ilTorinese

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

SABATO 19 OTTOBRE

 

Sabato 19 ottobre
RABBIT INHABITS THE MOON
MAO – apre la mostra

In occasione del 140° anniversario dell’Accordo diplomatico tra Corea e Italia, il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, in partnership con il Nam June Paik Art Center (Corea), con la Fondazione Bonotto (Colceresa, VI) e con il supporto della Korea Foundation, presenta il progetto espositivo Rabbit Inhabits the Moon, a cura di Davide Quadrio, direttore del Museo, e Joanne Kim, critica e curatrice coreana, con Anna Musini e Francesca Filisetti. L’esposizione si avvale anche della consulenza curatoriale e scientifica di Manuela Moscatiello, Kyoo Lee e Patrizio Peterlini.

Rabbit Inhabits the Moon intende attivare un dialogo dinamico che riflette l’evoluzione del paesaggio culturale e artistico dei due Paesi, in particolare rileggendo l’eredità di Nam June Paik e la sua influenza sulle generazioni contemporanee.

Opere video, installazioni e nuove produzioni di artisti coreani, provenienti dalla collezione del Nam June Paik Art Center saranno accostate ad alcune tra le principali opere di Paik, molte delle quali in prestito dalla Fondazione Bonotto (Colceresa, VI), e a preziosi manufatti tradizionali provenienti da importanti musei nazionali e internazionali.

La mostra

Il progetto espositivo presenta 17 opere di Nam June Paik, fra cui l’installazione Rabbit Inhabits the Moon, che dà il titolo alla mostra, Plexiglass Cello TVFluxus Island in Décollage Ocean HumanEcce Homo e Zen for Head, oltre a 5 installazioni di sei artisti coreani contemporanei – Sunmin Park, Ahn Kyuchul, Unmake Lab, eobchae × Ryu Sungsil, Shiu Jin e Jesse Chun, e una nuova produzione di Park Jiha.

Il percorso è poi punteggiato da preziosi manufatti legati agli aspetti filosofici e rituali della tradizione culturale e artistica coreana, fra cui uno specchio in bronzo a otto lobi di epoca Goryeo, una bottiglia piriforme in gres del XV secolo e la Moon-jar di Kwon Dae-sup del 1952, giunti in prestito da prestigiosi musei d’arte asiatica in Italia e in Europa, tra cui il Museée national des Arts asiatiques Guimet di Parigi, il Museo E. Chiossone di Genova e il Museo delle Civiltà di Roma.

Proprio dal Museo E. Chiossone proviene anche l’Avalokitesvara Watermoon (XIV secolo), un raffinato dipinto su seta che potrà essere eccezionalmente esposto grazie al delicato restauro promosso in occasione della mostra.

Una sezione particolare del percorso a cura di Kyoo Lee sarà poi dedicata all’esplorazione della cultura sciamanica coreana in relazione alla figura di Nam June Paik, mentre una sala di consultazione sarà dedicata all’approfondimento degli artisti contemporanei su progetto dell’architetta coreana Kun-Min Kim.

Sabato 19 ottobre ore 9:45
LUNGO LE RIVE DEL PO
Palazzo Madama – attività per famiglie con bambini 5-13 anni

Oltre alla visita della mostra, le famiglie con bambini possono usufruire di una passeggiata lungo le sponde del Po in compagnia della guida naturalistica Alice Cimenti che li accompagnerà nella scoperta dell’habitat fluviale e della città osservata da una inedita prospettiva. Si osserveranno gli abitanti del fiume (piante e animali) per capire insieme come riconoscerli facendo attenzione agli elementi del loro habitat.

Il percorso ad anello ha una lunghezza di circa 4 km e permette di esplorare il lungo fiume e di osservare il Po dalla passarella

È necessaria la presenza di adulti accompagnatori.

Ritrovo nello spiazzo pedonale al fondo di Corso San Maurizio / angolo via Napione. Partenza alle ore 9.45.

Conclusione alle ore 13.00 al punto di ritrovo iniziale.

In caso di maltempo l’escursione sarà annullata attraverso una mail di comunicazione.

Prenotazione obbligatoria: t. 011.4429629 (lun.-ven. 09.30 – 13; 14 – 16);

madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Sabato 19 ottobre ore 11
TALK CON ANNA ONESTI
MAO – Attività in occasione della mostra “La carta Hanji e gli aquiloni, opere dell’artista Anna Onesti” in corso dal 18 ottobre al 1 dicembre presso il Castello di Moncalieri, organizzata per festeggiare i 140 anni delle relazioni diplomatiche Italia/Corea.

La carta coreana nota con il nome di Hanji (한지) (da Han “Corea” e ji “carta”) ha un’origine così antica e un procedimento di produzione così particolare da connotare, con la sua presenza, la cultura e la vita coreana.

Questa carta detta anche “carta dei mille anni” è stata utilizzata da Anna Onesti per creare degli aquiloni, creazioni di forme contemporanee ma ispirate ad antiche tipologie legate alla tradizione coreana, come gli aquiloni scudo e gli aquiloni con il foro centrale. Il talk tratterà delle principali tappe della diffusione della carta Hanji in Italia e del suo utilizzo da parte degli artisti e dei restauratori.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. Tagliandi per accedere in distribuzione dalle 10.30.

Sabato 19 ottobre ore 16

WORKSHOP DI PRODUZIONE DELLE LANTERNE DI LOTO

MAO – laboratorio per ragazzi e adulti

L’Istituto Culturale Coreano in Italia e il Museo Arte Orientale di Torino (MAO) regalano al pubblico un’occasione per poter produrre con le proprie mani le tradizionali Lanterne di Loto Coreane!
Nelle giornate del 19 e 20 ottobre si terranno due workshop organizzati dall’Istituto Culturale Coreano e dal Yeondeunghoe (Festival delle lanterne) dell’Ordine Buddista Coreano Jogye, in cui i partecipanti potranno creare delle lanterne di loto. La luce delle lanterne simboleggia, infatti, l’amore e la saggezza che illuminano l’oscurità causata dall’avidità e dalla caparbietà dell’uomo.

Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria a maodidattica@fondazionetorinomusei.it 

specificando nell’oggetto ‘Laboratorio Lanterne’

DOMENICA 20 OTTOBRE

Domenica 20 ottobre ore 11

WORKSHOP DI PRODUZIONE DELLE LANTERNE DI LOTO

MAO – laboratorio per ragazzi e adulti

L’Istituto Culturale Coreano in Italia e il Museo Arte Orientale di Torino (MAO) regalano al pubblico un’occasione per poter produrre con le proprie mani le tradizionali Lanterne di Loto Coreane!
Nelle giornate del 19 e 20 ottobre si terranno due workshop organizzati dall’Istituto Culturale Coreano e dal Yeondeunghoe (Festival delle lanterne) dell’Ordine Buddista Coreano Jogye, in cui i partecipanti potranno creare delle lanterne di loto. La luce delle lanterne simboleggia, infatti, l’amore e la saggezza che illuminano l’oscurità causata dall’avidità e dalla caparbietà dell’uomo.

Partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria a maodidattica@fondazionetorinomusei.it 

specificando nell’oggetto ‘Laboratorio Lanterne’

 

Domenica 20 ottobre ore 16

PRESENTAZIONE DI YEONDEUNGHOE (FESTIVAL DELLE LANTERNE)

MAO – talk

La talk approfondisce i significati e la spiritualità del Festival delle Lanterne di Loto, parte integrante della cultura coreana da più di mille anni e riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale Nazionale nel 2012 e Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel 2020.

Questo affascinante Festival, noto in coreano come 𝙔𝙚𝙤𝙣𝙙𝙚𝙪𝙣𝙜𝙝𝙤𝙚, si ispira all’importante celebrazione coreana in onore del giorno della nascita di Buddha. Le lanterne di loto portano con sé un significato spirituale profondo, rappresentando la luce che illumina le anime oscurate dall’avidità e dalla caparbietà.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

MARTEDI 22 OTTOBRE

 

Martedì 22 ottobre ore 17.30
IL GIOCO DI RUOLO E LE SUE POTENZIALITÀ: DISCIPLINE A CONFRONTO
MAO – talk in collaborazione con Departments & Dragons – UniTO

Il gioco di ruolo è un gioco di narrazione condivisa in cui alcuni giocatori rappresentano il loro alter ego in un mondo immaginario le cui vicende sono orchestrate da un master o narratore, ed è un fenomeno culturale che va oltre l’intrattenimento, offrendo un potente strumento di creatività e riflessione. Grazie alla co-creazione collettiva, i partecipanti influenzano direttamente la narrazione, sviluppando competenze sociali, empatiche e strategiche. Una conferenza interdisciplinare vedrà esperti di neuroscienze, legge, filosofia e medicina confrontarsi sulle potenzialità del GdR nei rispettivi campi. Nelle neuroscienze, il GdR viene utilizzato per studiare il comportamento umano e migliorare soft skills; in ambito legale, consente simulazioni di casi complessi; in filosofia, aiuta ad esplorare dilemmi etici, mentre in medicina supporta la formazione su comunicazione e gestione dello stress.

Partecipazione gratuita fino a esaurimento posti disponibili.

 

 

MERCOLEDI 23 OTTOBRE

Mercoledì 23 ottobre

SERGIO UNIA. IN ASCOLTO

Palazzo Madama – apre la mostra

L’esposizione presenta il lavoro artistico dello scultore monregalese Sergio Unia (Roccaforte Mondovì, 10 marzo 1943) grazie a una selezione di opere che trovano nel giardino del Castello degli Acaja una specifica risonanza, legata ai resti antichi, alla natura, al mutare del tempo e al paesaggio.

Il progetto nasce su iniziativa della Fondazione CRC, nell’ambito del progetto Donare.

Le tredici sculture in bronzo di Unia toccano alcuni dei temi universali sviluppati dall’artista – quali il rapporto con la natura, l’antico, l’infanzia e i giochi dell’adolescenza – facendo emergere la sua poetica figurativa, nutrita di classicità eppure fortemente contemporanea.

Ingresso incluso nei biglietti delle collezioni.

 

 

 

GIOVEDI 24 OTTOBRE

 

Giovedì 24 ottobre ore 16.30
DIVINITÀ E MITI, L’HINDUISMO NELLE COLLEZIONI DEL MAO
MAO – visita guidata speciale condotta dal prof. Alberto Pelissero in occasione di Divali

ATTIVITA’ FUORI SEDE a cura dei Servizi Educativi del MAO Museo d’Arte Orientale

In collaborazione con Unione Induista Italiana, UIT-Sanjivani, Coordinamento Spontaneo Divali

In occasione del Divali, la festa indiana delle luci, il Professor Alberto Pelissero – docente di Filosofie, religioni e storia dell’India e dell’Asia Centrale e di Lingua e letteratura sanscrita presso l’Università di Torino – accompagna il pubblico alla scoperta della statuaria dall’India e dal Sud Est asiatico nelle collezioni del MAO, tra rappresentazioni di divinità e di miti, che trascendono il tempo e permettono di affacciarsi sull’immensa ricchezza di una cultura millenaria e viva.

Visita guidata gratuita, ingresso secondo normali tariffe.

Prenotazione obbligatoria t. 011.4436928 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Assunzioni in sanità, i dati dell’Osservatorio

«Entro due mesi l’Osservatorio sulle assunzioni incontrerà tutte le Aziende sanitarie per approfondire ulteriormente le esigenze che riguardano i fabbisogni del personale sanitario».


Lo hanno annunciato  il presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi al termine della riunione dell’Osservatorio sulle assunzioni del personale sanitario, nel corso della quale sono stati presentati i dati aggiornati delle assunzioni e il cronoprogramma in vista dei prossimi mesi.

L’accordo tra Regione, sindacati, aziende sanitarie e atenei piemontesi siglato a luglio del 2023 prevedeva la predisposizione da parte delle Aziende sanitarie di un’analisi dello status delle esternalizzazioni, per definire progetti di re-internalizzazione pari ad almeno al 20% della quota complessiva su base regionale, quantificata in 136 milioni di euro entro dicembre 2024.

L’obiettivo, in base ai dati aggiornati a settembre del 2024, è stato raggiunto al 92% con progetti di re-internalizzazioni che hanno determinato un risparmio di oltre 25 milioni di euro.

I DATI DELLE ASSUNZIONI AL 30 SETTEMBRE

Da luglio 2023 a settembre 2024 sono state assunte nella sanità piemontese, al netto del turn over, 1273 persone.

Di queste 980 (65% dell’obiettivo) sono personale del comparto, e in particolare si tratta di 434 figure nel ruolo sanitario, 364 nel ruolo socio-sanitario, 182 nel ruolo tecnico, professionale, amministrativo.

Per quanto riguarda la dirigenza, finora sono state assunte 293 persone (59% dell’obiettivo), di cui 199 medici, veterinari, odontoiatri, 74 della dirigenza sanitaria non medica, 20 della dirigenza professionale, tecnica ed amministrativa.

Questa operazione è avvenuta in un cont

esto che tiene conto delle rinunce da parte di un rilevante numero di operatori sanitari vincitori di concorso e del ricorso al Tar relativo al concorso per 226 posti da infermieri che in parte hanno rallentato il percorso di assunzioni.

In questo contesto incide positivamente la legge regionale 19/24 che proroga le graduatorie del servizio sanitario, consentendo alle aziende sanitarie di avere a disposizione, per un ulteriore anno, un importante numero di candidati idonei rapidamente contrattualizzabili, senza dover procedere ad un concorso che determinerebbe ulteriori costi.

«L’Osservatorio è uno strumento utile che sta dando buoni risultati. Proprio per questo abbiamo deciso di intensificare gli incontri approfondendo con le singole aziende le questioni che sono emerse nel corso dell’incontro di oggi – sottolinea l’ assessore alla Sanità Federico Riboldi. In un anno abbiamo assunto 1.273 persone: sono numeri assolutamente positivi che assieme alle maggiori risorse ottenute con il riparto del fondo sanitario, l’aumento dei fondi Inail per l’edilizia sanitaria e le risorse che in Conferenza delle Regioni puntiamo ad ottenere grazie al maggior stanziamento del Governo a favore della sanità ci consentono di affrontare con più serenità i principali problemi che sono al centro della nostra agenda di lavoro».

La stagione è iniziata! ValleBelbo Sport protagonista dell’Interclub TDN

Bike Pride 2024, la strada come bene collettivo, sicuro, accessibile

La Democrazia dello spazio pubblico

Domenica 20 ottobre 2024

PARCO RUFFINI (lato corso Rosselli)

 

La XIII edizione della manifestazione in bicicletta per le strade di Torino,

organizzata da “FIAB Torino Bike Pride” passerà da Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita, Lingotto

 

Ore 14 parata, partenza

(Dalle ore 11 attività, stand, tesseramento 2025 e magliette)

 

Domenica 20 ottobre, torna il “Bike Pride” la più grande parata di biciclette per le vie della città organizzata dall’associazione FIAB Torino Bike Pride, con il Patrocinio del Comune di Torino, e che quest’anno giunge alla XIII edizione.

 

Come da tradizione, il “Bike Pride” è un momento di festa collettiva di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto e chi per un giorno vuole sperimentarla in una città a prova di ciclabilità. Ogni edizione è anche dedicata a un tema di grande attualità su cui riflettere e su cui avanzare richieste e proposte all’amministrazione e alla cittadinanza tutta. Tema del 2024 è: “Democrazia dello spazio pubblico. La strada come bene collettivo, sicuro, accessibile”.

 

L’invito alla città è di pedalare insieme per rivendicare una mobilità a Torino più accessibile dove gli spazi pubblici siano distribuiti equamente tra tutte le persone. Significa riconoscere che anche la strada è un luogo di uguaglianza che appartiene alla collettività, in cui potersi muovere in sicurezza, organizzare attività sociali e comunitarie, ma anche in cui coltivare l’autonomia della mobilità delle bambine e dei bambini garantendo l’accessibilità alle scuole in sicurezza, a piedi o in bicicletta.

L’obiettivo è migliorare la qualità degli spostamenti in città, potenziare tutte le alternative all’auto privata, aumentare le strade scolastiche e i servizi e le infrastrutture per la mobilità attiva.

Per una città che rifletta le diverse esigenze di chi la abita, a partire dalle persone più vulnerabili, per una condivisione e una distribuzione equa dello spazio pubblico.

Infine, ultimo non per importanza, la transizione verso la neutralità climatica entro il 2030 come previsto dal Climate City Contract obiettivo dal quale non si deve prescindere.

 

Novità di quest’anno: la partenza e l’arrivo del Bike Pride sarà il Parco Ruffini, lato corso Rosselli, e si snoderà in un percorso ad anello su strade chiuse al traffico motorizzato e sarà di circa 14 km: passando per Pozzo Strada, Borgo San Paolo, Crocetta, Santa Rita, Lingotto.  Qui la mappa del percorso

 

La partenza della parata è alle 14, ma sin dalle 11 al Parco Ruffini ci saranno attività, stand, tesseramento 2025 e magliette.

La partecipazione alla pedalata è libera e non richiede iscrizione, ma si invitano i partecipanti a sostenere FIAB Torino Bike Pride considerando la possibilità di tesserarsi per l’anno 2025 e con le magliette dell’edizione 2024.

INFO UTILI

Si invitano le persone con bambini/e a posizionarsi alla testa del corteo: questo permetterà all’organizzazione di adeguare ancora meglio l’andatura al passo dei più piccoli.

 

Il tema di quest’anno verrà presentato e lanciato in una conferenza stampa il 17 ottobre alle 12:00 da Urban Lab (Piazza Palazzo di Città, 8/f, Torino)

 

Gabri, ti pensiamo a ogni pedalata

Il 1° aprile 2023 Gabriele Del Carlo, 39 anni, ha perso la vita in un incidente in montagna. Sempre in prima fila ai Bike Pride, è stato uno dei soci fondatori di FIAB Torino Bike Pride. Per ricordare il suo impegno, l’associazione con il patrocinio della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile ha avviato un premio di tesi di laurea sui temi della mobilità attiva. Le candidature possono essere inviate fino al 31 marzo 2025. Per partecipare maggiori informazioni qui.

 

Per sostenere l’organizzazione dell’evento, si può fare una donazione o rinnovare il proprio tesseramento a FIAB Torino Bike Pride per l’anno 2025:

https://bikepride.net/tesseramento/

https://bikepride.net/donazioni/

 

L’evento è organizzato con la collaborazione di Croce Verde Torino per l’assistenza; Bici-t per cargo bike e logistica; Future Parade, To Roller, Andrea de I Lestofanti per l’animazione; Anas (Shamss Collective).

Infine un grazie speciale alle volontarie e ai volontari.

Per info, proposte e collaborazioni per l’evento: info@bikepride.net / www.bikepride.net

 

Link sito con pagina dell’evento: https://bikepride.net/parata/bike-pride-2024/

Evento Facebook: https://fb.me/e/5OrsbBIbL

Post Instagram: https://www.instagram.com/bikepride_torino/p/DAqpXV-t3SR/

Foto LORENZO ATTARDO

Il Piemonte partecipa al III Festival delle Regioni

Dopo il grande successo della seconda edizione promossa dal 30 settembre al 2 ottobre 2023 a Torino e in Piemonte, il Festival l’Italia delle Regioni, ideato dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome, quest’anno si terrà nella città di Bari, crocevia di innovazione e sviluppo. Sarà dunque la Regione Puglia a ospitare, dal 19 al 22 ottobre prossimj, la Regione Piemonte e tutti gli altri enti territoriali che compongono il Bel Paese.

La manifestazione si svolgerà nei prestigiosi teatri Piccinni, Petruzzelli e Margherita e abbraccerà l’intera Bari vecchia, trasformandola in un vero e proprio palcoscenico diffuso. Numerosi spazi iconici, tra cui piazza del Ferrarese, la Muraglia, il Fortino, il Teatro Kursaal Santalucia e la sala Zonno si animeranno di iniziative capaci di integrare la storia e la cultura delle diverse regioni. In tema con il clima dell’iniziativa #azzeriamoledistanze, il Piemonte presenterà il progetto “La via Francigena for all” e l’anteprima del programma delle Universiadi 2025.

La terza edizione del Festival ha come titolo “La Regione del futuro tra digitale e green. Quali competenze per azzerare le distanze?”. Il Presidente Alberto Cirio rappresenterà la Regione Piemonte dalla cerimonia di apertura che si terrà nel pomeriggio di domenica 20 ottobre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fino a quella di chiusura di martedì 22 ottobre con Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ad accompagnare le quattro giornate un programma Off destinato al pubblico generalista che si svolgerà nel villaggio delle Regioni, uno spazio dedicato agli eventi per valorizzare e promuovere il territorio italiano.

L’apertura del villaggio, sabato 19 ottobre alle ore 18, darà il via al Festival che proseguirà con Region Talks di carattere istituzionale, in cui i Presidenti delle Regioni dialogheranno con i ministri, e Vision Meetings, in cui stakeholder e istituzioni si confronteranno con i giovani su cinque tematiche, transizione digitale e intelligenza artificiale tra opportunità e rischi; Green, cambiamenti climatici, transizione energetica, sport, salute e benessere, i mestieri del futuro, le nuove competenze per la Pubblica amministrazione.

Lunedì 21 ottobre dalle ore 15 alle ore 16.20 l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi interverrà al vision meeting “ Transizione energetica. Paesi a confronto”. All’incontro, moderato e introdotto dall’Energy Expert dell’Ambasciata di Danimarca in Italia, Enrico Carloni, interverranno l’assessore alla Regione Puglia Alessandro Delli Noci, Tommaso Bisoffi di Agesxi, Edoardo Lubin cofondatore e segretario generale di Aware e Nicola Melpignano, ceo di Green Polyols.

Il Piemonte sarà presente con uno spazio a tema “Piemonte the place to experience” nel quale verranno distribuiti materiali informativi, gadget per grandi e piccini e proiettati filmati promozionali del territorio.

Mara Martellotta

La Famija piemonteisa di Roma compie 80 anni

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il prof. Quaglieni

La Famija piemonteisa di Roma compie 80 anni perché essa nacque pochi mesi dopo la liberazione di Roma del 4 Giugno 1944, quando il nuovo ministro del Tesoro Marcello Soleri – antifascista liberale fedelissimo di Giolitti – diede vita al sodalizio che avrebbe raccolto il fior fiore dei piemontesi che si erano trasferiti nella capitale per viverci o per esercitare funzioni pubbliche o private di rango. Era un’idea che si sarebbe potuta realizzare dopo il trasferimento della capitale a Roma nel 1870 con la nascita di nuovi quartieri romani, come il Prati, abitato prevalentemente da piemontesi.

La morte nel 1945 di Soleri non fu di ostacolo alla rapida crescita dell’associazione che fu presieduta dall’ing.   Mario Fano a cui succedette Luigi Einaudi governatore della Banca d’Italia e poi ministro e infine presidente della Repubblica.  Un altro presidente importante fu Giuseppe Pella economista biellese e presidente del Consiglio nel 1954. Presidente di spicco anche fu Adolfo Sarti, ministro di origini cuneesi anche lui democristiano come Pella. Furono presidenti anche i ministri liberali Renato Altissimo e Valerio Zanone. Eminenza grigia che volle essere soltanto vicepresidente, fu Renzo Gandolfo, un manager con forti interessi per la cultura piemontese il quale realizzò a Torino il Centro di studi piemontesi. Non vanno tuttavia dimenticati i nomi di Manlio Brosio, di Vittorio Badini Confalonieri e di Federico Chabod che incaricò lo storico siciliano Rosario Romeo di scrivere nel 1961 sul Conte di Cavour nel centenario dell’Unità d’Italia. Romeo trasse da quell’invito l’idea di scrivere l’immensa biografia in tre volumi del gran conte.

Alla Famija Piemonteisa si respira aria di Piemonte, ma non si è mai caduti nel piemontesismo.

L’attuale presidente, il giornalista radiofonico Enrico Morbelli, ne è la dimostrazione: un piemontese quasi sempre vissuto a Roma che ha mantenuto la casa di campagna in Piemonte dove torna ogni anno. Il Segretario generale Francesco Ugolini è l’anima organizzativa del sodalizio.

La Famija ebbe una sede sontuosa in cui si tennero memorabili convegni e sfarzose feste. Poi i costi si rivelarono impossibili da sostenere. Fu Valerio Zanone a chiudere la sede e a trovare un accordo con le diverse associazioni regionali esistenti a Roma che decisero di chiedere al sindaco Veltroni una sede da condividere. Per un certo periodo la Famija divenne l’associazione Piemontesi a Roma, perdendo un po’ del suo smalto storico. Il recupero dell’ antica denominazione piemontese è merito del presidente Morbelli.  Un numero alto e qualificato di piemontesi, orgogliosi delle proprie radici, che vivono a Roma, sentono la Famija come una sorta di “altera domus” subalpina nella capitale. Essa realizza ogni anno un’intensa attività culturale, dedicandosi al ricordo storico dei piemontesi illustri del passato e alla presentazione di libri di autori piemontesi, pur senza chiusure aprioristiche. Mario Soldati negli anni in cui si dedicò al cinema e visse a Roma, era solito dire che respirare un po’ di aria piemontese alla Famija e recarsi alla stazione Termini per tornare a Torino erano le sue massime aspirazioni di torinese costretto a vivere in una città che non amava, perché troppo identificata col fascismo vecchio e nuovo.

In via Sacchi targa dedicata a Bobbio

A vent’anni dalla scomparsa di Norberto Bobbio – (1909-2004) –  venerdì 18 ottobre 2024 alle ore 11.00 si terrà la cerimonia di scoprimento di una targa sulla facciata dello stabile di via Paolo Sacchi 66 dove il filosofo visse al quarto piano, spazio trasformato oggi in una foresteria per studenti.

 

All’iniziativa della Città di Torino e del Centro studi Piero Gobetti di cui il filosofo fu a lungo presidente e a cui ha lasciato gran parte della sua biblioteca interverranno Marco Revelli, presidente del Centro stesso; Maria Grazia Grippo – presidente del Consiglio comunale di Torino e della Commissione Toponomastica – Marco Bobbio, figlio del filosofo; Cristina Savio della Circoscrizione 1

Al  Gobetti “L’origine del mondo, ritratto di un interno”

Debutta al teatro Gobetti martedì 22 ottobre alle 19.30 la pièce teatrale “L’origine del mondo, ritratto di un interno”, scritto e diretto da Lucia Calamaro, che ne ha curato anche le scene, i costumi, il disegno e le luci.

Lo spettacolo indaga la coscienza di una persona in lotta con la depressione, ed è prodotto dal Teatro di Roma, Teatro Nazionale, è interpretato da Concita de Gregorio, Carolina Rosi e Mariangeles Torres.

“L’origine del mondo, ritratto di un interno” rimarrà in scena al teatro Gobetti per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino fino a sabato 26 ottobre prossimo.

Fin dagli esordi la scrittura di Lucia Calamaro ha infranto diversi tabù. A quindici anni dal debutto “L’origine del mondo” si conferma un classico teatrale dei nostri tempi, uno di quei testi intorno al quale si sono addensati un immaginario e un riscontro fortissimi.

“Di fronte al tempo- racconta la regista Lucia Calamaro- alle crisi, alle mutazioni esistenziali. Magari sotto pressione, impotente, spesso isolato. Comunque inadeguato al rapporto, ma lo stesso presente. Decisamente depresso e si vede, uno fa fatica, però vive, trova strategie, si inventa. Si tratta di reagire. O al meglio adattarsi. Come si sta si fronte alle cose, quando peggio del rapporto con Uno, c’è solo il rapporto con gli altri? Lo sappiamo? Lo possiamo sapere? Esiste un Io generico guida? Non so, non mi pare. Da qui non mi azzardo alla teoria. Passiamo allo studio di un caso. Concita vive in un temporaneo autoricovero, lo ha scelto e non esce più. Da qui, dalla tana constata che lei di umano ne conosce veramente solo uno, convivono nello stesso corpo e a volte si distrae anche da lui. Se lo perde non lo capisce. Questa relazione fluttuante e disattenta spesso fa sì che non si ritrovi a essere contemporanea neanche a se stessa. Un convivente, anche lui familiarizzante con l’umano di Concita, la richiama a lei e al tempo, la figlia Alice, che rappresenta il suo Atlante domestico. Tanto che a volte uno si chiede chi ha messo al mondo chi. Nella casa in cui si muove con sua figlia, temporaneamente rinchiuse in cerca di un senso latitante, appaiono figure della soglia, abitanti del dentro-fuori che irrompono e agiscono. Figure queste tutte animate dalla stesa volontà, tirarla fuori. Si avvicendano sulla scena, strappando alla loro intimità duettistica, l’analista di Concita e sua madre Lucia. Gente che sta più fuori che dentro, ma a volte anche troppo dentro troppo fuori.

Ma che ne sanno loro della fatica necessaria a sondare gli intrecci traumatici nascosti nelle geometrie del profondo? Indago la coscienza di una persona in lotta con la depressione. Ne uscirà ma non sarà facile. […] Esploro gli stati d’animo mortificati di una figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia, tratteggio l’indifferenza, la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri, di quelli che si trovano a gestire una persona depressa ma non si sa come. Intanto diversamente, ma certo si vive. In fondo da cosa è composta la vita di un essere umano? Un corpo e il suo andazzo, una mente e i suoi rovelli, le cose e la necessità di gestirle e poi gli altri, tutti gli altri, sotto forma di affetti , rivali, problemi, salvezza, ristoro, legami, vantaggi, limiti”.

Gobetti, via Rossini 8 Torino

Teatro di Roma, Teatro Nazionale

Orario spettacoli martedì giovedì e sabato ore 19.30, mercoledì e venerdì ore 20.45.

Mara Martellotta

(H)Open Day sulla Menopausa: linea diretta con gli specialisti dell’ospedale Sant’Anna

Venerdì 18 ottobre 2024 si celebra la Giornata mondiale per la Menopausa.

L’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, da sempre l’ospedale per la salute della Donna, intende farsi promotore di una maggior coscienza e conoscenza delle problematiche che possono accompagnare questo delicato periodo della vita. Il 18 ottobre dalle ore 8 alle ore 16 le cittadine potranno chiamare allo 011 313 5960 e potranno parlare con il Team di medici specialisti dell’Ambulatorio dei Disturbi della Menopausa della Ginecologia e Ostetricia 1 universitaria (diretta dalla professoressa Chiara Benedetto), che offriranno consulenze telefoniche. In occasione della Giornata mondiale della Menopausa, l’ospedale Sant’Anna di Torino e la Fondazione Onda ETS organizzano la seconda edizione dell’(H) Open Day sulla Menopausa, coinvolgendo gli ospedali con il Bollino Rosa. L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare le donne sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e sulle strategie comportamentali, diagnostiche e terapeutiche che consentono, non solo di migliorare i disturbi che connotano le problematiche a breve termine, ma anche di prevenire e/o ridurre le complicanze a medio-lungo termine, come le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi e le demenze.
«Quello che emerge dall’indagine “La menopausa nella vita delle donne”, che abbiamo realizzato in collaborazione con l’Istituto di ricerca Elma Research, intervistando 600 donne tra i 45 e i 55 anni, è che è un tema in cui l’informazione c’è, ma rimane superficiale e le donne convivono passivamente con i sintomi di questa fase di grande cambiamento. Con l’allungamento dell’aspettativa di vita, la donna oggi ha la prospettiva di trascorrere in menopausa circa trent’anni: un lungo periodo in cui una corretta informazione, un’attenta prevenzione ed un adeguato trattamento dei sintomi, quando necessario, possono contribuire significativamente a migliorare la qualità della vita limitando l’impatto delle malattie croniche degenerative» dichiara Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS.
Dai dati dell’indagine si evince che il 56 per cento delle donne ritiene di avere un livello di informazione medio-alto rispetto al tema della menopausa e le informazioni sono principalmente raccolte attraverso esperienze di amiche e familiari (74 per cento), consultazione di siti internet di informazione (62 per cento) e dialogo con figure professionali (ginecologo 65 per cento e MMG 39 per cento). Se oggi la comunicazione passa spesso tramite canali non medici (quali passaparola e internet) ed attraverso canali medici che si approcciano solo reattivamente alla menopausa, per il futuro le donne desidererebbero un appoggio maggiore da parte delle figure sanitarie, in primis ginecologo, MMG e farmacista attraverso un coinvolgimento proattivo.
La menopausa è vissuta come portatrice di grandi cambiamenti per il 73 per cento delle intervistate: di fatto la sintomatologia ad essa associata colpisce la maggior parte delle donne, con i disturbi del sonno (76 per cento), le vampate di calore o sudorazione eccessiva (73 per cento) e la stanchezza (73 per cento) che rappresentano quelli più frequenti. I sintomi sono inoltre spesso severi, con conseguente impatto medio-alto sulle diverse sfere di vita per circa il 50 per cento delle donne: l’aspetto sessuale, fisico ed il benessere psicofisico sono le sfere maggiormente impattate.
Tuttavia, circa la metà delle donne non assume alcun rimedio per prevenire o far fronte alla sintomatologia, ritenendola sopportabile oppure considerando la menopausa come una normale fase della vita che non richiede trattamenti particolari. Il 54 per cento delle donne che soffre di vampate di calore o di sudorazione eccessiva ne soffre in modo moderato-severo, con conseguente senso di imbarazzo (55 per cento) e preoccupazione (46 per cento). Le vampate severe spesso non si presentano in modo isolato, ma si associano ad uno spettro di numerosi altri sintomi legati alla menopausa e ciò amplifica inevitabilmente il senso di solitudine percepito nel far fronte a questa fase di vita, il desiderio di essere maggiormente seguite a livello medico e l’impatto negativo sulla qualità di vita, in tutte le sue sfere. Nonostante ciò, anche a fronte di vampate severe, la quota di donne che arriva ad assumere prodotti per far fronte a questo sintomo rimane limitata (solo il 55 per cento tra chi ne soffre in modo severo ed il 40 per cento tra chi ne soffre in modo moderato).
Le oltre 160 strutture del network del Bollino Rosa che hanno aderito all’(H) Open Day offriranno gratuitamente servizi clinico-diagnostici ed informativi alla popolazione femminile, quali consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiali informativi nelle aree specialistiche di cardiologia, diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, psichiatria, reumatologia e senologia.
Per l’occasione verrà distribuito negli ospedali l’opuscolo informativo “Vampate di calore In menopausa – molto più di un disturbo fastidioso”, disponibile anche in formato elettronico sul sito www.fondazioneonda.it nella sezione “Pubblicazioni”.
A partire dal 7 ottobre tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti.
Fondazione Onda ETS dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa. Il network, composto da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda ETS nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
L’iniziativa è realizzata con il contributo incondizionato di Astellas, con il patrocinio di ALOMAR odv – Associazione Lombarda Malattie Reumatologiche Organizzazione di Volontariato, FEDIOS – Federazione Italiana Osteoporosi e malattie dello Scheletro e SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, Panorama della Sanità, Salutare e Tecnica Ospedaliera.

Olimpiadi della salute in Humanitas Medical Care Principe Oddone

Sabato 26 ottobre

Open day dedicato a bambini e famiglie

 

Pronti a diventare campioni di salute? Sabato 26 ottobredalle 10 alle 18, il Centro medico Humanitas Medical Care Principe Oddone (corso Principe Oddone, 30) apre le porte ai bambini e adulti accompagnatori per una giornata all’insegna del gioco e della prevenzione insieme agli specialisti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Ortopedia e PsicoCare di Humanitas Gradenigo e Humanitas Medical Care.

Le “Olimpiadi della salute” alterneranno laboratori e attività per bambini maggiori di 6 anni, mentre gli adulti potranno incontrare gli specialisti Humanitas, a disposizione per consigli e consulti per ogni età.

Tutte le iniziative sono gratuite e aperte a bambini maggiori di 6 anni. Necessaria la prenotazione

Per info e prenotazionihttps://www.gradenigo.it/olimpiadi-della-salute/

 

EMOZIONI IN GIOCO

Ognuno ha la propria immaginazione: mettiamo in gioco le emozioni con i Lego®! Un laboratorio dove i famosi mattoncini colorati stimolano la creatività e prendono vita grazie all’impegno di tutti i bambini e ragazzi. Gli specialisti di PsicoCare saranno a disposizione degli adulti accompagnatori per approfondire tematiche legate a ansia e emozioni per ogni età (infanzia e adulti).

NON CREDO AI MIEI OCCHI – un laboratorio sul mondo delle illusioni ottiche!

Quando il senso della vista ci inganna? Chi sbaglia: gli occhi o il cervello? Immagini ambigue, linee bislacche, scale impossibili… fino a vedere l’invisibile! Gli specialisti di Oculistica saranno presenti per domande sui servizi, consigli e consulti informali per ogni età, dall’occhio pigro nei bambini alla cataratta negli adulti.

ENERGY JUICE (aperto anche agli adulti)

All’ingresso di Humanitas Medical Care Principe Oddone si troverà una installazione interattiva. Salendo sulle energy bike – regolabili in altezza – con il proprio movimento e la forza delle proprie gambe, si produce energia pulita e sarà possibile conquistare una vera spremuta, di arance e di salute, da sorseggiare in tranquillità.

Gli specialisti di Ortopedia saranno presenti per domande sui servizi, consigli e consulti informali per la prevenzione adulta, dal mal di schiena alle patologie del ginocchio, dalla postura ai problemi di spalla.

Il centro medico Humanitas Medical Care di corso Principe Oddone 30 a Torino si trova a pochi minuti da Piazza Statuto, è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici ed è dotato di un parcheggio gratuito riservato ai pazienti con ingresso da via Masserano 5/A.