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Premio di Laurea a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX – Un premio per i laureati di Sauze d’Oulx. A fine agosto il comune di Sauze d’oulx ha deciso di istituire un Premio di Laurea per studenti. I primi a beneficiarne saranno i laureati nell’anno 2022 che dovranno far domanda entro il 29 settembre. Il Sindaco Mauro Meneguzzi vede uno dei suoi progetti concretizzarsi: “Il tema di un premio per i nostri giovani che si laureano era da tempo nei nostri pensieri. Finalmente riusciamo a concretizzarlo. Come Amministrazione Comunale crediamo ciecamente nel ruolo fondamentale della formazione dei giovani, non solo sotto l’aspetto dell’accrescimento culturale, ma anche dal punto di vista sociale e territoriale. Per i nostri ragazzi poi la frequenza universitaria è ancora più problematica per via della distanza dalla città e comporta ulteriori sacrifici per i nostri giovani in termini di impegno e di maggiori costi. Con nostra grande soddisfazione vediamo però che tanti giovani del paese riescono ad arrivare brillantemente al termine del loro ciclo di studi. E per questo impegno e abnegazione allo studio vogliamo premiarli anche con risorse economiche. Un gesto per complimentarci con loro e per augurargli un proficuo futuro lavorativo. Siamo quindi riusciti a trovare nelle pieghe di bilancio le risorse per istituire il premio di laurea che inizia quest’anno e proseguirà con le prossime annualità”. Il Sindaco Meneguzzi illustra il progetto Premio di Laurea: “Abbiamo stanziato per questo primo anno 5000 euro con l’impegno di integrare la cifra se non dovesse bastare. I primi ragazzi ad usufruirne saranno i laureati nell’anno 2022. Abbiamo stabilito che il Premio di Laurea verrà riconosciuto ai residenti di Sauze d’Oulx che dovranno essere tali sia alla data del conseguimento del diploma di Laurea che alla data di presentazione della domanda. Abbiamo poi predisposto una domanda che i ragazzi dovranno compilare in cui dovranno chiaramente dimostrare con un documento idoneo attestante la data di discussione della tesi nell’anno 2022. Il premio è previsto per il Diploma di Laurea triennale, per il diploma di Laurea Magistrale e per il Diploma di Laurea Magistrale a ciclo unico. Al fine di valorizzare anche il loro lavoro, chiediamo ai laureati di consegnare all’atto di presentazione della domanda una copia della tesi di laurea per l’acquisizione da parte del Comune quale patrimonio della Biblioteca Comunale. Nel caso di trasmissione della domanda in via telematica, copia della tesi dovrà essere presentata presso l’Ufficio Scuola e Turismo del Comune. I premi di laurea saranno poi assegnati in base alle attestazioni ISEE”. Sul sito del Comune di Sauze d’Oulx è presente copia integrale del bando ed il facsimile della domanda che dovrà essere consegnata al protocollo del Comune di Sauze d’Oulx entro le ore 12 del 29 settembre.

Tre giorni nella magia dei motori, a Torino con Autolook Week

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Anteprima Autolook Week 2023, il Motorsport sotto la Mole

Forte del pienone di pubblico dello scorso settembre, sabato 2 e domenica 3, torna nella centralissima piazza San Carlo, Autolook Week Torino 2023, il festival motoristico che celebra le regine del motorsport. Sempre in piazza San Carlo, sabato 2 settembre, alle ore 18, ci terrà la premiazione della 38esima edizione del “Rally Città di Torino”: gli equipaggi arriveranno nel cuore di Autolook Week dopo aver corso tra le valli di Susa e di Lanzo. Da vedere anche le mostra fotografica “Rosso”, passeggiando sotto i portici di piazza San Carlo ed anche di via Po. La leggenda si fa strada con la seconda edizione del Motorsport sotto la Mole!
Igino Macagno

 

 

 

 

 

Tre giorni nella magia delle macchine di Formula 1, dei piloti di motociclismo e di tanti altri eventi di caratura internazionale. Si presenta così la seconda edizione di Autolook Week che dal 2 al 4 settembre animerà la città, ed in particolare le vie del centro, con delle iniziative legate ai motori e tutto quello che ci gira intorno.

