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Chiamparino: “il 2015 e il 2016 saranno gli anni più duri per il Piemonte”

Ha strizzato anche l’occhio alla minoranza quando ha dichiarato di “registrare il positivo atteggiamento dei consiglieri, compreso quello delle opposizioni, Forza Italia guidata da Gilberto Pichetto ed il Movimento 5 Stelle, che si è rivelato interlocutore non soltanto capace di protestare”

 

chiampa gofalone“Per la Regione Piemonte il 2015 ed il 2016 saranno gli anni più difficili. Quello che viene sarà molto complicato: bisognerà rimettere la macchina regionale in condizione di procedere sulle sue ruote. Così come l’abbiamo presa in mano, e come è ancora in larga parte, l’ente Regione non è in grado di creare crescita e coesione sociale”. Parola di governatore. Così Sergio Chiamparino alla sua prima conferenza stampa di fine anno, dialogando con i giornalisti. Il presidente della Regione parla di ulteriori tagli alle spese:

 

“Nella migliore delle ipotesi la Regione dovrà tagliare nel 2015 un terzo della spesa non vincolata, quindi circa 150 milioni. Bisogna fare uno sforzo, rivedere radicalmente, in alcuni casi, la logica della politica di spesa. Per questo l’8 gennaio è convocata una riunione di Giunta per impostare gli obiettivi politici. Quello che ci aspetta – ha spiegato – non sono solo tagli e riorganizzazione. Bisogna anche cambiare verso alle politiche: la sfida a cui siamo chiamati è saper creare quel giusto mix tra continuità e competitività tra istituzioni basato sulla qualità e il cofinanziamento dei progetti. Occorre quindi rifare leggi regionali per ridefinire criteri e parametri di spesa”.  Ha strizzato anche l’occhio alla minoranza quando ha dichiarato di “registrare il positivo atteggiamento dei consiglieri, compreso quello delle opposizioni, Forza Italia guidata da Gilberto Pichetto ed il Movimento 5 Stelle, che si è rivelato interlocutore non soltanto capace di protestare”.chiampa manifesto

 

 Chiamparino ha rivendicato tra i suoi provvedimenti di governo il piano di riqualificazione strutturale della spesa, il riordino della rete ospedaliera, i disegni di legge sulla semplificazione e sulle funzioni di Province e Città metropolitana, ed ha garantito che gli aumenti della tassazione chiesti alla parte di piemontesi con un reddito superiore ai 28.000 euro annui “sono il primo e ultimo sforzo, necessario per fronteggiare in parte il disavanzo della Regione. Per quanto mi riguarda non si intende andare oltre, e lo dico senza se e senza ma”.

 

Sulle proteste in atto in alcuni territori sulla nuova rete ospedaliera, il presidente è stato netto: “c’è spazio per aggiustamenti, da effettuare a parità di risorse, tempi e qualità del servizio. Ma una pubblica amministrazione in lite non fa accordi: chi vorrà ricorrere al Tar è legittimato a farlo, ma poi bisognerà aspettare di vedere cosa dicono i giudici. C’è un rapporto inversamente proporzionale tra le probabilità di aggiustamento e la modalità dei ricorsi. Noi siamo abituati a ragionare con le amministrazioni locali dal punto di vista politico. Altrimenti a la guerre comme a la guerre”.

 

giunta regionale chiampaIl governatore non poteva non parlare anche dei costi della politica ed è intervenuto sulla riduzione delle indennità dei consiglieri regionali (“Il Consiglio è sovrano e vorrei evitare gesti che suonino come prevaricatori o provocatori. In primavera dovremo discutere importanti leggi finanziarie, e credo che in quel contesto si debba trovare il modo di ridurrle)” e si è augurato che “nel 2015 il rapporto con il Governo sia improntato a un forte spirito di riforma dell’istituto della Regione. Dovrebbe essere approvata la riforma del Senato, che vedrà la seconda Camera imperniata sul ruolo delle autonomie locali. Se si perde l’occasione per un forte check-up delle Regioni, non solo delle loro dimensioni, rischiamo di vedere passare un tram che poi non ci sarà più”.

