ilTorinese

Controlli straordinari del territorio, individuato un ricercato

Mercoledì sera scorso, nell’ambito di un controllo straordinario del territorio nel quartiere
San Salvario, gli agenti del Comm.to Barriera Nizza hanno rintracciato in via Berthollet un
ventenne nigeriano ricercato; il giovane, infatti, deve espiare una pena di oltre 1 anno ed 1
mese di reclusione e ottemperare al pagamento di una multa di 600 €. Inoltre, durante il
controllo, sono state identificate 44 persone, 18 delle quali con precedenti di polizia,
controllati 3 autoveicoli ed un esercizio pubblico ubicato in via Galliari.

Il primo Memorial Scirea nel ricordo di un amico

PALERMO: PADRI CONTRO FIGLI NEL RICORDO DI SCIREA

“Palermo allo stadio della Favorita aveva ricordato a dieci anni dalla morte questo grande campione, mancato a soli 36 anni. Per onorarlo insieme a me, che mi pregio di averlo avuto come amico mio e della mia famiglia,erano arrivati in Sicilia tanti campioni che avevano giocato con lui a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta. Mariella, la moglie e il figlio Riccardo avevano voluto fortissimamente questo Memorial in Sicilia , il cui incasso fu devoluto alla Lega italiana contro i tumori. Ricordo che Mariella si era dimostrata entusiasta di quella scelta, sia perchè in quei giorni aveva inaugurato una palestra intitolata a Gaetano nella scuola Sturzo di Bagheria sia perchè insieme al figlio era stata ospite di due Cub Scirea, uno a San Giuseppe Jato e l’altro a Termini Imerese. Ricordo che il Memorial si svolse senza troppa malinconia, perchè si trattava in realtà di una grande festa ricca di affetto. Anche se sono stato dirigente del Torino, ricordo che eravamo amici, al di là della diversa fede calcistica, perchè Gaetano era un uomo di grande correttezza, di grande rispetto per il prossimo. Mio figlio Carlo Alberto all’età di sette anni giocava insieme a Riccardo, all’epoca suo coetaneo, nella Scuola Calcio Gabetto. Ricordo che Gaetano veniva al campo Agnelli, dove Gabetto faceva fare gli allenamenti, a prendere il figlio. In seguito divenni dirigente dei Pulcini della Scuola Calcio Gabetto.
Quel primo “ Memorial Scirea “ fu una specie di derby padri contro figli che si affrontarono in due squadre avversarie. Tutto nacque perchè a Torino era stato formato il Cub Viasat di calcio a cinque, nel quale giocava un gruppo di ragazzi dai cognomi famosi, figli di campioni di Juventus e Torino degli anni Settanta. Fra i promotori era stato proprio Riccardo, che per l’occasione del Memorial del ’99 aveva allargato la rosa ad altri giocatori, tutti dai natali famosi. Ricordo che quella sera, quando tutti i protagonisti ebbero raggiunto Mondello, era curioso vedere insieme, ad esempio, Zibi Boniek con il figlio Tomasz, Michel e Laurent Platini, Luciano e Ludovico Spinosi. Nella squadra dei figli dei campioni come eccezione c’era Fiorello, siciliano doc. Nella squadra “ Amici di Gaetano” c’erano Zoff, Tacconi, Collovati, Brio, Spinosi, Santin, Morini, Boniek, Causio, Sala, Platini,Cannevale, Rossi, Schillaci, Altobelli, Mattrel . Nella squadra “ Figli dei Campioni “ c’erano i figli di Mattrel, Sala, Cuccureddu, Salvadori, R.Scirea, Conti, Lippi, Platini, Boniek, Morini, , Gori, Rossi, Cereser, Altobelli, Santin, Mariani, Altafini, Causio e Fiorello. Bella anche la serata della vigilia nell’Hotel Palace di Mondello, in un’atmosfera davvero magica. Ricordo in particolare l’ingresso di Michel Platini, accolto da mille flash e poi Vycpalek, che lo salutava affettuosamente. Conservo tanti, tanti bei ricordi e non solo di quell’ evento. Sono orgoglioso di aver avuto il privilegio della sua bellissima e sincera amicizia”.

