ilTorinese

Verso il rinnovo complessivo del Centro Unico Prenotazioni

NUOVO CUP: AL LAVORO 17 TEAM PER REALIZZARE LE MIGLIORI IDEE PROGETTUALI
Venerdì 11 ottobre la premiazione. Riboldi: «L’obiettivo è avere un CUP sempre più accessibile e di qualità»
Sono ben 97 le professionalità che, suddivise in 17 team, lavoreranno sui tre temi dell’AI Hackathon, la maratona creativa avviata dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte e da Azienda Zero per il rinnovo complessivo del Centro Unico Prenotazioni (CUP) attraverso il supporto dell’intelligenza artificiale.
Dopo la presentazione ufficiale dello scorso 23 settembre, aziende, esperti, ricercatori, Università, start up e portatori d’interesse hanno presentato le proprie candidature e  mercoledì 2 ottobre, le idee progettuali sono state suddivise nelle tre aree dell’hackahton: assistente virtuale per la prenotazione e per il supporto dei pazienti, analisi predittiva delle prenotazioni e rilevamento anomalie delle prenotazioni.
«Aver avuto una così ampia e qualificata adesione – ha sottolineato l’assessore Federico Riboldi – dimostra la bontà del percorso intrapreso: mettere insieme ben 97 tra le più importanti professionalità legate all’intelligenza artificiale e, più in generale, all’innovazione e alla ricerca, conferma che la condivisione è sempre utile e arricchente. È bene ricordare come questo programma di innovazione include anche interventi strategici per rendere il CUP sempre più accessibile all’utente e garantire ai cittadini un servizio di eccellenza».
A coordinare il lavoro dell’hackathon è Azienda Zero: «L’hackathon è lo strumento ideale per affrontare questa sfida – ha spiegato il direttore generale Adriano Leli -, infatti consente di coinvolgere talenti e competenze multidisciplinari che lavorano in sinergia per proporre soluzioni tecnologiche creative e all’avanguardia, con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi sanitari e ridurre le liste di attesa. In particolare ciò a cui puntiamo è stimolare la generazione di idee attraverso un processo creativo, facilitando l’innovazione e il confronto e permettendo così di creare nuovi modelli di servizio che potranno essere da esempio anche a livello nazionale».
I team partecipanti all’hackathon sono supportati da due figure: i mentor, professionisti nei settori healthcare e AI (Intelligenza Artificiale), esperti di tecnologie informatiche sanitarie e docenti universitari che si occuperanno degli aspetti tecnici, e i facilitatori, consulenti specializzati in strategia e innovazione e dirigenti di aziende sanitarie che accompagnano i team nelle diverse fasi della sfida.
Una sfida che porterà alla premiazione, venerdì 11 ottobre, della migliore idea per ognuna delle tre categorie. A decretare i tre finalisti che si contenderanno la vittoria finale sarà una giuria che valuterà i progetti in base all’attinenza al brief e innovatività, alla fattibilità e all’impatto che potrà avere nei confronti del paziente e del sistema sanitario.
L’hackathon è solo una delle tre fasi che caratterizzano la revisione del CUP piemontese; infatti a settembre Azienda Zero ha già avviato la procedura di gara per il rinnovo del servizio di call center: «Per avere un servizio efficiente è fondamentale avere personale motivato, formato e retribuito correttamente – ha spiegato l’assessore Riboldi -, per questo motivo sarà inquadrato all’interno del sistema sanitario con il contratto del comparto commercio. Tutte azioni intraprese per migliorare il CUP e incidere, di conseguenza, anche sulle liste di attesa».

