ilTorinese

“La legge non è… uguale per Cucchi”

CUCCHIDurante la partita contro l’Atalanta, i tifosi Granata hanno intonato cori e hanno ricordato il giovane romano arrestato per droga cinque anni fa e morto dopo una settimana  in ospedale

 

All’Olimpico di Torino, in  curva Primavera, è apparso uno striscione con scritto: “La legge non è… uguale per Cucchi”. Durante la partita di campionato contro l’Atalanta, i tifosi Granata hanno intonato cori e hanno ricordato Stefano Cucchi, il giovane romano arrestato per droga cinque anni fa e morto dopo una settimana  in ospedale. Nei giorni scorsi sono stati assolti in appello  gli imputati per la sua morte. Un altro striscione  simile è stato esposto anche a Genova,  a Marassi, dai tifosi della Sampdoria.

 

(Foto: www.toro.it)
   

Paura alluvione 20 anni dopo, il Piemonte è ancora a rischio

protezione civileLe vittime dell’alluvione del 1994 saranno commemorate in Consiglio regionale, nel corso della seduta del 4 novembre

 

Sono trascorsi vent’anni esatti dall’alluvione che mise in ginocchio la regione causando 68 vittime e danni per circa 20 mila miliardi di lire. E il fato vuole che, proprio in questo anniversario,  sia ancora  pre-allerta in tutto  Piemonte per una forte ondata di maltempo che dovrebbe iniziare il 4 novembre e proseguire per tutta la settimana. L’arpa comunica: quota neve non più bassa di 1.800 metri di altitudine. Ad oggi il “momento più critico” è previsto dall’agenzia per l’ambiente “tra martedì e mercoledì prossimi”, in paricolare nel Canavese e nelle zone di confine con la Liguria.

 

Il tragico evento del ’94  iniziò con le piogge di venerdì 4 novembre, poi precipitazioni, esondazioni, frane e smottamenti si estesero dal Cuneese all’Astigiano, all’Alessandrino e al Torinese. I bacini più colpiti furono quelli dei fiumi Tanaro, Bormida, Belbo e Po.

 

Venti anni dopo la Regione ha promosso un convegno a Torino, nei giorni scorsi, dove ’assessore all’Ambiente, programmazione territoriale e Protezione civile, Alberto Valmaggia ha sottolineato : “si è coniugato il ricordo con il fare, e questo lo si evince dalla realizzazione di un seminario non accademico, ma che nasce soprattutto come momento in cui si raccolgono i risultati di tutto il lavoro che è stato fatto in questi anni. E’ ormai rilevante dare notizie concrete sulle attività che oggi si fanno sul territorio in situazione di emergenza come in quelle di prevenzione, nonché sensibilizzare la coscienza di tutti i cittadini verso l’importanza che riveste il lavoro di tutela del territorio”.

 

Il sistema di Protezione civile piemontese è articolato su un modello di sussidiarietà rispetto al territorio, ha una ampia componente di volontari, circa 15.000, professionalizzati e offre una continua formazione alle scuole per promuovere la cultura della protezione civile ed è assurto a modello per le regioni italiane. Fra le diverse tematiche affrontate nel dibattito è emersa la necessità di compiere un ulteriore salto di qualità per costruire una cultura della Protezione civile con una cittadinanza resiliente, intendendo la formazione di cittadini consapevoli, aiutandoli a diventare attori della prevenzione di Protezione civile. Pur avendo il Piemonte un modello di intervento apprezzato anche dall’Europa, si è evidenziato il lungo percorso da fare per informare la cittadinanza e creare una conoscenza collettiva anche attraverso un coinvolgimento  pesante della popolazione nelle esercitazioni.

 

Per non dimenticare il drammatico anniversario, inoltre,  il Consiglio regionale organizza una mostra fotografica che torna indietro di 20 anni, al novembre 1994, raccontando le città e i paesi duramente colpiti da un’alluvione tremenda, che fece morti e distruzioni. 

