ilTorinese

Con 20 chili di droga sotto il cofano.

POLIZIA CROCETTATre uomini devono rispondere di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e di ricettazione

 

La polizia li ha trovati in un garage a Venaria Reale, in tutto erano 19 chili di hashish. Erano nascosti sotto il cofano di una Renault Scenic rubata in Spagna. Sono stati così scoperti tre trafficanti  che operavano soprattutto nella zona di Porta Palazzo: sono un italiano di 44 anni e due marocchini di 39 e 51 anni, residenti a Torino. Ora dovranno rispondere di detenzione di stupefacenti per  spaccio e ricettazione.

 

(Foto: il Torinese)
   

Fiat 500X col Viagra fa miracoli

VIAGRA 500Nel filmato si vede un anziano, Roberto ‘Nini’ Salerno, che va a prendere il farmaco prima di recarsi dalla sua compagna a letto

 

Miracoli delle pastiglie blu. Una pasticca di Viagra trasforma la piccola Fiat 500 da city car in potente mini suv 500X, il crossover presentato da Marchionne a Parigi. Il video ‘Official Fiat 500 teaser – blue pill’ è ironico e piacevole. Fonirà spunti per il futuro spot della nuova auto?  Nel filmato si vede un anziano, Roberto ‘Nini’ Salerno, che va a prendere il Viagra prima di recarsi dalla sua compagna a letto. La pastiglia, però, pasticca cade dalla finestra e finisce su una 500 rossa, che si trasforma nella nuova 500X, “pronta all’azione”. Sul web è già diventato virale.

 

http://www.auto.it/video/fiat-500x-spot-viagra/

Catturata la banda dei cannibali di rame

caviStavano razziando 10 quintali di cavi in un’azienda abbandonata di Santena

 

Erano cinque i ladri di rame, un gruppo di romeni tra i 19 e 50 anni. I carabinieri che li hanno colti in flagrante mentre rubavano 10 quintali di cavi in un’azienda abbandonata di Santena, e li hanno arrestati. Sono smontatori professionisti, che probabilmente hanno realizzato decine di colpi nel Torinese. Forse fanno parte della stessa organizzazione che giorni fa ha tentato di rubare il rame dalla pista olimpica di bob di Cesana.

Bocciofila Rubino: “Il Comune ci dia una mano”

“E’ veramente deplorevole che gli enti, i quali sovvenzionano  società  che hanno già ottimi sponsor, non pensino a queste piccole realtà locali”

 

bocciofilaUn gruppo di cittadini lavora alacremente per conservare una bocciofila con spazi e locali ordinati e puliti per permettere ai soci , persone di una certa età, di trovarsi per trascorrere serenamente in compagnia il tempo libero e di fare aggregazione sociale.

 

Il presidente, della societa bocciofila Rubino di via Nitti 8/A, G, con i componenti del direttivo sono sempre attenti per ottimizzare ogni cosa a sostegno dei soci e dei cittadini meno abbienti.

 

Si parla di sport di ogni genere , con società con elevate risorse economiche, ma non si pensa e non c’è sovvenzione a quelle bocciofile che svolgono una importante  attivita di assistenza sociale per i soci e per le  persone anziane.

 

E’ veramente deplorevole che gli enti, i quali sovvenzionano  società  che hanno già ottimi sponsor, non pensino a queste piccole realtà locali.

 

Non abbiamo sovvenzione alcuna: ma dobbiamo provvedere a pagare l’affitto dei locali, il riscaldamento, la manutenzione ed accollarci tutte le spese ordinarie e straordinarie senza che il comune elargisca alcun  contributo, anche questo è  previsto dalla convenzione firmata tra le parti.

 

Pertanto vorremmo segnalare all’opinione pubblica la nostra delusione ed amarezza quando dei ladri/vandali vengono per l’ennesima volta a danneggiare quanto da noi realizzato con tanta cura, sacrificando il nostro tempo libero, ed a derubare quanto da noi acquistato con notevoli sacrifici economici .