Mauro Reverberi ( ex dirigente Torino Calcio e Accompagnatore Torino Primavera )

“Crescere in Città” tra scuola, formazione, conoscenza

Da Palazzo Civico

E’ stato presentato il catalogo di Crescere in Città, il programma di iniziative formative che la Città di Torino realizza per tutte le figure che ruotano intorno al mondo della scuola: insegnanti, genitori, istituzioni scolastiche, alunni, studenti.
Un’offerta di attività che proviene non soltanto dall’interno dell’Amministrazione – e in particolare da ITER, l’Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, cui è demandato il compito progettuale e organizzativo – ma anche e soprattutto dal territorio, formato da altri enti pubblici, musei, associazioni e privati. Un numero di proponenti che negli anni è cresciuto in quantità e qualità. Le proposte vengono poi vagliate dalle scuole quali opportunità di ampliamento della propria offerta formativa.
Tra le novità di quest’anno un percorso didattico tematico sulle competenze e sulla cittadinanza digitale. Un altro capitolo importante lo stimolo a sviluppare pensieri e comportamenti responsabili ispirati ad esplorare e valorizzare la sostenibilità ambientale, sia nell’agire quotidiano sia nelle grandi scelte operate da istituzioni e privati. Numerose proposte sono dedicate alla Costituzione, per approfondire i valori fondanti di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale, in un’ottica di educazione alla cittadinanza.
Il ricco catalogo di offerte formative assume inoltre particolare importanza per i minori e le famiglie che partono da condizioni sociali e culturali di svantaggio, strumenti per contrastare la povertà educativa.
Rispetto all’anno scorso, si mantiene alta l’offerta educativa: 794 le proposte in catalogo, realizzate da 10 enti pubblici e privati, 45 musei e fondazioni culturali, 35 associazioni cittadine, cinque poli universitari, per un totale di 106mila bambini e bambine.
La strategia di Iter è di investire sul capitale umano, risorsa principale di una società che, sempre più basata sulla conoscenza, non trascura la coesione sociale, lo spirito cooperativo, riconoscendo ai bambini e ai ragazzi la titolarità di diritti e competenze di cittadini a tutti gli effetti.
Le scuole possono prenotarsi attraverso il portale http://www.comune.torino.it/crescere-in-citta entro le ore 12 del 15.10.2019; le prenotazioni si possono fare esclusivamente on line.
Tutte le attività si articolano in cinque filoni tematici: Educare alla sostenibilità ambientale, Educare al pensiero creativo, Cittadinanza e Costituzione, Competenze e Cittadinanza digitale e Conoscere la città.

Tra le tante iniziative, da segnalare “Bambine e bambini un giorno all’Università”, che offre la possibilità ad allievi e allieve delle scuole primarie di visitare i luoghi dell’alta formazione torinese: Università di Torino in primis, con 33 delle 44 proposte formative, ma anche Politecnico, IED, IAAD, Conservatorio “Giuseppe Verdi” e Accademia Albertina delle Belle Arti. Un modo per instillare loro il seme della curiosità e il senso della ricerca continua attraverso la formazione e l’apertura al mondo.
“Questo appuntamento – spiega l’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino – ben rappresenta l’impegno della Città di Torino a seguire e ad anticipare i processi evolutivi della scuola, con una costante e impegnativa messa a disposizione di persone, strumenti, metodologie, luoghi. Il “territorio” in questo modo assume una duplice funzione: quella di risorsa e di offerta di opportunità e quella di interlocutore per l’individuazione dei fabbisogni formativi e per la progettazione condivisa e integrata”.
“All’interno di questo agire, si colloca la scelta di fare in modo che la nostra Città sia realmente una città educativa. Un impegno – conclude l’assessora – che coinvolge centinaia di soggetti pubblici e privati in un caleidoscopio di percorsi didattici tematici a cui quest’anno si aggiungono quelli sulle competenze e sulla cittadinanza digitale”.

(mm – www.comune.torino.it)

foto: Mihai Bursuc

Tornano gli sportelli di “Chiedi al commercialista”

IN 12 COMUNI DI TORINO E PROVINCIA

 Il servizio, nato in collaborazione fra l’Ordine dei Commercialisti di Torino e le istituzioni locali, ha ripreso da metà settembre ed è rivolto soprattutto ai giovani che vogliono avviare un’attività economica. Oltre 130 professionisti offrono consulenza gratuita.