 
L’esposizione, promossa dall’Assemblea  e intitolata Un fiume di ricordi. L’alluvione del 4-5-6 novembre ‘94 nelle foto di allora, è composta da 32 pannelli che riportano le istantanee di dieci fotografi che all’epoca ritrassero direttamente quella funesta sciagura. Sono inoltre presenti 7 pannelli dedicati al territorio, con una cartografia dell’evento, curati dall’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Piemonte).

 

Le vittime dell’alluvione del 1994 saranno commemorate in Consiglio regionale, nel corso della seduta di martedì 4 novembre, e in quell’occasione sarà presentata la mostra, allestita per la prima volta a Palazzo Lascaris. Sarà poi trasferita ad Alba dal 5 all’8 novembre e quindi ad Asti, Alessandria, Castagnole delle Lanze, Farigliano, Pino d’Asti, Ceva e Lisio.

 

 

   

Juve prima in classifica, il Toro pareggia

juventus_logo_black_and_white_torio fila 1Juventus Empoli 2-0 / Torino Atalanta 0-0

 

I punti di vantaggio della Juventus in classifica sui giallorossi sono di nuovo tre. I bianconeri sconfiggono l’Empoli 2-0, reti di Pirlo e Morata. La Juve è di nuovo sola in cima alla classifica. I gol del secondo tempo sono una rivincita della sconfitta di mercoledì con il Genoa. grazie alla Roma battuta dal Napoli i bianconeri tornano al comando. “Abbiamo vinto una partita importante per tornare in testa al campionato”, commenta sul sito Ansa l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri. 

 

Il Torino non supera, invece, lo lo 0-0 contro l’Atalanta. I ragazzi di ventura hanno attaccato per tutto il match ma senza concretizzare il prezioso gioco. Nella ripresa qualche buona opportunità. Ma l’arbitro nega un rigore che pareva evidente per la trattenuta di Moretti in area. Sportiello poi devia sulla traversa la punizione calciata di Farnerud.

 

 

“Agricoltura e Innovazione Sociale”

coldirettiIn un interessante convegno al Circolo dei Lettori  il confronto tra Regione e Coldiretti

 

La Legge di Orientamento del 2001 ha cambiato , modernizzandola, la figura dell’imprenditore e dell’impresa agricola,  c’è ancora molto da fare per raccordare il mondo agricolo con le realtà e le problematiche di una società, quella italiana, che cambia profondamente e velocemente. Venerdì il Circolo dei Lettori di Torino ha ospitato il Convegno Agricoltura e Innovazione Sociale con gli interventi del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo (con i suoi 33 anni il più giovane presidente di organizzazione professionale di categoria italiano), del direttore regionale Antonio De Concilio e della giunta regionale rappresentata dai titolari delle deleghe all’agricoltura,  Giorgio Ferrero, alle politiche sociali , Augusto Ferrari e all’istruzione, Gianna Pentenero.

 

Roberto Moncalvo ha ribadito la ferma volontà di Coldiretti di giungere ad una legge nazionale che definisca e coordini l’attività agricola rispetto alle problematiche di natura sociale e lavorativa che oggi affliggono la società italiana. In Piemonte come in Veneto vi sono esempi concreti di quanto sia importante il ruolo delle imprese agricole siano esse singole che cooperative, sia nel settore dei bambini e degli anziani che degli inserimenti lavorativi.  Antonio De Concilio ha evidenziato la concretezza con la quale si è agito in Piemonte anche in forte sinergia con gli assessorati regionali che a vario titolo si interconnettono con la progettualità di Coldiretti. In particolare ha evidenziato il ruolo della Regione Piemonte nella gestione del Fondo Sociale Europeo (FSE) che destina il 20% delle risorse disponibili alle problematiche sociali. De Concilio ha anche evidenziato l’insostituibile ruolo di Coldiretti dovuto alla capillarità dell’Organizzazione attraverso i propri punti di presidio distribuiti sul territorio regionale.La presenza di Lorella Ansaloni responsabile nazionale Donne Impresa Coldiretti ha evidenziato come per l’impresa agricola la progettualità nel sociale abbia trovato terreno fertile grazie alla sensibilità delle imprenditrici dove, in Italia un’impresa agricola su tre, è condotta da donne. Francesco Di Iacovo, professore associato di Economia e Politica agraria all’Università di Pisa ha evidenziato la capacità di proposta di Coldiretti che sta seguendo a livello nazionale sia la nuova legge sulle aree interne che quella sull’agricoltura sociale. Le prime soffrono di invecchiamento e della mancanza dei servizi.

