ilTorinese

Scontro tra auto e camion, una vittima

Un automobilista è morto in un incidente stradale avvenuto Ponderano, nel Biellese. Era alla guida di un’auto e si è scontrata con un camion, il cui conducente  ha riportato ferite leggere, mentre l’automobilista è rimasto incastrato nella vettura.
La statale 758 Masserano-Mongrando è stata temporaneamente chiusa al traffico.

 

Usura e mafia: sequestro di 600mila euro

I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Torino hanno dato esecuzione, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torino – DDA, a un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di un soggetto, già sottoposto per i medesimi fatti a custodia cautelare in carcere, gravemente indiziato dei reati di usura, estorsione e rapina, aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione, svolta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, costituisce l’epilogo di articolati approfondimenti investigativi che hanno consentito di accertare – in ipotesi d’accusa – la consumazione di sistematiche condotte usurarie praticate da un soggetto di origine calabrese residente a Torino nei confronti di un imprenditore in difficoltà finanziarie e in stato di bisogno.

In particolare, le investigazioni – sviluppate mediante intercettazioni telefoniche, consultazione delle banche dati, analisi dei flussi finanziari ed estese attività di osservazione e pedinamento – hanno consentito l’acquisizione di un corposo quadro indiziario, risultato funzionale alla puntuale ricostruzione delle condotte illecite e delle responsabilità dell’indagato. Nello specifico, quest’ultimo avrebbe ricevuto dal predetto imprenditore, a fronte di un prestito iniziale di 154.000 euro, una somma complessiva di 600.000 euro in un arco temporale di 15 anni, a titolo di interessi o altri vantaggi usurari, con applicazione di un tasso d’interesse di circa il 10% mensile (120% annuo) e con la promessa di pagamento di ulteriori 620.000 euro come “piano di rientro” della provvista “prestata” e degli interessi usurari residui.

Nel corso delle indagini è emerso come l’imprenditore fosse stato fatto oggetto di minacce di morte dirette anche alla sua famiglia ed effettuate anche attraverso l’esibizione di strumenti atti a offendere.

Le richieste di denaro sono divenute nel tempo sempre più incessanti, con la minaccia di incendiare l’auto della persona offesa se non avesse restituito la somma prestata maggiorata degli interessi ovvero con l’intimazione a vendere l’unico immobile di sua proprietà.

A fronte di alcuni tentativi della vittima di sottrarsi ai pagamenti pattuiti o di dilazionarli l’indagato ha esternato che le somme dategli a prestito provenivano in realtà da importanti esponenti della criminalità organizzata ‘ndranghentista e che, pertanto, non poteva permettersi di “sgarrare”, trattandosi di “gente di peso e pericolosa”, priva di scrupoli.

I militari operanti nel corso delle attività di indagine sono tra l’altro riusciti a monitorare un episodio di scambio di denaro tra la persona offesa e l’indagato, il quale è stato nell’occasione fermato e arrestato in flagranza di reato mentre riceveva una busta contenente del denaro contante.

A seguito delle ulteriori investigazioni svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino – G.I.C.O., finalizzate a ricostruire il patrimonio illecitamente accumulato dall’indagato attraverso le proprie attività criminose, il G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica – DDA, ha da ultimo disposto – riconoscendo l’aggravante del metodo mafioso – l’applicazione del sequestro preventivo in ordine al profitto riveniente dai reati di usura, estorsione e rapina nonché alle disponibilità patrimoniali dell’indagato (per € 600.000 a titolo di introiti usurari oltre a disponibilità su conti correnti, buoni postali, un compendio immobiliare e 4 veicoli).

Scuola: Cisl, Snals e Anief su Contratto Integrativo Regionale

 

Si è conclusa la trattativa per il Contratto Integrativo Regionale sugli utilizzi del personale docente, educativo ed ATA sottoscritto da CISL Scuola, SNALS e ANIEF.

