ilTorinese

Musei Reali, un cantiere di cultura. Investiti oltre 28 milioni per i restauri

INTERVENTI DI  RIQUALIFICAZIONE, ACCESSIBILITÀ E INNOVAZIONE

Presentato lo stato di avanzamento dei cantieri 

Nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale si è svolto un incontro dedicato all’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei numerosi cantieri attivi e in fase di avvio all’interno dei Musei Reali. Gli interventi spaziano dal restauro e dalla messa in sicurezza degli edifici storici alla riqualificazione degli spazi esterni, includendo la cancellata di Piazzetta Reale, la Corte d’Onore, la facciata nord di Palazzo Reale, il Bastion Verde nei Giardini Reali, le volte del Teatro Romano e le sale di rappresentanza della residenza sabauda.

I lavori, sostenuti da un investimento complessivo superiore a 28 milioni di euro, sono finanziati dal Ministero della Cultura, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), da fondazioni bancarie e da iniziative Art Bonus.

Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali di Torino, ha dichiarato:
“Questi interventi non rappresentano solo un investimento nel patrimonio culturale, ma un impegno verso la comunità, l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione. Il 2025 è un anno di grande trasformazione per i Musei Reali, con cantieri visibili e partecipati, all’insegna della trasparenza e del coinvolgimento del pubblico. Grazie alla sinergia tra fondi pubblici e sostegno privato, restituiamo alla città e al Paese uno dei complessi museali più estesi e significativi d’Europa, pronto ad accogliere cittadini, turisti e nuove generazioni”.

Restauri e riqualificazioni in corso

Gli interventi interessano quasi l’intero complesso museale, dal Palazzo Reale ai Giardini, seguendo un itinerario che include spazi esterni, aree di accoglienza e percorsi di visita.

Il punto di partenza ideale è la storica cancellata di Pelagio Palagi, oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria da 400.000 euro, con rilievo tridimensionale, diagnosi dello stato di conservazione, consolidamento e restauro delle statue equestri dei Dioscuri.

La Corte d’Onore è oggetto di lavori da oltre 800.000 euro per la chiusura del porticato e la riqualificazione delle aree di accesso. Gli interventi, ispirati ai disegni ottocenteschi delle vetrate oggi scomparse, migliorano il comfort e l’accoglienza dei visitatori. L’area è coinvolta anche in un ampio progetto che ha già riguardato biglietteria, bookshop e servizi.

La facciata nord di Palazzo Reale, rivolta verso il Giardino Ducale, ha beneficiato di un primo intervento da oltre 1 milione di euro. I nuovi fondi (oltre 1 milione) permetteranno il completamento del restauro dei torrioni laterali.

Nei Giardini Reali è in programma la rifunzionalizzazione del Bastion Verde, un’antica struttura cinquecentesca. Finanziato da più enti, l’intervento prevede il restauro, l’adeguamento per l’accessibilità e la destinazione dell’edificio a centro informativo, spazio per eventi, laboratori e bookshop a tema giardini.

Biblioteca Reale, Armeria, Galleria Sabauda e Appartamenti Reali

Alla Biblioteca Reale, i lavori (500.000 euro dal PNRR) sono volti all’accessibilità, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e un nuovo accesso ai caveaux sotterranei che custodiscono, tra gli altri, i disegni di Leonardo da Vinci. Parte dei fondi è destinata alla digitalizzazione del patrimonio librario (oltre 90.000 immagini).

Il rifacimento del sistema fognario nei depositi e la sistemazione esterna nel Giardino di Levante sono sostenuti da ulteriori finanziamenti, completando l’intervento con il ripristino delle scaffalature.

L’Armeria Reale, grazie a 900.000 euro del PNRR, è interessata da un progetto di efficientamento energetico, miglioramento climatico e valorizzazione dell’illuminazione. Due locali nella Torre Ormea ospiteranno parte della collezione in deposito, con arredi specializzati per una migliore conservazione.

Nella Sala degli Staffieri dell’Appartamento di rappresentanza, a partire dall’autunno inizierà un intervento integrale finanziato dalla Legge 190/2014: restauro di soffitti, fregi, arredi, parati e del lampadario centrale. Gli arazzi raffiguranti le “Storie di Enea” saranno restaurati in un cantiere aperto al pubblico.

