ilTorinese

Regione, la Corte dei Conti ha parificato il rendiconto 2023 senza eccezioni

La Corte dei Conti ha parificato il rendiconto 2023 senza eccezioni. La Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per il Piemonte ha parificato, oggi 18 luglio 2024, il Rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2023. Il disavanzo è sceso a 5 miliardi e 110 milioni, 232 milioni in miglioramento rispetto al 2022. La Regione Piemonte, pertanto, nel 2023 ha recuperato tutte le quote dei disavanzi pluriennali. All’udienza erano presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, gli assessori al Bilancio Andrea Tronzano e alla Sanità Federico Riboldi, oltre ai direttori Paolo Frascisco, Giovanni Lepri e Antonino Sottile.

La Corte dei Conti ha parificato senza eccezioni il Rendiconto della Regione Piemonte del 2023 confermando il percorso virtuoso che abbiamo iniziato cinque anni fa: rispetto al 2019 abbiamo ridotto il disavanzo da 6,6 miliardi a 5,1 miliardi, con l’obiettivo di scendere sotto i 5 miliardi nel 2024. Diminuisce anche il debito: era di 9,6 miliardi oggi è 8,4. Abbiamo quindi ridotto la zavorra che grava sul Piemonte e l’abbiamo fatto garantendo investimenti importanti e senza aumentare le tasse” dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano.


Rispetto alla sentenza della Corte Costituzionale sul
l’art. 14 della L.R. 24/2016, che invitava la Regione a raggiungere un nuovo accordo con il governo a proposito degli accantonamenti per i pagamenti delle Asl, il presidente e l’assessore hanno annunciato che questo sarà raggiunto il 31 luglio, quando è previsto un nuovo incontro già convocato a Roma.

I NUMERI

Nel 2023 il debito rispetto all’anno precedente è stato ridotto di 26,2 milioni in quanto sono stati registrati tra gli altri i 249 milioni del Palazzo della Regione, acquisito come bene in leasing. Il totale complessivo del debito (incluso le anticipazioni DL. n. 35/2013) è pari pertanto a circa 8,486 miliardi. L’obiettivo per il 2024 è di proseguire sulla strada del contenimento del debito sostenendo comunque la spesa di investimento. La volontà è di liberare il territorio da quest’onere, affinché ogni risorsa possa essere concentrata sugli investimenti per far crescere in modo sano il Piemonte. Previsto per il 2024 la riduzione di altri 234 milioni di euro sul disavanzo cercando di contenere il debito. Ciò al fine di mettere in sicurezza i conti, rispettare tutti gli impegni e allo stesso tempo trattenere risorse per gli interventi e le misure necessarie.

I CONTI NEGLI ANNI

Per quanto riguarda il DISAVANZO (cioè il saldo negativo tra le uscite e le entrate della Regione) è passato da 6,6 miliardi di euro nel 2018 a di 5,11 miliardi nel 2023. In cinque anni è stato ridotto di oltre un miliardo e mezzo di euro (1,49milioni). OBIETTIVO 2024 Riduzione di altri 234 milioni per portare il disavanzo complessivo a circa 4,876 miliardi. Per quanto riguarda il DEBITO in cinque anni è stato ridotto di circa 1,2 miliardi di euro. È sceso dai 9,6 miliardi di euro del 2018 agli 8,486 miliardi del 2023. OBIETTIVO 2024 Riduzione di altri 315 per portare il debito complessivo a circa 8,161 miliardi.

Tra gli altri aspetti vale la pena di segnalare la soddisfazione per il raggiungimento di un risultato di competenza positivo ( € 117 mln ) e per la riconferma dell’equilibrio di bilancio che tiene conto delle risorse vincolate e accantonate (positivo per € 15 mln).

E’ proseguito il lavoro di valorizzazione del patrimonio immobiliare avviato con il trasferimento nella sede unica del Grattacielo Piemonte che ha comportato operazioni di dismissione ad esempio per l’ immobile di piazza Castello e di apporto di numerosi beni al “Comparto Regione Piemonte” del Fondo comune di investimento immobiliare “i3- Sviluppo Italia”, istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il tramite della “Invimit SGR S.p.A. oltre alla cessazione di numerosi contratti di locazione passiva che ha portato a risparmi sostanziosi.

La gestione finanziaria complessiva è stata caratterizzata da un acuirsi di criticità nella riscossione delle entrate, sia di natura tributaria sia da trasferimento e della conseguente difficoltà nella programmazione e gestione dei pagamenti, ciò nondimeno, Regione Piemonte ha registrato un ottimo indicatore di tempestività di pagamento dei debiti commerciali. La gestione ordinaria di Regione, senza considerare la gestione sanitaria, ha visto registrare incassi per complessivi € 2.966.264.017,64 e pagamenti per complessivi € 2.747.276.163,75.