 

Una trattativa condotta con responsabilità, nel rispetto di quanto già costruito negli ultimi anni dalle precedenti intese con la Direzione Regionale del Piemonte.

 

Spiace dover ancora una volta constatare la diffusione di notizie non corrispondenti al vero da parte di FLC CGIL che, non avendo firmato, avanza accuse irricevibili. Il contratto sottoscritto considera tutti gli elementi che, già nel passato, facevano del CIR Piemonte una positiva eccezionalità su tutto il territorio nazionale.

 

L’Amministrazione ha posto estrema attenzione alle richieste pervenute al tavolo, alle quali ha risposto in modo puntuale, ovviamente facendo eccezione a quanto era da considerarsi irricevibile.

 

Rispetto alla prima bozza è stata reintrodotta la possibilità di nuovi utilizzi su posto di sostegno da parte del personale non avente titolo di specializzazione per tale tipologia di insegnamento, con un’unica stretta: non nella stessa scuola ma eventualmente in altro punto di erogazione del servizio. “Questo – ha spiegato il Direttore Regionale – per evitare spiacevoli situazioni verificatesi in alcune realtà scolastiche”.

 

L’intesa è stata raggiunta dopo la condivisione di più bozze da parte dell’Amministrazione che ha regolarmente convocato un tavolo per il 15 luglio scorso. Spiace dover informare tutto il personale scolastico che le lungaggini che hanno portato alla pubblicazione del CIR solo in data odierna 18 luglio, sono state dovute alle note a margine fatte pervenire in momenti successivi da parte di FLC CGIL, note che, tra l’altro, smentiscono tutto il lavoro svolto negli anni e contenuto nelle precedenti intese sottoscritte da tutte le sigle sindacali.

 

Fronte alla richiesta di convocare il tavolo, è stato il tempo a decidere: non sarebbe stato possibile portare avanti ulteriormente la trattativa, con la scadenza per la presentazione delle istanze fissata per il 25 luglio dal contratto integrativo nazionale. “Noi abbiamo il compito di trovare soluzioni e ancora una volta abbiamo fornito risposte efficaci alle lavoratrici e ai lavoratori”.

 

I Segretari Generali

 

CISL Scuola Piemonte

 

Claudia Zanella

 

SNALS Confsal Piemonte

 

Giovanni Vittorio Pace

 

ANIEF Piemonte

 

Marco Giordano

Oriente a Torino: viaggio nel cuore asiatico della città tra arte, cultura e sapori

