ilTorinese

Se il Brachetto ti sorprende ai Murazzi

L’Assessore al Commercio, Agricoltura, Cibo e Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha tenuto a battesimo oggi al Capodoglio dei Murazzi di Torino BrachetTo live, la manifestazione che fino a domenica 21 luglio 2024 propone un intero fine settimana di degustazioni nel nome del Brachetto, designato “Vitigno dell’anno 2024”.
Dal 18 al 21 luglio il vitigno Brachetto è protagonista negli otto locali dei Murazzi del Po a Torino: Capodoglio, Vermoutheria Peliti’s, Gianca, Bomaki Murazzi, Porto Urbano, Magazzino sul Po, The Beach e Contrada Murazzi prepareranno tre innovativi cocktail a base di Brachetto e offriranno il Brachetto d’Acqui docg per accompagnare i dessert, mentre spettacoli dal vivo, musica e intrattenimento animeranno la sponda sinistra del Po.
Il Brachetto infatti è stato designato dalla Regione Piemonte per il 2024 “Vitigno dell’anno”, un’iniziativa che da alcuni anni punta a valorizzare e raccontare al grande pubblico i vitigni autoctoni del Piemonte e i loro territori e che per il 2024 punta l’attenzione su questo grande vino aromatizzato piemontese, coinvolgendo sia l’Assessorato al Commercio, Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte che il Consorzio Tutela Vini d’Acqui in tutti i propri eventi al grande pubblico.
Durante BrachetTo live, organizzato da Regione Piemonte, Visit Piemonte, Consorzio Tutela Vini d’Acqui e Associazione Murazzi del Po, il vino sarà proposto nelle sue diverse tipologie: la versione spumante, frizzante, passita ma anche Rosé, assieme ad eccellenze della cucina piemontese. Protagonisti nei locali sono i cocktail a base Brachetto, che rimarranno nella drink list per tutto il fine settimana.
L’iniziativa BrachetTo live è accompagnata dall’opera artistica di Ambra Viviani, giovane artista selezionata con il concorso “L’arte contemporanea per il Piemonte del vino” di Regione Piemonte, Piemonte Land of wine e Artissima Art fair, e che sarà protagonista anche di uno spettacolare videomapping proiettato sulla parete dei Murazzi dalle ore 22 di giovedì 18 luglio.

“Con BrachetTo live – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni nel corso della presentazione dell’iniziativa – iniziamo un percorso che proseguirà a settembre al Salone del Gusto e che punta alla creazione della filiera corta dell’agricoltura piemontese. Ne ho discusso proprio oggi con le associazioni datoriali agricole. Vogliamo mettere in collegamento le nostre grandi produzioni tipiche attivando una filiera che parta dal produttore e arrivi al consumatore valorizzando anche il commercio di vicinato, che sta passando un momento molto difficile. Dal vino al riso alla carne bovina, coinvolgendo il territorio a 360 gradi grazie al lavoro di Visit Piemonte. La miglior forma di comunicazione è però senza dubbio la degustazione, che ci permette di portare a casa quella cosa straordinaria che è la memoria del gusto. È un percorso virtuoso per il quale ringrazio il mio predecessore Marco Protopapa. A lui va anche il merito di aver firmato nel 2020 il Protocollo di Saluzzo per il contrasto al caporalato che già nei prossimi giorni lavoriamo per estendere a tutto il Piemonte. E annuncio che il 26 29 settembre contemporaneamente al Salone del Gusto saremo a Siracusa per il G7 Agricoltura, dove il Piemonte sarà presente con le proprie produzioni”.

