagna il Dancing Le Roi e a Borgo Dora Aurora il Sermig, Arsenale della Pace, Combo, Film Commission Torino e Piemonte, Villa Rei a Madonna del Pilone, sede dell’AutoMoto Club Storico italiano, Casa Luzi, Villa d’Agliè, a Borgo Po e Cavoretto il parco Europa e la stazione Ovovia, la chiesetta della libreria Borgo Po, la biblioteca Geisser, al Lingotto la Casa Moi, a San Salvario la Sinagoga, il Consolato della Repubblica Socialista del Vietnam, l’Orto Botanico di Torino, la Casa tra gli alberi, Villa San Quirico e The Heat Garden.

Mara Martellotta

Assaltata la sede di Fdi in Barriera

La sede torinese di Fratelli d’Italia in Barriera di Milano è stata assaltata a colpi di piccone da esponenti del mondo anarchico-antagonista . Come denunciano la vicecapogruppo di FdI alla Camera Augusta Montaruli (nella foto) e l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone, “nel quartiere Barriera di Milano l’ufficio è stato assaltato da 4 incappucciati che, armati di picconi e piedi di porco, hanno tentato prima di forzare la serranda e, poi, non riuscendoci, hanno lanciato olio esausto e volantini minatori con la scritta ‘Fratelli d’Italia primi della lista. Una spirale di violenza preoccupante”.

Musei Reali di Torino, nella Cappella della Sindone l’installazione multimediale Oculus Spei

Dal 6 giugno al 26 agosto prossimo, presso la Cappella della Sindone dei Musei Reali di Torino, sarà esposta al pubblico Oculus Spei, installazione multimediale di Annalaura di Luggo.

La mostra, curata da Ivan D’Alberto, promossa dai Musei Reali e dal Museo Diocesano di Torino, ha ricevuto il patrocinio morale del Giubileo 2025, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Giustizia.

La Cappella della Sindone, monumento che custodisce uno dei simboli della cristianità e della spiritualità universale, si apre all’arte contemporanea, accogliendo un progetto che intreccia tecnologia, arte e fede. In questo spazio sacro, dove la Sindone si offre come simbolo di redenzione, Oculus Spei propone un messaggio profondo: la speranza come forza positiva che permette di affrontare ogni sfida e difficoltà.

L’opera multimediale è interattiva dell’artista napoletana si articola attorno a 5 Porte Sante ideali, davanti alle quali il visitatore è invitato a bussare concretamente. Oltre alle prime 4 Porte Sante, il pubblico trova persone con disabilità provenienti dai 4 angoli del mondo. Sono uomini e donne che si fanno testimoni di forza e resilienza. Una luce che discende dall’alto, li attraversa aprendo un varco nel loro cuore e nel loro sguardo. Da sempre l’occhio, per Annalaura di Luggo, è la chiave d’accesso più profonda verso l’animo umano. La quinta Porta è ispirata a quella del carcere di Rebibbia, aperta da Papa Francesco come segno di accoglienza e misericordia, e rappresenta il momento più intimo e trasformativo del percorso. Il visitatore, ripreso in tempo reale, si trova in una gabbia simbolica che evoca ogni forma di prigionia, precarietà e vulnerabilità, ed è proprio in questa condizione di reclusione che la luce riappare, suggerendo una possibile liberazione interiore attraverso la speranza.

“L’esposizione dell’opera multimediale Oculus Spei di Annalaura di Luggo – afferma Mario Turetta, direttore dei Musei Reali di Torino – all’interno degli spazi fortemente caratterizzati della cappella, consente di far dialogare le opere del passato con le espressioni artistiche contemporanee. L’attraversamento simbolico delle opere di Oculus Spei, ideate con un sapiente uso della luce, protagonista della stessa architettura barocca della Sindone, implica una visione inclusiva pienamente in linea con la missione degli stessi Musei Reali, aperta a tutti i pubblici, e per i quali l’arte costituisce uno strumento cruciale di mediazione e condivisione”.

