ilTorinese

Con 16 nuove telecamere aumenta la sicurezza all’Allianz Stadium

Sono 16 le  nuove telecamere  installate all’Allianz Stadium di Torino, per potenziare la videosorveglianza a circuito chiuso dell’impianto. La Juventus spiega che, dalla prossima partita, sabato sera contro il Napoli, saranno in funzione 7 nuove telecamere full Hd nelle zone d’accesso, e 9 Panomera multifocali. Otto di queste ultime, puntate sugli spalti, integrano le 14 già presenti e completano la copertura totale. Sarà così possibile  filmare qualsiasi evento accada  nell’impianto e individuare i responsabili con elevata precisione”. Nello stadio, inoltre, sono stati collocati nuovi microfoni direzionali a elevata sensibilità, allo scopo di “poter identificare con maggior precisione la provenienza di cori e altre manifestazioni verbali”.

 

(Photo by Daniele Badolato – Juventus)

Sere d’estate al castello di Masino

Ogni giovedì fino al 5 settembre 2019, dalle ore 18 alle 22

 

Privo di luna quella notte, altero

di stelle il ciel quanto più mai splendea

onde assai bene si scorgeva il sentiero.

Tommaso Valperga di Caluso (Euforbo Melesigenio), Scherzo Epico, 1808

 

Nell’ambito della rassegna Sere FAI d’Estate, ogni giovedì fino al 5 settembre il Castello e Parco di Masino, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), prolungherà l’apertura oltre l’orario abituale e dalle 18 alle 22 si animerà di luci, suoni e colori proponendo un ricco programma di eventi. Immancabili ingredienti delle serate saranno i piatti e i vini tipici del territorio degli aperitivi sulla terrazza panoramica per rilassarsi alla vista della Serra d’Ivrea e del paesaggio del Canavese.

 

Giovedì 29 agosto appuntamento con Aperitivo in…acquerello in compagnia di Maria Giachetti, restauratrice e pittrice, che illustrerà i segreti dell’acquerello paesaggistico e inviterà gli ospiti a lasciarsi ispirare dal panorama del Canavese e della maestosa catena alpina per creare il proprio dipinto (materiali necessari a cura dei partecipanti).

 

Chiuderà la rassegna, giovedì 5 settembre, un Aperitivo in…jazz a base di prodotti enogastronomici del territorio e una sessione jazz a cura dell’associazione Musica Insieme, da godere sulla più bella terrazza panoramica del Piemonte.

 

Con il Patrocinio di Regione Piemonte. Con il Patrocinio di Città metropolitana Torino, Comune di Caravino e Comune di Ivrea.

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2019” è reso possibile grazie al significativo sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al fondamentale contributo di FinecoBank, già Corporate Golden Donor, che ha scelto di essere a fianco del FAI anche in questa occasione e di PIRELLI che conferma per il settimo anno consecutivo la sua storica vicinanza alla Fondazione. Per il secondo anno si conferma la prestigiosa presenza di Radio Monte Carlo in qualità di Media Partner.

 

 

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Giorni e orari: ogni giovedì fino al 5 settembre 2019, dalle ore 18 alle 22

 

Biglietti:

Intero € 11; Ridotto (6-18 anni) 7,50; Iscritti FAI e bambini fino ai 5 anni: gratuito. Ridotto per i possessori di biglietto dell’Apolide Festival 7,50

 

Per informazioni:

Castello e Parco di Masino, via al Castello 1, Caravino (TO)

tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Parcheggio interno, ingresso dalla biglietteria del castello

 

www.fondoambiente.itwww.castellodimasino.it

“Noi siamo con voi” per Hong Kong

Il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” aderisce
convintamente alla manifestazione “ Hong Kong: Un ombrello per la democrazia e la
non violenza” che si terrà giovedì 29 agosto in Piazza Palazzo di Città a partire dalle h 17.30
.
L’iniziativa – meritoriamente promossa dall’ Associazione Radicale Adelaide Aglietta
e altri – riveste un significato ed un’importanza particolare. Dimostrarci vicini e
solidali con la popolazione di Hong Kong che si batte per la democrazia e il
pluralismo, ha un valore specifico per loro, ma anche una portata universale.
Infatti accettare un mondo nel quale le uniche forze dominanti, siano quelle del
potere economico e militare, vuol dire rinunciare alla nostra storia e alla nostra
dignità umana.
La libertà di pensiero, la libertà religiosa, i principi enunciati dalla Dichiarazione
Universale dei diritti umani, non possono essere gettati da parte in nome di logiche
di profitto, di convenienza, di ideologie di fanatismo e di potere. Nella fattispecie
della crisi di Hong Kong, osiamo chiedere alle Organizzazioni Internazionali – a partire
dalle Nazioni Unite – agli Stati Nazionali, iniziando dalle maggiori potenze, di
rapportarsi col gigante cinese tramite un dialogo che punti a un futuro di pace e
benessere, ma che non dimentichi di porre come primaria e ineludibile la questione
dei diritti umani, cosa che invece è vergognosamente e colpevolmente accaduta nei
confronti della Repubblica Popolare Cinese molte, troppe, volte.
,
Giampiero Leo
Portavoce del Movimento interconfessionale “Noi siamo con Voi”

