ilTorinese

Cibo piemontese di qualità, dalla Regione un bando da 6 milioni di euro

A sostegno di iniziative di promozione di prodotti nostrani DOP, IGP, DOC e DOCG

Un bando da 6 milioni di euro è stato lanciato per sostenere la promozione in Italia e in Europa dei prodotti agroalimentari di qualità in Piemonte. È quello lanciato in questi giorni dall’Assessore al Commercio e all’Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, per finanziare i Consorzi di Tutela delle 13 DOP, nove IGP, 41 vini DOC, 18 DOCG e 4 bevande spiritose, e le Associazioni di produttori del biologico del sistema qualità nazionale zootecnica e di agricoltura integrata, che intendono organizzare azioni di promozione e informazione rivolte ai consumatori e agli operatori per far conoscere e valorizzare sempre di più le produzioni di qualità certificata dell’agroalimentare piemontese.

“Il Piemonte annovera un’offerta straordinaria – spiega l’Assessore Bongioanni – di cibi insigniti di riconoscimento di qualità, un quinto di tutti quelli dell’intera Italia. Autentici tesori che vanno dalla carne di vitellone di razza piemontese ai formaggi, da vini con brand mondiali come Barolo e Barbaresco alle piccole e preziose DOC di nicchia, dai prodotti ortofrutticoli come la nocciola Piemonte IGP al riso di Baraggia vercellese. Sono tutte produzioni che testimoniano il livello di eccellenza delle nostre aziende agricole, zootecniche e vitivinicole, e devono per questo conquistare il posto che meritano. La Regione sostiene, attraverso questo bando, i Consorzi di Tutela che si impegnano in questa fondamentale missione, ideando e organizzando azioni mirate di promozione per raccontare un panorama di mercati, consumatori e operatori sempre più ampio e diversificato”.

Cosa si potrà realizzare grazie alle risorse messe a disposizione da questo bando? Campagne pubblicitarie, spot radio, TV web, siti internet, presentazione e degustazione dei prodotti, organizzazione di iniziative promozionali ad hoc, partecipazione a importanti fiere di settore, educational per la stampa specializzata. Questo bando è il primo del ciclo finanziato con il CSR – Complemento di Sviluppo Rurale 2023/2027. I progetti devono avere un importo di spesa compreso fra i 70.000 e i 250.000 euro. Vengono finanziati per il 70% dalla Regione, e per il rimanente 30% dai proponenti, e dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025. La graduatoria dei progetti ammessi sarà pubblicata orientativamente nel mese di aprile.

Mara Martellotta 

AL teatro Studio Bunker va in scena “Un’altra Odissea”

Dal 14 al 17 novembre al teatro Studio Bunker con l’Accademia dei Folli andrà in scena un’altra Odissea, uno “squinternato sequel del poema omerico” scritto da Tiziano Scarpa.

Nella versione del teatro dei Folli, Ulisse è tornato a vivere tranquillamente a Itaca con la moglie Penelope e il figlio Telemaco. Tutto pare ritornato alla normalità e i Proci sembrano sterminati.

Con l’esperienza accumulata in vent’anni al telaio, Penelope vuole dedicarsi alla moda, magari coinvolgendo Ulisse nella sua attività. Ma uno dei Proci è sopravvissuto e sta per attaccare Itaca con una grande flotta. La famiglia deve scappare per salvarsi e nuove avventure la aspettano in mare aperto. Penelope si nasconde alla corte di una sovrana amica dove metterà alla prova il suo talento. La affianca un vanitoso aedo, consigliere d’eccezione, anche se le sue performance canore lasciano un poco a desiderare. Ulisse e Telemaco vagano da un’isola all’altra, incontrando vecchie conoscenze. Padre e figlio si confidano aiutandosi a trovare quello che cercavano.

Un’altra Odissea mescola comicità, poesia, invenzioni sorprendenti e la giusta dose di riflessione. Rimette in scena i personaggi di Omero attingendo alle loro inesauribili qualità.

Un classico, secondo la celebre frase di Italo Calvino, non ha mai finito di dirci quello che ha da dire. Si potrebbe aggiungere che non ha mai finito di ascoltarci e di dare risposte ai nostri problemi. In controluce appaiono gli scenari di oggi, i ruoli personali da reinventare, i rapporti di potere tra uomini e donne, la convivenza con le altre specie del pianeta. E l’eterno dilemma, vale la pena restare così tanto attaccati alla vita?