Beppe Carlevaris, presidente del cda di Visit Piemonte, ha dichiarato che “ormai da anni il binomio enogastronomia-turismo in Piemonte è una realtà inscindibile. Parliamo di 19 docg e 41 doc. Nei soli territori Unesco registriamo 1 milione e 400 mila presenze turistiche. Visit Piemonte ha l’obiettivo di promuovere e fare marketing e comunicazione. In questi 3 anni abbiamo tracciato percorsi prima non consacrati. La nostra peculiarità resta non la quantità ma la qualità”.
Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela Brachetto d’Acqui, ha affermato che “con 850 ettari in 26 comuni e 1000 agricoltori che lo lavorano, il Brachetto è una solida realtà economica nelle province di Asti e Alessandria. Il Brachetto ha conosciuto crisi e successo ciclico ma ha qualità e versatilità uniche: un rosato naturale che produciamo anche in dry e fermo. La produzione ora è di 3 milioni di bottiglie con una capacità produttiva di 8-9. Ne arriverà dopo le vacanze una nuova versione pensata apposta per la fascia dei giovani dello spritz. La lanceremo dopo la vendemmia”.
Caratteristiche del vitigno Brachetto
In Piemonte la zona di produzione del vitigno Brachetto comprende il territorio dell’Alto Monferrato, con 26 comuni coinvolti, appartenenti alle province di Alessandria e Asti. Il Brachetto è un vitigno a bacca nera tra i più antichi del Piemonte: quasi estinto nel XIX secolo, viene rilanciato nella seconda metà del XX secolo, fino ad ottenere la prima Doc nel 1969 e poi la Docg nel 1996 come Brachetto d’Acqui Docg o Acqui Docg e Piemonte Doc Brachetto.
Dal 2014 il paesaggio vitivinicolo del Piemonte Langhe, Roero e Monferrato è sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. Da allora, il Brachetto ha continuato il suo percorso di protagonista tra i grandi vini aromatici, tra i quali si distingue per le proprie particolarità e apprezzamento degli intenditori più raffinati. Sono infatti molte le caratteristiche organolettiche esclusive del vitigno: colori porpora, rubino con riflessi violacei o rosati, profumo unico di rosa e frutta matura con un gusto delicato ed inebriante. L’abbinamento più tradizionale, è con i dolci o a metà pomeriggio con la pasticceria secca o per un aperitivo leggero con salumi e formaggi. Ottimo con i sapori piccanti e della cucina fusion.

Vercelli, il Rotaract Club Sant’Andrea ospita la Distrettuale di Chiusura

Sabato 13 Luglio, il Rotaract Club Sant’Andrea ha accolto, per il secondo anno consecutivo nella città di Vercelli, la Distrettuale di Chiusura dell’anno sociale del Distretto Rotaract 2031. Il salone centrale del Palazzo della Borsa del Riso, cuore nevralgico dell’attività economica risicola vercellese, ha fatto da sfondo alla cena alla quale hanno partecipato i soci di vari club tra cui Umberto Cappa, presidente del Rotaract club Sant’Andrea, padrone di casa che ha egregiamente orchestrato l’evento, Pierfrancesco Bianca, Rappresentante Distrettuale uscente del Distretto Rotaract 2031, e Alessandro Ribetto, suo successore per l’anno 2024-25, tre membri del Direttivo Distrettuale entrante, facenti parte del club ospitante: Serena Cappa (Segretario Distrettuale), Chiara Belvisotti (confermata Tesoriere Distrettuale) e Federico Pizzamiglio (già Delegato di Zona per la zona Nord Ovest nell’anno sociale conclusosi ed ora Consigliere Distrettuale). L’Assemblea è stata indetta per analizzare il lavoro di un anno che è stato impegnativo, ma molto fruttuoso, per i soci rotaractiani che hanno movimentato circa 110.000 Euro in favore dei propri service, dimostrando che, unendo le forze e lavorando in sinergia e a titolo integralmente gratuito, si può fare la differenza nel servire il prossimo al di sopra di ogni interesse personale. Proprio per premiare l’impegno di alcuni soci, durante la serata, sono state consegnate le “Paul Harris Fellow” (la più alta onorificenza della famiglia rotariana), una spilla che è andata ad adornare il petto di Serena Cappa e Monica Brega, Presidenti della Commissione APIN per il progetto distrettuale per l’acquisto di strumentazioni all’avanguardia per il laboratorio di ricerca contro il tumore al pancreas dell’Ospedale Molinette di Torino. Per Umberto Cappa, confermato presidente del Rotaract club Sant’Andrea anche per il prossimo anno, il meritato riconoscimento intitolato al professor Gianfranco Lenti, una spilla che viene consegnata solo ai presidenti di club che si sono distinti per il loro impegno nel Distretto; questo il suo commento: “È stato un onore e un piacere aver organizzato questo evento, ed aver consentito ai partecipanti di ammirare un luogo simbolo della città e della provincia di Vercelli: il palazzo della Borsa del Riso, con la sua storica architettura rigorosa e austera. L’occasione è stata la chiusura del nostro anno sociale, ricco di tante iniziative e grandi successi, festeggiati nel migliore dei modi insieme al Distretto, al quale vanno i miei ringraziamenti, ovviamente estesi a tutto il club Sant’Andrea”. Si uniscono alle sue parole quelle di Pierfrancesco Bianca, uscente Rappresentante Distrettuale: “Non si poteva scegliere un posto più suggestivo per concludere questa annata stupenda all’insegna dei service e all’attenzione per il miglioramento del territorio.