 

Non è mancata la risposta al sito del Governo soldipubblici.gov.it, che ha messo il Piemonte al primo posto tra le Regioni sulla spesa per le consulenze: “E’ un sito importantissimo, fondamentale per la trasparenza sulle spese, ma è indispensabile omogeneizzare i criteri attraverso i quali le Regioni catalogano le spese, altrimenti si rischia di avere confronti non pertinenti. Sulle consulenze non siamo affatto i più spendaccioni, ed in ogni caso si tratta di spese abbondantemente indietro nel tempo”.

 

Fassino: “Nel 2015 la raccolta dopo la semina”. E si avvia la linea 2 del metrò

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Il sindaco: “sappiamo coniugare la quotidianità con il futuro”

 

Meno pessimista del suo collega governatore, Sergio Chiamparino, che ha parlato del 2015 e 2016 come degli anni più difficili, il sindaco Piero Fassino, nella conferenza stampa di fine anno ha affemato: “Il 2014 è stato l’anno della semina, il 2015 sarà quello della raccolta. Sarà l’anno dei cantieri e dei grandi eventi. E Torino confermerà il suo dinamismo facendo allo stesso tempo fronte a tutte le emergenze di tipo sociale”.  In primavera, ha aggiunto il primo cittadino,  sarà presentato il terzo Piano Strategico della Città, “a dimostrazione che sappiamo coniugare la quotidianità con i progetti per il futuro”. La città dovrà dimostrarsi all’altezza del ruolo di capitale europea dello sport e di sede dell’Ostensione della Sindone, occasione quest’ultima per la visita di Papa Francesco.

 

E, a proposito di futuro,  su proposta degli assessori Claudio Lubatti e Stefano Lo Russo, la Giunta municipale ha approvato il riesame e la nuova pianificazione dello studio di fattibilità della linea 2 della metropolitana. La nuova linea attraverserà la città da Nord a Sud, consentendo  l’interscambio con il passante alle stazioni Rebaudengo e Zappata. Inoltre, raccorderà i flussi di traffico della statale 11 con il nodo di scalo Vanchiglia, incrocerà la linea 1 della metro e raggiungerà a Sud corso Marche. “Tutto ciò, con il funzionamento integrato a regime del passante ferroviario- spiegano a Palazzo Civico – faciliterà l’utilizzo del sistema di trasporto pubblico e incrementerà l’accessibilità urbana in particolare intorno alle stazioni”.

 

Senza nascondere che la realizzazione della linea 2 è un elemento imprescindibile per la trasformazione urbanistica, ed è  quindi “indispensabile che il progetto viaggi di pari passo con la verifica delle possibili fonti di finanziamento e dei tempi di avvio e ultimazione dei lavori”.  La metropolitana diventa treno: il nuovo scenario dovuto alla situazione economica complessiva di oggi  prevede la trasformazione del tratto di linea 2 previsto tra lo scalo Vanchiglia e la stazione ferroviaria Rebaudengo in un ramo di ferrovia che, dice il comunicato del Comune “sfruttando il trincerone tra via Sempione e via Gottardo e prevedendo l’utilizzo di convogli adatti a viaggiare nel Passante Ferroviario, consentirebbe di collegare l’area nord della città con le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova e con Dora e Zappata quando saranno ultimate. Questa soluzione, che consentirebbe un ripensamento sull’avvio dell’intervento, prevederebbe in ogni caso la copertura del tratto Vanchiglia-Rebaudengo con la realizzazione in superficie del parco lineare come previsto nel disegno della variante 200”.

 

Questo può essere considerato il primo lotto della linea 2 e l’attivazione di questa tratta, a fronte di un investimento iniziale più sostenibile anche per un intervento pubblico, incentiverebbe i primi investimenti privati destinati all’attuazione delle trasformazioni previste nella variante.  Il secondo lotto della Linea 2, intesa come linea di metropolitana, dovrebbe essere realizzato tra lo scalo in prossimità del cimitero Parco e la stazione Zappata, con l’obiettivo di collegare la zona sud con le linee del Servizio Ferroviario Metropolitano.