Il 2 e il 3 settembre le protagoniste saranno le monoposto della Red Bull che tutti gli appassionati potranno veder sfilare dalle 11.30 tra piazza San Carlo, piazza Castello e via Roma. Nell’attesa di sentire il rombo dei motori di Formula 1, i cittadini potranno ammirare in piazza San Carlo i modelli più iconici che hanno scritto la storia dello sport su quattro ruote. Per chi ama le moto non potrà mancare all’incontro con Kevin Schwantz, pilota campione del mondo nel 1993 con la Suzuki, che si esibirà e incontrerà i tifosi. Sabato 2 settembre sarà l’ultima tappa del 38° Rally Città di Torino e per l’occasione i vincitori saranno premiati in piazza San Carlo. Il programma si concluderà lunedì 4 alle OGR con il convegno “Evolution” alle 11 e con gli Autolook Awards alle 12.

Siamo certi che anche questa edizione di Autolook Week riceverà il grande apprezzamento di torinesi e turisti, grazie anche agli spettacoli che sono in programma, come la Formula 1, il Rally Città di Torino e i grandi campioni di oggi e di ieri in piazza San Carlo – ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo -. Come molti grandi eventi rappresenta un’occasione, e non soltanto per gli appassionati di motori, per vedere da vicino le bellezze della città e conoscere e ammirare grandi modelli che hanno scritto la storia dell’industria automobilistica, alla quale la nostra città è da sempre inscindibilmente legata”.  Anche l’assessore Domenico Carretta ha voluto evidenziare l’importanza di avere una squadra di Formula 1 a Torino e ringraziato gli organizzatori per aver portato in città uno show di altissimo livello.

Arrestato il ladro incubo dei negozi: tradito dai tatuaggi

Era solito forzare le serrande, senza preoccuparsi dell’ allarme che suonava, e rubava nei negozi di Novara. Ma le riprese  video non gli hanno dato scampo: è stato riconosciuto dai tatuaggi che aveva sulle braccia. L’uomo di 30 anni, residente a Novara, ha compiuto almeno sette tra furti e tentati furti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Due indagati per la tragedia ferroviaria: ipotesi di dolo

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La procura della repubblica  di Ivrea ha iscritto nel registro degli indagati due nominativi per il disastro ferroviario di Brandizzo che ha causato la morte dei 5 operai della ditta appaltatrice di Rfi. Uno degli indagati sarebbe un addetto di Rfi al cantiere dove lavoravano le vittime. Il secondo un capocantiere  collega delle cinque vittime, salvatosi per avere visto i fari del treno in arrivo. L’inchiesta per disastro ferroviario e omicidio plurimo colposo riguarda violazioni dei protocolli per il rilascio del nulla osta e delle autorizzazioni a svolgere manutenzioni sui binari ferroviari.

Ruffino (Azione): “Euro 5, caos tra Regione e Governo”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     La Regione Piemonte ha deciso, senza colpo ferire, il blocco dei veicoli Euro 5 per ottemperare a una procedura di infrazione dell’Unione europea. Il governo, e il ministro Salvini prima di altri, ha annunciato un provvedimento al prossimo Cdm con la revoca della misura regionale. È già grave quando governo e Regioni non dialogano, ma quando a non dialogare sono un governo di destra e una Regione dello stesso colore politico la questione diventa surreale. Fra uno spot e l’altro, con il solito scaricabarile che punta il dito contro l’Europa, di mezzo ci sono andati i cittadini, gli operatori commerciali, le famiglie, i negozianti, cioè una platea di persone giustamente indignate (e sappiamo tutti che uso un eufemismo) per un provvedimento che paralizza un’intera Regione. Solo di fronte alla sollevazione dei cittadini adesso si ricordano in Regione e al governo che ci sono gli strumenti di rilevazione della qualità dell’aria e una società pubblica, l’Arpa, per monitorare l’andamento delle polveri sottili.