In libreria “Gengis Khan – Un’apoteosi drammatica” di Marco Isidori

L’autore è capocomico della nota compagnia teatrale torinese Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa

 

Marco Isidori, capocomico della compagnia teatrale Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, è uscito in libreria con il suo nuovo lavoro poetico-teatrale dal titolo “Gengis Khan – Un’apoteosi drammatica”, edito da Algra Editore. Si tratta di un testo che evidenzia intensamente la cifra stilistica dei Marcido, un mondo in cui il teatro viene messo al servizio della poesia, o viceversa. L’arte che i Marcido rappresentano, attraverso la primaria funzione della voce e della musicalità ritmata nel suo utilizzo, entra in armonia con l’estro delle drammaturgie di Marco Isidori, anche quando riprese e riadattate da testi classici. Il suono e le vocalità portate in scena dalla compagnia rimandano agli aspetti originari della poesia, sulla cui onda è possibile incontrare il mistero (sempre rivolto al lettore e allo spettatore attento) del concetto universale.

Il Gengis Khan di Isidori non dismette questa dinamica Marcido, semmai la rafforza. Leggendo il testo emerge proprio il mistero di un personaggio storico famosissimo, quel sovrano e condottiero Mongolo che con ferocia si definiva “la punizione di Dio. Il castigatore di ogni peccato”, ma considerato parimenti uno statista saggio e illuminato, che favorì la tolleranza religiosa, unificò tribù e decretò l’adozione della scrittura uigura come sistema di scrittura dell’Impero, tanto che i Mongoli attuali lo considerano il padre fondatore della Mongolia. Un’interpretazione che sento di poter conferire al testo è puramente sociale: GengisKhan è una figura che ben rappresenta, nei suoi aspetti deteriori, violenti, invasivi, culturali, giocosamente inquietanti e poetici, il mondo che stiamo vivendo. Da una parte il violento condottiero castigatore, dall’altra quella forza unificante che oggi è un’utopia, ma l’intensità artistica e l’evocazione poetica servono proprio a “creare mondo”, a generare ciò che ancora non trova spazio nella realtà. Attraverso il canto, come ci racconta Bruce Chatwin ne “Le Vie dei Canti”, gli aborigeni australiani diedero forma al loro mondo. Tutti i personaggi del Gengis Khan di Marco Isidori si muovono come all’interno di un gioco, in una sorta di apoteosi da saltimbanchi  in cui la poesia, la visione teatrale e il teatro stesso prendono forma. Marco Isidori, come riportato nella sua biografia, vive quello scontro, mai risolto, mai evitato, tra la parola poetica e la voce cantante.

 

Gian Giacomo Della Porta

La natura e i paesaggi di Naty sono simboli dell’anima

Informazione promozionale

 

Natalia Caragherghi, in arte Naty, è un’artista nata nel 1979 in un paese collinare della Moldavia. Ormai da più di venti anni vive in provincia di Brescia tra i suggestivi paesaggi della Val Camonica che hanno ispirato tanti suoi lavori pittorici.

Natalia Caragherghi svolge quasi a tempo pieno la sua attività di artista e si dedica stabilmente alla pittura di tele sia ad olio sia in acrilico, che esprimono la sua predilezione per la natura e i paesaggi. Le sue opere sono il frutto di emozioni e sensazioni che ella vive quotidianamente. I suoi quadri sono la traduzione immediata dell’introspezione della sua anima e l’utilizzo di colori vivaci, che vanno a creare un equilibrio empatico tra la sua interiorità e quella del fruitore.

“Ho iniziato a disegnare ancor prima di conoscere l’alfabeto – spiega Natalia Caragherghi – disegnavo e dipingevo anche  a scuola nei momenti liberi. Successivamente mi sono specializzata come stilista, ma non essendo rimasta soddisfatta di quel particolare mondo lavorativo ho deciso di esprimermi totalmente attraverso la mia arte pittorica, iniziando con  vetrate, murales e porcellane. Solo negli ultimi anni mi sono dedicata ai quadri.

 

I soggetti che prediligo rappresentare, in quanto simboli della mia anima, sono i paesaggi naturali attraverso visioni realistiche e contemporaneamente astratte, oniriche. I paesaggi devono essere scevri da qualsiasi presenza animata per evidenziare un tratto intatto e puro. Studio la natura in ogni momento perché mi consente di esprimermi in libertà,  senza troppe limitazioni tecniche. Oggi sto sperimentando nuove creazioni attraverso la resina e materiali diversi poiché mi percepisco in una fase di evoluzione ed espansione”.