 

Di qui la necessità della collaborazione tra pubblico e privato con criteri di sussidiarietà che Coldiretti ha svolto gratuitamente nella fase sperimentale, ma che occorre normare sia per garantire la professionalità di quanti erogano il servizio e i costi sostenuti dagli imprenditori agricoli. Gli Assessori regionali Ferrero, Ferrari e Pentenero hanno manifestato la più totale disponibilità della Regione nel mettere a disposizione sia le professionalità necessarie. sia le risorse che con l’FSE si rendono disponibili per tali percorsi. Non è immaginabile affrontare le nuove necessità del mondo del lavoro e le nuove emergenze sociali senza fotografare il contesto attuale ed attuare politiche di accompagnamento rispetto alle necessità reali. Vi è l’urgenza di un quadro normativo nazionale e regionale in grado di rispondere alle nuove esigenze anche con politiche famigliari in grado di prevenire il disagio minorile e quello dei disoccupati nonché dei nuovi poveri. Infatti è in atto un processo di impoverimento delle famiglie con redditi precari dove l’azione dei servizi sociali con la scarsità di risorse degli Enti pubblici, deve continuare nell’erogazione dei servizi in un ottica di sinergia tra pubblico e privato.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Onore ai caduti di Nassiriya

corona nassiriyapicchetto militareL’esplosione uccise 19 cittadini italiani: 12 carabinieri, 5 militari e due civili  e 9 iracheni. Almeno altre 140 persone vennero ferite

 

Cerimonia in onore dei martiri di Nassiriya, questa mattina, in Piazza d’Armi, davanti al monumento dedicato ai caduti italiani nel 2003, nell’attentato avvenuto nella città irachena. Stamane, in presenza dei gonfaloni delle istituzioni e delle associazioni combattentistiche e delle autorità militari, civili e religiose, un picchetto militare ha reso gli onori alle vittime di quel tragico giorno. E’ stata deposta una corona d’alloro.

 

Erano le 10.40 del 12 novembre 2003 quando un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani del MSU (Unità specializzata multinazionale), nella città di Nassiriya, in Iraq: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba che venne stimata tra i 150 e i 300 chilogrammi. L’esplosione uccise 19 cittadini italiani: 12 carabinieri, 5 militari e due civili e 9 iracheni. Almeno altre 140 persone vennero ferite. Fu il più grave attacco subito dall’esercito italiano dalla fine della Seconda guerra mondiale, e alcuni processi che riguardano ciò che avvenne in quel giorno non sono ancora terminati.

 

(Foto: F. Bottaz – il Torinese)

La calda amante al Moving TFF

TFF2014La Terza Edizione fino al 17 novembre. L’ingresso alle proiezioni è gratuito, con tessera Arci nei circoli

 

Fino al 17 novembre la terza edizione di Moving TFF. La manifestazione, ideata e coordinata da Altera e Centro di Cooperazione Culturale, realizzata in collaborazione con UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci), Arci Torino, Museo Nazionale del Cinema e Torino Film Festival, si propone di offrire al pubblico torinese una anticipazione della prossima edizione del Torino Film Festival (21-29 novembre).