Ok, il pesce è giusto: col manuale occhio al cenone

Sul sito www.izsto.it dell’ Istituto Zooprofilattico di Torino la guida “Ok il pesce è giusto” per insegnare al consumatore a riconoscere le specie ittiche spesso oggetto di frode

 

cibo pesceTempo di cene e di cenoni e i piatti a base di pesce hanno spesso il posto d’ onore. Ma siamo sicuri di mettere in tavola ciò che paghiamo? L’Istituto Zooprofilattico di Torino, diretto da Maria Caramelli, corre in aiuto dei consumatori con il manuale “Ok! Il pesce è giusto”, per insegnare a riconoscere le specie ittiche spesso oggetto di frode.

 

Da un’indagine Eurobarometer gli Italiani risultano essere, in Europa, quelli che temono di più la frode alimentare: il dossier “Italia a tavola”, redatto ogni anno da Legambiente, afferma che, attraverso una media di  500 mila controlli, vengono sequestrate, ogni anno, migliaia di tonnellate di prodotti alimentari non in regola: nel 2012 sono state 28 mila per un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro.

 

Numerosi sono gli illeciti nel settore ittico,  il 72% dei quali connessi all’etichettatura e alla tracciabilità. Accanto ai molti commercianti onesti vi sono i “furbi” che, non rispettando le norme sull’ etichettatura, spacciano un prodotto “allevato” per “pescato”,  una palamita per tonno, un filetto di brosme per il più pregiato filetto di merluzzo e così via. Il manuale, redatto dagli esperti dei laboratori di Genetica e di Istopatologia dell’Istituto, illustra, con testi e fotografie, come riconoscere, all’acquisto, alcuni fra  i pesci più commercializzati e più frequentemente oggetto di frode per sostituzione con specie di minor valore economico.

 

“Il consumatore informato può fare molto per difendersi da alcuni tipi di frodi commerciali – dice Maria Caramelli – sapere quali sono le caratteristiche peculiari da individuare per riconoscere una specie ittica prelibata rispetto ad una molto simile, ma di minor pregio, è indispensabile per un acquisto consapevole”.

 

No ai botti per tutelare i pets

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spookyLo prevede il regolamento per la tutela degli animali e quello di polizia urbana

 

Il Sindaco Piero Fassino ha detto NO ai botti di Capodanno per la tutela sia degli animali d’affezione come cani e gatti che per la salvaguardia delle specie selvatiche e degli uccelli. Con una nota speciale , lo sottolinea anche la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente , di cui l’On.  Michela Vittoria Brambilla e’ presidente : ” Vietato a Torino l’uso di fuochi d’artificio e petardi per festeggiare il Capodanno: lo prevede il regolamento per la tutela degli animali e quello di polizia urbana. “Il nostro regolamento sulla tutela degli animali su questo tema è all’avanguardia – commenta l’assessore Enzo Lavolta con delega all’Ambiente -. Mi sento di fare appello alla responsabilità di tutti perché ci sia il rispetto della norma”. I vigili ricorda che la sanzione prevista per chi non rispetta il divieto va da 50 a 500 euro.” Dunque pene salatissime per chi sarà sorpreso ad esplodere botti per strada e dai balconi delle abitazioni.  Affidandoci oltre che alla legge, anche al buon senso di tutti i cittadini, auguriamo un buon 2015 da condividere con l’amore ,l’affetto e la simpatia come solo un quattro zampe può donare.

 

(Foto: il Torinese)

CV 

Il treno degli sciatori dalla Liguria al Piemonte

treni porta nuova

L’iniziativa fa parte del progetto “Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza Je t’aime”

 

Due treni speciali collegheranno nei weekend, a partire dal 17 gennaio e fino all’8 marzo, le località liguri di Arma di Taggia e Ventimiglia con la stazione sciistica di Limone Piemonte. L’iniziativa fa parte del progetto “Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza Je t’aime”, una proposta dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte per rilanciare la linea. Sonmo previsti, per chi usa il treno, sconti speciali sullo skipass e pacchetti agevolati per soggiornare negli alberghi convenzionati.