Natalia Caragherghi è stata protagonista di diverse e importanti mostre personali e collettive in Italia e all’estero ricevendo anche apprezzamenti da parte di Vittorio Sgarbi, Salvo Nugnes, Claudia Sensi, Sandro Serradifalco e Paolo Levi. A Torino nell’aprile e maggio 2017 ha partecipato a BMM Biennale Museo MIIT Torino a cura di Italia Arte con l’opera “Inverno sui motivi di Clevera”.Le sue opere sono state apprezzate anche, tra le altre città, a Budapest, Bruges e Monaco di Baviera.

Le sue figure possono essere definite” metafore di un cammino”, eleganti e allo stesso tempo accattivanti, riconducibili a icone di un nuovo presente e di una realtà in movimento.

Ha approfondito la sua formazione artistica a Mosca dove si è avvalsa dell’esperienza di quotati pittori.

 

Mara Martellotta

Dalla Regione 3,5 milioni alle pro loco

Dalla Regione 3,5 milioni di euro per 135 Pro Loco, all’interno del bando da 5 milioni di euro destinato anche alle associazioni d’arma. Le risorse sono destinate all’acquisto di attrezzature per l’allestimento di palchi o strutture per fiere ed eventi, con finanziamenti a fondo perduto da 30 mila euro fino a 50 mila euro.

«Con questi contributi la Regione riconosce il grande lavoro svolto sul nostro territorio da Pro Loco. Era dal 2014, quindi da 10 anni, che non si prevedeva uno stanziamento così elevato e dimostrazione dell’importante ruolo che la Regione riconosce a queste associazioni per il grande lavoro a supporto delle comunità.  Le Pro Loco sono i nostri avamposti del turismo, organizzano sagre e fiere, sono utili ai visitatori e sono punti di riferimento per le comunità e supporto prezioso per la sicurezza e l’assistenza delle persone» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Sport Marina Chiarelli.

«Grande soddisfazione per l’Unpli Piemonte, che continua a essere partner ufficiale della Regione Piemonte. Il Governatore Cirio ha sempre dimostrato una particolare attenzione verso le nostre associazioni, impegnate costantemente nella valorizzazione del territorio piemontese» dichiara Fabrizio Ricciardi, presidente Unpli Piemonte.

«Un eccellente lavoro di squadra con i funzionari della Regione Piemonte, che combina formazione e informazione, riprendendo il percorso iniziato dieci anni fa con la legge 3 – aggiunge il vicepresidente di Unpli Stefano Raso – Questo bando consentirà di aumentare la sicurezza delle nostre attività e di migliorare significativamente l’offerta turistica e sociale delle Pro Loco su tutto il territorio piemontese».

Nel dettaglio sono state finanziate 20 realtà nell’Alessandrino, 22 nell’Astigiano, 10 nel Biellese, 28 nel Cuneese, 8 nel Novarese, 26 nel Torinese, 5 nel Vco e 6 a Vercelli.

Nuovo Parco del Valentino, a fine novembre riapre il primo viale pedonale

 

Per il ciclo di conferenze “Turning Point“, Urban Lab ha ospitato ieri pomeriggio un incontro dedicato ad uno dei progetti più importanti della città, la riqualificazione del Parco del Valentino.

I lavori, finanziati con fondi PNRR, proseguono come da cronoprogramma e già a fine novembre i torinesi potranno avere un assaggio di come diventerà il parco più iconico della città una volta completata la riqualificazione. In particolare, verrà riaperto il tratto di viale Mattioli che scende verso viale Virgilio, il primo ad essere interessato dalle lavorazioni. Qui l’asfalto è stato completamente rimosso l’asfalto e sostituito da una superficie drenante, per migliorare l’impermeabilizzazione del terreno; il viale è stato inoltre ridimensionato in larghezza, ampliando le aree verdi circostanti.