                                                         

Il presidente

Giovanni Tournoud

 

Il Salone del Libro all’aperto conquista la città

turistipiazaeuropa torino castelloturistiQuello che si apre oggi è un fine settimana ricco di iniziative culturali. Domani è “domenica ecologica”: centro chiuso al traffico fino a sera. Proseguono le mostre e le visite ai musei

 

“Portici di carta” in via Roma. Un successo notevole. L’ottava edizione di “Portici di Carta”, l’appuntamento con il mondo della Letteratura ha registrato la presenza di migliaia di persone nelle vie del centro storico. Per un intero weekend i portici di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice si trasformano in una lunghissima bancarella (2km, la libreria più lunga del mondo) grazie ai librai di Torino e provincia e ai piccoli editori piemontesi. Novità di quest’anno: lo spazio bambini si sposta in Galleria San Federico. Ci sarà il ricordo letterario di Giorgio Faletti, tanti incontri interessanti, spettacoli, animazioni e attività per i più piccoli. Editore ospite d’onore: Marcos y Marcos.

 

Dopo il successo dello scorso anno sono tornate le passeggiate guidate alla scoperta dei luoghi e delle case dove hanno vissuto gli scrittori ed i loro personaggi e dove sono nate case editrici e librerie storiche, e gli amanti delle due ruote avranno l’occasione di partecipare a “Pagine a pedali. Il giro di Torino nell’immaginario degli scrittori” lungo le sponde del Po. La UISP ha proposto invece dalle 10’ alle 18 in piazza San Carlo ed in via Roma , nell’ambito della settimana europea dedicata allo sport e all’attività motoria, “QUISport, movimento per tutti”. L’iniziativa comprende proposte di fitness, calcio, danza, ginnastica artistica, pallavolo, rugby, arti marziali e giocoleria, per tutte le fasce di età: si svolgerà in piazza anche un torneo di basket a 3 e sarà disponibile un simulatore di wind surf.

 

 Lungo il percorso i tornei e le dimostrazioni sportive di MoveWeek. Inoltre domenica 5 ottobre è giornata ecologica. Con questo provvedimento Torino aderisce alla terza edizione della Giornata del camminare, attuata al fine di sensibilizzare i cittadini verso una mobilità più sostenibile.

 

Per favorire la partecipazione a questi eventi ed incentivare il, più possibile la mobilità a piedi ed in bicicletta la Giunta ha deciso anche la chiusura della ZTL Centrale al traffico delle auto private tra le 10 e le 19 di domenica. I 37 varchi di accesso alla zona a traffico limitato saranno presidiati da volontari di varie associazioni, affiancati da pattuglie della Polizia Municipale: per i trasgressori la sanzione sarà di 84 euro.L’area della ZTL Centrale sarà chiusa al traffico dalle 10 alle 19.

 

E, oltre alla ricca offerta dei musei torinesi, da segnalare la mostra sull’ Avanguardia russa a Palazzo Reale e quella di Roy Lichtenstein alla Gam. La Reggia di Venaria comunica: “sabato 4 ottobre, a causa di un evento concomitante, La Reggia chiuderà alle ore 18, mentre domenica 5 ottobre vi aspettiamo come sempre dalle 9.30 alle 19.30”. Anche in periferia è festa: in corso vercelli, nel pomeriggio di sabato 28 commercianti danno il via all’iniziativa Barriera Family Friendly: shopping e momenti di svago per bambini, con il patrocinio della Circoscrizione 6.

 

In piazza carlo Alberto, invece,  vanno in scena  le molteplici iniziative del Festival dell’Oralità popolare.

 

 

SABATO E DOMENICA IN PIAZZA CARLO ALBERTO

Oralità popolare: “Tiriamo su l’Italia”

 

“Tiriamo su l’Italia” è l’esortazione di “Op-Festival dell’Oralità Popolare” che il 4-5 ottobre a Torino, nella centrale Piazza Carlo Alberto, manda in scena i protagonisti di tante piccole-grandi iniziative “concrete”. Quelle che scansano proclami e vuote parole dei politici e danno invece una mano, vera, all’Italia per risalire la china. C’è infatti una rete solidale che, da nord a sud, dal Piemonte alla Sicilia, s’impegna, realizza progetti e aiuta chi annaspa tra povertà, emarginazione, immigrazione e lotta alla mafia.

 

Al via, dunque, la nona edizione della kermesse, promossa dalla Rete Italiana di Cultura Popolare diretta da Antonio Damasco. L’oralità è il veicolo su cui viaggiano incontri, confronti, scambi di idee, progetti ed esperienze; e non sono solo parole, ma un ricco carnet di modelli virtuosi da imitare ed ampliare.