Dodici comuni coinvolti e 137 commercialisti volontari. Riaprono a metà settembre, dopo la pausa estiva, gli sportelli di “Chiedi al commercialista”, il prezioso servizio di consulenza gratuita ed educazione fiscale rivolto in particolare ai giovani, al mondo del volontariato e dell’associazionismo. L’iniziativa gratuita è nata dalla collaborazione fra l’Ordine dei Commercialisti e le amministrazioni locali di Torino e dell’area metropolitana.

Gli sportelli sono attivi a TorinoAlpignano, Chieri, Ciriè, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, None, Pinerolo, Rivoli, Santena, Venaria. I commercialisti mettono a disposizione dei cittadini la loro competenza in materia fiscale e tributaria per una consulenza di primo livello. Ogni singolo colloquio dura mezz’ora.

Torino gli sportelli sono presso il Centro Informagiovani (via Garibaldi 25) e in 11 biblioteche civiche, ad Alpignano negli uffici del Comune, a Chieri presso la Biblioteca comunale, a Ciriè presso lo Sportello del Cittadino, a La Loggia presso la Biblioteca Civica, a  Moncalieri presso il Centro Informagiovani, a Nichelino presso sette sedi di quartiere e il Centro sociale N. Grosa, a None presso l’Informagiovani, a Pinerolo, presso la Biblioteca Civica, a Rivoli nei locali dell’Informagiovani, a Santena negli uffici del Comune, a Venaria, presso gli uffici comunali di Viale Buridani, 33.

“Ci siamo accorti che in un’epoca in cui ci si informa quasi esclusivamente su Internet – spiega Laura Carossia, referente dell’iniziativa per conto dell’Ordine dei Commercialisti di Torino – gli Sportelli sono sempre più utili per chiarire le idee, evitare fraintendimenti ed errori nell’ intraprendere un’attività economica. E’ importante che i giovani abbiano le idee chiare su quale regime fiscale scegliere quando avviano un lavoro di tipo autonomo. Ad esempio, i vantaggi, i limiti, le modalità d’accesso al regime forfettario. Quale tipo di società conviene costituire, se individuale, di persone o di capitali, oppure la differenza fra l’associazione senza fini di lucro, che gode di vantaggi fiscali, e la società commerciale. A Torino organizziamo incontri monotematici su questi argomenti. Durante i colloqui spieghiamo anche i rischi del fai da te e l’opportunità di farsi seguire da persone esperte”.

Indirizzi, orari e modalità di prenotazione degli sportelli sono pubblicati sul sito dell’Ordine dei Commercialisti di Torino, all’ indirizzo www.odcec.torino.it

 

Un viaggio digitale nella storia di MiTo

Con Mito open access si può compiere un viaggio nella storia ultratrentennale di Mito Settembre Musica

È nato “Mito open access”, la piattaforma contenente l’archiviodigitale dei materiali inerenti  Mito Settembre Musica,  prodotti apartire dal lontano 1978. Il nome della piattaforma opensource che ospita l’archivio è Byterfly e rappresenta un sistema di catalogazione basato su metadati, realizzato in collaborazione con la Biblioteca e l’Ufficio IT dell’IRCrEs-CNR di Torino. La suddivisione in sezioni agevola la ricerca dei contenuti, comprendenti programmi di sala, libretti, raccolte fotografiche e molto altro materiale prodotto dal Festival,  da quella lontana edizione del 1978, quando nasceva a Torino Settembre Musica, come sviluppo e potenziamento delle iniziative musicali già vive sul territorio cittadino durante l’estate, come i “Punti Verdi, ideati dall’assessore alla Cultura della giunta Novelli, Giorgio Balmas.

Gli aspetti che devono essere sottolineati nella creazione di questo archivio spiega il professor Andrea Malvano sono la sua grande valenza tecnica ed il grado elevato di verifica  effettuato attraverso la piattaforma online. All’interno dell’archivio ricopre un ruolo rilevante la critica musicale che accompagnava la presentazione di ogni concerto, critica oggi diventata disciplina sempre più rara. Si èottenuta anche la digitalizzazione di tutte le rassegne stampa, che possono essere ricercate sulla base della lettera.