Grazie al progetto “Adotta un ritratto”, si sono conclusi i lavori su pavimenti e lampadari della Galleria del Daniel. Il programma “Take Care” ha invece interessato gli appartamenti nobiliari con interventi conservativi su decorazioni, lampadari e marmi della terrazza Birago. Proseguiranno i lavori su Bastioni, Giardini Bassi, Scalone d’Onore e Cappella Regia.

Alla Galleria Sabauda si stanno completando i riallestimenti iniziati nel 2023, con nuove didascalie e restauri. In occasione del quattrocentesimo anniversario della morte del Moncalvo, saranno esposte due sue grandi tele acquisite nel 2025 con fondi ministeriali.

Area Archeologica e Serre Reali

Il grande successo di pubblico seguito all’apertura dell’area archeologica della Basilica del Salvatore ha motivato l’avvio di un nuovo progetto: collegare con un percorso museale continuo i resti del Teatro Romano alla Manica Nuova, trasformando ambienti sotterranei finora inaccessibili in spazi visitabili con impiantistica moderna e allestimenti dedicati, incluso un omaggio ad Alfredo D’Andrade.

È inoltre in corso il ripristino parziale della copertura del Padiglione Territorio del Museo di Antichità (55.000 euro) e si sta valutando un piano di efficientamento energetico.

Con un investimento ministeriale straordinario da 1.450.000 euro, sono partiti lavori su impianti elettrici, informatici, antincendio e videosorveglianza, con la razionalizzazione delle sale controllo.

Le Serre Reali: un nuovo polo per servizi e cultura

Tra le operazioni più strategiche spicca il cantiere delle Serre Reali. I padiglioni dei Giardini Reali inferiori, un tempo sede del Museo di Antichità, saranno trasformati in un nuovo centro polifunzionale per il pubblico e le attività interne. Grazie ai fondi CIPE (12 milioni) e al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (880.000 euro), le Serre saranno rinnovate architettonicamente e tecnologicamente, per ospitare spazi espositivi, depositi climatizzati, laboratori, sale eventi, aule didattiche e aree dedicate al verde.

foto di copertina Giuliano Berti

Marcello Soleri a 80 anni dalla morte

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Ottant’anni fa moriva a Torino Marcello Soleri, ministro del tesoro in carica dal 4 giugno 1944. Era già stato ministro delle Finanze e della Guerra, parlamentare liberale vicino a Giolitti fino al 1928 quando il fascismo lo dichiarò decaduto. Ho ripubblicato le sue memorie nelle edizioni di “Libro aperto”  di Antonio Patuelli,  stampato con prefazione di Luigi Einaudi nel  1949 dall’editore Einaudi che non rimise  più in circolazione il libro.
Soleri è stato ricordato oggi a Cuneo e verrà ricordato da chi scrive in settembre ed ottobre a Torino, a Cuneo e a Roma insieme alla pronipote Olimpia Soleri e a Enrico Morbelli, presidente della Famija Piemonteisa della Capitale. Nel 1945 se la malattia non lo avesse stroncato a 63 anni, era considerato il vero leader del rifondato Pli. Lui non aveva ceduto al fascismo come tanti liberali e vide anche i limiti dell’ Aventino. Soleri ministro della Guerra aveva predisposto il decreto dello stato di assedio per impedire manu militari la Marcia su Roma. Il re non firmò, anzi chiamò al governo Mussolini che cercò in tutti i modi di circuire inutilmente  Soleri che riconosceva come valoroso combattente nella Grande Guerra, ufficiale volontario nel corpo degli Alpini, decorato di medaglia d’argento al Valor  Militare. Esiste a Cuneo il  suo diario di guerra su cui scrisse Umberto Levra tanti anni fa un bel saggio. Perché Soleri è stato dimenticato innanzi tutto dal partito liberale che dal 1976 eleggeva a Cuneo il ministro Raffaele Costa? Non ci vuole molta fantasia per rispondere. Ma anche i vari  Altissimo e Zanone non hanno mosso un dito per lui. Qualche discorso celebrativo a Cuneo lasciandolo schiacciato dalla figura di Giolitti. Le scorribande pseudo storiche del preside di  Saluzzo hanno fatto il resto per relegare Soleri ad epigono di Giolitti. Tutti gli antigiolittiani hanno riservato oblio a Soleri perché lo statista piemontese per il suo rigore morale contraddiceva alla vulgata salveminiana del “ministro della mala vita”.
Soleri concluse la sua vita, lanciando il prestito nazionale del 1945 che salvò  la lira. Nel 1945 Soleri era ministro ed Einaudi venne da lui nominato governatore della Banca d’ Italia.
Oggi questi ricordi sono appannati, ma il Centro “Pannunzio” farà in modo che gli studiati silenzi e i meditati  oblii, come disse il mio amico Prunas, siano superati e venga garantita adeguata giustizia storica ad un grande piemontese che ebbe il rigore di Sella e di Lanza, ma anche la lungimiranza di Cavour.

