Caro Sindaco se lo sciopero dei mezzi pubblici fosse stato rinviato non avremmo avuti i disagi di oggi, subiti dalla cittadinanza
Auto in fiamme in corso Spezia
Nel pomeriggio di oggi una vettura si è incendiata in corso Spezia di fronte all’ex supermercato Carrefour. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia.
Anziano deteneva 180 chili di hashish
Nel corso delle attività investigative condotte dalla Polizia di Stato, giorni addietro, la Squadra Mobile di Torino ha arrestato un uomo italiano di 71 anni, gravemente indiziato dell’illecita detenzione di oltre 180 chilogrammi di hashish, destinati allo spaccio di narcotici nel capoluogo piemontese.
Gli investigatori avevano già notato il settantunenne fare dei giri strani, anche in prossimità di arterie autostradali; una volta notata la sua presenza in città, dove si aggirava con andatura lenta come se stesse temporeggiando in attesa di qualche input e di avere via libera, veniva fermato e la sua autovettura perquisita. Sotto dei pannelli di plastica posti sui sedili posteriori ribaltati, erano occultate 5 borse di Juta, al cui interno vi erano svariati panetti di hashish, suddivisi in settantuno confezioni, per un peso complessivo superiore ai 180 chilogrammi.
L’arrestato veniva anche trovato in possesso di 1450 euro in contanti, probabile provento di attività illecita, che venivano sequestrati.
Il settantunenne, non nuovo alla commissione di reati in ambito di spaccio di droga, in passato era stato arrestato – e poi condannato con sentenza passata in giudicato – dopo essere stato fermato, in Norvegia, con un ingente quantitativo di marijuana.
Essendo il procedimento penale nella fase delle indagini preliminari, vige comunque la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.
Lo storico pub irlandese di corso Vittorio Emanuele, Shamrock Inn, chiuderà i battenti, e l’ultima serata di apertura sarà il 2 novembre. Ha rappresentato un locale storico per la storia torinese perché era possibile mangiarvi fino a tarda notte e scegliere tra una selezione di oltre venti birre. Nei weekend dell’autunno e dell’inverno, era difficile trovare un tavolo, da cui poter guardare le partite di calcio e di rugby. Il locale otteneva il pienone quando in città vi erano eventi come Eurovision, e il mercoledì era la serata dedicata al cabaret. Da questo locale sono passati personaggi più e meno noti, dall’ex allenatore del Toro, Juric, a Cattelan, a calciatori della Juve, fino a influencer locali e lombardi. Alessandro Borghese, con il suo format “4 RistoPub” dedicò una puntata proprio a questo locale che, ben presto, fu contrassegnato dalle numerose feste erasmus. Dopo l’apertura del 1995, nel 2016il suo storico titolare, Giorgio Paganin, scomparso la scorsa primavera, aveva dovuto lasciare la gestione per motivi di salute. Rilevato da una società e successivamente chiuso nel 2019, è stato ripreso da Alessandro Carbonara e dalla sua società, i “Five Pints”. Purtroppo, sebbene il contratto del locale scada nell’aprile 2028, la proprietà dell’immobile ha venduto e verranno realizzate delle case lussuose che stridono con l’anima storica di un pub notturno. Lo Shamrock sarà attivo fino al 2 novembre, e promette che la serata di Halloween sarà indimenticabile. Può darsi che l’attuale gestore voglia trovare, nel prossimo futuro, un altro locale.
Mara Martellotta
Salvini inaugura il Salone dell’Auto
Ha preso il via questa mattina via il Salone dell’Auto a Torino. All’inaugurazione in via Roma il vicepremier e ministro dei trasporti Matteo Salvini, il governatore Alberto Cirio, il presidente del Salone Andrea Levy, il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina, il presidente ACI Piergiorgio Re, la vicesindaca Chiara Foglietta e l’assessore regionale Andrea Tronzano.
Al castello di Moncalieri si apre la mostra temporanea
Al castello di Moncalieri inaugura, su invito, la mostra “Colpi di testa”, un interessante viaggio attraverso la moda dei cappelli tra Ottocento e Novecento, promossa dalla direzione del castello di Moncalieri, Residenze Reali Sabaude, Direzione Regionale dei Musei Nazionali Piemonte, con il contributo del Comune di Moncalieri, in collaborazione con Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri.
La mostra si sviluppa nelle stanze delle principesse Maria Letizia e Maria Clotilde, attraverso un sorprendente allestimento scenografico. I cappelli in mostra provengono da collezioni private. Si tratta di produzioni soprattutto realizzate da modiste torinesi che avevano sede nei pressi di Piazza San Carlo, come ad esempio la bottega di Gina Faloppa, in via XX Settembre, dove si trovava il negozio Tarditi e Cisero in via della Rocca, su cui si affacciava quello di Rosa e Maria Marocco. L’esposizione comprende anche creazioni di stilisti di alta moda, come quelle degli anni Cinquanta di Christian Dior e Yves Saint Laurent. Non mancano cappelli di scena utilizzati durante le opere teatrali, tra cui il copricapo che a fine Ottocento veniva indossato dalla mezzosoprano che, nell’Aida, interpretava Meneris, la figlia del Faraone. Al vernissage su invito, venerdì 13 settembre, avrà luogo una sfilata evento, e seguirà un’apertura straordinaria serale che permette al pubblico di visitare la mostra in anteprima dalle 20 alle 22.20, con biglietto a tariffa ridotta da 5 euro. Sabato 28 settembre, dalle 18.30 alle 19.30, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, un’esperta di moda dell’Ottocento, Valentina Russo, racconterà l’affascinante storia del cappello. Domenica 29 settembre, sempre con lo stesso orario, si terrà un laboratorio per imparare a realizzare accessori moda. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 13 ottobre e potrà essere visitata nell’ambito dello stesso percorso dedicato agli Appartamenti Reali (venerdì, sabato, domenica e festivi in orario 10-18).