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SCOPRI – TO ALLA SCOPERTA DI TORINO 
Torino è una città che sorprende.
Dietro la sua eleganza sabauda e l’ordine geometrico dei viali alberati e delle sue strade si nasconde un’anima meticcia, che mescola culture e tradizioni da ogni angolo del mondo. Se c’è una parte del mondo che ha saputo radicarsi con grazia e profondità nel tessuto urbano torinese è senza dubbio quella dell’Estremo Oriente. Dai musei ai templi del gusto, la città ha accolto nei suoi quartieri e nelle sue piazze un’Asia silenziosa ma viva, che racconta storie, offre esperienze, stimola i sensi e l’immaginazione.
Tutto inizia nel cuore del centro storico, in via San Domenico, dove si trova il MAO – Museo d’Arte Orientale. Aperto nel 2008 all’interno di Palazzo Mazzonis, il MAO è una delle realtà più affascinanti e meno convenzionali della Torino culturale. Non è solo una collezione: è un vero e proprio viaggio sensoriale e spirituale attraverso l’Asia. Le sue sale custodiscono reperti e opere provenienti da cinque grandi aree culturali: il Sud-Est asiatico, la Cina, il Giappone, il subcontinente indiano e la regione islamica dell’Asia. Le statue del Buddha, i paraventi giapponesi, le maschere rituali e le calligrafie cinesi dialogano con uno spazio che invita al silenzio e alla contemplazione. Visitare il MAO non è solo un’esperienza estetica: è un modo per rallentare, ascoltare e riflettere. Ogni esposizione temporanea, ogni laboratorio o conferenza ospitata al museo è un tassello in più per costruire ponti tra culture e aprire finestre su mondi che, seppur lontani geograficamente, oggi ci toccano da vicino.
Dall’arte alla tavola: quando l’Oriente si fa gusto.
Ma la scoperta dell’Oriente a Torino non si ferma alle sale museali. Basta uscire dal MAO e percorrere pochi isolati per accorgersi di quanto le influenze asiatiche abbiano messo radici anche nella vita quotidiana, soprattutto a tavola. Il centro storico e le vie limitrofe pullulano di ristoranti, botteghe e locali che propongono una cucina autentica, spesso gestita da famiglie arrivate in città molti anni fa e ormai parte integrante del tessuto sociale torinese.
Tra i nomi storici c’è Wasabi, in via Mazzini, uno dei primi ristoranti giapponesi a proporre sushi di qualità con una forte attenzione alla tradizione. Atmosfera minimalista, cura del dettaglio e una selezione di pesce sempre fresco lo rendono un punto di riferimento per gli amanti della cucina nipponica.
Poco distante, in via Maria Vittoria, troviamo Kensho, che ha portato in città l’idea del sushi contemporaneo e creativo, con accostamenti audaci e una filosofia estetica che ricorda la raffinatezza delle tavole di Tokyo.
Per chi cerca sapori decisi e speziati, il consiglio è dirigersi verso Via Principe Tommaso, dove si concentrano alcuni tra i migliori locali thailandesi e vietnamiti di Torino. Saigon, ad esempio, è un piccolo gioiello che propone autentica cucina vietnamita in un ambiente caldo e accogliente. I suoi “pho” fumanti e i “roll” estivi a base di carta di riso sono tra i più apprezzati in città. Non molto lontano, in via Berthollet, La Piccola Bangkok è invece il regno del curry e dei “pad thai”, serviti con gentilezza e generosità. L’arredamento è semplice ma pieno di colore e spesso ci si ritrova circondati da clienti affezionati che conoscono i titolari per nome.
Tradizione e contaminazione: l’Oriente che evolve.
Oggi, l’Oriente torinese è anche contaminazione e sperimentazione. Un esempio? Oh Crispa!, in zona Vanchiglia, dove l’Oriente incontra lo street food in chiave contemporanea: ravioli cinesi fatti a mano, bao bun con carne affumicata, noodles saltati con verdure locali. L’ambiente è giovane, conviviale, e rappresenta la nuova generazione di imprenditori asiatici (e non solo) che scelgono Torino come laboratorio di creatività gastronomica.
A fare da contraltare a questa vivacità culinaria c’è anche una crescente proposta culturale: corsi di lingua giapponese e cinese, pratiche di meditazione zen, yoga tibetano, workshop di calligrafia e cerimonia del tè sono sempre più presenti nei programmi dei centri culturali, delle librerie indipendenti e delle associazioni di quartiere. In questo senso, Torino non è solo un luogo che accoglie: è un crocevia fertile in cui l’Oriente non è un’esotica comparsa, ma un interlocutore stabile.
In un mondo sempre più connesso, la capacità di una città di far convivere tradizioni diverse diventa segno di intelligenza collettiva. E Torino, con la sua discrezione e il suo ritmo lento, sta costruendo un dialogo profondo con l’Asia, fatto di rispetto, bellezza e sapori indimenticabili. Un Oriente torinese che non fa rumore, ma che sa lasciare il segno.
NOEMI GARIANO

“Temporary Shop” fra le antiche mura del “Forte Albertino”

A Vinadio, torna il tradizionale “negozio temporaneo” voluto, per il 13° anno, da Comune e “Fondazione Artea”

Dal 24 luglio al 24 agosto

Vinadio (Cuneo)