Come ha illustrato l’architetto Andreas Kiepar dello studio LAND che sta realizzando l’intervento, i lavori nel complesso prevedono la rimozione di 65mila mq di asfalto e la posa di più di 36mila mq di nuove pavimentazioni permeabili. Le superfici verdi aumenteranno di 21mila mq, con l’obiettivo di “far respirare il suolo e lasciare spazio al verde” rendendo i viali completamente pedonali. Al centro del progetto vi è l’idea di riconnettersi con la natura, in una società in continua trasformazione.

Il progetto fa parte di una più ampia riqualificazione che coinvolgerà tutta l’area limitrofa al Valentino, come ha ricordato il sindaco Lo Russo in apertura dell’incontro. Tra gli interventi in corso, la realizzazione della nuova Biblioteca Civica Centrale negli spazi di Torino Esposizioni, la riqualificazione di Teatro Nuovo e del Borgo Medievale, il ripristino della navigazione turistica sul Po con mezzi full electric (quest’ultimo intervento sarà oggetto del prossimo incontro di “Turning Point“ in programma il 23 ottobre, iscrizioni a questo link). Questi interventi mirano a coniugare cultura e sostenibilità, e trasformeranno profondamente una delle zone più rappresentative della città.

L’assessore al Verde Francesco Tresso ha sottolineato come il progetto intenda rafforzare e ampliare la centralità del parco nel sistema “verde e blu” della città, con connessioni non solo dal punto di vista della biodiversità ma anche di tipo culturale. L’obiettivo è attualizzare il parco storico per eccellenza di Torino, reinterpretandone le funzioni e ponendo particolare attenzione agli aspetti legati alla resilienza climatica. Davvero significativo in tal senso l’importante intervento che aumenterà la permeabilità del parco, rendendo maggiormente immersiva l’esperienza nel verde ed esaltando il connubio con il fiume.

Un altro elemento altamente qualificante del progetto è il dialogo tra la nuova Biblioteca e il Parco, che avverrà grazie all’abbattimento delle barriere fisiche esistenti, come recinzioni e parcheggi, con la creazione di ambienti più accessibili che favoriranno le occasioni di socialità in un contesto pregevole dal punto di vista del verde. Saranno più di 500 nuovi i nuovi alberi messi a dimora, scelti con particolare attenzione alle specie più resistenti alle nuove condizioni climatiche che interessano la città, per preservare e rafforzare il patrimonio arboreo cittadino

Ulteriore pilastro e diretta conseguenza della riqualificazione del Parco sarà il ripristino del sistema di navigazione fluviale sul Po. Il restauro e il ripristino degli attracchi, in particolare quello del Borgo Medievale, offrirà un nuovo accesso al Parco via acqua, arricchendo ulteriormente l’esperienza dei visitatori.

TORINO CLICK

Il Circolo dei lettori compie 18 anni: la festa sabato 5 ottobre e non solo

Il Circolo dei lettori compie 18 anni e, per celebrare questo importante anniversario, e le sale di Palazzo Graneri della Roccia ospiterà eventi e autori per tutto il corso della giornata:
  • si parte alle ore 11 con “I giornali, spiegati bene” la rassegna stampa del Post con il direttore Luca Sofri e il giornalista Luca Misculin;
  • alle 17 arriva Abracabook, il progetto della Scuola Holden ideato sulla scia dei raduni nati a Brooklyn nel maggio 2023 dal gruppo Reading Rhythms;
  • a seguire il Book Party il cui tema  sará “come crisalidi“: ogni partecipante dovrà portare con sé il libro che ha cambiato la propria vita di lettore e lettrice. Dopo la scrittrice Greta Olivo e la tiktoker Emma Galeotti guidano una conversazione per confrontarsi sull’esperienza.