Significativa anche l’incidenza delle misure rientranti nel PNRR che nel corso del 2023 hanno avuto progressivo avanzamento a cui la relazione sulla gestione ha dedicato una specifica sezione illustrativa e sulla gestione dei fondi comunitari. A tal proposito l’avanzamento del Programma POR FSE 2014/2020 al 31 dicembre del 23 mostra una capacità di spesa pari al 106,69% ed una capacità di impegno al 109,49%. La Regione Piemonte si colloca così relativamente allo stato di attuazione del POR FSE al secondo posto in termini di pagamento nella classifica delle Regioni.

Per quanto riguarda la spesa sanitaria, aumenta quella destinata al personale all’interno del percorso di assunzioni avviato nel 2023 e di riduzione progressiva del ricorso ai gettonisti. Inoltre, seguendo le indicazioni già emerse, la Regione sta procedendo alla riduzione delle partecipazioni detenute che erano 66 nel 2014 e sono attualmente 39, ed è prevista un‘ ulteriore riduzione visto che per 10 società è stato avviato il percorso di liquidazione.

Autonomia, raccolta firme a Torino

Questa mattina in piazza Carignano  a Torino ha preso il via la raccolta firme per  il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. È promossa da un comitato di cui fanno parte  Cgil e Uil,  Pd, Sinistra Ecologista e Avs, DemoS, Più Europa, M5s, Libera e Anpi. L’obiettivo dei promotori è raccogliere  500mila firme per metà agosto.

Un viaggio a Oriente

Venerdì 19 luglio

Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO)

Una visita guidata per Abbonamento Musei

 

“Un viaggio a Oriente” è una visita alla scoperta di un mondo lontano. In occasione dei settecento anni dalla nascita di Marco Polo, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi è in programma un’immersione nei racconti dei grandi viaggiatori per arrivare fino in Cina attraverso la via della seta. Dai paesaggi ad acquerello delle carte da parati alle splendide stoffe, dall’esotica Sala da gioco con le sue chinoiserie ai bizzarri animali del serraglio: l’amore dei reali del l’esotismo è evidente a Stupinigi.

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Venerdì 19 luglio 2024, ore 15.45

Un viaggio a Oriente

Visita narrata riservata agli abbonati di Abbonamenti Musei

Prezzo attività: 5 euro

Il biglietto di ingresso è gratuito per gli abbonati di Abbonamento Musei

Info: 800 329 329

www.ordinemauriziano.itwww.abbonamentomusei.it

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Giachino: Se gli amministratori torinesi sono in basso nelle classifiche del Sole 24 ore ci sarà un motivo?

Caro Direttore,
Da anni Le statistiche pubblicate dal nostro giornale economico nazionale vedono molto in basso i nostri Amministratori  comunali e regionali. Qualcuno , ricordate Fassino, provò a smentirle.  Anche ieri pagelle modeste. Perché molti dati economici sono negativi. Banca d’Italia l’anno scorso ha detto che negli ultimi 20 anni Torino ha perso quasi 20 punti di PIL rispetto alle Città italiane più competitive. La Caritas dice che le richieste di aiuto aumentano . Le infrastrutture di Torino e provincia e Regione sono piene di lavori mai fatti in passato. I trasporti pendolari vanno malissimo. Il Piemonte rinacque dopo la seconda guerra mondiale che l’aveva lasciato tramortito da bombardamenti pesanti grazie ai fondi del Piano Marshall (San De Gasperi) con i quali si rimise in sesto la rete ferroviaria e grazie alle Autostrade disegnate dal nostro miglior Presidente della Provincia , il Prof. Giuseppe Grosso. Nelle statistiche delle dotazioni infrastrutturali il Piemonte ha sempre sopravanzato la più forte Lombardia proprio per la dotazione di tratte autostradali.
Negli ultimi trent’anni non abbiamo più avuto Amministratori torinesi e regionali esperti in infrastrutture e trasporti cosicché , se partendo da Torino giri tutte le autostrade e le bretelle autostradali del Piemonte,  troverai una situazione da Paese del Nord Africa . Clamorosa la situazione verso la Liguria e il collegamento tra Ivrea e Santhia. Arrivi prima sulle spiagge siciliane o calabre che a Alassio. La Tangenziale di Torino incompleta e intasata. Il trasporto pendolari fa piangere. Lione ha 200.000 abitanti in meno rispetto a Torino ma ha 4 Linee di Metropolitana.
Chi amministra pensa alle migliaia di torinesi e piemontesi che ogni mattina si alzano sempre più presto per sperare di viaggiare meglio? Il Ponte Preti sempre lì. Per  andare nelle bellissime valli di Lanzo devi pregare che al ritorno la rotonda….
Per fortuna che noi abbiamo salvato la TAV. Perché quando ci sarà la TAV una parte del trasporto merci e passeggeri andrà su rotaia e le nostre vecchie autostrade degli anni 60 tireranno un sospiro di sollievo con l’aria meno inquinata.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Donna aggredita per rapina e lasciata ferita sull’asfalto