Castello di Moncalieri, piazza Baden Baden 4
Tel: 011 4992333
Per singoli e gruppi da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 17
Tel: 011 4992355
Per le scuole
Mara Martellotta
Efficienti strumenti tecnologici per la sicurezza sul lavoro con incentivi del tipo di Industria 4.0 , una valutazione periodica delle competenze delle persone, coinvolgimento dal basso dei lavoratori e controlli con punteggi per le aziende e criteri premianti per le imprese virtuose: in tutto quattordici proposte di intervento per evitare il ripetersi di incidenti sul lavoro Brandizzo il 30 agosto 2023 in cui morirono cinque operai sui binari. Le proposte sono state indicate dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro nella relazione della presidente Chiara Gribaudo ha alla Camera dei Deputati alla Sala della Regina.
I sindacati hanno ricevuto la comunicazione di Stellantis: la produzione della 500 elettrica a Mirafiori avrà una sospensione delle attività che si prolungherà fino all’11 ottobre. L’azienda spiega che “La misura si rende necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, è profondamente in difficoltà per tutti i produttori, soprattutto europei. Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività e sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa difficile fase della transizione”.
Spaccate in Cit Turin, due ragazzi in manette
È piena notte quando un residente in zona Cit Turin viene svegliato da alcuni rumori provenienti dalla strada.
L’uomo si affaccia sul balcone e nota due ragazzi molto giovani che tentano di aprire la saracinesca di un negozio ubicato in via Cibrario, dapprima a mani nude, successivamente tramite un tombino prelevato dalla sede stradale. Con quest’ultimo riescono ad infrangere la vetrata dell’esercizio commerciale: uno dei due entra all’interno, mentre l’altro rimane fuori a mò di palo.
Grazie alla segnalazione giunta tempestivamente alla Centrale Operativa, una pattuglia dell’UPGeSP in servizio di volante riesce ad individuare la coppia prima che possa allontanarsi dal luogo e li ferma, sottoponendoli a controllo.
Si tratta di due cittadini egiziani, di 18 e 19 anni, che vengono arrestati per tentato furto aggravato in concorso.
Dopo la chiusura per la pausa estiva , il Museo Ettore Fico riapre con una mostra collettiva dal titolo “Sogni”, aperta dal 12 settembre al 15 dicembre prossimi, e festeggia i suoi primi dieci anni di attività.
La mostra prende spunto dalla riflessione per cui tutti noi abbiamo dei ricordi e avvertiamo la necessità di conservare quelli dell’infanzia, in un luogo segreto e intimo. Spesso si tratta di un’infanzia vissuta, immaginata, desiderata e mai avuta. Gli artisti riflettono in modo psicoanalitico su questo delicato momento della vita che può rappresentare un passaggio vitale e crudele, o dolce e importante.
Dal ricordo scatenante della madeleine proustiana parte la riflessione sul mondo meraviglioso dei ricordi dell’infanzia e della fanciullezza, in una sorta di desiderio mai sopito di continuare in quello stato di grazia, desiderio che alberga negli artisti invitati che lo hanno idealizzato e ne hanno fatto il perno della loro ricerca.
Il curatore della mostra, nonché direttore del Mef, Andrea Busto, ha scelto per questa rassegna una serie di artisti internazionali giovani ma quotati, tra cui Odonchimeg Davaadorj e i francesi Edi Dubien e Julia Haumont.
Dubien, che è stato invitato alla Biennale di Lione, ha realizzato acquerelli e ceramiche legate alla storia della sua infanzia, negata da quel corpo femminile mai accettato e infine mutato in uno maschile con un’operazione di cambio di genere.
All’infanzia si rifanno i lavori di un’altra artista francese Julia Haumont, che desidera perpetuare una situazione di “fanciulla in fiore” in cui sta per sbocciare quella sensualità intrigante, perversa e incosciente da Lolita. Le sue sculture sono in ceramica, si accompagnano ad incisioni e a composizioni tessili astratte che utilizzano perline, paillettes e ricami amati quando era bambina.
L’ultima artista in mostra è Giusy Pirrotta, che ha realizzato installazioni simili a set cinematografici, con tessuti, carta da parati, ceramica, video, fotografie.
Giusy Pirrotta inserisce il suo mondo nelle radici personali e profonde della tradizione e anche delle pratiche ancestrali in cui la fantasia dei bambini può dare spazio ai sogni e ai desideri, anche quelli peggiori, sotto forma di incubi.
L’affresco globale che scaturisce da questa mostra è quello di un’infanzia interrotta in cui ognuno vorrebbe ritrovare silenzio e serenità, lontananza e alienazione da questo mondo che turba profondamente le coscienze.
Mara Martellotta