Bartoli: “Ambiente, rifiuti e PFAS: il Piemonte rafforza il proprio impegno”

Nasce l’Osservatorio Permanente Regionale

Incontro con il Consorzio SCS: “Spunti utili per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il Piemonte”

La Regione Piemonte intensifica il proprio impegno sui temi ambientali, con particolare attenzione al contrasto ai PFAS, alla qualità della raccolta differenziata e alla gestione sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti urbani. Si tratta di ambiti prioritari per la salute pubblica e la tutela dell’ecosistema, oggi al centro di numerosi interventi regionali.

PFAS: una minaccia invisibile ma diffusa
Le sostanze poli- e perfluoroalchiliche (PFAS), impiegate in molti processi industriali e presenti in materiali di uso quotidiano, rappresentano una delle emergenze ambientali più rilevanti a livello nazionale ed europeo. In Piemonte, l’ARPA ha rilevato la presenza di PFAS in concentrazioni variabili nei bacini fluviali del Po, della Dora Baltea, del Tanaro e in alcuni sottobacini industriali del Torinese, Novarese e Vercellese. In particolare, una campagna condotta nel 2023 ha evidenziato valori sopra i limiti raccomandati in almeno 18 punti di monitoraggio su 61.

Per affrontare in modo strutturale il problema, la Regione Piemonte ha predisposto:
• la creazione di un Osservatorio Tecnico Permanente sui PFAS, con il compito di coordinare i monitoraggi, raccogliere i dati e supportare la definizione di interventi urgenti;
• la mappatura regionale delle fonti di rischio, con particolare attenzione a pozzi, acquedotti, aree industriali dismesse e corsi d’acqua;
• la collaborazione con ARPA, Asl e Istituto Superiore di Sanità per l’aggiornamento del Piano Regionale di Prevenzione in ambito ambientale e sanitario;
• l’introduzione di limiti più restrittivi per le acque potabili, anticipando le direttive europee che entreranno pienamente in vigore nel 2026.

“L’Osservatorio, che relazionerà mensilmente la Commissione Ambiente sulle sue attività – commenta Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente PML), presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale –, rappresenta un caposaldo importante per la valutazione dell’impatto che i PFAS hanno sulla popolazione: l’inizio degli screening sui cittadini a Spinetta Marengo segna l’avvio di una serie di iniziative volte alla tutela dell’ambiente e soprattutto della popolazione, perché la produzione non prevalga sulla salute”.

Il tema PFAS è stato affrontato anche in un incontro tra il Consigliere Sergio Bartoli, i vertici della SCS – Società Canavesana Servizi, i Sindaci e Amministratori del Comitato di Controllo Analogo e il Consorzio Canavesano Ambiente. SCS opera nella raccolta e gestione dei rifiuti su un bacino di 47 Comuni tra Ivrea, il Canavese e l’Eporediese.

All’incontro hanno partecipato:
• Calogero Terranova, Presidente di SCS;
• Andrea Grigolon, Direttore Generale SCS;
• Mario Mottino, Sindaco di Candia Canavese e Presidente del Comitato;
• i membri del Comitato: Alessandro Aibino (Vestignè), Alberto Avetta (Cossano Canavese), Alessio Bertinatto (Barone), Luigi Ricca (Bollengo), Patrizia Dal Santo (Ivrea), Riccardo Zannini (Salerano Canavese) e Valerio Camillo Grosso, Presidente del Consorzio Canavesano Ambiente.