Così si potrà riscoprire un patrimonio critico straordinario relativo a concerti risalenti ai primi anni di Settembre Musica, quelli diretti da Claudio Abbado come quelli che videro la partecipazione di musicisti straordinari quali il violinista Uto Ughi ed il pianista Maurizio Pollini, oppure riscoprire le note scritte da Giorgio Balmas ad un articolo redatto dal musicologo Massimo Mila sulle Olimpiadi Vivaldiane.

Il compositore Roman Vlad – spiega Enzo Restagno, direttore ( fino al 2015) per oltre trent’anni di Settembre Musica, divenuto nel 2007 Mito, aggiungendo come sede dei concerti anche Milano – ha condiviso con me la direzione artistica del Festival per molti anni.Claudio Merlo sovrintendeva a sua volta all’organizzazione. La preparazione del programma del festival avveniva attraverso limature, sviluppi ed aggiunte successive, possibili attraverso una lettura del programma di ogni singolo concerto, che facevamoinsieme io e Roman Vlad. Nel 1988, per esempio, dedicammoun’edizione del festival ai nuovi compositori cinesi, tra cui Chen, ospite quest’anno all’Auditorium Rai nel concerto conclusivo torinese di Mito; anche la scelta della partecipazione dei Pigmei fu innovativa. Vennero a suonare al Conservatorio torinese e lasciarono alcuni loro strumenti in dono a Settembre Musica.

Un festival simile dimostra come la musica potesse interessare un pubblico composto anche da molti giovani. Oggi la creazione di una piattaforma online dell’archivio del festival dimostra l’attualità del pensiero di Massimo Mila, che riteneva che l’interesse maggiore dovesse essere per la musica in ,  piuttosto che per la singola performance musicale”.

 

Mara Martellotta

Gli scatti del fotoreporter Krzysztof Miller in mostra al Polo del ‘900

A trent’anni da quel 1989, le immagini come testimonianze

 

Aperta al pubblico dal 18 settembre al 1 ottobre

Via del Carmine, 14

Accesso gratuito

 

Ha aperto i battenti ieri al Polo del ‘900 (ore 18), la mostra “Krzysztof Miller. Anno 1989”, inserita tra le attività del progetto Berlino 89. Muri di ieri, muri di oggi coordinato dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini. La mostra è aperta al pubblico, con accesso gratuito fino al primo ottobre.

 

Fotografie di vita quotidiana, ma anche protestescioperimanifestazioni e avvenimenti artistici presentano in modo completo ed esclusivo gli eventi del 1989: anno della caduta del muro di Berlino, dello smantellamento della cortina di ferro, del crollo dei regimi autoritari. Miller cattura tutto questo con la macchina fotografica, testimone dei primi incontri della Tavola Rotonda polacca, delle libere elezioni in Polonia, fino ai cambiamenti in altri paesi del blocco orientale. È a Praga durante la Rivoluzione di Velluto. Ha documentato la riconquista dell’indipendenza in Ungheria. Ha scattato immagini nelle strade di Bucarest, quando tra sangue e violenze precipitava il regime dei Ceauşescu. Accanto ad esse alcune immagini di Anna Biała, una collega reporter, che ha ripreso la caduta del Muro di Berlino.

 

Nel libro “Fotografie che non hanno cambiato il mondo”, pubblicato postumo nel 2017, Miller scrisse: “La storia della mia vita è la storia di una continua paura. Un fotoreporter è solo e può contare solamente su se stesso. Solo con la storia, solo con l’immagine vista dal suo occhio e solo con i suoi pensieri e con l’immagine che andrà a vedere. Deve tappare le orecchie altrimenti il rumore della guerra danneggia i timpani, deve ripararsi dalle schegge di metallo e dai pezzi di terra e dalle pietre che gli vengono addosso. Ma a dire la verità nella fotografia di reportage conta solamente ciò che succede davanti all’obiettivo. Noi fotografi combattiamo per la testimonianza”.

 

Miller combatte per anni contro il disturbo post traumatico, togliendosi la vita il 9 settembre 2016.

 

La mostra è curata da Tiziana Bonomo, con il sostegno del Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano, in collaborazione con Fondazione Vera Nocentini, ArtPhotò, Casa di Storia di Varsavia, Agenzia Gazeta.