 

(Foto: il Torinese)

Homo Ambiens: come ridurre i rifiuti e risparmiare energia

ecologia

Tutti gli enti pubblici interessati che ne faranno richiesta riceveranno un kit gratuito comprensivo di video, depliant, poster, eco-decalogo, bandi verdi

 

Prende il via la campagna di sensibilizzazione Homo Ambiens, presentata da Regione Piemonte e Arpa, con l’obiettivo di incentivare negli enti pubblici un corretto comportamento nella gestione dei beni e dei servizi nei luoghi di lavoro in modo da evitare sprechi di risorse ambientali ed economiche. Al centro la riduzione dei rifiuti e la dematerializzazione, la mobilità sostenibile, il risparmio energetico, gli appalti verdi e la mensa sostenibile. Tutti gli enti pubblici interessati che ne faranno richiesta, riceveranno un kit gratuito comprensivo di video, depliant, poster, eco-decalogo, bandi verdi. Tutto il materiale potrà essere usato per due settimane e poi raccolto e consegnato ad un altro ente che a sua volta lo riutilizzerà. La campagna sarà inizialmente proposta agli enti pubblici che partecipano al progetto Emas Bormida e al Contratto di Fiume Bormida. Il Progetto Emas Bormida, finanziato da Regione Piemonte e Ministero dell’Ambiente, è finalizzato al miglioramento della situazione ambientale della Valle Bormida.

 

Info: www.arpa.piemonte.it/news/parte-la-campagna-di-sensibilizzazione-homo-ambiens

Stangatina natalizia, aumentano Irpef e bollo auto ma non l’Irap

REGIONE PALAZZO

Il vicepresidente della Regione: “abbiamo dovuto incrementare la pressione fiscale perché l’aiuto del Governo è necessario per portare la Regione fuori dalla sua gravissima crisi finanziaria. Senza non ce la faremmo”

 

La Giunta regionale lo dice apertamente: “è una manovra dolorosa” ma necessaria per dare un futuro alla Regione. E’ in sintesi il pensiero del vicepresidente del Piemonte  Aldo Reschigna dopo che il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge sulle disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria. In sostanza più tasse che garantiranno entrate per 110 milioni di euro.

 

“Abbiamo cercato di farlo salvaguardando le fasce più basse, non toccate dagli aumenti, e mantenendo l’impegno del presidente Chiamparino a non aumentare l’Irap, che invece si è verificato in altre Regioni in condizioni simili alla nostra. Lo abbiamo fatto per non colpire l’economia piemontese, che non avrebbe retto un simile aumento, ma abbiamo dovuto incrementare la pressione fiscale perché l’aiuto del Governo è necessario per portare la Regione fuori dalla sua gravissima crisi finanziaria. Senza non ce la faremmo”.

 

Il disegno di legge stabilisce l’aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale Irpef per 624mila contribuenti, meno di un quarto del totale: i 496mila che sono posizionati nello scaglione tra i 28mila ed i 55mila euro avranno un incremento dello 0,44%; l’aumento più forte, un punto percentuale, coinvolgerà i 127mila appartenenti ai due ultimi scaglioni, quelli oltre i 55mila ed i 75mila euro. Invece, i quasi 2 milioni di piemontesi che rientrano negli scaglioni di imposta fino a 15mila euro e fino a 28mila euro non subiranno alcun aumento (guarda la tabella). È prevista per il 2015 una detrazione di 100 euro per ciascun figlio, per tutte le famiglie con più di tre figli a carico e un’agevolazione di 250 euro per le famiglie con figli disabili.

 

Il bollo auto subirà un incremento progressivo per gli autoveicoli di potenza superiore ai 53 kw: 6% fino a 100kw, 8% per quelli di potenza superiore a 100kw e fino a 130kw, 10% per quelli di potenza superiore a 130kw.