“L’opera avvicina – spiega Lorenza Santa, curatrice delle collezioni di Palazzo Reale – ha esperienze, emozioni, difficoltà e sogni – invitando lo spettatore a riflettere e a superare confini e barriere”.

“Dopo l’allestimento nel Pantheon romano – spiega Gianluca Popolla, direttore del Museo Diocesano – arriva a Torino questo evento che ci consente di informare e orientare gli occhi, fisici e simbolici, poiché crea un singolare e affascinante dialogo tra il percorso  architettonico e artistico ideato secoli fa dal genio di Guarino Guarini nel luogo dove era ospitata la Sacra Sindone, e le moderne installazioni multimediali della grande artista”.

Ad ampliare il senso dell’opera, l’omonimo documentario di Annalaura di Luggo, che approfondisce i temi del progetto attraverso un racconto visivo che intreccia le immagini delle Porte Sante con riflessioni e testimonianze sul tema della speranza. Ne emerge una narrazione corale dove l’arte diventa spazio di ascolto e condivisione.

Annalaura di Luggo è nata nel 1970 a Napoli, dove vive e lavora, e il suo percorso si esprime attraverso la ricerca a multimediale, fotografia, video e regia. Le sue opere e installazioni sono realizzate attraverso la fusione di tecnologie e manualità, e dialogano con il fruitore che spesso è protagonista dell’azione, portato a riflettere su questioni sociali e ambientali, e su temi come i diritti umani, la cecità, il mondo animale, la natura e la biodiversità.

Presentando il biglietto d’ingresso al Museo Diocesano, è previsto uno sconto di 5 euro per visitare i Musei Reali (10 euro anziché 15).

Mara Martellotta

Foto Andrea Guermani Musei Reali

Motociclista 41enne muore sull’asfalto dopo uno scontro

Incidente mortale sul raccordo autostradale Ivrea-Santhià, all’altezza dello svincolo di Albiano d’Ivrea sabato all’ora di pranzo. Un motociclista di 41 anni, di Pavone Canavese, è deceduto nello scontro con una vettura Ford, dopo essere caduto sull’asfalto. Inutili i soccorsi.

Attraverso Festival, un viaggio tra le terre Unesco

Con una partecipata festa al castello di Grinzane Cavour, è stato presentato insieme al Comune il programma della X edizione di Attraverso Festival. In scena dall’11 luglio al 10 settembre prossimo tra Langhe, Roero, Monferrato e Appennino piemontese. Si tratta di un traguardo importante per questo progetto, nato per questa scommessa, e che oggi, 10 anni dopo, è diventato un punto di riferimento culturale per il sud del Piemonte.

È tanta la soddisfazione per il percorso costruito con costanza e passione, per la rete di Comuni e persone che ogni anno si allarga, per il pubblico affezionato che segue tappa dopo tappa e per i tanti artisti che hanno scelto Attraverso come luogo di incontro in territori autentici e profondamente umani. Guardando al futuro, la sfida è quella di mantenere intatto lo spirito originario che è quello di una manifestazione sostenibile e in ascolto, capace di crescere in sintonia con i paesi che la ospitano e valorizzarne identità, ritmi ed energie. Per questa decima edizione il programma intreccia oltre 40 appuntamenti pensati ad hoc per le specificità architettoniche e paesaggistiche dei luoghi. È u  Festival che si attraversa, geograficamente e emotivamente, costruendo un dialogo tra generazioni, linguaggi e sensibilità.

Tra i tanti protagonisti Goran Bregović, con la Wedding and Funeral Band, nel parco della Zizzola, a Bra; il jazz raffinato di Paolo Fresu & Omar Sosa, a Novi Ligure e Cherasco; l’omaggio a Calvino di Isabella Ragonese e Rodrigo D’Erasmo, ad Alba; la poesia civile di Franco Arminio a Bergolo e Maurizio Lastrico con il suo monologo ironico e toccante a Saluzzo.