Da considerarsi fra gli esempi di “architettura militare” più significativi dell’intero arco alpino – con una lunghezza in linea d’aria di circa 1200 metri – e voluto da re Carlo Alberto (con lavori iniziati nel 1834 e conclusisi nel 1847), il “Forte Albertino” di Vinadio, nell’Alta Valle Stura, torna ad ospitare per un mese intero, da giovedì 24 luglio a domenica 24 agosto, la nuova edizione (13^) del “Pop-Up Store”organizzato dal “Comune” e dalla cuneese (partecipata da Regione Piemonte e Comune di Cuneo) benemerita “Fondazione Artea”. Obiettivo, come sempre: “valorizzare il lavoro e le eccellenze di artigiani creativi e produttori agricoli locali” esposte e proposte ai visitatori all’interno del consueto cosiddetto “Temporary Shop”. L’ingresso è gratuito con accesso dal ponte di “Porta Francia”dal lunedì al sabato dalle 14.30 alle 19, la domenica e lasettimana di Ferragosto, dalle 10 alle 19 . Artigianato creativo, cosmesi e prodotti tipici(le specialità enogastronomiche, soprattutto) sono i tre elementi che compongono il tema ormai ultra-decennale dell’evento, con l’intento di creare, tra le mura dell’evocativo “Forte”, una vetrina d’eccezione messa a disposizione dei produttori del territorio. E, naturalmente, dei visitatori che, anche quest’anno (come sempre) si spera non deludano le attese.

Tante le novità che, per l’edizione 2025, contribuiscono a rinnovare e ampliare l’offerta. Fatto salvo il settore enogastronomico(sempre ricco di prodotti d’altissima eccellenza e a denominazione d’origine controllata, dalle conserve alle salse ai sughi fino ai cereali e ai legumi lavorati con metodi assolutamente tradizionali, insieme a succhi naturali, aceti e prodotti a base di nocciola), sono da segnalare, nell’ambito dell’artigianato, progetti di “sartoria artigianale” – dedicati soprattutto all’infanzia – accanto a creazioni in lana “sambucana” – fibra tipica del territorio – lavorata a mano nell’ambito di iniziative che promuovono “inclusione sociale” e “sostenibilità ambientale”.

E non solo. Perché non di solo “shopping” vive l’“Albertino” nel mese di straordinaria apertura dedicata alla sua caratterizzante manifestazione estiva. Ma anche, ricordiamolo, di eventi culturali sempre legati alla tradizione dei luoghi e di indiscusso valore artistico e sociale. Nel “Corridoio” d’ingresso al “Temporary Shop”, e negli stessi orari di apertura,  sarà ad esempio possibile ammirare l’esposizione“Per non dimenticare. Ricordi e testimonianze dei discendenti di coloro che sono partiti alla ricerca di un futuro migliore”: una mostra curata da Jeanine Pessione Jamet e dal Gruppo Genealogico Francese “Antenati Piemontesi”, che vuol essere un vero “ponte di memoria tra la Valle Stura e i discendenti emigrati in Provenza – verso il bacino minerario di Gardanne e le cave di gesso di Roquefort la Bédoule – un omaggio profondo e fortemente sentito alle comuni radici genealogiche”. Sottolineano ancora i promotori: “Interamente realizzata in forma artigianale e su base volontaria, la mostra è qualcosa di più di una semplice esposizione: è un modo per ringraziare, per costruire legami tra le generazioni e tra i popoli, per riportare vita e memoria nella Valle Stura”. Idealmente la mostra va così a collegarsi alla sezione del “percorso multimediale” del “Forte” dal titolo “Montagna in Movimento”, che racconta l’emigrazione alpina non come perdita, ma come trasformazione: “un racconto di come questa terra sia stata, e continui ad essere, il luogo di un continuo e fecondo andirivieni, punto di partenza e di arrivo di popoli, idee, arti, mestieri, merci e innovazioni”.