Cinque denunce per la manifestazione non autorizzata dei migranti

Dal Piemonte

I Carabinieri della Compagnia di Saluzzo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo 5 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di manifestazione in luogo pubblico non autorizzata e violenza privata.

I fatti si riferiscono al corteo di protesta organizzato il 15 luglio scorso, per le vie del centro urbano di Saluzzo, da parte di un gruppo di oltre 100 migranti stagionali, i quali – dopo avere trascorso molte ore all’addiaccio, sotto la pioggia incessante – rivendicavano il diritto a sistemazioni alloggiative idonee. In quell’occasione il corteo, snodatosi dal Foro Boario alla sede del municipio, aveva deliberatamente provocato blocchi stradali, aggredito, talora fisicamente, alcuni passanti che realizzavano video o foto con i propri telefoni cellulari, rovesciato in terra alcuni cassonetti dei rifiuti e tentato di occupare uno stabile dismesso lungo il tragitto.

L’intenso e articolato lavoro investigativo svolto dopo l’evento, consistito nell’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e nell’escussione di numerosi testimoni, ha consentito agli inquirenti di identificare i 5 soggetti ritenuti promotori o esponenti di rilievo della manifestazione non autorizzata e di definire alcune condotte intimidatorie poste in essere da alcuni di essi nei confronti degli operatori del P.A.S. (Prima Accoglienza Migranti) nelle fasi prodromiche all’evento.

Gli indagati sono originari del Mali, Senegal Gambia e Guinea, regolari sul territorio nazionale e dimoranti in varie regioni italiane. A carico di due di questi, ritenuti gli ideatori e i promotori dell’accesa protesta, sono stati emessi dal Questore di Cuneo altrettanti provvedimenti di “foglio di via obbligatorio e divieto di ritorno nel comune di Saluzzo” per la durata di tre anni.

Nei giorni successivi, in pieno centro città, uno dei soggetti indagati è stato tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Saluzzo per essersi opposto con violenza ad un controllo di polizia a seguito della mancata ottemperanza del predetto provvedimento del Questore. Il competente G.I.P., all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto e del rito direttissimo, ha applicato all’indagato la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Cuneo e disposto l’espulsione dal territorio nazionale in relazione al reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

In Barriera due arresti per rapina

La Polizia di Stato di Torino ha effettuato due arresti per rapina. Si tratta di due eventi distinti accaduti entrambi nel quartiere di Barriera di Milano a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante e del Commissariato di zona che hanno arrestato due cittadini marocchini, di 29 e 27 anni, per il reato di rapina.

Nel primo caso è stato un ragazzo che ha chiesto aiuto: è fermo alla fermata dell’autobus in corso Palermo angolo via Scarlatti e un suo connazionale lo spinge violentemente contro il semaforo. Mentre con una mano brandisce una bottiglia di birra con l’altra gli sottrae dalla tasca il telefono cellulare e il permesso di soggiorno. Prima di scappare, gli strappa anche la collana e il bracciale che indossa causandogli delle lievi escoriazioni. Il giovane riesce a contattare la Polizia da una vicina cabina telefonica.

Gli agenti sono riusciti ad intercettare subito il rapinatore, irregolare sul territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, su corso Giulio Cesare. Si trovava a bordo della sua bicicletta. Negli slip aveva nascosto la refurtiva, che risultava danneggiata nelle giunture a causa dello strappo. Il ventinovenne è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per aver fornito false generalità e per l’inottemperanza all’Ordine del Questore di lasciare il territorio dello Stato.