 

Un’Altra Odissea

Dal 14 al 17 novembre

Teatro Studio Bunker

Via Niccolò Paganini 0/200 Torino

Giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 19.30, domenica ore 16.

Drammaturgia Tiziano Scarpa, regia Carlo Roncaglia.

Accademia dei Folli

www.accademiadeifolli.com

Tel 3456778879

Prenotazioni@accademiadeifolli.com

 

Mara Martellotta

La Cerimonia del Premio Odisseo 2024

Martedì 19 novembre presso il teatro Rete7. Tra le opere in premio alle aziende vincitrici anche un’opera di Pier Tancredi de Coll’ (nella foto)

 

Il Premio Odisseo è un format del CDVM – Club Dirigenti Vendita e Marketing dell’Unione Industriali di Torino che, dal lontano 2005, promuove l’attività economica di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, motivando le aziende a essere esempio di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. Il premio riconosce la creatività, lo spirito innovativo abbinati alla interdisciplinarietà, alla sostenibilità ambientale delle realtà di business sul territorio in cui operano. Il Premio Odisseo è stato istituito per motivare le imprese e i propri manager ad essere esempio di eccellenza e innovazione nell’ambito delle proprie competenze. Vengono premiate quelle aziende ed enti che hanno ottenuto risultati di successo con creatività e spirito innovativo. D’altronde Odisseo è il nome greco di Ulisse, a cui si ispira il premio. A ciascuna delle aziende premiate verrà assegnato come premio un’opera realizzata appositamente da un noto artista. La cerimonia di premiazione avrà luogo martedì 19 novembre prossimo, alle ore 18, presso il teatro Rete7 di corso Regio Parco 146, a Torino. La registrazione avverrà a partire dalle ore 17.30.

Il Premio Odisseo 2024 consegnerà ai vincitori opere di Adriano Parisot, Mario Saini, Neri Ceccarelli, Pier Tancredi de Coll’, Sara De Siena e Simona Bosio.

 

Mara Martellotta

Torino capitale dell’innovazione, Lista Cirio: un territorio che non si arrende

Torino capitale europea dell’innovazione è un riconoscimento che testimonia il valore di un territorio che non si arrende, un territorio che sa innovare se stesso e da qui partire per generare innovazione tecnologica. E’ un premio, quello della Commissione Europea, che racconta di una città che sa presentarsi al meglio nel corso dei grandi eventi, mostrando la qualità delle sue Università, il valore delle proprie aziende, al punto da diventare un centro nevralgico dell’industria aerospaziale e delle missioni scientifiche internazionali, ma anche la caratteristica tutta sabauda di non cedere alle difficoltà, per esempio di quello che era il settore nevralgico della sua industria, l’automotive, per individuare sempre nuovi campi di eccellenza.

Il riconoscimento è anche la testimonianza che il lavoro comune delle istituzioni rivolto al bene del territorio, al di là della propria appartenenza, alla fine porta grandi risultati. E’ anche uno sprone per tutti gli attori a utilizzare al meglio le opportunità che la Regione Piemonte mette a disposizione in numerosi campi, dall’automotive alla ricerca, per essere volano di sviluppo non solo per la città ma per l’intera regione.

Torino, da capitale dell’innovazione sociale a capitale dell’innovazione anche tecnologica, con l’auspicio che la capacità di identificare nuove soluzioni tecnologiche, nuovi mercati e nuovi prodotti, ritorni nuovamente ad impattare sullo sviluppo sociale, portando miglioramenti a tutti i cittadini.

