ilTorinese

Rivolta carceraria minorile e danni milionari

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

La rivolta al carcere minorile “Ferrante Aporti” ha provocato milioni di danni. Una guardia carceraria ha detto:  sembrava fossero passati gli Unni e c’è stato chi ha ipotizzato che il caos,  gli incendi e i danni fossero in funzione di un’evasione generale.  C’è chi ha aggiunto che le violenze fossero superiori a quelle dei terroristi.

Un dato allarmante perché questo danno non potremo addebitarlo agli ospiti del carcere minorile, protagonisti di esempi di vera e propria delinquenza adulta. A queste condizioni non sono più d’accordo a concedere nulla a questi finti minori che al tentativo di recupero rispondono con il teppismo e la cieca violenza che praticano anche in carcere. Bisogna riportare ordine e stringere i freni di chi prende a priori le difese di questi giovani scellerati, frutto di un permissivismo demagogico intollerabile.

E chiamerei anche in causa le guardie carcerarie che hanno consentito il disastro. La tesi del naturalismo francese dell’Ottocento in base al quale la responsabilità è tutta della società ingiusta ha fatto il suo tempo. Basta con il perdonismo giustificazionista.

Schianto mortale tra moto: le vittime salgono a due

È morto anche Luca Fabbri, il giovane di Saluggia che avrebbe causato giovedì  lo scontro frontale sulla provinciale 90 a Torrazza Piemonte tra la sua moto Ducati Monster e lo scooter su cui viaggiava Maria Cristina Mulè, 56enne di Chivasso,  morta sul colpo. Il ragazzo era stato ricoverato all’ospedale Giovanni Bosco di Torino.

‘Più informati, Più sicuri’, la Polizia Locale in campo contro le truffe

La Polizia Locale di Torino, da sempre impegnata in campagne di sensibilizzazione per rendere più sicura la vita dei cittadini e delle cittadine, ha realizzato un video che da oggi è divulgato attraverso i canali social della Città di Torino per aiutare gli anziani a proteggersi dalle truffe.

Questi crimini odiosi, perpetrati con modalità inattese, invasive della sfera personale, si realizzano molto spesso approfittando della solitudine degli anziani – commenta l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda-. Si tratta di un fenomeno in crescita, soprattutto d’estate quando queste persone restano spesso sole in città, senza una rete di contatti su cui contare, e che non va ignorato. Iniziative come queste accrescono la consapevolezza del problema ed essere consapevoli dei rischi è il primo strumento per prevenire e affrontare possibili truffe”.

Il video fa parte del più ampio progetto di prevenzione “Più informati, più sicuri” nato nel 2023 con l’obiettivo di sensibilizzare su quanto possano essere subdole le modalità che i criminali utilizzano per circuire le persone facendo leva sugli aspetti più cari come figli e nipoti, raccontando di loro inesistenti incidenti o guai giudiziari, o spacciandosi addirittura per agenti delle forze dell’ordine.

A tal fine, dallo scorso anno, personale del Corpo della Polizia Locale appositamente formati ha dato vita a una serie di incontri in luoghi di aggregazione come uffici postali, centri Asl, bocciofile, mercati, parrocchie e parchi cittadini, sensibilizzando gli over 65 sul pericolo delle truffe, mettendoli in guardia dalle innumerevoli strategie adottate dai truffatori – che possono presentarsi al citofono di casa, al telefono, in strada o, come accade sempre più spesso, su internet – e dando loro indicazioni su come affrontare comunicazioni con individui che destano sospetti. Sono stati oltre 60 gli appuntamenti in tutta la città che proseguiranno anche durante l’estate soprattutto nei mercati e negli esercizi commerciali più frequentati, come le farmacie.

Il progetto ha previsto inoltre la consegna nelle abitazioni di circa 70 mila persone anziane over 80 di materiale informativo specifico per le tipologie di truffe più insidiose, oltre all’impegno operativo di agenti in servizi di vigilanza in borghese nei luoghi dove solitamente le persone anziane si recano per ritirare la pensione.

Chi ritenesse di essere rimasto vittima di una truffa può denunciare alla Polizia Locale anche telefonicamente chiamando il numero dedicato 011.011.30000.