Visitabile in via del Carmine 14, da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 21.00; domenica dalle 9.00 alle 20.00.

 

 

Krzysztof Miller

Fotoreporter polacco, è nato Varsavia a nel 1962 dove ha vissuto e studiato presso l’Università di Educazione fisica a Varsavia. Ha fotografato i negoziati della Tavola Rotonda nel 1989 e da quell’anno diventa fotoreporter di “Gazeta Wyborcza”. È stato autore di diversi fotoreportage dalla Rivoluzione di velluto cecoslovacca, alla rivoluzione in Romania, alle guerre nel mondo (inclusa la Bosnia e la Georgia ) e a una serie dal titolo Zaire. Per diversi anni ha lottato con il disturbo da stress post-traumatico. Si è suicidato il 9 settembre 2016. Suo il libro intitolato 13 Guerre più una. La vera storia di un corrispondente di guerra. Principali servizi fotografici dal 1989 al 2008: Cecoslovacchia, Romania, Balcani, Georgia, sul Nagorno Karabakh, Bosnia, Croazia, Tajikistan, Afghanistan, Cambogia, Turchia, Kurdistan, Albania, Cecenia, Ruanda, Burundi, Zaire, Kosovo, Cecenia, Kongo, Iraq, Uganda, Sudan del sud.

 

Regione, Rosso: “Affrontare situazione aeroporto Torino”

“L’aeroporto di Torino continua a perdere passeggeri e traffico merci, mentre tutti gli altri scali italiani registrano aumenti consistenti: è una situazione che va affrontata anche politicamente”. L’assessore regionale Roberto Rosso interviene dopo gli ultimi dati che segnano meno 1.106 tonnellate di merci trasportate da e per Caselle nel periodo gennaio-luglio di quest’anno rispetto allo scorso.

“Invece che migliorare continuiamo a peggiorare. Una grande città come Torino, la quarta in Italia, ha il 14esimo aeroporto e presto scenderemo ancora, visto che gli altri crescono del 5 per cento e noi scendiamo dell’1 per cento quest’anno, come traffico passeggeri”, aggiunge Rosso.

“Credo che il diritto alla mobilità sia importantissimo per chi vive in Piemonte e a Torino. Oggi, con questo aeroporto sempre meno collegato, si stanno ledendo i diritti dei piemontesi e dei torinesi, che devono sobbarcarsi lunghi viaggi verso altri aeroporti quando devono viaggiare. Senza contare il grave danno economico e turistico per tutto il territorio che questo comporta, ma che è di competenza di altri assessorati”.

Rosso conclude: “Mi attiverò al più presto per mettere la questione all’ordine del giorno in Giunta regionale, anche per capire come interagire con il Comune di Torino e soprattutto con Cassa depositi e prestiti, di fatto proprietaria dello scalo”.

Talenti per l’export

Il bando scade l’11 ottobre

 

Fondazione CRT forma talenti per l’export piemontese

Ottanta giovani potranno “diplomarsi” in export, grazie alla terza edizione del progetto Talenti per l’Export della Fondazione CRT rivolto ai laureati in tutte le discipline degli atenei del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il bando, aperto fino a venerdì 11 ottobre sul sito www.fondazionecrt.it, offre ai partecipanti le competenze necessarie per gestire i processi aziendali orientati all’export e all’internazionalizzazione. Talenti per l’Export prevede un percorso di formazione intensivo di alto livello (160 ore tra novembre 2019 e aprile 2020), declinato in lezioni di “azzeramento”, lezioni di approfondimento, workshop, testimonianze aziendali, attività di team building e simulazioni di casi pratici. I temi di studio spazieranno dall’economia aziendale al digital marketing, dal diritto all’economia internazionale, dallo studio dei nuovi mercati alla valutazione del rischio Paese, dalla merceologia doganale alla comunicazione interculturale. La formazione si svolge durante i week end così da consentire a partecipazione anche a chi già lavora
L’obiettivo è acquisire competenze per supportare le aziende piemontesi in moco che possano aumentare la loro quota di export.