Silvio Magliano, Capogruppo

Sergio Bartoli

Mario Salvatore Castello

Elena Rocchi

Daniele Sobrero

Oltre il gusto, iniziativa per i pazienti degli Hospice Faro

La Fondazione FARO è lieta di annunciare una nuova collaborazione con la chef Dalia Rivolta per valorizzare l’esperienza culinaria degli ospiti negli hospice di Torino e Carignano.
Dalia Rivolta, chef torinese nata nel 1990, ha fondato nel 2015, insieme alla madre, la catena di gelaterie Nivà – Gelateria Tradizionale, presente in Italia, Francia e Portogallo. Nel 2021 si è distinta per il suo talento e passione partecipando all’undicesima edizione di MasterChef Italia. Attualmente, lavora come chef, imprenditrice e consulente, portando avanti progetti che uniscono cucina, etica e impegno sociale.
Questa iniziativa formativa, dedicata agli operatori delle nostre cucine, è un passo avanti per rendere ogni pasto un momento di attenzione e cura per i nostri pazienti. Sotto la guida di Dalia Rivolta, il percorso si focalizzerà sull’arte della presentazione dei cibi, un elemento spesso trascurato nella ristorazione sanitaria, ma essenziale per offrire non solo nutrimento, ma anche una gratificazione visiva. Il piacere di un pasto è legato anche alla bellezza con cui è presentato: colori, forme e composizioni influenzano la percezione e il desiderio di gustare il cibo, specialmente per chi vive la malattia.
In un contesto come l’hospice, dove il pasto può diventare momento di conforto e stimolo emotivo, dedicare attenzione alla presentazione del piatto è un gesto di rispetto verso i pazienti.
La FARO ringrazia Dalia Rivolta che ha scelto di donare le proprie competenze poiché condivide con la Fondazione una visione comune: il cibo non è solo nutrimento per il corpo, ma anche per l’anima, e può trasformarsi in un gesto di bellezza e cura, capace di regalare conforto e connessione a chi vive una fase delicata della vita.

La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 punta gli ottavi della CEV Challenge Cup

Oggi, mercoledì 13 novembre, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76 gioca la sua prima partita casalinga della CEV Challenge Cup 2024/2025. Si tratta del ritorno dei sedicesimi di finale contro il CV Sant Cugat. L’appuntamento è al PalaFenera con fischio d’inizio alle ore 20.

Il doppio confronto con le spagnole riparte dal successo esterno per 0-3 che mercoledì scorso le biancoblù hanno centrato in Catalogna. Il risultato garantisce un bel vantaggio nell’ottica del passaggio (basterà vincere due set o eventualmente aggiudicarsi il golden set di spareggio), ma Spirito e compagne sono ben consapevoli di non dover abbassare la guardia. Il Sant Cugat ha già dimostrato nell’andata di essere una squadra combattiva. Le chieresi dovranno mettere in campo le giuste attenzione e determinazione per far valere i loro mezzi tecnici e atletici.

Chi passerà il turno affronterà negli ottavi le finlandesi dell’LP Kangasala o le israeliane del Maccabi Haifa che stanno per affrontarsi due volte in Finlandia, andata stasera e ritorno giovedì.

Premio Anna Bonino, cinque borse di studio

Il lascito testamentario dell’ex collegiale permette a giovani ragazze, ospiti del Collegio Einaudi di Torino, di studiare e crescere nel capoluogo piemontese, coltivando i propri sogni professionali e di vita

 

Dalla futura papirologa alla futura scrittrice di successo, dalla futura cardiologa alla futura matematica fino alla futura ingegnera spaziale.

Proprio “Futuro” è la parola chiave per le 5 giovani studentesse meritevoli, dell’età compresa tra i 18 e i 25 anni, a cui il Collegio Einaudi di Torino ha offerto la grandissima opportunità di vivere gratuitamente presso i propri collegi per la durata del loro percorso di studi universitari, per porre le basi per un domani professionalmente e personalmente gratificante, inseguendo sogni e opportunità.

La piemontese Beatrice, la siciliana Sofia, la pugliese Antonella, la campana Maria Domenica e l’abruzzese Elsa, hanno infatti ottenuto un Premio di Studio Anna Bonino, frutto delle rendite ottenute dal lascito testamentario dell’ex collegiale Anna Bonino, scomparsa nel 2023, che ha donato un milione di euro al Collegio Einaudi con il preciso obiettivo di permettere a giovani studentesse meritevoli in situazioni economiche fragili di laurearsi e di aprirsi così nuove strade nel mondo.

Cinque giovani ragazze con progetti diversi in testa, ma unite dalla voglia di emergere e da una irrefrenabile curiosità di scoprire il mondo e vivere esperienze umane e formative che le possano arricchire. E unite, anche, da situazioni familiari, sociali ed economiche non semplici che, senza il supporto del Collegio Einaudi e il lascito di Anna Bonino, avrebbero rischiato fortemente di tarpare le ali ai loro progetti, prima ancora che prendessero forma.