Non solo. Oltre a “Montagna in Movimento”, al “Forte”, si può anche scoprire la storia e l’architettura della Fortezza attraverso “visite guidate”, mentre, ancora in tema di mostre, è da suggerire l’esposizione permanente “Messaggeri alati” che si propone di recuperare un importante frammento di storia locale, quello della storia della “colombaia militare” che l’ “Albertino” ospitò dalla fine dell’’800 fino al 1944. Ma la vera, importane novità del 2025 è “Oltre le barriere: la storia del Forte in LIS”, un itinerario da vivere in piena autonomia attraverso cinque videoguide nella “Lingua dei Segni Italiana (LIS)”, sottotitolate e con messa in voce in lingua italiana: un nuovo percorso di visita inclusivo, con contenuti scaricabili sul proprio smartphone, accessibile alle persone sorde e udenti.

Per ulteriori info: 0171/95911510171/1670042 o www.fortedivinadio.com

g.m.

Nelle foto: “Temporary Shop” immagini di repertorio e Visita in “LIS”

Torna la tradizione della Festa del Piemonte al Colle dell’Assietta

Festa dël Piemônt al Còl ëd l’Assieta

Sabato 19 e domenica 20 luglio si svolgerà la 57ª edizione della Festa dël Piemônt al Còl ëd l’Assieta, tradizionale manifestazione che celebra la storica battaglia del 1747. L’evento, patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, si terrà sul suggestivo scenario del Colle dell’Assietta.

Viabilità e accesso

Per sabato 19 luglio, la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana ha concesso una deroga al divieto di circolazione sulla Strada Provinciale 173, nel tratto da Pian dell’Alpe al Col Basset, per consentire l’accesso con camper, roulotte e tende all’area camping presso il Rifugio Casa Assietta.

Domenica 20 luglio:

  • Dalle 6.00 alle 12.00, la SP173 sarà percorribile a senso unico in salita da Pian dell’Alpe (km 34) al Colle dell’Assietta (km 22+750).

  • Dalle 14.00 alle 18.00, lo stesso tratto sarà a senso unico in discesa.


Programma della festa

Sabato 19 luglio:

  • Dalle 15.00: Visite al campo storico.

  • Ore 19.00: Cena presso Casa Assietta (ex casa cantoniera), prenotabile via WhatsApp al 375-6291465 o via email: rifugioassiettajackcanali@gmail.com.

  • Ore 21.30: Camminata con le torce fino all’obelisco, commemorazione dei caduti e falò presso Casa Assietta.

Domenica 20 luglio:

  • Ore 9.45: Messa in memoria dei caduti, celebrata dal Vescovo di Pinerolo, Mons. Derio Olivero.

  • Ore 11.00: Commemorazione ufficiale all’obelisco.

  • Ore 11.45: Rievocazione storica della battaglia presso Casa Assietta.

  • Ore 12.30: Pranzo al rifugio, seguito da balli tradizionali e musica con la Filarmonica di Cavour e il Coro Alpino Rivoli.

  • Ore 15.00: Presentazione del libro “La battaglia dell’Assietta e la campagna militare alpina del 1747”.


Consigli utili e regole di comportamento

Gli organizzatori sconsigliano la salita a persone con problemi cardiaci, respiratori o di pressione. Si raccomanda di indossare scarpe chiuse (meglio se da trekking o sportive) e di evitare infradito, ciabatte, tacchi o suole scivolose.

In alta quota il clima è imprevedibile: è opportuno portare mantelle impermeabili, giacche a vento e maglioncini. No agli ombrelli, che possono essere pericolosi in caso di temporale. Meglio rifugiarsi in auto o in luoghi chiusi in caso di maltempo. In caso di sole intenso, cappelli e crema solare sono indispensabili, soprattutto per i bambini.

Si chiede di rispettare la segnaletica stradale, in particolare il divieto di sosta tra il luogo della Messa e il rifugio. I parcheggi sono gestiti dai volontari. Per evitare assembramenti, è preferibile non affollare l’area dell’obelisco durante la commemorazione: lo spazio è limitato.