Episodio di violenza nei giorni scorsi in centro città  a Biella. Una donna, secondo le ricostruzioni,  avrebbe chiesto alcune indicazioni a una pensionata di 80 anni e l’avrebbe  aggredita alle spalle e scaraventata sull’asfalto per rubarle la borsa. Poi è  fuggita facendo perdere le sue tracce.

L’anziana ferita è stata assistita dai soci del Circolo del Bridge poco distante e portata in ospedale dal 118.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

 

Grand Orange de Turin, gusto sabaudo

Si è svolta ieri sera mercoledì 17 luglio 2024 presso EDIT Porto Urbano ai Murazzi, la presentazione del liquore di pregio GRAND ORANGE DE TURIN di Decker & Emprin.

 

Per puntare sul triple sec, liquore dal fascino vintage, ci vuole un po’ incoscienza,
tanta passione ed un po’ romanticismo.
Tutte doti che non mancano a Decker e Emprin, una storia lavorativa in altri mondi, il primo industriale nel settore delle vernici, il secondo direttore finanziario dell’azienda navale piemontese Azimut-Benetti – che hanno deciso di riannodare i fili di una storia antica.

Grand Orange de Turin nasce da una ricetta esclusiva della storica distilleria Fratelli Ferrero di Riccardo, fondata nel 1861, con sedi a Moncalieri (Torino) ed a Marsala (Trapani).
La distilleria, titolare della terza licenza italiana rilasciata dal Regno d’Italia per la produzione dei vermouth, diventò ben presto nota per i suoi prodotti di grande qualità, vincendo numerosi riconoscimenti internazionali tra il XIX ed il XX secolo e diventando fornitrice della Real Casa Savoia.

 


Oggi, il Grand Orange de Turin riunisce tutte le qualità di un grande liquore di pregio.
Ottimo come digestivo, liscio o con ghiaccio, è anche l’ingrediente ideale peri i cocktails più sofisticati.
Il risultato è un liquore dal colore ambrato intenso con un aroma ricco di agrumi e spezie. Al palato, è morbido e vellutato, con note di arance, mandarini, limoni e un tocco di vaniglia e spezie.
Intenso ed elegante, suadente come dopo pasto, dagli spunti interessanti in miscelazione.

IL COCKTAIL – ORANGE MOON – IL ‘LEGGERO’
una parte di Vermuth rosso una parte di Bitter Campari
mezza parte di Grand Orange de Turin
mezza parte di spremuta di arancia
Mescolare e agitare in shaker.
Filtrare il cocktail sul ghiaccio nel bicchiere.
Guarnire con una fettina di arancia.

Luca Gandin

Dall’Ue altri 700 milioni per la Torino-Lione

Si procede per giungere al completamento del collegamento ferroviario tra Francia e Italia attraverso la linea Torino-Lione, progetto che è parte dei 134  selezionati dalla Commissione europea per ottenere  i finanziamenti del Meccanismo per collegare l’Europa. L’Ue ha comunicato  finanzierà il completamento del collegamento ferroviario con 700 milioni di euro, su un budget complessivo per tutti i 134 progetti di 7 miliardi.

Un patto per la legalità

Il Prefetto Donato Cafagna e il neo Presidente dell’Unione Industriali Torino Marco Gay hanno formalizzato un accordo per rafforzare il contrasto alle infiltrazioni criminali nell’economia torinese, in adesione al Protocollo di legalità siglato il 1° giugno 2022 a livello centrale tra il Ministro dell’Interno e il Presidente di Confindustria.