     Tanto caos, con conseguenze economiche rilevanti per i pendolari costretti a usare la macchina in zone del tutto prive di trasporto pubblico locale, per famiglie e piccole attività commerciali, poteva essere evitato se solo fosse prevalso il buon senso. Si è scelto invece di creare scompiglio prima di metterci una pezza, perché di una pezza si tratta, in attesa che il governo esca dalla politica del giorno per giorno e metta in campo una strategia che non provochi convulsioni nei cittadini.

Minaccia i passanti con un bastone: per tre anni via dalla città

Si tratta di un ragazzo di 28 anni di origini nigeriane intercettato  da una Volante ad Asti mentre brandiva un bastone con cui minacciava i passanti.

Per tre anni non potrà tornare in città. Questa la durata della validità del foglio di via obbligatorio siglato dal Questore, nei confronti del giovane.

Errore umano o di comunicazione possibile causa della tragedia ferroviaria di Brandizzo

Le possibili cause della strage di Brandizzo che ha causato la morte di cinque operai? Forse un errore di comunicazione o un errore umano del macchinista. È stato aperto un fascicolo: Polfer e Procura di Ivrea indagano sulla dinamica dell’incidente ferroviario.  Fs, sul quotidiano online Fs News, scrive: “Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. Ma i lavori – secondo procedura – sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno”. Perché  il locomotore non ha rallentato entrando in stazione? Ora gli inquirenti cercano risposte dall’esame dei documenti e dei fonogrammi trasmessi ai treni in transito che contengono informazioni sullo stato dei binari, sull’orientamento degli scambi o sulla fine di eventuali lavori di manutenzione. Si potrà conoscere quante e quali informazioni avesse il macchinista.

Secondo quanto affermato dal personale abilitato di RFI non era ancora partito il nulla osta formale ad operare. Questo è condizione vincolante all’avvio del cantiere con l’intervento delle squadre operative o, come nel caso di Brandizzo, dell’impresa.

Festa patronale a Chieri senza il Tesoro del Duomo

“Ci vuole ancora un po’ di pazienza, l’esposizione è prestigiosa e richiede un allestimento particolare, forse per Natale, se sarà possibile..”. Don Marco Di Matteo, parroco del Duomo di Chieri, è tassativo. Per la festa patronale della Madonna delle Grazie a Chieri (1-10 settembre) non ci sarà nessuna mostra straordinaria del Tesoro del Duomo come era stato ipotizzato alcuni mesi fa.
Bisognerà aspettare ancora, anche perché bisogna trovare un luogo sicuro e adeguato per custodire il Tesoro che cinquanta anni fa fu rubato con un furgoncino. In pochi a Chieri ricordano quel giorno, una triste storia per l’arte e la fede dei chieresi. Cosa accadde la sera dell’11 luglio 1973? Agili come gatti, alcuni individui, si calarono dal tetto ed entrarono in Duomo. Aprirono le vetrine espositive collocate nella Cappella Gallieri e razziarono tutto quello che trovarono.
Con un furgoncino spariva il ricco e splendido Tesoro del Duomo di Chieri. Era composto da trentasei “pezzi” tra cui preziose reliquie della cristianità contenute in contenitori in argento dorato, il più antico dei quali risalente al 1230. La Pro-Chieri offrì una taglia da 1 milione di lire per ritrovare la refurtiva. Tra il 1974 e il 1981 furono recuperati diciannove oggetti dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Tra questi il reliquario del braccio in argento di Santa Basilissa realizzato nel Trecento senza però la reliquia della Santa e senza l’anello d’oro donato da Papa Sisto IV al Duomo chierese.
Francesco della Rovere, nato a Celle Ligure e futuro Pontefice, aveva soggiornato a Chieri nel 1430 per studiare nel convento di San Francesco (oggi il Municipio). Gli oggetti furono ritrovati privi di alcune parti e senza reliquie. Ad oggi mancano ancora diciassette “pezzi”, le statue-reliquiari della Madonna col Bambino, di San Giovanni Battista, di San Giuliano, di Santa Genesia, di Sant’Apollonia, di Santo Stefano e San Saba, di San Bartolomeo, il reliquiario della Misura del corpo di Gesù Cristo oltre a sacre suppellettili come cinque calici, un ostensorio, una croce d’oro, una placca e una navicella, oggetti tutti fotografati negli anni Cinquanta.
Dopo i furti napoleonici in cui decine di carri carichi di dipinti, statue e mobilio partirono dai monasteri e dalle chiese di Chieri, il furto del Tesoro del Duomo nel 1973 fu un colpo durissimo per Chieri e i chieresi e non l’ultimo. Seguirono infatti altri furti riducendo sempre di più il patrimonio artistico e religioso della città. Il Tesoro recuperato è oggi custodito in un luogo segreto e si sta cercando di farlo tornare a Chieri e di collocarlo in un posto adeguato e super sicuro. Molti chieresi, soprattutto i più giovani, non sanno neanche che esiste e tanti altri ne hanno un ricordo approssimativo.                         Filippo Re