L’evento si svolge all’interno di un’area protetta: si invita a non calpestare i prati, non disturbare la fauna (inclusi gli anfibi del laghetto presso Casa Assietta), non raccogliere fiori o erbe, evitare le zone di torbiera segnalate, e tenere i cani al guinzaglio.

Sono vietati:

  • Fuoristrada con moto, auto o bici

  • Accensione di fuochi

  • Inquinamento acustico e luminoso

  • Abbandono di rifiuti (si chiede di lasciare le aree pulite)

Presso Casa Assietta sarà presente una tenda di pronto soccorso della Croce Rossa Italiana e, nelle ore di maggiore afflusso, sarà disponibile un’ambulanza con medico a bordo.

Per ulteriori informazioni:


La battaglia dell’Assietta: una pagina gloriosa

Il 19 luglio 1747 si combatté la battaglia del Colle dell’Assietta, uno degli episodi più eroici della storia piemontese, al culmine di lunghe tensioni tra francesi e piemontesi.

Le truppe del conte di Bricherasio, affiancate da milizie valdesi e da quattro battaglioni austriaci, resistettero con valore agli attacchi francesi, che si infransero contro le posizioni difensive disposte ad arco tra la Testa dell’Assietta e la Testa del Gran Serin. L’assalto fu violentissimo, ma respinto grazie anche al coraggio della Compagnia Granatieri delle Guardie e del Reggimento provinciale di Casale.

Alla fine, i francesi si ritirarono, lasciando sul campo oltre 5.300 caduti e 439 ufficiali, tra cui generali, brigadieri e colonnelli. Le perdite piemontesi furono decisamente più contenute: 7 ufficiali e 185 soldati, oltre a 2 ufficiali e 25 soldati austriaci.


Anche Chieri celebra la Festa del Piemonte

Nell’ambito della terza edizione della Festa del Piemonte promossa dal Consiglio Regionale, la Città di Chieri organizza per venerdì 18 luglio alle 21.15, nel cortile del Palazzo Comunale, lo spettacolo in lingua piemontese “El piasì d’esi piemunteis”, scritto e diretto da Franca Aiassa e Giuseppe Bordone. In scena: Mario Pavesio, Laura Fasano, Isabella Marra e Riccardo Artuffo. La colonna sonora sarà curata dal gruppo musicale Ij Sinch Broch, con brani di Fred Buscaglione e Gipo Farassino.

Ingresso gratuito. Programma completo disponibile sul sito del Comune di Chieri:
🌐 www.comune.chieri.to.it
📱 e sui canali social dell’amministrazione.

 

Finale nel Torinese per il Torneo Nazionale estivo degli Oratori

“TUTTINGIOCO” dal sapore olimpico a Robassomero

 

Premiato l’Oratorio Santa Caterina, il secondo dei cinque vincitori del progetto sociale promosso dal Centro Sportivo Italiano e da Fondazione Conad ETS, con il supporto di Conad Nord Ovest.

 

Aria di Olimpiadi nel territorio torinese: è la finale del progetto “TuttInGioco”, che a Robassomero (TO) ha incoronato vincitori i giovani atleti dell’Oratorio Santa Caterina. Sono stati loro i protagonisti – in particolare la squadra dei Gialli, che ha conquistato il gradino più alto del podio – della seconda sfida conclusiva del Torneo Nazionale estivo degli Oratori, disputata mercoledì 16 luglio. Si tratta della competizione che, a partire dal mese di giugno, ha visto confrontarsi in attività sportive e ludico-motorie i centri estivi organizzati da oratori e società sportive del progetto sociale “TuttInGioco”, promosso da Fondazione Conad ETS in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, con il comune obiettivo di rendere lo sport più accessibile per tutti, anche nel periodo estivo e con un’attenzione particolare alle famiglie in condizioni economiche svantaggiate.