In serata, dalle 21, inizierà party con “Ciao Discoteca Italiana” che trasformerà la main room del Circolo dei lettori in un dancefloor. Il tema scelto è proprio quello delle crisalidi, per celebrare e sottolineare il passaggio da un’ età all’altra, e la continua trasformazione a cui questo processo ci sottopone. Per questo le crisalidi sono il simbolo di questa trasformazione: “ogni giorno che passa, ogni minuto trascorso ci cambia, ci fa diventare qualche cosa d’altro“. E per celebrare al meglio questa nuova era, il Circolo del Lettori arricchisce il suo fitto programma di eventi e incontri sul tema tra cui:
  • Giulia Caminito, con Il male che non c’è, Bompiani (8 ottobre h19 con Simonetta Sciandivasci);
  • Francesca Giannone con Domani, domani, Nord (9 ottobre h 21 con Elena Masuelli);
  • per Generazioni in dialogo autori e autrici si confrontano con ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni partecipanti al progetto Parole in tazza grande, progetto di avvicinamento alla lettura a cura della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e della Fondazione ECM. Tra questi Esperance Hakuzwimana che, a partire da Tra i bianchi di scuola, Einaudi (23 ottobre h 21);
  • Antonio Pascale e Giorgio Brizio discutono di ambiente con i ragazzi (17 ottobre h 18,30);
  • lo scrittore Maciej Bielawaski con Racconti di un pellegrino russo, prima lezione di Scriptura crescit cum legente. Lector adolescit cum libro, invito alla lettura meditativa in collaborazione con Torino Spiritualità (19 ottobre h 10 e 30).
Le crisalidi non sono state casuale ma, come sottolineata dalla Direttrice del Circolo Elena Loewenthal, è stata “scelta un’immagine che cambia ovvero un insieme di colori che si muove e si modifica, in cui ognuno vedrà qualcosa di diverso, a cui ognuno darà il proprio significato“.
Valeria Rombolá 

Tifosi denunciati: 7 daspo dai 4 ai 6 anni

A seguito dell’attività di indagine espletata dalla Polizia di Stato di Novara – D.I.G.O.S. della Questura, in merito ai fatti accorsi la sera del 24 settembre in occasione del DerbyNovara- Pro Vercelli, venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria ulteriori sette persone e, contestualmente, veniva emesso nei loro confronti i relativi provvedimenti di D.A.S.P.O.

Nello specifico gli investigatori riuscivano a ricostruire la dinamica di quella sera, dove un gruppo di circa 10-15 ultras della Pro-Vercelli, travisati in volto, tentava di ingaggiare uno scontro, lanciando bottiglie di vetro e brandendo dei tubi di plastica, con i tifosi del Novara frequentatori del “Bar Novara”.

Essendosi gli ultras datisi alla fuga con macchine diverse, nel corso dell’attività si è risaliti ai responsabili tramite l’identificazione delle targhe delle vetture utilizzate, per poi in un secondo momento, sia prima che dopo l’inizio del matchcalcistico, identificare gli occupanti che avevano ancora indosso i segni distintivi di travisamento nonché i mezzi utilizzati per l’assalto al bar.

Per gli episodi sopra narrati i soggetti in questione venivano denunciati all’A.G. per lancio di materiale pericoloso durante le manifestazioni sportive e venivano emessi dal Questore di Novara 4 provvedimenti di DASPO della durata di 4 anni, nonché 3 DASPO della durata di 6 anni.

Questi provvedimenti si sommano ai 4 DASPO di 4 anni già emessi in precedenza in data 25 settembre nei confronti di altri 4 ultras che venivano arrestati la sera stessa dell’evento per fatti analoghi, arrivando pertanto ad un totale di 11 divieti di accesso alle manifestazioni sportive firmati dal Questore.