Così è per la venticinquenne Maria Domenica, nata a Napoli e proveniente dalla famigerata Terra dei Fuochi, da cui si è allontanata per studiare dopo la triennale. Una condizione familiare ed economica molto delicata, a cui fa da contraltare uno spassionato amore per il mondo classico e umanistico, ma soprattutto per la papirologia. A Torino sta seguendo il secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità all’Università degli Studi di Torino e sta preparando la tesi con il Museo Egizio.

“Amo guardare la storia antica da un punto di vista sociale, economico ed anche culturale. Ne sono affascinata non perché trovi risposte alle mie domande, ma perché tra quelle pagine, parole e reperti ho trovato il fascino del diverso e una solida alternativa a tutto il brutto vissuto negli anni della mia formazione. Inoltre, credo che la branca della Papirologia possa davvero riscrivere le sorti della storia, proprio a partire da quello che ci è rimasto e che purtroppo nessuno legge più”, racconta Maria Domenica.

Vuole diventare medico invece la ventenne piemontese Beatrice, il Premio di Studio Anna Bonino è un’opportunità da cogliere per guardare con fiducia al futuro. Iscritta al secondo anno di Medicina, sente forte il bisogno di rendersi utile attraverso un lavoro che aiuti le persone a stare meglio. Una fascinazione verso il mondo della sanità che le arriva dalla mamma, infermiera part – time. “Non sono ancora completamente certa dell’ambito specifico verso il quale preferisco rivolgermi: ogni corso affrontato aumenta non solo le mie conoscenze, ma anche il mio desiderio di approfondire sempre di più, rendendomi difficile trovare aspetti che non mi interessino. Tuttavia, per ora, sento di essere spinta verso la Medicina d’Urgenza o la Cardiologia”. Racconta Beatrice.

Non semplici anche le situazioni familiari delle tre matricole appena arrivate in Città:

Sofia, dopo aver concluso il liceo Scientifico a Siracusa con il massimo dei voti, grazie al Collegio Einaudi e al Premio di Studio Anna Bonino potrà trovare uno sbocco per la sua passione per la scrittura che, altrimenti, le sarebbe stato precluso. Oggi è iscritta al primo anno di Lettere all’Università degli Studi di Torino.

“Ho preso consapevolezza del mio amore per la scrittura all’età di 12/13 anni, dopo aver affrontato lo studio di autori come Foscolo e Leopardi. Ho iniziato a scrivere diversi libri e raccolte poetiche, aperto una pagina Instagram in cui pubblico ciò che scrivo e ultimamente sto provando a partecipare ad alcuni concorsi di scrittura. Il mio sogno è diventare una scrittrice affermata, e riuscire a lavorare nel mondo del teatro e del cinema, in modo da riunire le mie diverse passioni”, Racconta Sofia, che aggiunge “Sono convinta che il sapere e la conoscenza ci possano rendere liberi di esplorare la vastità dell’ignoto, la bellezza del nuovo, di pensare, immaginare, creare, di formare una forte identità, che non si conformi e che ci renda in grado di interpretare e giudicare”.

 

Per la diciottenne brindisina Antonella, il Premio di Studio Anna Bonino è un’opportunità per alleviare i sacrifici che i suoi genitori stanno facendo per permetterle di studiare. Iscritta al primo anno di Matematica per l’ingegneria al Politecnico di Torino, la giovane collegiale cerca proprio nel percorso universitario una strada ancora tutta da tracciare per il suo futuro professionale.

“Ho compreso di voler lavorare con la matematica in tutto e per tutto, applicandola alla realtà e ai fenomeni quotidiani. Non so ancora dire quale sia il lavoro dei miei sogni, quale tra le specializzazioni possibili sia la più adatta a me: sono decisioni che rimando alla me del futuro, sicuramente più consapevole del percorso che ha intrapreso e addentrata nel mondo dell’ingegneria” Spiega Antonella. “Quello che reputo essenziale è avere una formazione globale, che mi renda pronta per il futuro anche dal punto di vista personale”.