 

Cambiamenti  sociali positivi  sono innescati dalle “Social Innovation”: la Biblioteca Condominiale che Roberto Chiappella ha creato in una ex-portineria a Milano; Social Street a Bologna, dove Federico lenisce solitudine ed emarginazione invitando le persone a vivere in modo diverso, e più a proprio agio, spazi comuni quali strade, piazze, giardini e portici. Mentre a Modena chi si rivolge all’Emporio Solidale Portobello non vede calpestata la sua dignità, perché questo nuovo orizzonte di supermercato travalica la semplice raccolta e distribuzione dei generi di prima necessità.

 

La Relazione tra Mafia e Riti e come i boss riescano a nascondersi sotto cappucci e maschere rituali sono al centro degli incontri con il giornalista Giuseppe Baldessaro che recentemente ha denunciato il caso di Oppido Mamertina “Quando anche la Madonna si inchina al Boss”; con Giuseppe Cipriani, primo  cittadino di Corleone nei cruenti anni 1992 – 2001 e con i giovani che lavorano sui documenti del Maxiprocesso per le stragi Falcone e Borsellino.

 

“Corpo e religiosità in Italia” sono raccontati poi nella mostra fotografica calpestabile, di grande impatto emotivo e vietata ai minori di 18 anni: per terra 15 grandi immagini dei riti di purificazione ed autoflagellazione, alcune talmente crude da essere coperte con veli neri.

 

Le Migrazioni sono un’altra pagina di sofferente attualità: al giornalista Domenico Quirico spetta la cronaca dei tanti orrori da cui fuggono i disperati alla deriva; mentre a relazionare su cosa li aspetta su questa sponda è chi, tra mille difficoltà, li accoglie e tende loro un salvagente.

 

La convivialità multiculturale è l’ingrediente base di “Indovina chi viene a cena” : il cibo, noi e gli altri, nelle cene organizzate, in tutta Italia, da oltre 100 famiglie di immigrati che invitano alla loro tavola cittadini italiani e condiscono il tutto con conoscenza reciproca, condivisione e scambi. Potete assaggiare anche voi, sabato sera in piazza, nella grande cena collettiva, nel menù ricette varie direttamente da Argentina, Cina, Etiopia, Romania, Egitto e Perù.

 

Convivialità e cultura grazie al Fondo Tullio de Mauro: per la prima volta il pubblico potrà consultare liberamente, in piazza, circa 1000 volumi della sua raccolta; e dal patrimonio dell’insigne linguista nasce anche la performance “1000 lingue per la Divina Commedia“, ovvero come recitare il capolavoro di Dante nei tanti dialetti italiani.

 

Spazi interessanti anche per i più piccoli, con laboratori, teatro e marionette. Ma OP è anche appuntamento con musica e danze  che toccano un po’  tutte le corde: dai balli zingari con l’antica famiglia Rom dei Barbosu, all’hip-hop e al free-style. Si chiude in bellezza con “Il viaggio  di  Giuseppantonio”: concerto, e tenero omaggio, del musicista Ambrogio Sparagna al nonno emigrante e al suo itinerario verso una vita migliore, ai primi del 900, a piedi dal Golfo di Gaeta fino a Marsiglia.

 

Laura Goria

 (Foto: il Torinese)

 

Degrado in piazza Galimberti? Ci pensano gli Amicinofili

GALIMERTIBuche nei giardini, cartacce, immondizia di vario genere , deiezioni canine non rimosse da padroni “incivili”; anche  il non funzionamento dell’irrigazione a pioggia ha ulteriormente aggravato la situazione

 

Una quindicina di sacchi della spazzatura colmi di plastica, lattine, bottiglie, mozziconi ed escrementi canini: questo il bottino raccolto domenica 29 settembre  dagli “Amicinofili” in Piazza Galimberti.

 

Gli Amicinofili sono nati da incontri fortuiti e fortunati tra proprietari di cani residenti in Piazza, culminati in una serata in pizzeria e nella creazione di un gruppo facebook. Purtroppo il degrado in cui versa la zona è evidente,  tanto più per coloro che vi risiedono e la vivono giornalmente: buche nei giardini, cartacce, immondizia di vario genere , deiezioni canine non rimosse da padroni “incivili”; anche  il non funzionamento dell’irrigazione a pioggia ha ulteriormente aggravato la situazione.

 

Per sensibilizzare la coscienza di coloro che non hanno rispetto per il giardino, per proteggere i loro animali e i bambini e per differenziarsi dagli altri padroni di cani “maleducati”, gli Amicinofili hanno organizzato, in concomitanza con l’iniziativa di Legambiente “Puliamo il mondo”, la pulizia di Piazza Galimberti.