Grandine, alberi caduti e problemi alla viabilità

Il forte nubifragio che si è abbattuto sulla città nel tardo pomeriggio di ieri ha creato forti criticità lungo gli assi viari cittadini, principalmente per le fronde o gli alberi caduti a causa della violenza della perturbazione, con decine di segnalazioni da parte dei cittadini alla centrale operativa della Polizia municipale.

Tra le zone più colpite i corsi Moncalieri, Dante, Unione Sovietica, Belgio, via Cernaia e la curva delle Cento Lire. Si segnalano alberi caduti anche nella zona del ponte Umberto I, e sui corsI Toscana, Appio Claudio e Ferrucci. Chiuso per allagamento anche il sottopasso Donat Cattin.

Il personale della Polizia Locale e dalla Protezione Civile della Città è intervenuto in supporto ai Vigili del Fuoco nelle operazioni di primo intervento per liberare le sedi stradali e ripristinare la viabilità privata e il trasporto pubblico.

Dalle prime ore di domani i tecnici della divisione Verde della Città di Torino saranno attivi per una ricognizione più estesa dei danni, per verificare la presenza di eventuali pericoli e provvedere alla relativa messa in sicurezza. (Torino Click)

Mai più Hiroshima e Nagasaki

Riflessioni, letture, canti e meditazione intorno al simbolo della pace

 Martedì 6 agosto 2024 – ore 21 – Piazza Carignano – Torino

 A 79 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone la minaccia delle armi nucleari per l’esistenza stessa del genera umano è più che mai attuale.

  • Ricordiamo le vittime di prima, seconda e terza generazione delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e dei test nucleari successivi
  • Ribadiamo il nostro NO alle armi nucleari
  • Chiediamo all’Italia di ratificare il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021

Assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari; attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele, Pakistan e Corea del Nord sono possessori accertati di armamenti nucleari. Questi ultimi quattro paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo.

La minaccia dell’uso delle armi nucleari è sempre più spesso utilizzata per consentire politiche aggressive e al di fuori del diritto internazionale.

In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.

Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017.

La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.

Il pericolo di un escalation nucleare è diventato più forte a partire dal 2022 a causa del conflitto in Ucraina e delle crescenti tensioni regionali in Medio Oriente, conflitti che coinvolgono potenze nucleari; parlare dell’utilizzo di armi nucleari di potenza superiore a quelle lanciate sulle città giapponesi e definite “tattiche” non è più un tabù.

Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.

Queste richieste sono parte integrante del manifesto della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che partirà da San José capitale della Costa Rica il prossimo 2 ottobre ed ospiteremo a Torino a fine novembre.

Ferrovia del Frejus: slitta la riapertura. Preoccupazione in Regione

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Lo slittamento dei tempi di riapertura del collegamento ferroviario della linea Italia-Francia, chiusa da agosto 2023 per la frana avvenuta Oltralpe a La Praz, è stato al centro dell’incontro tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e il presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, a cui si è collegato il Vicepremier e Ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.
«Abbiamo condiviso con il Governo la preoccupazione per i tempi lunghi comunicati dalla Francia per la riapertura dei collegamenti sul Frejus, e offerto la disponibilità di Torino e del Piemonte a offrire tutto il supporto tecnico e ingegneristico che dovesse essere necessario per accelerare i tempi di riapertura della ferrovia che rappresenta un tassello quanto mai strategico sia dal punto di vista turistico, sia per le nostre imprese che ormai da mesi usano altre vie per far viaggiare le merci – dichiara il presidente della Regione, Alberto Cirio – il vicepremier Tajani ci ha assicurato il massimo impegno dell’Italia e ha confermato la disponibilità, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ad affrontare in maniera sistematica il tema dei collegamenti tra il Piemonte e la Francia, anche alla luce della chiusura, a partire dal 2 settembre, del traforo del Monte Bianco».
«Il ministro Tajani e il Governo, così come il presidente Cirio hanno dedicato al tema dei collegamenti tra Italia e Francia un’attenzione e un impegno costanti. Le ultime notizie purtroppo tradiscono le aspettative anche di Confindustria e delle imprese dei due Paesi – dichiara Marco Gay, presidente Unione Industriali Torino – perché tra Italia e Francia c’è un asse economico e industriale tra i più importanti al mondo, e deve tornare alla normalità quanto prima per sostenere al meglio anche l’attrattività della nostra regione verso nuovi investimenti ed investitori, oltre che l’export. Di qui a dieci anni con l’ultimazione del Terzo Valico e della Torino-Lione, saremo infatti al centro di due assi commerciali e industriali grazie a cui genereremo sviluppo e crescita economica: la collaborazione anche istituzionale oltre che industriale deve proseguire stabilmente, anche con la Francia nello spirito del trattato del Quirinale firmato da Matterella e Macron, affinché questi obiettivi diventino reali».
Nel corso dell’incontro sono stati anche affrontati altri temi economici, tra cui l’automotive e la mobilità con il relativo indotto, l’aerospazio e le grandi sfide che attendono l’economia italiana e piemontese, partendo dall’analisi dei dati relativi all’attuale congiuntura.