Inaugurazione – spettacolo per la Fiera del Peperone

Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

Gli appuntamenti di venerdì 1 settembre

L’inaugurazione con Manuela Arcuri e Tinto e i concerti della grande orchestra dei Cinemaniax e della Società Filarmonica di Carmagnola

Manuela Arcuri, accompagnata da Tinto, al secolo Nicola Prudente, conduttore radiofonico e televisivo, inaugura alle 20.30 in piazza Sant’Agostino la 74esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (TO). A seguire, serata in musica in piazza Sant’Agostino con la Società Filarmonica di Carmagnola e concerto al Foro Boario della grande orchestra di 30 elementi Cinemaniax. I “Maniaci del Cinema” propongono una rivisitazione delle colonne sonore dei più famosi film, telefilm e musical degli ultimi 40 anni: dagli spensierati anni ’50 di Grease e Happy Days, agli anni ’60 della protesta di Hair e Dreamgirls, dagli anni ’70 sulle note dei Bee Gees ai patinati anni ’80 di Rocky, Flashdance, Footloose, fino agli anni ’90 di Pretty Woman e The Bodyguard.

In programma anche l’inaugurazione della personale di Antonio Carena a Palazzo Lomellini “Il fenomeno della quintessenza”: la prima retrospettiva, dopo la morte, del pittore rivolese che ha inondato di cieli i palazzi di mezza Europa e della mostra di Giuseppe Migliore “Uno per uno” alla Chiesa di San Rocco, l’artista che realizza quadri a mosaico unici nel loro genere.

PROGRAMMA

 

Chiesa San Rocco, via Valobra, ore 17

Apertura della mostra “Uno per uno”, la personale di Giuseppe Migliore

L’artista che realizza quadri a mosaico con più soggetti, realizzando opere uniche nel loro genere. A cura del Comitato Riapriamo San Rocco.

1-10 settembre, ore 9-13 e 15-20

 

Palazzo Lomellini, piazza Sant’Agostino 17, ore 18

Inaugurazione della mostra “Antonio Carena, Il fenomeno della quintessenza. Retrospettiva 1946-2009”, a cura di Nicolò Balocco

La prima retrospettiva, dopo la morte, del pittore rivolese che ha inondato di cieli i palazzi di mezza Europa.

1 settembre – 29 ottobre

Orari di apertura mostra: 1-10 settembre, dal lunedì al venerdì 20.30-23; sabato e domenica 15.30-18.30 e 20.30-23 I 11 settembre/29 ottobre, giovedì, venerdì e sabato 15.30-18.30; domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30

Ingresso libero

Info: www.comune.carmagnola.to.it o www.palazzolomellini.com

 

Portici di via Valobra, ore 18

Apertura della mostra “La fiera che vorrei”, studio pluriennale di rinnovo complessivo dell’immagine della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

A cura del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design

Dal 1 al 10 settembre in orario Fiera

Pala BTM, viale Garibaldi 29, ore 20

Cena al Pala BTM: Si parte alla grande…

Il Ristorante della Fiera del Peperone di Carmagnola propone piatti sopraffini preparati con prodotti di eccellenza del territorio, a cura del ristorante La Cucina Piemontese.