 

I temi principali trattati nelle opere in programma sono: carceri, con la collaborazione del Campus Luigi Einaudi dell’Università degli studi di Torino per la rassegna e-visioneTorino, con proiezioni e dibattiti nelle circoscrizioni 6 e 10 sul tema dello sviluppo urbano e delle trasformazioni sociali; ambiente, cui verrà dedicata una giornata al PAV (Parco d’Arte Vivente) con i fratelli Massimiliano e Gianluca De Serio.

 

L’ingresso alle proiezioni è gratuito, con tessera Arci nei circoli.

 

Lunedì 3 novembre
15.30 La calda amante di François Truffaut, Francia 1964; 113’, b/n
Interpreti: F. Dorleac, J. Desailly, D. Ceccaldi, N. Benedetti
@BiblioMediateca “Mario Gromo” Via Matilde Serao 8/A – Torino

Il volto di Leonardo tra i Tesori del re

leonardoNel percorso espositivo si potranno apprezzare il celeberrimo Autoritratto, il Ritratto di fanciulla, il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dick e Rembrandt, codici miniati

 

E’ possibile, finalmente, vedere da vicino la celeberrima Sanguigna, l’autoritratto di Leonardo da Vinci più conosciuto al mondo che, non tutti ne sono a conoscenza, è ospitato da secoli proprio a Torino.

 

La Biblioteca Reale di Torino  fino al 15 gennaio  propone, infatti, la mostra “Leonardo e i Tesori del Re”, una selezione di oltre ottanta opere grafiche di autori da Leonardo da Vinci, a Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dick e Rembrandt. 

 

L’esposizione è allestita nello splendido Salone realizzato nel 1837 dall’architetto di corte Pelagio Palagi e nei due spazi espositivi del piano interrato: la Sala Leonardo, realizzata nel 1998 dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e il nuovo spazio espositivo che viene inaugurato in occasione della mostra. I due spazi espositivi sono stati allestiti e attrezzati secondo le più moderne tecnologie di conservazione e di esposizione.

 

Nel percorso espositivo sono eposti il celeberrimo Autoritratto, il Ritratto di fanciulla, il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dick e Rembrandt, codici miniati, carte nautiche ed altre opere grafiche dalle preziose collezioni della Biblioteca.L’ingresso alla mostra, possibile solo con prenotazione acquistabile con carta di credito suwww.turismotorino.org, sarà accompagnata tutti i giorni dalle 15.00 da una guida professionista.

 

Se volete ammirare alcune delle opere in mostra potete andare sul nuovo sito dedicato alle mostre della Biblioteca e mostre.bibliotecareale.beniculturali.it. Alla mostra verrà sperimentato il QRcode che offrirà ai visitatori una sintesi della didascalia catalografica sia in italiano che in inglese.

 

Leonardo e i Tesori del Re
Dal 30 Ottobre 2014 al 15 Gennaio 2015
Luogo: Biblioteca Reale, Torino
Info: +39 011 535181
Sito: http://www.turismotorino.org

Enjoy the difference: quando la diversità è di casa

Nato del 2011 dalla collaborazione di Associazioni studentesche, Università di Torino, Comune di Torino ed alcune associazioni come ad esempio “Senza Muri”, questo progetto nasce con l’intento primario di coniugare l’esigenza degli studenti di trovare una casa ad un prezzo ragionevole e l’esigenza di promuovere la vita indipendente di ragazzi con disabilità

 

senza muri 2

“Ci sono cose che senza che tu te ne accorga ti cambiano radicalmente la vita. Enjoy the Difference più che la mia vita, ha trasformato radicalmente il mio modo di vivere e di rapportarmi con gli altri e soprattutto con me stessa!”.