Nel cuore dell’astigiano, Lella Costa dà voce alla figura storica di Giovanna d’Arco, a Canelli; Arianna Porcelli Safonov porta in scena la sua satira sull’ossessione per il cibo, a Nizza Monferrato, dove sarà ospite anche Alessandro Barbero, con una delle sue amate lezioni-spettacolo. Sempre ad Asti, Pablo Trincia guiderà il pubblico in un’intensa riflessione sul potere delle storie vere, tra Nizza e Saluzzo. La provincia di Alessandria si conferma fra le più vivaci: a Serravalle Scrivia, Manuel Agnelli propone un viaggio tra parole e silenzi nella Tenuta La Bollina; a Gavi, Elio tornerà con uno spettacolo ispirato alla comicità milanese, e sarà anche protagonista a Grinzane Cavour, in una versione intima, per piano e voce. Il pensiero filosofico sarà affidato a Umberto Galimberti, a Mornese, e la narrazione teatrale a Stefano Massini, a Castellazzo Bormida. Ancora, al Forte di Gavi, sarà protagonista Wu Ming 4; Gianrico Carofiglio a Rocca Grimalda, Vera Gheno, Fabio Geda, Raffaella Romagnolo, con le loro storie, a Ovada e Gamalero, insieme a giovani voci come Edoardo Prati e Gianluca Gotto. Sul versante più comico e contemporaneo, la stand up di Turbo Paolo “Mamma di merda”; Stefano Rapone coinvolgerà un pubblico trasversale, curioso e partecipe.

Attraverso Festival è un progetto dell’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e Produzioni Fuorivia.

“Siamo orgogliose di essere arrivate a questa decima edizione di Attraverso Festival – affermano le direttrici del Festival Paola Farinetti e Simona Ressico – è il risultatomdinuna costruzione certosina, e soprattutto di una grande passione, di un mettersi in ascolto nei confronti delle esigenze s aspettative di ciascun Comune, pur restando fedeli alla nostra linea guida, che è quella di proporre un programma di qualità attento alle problematiche della contemporaneità. È segno di una crescita e un consolidamento costruito negli anni di un Festival che ha trovato il suo solido posto nell’estate piemontese che, pur nel suo essere atipico, con una durata che sfiora i due mesi e il coinvolgimento di molti Comuni grandi e piccoli, la proposta di generi diversi, il teatro, senza dubbio, ma anche la musica e i talk, ha trovato il suo giusto equilibrio ed è diventato un avvenimento atteso ogni anno”.

Fin dalla sua prima edizione, Attraverso porta la sua proposta culturale e artistica in paesi e città del Piemonte meridionale e, negli anni, è riuscito ad abbattere frontiere immaginarie e reali tra province, intessendo rapporti forti e duraturi con ognuno dei Comuni coinvolti, e che del Festival sono l’anima e l’ossatura, riuscendo a sviluppare senso di appartenenza e comunità nel segno della bellezza e del paesaggio umano, agricolo e architettonico.

Un risultato importante con numero tondo da festeggiare è, per questa felice ricorrenza, dopo Resistenze, Parole nuove e Comunità, il tema della della decima edizione è “#Dieci”, un numero che ricorda il compleanno e che diventa inevitabilmente un momento di bilanci e rilanci.

200 km di territorio di Basso Piemonte, dalle Alpi agli Appennini, passando per le dolci colline delle Langhe, del Monferrato e del Roero, oltre 40 appuntamenti di incontri e spettacoli con un’integrazione armonica con le iniziative che già venivano programmate in queste zone, dalla Pedalata Wine & Bike tra le colline del Gavi alla Festa della Vendemmia nella tenuta di Fontanafredda di Serralunga d’Alba, a Cuneo, vera chiusura dell’estate.