 

Tra i membri degli Amicinofili ci sono  Marco Lepera  e Fabio Bruno  che, con entusiasmo e spirito ecologico,  sperano di continuare su questa strada con altre iniziative che seguiremo con attenzione.

 

Precedentemente il signor Lepera presso il suo negozio di ottica, insieme alla presidentessa dell’Associazione Culturale Philadelphia Ivana Galvani , aveva promosso una raccolta firme per chiedere la creazione di un’Area Cani. La richiesta è stata già approvata in Circoscrizione ed è attualmente al vaglio in Comune.

 

Chiara Mandich
Maria Ferreri

 

(Foto: Google – Frankj)

A naso in su, mongolfiere nel cielo di Masino

MONGOLFIERENel Parco del Castello saranno presenti mongolfiere provenienti da diverse regioni d’Italia. Il pubblico potrà assistere al gonfiaggio dei colorati palloni, un rito di grande suggestione anche per i più piccoli, ed effettuare entusiasmanti voli panoramici in mongolfiera

 

Domenica 5 ottobre, dalle 9 alle 18, il cielo sopra il Castello e Parco di Masino, splendido Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), dopo il successo delle passate edizioni, torna a ospitare per l’ottavo anno consecutivo il “Raduno di Mongolfiere”, organizzato dal Team Slowfly Mongolfiere di Mondovì (CN).

 

Nel Parco del Castello saranno presenti mongolfiere provenienti da diverse regioni d’Italia. Il pubblico potrà assistere al gonfiaggio dei colorati palloni, un rito di grande suggestione anche per i più piccoli, ed effettuare entusiasmanti voli panoramici in mongolfiera.

 

Oltre ai voli, il pubblico, seguito da istruttori qualificati, potrà svolgere attività outdoorcome il nordic walking, tipo di camminata con bastoni, il dog trekking, sport che mira a far socializzare gli amici a quattro zampe durante bellissime escursioni in mezzo alla natura, e divertenti percorsi di orienteering.

 

Attività per i più piccoli:

–       Fiabe e leggende a cura di Claudio Zanotto Contino dell’Associazione Viaggi con l’Asino. Il cantastorie, in compagnia della somara Geraldine, condurrà i visitatori in un viaggio che percorre a volo d’uccello la circonferenza, unica nel suo genere, dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, tra storie di minatori, popoli ribelli, amori contrastati, eremiti, regine senza terra, onesti contadini, vedove sfortunate, draghi, mugnaie e mugnai in cerca di fortuna. Iracconti si susseguiranno alle ore 11 e alle 15.

–       Percorsi su sterrato per piccoli bikers, seguiti dalla Scuola Guida di Mountain Bike del posto.

–       Animazione a cura di ASD Etoile con musica, balli, giochi, baby dance, truccabimbi e sculture di palloncini

–       Foto e animazioni con Mascotte Alex il Leone

 

Sarà presente anche un caratteristico mercatino di prodotti tipici e punti ristoro.

 

Durante la giornata, acquistando il biglietto cumulativo “manifestazione + castello”, sarà possibile effettuare visite guidate agli interni, riccamente arredati,delCastello di Masino, le visite saranno a cura degli studenti e dei docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” di Caluso.

 

Slowfly Mongolfiere di Mondovì:

L’associazione promuove e sviluppa la divulgazione del volo in mongolfiera attraverso attività culturale – ricreativa, turismo e sport. Organizza manifestazioni, congressi, seminari e corsi di istruzione aeronautica. Prenotazione voli  Monica al 335-8307972 email:info@slowfly.it

 

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e del Comune di Caravino.

Il “Raduno di Mongolfiere” sarà realizzato grazie al prezioso contributo di Eni che, rinnovando la propria vicinanza alla Fondazione, sostiene il calendario degli “Eventi nei Beni del FAI 2014” in qualità di Partner Principale.

La manifestazione sarà resa possibile grazie al sostegno di Barclays, che per la prima volta è a fianco del FAI in questo importante progetto, PIRELLI, che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione, e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il terzo anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

 

Il gonfiaggio e i decolli si svolgeranno alle 9,00 e alle 16.30.

Ingresso alla manifestazione: Adulti 7 €; Ragazzi (4-14 anni): 4 €; Iscritti FAI e Residenti: 3 €.

Cumulativo manifestazione + visita al Castello: Adulti 12 €; Ragazzi (4-14 anni): 6 €; Iscritti FAI e Residenti: 3 €.