Dopo il successo dei primi due anni, ha preso il via nell’estate 2025 la terza edizione del progetto, con il coinvolgimento di migliaia di giovani e 34 Comuni in tutta Italia, 51 oratori partecipanti e 1.800 voucher erogati per sostenere le famiglie.

Luglio è il mese delle finali del Torneo Nazionale estivo degli Oratori, che ha già festeggiato come primi vincitori gli atleti del CRE Leone, martedì 15 a Ravenna. Sono però cinque le finali dislocate in altrettante città della penisola, e ieri è stato il turno della festa ospitata a Robassomero.

Il pomeriggio sportivo ha preso il via con una sfilata “olimpica”, che ha segnato l’inizio di alcune ore di divertimento per bambine, bambini, ragazze e ragazzi partecipanti, oltre 40 e di età compresa tra i 5 e i 13 anni. Tanto impegno e volontà di dare il massimo nella sede dell’oratorio ospitante: gli atleti del centro estivo, divisi in squadre – ArancioniBluGialli e Verdi – e sulla base delle diverse fasce d’età, si sono confrontati in alcune rivisitazioni della “regina degli sport”, sotto lo sguardo attento di oltre 10 giovani animatori e della Presidente dell’Oratorio Santa Caterina e responsabile del centro estivo, Andrea Anna Carbonara.

Dopo aver intonato l’Inno di Mameli, gli atleti dell’Oratorio Santa Caterina hanno preso posto nelle diverse stazioni costruite appositamente per loro nel campo da calcio trasformato in impianto multisport. E poi via con la partenza degli sprint, per far salire la propria squadra nella classifica generale, e contemporaneamente la sfida nel lancio del vortex, e ancora il salto in lungo e la staffetta. Il pomeriggio si è concluso con le premiazioni e una sana merenda offerta dalla Cooperativa Conad Nord Ovest, sostenitrice del progetto.

«Siamo felici di aver rinnovato per il terzo anno consecutivo il nostro impegno nel portare sport e divertimento a migliaia di bambini e ragazzi in tutto il Paese, offrendo a tante famiglie un supporto anche nel periodo estivo, grazie ad oratori e società sportive – ha affermato Vittorio Bosio, Presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano –. Grazie alla preziosa collaborazione con Fondazione Conad ETS, “TuttInGioco” rappresenta non solo un’opportunità per praticare sport, ma anche un’occasione per trasmettere valori importanti come l’inclusione, l’attenzione e il rispetto dell’altro, la sana competizione. Questa terza edizione ci restituisce ancora una volta la forza dello sport come strumento formativo e relazionale, capace di generare esperienze significative che lasciano un segno dentro e fuori dal campo, promuovendo quei valori che da oltre ottant’anni ispirano l’azione del CSI».

«Siamo convinti che lo sport sia uno straordinario strumento di crescita, inclusione e aggregazione, soprattutto per le nuove generazioni. Attraverso il gioco e l’attività fisica si imparano regole, si costruiscono relazioni, si sviluppa il rispetto reciproco e si rafforzano i legami di comunità – ha dichiarato Maria Cristina Alfieri, Segretario Generale e Direttrice di Fondazione Conad ETS –. Il progetto “TuttInGioco” incarna appieno questi valori e, grazie alla preziosa collaborazione con il Centro Sportivo Italiano e all’impegno della rete dei nostri Soci e delle Cooperative sul territorio, come Conad Nord Ovest qui nel Torinese, rappresenta un’opportunità concreta per migliaia di bambini e ragazzi, in particolare per chi vive in condizioni di fragilità economica o sociale. Sostenere anche quest’anno questa iniziativa significa credere in uno sport accessibile, capace di generare esperienze educative autentiche, che lasciano un segno nella vita dei giovani partecipanti».