Durante il confronto, il Consigliere Bartoli ha illustrato il lavoro della Commissione sul tema dei PFAS, sottolineando la necessità di un approccio coordinato tra Regione, enti locali e gestori ambientali. È stato riconosciuto il valore dell’esperienza della SCS, che con un tasso di raccolta differenziata del 71% rappresenta uno dei modelli più efficaci del Piemonte settentrionale, in grado di coniugare efficienza operativa e attenzione al territorio.

“Ho trovato un interlocutore preparato e attento – commenta Bartoli –. Esperienze come quella della SCS e del Canavese possono fornire spunti utili per migliorare la gestione dei rifiuti in tutto il Piemonte. La sfida ambientale richiede collaborazione continua, trasparenza e impegno comune.”

Tenente Ilaria Censi alla guida delle Fiamme Gialle dell’aeroporto

Il Tenente Ilaria Censi è il nuovo comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Caselle Torinese.  L’ufficiale subentra al Capitano Andrea Parisi che, dopo tre anni alla guida del Reparto, ha lasciato il comando per andare a ricoprire un importante incarico al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo…

Leggi l’articolo su Canavesano e dintorni 👇

Caselle, il tenente Ilaria Censi alla guida delle Fiamme Gialle presso l’aeroporto

La Torino calcistica è in stallo: ambizioni in pausa e mercato vissuto come fastidio

Nella Torino del pallone si respira un clima di rassegnazione. Da una parte e dall’altra, il mercato non è più il terreno delle grandi idee o delle scommesse coraggiose, ma una pratica burocratica, quasi seccante, da chiudere col minimo sforzo. La progettualità lascia spazio all’improvvisazione, e ogni passo falso viene giustificato con formule vaghe o con un’irritazione fuori luogo.
Le promesse si fanno, ma restano lì, sospese in un limbo fatto di frasi generiche e attese infinite. I rinforzi non arrivano? Nessun problema, tanto “non erano davvero obiettivi”. Il tifoso, però, non è cieco né sprovveduto: vede le occasioni perse, i ripieghi mal camuffati e la mancanza di visione a medio termine.
Chi guida dovrebbe dare risposte, non offendersi. E invece si preferisce il silenzio o, peggio, la permalosità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un’estate piatta, povera di idee e ricca solo di giustificazioni. In una città che ha fatto la storia del calcio italiano, il minimo sindacale non può più bastare.

Enzo Grassano

Una politica trasparente

E ora che farà il Pd? Soprattutto il Pd torinese ed il sindaco di Torino Lo Russo?
Sia ben chiaro, sino a prova contraria si è innocenti fino al terzo grado. Un avviso di garanzia o un rinvio a giudizio non vogliono dire automaticamente una condanna. Ma indubbiamente la chiusura delle indagini preliminari per Mauro Laus, l’assessore Mimmo Carretta e il Presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo peserà  come un macigno sulla politica torinese.
I tre esponenti politici  hanno in comune l’iscrizione al Pd, addirittura Carretta è stato segretario provinciale.
La coop Rear è appena uscita da una ispezione straordinaria del Ministero del Lavoro. Una sorta di controllo sulla attività sociale economica della coop. Risultato finale: azzeramento degli organi di vigilanza,  nominati nuovi sindaci e rinnovo del cda.
Solo il vecchio presidente confermato.
Praticamente il Ministero ha “elegantemente commissariato” la coop che ha lavori in tutta Italia,  anche a Roma. Un conto è l’iter civile ed un conto quello penale.
Praticamente, se ho capito bene,  nell’iter di carattere civile c’è stato un rinvio a settembre. Per la procura di Torino una bocciatura. Personalmente credo difficile dimostrare in dibattimento la colpevolezza ma non sono avvocato o magistrato e dunque, su questo punto mi taccio.
Rimane un problema: che rapporto ci deve essere tra chi fa politica, economia, affari? Ovviamente il pezzo da novanta è  Mauro Laus.
È stato deputato e senatore e per tre legislature consigliere regionale. Si fece anche una commissione regionale per stabilire se era incompatibile essere consigliere Regionale e Presidente di  coop. Secondo la commissione era compatibile e Laus continuò la sua attività sia economica sia politica. Ed ora? Appunto questo è il punto. Personalmente auguro davvero per tutti gli inquisiti una piena assoluzione. Ma ad onor di logica o fai politica o fai altro. Del resto non a caso furono i socialisti nel volere uno stipendio per i Parlamentari o consiglieri comunali etc. Inoltre più incarichi possono talvolta confliggere tra di loro vanificando l’impegno politico e sociale. La questione non è solo politica ma anche di comportamenti politici. Dunque, se volete, una questione di Etica. Ricapitolando: vedremo gli sviluppi della vicenda giudiziaria auspicando che vengano chiarite tutte le posizioni e che vi sia un responsabile  atteggiamento della politica  prima, durante e dopo.