Sad summer: in estate è sempre tutto bello?

Effetti positivi e negativi del momento piu’ atteso dell’anno.

Si sente il profumo degli odori tipici dell’ estate diffuso nell’aria; il tiglio, il gelsomino, la rosa e la lavanda pervadono l’ambiente avvisandoci che ci siamo, le temperature stanno salendo o sono gia’ calde . Finiscono le scuole, arrivano le ferie, si fanno progetti, anche solo gite in giornata per godersi il sole e la luce o pochi giorni per ricaricarsi e rimettersi in pari con il benessere.

Per me l’estate voleva dire Sicilia, cugini, traghetto e mare cristallino, la aspettavo tutto l’inverno sognando situazioni, persone care e divertimenti.

Certamente la stagione calda ha, nella memoria collettiva, una connotazione positiva, la socialita’ aumenta, il colore della pelle, ambrato, ci fa sembrare piu’ in salute e piu’ attraenti e ci si toglie un carico fatto di pesanti tessuti, ma anche di grande affanno.

Ma in estate e’ davvero tutto armonioso e positivo?

Non proprio, durante questa bella stagione compaiono, infatti, diversi disturbi causati per cominciare dalle alte temperature, spesso afose e opprimenti, che gravano sulle nostre giornate impedendoci di fare molto di quello che durante i periodi piu’ miti si puo’ fare a tutte le ore. Si accendono i ventilatori e i condizionatori di giorno e di notte, ci sentiamo affaticati, irritabili e la disidratazione aumenta insieme all’insonnia e si sa che non dormire crea tensione.

Il cielo azzurro e le notti stellate non bastano per evitare i mal di testa tipici del caldo, dell’umidita’ e anche di quella luce solare che ci mette di buon umore. Gli sbalzi di temperatura provocati dall’alternare ambienti caldi e freddi o causati delle bevande fredde, crea ulteriori malesseri. Infine il cambio di routine e dei ritmi sonno veglia contribuiscono ad affaticarci sia fisicamente che mentalmente.

Esiste, dunque, un vero e proprio mal d’estate che arriva con molta puntualita’ minando le nostre piu’ rosee aspettative e frustrando previsioni e programmi; tutto cio’ e’ aggravato anche dall’amplificarsi dell’ansia e delle depressioni che d’estate aumentano circa del 12%.

Cosa fare, allora, per difendersi da questo disturbo affettivo stagionale?

Il nostro benessere non deve mai andare in vacanza e per affrontare al meglio i risvolti negativi dell’estate sarebbe bene, per esempio, continuare a fare attivita’ fisica, ovviamente negli orari piu’ freschi e magari anche a casa, e questo per favorire il rilascio delle endorfine, le sostanze prodotte dal cervello che aumentano il tono dell’umore. Passeggiare in compagnia ed immergersi nel verde puo’ essere un’ottima soluzione come reintegrare i sali minerali, come il potassio e il magnesio, che vengono espulsi col sudore. Inutile dire, poi, di bere molto e di seguire una alimentazione con frutta e verdura che, grazie alle fibre e ai polifenoli contenuti, dei veri antiossidanti, ci aiutano a combattere la stanchezza.

E’ determinante, infine, ma molto importante, non cedere a tutte quelle pressioni sociali capaci di rovinare le nostre vacanze ( e spesso anche la vita in generale); una di queste, soprattutto per noi donne, e’ la questione legata alla linea, la prova costume. Diventa quasi una ossessione dover perdere peso per andare dietro a qualche modello predominante di bellezza non sempre raggiungibile; fare un tuffo con qualche chilo in piu’ non ci deve togliere la gioia, ma al contrario e’ necessario non cedere alla tendenza di fare pericolosi e insensati confronti.