IN CASO DI PIOGGIA LA MANIFESTAZIONE VERRA’ ANNULLATA

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

 

 

 

Masbedo, dalla Mostra di Venezia alla Fondazione Mertz

L’incomunicabilità è il tema centrale di “Todestriebe”, 9 opere video che ripercorrono l’ultimo  decennio di lavoro (3 sono nuove) della coppia artistica; tutte accomunate dal respiro  cinematografico ed intrise di psicanalisi; non a caso, il titolo rimanda al concetto freudiano della pulsione di morte

 

MASBEDO1Doppio appuntamento con i Masbedo, acronimo del duo Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni che a Torino sono autori-protagonisti del progetto “Todestriebe”, alla Fondazione Merz dal 4 ottobre all’11 gennaio 2015. In concomitanza, il loro primo film “The Lack” (prodotto da Beatrice Bulgari) sarà proiettato il 15 ottobre al Cinema Massimo, dopo il successo ottenuto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di  Venezia nella sezione “Giornate degli  autori”.

 

L’incomunicabilità è il tema centrale di “Todestriebe”, 9 opere video che ripercorrono l’ultimo  decennio di lavoro (3 sono nuove) della coppia artistica; tutte accomunate dal respiro  cinematografico ed intrise di psicanalisi; non a caso, il titolo rimanda al concetto freudiano della pulsione di morte.

 

Scenario ideale, in cui le  persone sembrano quasi sculture, sono le immagini di una natura matrigna e affascinante (soprattutto d’Islanda), lande deserte, ghiaccio, rocce, acqua e vulcani. E’ la storia del genere umano, pericolante verso l’autodistruzione, l’impossibile relazione con se stessi, con gli altri viandanti dell’esistenza, con il creato. Le riflessioni,  in  suoni e  immagini, di questa coppia di  artisti,  scrutatori dell’intima esistenza, esplorano anche il rapporto creativo con altri alfabeti come  teatro, musica, cinema, danza e letteratura, in un gioco visionario  dell’umano esistere. E l’allestimento è pensato come un’installazione globale in cui il  visitatore può intraprendere un viaggio (interiore) ispirato dai lavori che intrecciano i vari mezzi  espressivi.MASBEDO 2

 

Il curriculum dei Masbedo include importanti tappe, anche internazionali. Sono stati selezionati come  unici  artisti italiani per la mostra”Moving Stories”, progetto della Comunità Europea sostenuto dai principali Festival e biennali per  l’arte. Hanno intrapreso anche geniali e strategiche collaborazioni con altri artisti. L’attrice Fanny Ardant ha partecipato alla video audio performance tratta da “Le Remède de Fortune” di Guillaume de Machault; mentre dal 2002 collaborano con lo scrittore Michel Houellebecq. Insieme hanno scritto e prodotto le opere 11.22.03, dialogo tra un uomo e una donna in cui l’intento è la sopraffazione reciproca, e “Il mondo non è un panorama”, video d’arte in cui recita l’attrice premio Oscar Juliette Binoche, presentato in anteprima al Gran Palais di Parigi.

 

Poi, come  da  tradizione, la Fondazione prevede anche un momento  di  dialogo e confronto con la figura e l’opera di Mario Merz. Gli artisti hanno scelto il video “Lumaca” realizzato da Gerry Schum nel 1970,  in  cui  Merz disegna una spirale su un vetro davanti a lui. I Masbedo hanno allora pensato ad un’opera collettiva e chiamato all’appello 33 artisti internazionali, ognuno  a riflettere su  quel lavoro storico, con un  video personale che finisce in un’unica installazione a spirale, una sequenza di  video, tanti frammenti  di un dialogo.

 

Laura Goria

Due colpevoli per il pensionato picchiato e morto dissanguato

Emanuele Lupo, un pensionato 62enne di Grugliasco, morì drammaticamente in un campo

 

PALAZZO DI GIUSTIZIA

Lo lasciarono morire dissanguato, in un prato nei pressi della tangenziale di Torino. Prima lo avevano picchiato e ferito con una coltello alle gambe e rapinato. Emanuele Lupo, un pensionato 62enne di Grugliasco, morì così drammaticamente nel settembre 2013. Sono stati trovati i colpevoli: si tratta di Paolo Fusco e Francesco Marrapese rispettivamente di 55 e 50 anni. Il tribunale li ha condannati per omicidio preterintenzionale: 15 anni a Fusco e 14 anni e 2 mesi a Marrapese.