PATRIZIO TOSETTO

Sette nuovi poli per Torino città del lavoro

/

Sette nuovi poli per l’occupabilità andranno aggiungersi a quello di via Braccini, mettendo così a disposizione di ogni circoscrizione cittadino uno sportello dedicato alle persone in cerca di occupazione e alle imprese. Entro l’autunno, grazie ad un investimento di oltre 4milioni di euro, partiranno cantieri di lavoro per l’inserimento di 417 persone disoccupate, mentre all’inizio del prossimo anno, con un investimento di quasi 2milioni, apriranno incubatori per l’inclusione dedicati a giovani fino a 35 anni in condizioni di svantaggio. Le micro e piccole imprese sociali hanno tempo fino ad ottobre per partecipare ad un bando che mette a disposizione 2milioni e mezzo di euro per il sostegno a progetti di innovazione legati all’efficientamento energetico e alla riduzione di emissioni Co². È in corso un servizio dedicato all’incontro tra domanda e offerta di lavoro per persone destinatarie di misure penali alternative alla detenzione mentre con l’anno scolastico si è chiusa l’attività di formazione di quasi 3mila studenti degli istituti superiori sulla sicurezza sul lavoro.

Sono alcuni dei progetti che la Città di Torino mette in campo nell’ambito delle politiche per il lavoro con l’obiettivo di favorire l’occupazione, in modo particolare per persone e categorie svantaggiate. Ma l’amministrazione è al lavoro anche su una più ampia piattaforma di contenuti, per costruire insieme a tutte le istituzioni e i portatori di interesse coinvolti uno strumento strategico per affrontare le sfide del mondo del lavoro e dell’occupazione con azioni concrete e coordinate.

Se ne è discusso ieri pomeriggio al Polo del ‘900 nel corso del seminario “Torino Città del Lavoro. Prospettive e strategie condivise per costruire un futuro e uno sviluppo giusto” promosso dall’assessorato al Lavoro dell’amministrazione comunale. Dopo una prima sessione istituzionale che ha visto gli interventi del sindaco Stefano Lo Russo, dell’assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte Andrea Tronzano, del presidente della Camera di commercio di Torino Massimiliano Cipolletta, della consigliera con delega alle Attività Produttive della Città Metropolitana Sonia Cambursano, degli assessori all’Innovazione e al Commercio della Città Chiara Foglietta e Paolo Chiavarino e l’illustrazione dei contenuti della piattaforma da parte della vicesindaca con delega al Lavoro Michela Favaro. Gli spunti sono stati articolati su cinque linee di intervento tematiche ovvero “La città del lavoro giusto, dignitoso, sicuro”; La città del lavoro adatto a tutte e tutti”; “La città del saper fare”; “La città che attrae”; “La città del capitale umano”.