Vercelli è centrale nel Distretto e strategica per essere raggiunta da ogni Club perché – va ricordato – sono i club con i soci il vero motore del Rotaract.
Il 13 luglio alla borsa valori si é quindi concluso quest’anno da record per il Distretto 2031 che ha visto un aumento sostanzioso del suo effettivo e lo svolgersi di tantissimi progetti sul territorio piemontese e valdostano.
Sono innumerevoli i service e le campagne di beneficenza portate avanti quest’anno, troppe per essere riassunte ma abbastanza per dire che abbiamo apportato modifiche al territorio e migliorato la realtà in cui viviamo.
Per ricalcare il motto, abbiamo illuminato.
Come RD uscente desidero ringraziare di cuore il club Sant’Andrea per il supporto dato e per l’immenso impegno dimostrato in ogni occasione dell’anno.
Auguro ad Alessandro Ribetto un anno pieno di gioie affinché possa emulare i successi di quest’anno”.

ILARIA REY

Furgone contromano sulla A4, direzione Torino: 5 mezzi coinvolti, un ferito grave

 

Nella notte sulla A4, in direzione Torino, un furgone ha percorso un tratto contromano provocando  un incidente frontale. Sono rimasti coinvolti anche  un taxi e altre tre vetture.

L’incidente si è verificato lungo la A4, tra la barriera Ghisolfasud – Rho – Arluno, in direzione Torino.

Un uomo è rimasto ferito gravemente e si sono registrati  disagi alla circolazione, sul posto la polizia stradale di i vigili del fuoco.

 

I vicini danno l’allarme: uomo trovato morto in casa

I vicini di casa di un 68enne che abitava in via Boccardo 46 in Borgo Vittoria a Torino da qualche giorno non lo vedevano uscire dall’appartamento. Ieri quando hanno sentito un cattivo odore provenire dall’alloggio hanno chiamato i vigili del fuoco. I pompieri  entrati da una finestra hanno trovato il corpo dell’uomo sulla poltrona, era ormai in avanzato stato di decomposizione. Le cause della morte sono naturali.