Da un piccolo paesino dell’Abruzzo a una grande città come Torino: il salto è stato grande per la futura “astronauta” Elsa, iscritta al primo anno di ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino. I genitori di origine albanese avevano lasciato la terra natia prima della sua nascita e di quella di sua sorella per trovare in Italia nuove opportunità e crescere con molti sacrifici la propria famiglia. “La mancanza di possibilità mi ha portata ad apprezzare ogni occasione di arricchimento personale. Ho deciso di iscrivermi a Ingegneria Aerospaziale perché ne sono affascinata e perché voglio mettermi in gioco e non voglio che i pregiudizi e il timore limitino la mia piena realizzazione. Adoro Torino e i suoi teatri. Finora non sono mai riuscita ad andare a teatro, ma sarà una delle prime cose che farò appena inizieranno le stagioni torinesi!” Racconta Elsa.

Occhi che brillano, voci che viaggiano lontano, speranze e desideri che possono diventare realtà grazie alla comunità stimolante e interdisciplinare che offre il Collegio Einaudi. Un ambiente ideale per crescere dal punto di vista personale, grazie alla presenza di colleghi e colleghe provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo, ognuno con la propria storia e i propri sogni da costruire, e dal punto di vista formativo grazie a un insieme di corsi e attività che integrano e approfondiscono il percorso di studi che portano avanti nelle rispettive università.

Il lascito della Signora Bonino permetterà, grazie alle rendite ottenute anno dopo anno, di proseguire a lungo in quest’opera di sostegno a ragazze meritevoli bisognose di un aiuto concreto.

 

“Le cinque studentesse che si sono aggiudicate il Premio di Studio Anna Bonino rappresentano perfettamente i profili che aveva in mente la nostra preziosa donatrice quando ci ha fatto il lascito testamentario – Spiega Paolo Enrico Camurati, Presidente della Fondazione Collegio Einaudi – “Sono ragazze che fin da giovanissime hanno dovuto affrontare diverse difficoltà, ma che hanno saputo affrontarle con grinta, entusiasmo per il futuro e voglia di emergere. Cinque ragazze assolutamente meritevoli con progetti chiari e sogni magnifici. Per il Collegio Einaudi è un orgoglio poterle aiutare, grazie al fondamentale contributo della nostra Ex collegiale Anna Bonino a cui saremo per sempre riconoscenti”. 

Scuola, Ricca (Lega): “Giù le mani dalle scuole paritarie”

“Lega respinge i tagli chiesti dai compagni di Salis”

“Le scuole paritarie ancora una volta nel mirino dei compagni di Ilaria Salis. Dopo anni di tagli indiscriminati agli istituti che rappresentano una delle colonne portanti dell’istruzione piemontese, durante la discussione della variazione di bilancio la sinistra ha chiesto di azzerare i fondi per queste scuole.
Come Lega, ma soprattutto come cittadini responsabili che hanno a cuore il futuro dei nostri ragazzi, siamo e saremo sempre al fianco delle scuole paritarie!”. Così Fabrizio Ricca, capogruppo Lega.

“Ndrangheta in Piemonte”: a Carmagnola “La mafia uccide. Il silenzio pure”

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione della cittadinanza e delle giovani generazioni sul tema della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata

Carmagnola (TO), 13 novembre 2024 – Si è svolto ieri, martedì 12 novembre al Salone Antichi Bastioni di Carmagnola, il primo incontro della rassegna “La mafia uccide. Il silenzio pure”, dal titolo ‘Ndrangheta in Piemonte: focus sul processo Rinascita Scott, Carminius – Fenice e sullattuale situazione a Carmagnola, promosso dal Comune in collaborazione con Avviso Pubblico. Levento ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico che ha assistito a un confronto su temi cruciali legati alla presenza mafiosa nel Piemonte, con particolare attenzione al radicamento della ’Ndrangheta nellarea di Carmagnola, come emerso dai recenti processi Carminius-Fenice e Rinascita Scott.

L’incontro, moderato dal giornalista Andrea Giambartolomei de Lavialibera, ha visto gli interventi di figure di spicco nel panorama della legalità e della giustizia: Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica di Torino; Tommaso Pastore, Capo Centro Direzione Investigativa Antimafia di Torino; Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico; Alessandro Cammarata, Vicesindaco del Comune di Carmagnola; Maurizio Marrone, Assessore della Regione Piemonte con delega ai beni confiscati, sovraindebitamento e usura.