Un’altra cosa che si puo’ fare e’ non coltivare troppe aspettative, quello che vediamo nella pubblicita’ e nei film e’ fiction, la vita vera ha sempre qualche imprevisto e soprattutto e’ fatta di imperfezione; possiamo fare solo del nostro meglio e goderci al massimo le nostre giornate estive che saranno fatte anche di caldo eccessivo, di file all’aeroporto, di insonnia, di qualche disdetta e, dopo un po’, anche di tanta voglia di autunno e di tornare alla nostra routine quotidiana.

MARIA LA BARBERA

Barolo experience… che gradevole esperienza!

L’Enoteca Regionale del Barolo insegna ad assaggiare e a scegliere il Barolo, re di Langa

“Vinum regum, Rex vinorum”“Il vino dei Re, il Re dei Vini”. Così è stato definito il nobile “Barolo” di Langa. E non a caso. La nascita e il successo del “Barolo”, uno dei vini rossi più noti in Italia e nel mondo (ottenuto al 100% da uve nebbiolo “in purezza” e prodotto in soli 11 Comuni della Bassa Langa) sono infatti strettamente legati alla storia dei Savoia e all’Unità d’Italia. Suo grande estimatore fu soprattutto re Carlo Alberto che dalla marchesa Giulia Colbert Falletti (ultima marchesa di Barolo) ne ricevette in dono ben 325 “carrà”, le botti da trasporto del tempo, promovendolo, per la sua delizia, a “Vino di Corte” e le cui prime bottiglie pare siano state “imbottigliate” nel 1844 niente meno che da Camillo Benso Conte di Cavour insieme alla stessa marchesa Colbert. E proprio Cavour, negli anni successivi, ne avviò la produzione (mentre Carlo Alberto s’era già acquistato una sua personale tenuta a Verduno per produrvi il “proprio” Barolo), cominciando ad utilizzarlo come “vino istituzionale” per ritrovi più o meno formali, compresi i festeggiamenti, nel 1861, per l’Unità d’Italia. Linea mantenuta ovviamente, dal figlio di re Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, cui si deve, nel 1858, la realizzazione della stupenda “Tenuta Fontanafredda” a Serralunga d’Alba, offerta in dono dal primo Re d’Italia a Rosa Vercellana, la “Bela Rosin”, amante e, in seguito, moglie morganatica, cui concesse i titoli nobiliari minori di “Contessa di Mirafiori” e, appunto, di “Fontanafredda”. Lunga e nobile storia, dunque, quella del regal “Barolo”, caratterizzata da risultati affinati nel tempo (dall’uomo da uomini da famiglie eccezionali) e che oggi gli permettono di competere alla grandissima su tutte le tavole del mondo. Come vuole testimoniare l’iniziativa “Il Barolo consapevole”, proposta da giovedì 8 a domenica 18 agosto (tutti i giornialle 18,30) dall’“Enoteca Regionale del Barolo”, sita nel cuore dell’omonimo piccolo “ma con una grande storia” Paese di Langa, all’interno del millenario Castello che domina il Borgo e che ospita anche il “Museo del Vino Barolo”. A tenere quella che gli organizzatori definiscono una “Barolo Experience” sarà lo stesso direttore dell’“Enoteca Regionale”, Cristiana Grimaldi.

Per rispondere alla domanda Come si assaggia e si sceglie un Barolo?, i partecipanti saranno guidati in un percorso di tre assaggi alla scoperta di rinomati vini da zone “DOCG 2020” con differenti caratteristiche. L’iniziativa, della durata di circa 45 minuti, è su prenotazione obbligatoria sul sito www.enotecadelbarolo.it  e si svolge nello storico “Castello di Barolo”. La “Boutique dell’Enoteca” (ingresso via Collegio Barolo, Barolo)è “aperta per ferie” tutti i giorni dalle 10,30 alle 18,30 (con assaggi fino alle 18), pronta ad offrire al pubblico decine di etichette dei 217 produttori selezionati dagli esperti della “Commissione Tecnica” dell’“Enoteca” e a proporre, senza prenotazione, un “percorso sensoriale” fino a 32 etichette differenti, fra “Langhe Nebbiolo DOC” e “Barolo DOCG”.