Sauze di Cesana, San Restituto tra storia e fede

C’è un segno lasciato dai Re di Francia dentro la bella chiesa di San Restituto a Sauze di Cesana, paese di 240 anime dell’Alta Valle di Susa, sulla strada che sale a Sestriere: un’impronta importante, regale, l’emblema della potenza della monarchia d’Oltralpe. È il Giglio, il simbolo araldico dei sovrani di Francia. Queste terre facevano parte del Delfinato già dalla metà del Trecento e, anche qui, su queste montagne scorreva il sangue scaturito dalle guerre di religione, cruenti e brutali, che tra Cinquecento e Seicento, seminarono morte e odio tra i cristiani.
A quel tempo cattolici e protestanti se le davano di “santa” ragione massacrandosi un po’ in tutta l’Europa. “Ci è difficile immaginare, spiegano i volontari dell’Associazione Amici di San Restituto che si prendono cura della chiesa e aprono le porte ai visitatori, come dovesse essere l’aspetto complessivo della chiesa dopo i violenti scontri del 1574 con i protestanti che si svolsero attorno e dentro l’edificio religioso”. La chiesa, a 1600 metri di altezza, passava di continuo dalle mani dei protestanti a quelle dei cattolici e viceversa.
“I disordini dovevano averla ridotta proprio male tanto che i beni più preziosi furono prontamente messi al riparo”. A cavallo delle Alpi i Re di Francia transitavano sovente da queste parti con i loro eserciti diretti nel cuore della penisola. Non si sa con certezza se qualche sovrano d’Oltralpe sia entrato in questa chiesa ma i segni della presenza francese sono diversi. Per poter ospitare i nuovi convertiti che volevano essere battezzati, Re Luigi XIV decise, verso la fine del Seicento, di ingrandire la chiesa e per tale ragione venne restaurato il fonte battesimale, una grande vasca di pietra quattrocentesca sormontata da una struttura triangolare con ante in legno su cui è scolpito il Giglio di Francia che si può vedere anche sulla parte superiore di un arco dell’ingresso laterale del portico.
La festa di San Restituto, santo patrono della chiesa, (martirizzato al tempo dell’imperatore Diocleziano, (284-305 d.C.) perché testimoniava la propria fede) si tiene l’ultima domenica di maggio ma altrettanto significativa e molto attesa è la festa dell’Assunta il 15 agosto con la Madonna portata in processione da giovane donne vestite di bianco, preceduta, la sera del 14, dalla fiaccolata per le vie del paese sullo sfondo della chiesa sapientemente illuminata insieme al suo piccolo cimitero sulle cui tombe il nome Restituto compare frequentemente. Per oltre un secolo, tra ‘600 e ‘700, i parrocchiani vennero seppelliti sotto il pavimento di legno della chiesa e solo alla fine del Settecento fu allestito il camposanto esterno.
La prima testimonianza di questa chiesa risale al 1065 con la Bolla dell’arcivescovo di Torino Cuniberto. Un tempo era una chiesa-fortezza, circondata da mura massicce e serviva da rifugio per la popolazione in caso di guerre o scorrerie. Nella seconda metà del Cinquecento vennero compiute importanti opere di restauro. All’interno non si trovano molte decorazioni pittoriche. Sulle pareti spicca un affresco che illustra il battesimo di Gesù, secentesco, si vedono tracce di dipinti di inizio Cinquecento, due grandi quadri dell’Annunciazione di fronte al battistero, la Madonna del Rosario, la statua di San Restituto a cavallo e una cornice del ‘700 con ex-voto. “Mettersi in cammino verso la chiesa-santuario di San Restituto, sostengono con orgoglio i responsabili dell’Associazione, rappresenta metaforicamente, oggi come ieri, il viaggio di ogni uomo, la ricerca di felicità e la possibilità di accogliere il dono di salvezza che viene dall’alto.
Significa in sostanza scoprire il senso religioso della vita che conforta e rassicura”. Ad agosto la chiesa, che ospita alcuni concerti serali, è aperta mercoledì e sabato dalle 16.00 alle 18.00, la settimana di ferragosto è aperta tutti i giorni con lo stesso orario. Per ulteriori informazioni: amicisanrestituto@gmail.com oppure telefonare 347-5960960
.
Testo e foto di Filippo Re
nelle fotografie:
la chiesa di San Restituto a Sauze di Cesana
interno chiesa
facciata di San Restituto
Fonte battesimale con Giglio di Francia
San Restituto a cavallo

Incontri con la politica: Ferrante De Benedictis (FdI)

Prosegue il ciclo di interviste  rivolte ad alcuni esponenti delle varie forze politiche torinesi. Oggi, ascoltiamo Ferrante De Benedictis, rappresentate in consiglio comunale di Fratelli d’Italia 

“Innanzitutto, la ringrazio per il tempo che Lei ed il suo giornale dedica al nostro lavoro di Consiglieri Comunali, questo è di per sé molto importante, in quanto i cittadini, sempre meno avvezzi alla politica, conoscono poco le dinamiche del consiglio comunale che è l’organo supremo del governo della nostra città, una città che amo e di cui sono profondamente convinto che oggi non stia esprimendo il suo enorme potenziale”

Come rappresentante di Fratelli d’Italia, qual è la vostra linea di pensiero in merito agli ” aumenti estivi” per le tariffe gtt e tari?

Come ho avuto modo di ribadire in aula il mio e quello di tutto il gruppo di FdI è stato un giudizio assolutamente negativo, abbiamo provato con una dura opposizione ad impedire l’ennesimo aumento ai danni dei cittadini, da solo ho presentato ben 24 emendamenti e per fortuna almeno uno è stato accolto, garantendo così alle associazioni del terzo settore di non incappare in aumenti della tassa sui rifiuti che sarebbero stati drammatici per la loro stessa sopravvivenza.

Ciò che fa più arrabbiare i cittadini sono le tasse a cui non corrisponde un aumento della qualità dei servizi, infatti l’ultimo aumento della TARI, per stessa ammissione dell’assessore Nardelli, è stato dettato dalla necessità di garantire gli utili agli azionisti e non ad incrementare i servizi ai cittadini.