 

 

 

 

Mito, fede e rito: viaggio nella magia e dintorni

STREGONERIAMAGIA3La stregoneria è una caratteristica fisica che si trasmette per via ereditaria, di padre in figlio. I figli di uno stregone sono tutti stregoni, ma non è detto che mettano in pratica la magia

 

La magia non esiste, l’occidente, permeato di razionalità scientifica, ne è più che certo. E’ facile prendere come punti di riferimento quelli della propria cultura, ed è anche corretto, perché permette di relazionarsi con l’ambiente e con gli altri avendo delle coordinate precise. Però, ed questa è la sfida che le grandi migrazioni di popoli ci mettono davanti agli occhi ogni giorno, è bene comprendere che il nostro punto di vista è solamente uno dei punti di vista possibili.

 

Gli Azande dell’Africa centrale credono nella stregoneria: alcuni individui vengono considerati stregoni e possono fare del male agli altri senza nessuna formula magica nè pozioni particolari, ma tramite una sostanza che risiede nel corpo degli stregoni, precisamente nell’intestino tenue.

 

La stregoneria è una caratteristica fisica che si trasmette per via ereditaria, di padre in figlio. I figli di uno stregone sono tutti stregoni, ma non è detto che mettano in pratica la magia: finchè non viene messa in pratica la sostanza magica si considera “fredda”. Quando invece c’è una vittima, la famiglia disconosce l’individuo, che si ritrova improvvisamente senza clan parentale.

 

Come spiegare agli Azande che nell’intestino tenue c’è solo l’intestino tenue? Per loro non solo la stregoneria esiste, ma si potenzia man mano che l’individuo invecchia. E’ una parte del corpo umano, che viene mandata in missione durante la notte, quando la vittima dorme: per questo non può colpire da lontano, ma solo da vicino, perché l’”anima” deve raggiungere fisicamente chi intende colpire.

 

Uno stregone non distrugge subito la sua vittima: la morte giunge attraverso un lento peggioramento, finchè lo stregone non ha “divorato” l’intera anima di un organo vitale. Alla morte della vittima, vicino alla tomba si ha una vera e propria autopsia pubblica: si cerca all’interno dell’intestino la presenza del veleno in base al modo in cui gli intestini escono dal ventre.

 

Come molti episodi “magici” e mitici la spiegazione eziologica è la più comune: il desiderio di comprendere alcuni fenomeni, come la malattia improvvisa, inspiegabili a livello razionale e in questi casi anche a livello scientifico, dà vita a numerose credenze. La spiegazione del reale, soprattutto quando si parla di eventi traumatici come la morte, viene così affidata a una mitologia che in qualche modo giustifica e ordina il reale, e a riti, che danno una parvenza di “ordine” al caos in cui improvvisamente ci si trova.

 

Lo storico e filosofo De Martino, riferendosi ai riti funerari dei nostri tempi, parla di “crisi della presenza”: l’unico modo per non impazzire, per provare ad andare avanti di fronte ad una morte tragica e improvvisa , è seguire i riti funebri della società e comunità religiosa a cui apparteniamo. Avete presente i funerali, in cui si ripetono in coro le stesse formule liturgiche come tanti automi e si segue uno schema fisso e immutabile?

 

L’assurdità della morte, così inesplicabile e disumana, viene esorcizzata riportando chi la subisce come spettatore all’interno di un contesto, di una società, di una comunità di persone, di una liturgia ben precisa, di una tradizione. Quindi chi perde un caro viene proiettato all’istante nella tradizione, perde la sua dolorosa soggettività per entrare in una dimensione mitico-rituale che si ripete immutata da moltissimo tempo di fronte a un tale evento. De Martino fa l’esempio delle realtà marginalizzate della Lucania, del pianto funebre, rito diffuso prima del Cristianesimo in tutta l’area mediterranea, di origine antichissima. Anche il pianto rituale nasce per fronteggiare la crisi del cordoglio , per elaborare culturalmente il lutto.

 

Siamo individui profondamente permeati dalla cultura in cui viviamo, e se questa cambia, cambiano anche le nostre credenze, volontà, azioni; la dignità di ogni sistema culturale (se socialmente accettabile e a sua volta rispettoso delle credenze altrui) è il minimo per una convivenza pacifica e –si spera- fruttuosa. Non dimentichiamolo di fronte all’incontro con l’Altro, chiunque esso sia.

 

Federica Billone

 

(fonti: Cfr. Edward E. Evans — Pritchard, Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Franco Angeli Editore).