Nel secondo caso, invece, è un uomo sulla settantina la vittima di rapina: è sceso della sua auto in attesa di un amico e un cittadino straniero da dietro, sotto la minaccia di un paio di forbici, gli strappa la collanina in oro che portava al collo, facendogli perdere l’equilibrio. La vittima cade a terra, batte la testa, ma nonostante ciò si alza, sale in auto e insegue il rapinatore fino in via Monte Rosa dove attira l’attenzione di diversi passanti che fermano il ladro.

Gli agenti hanno rinvenuto nelle tasche del ventisettenne la collana in oro e sotto gli indumenti le forbici utilizzate per guadagnarsi la fuga.

 

Battaglie in Val Sangone

“Forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c’è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l’amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli”. Dino Buzzati.

 

Dopo l’evento del 2018 che ha portato al Forte San Moritio e al Rifugio Fontana Mura, in alta Val Sangone oltre 200 persone, domenica 1 settembre ritorna la ricostruzione storica “BATTAGLIE IN VAL SANGONE – Una questione di confine” . Un’iniziativa nata dalla sinergia tra i gestori del Rifugio Fontana Mura, l’Amministrazione Comunale, l’Ufficio Turistico e i rievocatori del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700 e sposata in toto dal Fai Valsangone, senza contare l ‘aiuto prezioso del Parco Naturale Orsiera- Rocciavré, nel quale si trova il sito e che, curiosamente, ospita due delle rievocazioni più alte d’Europa, prima di quelle della Grande Guerra, ovvero la Battaglia dell’Assietta e questa appunto. La straordinaria presenza del Forte di San Moritio, la sua collocazione sullo spartiacque tra ducato di Savoia e Delfinato, l’intorno naturalistico rimasto pressoché immutato, la preziosa vicinanza del Rifugio Fontana Mura, sono le felici condizioni affinché si possa organizzare un evento di questo tipo. Grazie alle visite guidate condotte in mattinata dai rievocatori, tra cui lo storico militare Eugenio Garoglio, si potranno evocare il lavoro degli zappatori saliti sino a lassù per costruire i muretti a secco, difesa del confine, del ducato di Savoia che , a principio 1600 era guidato da Carlo Emanuele I, la vita dei soldati lassù presenti, la loro dieta, i loro abiti di un periodo storico certamente poco noto ai più. Interverranno i gruppi storici : Archibugieri del Monferrato, Accademia di Scherma Tradizionale Scrima Torino, Compagnia della Picca e del Moschetto di Novi Ligure, Amaltea Associazione Storico Culturale di Gallarate ( MI) e la Compagnia d’Armi Flos Duellatorum di Chiavari. PROGRAMMA Al Fortino: possibilità di visite guidate ai resti del Forte di San Moritio mentre al Rifugio Fontana Mura: Attività all’accampamento: momenti di living history e di didattica. Ore 11:30 Conferenza del Prof. Mauro Minola: “Il Forte di San Moritio”. Ore 12:00 Flavio Polledro – Capo gruppo FAI Val Sangone: “Meraviglie segrete in Val Sangone”. Ore 12:30 Pranzo con le truppe al Rifugio Fontana Mura Polenta con spezzatino o antica zuppa del soldato 10€

Info e prenotazioni: 333 3929241 Ore 15:00 al Forte San Moritio simulazione di un attacco da parte di un drappello di francesi. Servizio navetta fino a metà percorso info e dettagli: 0119349681 ufficio turistico Coazze.

Ecco il “Cavallo” di Leonardo

Nell’imponente versione plastica di Dante Ferretti, è diventato installazione permanente dei Giardini della Reggia di Venaria

Leonardo l’immaginò e la disegnò oltre cinque secoli fa. Per la precisione nel 1492. E dal 7 luglio scorso, la sua imponente “Cassaforma per la testa di cavallo” ha trovato casa, nella grandiosa rivisitazione scultorea (dieci metri di altezza e 7,50 x 6 di base, costruita con travi di legno di willow o salice americano) ideata nel 2011 dal Premio Oscar Dante Ferretti, nei Giardini   della Reggia alla Venaria Reale, quale scenografica chiusura del “Gran parterre” juvarriano. L’evento, ancora una volta reso possibile dal generoso contributo dell’Avta (Associazione venariese tutela ambiente – Amici della Reggia), rientra nel fitto panorama delle celebrazioni organizzate, a livello internazionale, in occasione dei 500 anni dalla morte del Genio di Vinci, nato ad Anchiano – Vinci nel 1452 e scomparso in Francia, ad Amboise nel 1519. A questo progetto, Leonardo aveva iniziato a lavorare nel 1482, allorché gli venne commissionato da Ludovico il Moro, duca di Milano, un grande monumento equestre in onore del padre, Francesco Sforza.