“Nel corso degli ultimi mesi – spiega Favaro –, su impulso della mozione approvata dal Consiglio Comunale lo scorso mese di marzo, abbiamo avviato un confronto partecipato con stakeholder istituzionali, economici, sociali e formativi del territorio che ci ha consentito di raccogliere analisi, istanze e contributi sui temi dello sviluppo, del lavoro e dell’occupazione, favorendo la costruzione di un quadro condiviso delle principali criticità e delle opportunità emergenti. E da questa analisi che vogliamo partire, con il supporto dei dati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro Torino (OMLT), per individuare nuove azioni concrete per affrontare le crisi occupazionali e industriali con strumenti integrati, promuovere un lavoro dignitoso, sicuro e inclusivo, valorizzare il capitale umano, potenziare il tessuto economico e imprenditoriale al fine di indirizzare l’orientamento scolastico e formativo verso le professionalità più richieste, attrarre investimenti e rafforzare la competitività del territorio. Vogliamo costruire un linguaggio comune per una Torino città del lavoro”.

Dopo la presentazione dei contenuti si sono aperti i tavoli con i portatori di interesse intervenuti (rappresentanti del mondo delle istituzioni, delle imprese, delle organizzazioni sindacali e datoriali) per il workshop dal titolo “Produrre Città. Gli spazi per il lavoro nella Torino che verrà” organizzato nell’ambito della campagna di ascolto per la redazione del nuovo piano regolatore generale “Voci di Quartiere” con lo scopo di approfondire problemi e questioni che legano i cambiamenti del mondo del lavoro al disegno della Torino di domani.

TORINO CLICK

Semi di Futuro

Rubrica settimanale dedicata a stili di vita sostenibili e buone pratiche d’impresa

iltorinese.it, da sempre voce autorevole e profondamente radicata nel territorio, lancia una nuova iniziativa editoriale al servizio dei lettori:

Grazie a un rapporto solido e fidelizzato con il suo pubblico, iltorinese.it si fa promotore di un progetto che nasce con un obiettivo chiaro: offrire uno spazio di informazione utile, costruttiva e partecipativa. Vogliamo accompagnare i lettori verso una maggiore consapevolezza ambientale e verso scelte quotidiane che favoriscano uno stile di vita più sostenibile.

Semi di futuro si propone come un vero e proprio servizio editoriale, pensato per informare e orientare, ma anche per ispirare.

Ogni settimana racconteremo esperienze concrete, imprese virtuose, idee innovative e percorsi accessibili che rendono possibile vivere in modo più responsabile.

Il progetto nasce in collaborazione con aziende torinesiimpegnate da anni su questi temi: realtà locali che condividono la nostra visione e che pongono nella propria mission il benessere collettivo e il rispetto per l’ambiente, alle quali vogliamo dare voce.

Con questa rubrica, iltorinese.it rafforza il proprio ruolo di media di prossimità, attento ai bisogni reali della comunità, e conferma la propria volontà di essere un punto di riferimento per un’informazione attiva, orientata al futuro e alla qualità della vita.

Se sei un’impresa del territorio che crede nei valori dell’ecosostenibilità, del benessere e dell’economia circolare, iltorinese.it ti invita a partecipare a questa iniziativa.

Contattaci per condividere la tua storia: daremo voce al tuo impegno attraverso una narrazione chiara, credibile e di valore all’interno di Semi di futuro  

Scrivici a: redazioneweb@iltorinese.it

Telefona a 366 1197850


Diventa protagonista del cambiamento, insieme a Il Torinese

Furto in azienda, due arresti

Due cittadini romeni, rispettivamente di 35 e 27 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato a Rivoli per furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.

La Volante del Commissariato di P.S. Rivoli interveniva per un furto in atto nel piazzale di un’azienda, da parte di alcune persone che si stavano allontanando a bordo di un furgone, dopo aver caricato, sullo stesso, numerose pedane di legno.

Gli agenti intercettavano il furgone con a bordo i due cittadini romeni. Questi, alla vista della volante, tentavano di darsi alla fuga, impattando con un altro veicolo e rischiando di investire gli operatori.

La Volante riusciva subito a bloccare il mezzo ed a fermare i due uomini.

Dalla perquisizione, estesa anche al veicolo, venivano rinvenute complessivamente 31 pedane in legno, del valore di circa 600 euro, che venivano restituite ai legittimi proprietari, e attrezzi vari atti allo scasso.

Quanto conta l’estetica per i torinesi?