Il convegno ha approfondito in particolare i processi Carminius- Fenice e Rinascita Scott, importanti indagini contro la Ndrangheta in Piemonte che hanno messo in luce il radicamento della mafia nell’economia locale, tra estorsioni, traffico di droga e infiltrazioni negli appalti pubblici. Le condanne emesse nei processi hanno rappresentato un segnale forte contro le attività criminali che tentano di infiltrarsi nel tessuto sociale ed economico della regione, con particolare riferimento alla provincia di Torino.

L’incontro si è aperto con l’intervento del Sindaco Ivana Gaveglio, che ha affermato: “La nostra Amministrazione ha sempre affrontato questo tema in modo chiaro e deciso, costituendosi parte civile nei processi.”

L’assessore e vicesindaco Alessandro Cammarata, ha raccontato episodi di intimidazione che ha subito, tra cui due auto incendiate nel giro di 11 mesi e una serie di lettere anonime contro di lui. “La prima auto pensavamo fosse un incidente, ma dopo il secondo episodio è stato chiaro che si trattava di atti intimidatori. La sentenza d’appello ha confermato che tutto è nato dalla mia scelta di non incontrare persone che cercavano di influenzare gli appalti pubblici.” Nonostante cinque anni di tutela da parte dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza, Cammarata non ha mai rinunciato al suo impegno amministrativo e si è costituito parte civile nel processo. Ha concluso con un monito: “Nei territori infiltrati, anche se i capi finiscono in carcere, il fenomeno può tornare, come dimostrano gli arresti nell’operazione ‘Factotum’.”

Il Procuratore della Repubblica di Torino, Giovanni Bombardieri, ha richiamato l’attenzione sul fatto che “La ‘Ndrangheta non porta sviluppo, ma depressione. È un male per i cittadini e per l’economia, e se non si tiene alta l’attenzione, c’è sempre il rischio che ritorni”. Bombardieri ha sottolineato come la ‘ndrangheta, fenomeno globale con proiezioni nel Nord Italia, in Europa e nel mondo, abbia radici in Piemonte fin dai tempi in cui ancora non esisteva il 416 bis, con episodi di auto incendiate, omicidi e appalti illeciti. “La stessa attenzione riservata a Cosa Nostra non è stata storicamente dedicata alla ‘ndrangheta, che ha beneficiato di una certa attività sotterranea”. Il Procuratore ha sottolineato quanto sia importante non delegare tutto alle forze dell’ordine: “Non tutti possono denunciare, ma tutti hanno il dovere di stare vicini a chi denuncia, perché spesso chi ha avuto il coraggio di farlo è stato lasciato solo”.

Tommaso Pastore, Capo Centro della Direzione Investigativa Antimafia di Torino, ha evidenziato un fenomeno preoccupante: “Oggi le organizzazioni mafiose non controllano il territorio tanto con la violenza, ma soprattutto nell’economia. In alcuni casi documentati, la figura dell’imprenditore si è trasformata da vittima del fenomeno estorsivo a colluso con le organizzazioni criminali, cercando vantaggi economici, nei rapporti sindacali e in altri ambiti”. Pastore ha sottolineato come il contrasto a questa metamorfosi passi attraverso un’attenta attività investigativa e i presidi antimafia sul territorio dichiarando che “Il sistema antimafia italiano rappresenta un’eccellenza mondiale, grazie alla capacità di prevenire infiltrazioni nella pubblica amministrazione attraverso il sistema di informazione antimafia delle prefetture, che valuta preventivamente i legami tra gli imprenditori e le organizzazioni criminali. È fondamentale che gli imprenditori sappiano di poter contare sul sostegno dello Stato”.