«Siamo orgogliosi di aver sostenuto anche quest’anno questa iniziativa, che non è solo un’esperienza sportiva, ma un vero percorso educativo, che trasmette messaggi fondamentali di solidarietà, uguaglianza e partecipazione attiva – ha aggiunto Luca Signorini, Presidente di Fondazione Conad ETS –. Vedere l’entusiasmo dei ragazzi coinvolti in tutta Italia è la conferma che stiamo andando nella direzione giusta, quella di uno sport aperto, accessibile e capace di fare la differenza nella vita delle persone. Questo progetto, peraltro, porta avanti un impegno a sostenere le comunità che i Soci e le Cooperative Conad perseguono da oltre 60 anni, confermando il Sistema Conad come un attore capace di migliorare il benessere dei territori in cui opera».

Prima della merenda offerta ai bambini presenti, il Socio di Conad Nord Ovest, Andrea Porro, ha consegnato una medaglia in ricordo della giornata a tutti i partecipanti e ha premiato i 20 migliori giovani atleti consegnando a ciascuno una Carta Prepagata Fondazione Conad ETS del valore di 50 euro, un riconoscimento per ribadire la vicinanza della Cooperativa nel sostenere le realtà locali e il tessuto sociale del territorio.

«Siamo profondamente orgogliosi di aver sostenuto anche quest’anno TuttInGioco, un progetto che va ben oltre lo sport: è un’esperienza educativa, inclusiva e comunitaria che parla al cuore delle persone, soprattutto dei più giovani. Crediamo che iniziative come questa rappresentino concretamente il nostro modo di essere presenti sul territorio: con attenzione, ascolto e volontà di contribuire al benessere collettivo. Vedere bambini e ragazzi impegnati, sorridenti, uniti dal gioco e dallo spirito di squadra, ci ricorda quanto sia importante creare occasioni di incontro, crescita e condivisione, soprattutto in un momento storico in cui il senso di comunità ha bisogno di essere rafforzato. Come Conad Nord Ovest, insieme ai nostri Soci, ci impegniamo ogni giorno a sostenere le realtà locali, a promuovere la partecipazione attiva e a costruire legami duraturi con le persone e i territori in cui operiamo.» ha dichiarato Andrea Porro, Socio di Conad Nord Ovest.

Presenti nella sede dell’oratorio e pronti a congratularsi con i giovani atleti anche Maurizio Caterina, Coordinatore dell’attività sportiva del CSI Subalpino, e il diacono della Diocesi di Torino Domenico Nardella.

«È il primo anno in cui partecipiamo al progetto “TuttInGioco” e siamo felici di aver potuto offrire grazie ai voucher erogati una possibilità in più a tante famiglie – ha dichiarato Maurizio Caterina, Coordinatore dell’attività sportiva del CSI Subalpino –. Siamo poi felici della vittoria dell’Oratorio Santa Caterina, che da anni collabora con il nostro Comitato e condivide appieno i valori di cui questo progetto vuole farsi portavoce, in primo luogo l’inclusione».

Il Torneo Nazionale estivo degli Oratori ha dunque già premiato i vincitori di Ravenna e Robassomero (TO), mentre sono altre tre le città pronte ad accogliere le finali. Venerdì 18 luglio in programma la festa sportiva di Lecco; poi sarà il turno di Mesagne (BR), giovedì 24 luglio, e infine di Ponte Pattoli (PG), che chiuderà le finali venerdì 25 luglio.

 

Fondazione Conad ETS è un ente del Terzo Settore istituito per volontà di Conad, prima insegna italiana della Grande Distribuzione. Nasce per mettere a fattor comune le iniziative di sostenibilità sociale e ambientale sostenute dalle 5 Cooperative associate a Conad (Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A) sui territori di riferimento, valorizzandole e sviluppandone di nuove su scala nazionale. La finalità della Fondazione è filantropica: obiettivo di ogni intervento è l’impegno per il bene comune, il supporto alle comunità, la promozione di una cultura di sistema.

www.fondazioneconadets.it Corso Como, 15 – Milano

Ufficio stampa: Laura Quattrocchi +39 348 8715526  laura@quattrocchicomunicazione.it