 

Il dibattito ha introdotto l’esenzione del pagamento dell’Irap per le start up innovative dal 1° gennaio 2015 per quattro anni e, per venire incontro ai Comuni colpiti dagli eventi alluvionali di ottobre e novembre, e la rinuncia delle amministrazioni regionale e provinciali ai tributi per lo smaltimento in discarica dei rifiuti di origine alluvionale nel corso del quarto trimestre 2014.

 

Il testo prevede poi che nella determinazione dei canoni per l’uso delle acque pubbliche ci si attenga ai principi stabiliti a livello comunitario per incentivare un uso razionale della risorsa idrica e per conseguire un adeguato contributo al recupero dei costi, in applicazione del principio “chi inquina paga”. È infine definito l’incremento della misura del canone per l’uso energetico dell’acqua pubblica, con una progressività che tutela maggiormente le piccole utenze rispetto alle grandi.

 

E’ stato inoltre dato parere  alla sospensione per 24 mesi dell’obbligo per i commercianti operanti su area pubblica di richiedere al Comune il documento “attestante la verifica di regolarità contributiva e fiscale dell’impresa, ad aumentare le tariffe del diritto di escavazione tenendo in considerazione il costo ambientale calcolato sulla base della geomorfologia del territorio, della vocazione dei terreni e del paesaggio.

 

(Foto: il Torinese)

Perde la voce al call center, la procura indaga

Una donna di 43 anni è stata colpita da cordite cronica

 

call centerUna donna che lavorava in un call center ha perso la voce. Ha 43 anni ed è stata colpita da cordite cronica. Un caso che è già all’esame della procura della repubblica  di Torino, dove il pm Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo. L’ipotesi di reato è di lesioni colpose e il nome dell’amministratore delegato della società, la Voice Care, è stato iscritto nel registro degli indagati. Nella documentazione di valutazione del rischio – così ritiene l’Asl –  l’azienda non aveva calcolato la possibilità che i telefonisti venissero colpiti da questa patologia.

La pace scolpita nell’acciaio

monumento pace

La lastra di acciaio inox è collocata in via Onorato Vigliani, all’interno del Parco Gustavo Colonnetti. Lavorata a sbalzo reca frasi, disegni e simboli che ricordano e celebrano i valori della Resistenza e i suoi caduti

 

Cari amici lettori, nonostante le feste natalizie, gli infiniti pranzi e le abbondanti cene passate in ottima compagnia, eccoci nuovamente pronti (forse con la pancia un po’ più piena e lo spirito un po’ più sereno), al nostro solito appuntamento settimanale con Torino e le sue meravigliose opere. Quest’oggi, approfittando un po’ dello spirito natalizio, vorrei parlarvi di un’opera un po’ diversa dal solito, forse un po’ meno evidente per la sua struttura ma che racchiude in se’ (probabilmente più di qualsiasi altro monumento) la storia del nostro Paese. L’ opera di cui andremo a parlare è la “targa” intitolata “Alla Pace” dedicata ai valori della Resistenza ed ai suoi caduti. (Essepiesse)

 

La lastra di acciaio inox è collocata in via Onorato Vigliani, all’interno del Parco Gustavo Colonnetti. Lavorata a sbalzo reca frasi, disegni e simboli che ricordano e celebrano i valori della Resistenza e i suoi caduti. Un partigiano poggia il suo fucile al muro di una baita, sullo sfondo si intravedono le montagne mentre, all’interno della lastra, una targa riporta la frase: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. Piero Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi, 1955. ”

 

L’opera è inserita nel Piccolo Campo della Pace 25 Aprile 1945, dove trovano posto numerose targhe che ricordano martiri, eccidi, luoghi ed episodi legati alla Resistenza e alle guerre. Nel 1991, l’ ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) sezione Torino, chiese al partigiano e deportato a Mathausen (campo di concentramento austriaco), Alessandro Roncaglio, di preparare una targa in memoria della lotta di resistenza al Nazi-Fascismo, da collocare in un’area del Parco Colonnetti. Si tratta di una parte del Parco (dal 1985 configurato come giardino-memoriale “il campo della pace”), che è stata allestita come un percorso pedonale attraverso la storia recente, con particolare attenzione al periodo della Resistenza.