“Attraverso è un Festival intenso, emozionale e originale – concludono le direttrici – di quelli che hanno l’ambizione di radicarsi al luogo in cui nascono. Un festival fatto di relazioni che durano tutto l’anno, che nasce dal territorio e non sul territorio, dal basso e non calato dall’alto, con un programma artistico originale pensato ad hoc, che cerca di unire la qualita della proposta al giusto tasso di popolarità, e si declina perfettamente ai luoghi che lo ospitano, perché accanto a noi ci sono centinaia di persone, amministratori, operatori turistici, vignaioli, volontari, associazioni locali e amanti del territorio”.

Mara Martellotta

Terzo Mandato, O. Napoli: “Se vale per le Regioni, ok anche per i Comuni”

Il commento di Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione e vice presidente ANCI:
Se il governo Meloni, nella sua ennesima inversione a U, ritiene di sbloccare il vincolo dei mandati per i presidenti di Regione, farà bene a considerare che quel limite va abolito anche per i sindaci. Non si possono tollerare istituti giuridici diversi fra le istituzioni locali, siano esse titolari di potere amministrativo o esecutivo. I sindaci non sono figli di un “dio minore” e l’idea di cambiare la veste giuridica di un’istituzione a seconda delle convenienze politiche denota una logica proprietaria o comunque opaca del potere politico. I sindaci sono i rappresentanti dello Stato più vicini ai cittadini e meritano di essere trattati con lo stesso riguardo che si deve ai presidenti di Regione.

Prarostino celebra il Faro della Libertà

Una giornata dedicata alla memoria degli oltre seicento caduti nel Pinerolese durante la guerra di Liberazione: l’iniziativa è una tradizione del Comune di Prarostino, che, domenica 15 giugno, celebra il 58° anniversario della costruzione del Faro della Libertà.

Le iniziative, patrocinate e sostenute dalla Città metropolitana di Torino nell’ambito del bando per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, iniziano venerdì 13 giugno nella sala della chiesa valdese con lo spettacolo del Gruppo Teatro Angrogna “Siamo sempre sotto processo”. Sabato 14 alle 15,30 nella sala consiliare del Municipio si inaugura la mostra fotografica “Le origini del Faro”, visitabile sino alle 17 e ancora domenica 15 dalle 9,30 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Sabato 14 alle 16,30 la professoressa Clara Bounous presenta l’opuscolo “La primavera delle nostre valli… racconti di Resistenza”. Intervengono i Sindaci di Angrogna, Gino Giordan, di Prarostino, Luciano Nocera, e di San Germano Chisone, Flavio Reynaud. A seguire il racconto storico e fotografico a cura di Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese. Le celebrazioni di domenica 15 giugno iniziano alle 10 con il ritrovo dei partecipanti sul piazzale del Municipio, da dove prende le mosse il corteo verso i monumenti di San Bartolomeo. Oltre al sindaco Luciano Nocera, intervengono il primo cittadino di Cercenasco, Simone Colmo, il magistrato a riposo Piercarlo Pazè e la direttrice delle professioni sanitarie di Emergency, Michela Paschetto. L’orazione ufficiale è affidata al presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini. La mattinata si conclude con il Pranzo del Faro.

La torre-faro di Prarostino venne inaugurata il 18 giugno 1967 e fu voluta dalla popolazione e dagli amministratori locali per ricordare con la sua ardita architettura i 600 partigiani dei 51 Comuni delle valli pinerolesi caduti nella lotta di liberazione contro il nazifascismo. Progettato dagli architetti Roberto Gabetti ed Aimaro Isola, realizzato con vari contributi, l’apporto gratuito di ex-partigiani e il dono del pietrame da parte dei cavatori di Bagnolo Piemonte, il monumento si presenta come una torre-traliccio su pianta quadrata, realizzata in pietra greggia e alta 15 metri. La torre termina con un terrazzino e una stele metallica sormontata da un faro, la cui luce è visibile dalla pianura pinerolese anche a notevoli distanze.