 

Daiana ha 22 anni, sta per prendere la laurea triennale in Psicologia e durante la specialistica vorrebbe poter fare un’esperienza Erasmus. Ci siamo incontrate in un bar vicino all’università e dopo esserci accomodate, abbiamo cominciato a parlare di come, nell’ultimo periodo, la sua vita abbia preso per così dire una piega un po’ diversa.

 

Nell’ultimo anno infatti, Daiana ha imparato a provvedere quasi esclusivamente da sola alle sue esigenze, ha imparato il vero significato del termine autonomia e soprattutto ha acquisito una maggior sicurezza nel risolvere ed affrontare i problemi che la vita le ha presentato. Daiana, come altri ragazzi, ha partecipato al progetto Enjoy the Difference.

 

Nato del 2011 dalla collaborazione di Associazioni studentesche, Università di Torino, Comune di Torino ed alcune associazioni come ad esempio “Senza Muri”, questo progetto nasce con l’intento primario di coniugare l’esigenza degli studenti di trovare una casa ad un prezzo ragionevole e l’esigenza di promuovere la vita indipendente di ragazzi con disabilità, attraverso soluzioni abitative e l’arricchimento della rete sociale. Viene rivolto agli studenti dell’Università di Torino e ai giovani con disabilità e prevede, appunto, nuclei di coabitazione formati da gruppi misti.

 

Enjoy the Diference (ETD) si è sviluppato negli anni come un progetto di promozione culturale: le coabitazioni, oltre ad essere gli appartamenti che ospitano i ragazzi per la durata di un anno , diventano luoghi dove si promuove la prospettiva della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità per la quale “le persone con disabilità devono avere la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri,il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione”.

 

Un progetto nuovo, un’idea di cambiamento in cui le vite di ragazzi disabili si intrecciano con quelle di alcuni studenti, creando così uno scambio di esperienze, di frammenti della propria vita, progetti per il futuro, ma soprattutto la capacità e la voglia di reinventarsi e mettersi in gioco. Andare oltre gli stereotipi sui giovani, dimostrare che invece di soggetti passivi ed inattivi come spesso vengono descritti, questi ragazzi (disabili e non), sono in realtà il motore del cambiamento soprattutto da un punto di vista culturale.

 

Molto spesso l’idea della convivenza con un giovane disabile porta con sé la convinzione che si tratti di un’esperienza legata solo ed esclusivamente al “volontariato” e di conseguenza all’assistenza. La sfida di Enjoy the Difference risiede proprio nel proporre un’immagine della disabilità che vada oltre l’idea di impossibilità e soprattutto oltre l’idea di compassione affinché la diversità diventi per tutti, invece che un punto di rottura e distacco, un punto di partenza ed un luogo fertile dove poter accrescere le proprie ricchezze personali.

 

Un altro punto forte di ETD è stata ed è tutt’ora la co-progettazione. L’idea iniziale del progetto ha visto come protagonista la docente universitaria Prof.ssa Cecilia Marchisio che, prendendo spunto da un progetto similare con cui aveva avuto modo di interfacciarsi in Spagna, l’ha riproposto alle organizzazioni studentesche (attraverso il Senato Studenti) ed alle istituzioni (Comune di Torino). Enjoy the Difference nasce proprio da questo gruppo di progetto composto da quattro studenti (di cui uno rappresentate il gruppo “Studenti Indipendenti”), la docente ideatrice, una dottoranda, una rappresentante del Comune, ed una rappresentate dell’associazione “La Virgola”, che collabora con il Comune nei servizi per la disabilità.

 

Un variegato gruppo che riunito in un tavolo alla pari ha dato vita ad un progetto che ha visto il contrasto alla “diversità” come primo obiettivo e come primo motore di ricerca per un percorso costruttivo di partecipazione.