Menù: aperitivo di benvenuto con stuzzichini; peperoni al forno con bagna cauda; insalatina di seppie alla ligure con peperoni, sedano e mele; paella alla valenciana; sorbetto al limone; caffè Dicaf; acqua gasata e naturale Hydra; vino bianco e rosso piemontesi Doc. Prezzo: 30 euro, tutto compreso.

Prenotazioni: 389 1849916 o 380 7102328.

 

Piazza Manzoni/Piazza Sant’Agostino, ore 20.30

Inaugurazione della 74esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone con Tinto e Manuela Arcuri e concerto della Società Filarmonica di Carmagnola

Guidati dalla Filarmonica di Carmagnola, si parte da piazza Manzoni per raggiungere piazza Sant’Agostino per i tradizionali saluti istituzionali condotti da Tinto, al secolo Nicola Prudente, conduttore radiofonico e televisivo, attualmente impegnato nella trasmissione “Camper in viaggio” su Rai 1, presentatore delle ultime 4 edizioni della Fiera, e dalla madrina della Fiera, l’attrice e conduttrice televisiva Manuela Arcuri.

 

C.A.I., via Bobba 10, ore 20.30-23

Porte aperte al C.A.I. Sezione di Carmagnola

Museo civico Navale, piazza Mazzini 1, ore 20.30-23

Apertura serale straordinaria del Museo Civico Navale

Il Museo Civico Navale di Carmagnola documenta la vita quotidiana in mare: la storia della Marina Italiana, le attività navali dall’Unità d’Italia ad oggi, l’ambiente marino e il modellismo navale.

 

Chiesa di San Rocco, via Valobra, ore 21

Nota per Nota: concerto d’organo

Concerto d’organo del maestro Andrea Antonielli, a cura del Comitato Riapriamo San Rocco

Il Foro Festival, Foro Boario, ore 21

Cinemaniax

La grande orchestra di 30 elementi che propone una rivisitazione delle colonne sonore dei più famosi film, telefilm e musical degli ultimi 40 anni. Ingresso gratuito.

Piazza Sant’Agostino, ore 22

Serata in Musica con la Società Filarmonica di Carmagnola

La Società Filarmonica di Carmagnola, banda ricca di storia ma giovane di spirito, nata prima del 1778, guidata dal Maestro Flavio Bar accompagnerà il pubblico alla scoperta di un suggestivo itinerario musicale, con i più recenti brani del suo repertorio.

INFO

Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

Orario Fiera: da lunedì a venerdì 18-24 I sabato e domenica 10-24

Orario Piazza dei Sapori: apertura in orario Fiera, chiusura stand 00.30

www.fieradelpeperone.it

Ufficio Manifestazioni: 011 9724222/270 cultura@comune.carmagnola.to.it

Dopo la strage di Brandizzo: morti sul lavoro, un quadro nazionale preoccupante

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PRIMI SETTE MESI 2023 ANCORA UN BILANCIO DRAMMATICO: 559 VITTIME CON UNA MEDIA DI 80 VITTIME AL MESE.  

 

IL RISCHIO DI MORTE, REGIONE PER REGIONE, DA GENNAIO A LUGLIO 2023. DALLA ZONA ROSSA ALLA ZONA BIANCA.

In zona rossa nei primi sette mesi del 2023 con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 18,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Umbria, Abruzzo, Basilicata e Calabria. In zona arancione: Friuli Venezia Giulia, Puglia, Marche, Trentino Alto Adige, Campania, Sicilia e Veneto. In zona gialla: Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Sardegna, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. In zona bianca: Toscana e Molise.

( sul sito https://www.vegaengineering.com/osservatorio/ sono disponibili i grafici e i dati).

“Fatto il giro di boa del 2023, le proiezioni statistiche descrivono un panorama a dir poco sconfortante. Ed è avvilente constatare – per chi come noi si occupa da 14 anni di monitorare quotidianamente l’emergenza – come la situazione non accenni in alcun modo a migliorare. Anzi, come nel caso delle morti in occasione di lavoro, lo scenario diventa di mese in mese più critico con un incremento rispetto allo scorso anno del 4,4%”.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, commenta così l’ultima indagine realizzata dal proprio team di esperti.