Spiega Cristiana Grimaldi: “Ad un anno esatto dal cambio di presidenza dell’‘Enoteca’, con l’arrivo di Claudio Botto, proponiamo questa nuova esperienza, nel segno della continuità nel lavoro di promozione e divulgazione delle caratteristiche del ‘Barolo’. Invitiamo i partecipanti a scoprire insieme cosa significhi ‘Barolo consapevole’, consci di come si apprezzi molto di più un vino di cui si riconoscono le qualità e di come conoscere un prodotto sia un’occasione di comunicazione e di condivisione di interessi comuni”.

Dall’“Enoteca Regionale del Barolo”, informano inoltre che è già possibile prenotare, sul sito www.enotecadelbarolo.it, la MasterClass “2020. Il Barolo che non ti aspetti”, in programma domenica 22 settembre (alle 10,30), già sold out ma con possibilità di iscriversi alla lista d’attesa, con replica domenica 29 settembre, con posti ancora disponibili. Pensato come una vera e propria “passeggiata sensoriale” nella zona del Barolo, l’appuntamento – sempre a cura di Cristiana Grimaldi –  si rivolge agli amanti del vino e ai “professionisti” che desiderano approfondire le proprio conoscenze sul mondo del “Barolo” concentrandosi sull’ultima annata in commercio, ma anche a quanti sono al loro primo approccio con questo vino. Dopo un breve inquadramento dell’area, della denominazione e dell’annata dal punto di vista climatico, seguirà la “degustazione alla cieca” che consentirà di esplorare le sottili variazioni di espressione che costituiscono una delle possibili chiavi di lettura per conoscere più a fondo l’annata, sperimentandone la profondità ed il potenziale.

Per ulteriori info: “Enoteca Regionale del Barolo”, via Collegio Barolo, Barolo (Cuneo); tel. 388/6262864 o www.enotecadelbarolo.it

g. m. (ilTorinese.it)

Nelle foto:

–       “Enoteca Regionale del Barolo”

–       Cristiana Grimaldi, durante una degustazione

Finale col botto per il “Teatro in Natura”

Ha chiuso con successo la settima edizione di “Gran Paradiso dal Vivo”, mentre restano in programma, per fine agosto, due interessanti appuntamenti extra

Unico Festival di “Teatro in Natura” tenuto nel magico interno di un Parco Nazionale, ha chiuso più che in bellezza la settima edizione del Festival (fra le rassegne più interessanti in ambito nazionale) “Gran Paradiso dal Vivo”, organizzato dalla torinese Compagnia Teatrale “Compagni di Viaggio”, sotto la direzione artistica del suo presidente Riccardo Gili.

Particolarmente applauditi, secondo gli organizzatori, gli spettacoli che hanno portato nel “Parco” alcuni dei grandi nomi del teatro italiano: da Giobbe Covatta in “6° (sei gradi)”Lucilla Giagnoni in “Di acqua e di terra” e a Sista Bramini in prima nazionale con “O Thiasos Teatronatura” tratto dalla novella orientale di Marguerite Yourcenar.

Affollati, in ogni caso, anche gli altri spettacoli, tra i quali spicca il curioso “teatro a pedali” nella centrale idroelettrica Iren di Rosone a Locana in cui la pièce è stata alimentata dalla pedalata dell’attore in scena Daniele Ronco di “Mulino ad Arte” con “Mi abbatto e sono felice”.

Non minore successo hanno ottenuto anche gli spettacoli su “percorsi itineranti” tra sentieri, boschi e radure a Ceresole Reale e intorno alla Rocca arduinica di Sparone, nonché quello tenutosi all’“Ecomuseo del Rame” di Alpette, nonostante la minaccia di maltempo e il cambio di location al chiuso.

A fare da scenografia e suggestivo palcoscenico borghi alpini, santuari, vallate e prati per vivere un’autentica esperienza immersiva tra teatro, storia, musica e natura.

Suddivisa in tre filoni (“TeatroNatura”, “Senza quinte e sipario” e “Questo parco è uno spettacolo!”), l’edizione 2024 di “Gran Paradiso dal Vivo” va in archivio portandosi dietro anche un pregio di non poco conto: un’ulteriore riduzione dell’impatto ambientale grazie all’introduzione di un service a impatto zero”, ovvero un impianto luci e audio a energia rinnovabile alimentato da un pannello fotovoltaico, acquistato grazie ai fondi del bando ministeriale “TOCC” sulla transizione ecologica.

 

Interessante “supplemento” del Festival “due appuntamenti extra”. 