In bici con Turismo Torino

In bicicletta da Andezeno a Pino Torinese domenica 13 ottobre e a Chieri domenica 10 novembre

 

Dopo la pedalata di domenica 29 settembre a Marentino per la Fiera del Miele, Turismo Torino e Provincia, nell’ambito della promozione del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, ha coordinato l’organizzazione di un calendario di pedalate cicloescursionistiche nell’Oltre Collina Torinese organizzate in occasione delle Fiere agricole e sagre enogastronomiche in programma pressoi Comuni aderenti. Gli itinerari sono ideati da Pistaaa! LA Blue Way Piemontese e le tracce del percorso sono disponibili sul portale Outdooractive.

Dopo la pedalata di Marentino per la Fiera del Miele, l’appuntamento è per domenica 13 ottobre con una biciclettata fra Andezeno e Pino Torinese, in occasione della Sagra del Cardo, della Bagna cauda e della Cipolla Piattellina ad Andezeno e della Festa dell’Autunno a Pino Torinese. Il ritrovo è alle ore 9 presso il campo sportivo strada della Faiteria 6, per una durata indicativa di 5 ore, soste incluse. L’itinerario è di circa 35 km con un dislivello di 590 metri. Si richiede un buon allenamento. Lungo l’itinerario si potrà ammirare la chiocciola di Andezeno, ovvero il nucleo originario del Comune posizionato sulla collina che sovrasta il territorio con un punto panoramico di pregio, per proseguire verso la cappella di Sant’Irene nel Chierese, circondata dai vigneti da cui si scorgono le colline torinesi, per raggiungere la località di Valle Ceppi, sede del Museo delle Contadinerie. È possibile con l’accompagnatore concordare una tappa alla Basilica di Superga con una breve deviazione di 4 km attraverso la strada panoramica, per ammirare la città di Torino e la corona delle Alpi dalla terrazza della chiesa.

Sulla via del ritorno verso Andezeno si transita da Chieri dove si trovano suggestivi punti di vista ad Airali e Tetti Canalone. Il tour si effettua con bici propria, si consiglia la MTB, la E bike e Gravel.

La pedalata successiva che chiuderà la stagione sarà domenica 10 novembre a Chieri in occasione della Fiera di San Martino.

Le escursioni sono gratuite con fee di prenotazione pari a 5 euro. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per supportare le ricerche oncologiche dell’Istituto di Candiolo.

 

Mara Martellotta

Reale Mutua Fenera Chieri ’76. Su il sipario sulla sua settima stagione in A1

Quello fra la Reale Mutua, il Gruppo Fenera e il Chieri ‘76 è un connubio sempre più saldo che di stagione in stagione si celebra con un piacevolissimo rito: la presentazione dell’annata sportiva nella splendida cornice del Cral Reale Mutua in corso Agnelli, a Torino.

L’incontro di presentazione del 2024/2025, settima stagione del club biancoblù nella Serie A1 Tigotà, si è aperto con un emozionante video che ha ripercorso i traguardi raggiunti dalla Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 lo scorso anno, culminato nella conquista della CEV Cup, secondo trofeo europeo per importanza. Filo conduttore del video è stato lo spazio, legato al claim Per un pugno di stelle.

Come di consueto a fare gli onori di casa è stato Luca Flippone, Direttore Generale di Reale Mutua: «Quella con la Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 è una tradizione dal 2018, abbiamo rinnovato il nostro ruolo di title sponsor per le prossime due stagioni più una. La voglia di continuare va ben oltre una sponsorizzazione commerciale: siamo grandi tifosi del Chieri ‘76. Il supporto alla squadra è radicato in valori condivisi, come il fair play, lo spirito di squadra e la vicinanza al territorio in cui si opera. Tutti questi sono principi che guidano anche l’operato di Reale Mutua ogni giorno. Per noi, lo sport è una forma di tutela del futuro, e accompagnare la squadra in questo percorso significa contribuire al raggiungimento di traguardi sempre più ambiziosi».