Opera che, secondo gli ambiziosi piani di Leonardo, avrebbe dovuto essere la più grande statua equestre del mondo, ben quattro volte più alta del naturale e decisamente superiore ai modelli precedenti di Donatello per il Gattamelata (Padova) e del Verrocchio per il Colleoni (Venezia). Due furono i progetti ipotizzati: il primo prevedeva un cavallo rampante che presentava però grandi difficoltà realizzative e di equilibratura, mentre il secondo   immaginava un cavallo al passo, di forme colossali fino a sette metri di altezza. Nel 1493, però, dopo che Leonardo era arrivato ad esporre nel cortile del Castello Sforzesco un grandioso e ammiratissimo modello in creta, ormai pronto per la fusione, tutti i piani cambiarono e le cento tonnellate di metallo occorrenti per la realizzazione della statua furono dirottate alla costruzione dei cannoni necessari alla difesa del ducato di Ferrara dall’invasione di Luigi XII, re di Francia. Per l’eclettico Genio toscano, c’è da giurarci, il fatto segnò una profonda ferita, tanto più che il suo cavallo in creta pare essere finito, in quei frangenti, alla berlina delle truppe francesi che addirittura lo utilizzarono come tiro a segno delle loro balestre distruggendo così il modello dell’opera. Di cui però, fortunatamente, sono rimasti i bozzetti, uno dei quali è proprio la “Testa di cavallo” o “Cassaforma per la testa di cavallo”, disegnata a matita rossa su carta, conservato alla Biblioteca Nazionale di Madrid, e preziosa fonte ispirativa per Dante Ferretti nella realizzazione della scenografia della mostra “Leonardo. Il genio, il mito” che nel 2011 (Ferretti era già all’epoca vincitore di due dei tre Premi Oscar – 2005, 2008 e 2012 – per la migliore scenografia) si tenne alla Reggia di Venaria, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Fu proprio in quell’occasione, e sulla base del disegno recuperato di Leonardo, che il grande scenografo marchigiano commissionò ad “Antiqua Restauri” di San Secondo di Pinerolo la realizzazione della grande scultura in legno, posizionata all’interno della Reggia; la stessa che oggi (dopo alcuni anni trascorsi in magazzino, ristrutturata e ripensata, con interventi anche rinforzativi, dallo Studio “Reinerio Architetti” con la Bottega di Architettura “Carlo Deregibus” e “Ipe Progetti”) si può ammirare come installazione permanente, all’interno della programmazione di “Vivi i Giardini!” alla Venaria. Molto interessante, al di là delle dimensioni mozzafiato dell’opera, l’idea di creare all’interno della struttura una sorta di “bolla”, in cui al pubblico è permesso di entrare per scoprire, attraverso pannelli e didascalie, le vicissitudini del progetto di Leonardo, insieme ad una presentazione dell’Avta, del suo ruolo storico e delle sue molteplici attività a favore della Reggia.

E’ possibile visionare il “Cavallo leonardesco” con tutte le tipologie di biglietto della Venaria Reale. Per info: tel. 011/4992300 o www.lavenaria.it

Gianni Milani

Maltratta la moglie, arrestato

Un uomo di 49 anni  residente a Bussoleno è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Susa per maltrattamenti in famiglia. La denuncia è  della moglie, che aveva raccontato una triste vicenda di insulti e vessazioni  anche in presenza del figlio minorenne. Dopo l’incontro con i carabinieri il marito ha cercato di convincere la donna a ritrattare giungendo a minacciarla di morte. Dopo l’ultima telefonata i militari lo hanno arrestato in flagranza di reato.

Disoccupati over 58, un aiuto dalla Regione

Via libera al bando per gli Enti pubblici, che potranno assumere il personale. Obiettivo: favorire l’inserimento dei disoccupati «senior» in attività temporanee e straordinarie per la realizzazione di opere di pubblica utilità al fine di sostenere l’invecchiamento attivo. L’assessore Chiorino: «La Regione è al fianco dei lavoratori in difficoltà, anche di quelli meno giovani».

 

Ammonta a più di 6 milioni di euro l’erogazione, da parte della Regione, dei fondi messi a disposizione per favorire la creazione di cantieri di lavoro per i persone disoccupate di età uguale o superiore a 58 anni.