Dopo la prima “Masterclass di scrittura creativa” con Mariella Martucci “Caro bosco”tenutasi dal 2 al 7 luglio, è ora la volta de Lo spirito corale della natura di Artemusica” con Debora Bria, Carlo Beltramo e Matteo Valbusa, da mercoledì 28 a sabato 31 agosto (in chiusura concerto sabato 31 agosto, alle 17) e Danza Natura – Masterclass di danza contemporanea di Fondazione Egri per la danza” con Raphael Bianco, Elena Rolla, Cristian Magurano, Elisa Bertoli, Oxana Romaniuk, Gianna Bassan e Vincenzo Criniti, da martedì 3 a domenica 8 settembre.

 

Il “Festival Gran Paradiso dal Vivo” tornerà a luglio 2025.

Per info: “Gran Paradiso dal Vivo” – Festival di Teatro in Natura, “Parco Nazionale Gran Paradiso”; www.granparadisodalvivo.it

g.m.

Nelle foto:

–       “Metamorfosi della ninfa Io”, Ceresole Reale, @focusgrafica

–       Giobbe Covatta: “6gradi”, Noasca, @focusgrafica

–       Lucilla Giagnoni: “Di acqua e di terra”, Valprato, @MarziaScala

Domenica 29 settembre 2024 arriva per la prima volta a Torino la StraWoman

Domenica 29 settembre 2024 arriva per la prima volta a Torino la StraWoman, la corsa/camminata non competitiva dedicata alle donne, ma aperta a chiunque voglia divertirsi facendo movimento, all’insegna della salute, del benessere psico-fisico e della prevenzione.

Una giornata da dedicare a se stessi, l’occasione giusta per fare sport, conoscersi, incontrarsi e trascorrere il tempo insieme, in cui non è richiesto essere dei runner esperti, ma avere entusiasmo e voglia di divertirsi.

Con partenza alle ore 10.30 da via Nizza 280, fronte Centro Commerciale Lingotto, il più grande raduno ‘al femminile’ d’Italia, giunto alla 14ª edizione, colorerà di rosa il capoluogo piemontese in un percorso lungo 7 chilometri che attraverserà anche il Parco del Valentino, polmone verde della città.

Partner Scientifico di StraWoman è Humanitas che, in collaborazione con GL events Italia – Lingotto Fiere, sarà presente con il Villaggio della Prevenzione con gli specialisti degli ospedali Humanitas Cellini e Gradenigo, delle Cliniche Fornaca di Sessant e Sedes Sapientiae e dei centri medici Humanitas Medical Care di Torino, che daranno consigli di salute e risponderanno a dubbi e curiosità sul mondo del running, ma non solo. L’obiettivo è diffondere una cultura della prevenzione e dell’importanza del movimento per la nostra salute.

StraWoman sostiene Fondazione Humanitas per la Ricerca, charity partner dell’evento: ospiti d’onore saranno anche le donne testimonial di Sorrisi in Rosa, il progetto di Humanitas nato per sensibilizzare sul tema della prevenzione senologica, a partire dall’esperienza di donne protagoniste di storie di malattia e rinascita. StraWoman Humanitas ha infatti anche l’obiettivo di alzare l’attenzione sulle patologie femminili e ricordare l’importanza della Ricerca.

ISCRIZIONI APERTE – Ci si può già iscrivere online sul sito https://www.strawoman.it/torino-29-settembre-2024/ in cui si possono trovare anche informazioni e dettagli sul percorso di gara.

La quota di iscrizione è di €. 13.00 (fino al 27 settembre, successivamente sarà di €. 15.00) e comprende t-shirt ufficiale, bag, medaglia di partecipazione, ristoro finale, gadget offerti dai partner dell’evento, assicurazione gara e assistenza medica.

L’organizzazione tecnica è di Italia Runners Sporting Club, società sportiva dilettantistica nata con lo scopo di sostenere le attività dell’atletica leggera, promuovendo in particolare la disciplina del running, anche attraverso l’organizzazione di manifestazioni a scopo ludico-aggregativo.

StraWoman® è un concept di Eventi Wow, agenzia di organizzazione eventi e comunicazione, ideatrice di innovativi e amati format personalizzati legati agli eventi sportivi e d’intrattenimento. Tra gli altri eventi tematici di grande successo che coinvolgono sia atleti professionisti che amatori si evidenziano: Strasingle®, Fluo Run®, Babbo Running®.