 

E’ rappresentato da una serie di semplici targhe: alcune che ricordano certi episodi della difficile Liberazione (come ad esempio i martiri del Martinetto, l’eccidio di Grugliasco e la resistenza sul Colle del Lys), altre che rimembrano la brutale violenza nazi-fascista (le vittime della Risiera San Sabba, i campi di sterminio, il campo di concentramento di Arbe) ed infine, alcune che rievocano i due episodi-simbolo della Seconda guerra mondiale, quali le bombe atomiche su Hiroshima e Ngagasaki. Ed è proprio tra questa ordinata selva di targhe che l’ ANPI ne immagina una dedicata a Piero Calamandrei (giurista, polito, Professore accademico e grande sostenitore della lotta contro il nazi-fascismo) ed al suo celebre discorso ai giovani sul primato della Costituzione e sul valore della resistenza e della memoria.

 

La frase si propone forse come il coronamento ideale del percorso della memoria, tanto che Alessandro Roncaglio decise di darle un rilievo speciale non accontentandosi della semplice iscrizione ma addirittura sottolineando il messaggio con un’illustrazione grafica che parlasse in modo immediatoall’immaginazione, al cuore e soprattutto alle emozioni di chi si sarebbe trovato a passare davanti alla targa. Per Roncaglio non si trattò di una semplice commissione artistica, ma di qualcosa che toccava direttamente la carne viva dei suoi ricordi e della sua difficile se non tragica esperienza di vita. Presso l’attuale Campo della Pace, infatti, sorgeva (al tempo della II Guerra Mondiale) il campo volo che, dopo l’8 settembre 1943, venne occupato dai tedeschi come base delle loro attività belliche e dove, spesso un Roncaglio ragazzo si infiltrò, da solo o con alcuni familiari attivi nella Resistenza, per mettere a segno alcune operazioni di sabotaggio. A causa di queste attività, lui e suo padre vennero arrestati, consegnati ai tedeschi e deportati a Mathausen-Gusen in Austria.

 

È dunque comprensibile ed immaginabile il trasporto e l’emozione con cui Alessandro Roncaglio decise di scostarsi dalla commissione ed ideò quindi un’opera di grandi dimensioni, che rimanesse impressa come una pietra miliare, avente lo scopo di un imprescindibile memento ai giovani. L’immagine scelta da Roncaglio, scultore e artista per senso civico e dovere morale, fu quella di un partigiano che appende il suo fucile al chiodo della baita (rifugio e base operativa) e sul muro scrive “ora e sempre resistenza”, mentre, in alto attraverso un varco, uno stormo di colombe irrompe a simboleggiare l’arrivo della pace. Attorno a questo disegno, una serie di dediche ai minori vittime della violenza: Anna Frank, morta ad Auschwitz come migliaia di altri bambini israeliti, Franco Cesana, partigiano giovanissimo e simbolo dei tanti ragazzi che sostennero la lotta al nazi-fascismo e infine, una dedica attenta e sentita verso il difficile presente e verso l’odio ingiusto di cui sono vittime allo stesso modo i bambini israeliani e palestinesi.

 

Nacque così il monumento alla Pace: una grande lastra di acciaio inossidabile, illustrata ed istoriata e al cui centro, continua a capeggiare la targa dedicatoria a Calamandrei. La targa venne inaugurata l’11 aprile 1992, di fronte alle autorità cittadine, ad un folto numero di ex-partigiani ed ex-deportati ed anche alla presenzadella popolazione del quartiere: un monumento commemorativo e celebrativo insieme, ma anche schietto, efficace e senza mediazioni, che si offrì (e si offre ovviamente ancora oggi) al cuore e alla mente di chi vi passa davanti. Non un’opera d’arte, secondo anche il volere dello stesso autore, che delsuo disegno ne fece strumento di comunicazione e non di mestiere e che scelse l’acciaio inossidabile perché eterno ed indistruttibile, come si auspica accada alla memoria delle prossime generazioni.