 

Il primo appartamento di ETD è partito a ottobre 2011 e questo ottobre del 2014 vede iniziare il quarto anno di convivenza dove studenti disabili e studenti non disabili convivranno per il prossimo anno accademico. Come è stato per i precedenti tre anni questi ragazzi svolgeranno la loro vita da ragazzi e studenti di sempre; c’è chi imparerà a prendere il pullman da solo senza l’ausilio di qualcuno e chi invece imparerà che una sedia messa nel posto sbagliato può prendere la forma di una terribile barriera architettonica. Ognuno di questi ragazzi imparerà qualcosa di diverso ma tutti, durante la durata di questa (mi permetto di dire) straordinaria esperienza, impareranno che la “diversità” può anche essere una semplice occasione per cominciare un percorso “alla pari”.

 

Vorrei concludere riportando uno degli ultimi aneddoti che Daiana durante il nostro incontro mi ha raccontato: “ C’è probabilmente un episodio che porterò sempre con me perché molto probabilmente riassume tutta l’importanza del progetto. È stato quando uno dei miei coinquilini durante una conversazione ha affermato che, una volta imparato da parte mia a conoscere la casa, la differenza non si sentiva più; anche perché a quel punto, per lui, non c’era più nessuna differenza!”.

 

In effetti mi sono dimenticata di dirvi che Daiana oltre ad essere un’ottima studentessa ed una splendida e normalissima ragazza di 22 anni, è anche una non vedente.

 

www.senzamuri.org

 

 

Simona Pili Stella

Cabiria, un kolossal in mostra

cabiria1cabiria2Nata dal genio del regista astigiano Giovanni Pastrone, è stata proiettata per la prima volta cento anni fa a Torino e rappresenta la fusione, innovativa per i tempi, dei mezzi espressivi di letteratura, pittura, architettura, musica e teatro

 

“Cabiria è una perla nel patrimonio del Piemonte, e i fasti di Torino, capitale del cinema, rivivono oggi nella mostra che abbiamo voluto proporre ad appassionati e curiosi. Questo kolossal è indubbiamente il simbolo dell’esclusività del cinema piemontese, un primato di cui dobbiamo andare orgogliosi”. Così il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus all’inaugurazione della mostra “Cabiria. I cento anni del mito”, realizzata dall’Assemblea regionale in collaborazione con la Biblioteca nazionale universitaria di Torino, il Museo del cinema e la sartoria Devalle.

 

Cabiria, nata dal genio del regista astigiano Giovanni Pastrone, è stata proiettata per la prima volta cento anni fa a Torino e rappresenta la fusione, innovativa per i tempi, dei mezzi espressivi di letteratura, pittura, architettura, musica e teatro.L’esposizione è un viaggio attraverso arte, cinema e spettacolo, una suggestiva visione del secondo  kolossal cinematografico di tutti i tempi, dopo “Quo Vadis?”.

 

“Il materiale che abbiamo messo a disposizione del pubblico – ha dichiarato Franca Porticelli, coordinatrice dell’Ufficio Collezioni speciali della Biblioteca nazionale – racchiude un tesoro di inestimabile valore: spartiti restaurati, manifesti e costumi d’epoca che sono un fiore all’occhiello per Torino e soprattutto per  il Piemonte”. Livio Musso, curatore della mostra, ha sottolineato l’importanza del cinema nello sviluppo e nella crescita artistica e culturale del territorio piemontese, culla di numerose produzioni note anche a livello internazionale.

 

La presentazione è stata accompagnata da un breve concerto di musiche di inizio ‘900 con la voce del mezzosoprano Sara Piutti Berta accompagnata al pianoforte da Davide Cucchietti. L’allestimento è visitabile, presso la Biblioteca nazionale, a ingresso gratuito, fino al 30 novembre con i seguenti orari: lunedì/venerdi 9.30-18; sabato 9.30-13.30. Apertura nelle domeniche 26 ottobre, 9 e 30 novembre dalle ore 15 alle 19.