 

I cantieri prevedono l’inserimento di disoccupati in attività temporanee o straordinarie per la realizzazione di opere di pubblica utilità gestite da Comuni, Unioni di Comuni o altre forme associative e organismi di diritto pubblico con sede in Piemonte. L’intervento va a finanziare progetti nei campi dell’ambiente, della valorizzazione dei beni artistici e culturali, del turismo e dei servizi di importanza sociale, compresi i servizi alla persona, come la cura degli anziani e delle persone con disabilità.

 

La durata dei cantieri è di un anno, che può essere prorogata, al massimo, fino a 18 mesi. Per poter usufruire di questa opportunità occorre aver compiuto 58 anni senza aver maturato i requisiti pensionistici, essere residenti in via continuativa in Piemonte nell’anno precedente alla domanda, essere disoccupati, non percepire ammortizzatori sociali e non essere inseriti in misure di politica attiva, compresi i cantieri di lavoro. Sono inclusi tra i destinatari i beneficiari di misure di sostegno al reddito in inclusione (REI) e del reddito di cittadinanza.

 

Complessivamente le risorse assegnate per l’intervento ammontano a 6milioni e 138mila euro di cui 4 milioni per il 2019 e 2milioni e 138mila euro per il 2020. (vedasi tabella allegata con i dati 2019 divisi per ambiti territoriale). Piazza Castello ha anche previsto il rimborso degli oneri previdenziali versati dai soggetti attuatori: per questo le risorse assegnate sono pari a 900mila euro, di cui 300mila per il 2019 e 60mila per il 2020. Per i lavoratori l’indennità giornaliera è fissata in 29,70 euro lordi all’ora per 30 ore settimanali, che saranno erogati direttamente dall’INPS al lavoratore.

 

Gli Enti pubblici che vogliono partecipare al progetto possono presentare le candidature – nei tempi e nei modi specificati nel bando – dal 7/10/2019 all’11/10/2019. Gli Enti attuatori dovranno poi avviare il cantiere entro e non oltre 60 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria sul Bollettino Ufficiale Regionale pena decadenza del finanziamento.

 

«Il perdurare della crisi economica – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorinoha portato ad un aumento generale della disoccupazione non soltanto giovanile, ma anche in quelle fasce di lavoratori che speravano di essere ormai prossimi alla pensione. Allo stesso tempo le nuove regole introdotte negli ultimi anni hanno aumentato l’età della pensione e, di conseguenza, la permanenza sul mercato del lavoro». «La Regione – prosegue Chiorinovuole essere vicina alle persone che si trovano in questa situazione e tenere alta l’attenzione sul problema della disoccupazione dei giovani, ma anche dei meno giovani che magari si sono trovati da un giorno all’altro senza lavoro senza alcuna responsabilità e con poche chances di ricollocazione. Interventi di questo tipo si pongono proprio in tale direzione. La nostra intenzione – conclude l’esponente della giunta Cirio – è quella di mantenere alta la guardia e l’attenzione affinché nessuno, a prescindere dalla fascia di età alla quale appartiene, venga lasciato solo».

Le stelle del nuoto piemontese brillano a Budapest

Brillano le atlete piemontesi nella penultima giornata dei Mondiali Junior, alla Duna Arena di Budapest. In chiusura di giornata la 4×100 stile libero femminile italiana ha conquistato la medaglia di bronzo, con Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa) schierata in terza frazione. Chiara Tarantino (55’’47) e Maria Ginevra Masciopinto (55’’39) hanno aperto la staffetta azzurra; ottima la frazione della torinese classe 2002 allenata da Mattia Gurgo Salice, che ha completato le due vasche in 55”37 e passato il testimone al terzo posto a Gaia Pesenti (55’’81), che ha a sua volta mantenuto la posizione fermando il cronometro sul 3’42’’04. Il titolo mondiale è andato agli Stati Uniti (3’37’’61), l’argento all’Australia (3’40’’85).

 

In precedenza l’altra piemontese Helena Biasibetti (Dynamic Sport) aveva raggiunto la finale dei 100 farfalla, terminando le semifinale al sesto posto con il tempo di 59’’62. Si tratta del record personale per la 17enne allenata da Donato Nizzia, che in occasione della gara degli Eurojunior che le aveva consegnato la medaglia di bronzo aveva nuotato in 59’’69. Domani Helena Biasibetti gareggerà quindi nella sua seconda finale iridata a Budapest, dopo quella dei 50 di ieri. Tra. Da segnalare infine l’impegno odierno di Emiliano Tomasi (Rari Nantes Torino) nei 50 rana; il 18enne piemontese ha chiuso al 19esimo posto in 28’’83.

 

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