Il sindaco, a seguito di un suo intervento su ” La Stampa” , ha dichiarato che la chiusura di agosto della Metropolitana era inevitabile: qual è il suo punto di vista?

Non si può pensare di affidare a Torino una vocazione turistica per poi chiudere la metropolitana ad agosto, mese dove le città d’arte italiane continuano a registrare numeri in crescita.

Torino si sta pian piano definendo come città turistica: si sta creando una filiera di investimenti in merito? 

Assolutamente no, non vedo una strategia, un piano di sviluppo, ma si lascia molto all’iniziativa dei singoli senza una chiara regia, ad esempio un impulso importante al turismo torinese lo ha dato il Ministro Sangiuliano, elevando al rango di musei nazionali i nostri Musei Reali, inserendoli così nei circuiti che contano; questa è la dimensione a cui deve ambire la nostra città, abbondonando una visione miope e provinciale.

Lei, per professione, si occupa di ingegneria energetica: quali avanzamenti industriali in città  ci sono stati in questo settore con l’avvento del pnrr? 

Fare politica presuppone portarsi dietro un bagaglio di competenze, ma anche saper allargare le proprie vedute e sposare una mentalità in grado di valutare la complessità dei fenomeni socio economici e dunque politici

La sua domanda apre un mondo e richiederebbe pagine di approfondimento ma cercherò di sintetizzare.

Le dico: per il settore in cui opero, l’energia, ed in particolare quello legato alla meccanica dell’energia, è da sempre un’eccellenza del nostro territorio e della nostra città, ma purtroppo le singole realtà richiedono un maggiore coinvolgimento, la loro messa in rete e la capacità di ampliare ed estendere i propri mercati.

Torino paga l’aver smarito la sua identità e la sua vocazione industriale, che coinvolgeva non solo l’automotive ma centinaia di realtà industriali, vere e proprie eccellenze, dove il fattore umano rappresentava (e continua a farlo) il punto di forza più importante.

Competenze e capacità produttive uniche, che vengono impreziosite dalla presenza dei nostri due atenei, ed in particolare del Politecnico di Torino.

Proprio il Politecnico ha lanciato un grido di allarme sul problema degli spazi, il Rettore Prof. Stefano Corgnati: sa benissimo come si fa ricerca e quanto sia importante raggiungere una massa critica. Bisognerebbe affidarsi di più alla sua competenza e puntare di più, anche grazie al PNRR, sui progetti di ricerca e sviluppo e su una maggiore integrazione e coinvolgimento degli atenei cittadini nel nostro territorio.

Anzi, se mi permette lancio una “call to action”

Prego

Offriamo in comodato d’uso gli spazi inutilizzati di Mirafiori per creare un polo nazionale delle start-up innovative nel campo della meccanica, dell’aero spazio e dell’energia.

Il PNRR è certamente una grande opportunità, ma solo se sarà in grado di creare sviluppo e di fare da volano per l’occupazione, altrimenti diventerà un grosso peso in termini finanziari perché quei soldi, presto o tardi, dovremo restituirli.

Chiara Vannini

Bonus elettrodomestici ecologici, che cosa occorre sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Il nuovo bonus per gli elettrodomestici non è ancora definitivo e ci sono ancora diversi dubbi da sciogliere sulle coperture finanziarie e rimangono molti dubbi sulle coperture finanziarie. Tuttavia, i dettagli dell’iniziativa sono chiari.

L’aiuto prevede un rimborso del 30% del costo di acquisto degli elettrodomestici “green” nel triennio 2023-2025, con un limite massimo di 100 euro per ciascun apparecchio per chi ha l’Isee pari o superiore a euro 25mila euro, aumentato a 200 per chi ha un Isee inferiore ai 25mila euro.

La commissione Attività produttive della Camera sta accelerando l’esame del progetto di legge che propone nuovi incentivi per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, accompagnato dal riciclo degli apparecchi obsoleti.

L’agevolazione, per come è stata pensata, consisterebbe in un contributo del 30%, fino all’importo massimo di 200 euro, per l’acquisto di elettrodomestici dotati della nuova etichetta energetica. La proposta prevede anche che il bonus venga ridotto di 100 euro per chi possiede un reddito determinato dall’Isee pari o superiore a euro 25mila.