Scopri –To. Alla scoperta di Torino

“Mens sana in corpore sano” famosa locuzione latina che nel tempo è stata spesso ripresa da molti autori per spiegare quanto fosse importante il connubio mente corpo.
Spesso si pensa che la parte estetica sia effimera e che coloro che danno troppo seguito a questa parte abbiano poca sostanza. Le ricerche scientifiche però smentiscono queste dicerie, la parte estetica diventa fondamentale quasi quanto la parte interiore perché “l’abito fa il monaco”. La nostra cura, il nostro modo di vestirci viene trasmesso al nostro interlocutore che giudicherà le nostre parole anche in base a come siamo vestiti o acconciati. Per esempio se siamo vestiti di “rosso” faremo accelerare il battito cardiaco della persona con cui parliamo che deciderà se tradurre quell’aumento come eccitazione o agitazione. Il “nero” invece trasmette lusso, sicurezza e in alcuni casi chiusura, il “verde” aiuta a concentrarsi ecc..
I colori non solo trasmettono agli altri qualcosa ma anche a noi stessi che li indossiamo, questa teoria si chiama “embodied cognition” ecco che se ci sentiamo particolarmente giù di morale sarà utile contrastarlo vestendoci come ci vestiremmo se ci sentissimo alla grande, il vestito ci aiuta ad incarnare ciò che vorremmo essere.
Numerosi sono i lavoratori delle boutiques torinesi che conoscono bene l’uso psicologico dei colori e l’armocromia e riescono a consigliare ai loro clienti sempre le cose migliori da indossare a seconda dell’evento.
Ma come ci si veste a Torino ad un evento? Di solito i torinesi tendono ad essere molto sobri e sempre eleganti in tutti i contesti. Tutti noi abbiamo delle aspettative su come si vestiranno gli altri in determinati contesti, per esempio in una gioielleria o durante una riunione di un’importante azienda ci aspettiamo che chi ne fa parte sia vestito elegante e non in tuta o se dovessimo immaginare un personal trainer al contrario lo immagineremo vestito da sportivo. Questo fa si che anche gli altri abbiano delle aspettative su come noi saremo vestiti in un determinato contesto, sta a noi scegliere se confermare quell’aspettativa, (cosa consigliata secondo gli psicologi per fare un’ottima impressione), o decidere se sconvolgere la nostra platea con abiti fuori luogo. I torinesi secondo le interviste confermano di avere spesso delle aspettative ben definite dall’analisi di come di presentano gli altri rilevando strane le persone che rompono determinati schemi facendosi a monte delle idee negative solo dal loro abbigliamento per poi a volte, col trascorrere del tempo, rendersi conto dell’errore cognitivo commesso.
Andare ad un colloquio per un’azienda di occhiali per esempio è molto diverso da andare ad un provino per una parte da attore, nel primo caso la scienza dice che tenderanno ad essere scelte maggiormente le persone dall’aspetto curato e che dia l’idea di precisione e puntualità, mentre nel secondo caso si tenderà a scegliere i candidati dall’aria più artistica, meno formali, dall’aspetto semplice e meno curato.
E’ quindi fondamentale saper prendersi cura anche della nostra parte estetica perché è il nostro biglietto da visita e se sappiamo come gestirla otterremo sicuramente risultati positivi.
Numerosi parrucchieri della città sabauda confermano che spesso molte donne, ma anche uomini, non hanno sicurezza in loro stessi per il loro aspetto e che anche solo un taglio o un colore di capelli o delle exthension possono far sentire il cliente  più attraente e di conseguenza più sicuro di se stesso. Alcuni riescono addirittura a raggiungere i propri obiettivi solo nel momento in cui si sentono più belli, più  sicuri e si amano di più.
Anche i numerosi negozi di estetica del centro di Torino affermano che molte persone si prendono cura di se stessi solo quando stanno male e da lì si rendono conto quanto sia importante farlo già in anticipo perché il proprio corpo è il contenitore della nostra mente e l’uno non può esserci senza l’altro. Proprio per questo sfatiamo il mito delle “bionde stupide” nato purtroppo per gioco da alcuni film celebri degli anni novanta, o da alcune serie televisive, la bellezza esteriore può e deve andare in connubio con quella interiore quindi la parola d’ordine è … “Mens sana in corpore sano e curato”.
NOEMI GARIANO