Roberto Montà, Presidente dell’associazione Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, ha ricordato l’importanza del rapporto “Amministratori sotto tiro”, realizzato annualmente dall’associazione dal 2010, che tra le varie attività documenta le minacce e le intimidazioni verso amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione. “I dati sono allarmanti e il Rapporto analizza il fenomeno nella sua complessità, individuando le aree più colpite e le tipologie di minacce, con analisi dettagliate e pareri di esperti”. Montà ha evidenziato il ruolo di Avviso Pubblico nell’accompagnare le amministrazioni: “Le amministrazioni spesso fanno fatica a riconoscere le infiltrazioni o hanno paura di ammetterle, soprattutto nei numerosissimi Comuni piccoli, dove gli amministratori sono più facilmente avvicinabili. Avviso Pubblico le supporta in un processo di riflessione e reazione, per aiutare le comunità ad opporsi a queste minacce. Non si è mai soli in questa battaglia, e la forza per agire nasce dalla consapevolezza e dal sostegno reciproco”.

Questo incontro è stato il primo di una serie di appuntamenti previsti dalla rassegna. Il ciclo di eventi proseguirà martedì 19 novembre con la messa in scena dello spettacolo teatrale “Ndrangheta”, che racconta la lotta alla criminalità organizzata e la speranza di riscatto, e il 20 novembre con lo spettacolo “Borsellino”, dedicato alla figura del magistrato Paolo Borsellino. La rassegna si concluderà giovedì 21 novembre con una conferenza sulle mafie in Piemonte, rivolta agli studenti delle scuole superiori.

La rassegna è finanziata grazie agli stanziamenti del Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori. Fondo proposto da Avviso Pubblico che siede al tavolo del Ministero dell’Interno che si occupa del fenomeno. Un finanziamento, a titolo di ristoro all’Ente, grazie al quale il comune di Carmagnola ha potuto sostenere il progetto senza pesare sui conti pubblici.

“Banksy & Friends: storie di artisti ribelli” alla Promotrice di Belle Arti

Appena conclusa la settimana dell’arte, un nuovo evento di portata internazionale accende i riflettori su Torino. Si tratta della mostra Banksy & Friends: storie di artisti ribelli”, in programma alla Promotrice di Belle Arti dal 15 novembre al 2 marzo 2025.

Protagoniste sono le opere che conducono lo spettatore attraverso un viaggio ironico e provocante e che lo invitano a riflettere sulla società contemporanea. Si tratta di ottanta opere tra quelle di Banksy e altri venti artisti non soltanto appartenenti alla street art. Sono le opere di Jago, Tvboy, Liu Bolin, David LaChapelle, Takashi, Murakami, Mr Brainwash, Obien, Damien Hirst, Sara Pope, Patrizia Casagranda, Kaws e degli italiani Angelo Accardi, John Blond, MaPo, Ozmo , Mimmo Rotella, Laurina Paperina, Nello Petrucci, Rizek e Giuseppe Veneziano.

L’esposizione, curata da Piernicola Maria di Iorio, con la produzione di Next Events, in collaborazione con Piuma, Artemisia, Pop House Gallery e Trium Art Gallery, fa emergere l’arte che spesso viene definita di strada per la immediatezza e la capacità di comunicare con un pubblico universale e eterogeneo.

Di Banksy sono esposte dodici opere tra cui “Girl with a Baloon” ( di cui è in mostra una riproduzione su carta) del 2002, “Queen Vic” del 2003, “Because I’m worthless” del 2004 e “Bomb Love” del 2003. Banksy, la cui identità è sconosciuta, è celebrato per i suoi graffiti di impatto. Le sue opere provocatorie sono emerse in controversi luoghi globali, da New York a Londra, da Tokyo a Berlino e, contemporaneamente, importanti istituzioni museali hanno esposto le sue opere sui loro muri, come il British Museum, La Tate Modern e il Louvre. La mistica intenzionale di Banksy lo ha elevato allo status di mito contemporaneo. La sua tela sono i muri, i ponti, le strade delle città di tutto il mondo, le sue immagini, spesso sorprendenti, esprimono principi contro la guerra e anticapitalisti. Un altro artista in mostra è Jago, di cui vengono esposte opere quali “Memoria di sé “(2015) Taste of Liberty (2019) e Donald (2015).

Jago è un artista italiano che opera nel campo della scultura e ormai famoso a livello internazionale. La sua ricerca artistica affonda le sue radici nelle tecniche tradizionali, tramite l’utilizzo del marmo come materiale nobile, che esprime temi che sono, però, contemporanei. All’età di 24 anni è stato selezionato da Vittorio Sgarbi per partecipare alla 54esima edizione della Biennale di Venezia, esponendo il Busto di papa Benedetto XVI, scultura che è stata poi rielaborata prendendo il nome di Habemus Hominem e divenendo uno dei suoi lavori più noti.