Elaborazioni preziose per chi opera di Sicurezza sul Lavoro perché mettono in luce ed evidenziano gli aspetti più gravi dell’emergenza. Specie quando parliamo di incidenza di mortalità tra i giovanissimi lavoratori. Per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, infatti, il rischio di morire sul lavoro è ben superiore rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (15,7 infortuni mortali ogni milione di occupati contro 9,5).

E anche i dati positivi devono essere interpretati. “Sebbene emerga una significativa diminuzione del 21,9% degli infortuni denunciati – spiega ancora Mauro Rossato – dobbiamo però sempre riportare alla memoria come nel 2022 fossero ancora molti gli infortuni denunciati connessi al Covid che oggi, invece, non compaiono quasi più nelle statistiche”.

Sempre sul fronte delle incidenze, quella minima viene rilevata tra i 25 e i 34 anni (pari a 9,5 infortuni per milione di occupati), mentre la più elevata nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (65,5), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (32).

Per quanto riguarda gli stranieri deceduti in occasione di lavoro, sono 79 su 430. E il rischio di morte sul lavoro si dimostra essere sempre superiore rispetto agli italiani. Gli stranieri, infatti, registrano 33,3 morti ogni milione di occupati, contro i 16,9 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati.

I NUMERI ASSOLUTI DELLE MORTI SUL LAVORO E DEGLI INFORTUNI IN ITALIA DA GENNAIO A LUGLIO 2023

MORTI. Sono 559 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 430 in occasione di lavoro (+4,4% rispetto a luglio 2022) e 129 in itinere (-17,8% rispetto a luglio 2022). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (74). Seguono: Veneto (40), Lazio (36), Campania e Piemonte (33), Emilia Romagna (31), Puglia (29), Sicilia (26), Toscana (21), Abruzzo (16), Marche (14), Umbria e Calabria (13), Friuli Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige e Liguria (11), Sardegna (10), Basilicata (5) e Valle d’Aosta e Molise (1). (Nel report allegato il numero delle morti in occasione di lavoro provincia per provincia).

Nei primi sette mesi del 2023 è sempre il settore Trasporti e Magazzinaggio a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 61. Ed è seguito dalle Costruzioni (58), dalle Attività Manifatturiere (51) e dal Commercio (32).

La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (154 su un totale di 430).

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a luglio 2023 sono 25, mentre 14 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 79, mentre sono 24 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere.

Il mercoledì è il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi sette mesi dell’anno (20,5%).

INFORTUNI. Le denunce di infortunio sono in diminuzione del 21,9% rispetto a fine luglio 2022. Erano, infatti, 441.451 a fine luglio 2022. Nel 2023 sono scese a 344.897. E il decremento risulta essere sempre maggiormente rilevante, come del resto nei mesi precedenti, nel settore della Sanità; lo scorso anno a fine luglio le denunce erano 60.602, mentre a fine luglio 2023 sono diventate 16.389 (-73%). Altra conferma, questa, della “quasi” totale “estinzione” degli infortuni connessi al Covid dalle statistiche.

Anche dopo i primi sette mesi del 2023, il più elevato numero di denunce arriva dalle Attività Manifatturiere (42.807). Seguono: Costruzioni (18.727), Trasporto e Magazzinaggio (17.905), Commercio (17.303) e Sanità (16.389).

Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane da gennaio a luglio 2023 sono state 121.095, quelle dei colleghi uomini 223.802.

Sempre allarmante il dato relativo alle denunce degli infortuni dei giovanissimi. Fino ai 14 anni si rilevano 30.845 denunce (circa il 9% del totale).

LA ZONIZZAZIONE A COLORI È LA NUOVA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ELABORATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO E AMBIENTE VEGA ENGINEERING DI MESTRE PER FOTOGRAFARE IL LIVELLO DI SICUREZZA DEI LAVORATORI.

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Vega dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale

Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale

Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale

Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale