ilTorinese

La Regione investe oltre 1 milione di euro per nuovi scuolabus

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato un finanziamento di oltre un milione di euro per l’acquisto di 28 nuovi scuolabus, destinati al trasporto degli alunni della scuola dell’infanzia e dell’obbligo. Questo intervento rappresenta un importante passo verso la modernizzazione e la sicurezza del servizio di trasporto scolastico nella nostra regione.

L’assessore alle Opere pubbliche, Difesa del suolo, Protezione civile e Trasporti, Marco Gabusi, ha sottolineato l’importanza di garantire un servizio di trasporto scolastico efficiente e sicuro per tutti gli studenti piemontesi. «Investire nei mezzi di trasporto significa investire nel futuro dei nostri giovani ragazzi. Questi nuovi scuolabus non solo garantiranno viaggi più sicuri, ma contribuiranno anche a una mobilità più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità dell’aria nelle nostre città», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Gabusi.

L’acquisto di questi 28 scuolabus è stato possibile grazie a un impegno economico straordinario, mai realizzato prima su questa scala, che dimostra l’attenzione dell’assessore Gabusi e della Regione Piemonte verso il benessere e la sicurezza degli studenti. «È stato uno sforzo importante, non previsto, che abbiamo voluto compiere per rispondere alle necessità delle famiglie piemontesi e migliorare la qualità del trasporto scolastico», ha aggiunto Gabusi.

I comuni finanziati che riceveranno un contributo di circa 40.000 euro ciascuno sono:

Provincia di Vercelli

Alto Sermenza

Quarona

Varallo

Villata

Provincia di Novara

Armeno

Boca

Meina

Pogno

San Maurizio D’Opaglio

Provincia di Alessandria

Bassignana

Cassano Spinola

Villanova Monferrato

Provincia di Asti

Castell’Alfero

San Damiano d’Asti

Provincia del Verbano Cusio Ossola

Crevoladossola

Ornavasso

Varzo

Provincia di Cuneo

Envie

Pianfei

Pontechianale

Roccavione

Provincia di Biella

Lessona

Quaregna Cerreto

Salussola

Provincia di Torino

Locana

San Carlo Canavese

Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea

Villarbasse

Il finanziamento è parte di un programma più ampio volto a migliorare la qualità dei servizi pubblici e a promuovere la sostenibilità nei trasporti. L’acquisto di nuovi scuolabus non solo offre un servizio migliore alle famiglie, ma rappresenta anche un’opportunità per incentivare l’uso del trasporto pubblico tra i più giovani.

La Regione Piemonte è impegnata a garantire la massima sicurezza e il comfort per tutti gli studenti, lavorando in sinergia con i Comuni per ottimizzare il servizio di trasporto scolastico e rispondere alle esigenze delle famiglie.

L’Altro Nebbiolo

Cascina Gilli – Castelnuovo Don Bosco
Venerdì 25 ottobre 2024

In una bella cornice autunnale di un pomeriggio piovoso , si è svolta una degustazione con tre sorprendenti interpreti del vitigno Nebbiolo piemontese.
In questa zona della collina torinese Cascina GILLI nel 1983 incomincia la sua avventura con la Freisa . Da oltre 20 anni il vitigno Albugnano di DNA Nebbiolo e’ ormai protagonista di queste colline.
Ecco un’occasione per festeggiare.

Degustazione condotta da Gianpiero Gerbi con assaggi di Nebbiolo di diverse interpretazioni territoriali.

CASCINA GILLI
Albugnano “Neuv” 2021 En Primeur
Il nome “Neuv” per noi racchiude un significato molto profondo simboleggiato dal numero 9 ovvero l’ultima delle cifre: per questo rappresenta la fine di un ciclo e
indirettamente, l’apertura di un ciclo nuovo.
Vitigno: 100% Nebbiolo
Vigna 20 anni circa
Vinificazione e affinamento: Vinificazione in acciaio inox. 20 giorni sulle bucce .Affinamento in barrique al 25% nuovi per circa 18 mesi . Poi 15 giorni in acciaio.
Tipologia del terreno: Marna argillosa grigia con importante componente calcarea( 15 mill d’anni ). Terreno gessoso che dona al vino olfatto fresco .
Altitudine ed esposizione: 440 m s.l.m. / SSE correnti d’aria che asciugano le vigne
Al naso: sentori di viola, amarena e cioccolato sottile.
In bocca: sentori di cioccolato sottile, tabacco.
Elegante ma giovane

FONTECUORE
Pegaso
Nebbiolo Canavese 2018
Nel Canavese la viticoltura è presente dal 1700 .
Vigne di 15 e 20 anni
Mt 350 , versante S/o
Terreno Morenico di 10 milioni di anni proveniente dalla Val d’Aosta . Terreno povero, con ph basso acido ,ricco di ciottoli e di Marne profonde marginali.
Vinificato in acciaio, poi 16 mesi di Barrique usate ,no microfiltrazione e poi di nuovo acciaio per 20 giorni
Al naso: Profumi vegetali eleganti, profondi e Long time , un po’ di foglia di tabacco
In bocca: vino poco muscoloso, dato proprio dal terreno composto di sabbie , pietra sciolte presenti, ma non di pronta beva e un pH basso garantisce longevità a questo vino.
Elegante e pulito.

BARBAGLIA
Cascina del Buonumore
Colline Novaresi doc rosso 2023
vigne di 15 anni, 85% Nebbiolo 15% Vespolina metri 450 ,versanti sud e sud ovest
terreno porfido friabile con componente ferrosa , 15 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio
Al naso: sentori di pompelmo rosa e arancia rossa
In bocca: sentori netti di pompelmo rosa e arancia rossa .di pronta beva

BARBAGLIA
Boca 2019
Boca della parte sud del super vulcano di 40 milioni con detriti africani che portano porfido e altri minerali e il vento del fiume Sesia che arriva dal Nord pulendo le vigne. Questo terreno è l’ultima parte prima della roccia, tanta pioggia, componenti sorgive, terreno ricco di ferro.
vigne di 20 anni , mt 400, 80% Nebbiolo 20% Vespolina
21 giorni sulle bucce ,vinificato in acciaio poi 24 mesi di Botti francesi da 1000 e 2200 poi 3 mesi in acciaio
Al naso: sentori di pompelmo rosa
In bocca: sentori di agrumato ,amarena e una leggerissima astringenza finale segno evidente di una longevità del vino .

Altri vini che mi sono piaciuti nella serata :

CASCINA GILLI
VINO SPUMANTE ROSATO
EXTRA DRY da Malvasia
Da tre mesi in bottiglia.
Al naso: fiori bianchi ,Candies e mandorla leggera
In bocca: bel mandorlato nel finale.Eleganza e semplicità

CASCINA GILLI
MALVASIA DI CASTELNUOVO DON BOSCO
2023
Al naso: sentori di rosa e lampone
In bocca: dolce, preciso e leggermente asprigno nel finale .Perfetto e di pronta beva.

Un ringraziamento alla perfetta organizzazione di Cascina Gilli . Un evento da ripetere per dare continuità al vitigno Albugnano.

I protagonisti della serata :
Silvia Barbaglia (Az.Barbaglia-Alto Piemonte)
info@vinibarbaglia.it
Stefano Desderi (Tenuta Fontecuore-Canavese)
fontecuore@fontecuore.it
Paolo Vergnano ( Cascina Gilli- Albugnano )
Federico Mussetto
Davide Gasperini
info@cascinagilli.it

Alla prossima

LUCA GANDIN

Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative

Torna a Torino il Social Festival Comunità Educative, il grande appuntamento dedicato ai mondi della scuola e dell’educare. Una settimana di lezioni magistrali, seminari, workshop, attività con le classi, mostre espositive. 77 eventi, più di 200 voci dai mondi dell’arte, della pedagogia, delle scienze, della cura, per mettere al centro del pensiero della città i percorsi di crescita delle nuove generazioni. Tema dell’edizione di quest’anno: “la cura del mondo”.

Educarci alla sostenibilità è la sfida più grande che oggi abbiamo come società. Di fronte alla crisi ambientale e climatica, siamo tutti chiamati ad apprendere altri modi di vivere e convivere, produrre e consumare. Non è più possibile continuare a distruggere il pianeta, erodere le risorse, vivere a debito delle future generazioni. È urgente educarci a una nuova relazione con la Terra e con l’ambiente di cui siamo parte.

Formare coscienze ecologiche diventa allora il primo obiettivo di ogni istituzione formativa e educativa della società. Attraverso approcci integrati e pratici le scuole, i servizi educativi, le associazioni culturali e sportive, il terzo settore, le famiglie possono fornire alle nuove generazioni le consapevolezze e le competenze necessarie per vivere in modo rispettoso e responsabile dei delicati equilibri degli ecosistemi in cui siamo immersi.

Per questo il Social Festival Comunità Educative 2024, dopo le precedenti edizioni dedicate al rapporto scuola e città (“Ci vuole una città per fare una scuola”, I edizione 2022) e al rapporto corpo/mente/apprendimento (“Corpi in movimenti, menti in evoluzione”, II edizione 2023), quest’anno è dedicato a esplorare i percorsi educativi di apprendimento alla sostenibilità ambientale.

Prendersi cura dell’ambiente equivale a prendersi cura di noi stessi – afferma Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino –. Dedicare dunque la terza edizione del Social Festival alla sostenibilità è stata la scelta più naturale che potessimo compiere. Oggi più che mai, soprattutto in qualità di componenti della comunità educativa, è infatti necessario contribuire a custodire ciò che ci circonda. Dal 6 al 9 novembre rifletteremo su come possiamo aumentare la consapevolezza di co-appartenere al nostro pianeta, di imparare a connetterci con esso e abitarlo con gentilezza. L’offerta di laboratori, speech, ospiti e opportunità aumenta di anno in anno grazie alla direzione scientifica di Animazione Sociale e al magistrale lavoro degli uffici della Città, di Città Metropolitana e di Iter. Buon Social Festival a tutte e tutti!“.

Imparare a pensarsi non padroni ma ospiti del mondo: è questa la sfida che interroga i mondi della scuola e della cura educativa. Educarsi ad abitare la Terra con passo leggero, perché sostenibilità significa soddisfare le proprie esigenze vitali senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare le loro. Si tratta allora di imparare sempre più a vivere in una Terra che ci è data in prestito.

Nella settimana del Social Festival, attraverso l’ascolto di voci autorevoli e l’immersione in attività didattiche ed esperienziali, insegnanti, educatori, professionisti della cura, genitori, studenti, cittadini, potranno apprendere nuove posture di stare al mondo, scoprire le relazioni e le connessioni che ci costituiscono, entrare in contatto con la bellezza della biodiversità e i modi di custodirla mediante le scelte quotidiane.

Il Social Festival Comunità Educative inizierà lunedì 4 novembre alle ore 18 con la lectio magistralis di Massimo Recalcati “Elogio dell’insegnamento: accendere il desiderio di abitare la vita” che si terrà alle Gallerie d’Italia in piazza San Carlo.

Proseguirà ­nei giorni seguenti con oltre 70 eventi tra cui attività con le classi di ogni ordine e grado, seminari e workshop aperti alla cittadinanza, conferenze e mostre.

Tra i tanti appuntamenti si segnalano:

  • la plenaria dedicata al progetto COESI che racconterà come prendersi cura dell’ambiente scolastico con una lezione di Cecilia Marchisio, professoressa dididattica speciale di Unito (“COprogettarE Scuole Inclusive”, 6 novembre, ore 9-13, Collegio San Giuseppe, via San Francesco da Paola 23);
  • la conferenza d’apertura “Siamo terra viva. Educarsi alla sostenibilità” (all’Aula Magna della Cavallerizza Reale, via Verdi 9), con la presenza del Sindaco della Città di Torino e della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo,  del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Stefano Suraniti, della pro-rettrice alla didattica di Unito, Barbara Bruschi, e con le lezioni di Mauro Ceruti, teorico della complessità, Chiara Giaccardi, sociologa dell’Università Cattolica di Milano, Franco Lorenzoni, pedagogista e scrittore, Giorgio Brizio, attivista e scrittore, Duccio Demetrio, pedagogista e filosofo;
  • la sessione dedicata al sistema educativo per l’età 0-6 anni (“Quale ambiente educativo per l’età 0-6?”, 7 novembre, ore 15-17,30, Cavallerizza Reale, via Verdi 9);
  • la festa per i 20 anni di ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile che dal 2004 promuove percorsi e attività̀ in campo educativo rivolti a scuole e famiglie (“20 anni di ITER. Un’ appassionante avventura educativa”, venerdì 8 novembre, ore 14:30-18, segue aperitivo, Cascina Falchera, Strada di Cuorgné 109).

L’evento è promosso e organizzato dal Comune di Torino, da Città Metropolitana di Torino e da ITER – Istituzione Torinese per l’Educazione Responsabile, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino e la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale.

Il programma completo è disponibile su: https://socialfestival-comunitaeducative.it

TORINO CLICK

“Dialoghi tra Prosa e Poesia”, al via la seconda stagione

Dopo una prima stagione di successo sostenuta anche dal quotidiano Il Torinese

 

Riprendono i “Dialoghi tra Prosa e Poesia”, protagonisti Gian Giacomo Della Porta e Jacopo Marenghi, che inaugurano la seconda stagione di un format letterario che ha riscosso notevole successo nella prima edizione e che è stato ed è sostenuto dal quotidiano Il Torinese, in occasione del decennale dalla nascita.

Questa nuova stagione, che avrà inizio il 6 novembre, alle ore 18, presso Diagon Hall, in via San Domenico 47, a Torino, prevede un primo incontro intitolato “Dialoghi tra Prosa e Poesia – la stanza del Desassossego”.

Per la seconda stagione, i due protagonisti hanno scelto di affrontare un sentimento dal nome lusitano, il Desassossego. Gian Giacomo Della Porta e Jacopo Marenghi dialogheranno dapprima su una storia d’amore, poi racconteranno il sogno di un incontro, una storia di amicizia e di fonte d’ispirazione tratto da due grandi figure della Letteratura. Le loro storie e le loro poesie ci condurranno in una stanza che si affaccia su una via di Lisbona, dove si assisterà a una parata di personaggi, che tutti insieme sono il simbolo del Desassossego.

 

Mara Martellotta

Halloween al Castello di Miradolo

Giovedì 31 ottobre – Venerdì 1 novembre

 

Animazione diffusa e letture con kamishibai nel parco

 

 

C’è un ricordo che aleggia nel Castello, racconta di cavalieri e contesse pittrici, di cappelli a cilindro, di merletti e gonne di seta. Giovedì 31 ottobre alle ore 17 “Halloween al Castello” farà incontrare per una sera questi antichi personaggi, scovandoli tra giravolte, salti e capriole, all’ombra di lanterne e candele. In collaborazione con S.S.D Sportica. Età consigliata: 6 – 11 anni.

Venerdì 1 novembre alle ore 10.30 è in programma “Le ombre di Halloween”, una mattinata magica e divertente per i più piccoli, dove le storie di Halloween prendono vita. I bambini dai 0 ai 6 anni sono invitati a unirsi per ascoltare racconti di fantasmi amichevoli, streghette birichine e buffe creature misteriose. A cura di Monica della Smirra.

Clicca qui per scaricare la cartella stampa

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Giovedì 31 ottobre, ore 17

Animazione diffusa nel parco

Halloween al Castello

Età: 6 – 11 anni

Venerdì 1° novembre, ore 10.30

Letture con kamishibai

Le ombre di Halloween

Età: 0 – 6 anni

Costo: 6 euro a partecipante + biglietto di ingresso

Biglietti:
MOSTRA: 15 € intero mostra + parco, 12 € ridotto gruppi, convenzioni e over 65, 10 € 12-26 anni, studenti universitari | PARCO: 6 € intero parco, 4 € ridotto scuole, PineCult

Gratuito: bambini 0-11 anni, Disability card e accompagnatore, Passaporto culturale, Tessera Abbonamento Musei

Giorni e orari di apertura:

Sabato, domenica e lunedì ore 10-18.30

Informazioni: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

 

Come gestire risparmi e investimenti con Poste italiane

L’obiettivo è quello di migliorare le conoscenze dei cittadini sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione delle risorse finanziarie per effettuare scelte sempre più consapevoli

 Ha fatto tappa oggi a Torino, nel Palazzo delle Poste di Via Vittorio Alfieri, EDUFinTOUR, una delle iniziative con cui Poste Italiane intende contribuire alla diffusione della cultura economica attraverso una serie di incontri gratuiti di educazione finanziaria in presenza dedicati ai cittadini.

Durante l’appuntamento sul tema della “Gestione dell’economia personale e familiare”, sono stati trattati argomenti di interesse come il credito, gli investimenti, la protezione, la previdenza e il passaggio generazionale, illustrati dagli esperti di educazione finanziaria di Poste Italiane, che si sono confrontati con i partecipanti su come rendere efficiente la gestione della finanza personale attraverso scelte sempre più consapevoli.

Nel corso dell’evento sono state anche illustrate le iniziative che l’Azienda dedica all’educazione finanziaria dei cittadini come l’ampio spazio presente sul sito internet posteitaliane.it, accessibile a tutti gratuitamente in diverse forme (podcast, videopillole e guide) e per diversi livelli di conoscenza e consapevolezza economica. La sezione ospita anche un ampio glossario contenente termini finanziari, assicurativi, creditizi e previdenziali spiegati in modo semplice e comprensibile per tutti.

Il Responsabile della Macro Area Nord Ovest, Giovanni Accusani, ha commentato:” Oggi siamo presenti a Torino per raccontare quanto sia importante parlare di educazione finanziaria, dare indicazioni puntuali ai nostri correntisti, oggi sono oltre 40, e migliorare le loro conoscenze finanziarie e sottolineare l’importanza del risparmio all’interno dell’economia famigliare”

EDUFinTOUR nel corso dell’anno interessa complessivamente sei città italiane e dopo Torino toccherà a Firenze.

L’iniziativa si muove nel segno della tradizionale attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 

La Gipsoteca torinese Mondazzi ospita l’urban artist Etnik

Dal 1 al 3 novembre la Gipsoteca torinese Mondazzi ospiterà l’urban artist Etnik e sarà teatro di “Un/classic/, l’ultima innovativa mostra di Etnik. Questa esposizione, nata dalla collaborazione con Square 23 Gallery, galleria con la quale l’artista lavora da anni) si configura come un’operazione espositiva di rottura, un esperimento che decostruisce il concetto stesso di esposizione scultorea, collocandosi al confine tra classico e contemporaneo.

Inserita nel contesto di una gipsoteca, simbolo della tradizione scultorea classica, la mostra crea un ponte tra passato e presente, mettendo in dialogo forme e materiali classici con l’estetica urbana contemporanea di Etnik. Le sue opere nascono da una sintesi tra texture e geometrie urbane, risultato di oltre trent’anni di carriera pittorica.

Negli ultimi venti anni ha applicato e affiancato a questo percorso un’esplorazione scultorea e installativa raramente esibita.

‘Un/classic’ rappresenta una delle prime mostre di sola scultura nel mondo dell’arte urbana, offrendo una sinergia perfetta tra le opere classiche custodite nella gipsoteca e le creazioni innovative di Etnik.

L’artista con questa mostra offre una riflessione critica e visivamente potente sul mondo contemporaneo, in cui classico ed urbano si fondono in una nuova e originale visione estetica, creando sinergia attraverso l’incontro inedito dei due mondi del passato e del presente. L’inaugurazione si terrà il 1 novembre alle ore 18 e sarà arricchita dalla performance live del collettivo Pso e dal video mapping di Luca Torakiki. Capaci di trasformare lo spazio espositivo in un’esperienza sensitiva multisensoriale.

Etnik è un artista italiano di origini svedesi, noto a livello internazionale per i suoi murales su larga scala. Nasce negli anni Novanta come writer e ha evoluto il suo stile sviluppando un linguaggio personale che combina architetture urbano e geometrie astratte. Il tema del dualismo, centrale nella sua produzione, mette in relazione l’ambiente urbano e gli elementi naturali, riflettendo il precario equilibrio tra questi due mondi. Le sue opere scultoree, cosiccome i suoi murales, si presentano come un’analisi critica della città e dei suoi contrasti, offrendo una doppia chiave di lettura che varia in base all’osservatore. La sua arte, sia su tela, sia scultorea, su larga scala, si distingue per la sua continua ricerca di nuove forme di espressione, senza mai abbandonare le sue radici urbane.

Gipsoteca Mondazzi, via Orvieto 20/A

Orari:1 novembre dalle 18 alle 21, 2 e 3 novembre dalle 16 alle 20

 

Mara Martellotta

 

 

 

La Fontana Luminosa di Italia ’61

Oltre Torino. Storie, miti, leggende del torinese dimenticato.

Torino e lacqua

Le storie spesso iniziano là dove la Storia finisce.

Il fil rouge di questa serie di articoli su Torino vuole essere lacqua. Lacqua in tutte le sue accezioni e con i suoi significati altri, lacqua come elemento essenziale per la sopravvivenza del pianeta e di tutto lecosistema ma anche come simbolo di purificazione e come immagine magico-esoterica.

1. Torino e i suoi fiumi

2. La Fontana dei Dodici Mesi tra mito e storia

3. La Fontana Angelica tra bellezza e magia

4. La Fontana dellAiuola Balbo e il Risorgimento

5. La Fontana Nereide e lantichità ritrovata

6. La Fontana del Monumento al Traforo del Frejus: angeli o diavoli?

7. La Fontana Luminosa di Italia 61 in ricordo dellUnità dItalia

8. La Fontana del Parco della Tesoriera e il suo fantasma

9. La Fontana Igloo: Mario Merz interpreta lacqua

10. Il Toret  piccolo, verde simbolo di Torino

7. La Fontana Luminosa di Italia 61 in ricordo dellUnità dItalia

Basta poco per far sì che la gente si ritrovi a chiacchierare, che i ragazzi riscoprano il piacere di uscire e stare insieme, basta veramente un nonnulla per trasformare un anonimo luogo ombroso in una zona di piacevole ristoro. É sufficiente, ad esempio, un po dacqua zampillante e po di luce al neon, ed ecco realizzata la magia: il degrado pian piano si dissolve e tornano le risate e le chiacchiere del fresco della sera. La fontana conosciuta come la Fontana di Italia 61 era proprio questo: una bella scusa per disincentivare il decadimento di una zona cittadina e lavorare per ricostruire un bellambiente sia a livello urbano che per le condizioni di vita dei cittadini di quel luogo specifico. Si può dire che la Fontana abbia ben svolto il suo ruolo, anche se a singhiozzi: essa infatti per un po di tempo è riuscita ad allontanare spacciatori e tossicodipendenti e a richiamare a ségiovani e anziani che non volevano starsene a casa da soli, nonostante il freddo pungente dellaria di Torino nei tristi mesi invernali. Per assurdo, anche ora che è di nuovo sprofondata nella dimenticanza, essa svolge il suo antico ruolo: è un memento a quello che accade quando la città non esercita il suo compito di accoglienza e protezione nei confronti dei cittadini, e cioètestimonia il decadimento e il buio della notte che sovrastano le risate dei passanti, che hanno addirittura timore di passare di lì. Tracciamo allora un po di storia di questa particolare Fontana di Italia 61 e del suo contesto.

Italia 61 è il quartiere situato nella circoscrizione 8 che ospitòExpo 1961 (Esposizione Internazionale del Lavoro-Torino 1961) anche conosciuta appunto come Italia 61, svoltasi a Torino per celebrare il primo centenario dellUnità dItalia.

Il grande evento diviene occasione per mettere in luce il progresso raggiunto dalla città industriale subalpina, con la realizzazione di edifici di straordinaria qualità architettonica.

Il luogo prescelto dal comune per lallestimento degli eventi èlarea compresa tra il Po e Via Ventimiglia,  lungo Corso UnitàdItalia. Le architetture espositive realizzate per levento e lorganizzazione stessa delle celebrazioni, puntano a diffondere unimmagine patinata del progresso  tecnico raggiunto  dalla grande città industriale: cantieri conclusi in tempi rapidissimi, impiego di tecnologie avanzate, organizzazione scientifica del lavoro. In edifici appositamente costruiti, durante il mandato dellallora sindaco di Torino Amedeo Peyron, si svolgono i tre eventi principali curati dal comitato nazionale Italia 61presieduto dal politico, economista, accademico Giuseppe Pella: la Mostra Storica, a cura di Augusto Cavallari Murat, la Mostra delle Regioni, curata da Mario Soldati, e lEsposizione  Internazionale del Lavoro, patrocinata dal parigino Bureau International  des Expositions. Gli eventi collaterali sono a cura del comitato Torino 61 che, tramite lomonima Società per Azioni, finanzia le manifestazioni. Il piano urbanistico  del comprensorio è affidato allarchitetto Nello Renacco, che articola intorno alla radiale per Moncalieri  due palazzi per esposizioni: il Palazzo del Lavoro, degli ingegneri  Pier Luigi Nervi, Antonio Nervi, Mario Nervi con Gino Covre;  il Palazzo a Vela, dellarchitetto Annibale Rigotti e degli ingegneri Giorgio Rigotti, Franco Levi e Silvio Bizzarri, una Fontana Luminosa, la Monorotaia, lOvovia verso Cavoretto e la Circarama Disney, (non più esistenti), oltre a un complesso  di padiglioni lungo il Po.

Dopo il grande evento, tuttavia, piano piano, alcuni edifici per mancanza di fondi vennero abbandonati a sé stessi, alcuni sono stati dimenticati, come la Fontana Luminosa, che è rimasta spenta per moltissimo tempo.

Finalmente le Olimpiadi Invernali di Torino del 2006 la riaccendono e, dopo decenni di abbandono e di degrado, essa  ritorna alloriginale splendore grazie ai lavori di ristrutturazione della città in vista del grande evento sportivo. In questi anni la Fontana ritrova il suo massimo fulgore specie la sera e nelle ore notturne, quando mille giochi di luci colorate la rendono splendida e spettacolare. Ma anche questa volta il brusio dei festeggiamenti dura meno di quanto sperato e tutto di nuovo si spegne e amaramente tace.

Alessia Cagnotto 

 

Primula Galantucci: “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale”

Informazione promozionale

L’autrice

Ho iniziato a scrivere dai tempi delle elementari dove ho vinto una borsa di studio con un tema intitolato “Lo schiaffo del vento”, poi non mi sono più fermata ma solo nel 2018 (dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa) ho pubblicato la mia opera prima.
.
Il sito web dell’autrice è : www.primulagalantucci.it    
E’ presente su tutti i social come Primula Galantucci
.
– Il suo romanzo d’esordio “Accade tutto in un attimo” è stato pubblicato da Chiado Books Editore nel settembre del 2018;
– Nel mese di luglio 2020 l’autrice pubblica il romanzo “L’inesistenza del tempo” con Chiado Books Editore;
– Nel mese di agosto 2021 l’autrice pubblica il suo primo racconto “L’amico Pinocchio” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di novembre 2021 l’autrice pubblica il romanzo “Les jeux sont faits” con Giovane Holden Editore;
– Nel mese di maggio 2022 l’autrice pubblica la sua prima silloge di poesie “Per ciò che sei io vivo” con Giulio Perrone – L’Erudita Edizioni;
– Nel mese di maggio 2022 l’autrice pubblica la sua prima guida turistica “Guida appetitosa di Napoli e dintorni – escursioni culinarie e ricette” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di dicembre 2022 l’autrice traduce in lingua inglese e pubblica il suo racconto “The friend Pinocchio” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di agosto 2023 l’autrice pubblica il romanzo “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di ottobre 2023 l’autrice pubblica la raccolta di racconti “Racconti in biblioteca” tratti dal corso da ella stessa ideato e svolto in Biblioteca con Amazon Edizioni;
– Nel mese di febbraio 2024 l’autrice pubblica la silloge di poesie “Poesie amare, poesie d’amore, poesie da amare” con Amazon Edizioni.
– Nel mese di giugno 2024 l’autrice pubblica la guida turistica “Gita in Belgio e Lussemburgo – escursioni in camper” con Amazon Edizioni.
– Nel mese di ottobre 2024 l’autrice pubblica il racconto illustrato per bambini “Amici, altrove” con Amazon Edizioni.
Molte delle opere quali racconti e poesie sono state pubblicate in varie antologie da diversi editori.
Tutte le opere dell’autrice hanno ricevuto svariati riconoscimenti e vinto premi meritevoli e internazionali classificandosi ai primi posti dei concorsi letterari.

 “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale”

Cosa succederebbe se all’improvviso, in una giornata rovente di piena estate, scomparisse la corrente elettrica e tutto si fermasse? Anche nello studio del Commissario Martinelli, posto al piano attico del Bosco Verticale, è scomparsa l’elettricità e qualsiasi impianto, computer, elettrodomestico non può essere azionato e sta iniziando a fare davvero molto caldo.
Contestualmente è scomparsa anche la sua segretaria, Teresa, senza lasciare nessuna traccia di sé. Nel condominio tutti cercano di fare qualcosa e, tra le sirene che suonano come impazzite e la mobilitazione degli inquilini, si sta generando un caos indescrivibile. Bisogna discendere a piedi fino al locale cantine nel quale sono posizionati i generatori elettrici ma la porta di accesso è stata chiusa dall’interno e non si riesce ad aprirla se non facendola esplodere con la dinamite. Dopo il misterioso ritrovamento, di un biglietto recante un messaggio cifrato, nel locale delle cantine si susseguiranno una serie di eventi concatenati che porteranno il Commissario a dover indagare sul movente dell’accaduto. Riuscirà Martinelli a scoprire chi è stato l’artefice dei fatti e a ritrovare la sua impiegata scomparsa?
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LE ALTRE OPERE

“Poesie amare, poesie d’amore, poesie da amare” e “Amici, altrove”

La silloge di poesie è una raccolta di vari poemi suddivisa per argomenti: amore, gioia, solitudine, amicizia e sogni, fantasia, ricordi.
Il racconto “Amici, altrove” parla di un gatto nero che dopo la morte del padrone si ritrova solo senza una casa e senza cibo e tutti gli amici del suo padrone (che prima lo coccolavano) ora lo maltrattano e lo cacciano via. Ramingo entra in uno zoo e mentre sta per essere catturato dal guardiano viene salvato da un elefantino con il quale stringe amicizia e decide di aiutarlo a scappare dallo zoo.

Berthe Morisot: la mostra alla GAM di Torino


L’approfondimento a cura della redazione de “Il Torinese”

Non credo che ci sia mai stato un uomo che abbia trattato una donna alla pari. È questo tutto ciò che chiedo perché conosco il mio valore“.
Già dal carisma e dalla forza che traspare da questa frase, potente e d’impatto, è facile accorgersi come Berthe Morisot sia riuscita ad affermarsi come unica artista donna nel filone degli artisti impressionisti, nati da poco come esponenti di una nuova corrente già agli arbori considerata come eccentrica e stravagante. La Morist è stata l’unica donna ad esporre le sue opere nelle sette delle otto mostre impressioniste che si svolsero dal 1874 al 1886. Nata da una famiglia parigina e aristocratica, la Morisot vantava discendenti artisti ed era stata introdotta all’arte fin da bambina: questi elementi diverranno un tassello fondamentale della sua carriera e della successiva affermazione artistica.
Inizia rappresentando paesaggi classici e tecnicamente perfetti, ma ben presto si affranca da questo stile per avvicinarsi alle rappresentazioni en plein air, attraverso lo studio delle luci della natura, che riporterà su tela attraverso pannellate intense ed emotive.
L’incontro che determinerà una svolta chiave nella sua vita avviene in modo fortuito al museo del Louvre dove conosce Édouard Manet. con il quale inizia una collaborazione artistica intensissima. Sarà proprio lo stesso Manet a portare su tela la rappresentazione della stessa Morist nel celebre quadro Il balcone (Musee d’Orsay- Parigi) divenendo una delle sue modelle preferite e consacrandola al mondo artistico in modo definivo. Sarà poi lo stesso Manet a presentarle il fratello Eugene con il quale convolerà a nozze nel 1874 e dal quale avrà una figlia, soggetto che sarà spesso al centro delle sue opere.
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La GAM di Torino, nella sua nuova veste da poco ristruttura, offre l’occasione unica di riscoprire e conoscere questa grande artista attraverso l’esposizione in mostra fino al 9 marzo 2025 che con circa 50 opere provenienti dai più importanti musei del mondo (tra cui il Musée Marmottan Monet di Parigi, il Musée d’Orsay di Parigi) ricalca il percorso artistico e di vita di un’artista unica nel suo genere.
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Stefano Arienti- L’Intruso
Preludio della mostra è un’interessantissima sezione dedicata a Stefano Arienti, artista italiano tra i più riconosciuti, che attraverso le sue opere riproduce alcuni dei più importanti quadri impressionisti attraverso un’innovativa tecnica stilistica e si inserisce- così- all’interno del progetto l’Intruso, curata e voluto dalla Direttrice della GAM Chiara Bertola. In dialogo con le opere di Morisot, il contributo di Arienti “si sviluppa lungo tutto il percorso espositivo, utilizzando una varietà di elementi per immaginare un contesto e un’ambientazione inedita delle opere dell’artista che arricchisce l’esperienza dei visitatori“.
La mostra
“La singolarità della Morisot fu quella di vivere la propria pittura e dipingere la propria vita” ed è proprio questo che contraddistingue l’esposizione, divisa in vari settori tematici, che accompagna il visitatore in un commuovente viaggio esplorativo attraverso le opere della MoristSempre presenti le rappresentazioni della famiglia, attraverso opere in cui è chiaro l’intimo legame che lega l’artista e la sua famiglia, come nel dipinto Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival. Centralissima è anche la rappresentazione dei ritratti femminili sempre rappresentate con massima naturalezza e nella loro totale bellezza dal quale traspare la forza e il carisma della stessa Morist. Ancora la natura, riprodotta attraverso rappresentazioni vivide e piene di luce che esprimono al meglio l’amore dell’artista per la natura e la cura del dettaglio. Ne è un chiaro esempio “Il Ciliegio“- composto dall’artista tra il 1891 e il 1893- che si distingue per i colori brillanti e l’atmosfera primaverile e luminosa. Questo quadro, che troverete nell’ultima sala della mostra, è quello che impegnò l’artista più duramente ma il cui risultato trasmette un senso di grandissima freschezza, armoniosità e dolcezza.
Quella della Morisot è una storia da scoprire e conoscere, una donna in grado unire tecnica e sentimento nella sua arte e rappresentare quel “raro connubio di inquietudine ed energia” che la caratterizzava e restituendo allo spettatore una “personalità chiaroscurata, che con discrezione e pudore ha mascherato l’intensità del suo temperamento“.
Valeria Rombolà
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Foto: copyright gam torino
– Il ciliegio, Olio su tela 1891
Museo Marmottan Monet legs Annie Rouart 1993 inv 6020
– Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival
1881Olio su telaParigi, musée Marmottan Monet, legs Annie Rouart, 1993.
lnv. 6018
In copertina una sala della mostra