“L’attività di prevenzione contro la criminalità organizzata è al centro dell’azione di questa Prefettura – ha sottolineato il Prefetto Cafagna – come dimostrano gli oltre 80 provvedimenti antimafia adottati dal 2022 ad oggi, indirizzati principalmente a operatori economici connessi con la ‘ndrangheta, che si conferma la mafia più pericolosa nell’infiltrare il tessuto economico del territorio torinese. I settori in cui si concentrano le imprese attinte da provvedimenti antimafia nel periodo considerato sono: edilizia, costruzioni, installazioni impiantistiche e ponteggi, con 24 provvedimenti; autotrasporto, con 12 provvedimenti; bar e ristoranti, con 8 provvedimenti; autofficine e carrozzerie, con 5 provvedimenti”.

Nell’ambito di questo costante impegno si colloca l’adesione di oggi dell’Unione Industriali Torino al Protocollo nazionale Interno-Confindustria, che estende su base volontaria l’ambito applicativo delle cautele antimafia ai rapporti negoziali di natura privatistica. In concreto, il Protocollo permetterà alle imprese aderenti, tramite Unione Industriali Torino, di richiedere il rilascio della documentazione antimafia per i propri fornitori, evitando così di incorrere in rapporti contrattuali con soggetti a rischio di inquinamento mafioso.

“La legalità è una condizione essenziale per fare impresa – ha evidenziato il Presidente di Unione Industriali Marco Gay – e la filiera che la garantisce è ciò che permette a noi aziende di svolgere il nostro ruolo nella società, coltivando quotidianamente i principi della concorrenza nel rispetto delle regole. Perché la competizione sana si deve basare sul talento, sulle competenze, sulla qualità: valori che ci impegniamo a rispettare e a diffondere fra i nostri associati per essere attori protagonisti della filiera della legalità”.

“Sul tema della legalità – ha affermato l’assessore alla Sicurezza e Legalità della Città di Torino Marco Porcedda, presente alla firma del Protocollo – l’amministrazione comunale ha messo in campo diverse azioni soprattutto legate alla formazione del personale che opera sul settore dei contratti e degli appalti, anche con delle formazioni sviluppate insieme ad Anci proprio per sensibilizzare il personale che opera su un settore così delicato e per tenere alta l’attenzione sulle dinamiche dei processi e verso possibili campanelli d’allarme. La disponibilità di fondi provenienti dal Pnrr ha impegnato più del solito la Città sulla stipula di nuovi contratti e appalti, un fattore questo che ha alzato ancor di più l’attenzione sulla tutela della legalità, soprattutto in fase preventiva”.

Il debutto dei nuovi sindaci in Prefettura

(TORINO CLICK) – Era una macchia tricolore la Sala degli Specchi della Prefettura di Torino dove ieri mattina i sindaci neo eletti dell’area metropolitana torinese hanno incontrato il Prefetto Donato Cafagna. All’incontro era presente anche il Sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano Lo Russo insieme all’assessore regionale agli Enti Locali, Sicurezza, Polizia locale, Immigrazione e Autonomia, Enrico Bussalino.

Per il Prefetto che ha voluto dare il benvenuto a chi è alla prima esperienza e un saluto ai rieletti si è trattato di un incontro “che dà il senso non solo formale di una filiera istituzionale che parte dai territori, dalle municipalità rappresentate dai primi cittadini e giunge fino in Prefettura, luogo che per definizione è simbolo della presenza dello Stato. Una proficua occasione per favorire la conoscenza e ribadire la piena collaborazione della Prefettura con il sistema delle autonomie locali e le altre componenti istituzionali affinché possa trovare realizzazione il principio di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo”.

Il Sindaco Lo Russo ha evidenziato che: “coloro che sono stati eletti per la prima volta apprenderanno presto che quello del Sindaco è uno dei mestieri più complessi. Ma anche la forma più alta del mettersi a servizio della propria comunità. Oggi – ha aggiunto – la norma attribuisce a ciascuno di noi responsabilità ben più grandi della singola responsabilità personale e questo dovrà essere affrontato nella riforma degli enti locali attualmente in discussione. A novembre – ha poi concluso – Torino ospiterà l’assemblea annuale dei Sindaci dell’Anci che sarà non solo un importante momento di confronto ma anche una preziosa occasione di promozione per tutti i nostri territori”.