 

Nel corso degli anni, il monumento è divenuto occasione e spunto di riflessione sul passato recente per le scuole del quartiere ed è stato coinvolto nello sviluppo del Parco Colonnetti, inserito nel progetto di riqualificazione “Love Artom”, volto alla valorizzazione di un’area cittadina a lungoabbandonata e degradata. Proprio all’interno del progetto di riqualificazione dell’area, nel 2004 il monumento venne spostato dalla sua sede originale, lungo via Artom e a fianco della bocciofila, all’attuale collocazione lungo via Onorato Vigliani. Con l’occasione si è proceduto al ridisegno dell’intero percorso alla memoria: il tracciato pedonale è stato ribassato e disegnato in modo da seguire un itinerario tra le targhe commemorative che conduca in crescendo verso il Monumento alla pace, inserita in quella che viene ora ribattezzata “Piazzetta del ricordo”.

 

Approfitta dell’occasione anche Roncaglio, che riprendendo in mano la lastra, la modifica eliminando la colorazione nera lungo le incisioni e aggiungendo una dedica in omaggio di Primo Levi, deportato, partigiano e scrittore che, come Roncaglio e molti altri loro coetanei, scelse di farsi memoria storica attiva, portando la sua esperienza nelle scuole, nelle associazioni e dovunque potesse contribuire alla lotta contro l’indifferenza e “l’ignoranza”. Ed anche per questa volta la nostra passeggiata tra le meraviglie di Torino termina qui. Per il momento auguro a tutti i nostri lettori delle serene e felici feste natalizie e vi do appuntamento alla prossima settimana ed al prossimo anno.

 

(Foto: www.museotorino.it)

Simona Pili Stella

San Silvestro e capodanno, tutti in piazza tra storia e tradizione

capodanno torino

Nel resto del mondo le tradizioni sono diverse… ad esempio in Russia si apre la porta per far entrare lo spirito dell’anno nuovo al 12mo rintocco, in Spagna si mangiano 12 chicchi d’uva per ricordare i mesi dell’anno

 

Anche questo 2014 è agli sgoccioli, molti stanno portando a termine gli ultimi preparativi per la grande festa, inizialmente dedicata al Dio pagano Giano, noto per i suoi due volti che guardano verso il passato e il futuro.

 

Il decalogo del buon “ capodanniere” italiano richiede di seguire delle tradizioni:

 

        Cenone, con l’immancabile zampone/cotechino con lenticchie

        Fuochi d’artificio

        intimo rigorosamente Rosso

        gettare alla spalle qualcosa di vecchio

 

Nel resto del mondo le tradizioni sono diverse… ad esempio in Russia si apre la porta per far entrare lo spirito dell’anno nuovo al 12mo rintocco, in Spagna si mangiano 12 chicchi d’uva per ricordare i mesi dell’anno, in Giappone ci si reca al tempio in abiti da cerimonia a bere sakè e ascoltare i 108 colpi di gong che rappresentano, nella filosofia orientale, il numero di peccati che la persona compie nell’anno.

 

Ritornando dal nostro viaggio nei capodanni del mondo, vediamo cosa ci aspetta nella nostra città:

 

in Piazza San Carlo dalle ore 21:30 si susseguiranno a ritmi incalzanti la Gatsby Orchestra,  Paolo Belli & la Big Band, GianPaolo Petrini Big Band e altri artisti di fama mondiale.

 

Presso la Casa Teatro Ragazzi e Giovani sarà presentato alle ore 21:30 lo spettacolo “I vestiti nuovi dell’Imperatore” .

 

A Grugliasco presso il Teatro Le Serre alle ore 22 vi sarà il Vertigo Magic Show per entrare magicamente nel nuovo anno.

 

Ricordiamo che anche quest’anno la Città di Torino ha vietato i “botti” per tutelare la salute dei nostri amici animali.

 

(Foto: il Torinese)

 

Chiara Mandich

Maria Ferreri