Tvboy propone, invece, una poetica artistica che proviene dagli insegnamenti dell’universo fumettistico e dei cartoni giapponesi, che si uniscono alla dimensione evocativa della pop art e urban art. Le sue opere sono caratterizzate da un forte realismo e iconico è il messaggio di pace che trasmette la sua opera ‘Hope’. Tra i lavori esposti ‘Contemporary Adam’ del 2021, ‘Love in the time of Covid’ del 2020 e ‘The Fast Supper’ ( 2021).

Liu Bolin, artista cinese, è conosciuto a livello internazionale per le sue performance e la sua fotografia mimetica e ha fatto del camouflage la sua arte, con giganteschi selfie portrait, connubio tra body painting, installazione, fotografia e performance.

Non mancano in mostra anche opere di David LaChapelle, considerato uno dei dieci fotografi più importanti al mondo grazie ai suoi scatti surreali, con colori fluo e brillanti. La vera svolta artistica nella sua carriera avviene quando, visitata la cappella Sistina, decide di lasciare il mondo della pubblicità per dedicarsi interamente all’arte. Seguirà la serie di scatti biblici “-The deluge”, in cui l’artista rielabora miti della cristianità, icone religiose e scene bibliche in chiave moderna e che diventano una reinterpretazione della società consumistica.

Di Takashi Murakami è in mostra l’opera “Flowers”. Si tratta di un artista contemporaneo che, attraverso la pittura e i mezzi digitali o commerciali, ha sviluppato un linguaggio capace di fondere la cultura popolare con gli elementi formali dell’arte giapponese. Nel 1990 Murakami inizia la sua carriera di artista contemporaneo creando nel 1993 M. DOB, un autoritratto. Sviluppa un nuovo stile artistico che chiama ’superflat’ caratterizzato dalla bidimensionalità e dalla fusione di arte tradizionale giapponese, anime, manga e Pop art. Le sue opere ritraggono spesso personaggi mutuati dai cartoni animati, figure giocose e infantili che vogliono trasmettere un messaggio profondo sulla società contemporanea e una critica nei suoi confronti. Tra i personaggi iconici creati da Murakami il funghetto Mr DOB, in mostra, con ‘E poi White Mr DOB’ e ‘Flowers’. MaPo utilizza, invece, i personaggi creati da Walt Disney, inserendoli nel panorama del lusso, tra champagne, carte di credito e marchi di moda. In mostra ‘Minnie Fashion Style’ del 2022.

Mr Brainwash, pseudonimo di Thierry Guetta, è un artista e writer francese. Thierry Guetta ha utilizzato questo pseudonimo durante le riprese del film “Exit Through the gift shop” diretto da Bansky. La sua opera è stata fortemente influenzata dagli stili e dalle idee dei vari personaggi incontrati durante le riprese come Bansky e Fairey. Come Bansky utilizza anche immagini famose coperte da copyright, ma modificandole secondo il proprio gusto.

Le opere di Laurina Paperina, irriverenti e ironiche, esprimono una critica nei confronti della società contemporanea, della società dei consumi, della politica, mescolata a elementi della cultura popolare. In mostra ‘Hungry Cookies’ del 2020 e ‘Scary Movie’ del 2019.

In mostra anche opere di Angelo Accardi, che coglie visioni surreali della vita quotidiana sullo sfondo di realistici paesaggi urbani, e Nello Petrucci, artista visivo e filmmaker italiano attivo tra New York e Pompei. La sua anima errabonda, il desiderio di conoscere uomini, luoghi e persone, costumi, lo portano a sviluppare uno sguardo circolare, una forma artistica che si rispecchia nella poliedricità della cultura rinascimentale. Significativa e di critica alla società un’opera da lui creata, Plastic river, un’installazione temporanea e di grande successo, raffigurante una balena di circa 15 metri che ingerisce plastica e rifiuti dell’umanità, un esempio delle tante battaglie ambientali condotte dall’artista.

Promotrice di Belle Arti

Viale Balsamo Crivelli 11

Mara Martellotta