A ruota è intervenuto Lucio Zanon di Valgiurata, dirigente del club biancoblù, oltre che Presidente e Amministratore Delegato di quel Gruppo Fenera che da dodici anni lega il proprio nome alla squadra e da sette stagioni ne è Co-Title Sponsor insieme a Reale Mutua: «Abbiamo il privilegio di ricominciare ogni anno. La nostra storia è importante, ciò che abbiamo fatto definisce chi siamo, i nostri valori, la nostra anima. Dobbiamo però scrivere pagine nuove. L’ambizione è di confermarsi in Italia e all’estero e di continuare a creare valore nel tempo. Quest’anno abbiamo una squadra molto interessante, con un enorme potenziale, che nelle nostre intenzioni è una miscela giusta di atlete d’esperienza e giovani. Ci aspettiamo che le atlete d’esperienza diano leadership e le giovani diano spinta».

COMUNICATO STAMPA

Marina Chiarelli, assessore regionale a turismo, cultura, sport, pari opportunità e politiche giovanili, ha portato il saluto delle istituzioni: «Tutti noi abbiamo ancora negli occhi ciò che è successo alle Olimpiadi e cosa ha significato. Lo sport fa venire voglia di fare sport, vedere le campionesse in campo crea modelli di riferimento educativi, un grande messaggio che va al di là dello sport. Il Piemonte si conferma terra dei grandi eventi sportivi. Auguro al Chieri di portare sempre in alto i valori di questa terra».

L’intervento del presidente del club, Filippo Vergnano, è partito da quel maggio 2009 in cui tutto è iniziato. «Questi primi 15 anni del nostro Chieri sono volati. Ciò che ci ha sempre contraddistinto è stato l’aver fatto una crescita graduale, con consolidamento e costruzione del club. Questa crescita ci ha portati ad avere un settore giovanile di grande livello e un sitting volley che crescerà ancora in maniera esponenziale. La nostra famiglia biancoblù è composita. Una caratteristica che non vogliamo mollare: siamo l’unico club che ha tutte queste sfaccettature e non è scontato. Continuiamo a provare: le fondamenta le abbiamo messe, ora non resta che continuare la salita».

L’allenatore Giulio Cesare Bregoli, al suo sesto anno in biancoblù, ha sottolineato che «Il nostro lavoro è una sfida continua, come la vita. Se ci si ferma si fa fatica ad andare avanti. La squadra nuova è sempre una nuova sfida, occorre provare anche a cambiare qualcosa con nuove proposte. Più in alto si va e più è difficile: lo spazio è piccolo, tanto più sei in alto, tra i migliori».

Per ultima è intervenuta Ilaria Spirito, che ha ereditato i gradi di capitano da Kaja Grobelna e si appresta a vivere la sua terza stagione a Chieri dopo un’entusiasmante estate con la nazionale azzurra, culminata nella conquista dell’oro ai giochi olimpici di Parigi: «Tutte le esperienze portano qualcosa all’atleta e alla squadra. I quattro mesi di nazionale sono stati indubbiamente formativi. Ogni stagione è diversa, ogni giorno lo è, credo sia importante saper selezionare e applicare al meglio gli elementi acquisiti, sulla base del contesto in cui si è».

Al termine degli interventi è stata ufficialmente presentata la squadra, composta quest’anno da giocatrici di sei nazionalità, oltre a quella italiana. Una piccola “multinazionale” che veicola messaggi positivi che vanno ben oltre lo sport.

Luca Filippone e Lucio Zanon hanno quindi presentato la nuova tenuta da gioco di Erreà, poi le maglie sono state consegnate a tutte le giocatrici. Anche questa, un’altra piacevole tradizione.

Questo il roster con la numerazione:

COMUNICATO STAMPA

#5 Ilaria Spirito
#6 Avery Skinner
#7 Anastasya Lyashko
#9 Sara Alberti
#10 Sarah Van Aalen
#11 Martha Anthouli
#12 Anne Bujis
#13 Lucille Gicquel
#14 Elena Rolando
#15 Federica Carletti
#16 Katerina Zakchaiou
#17 Anna Gray (vicecapitano)
#21 Loveth Omoruyi
#22 Gaia Guiducci