La proposta, avanzata dalla Lega, ha tre obiettivi principali: ridurre le bollette delle famiglie grazie a elettrodomestici più efficienti, promuovere il recupero di quelli non più utilizzabili e rilanciare il settore dell’elettronica e degli elettrodomestici, che ha subito difficoltà negli ultimi anni. Le audizioni informali sul progetto dovrebbero concludersi nei prossimi giorni, permettendo alla X Commissione della Camera di completare l’esame del provvedimento prima dell’estate.

Per il prodotto nuovo vanno rispettate le classi energetiche differenziate sulla base del prodotto: classe A o superiore per le lavatrici e lavasciuga; classe C o superiore per le lavastoviglie; classe D o superiore per i frigoriferi e congelatori.

La proposta richiede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Se si trova una soluzione il bonus potrebbe diventare realtà entro l’anno.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Pedalare con Bugno e Chiappucci a Marina degli Aregai

Il 19 e 20 luglio, presso l’Hotel & Residence Aregai Marina, torna l’attesissimo appuntamento annuale della “Pedalata col campione”, organizzato dal Gruppo Cozzi Parodi in collaborazione con il network INBICI. Un evento imperdibile per gli appassionati di ciclismo che avranno l’opportunità di pedalare fianco a fianco con due leggende del pedale italiano: Gianni Bugno e Claudio Chiappucci.

Gianni Bugno, pluri campione degli anni Novanta, presenterà la sua prima autobiografia “Per non cadere. La mia vita in equilibrio”, scritta insieme al giornalista Tiziano Marino. Questo libro offre uno sguardo autentico e senza veli sulla carriera di uno dei più grandi campioni del ciclismo di un’epoca d’oro, quando le corse si vivevano con pura emozione.

Claudio Chiappucci, l’iconica figura del “diavolo” del Tour de France, sarà protagonista della sua biografia “El Diablo racconta – Chiappucci. Una vita in fuga”, curata dal giornalista Beppe Conti. Attraverso le parole del campione stesso, il libro ripercorre le sue gesta, le amicizie, le rivalità e le gare vissute fino all’ultimo secondo sui circuiti più famosi del mondo.

 

La presentazione dei libri sarà condotta dal giornalista Gian Luca Giardini, con la partecipazione della presidente Beatrice Parodi e delle autorità locali. La giornata si concluderà con un aperitivo sulla spiaggia di Aregai Marina e una cena nella suggestiva terrazza dell’hotel, dove verranno servite specialità enogastronomiche liguri.

 

Ma il clou dell’evento sarà la mattina seguente, quando i partecipanti più coraggiosi avranno l’opportunità di pedalare insieme a Bugno e Chiappucci lungo il percorso Aregai/Imperia e ritorno, godendo dei consigli e dell’esperienza di questi due campioni leggendari.

 

L’organizzazione ringrazia i numerosi sponsor, in particolare Fun7 che metterà gratuitamente a disposizione le biciclette per la “Pedalata”.

 

Un’occasione unica per gli appassionati di ciclismo di vivere da vicino l’atmosfera del mondo professionistico e di trascorrere due giornate indimenticabili in compagnia di due icone del pedale italiano.

Estate Ragazzi, la festa alla Tesoriera

 

(TORINO CLICK) – Si concluderanno il 26 luglio le attività ricreative di Estate Ragazzi, l’iniziativa della Città di Torino realizzata da ITER, l’Istituzione Torinese Educazione Responsabile, in collaborazione con le istituzioni scolastiche, la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione Ufficio Pio. 16 Enti qualificati hanno gestito anche quest’anno i 48 centri estivi presenti in tutte le circoscrizioni a partire dal 12 giugno.

Ieri al Parco della Tesoriera si è tenuta la festa finale cui hanno partecipato un centinaio di bambine e bambini per una giornata di giochi ed attività all’aria aperta. A salutarli e a ringraziare tutti gli operatori e animatori c’era l’assessora alle Politiche Educative Carlotta Salerno.

All’Estate Ragazzi comunale quest’anno hanno partecipato oltre 14mila bambine e bambini, cui si aggiungono ragazze e ragazzi coinvolti nelle attività di oratori salesiani e diocesani e i piccoli dei Nidi d’estate.