 

Daniela Roselli

(www.cr.piemonte.it)

www.cr.piemonte.it/mostre

Ognissanti e defunti, tutti i servizi nei “giorni della memoria”

I cimiteri cittadini sono aperti fino a domenica 2 novembre con orario 8.30 – 17.30. Chiusi lunedì 3 

 

CIMITERO

In occasione della Festa di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti, i cimiteri cittadini sono aperti fino a domenica 2 novembre con orario 8.30 – 17.30. Lunedì 3 novembre i cimiteri sono chiusi. Servizio navetta GTT interno ai cimiteri Parco e Monumentale sospeso fino a domenica 2 novembre compresa. Vietato l’accesso alle auto private autorizzate (ultrasettantenni e persone con difficoltà a deambulare) da martedì 28 ottobre a domenica 2 novembre compresa. In questo periodo possono entrare solamente i possessori del permesso H. I mezzi pubblici in direzione dei cimiteri Monumentale e Parco sono potenziati fino al 2 novembre. E’ possibile rintracciare il luogo di sepoltura di un defunto utilizzando la Banca Dati Cimiteriale. Disponile l’elenco delle cerimonie istituzionali nei cimiteri cittadini: www.comune.torino.it

 

GTT INFORMA: Da sabato 25 ottobre a domenica 2 novembre, in occasione della ricorrenza della Commemorazione dei Defunti, saranno potenziate le linee autobus dirette al Cimitero Monumentale e al Cimitero Parco di Torino.

 

CIMITERO MONUMENTALE

Per il Cimitero Monumentale le linee interessate dal potenziamento sono tre.

    Linea 19: intensificazione del servizio dal 25 ottobre al 2 novembre.
    Linea speciale 68b: appositamente istituita, sarà in servizio il 25 e 26 ottobre e il 1° e 2 novembre. Segue lo stesso percorso del bus 68 dal capolinea di via Frejus a via Catania, quindi percorre il perimetro del cimitero facendo fermate presso tutti gli ingressi e capolinea in via Ravina. In direzione via Frejus transita in via Varano, corso Novara, via Catania proseguendo poi sul normale percorso della linea 68.
    Linea speciale 75b: appositamente istituita, sarà attiva nei pomeriggi del 25 e 26 ottobre e il 1° e 2 novembre. Il percorso è lo stesso della linea 75 nel tratto che collega Le Vallette con il Cimitero Monumentale. Da corso Novara svolta in corso Regio Parco, percorre via Zanella e via Varano ed effettua capolinea in via Ravina.

 

CIMITERO PARCO

Il potenziamento del servizio per il Cimitero Parco (Torino Sud) riguarderà  le linee 5b e 74.

    Linea 5b: normalmente in funzione solo nei giorni feriali, viaggerà anche sabato 1° e domenica 2 novembre, nelle ore di apertura del cimitero.
    Linea 74: sarà potenziata nei giorni 25 e 26 ottobre e il 1° e 2 novembre sul normale percorso da via Ventimiglia a via Gorini con transito per il Cimitero Parco.

Inoltre, dal 25 ottobre al 2 novembre, a causa del forte afflusso di visitatori previsto, non potrà circolare la linea 102 con percorso all’interno del Cimitero Parco.

 

ALTRI SERVIZI STRAORDINARI PER I CIMITERI

    Linea 47 navetta: appositamente istituita per collegare sabato 1° e domenica 2 novembre piazza Freguglia e il cimitero della frazione Cavoretto. Il  percorso: dal capolinea di piazza Freguglia (collocato tra strada dei Ronchi e viale XXV Aprile) prosegue per via Nuova, via San Rocco, strada Santa Lucia, strada Comunale Cimitero di Cavoretto, piazzale Cimitero di Cavoretto, inversione di marcia, strada Comunale Cimitero di Cavoretto, strada Santa Lucia, via alla Parrochia, piazza Freguglia (capolinea).
    Linea 1 urbana di Nichelino: gestione straordinaria e gratuita dal 1° al 4 novembre