“Mutazioni furtive”. L’arte astratta dello svizzero – langarolo René Mayer

Negli spazi suggestivi della “SAB-Spazio Arte Bubbio” della Langa astigiana

Fino al 18 agosto

Bubbio (Asti)

Mettete un artista di buona scuola. Un artista che è anche figlio d’arte. Mettete che quell’artista sia anche un saggio imprenditore. E mettete che nel cuore porti costante e profondo l’amore per le nostre terre di Langa, tanto da farne, soprattutto nei mesi estivi, luogo del suo “buen retiro”. Dove ormeggiare la “nave dei desideri”, in arrivo dalla non lontana, ma assai diversa sua terra elvetica, in cui nasce oltre settant’anni fa. Mettete tutto insieme e il gioco torna. Eccovi a tu per tu con l’arte e l’umanità – umanità vera e capace di regalare buoni insegnamenti a chi sa e vuole ascoltarla – di René Mayer. Imprenditore e artista svizzero capace, rigoroso e meticoloso che, un bel dì, decide di concretizzare il suo amore per la Langa nientemeno che acquistando a Bubbio, nel Sud del Piemonte, un ex impianto di imbottigliamento abbandonato da decenni, trasformandolo nel “suo” luogo prediletto di lavoro. Lavoro a metà artigiano e per intero artistico. Quella che per anni era stata l’ex Cantina sociale di Bubbio, Langa astigiana, sfugge così dal possibile triste destino di trasformarsi nell’ennesimo Centro Commerciale di zona, per diventare “SAB-Spazio Arte Bubbio”, studio immerso nel silenzio produttivo di un paesaggio da favola e luogo espositivo del lungimirante René. Che qui espone oggi, e fino a domenica 18 agosto, una trentina di sue opere, di grandi dimensioni e tra le sue realizzazioni più recenti, appartenenti alla serie dal titolo – lo stesso dato all’esposizione, curata da Luca Beatrice“Mutazioni furtive”. Cifra stilistica decisamente astratta e, sotto sotto, un po’ “Pop” per la reiterazione di oggetti che sono strumento costruttivo dei suoi lavori, i quadri di Mayer giocano sul gusto acceso, quasi parossistico, del colore steso in ampie campiture alla Kandinsky o in minuti effetti “optical” (Vasarely docet) alla cui base è sottesa un’inventiva e un’abilità artigiana non indifferente. Supportata, in gran quantità da un impensabile e unico oggetto reale ripetuto in modo seriale e dalla forma rotonda. Cosa? Le “fiches” in plastica (!) usate nei “casinò” al posto del denaro. Questo il processo esecutivo dei quadri di Mayer. L’artista affronta il legno del telaio, stende il tessuto e prepara la vernice con operazioni artigianali, poi pone il supporto in orizzontale e utilizza l’acrilico mescolato a pigmenti in polvere e realizza le sue opere strato dopo strato, passaggio dopo passaggio.

 

I “gettoni” da gioco vengono gradualmente coperti da un secondo colore, in modo quasi impercettibile e posizionati sulla tela con certosina precisione. Ma cosa simboleggiano quelle “fiches”? “L’irresponsabilità – spiega Mayer – della nostra civiltà. Noi giochiamo con la Terra come se fosse un casinò, ma in questo gioco saremo sempre perdenti”. Al centro della sua riflessione c’è dunque l’“ambiente” e, allora, le impercettibili “Mutazioni furtive” sono quei piccoli comportamenti quotidiani cui non si presta attenzione ma che invece, a metterli in fila ordinati come “fiches”, risultano la concausa di numerosi ed evitabili disastri. L’artista ci chiama dunque all’autoresponsabilità.  “Mayer– spiega Luca Beatriceci presenta un universo luminoso, colorato, piacevole, i suoi lavori appagano chi è alla ricerca di buona pittura. Potrebbe bastare e invece no, sotto sotto (neanche troppo sotto) ci invita a vigilare utilizzando condotte etiche”. E, attenzione! Per riuscirci, prosegue “non c’è bisogno di una tempesta o di un maremoto, bastano piccoli e colorati gettoni da gioco messi in fila per farci venire il dubbio che si può essere meglio di così”.


Per chi visiterà la mostra, è utile ricordare che, al “SAB” di Bubbio, i quadri di Mayer sono posti in dialogo armonioso con una serie di sculture astratte dai colori accesi, in alluminio laccato e in plexiglass, installate permanentemente nella parte superiore dello “Spazio”, a firma di Quirin Mayer (Zurigo, 1927 – 2020), padre di René. Padre e figlio.

 

Due prestigiose figure dell’arte contemporanea internazionale e “nomi di casa”, figli prediletti della langarola Bubbio, capace, per altro, di restituire loro tutto l’amore su di essa copiosamente riversato dai due grandi “svizzeri”.

Gianni Milani

“Mutazioni furtive”

“SAB-Spazio Arte Bubbio”, Regione Giarone, Bubbio (Asti); tel. 349/5760288 o www.spazioartebubbio.com

Fino al 18 agosto

Orari:  mart. – dom. 10/12 e 15/18

Nelle foto di Enrico Pestalozzi: Immagini dall’allestimento e Mayer al lavoro