“ S tratta di un investimento in capitale umano in raccordo con il mondo produttivo”, ha detto il Presidente di Fondazione CRT Quaglia. “Molte aziende del nostro territorio hanno trovato nell’export una strada di sviluppo in tempo di crisi”.

Le esportazioni delle aziende piemontesi sono calate nel prio semestre dell’anno del 2,3% a frinte di un aumento delle esportazioni italiane nello stesso periodo del 2,7%. Si è risentito infatti della crisi del settore automobilistico. “Per questo il momento di formare persone preparate l’export è quanto mai opportuno”, a detto la vice presidente di Fondazione CRT Ferrino. “Il 93% di quelli che hanno frequentato i primi du corsi di Talenti per l’export”, ha haaggiunto, “ ha oggi una occupazione e di questi il 63% ha un contratto a tempo indeterminato.

Il bando prevede una laurea triennale di qualsiasi tipo conseguita in Piemonte o Valle d’Aosta, età massima 31 anni compiuti al 1 gennaio 2018, buona conoscenza dell’inglese. Il corso è gratuito. Saranno effettuate selezioni fra tutti i richiedenti.

Esercitazione a tutto campo per gli Alpini della Taurinense

TESTATA LA FLESSIBILITÀ TATTICA DELLE TRUPPE DA MONTAGNA

Monteromano, 24 settembre – Si è conclusa oggi, presso il poligono di Monteromano, l’esercitazione “LARAN 2019”, che ha visto le unità della Taurinense esercitarsi in un complesso scenario full spectrum con il coinvolgimento di tutte le componenti pluriarma di cui è dotata la Brigata. Una compagnia del 3° reggimento Alpini di Pinerolo, rinforzata da elementi del reggimento Nizza Cavalleria (1°) di Bellinzago Novarese, del 1° Artiglieria terrestre (da montagna) e del 32° Genio Guastatori di Fossano, sostenuti nella fase di movimento edischieramento dal reggimento Logistico di Rivoli, si sono esercitati in un ambiente differente dalle montagne piemontesi.

L’esercitazione, che ha avuto inizio nei primi giorni di settembre, si è sviluppata attraverso obiettivi intermedi che hanno permesso via via di testare scenari e tattiche di complessità sempre più elevata. Esercizi a fuoco diurni e notturni – sia con armi individuali e di reparto, sia con mortai, obici e l’impiego della Blindo Centauro – coordinati con il movimento sul terreno dei reparti, sono culminati con una esercitazione a fuoco continuativa il 23 e 24 settembre .

La “LARAN 2019” ha avuto quali principali elementi di novità l’impiego, anche in funzione “cannone d’assalto, dell’obice da 105/14 – recentemente reintrodotto in servizio – e l’utilizzo esteso, in ambiente non innevato, dei veicoli BV206. Questa piattaforma non è stata solamente impiegata come mezzo tattico per il trasporto del personale ma anche, grazie alla protezione e alla capacità di fuoco della versione S7, come veicolo da combattimento vero e proprio, in grado di dare supporto alle truppe leggere una volta appiedate.

“Oggi è stata verificata – in maniera più che soddisfacente – la capacità delle Truppe Alpine di sapersi adattare ai moderni scenari strategici, totalmente diversi dalla tradizionale tipologia di impiego degli Alpini” ha dichiarato al termine dell’esercitazione il Generale Davide Scalabrin, Comandante della Brigata Taurinense “La capacità di movimento e di combattimento in montagna, insieme alle esperienze e alle professionalità che ne derivano, restano comunque essenziali sia dal punto di vista tecnico sia mentale, rendendoci ancora più in grado di adattarci con flessibilità ed efficacia ad ogni tipo di missione”.

La “LARAN 2019” è stata la rappresentazione perfetta di una sfida che le Truppe Alpine stanno affrontando da anni, con lo scopo di adeguare la propria essenza di soldati di montagna alla dinamicità che i teatri operativi richiedono attualmente e nelle quali si può essere chiamati ad operare.

Regione, le opposizioni protestano in aula: “Piemonte, no Pontida”

Con la scritta  “Piemonte, no Pontida!”sui  sui cartelli in aula le opposizioni in Consiglio regionale hanno protestato contro il provvedimento voluto dalla Lega per il referendum abrogativo della quota proporzionale della legge elettorale nazionale. A Palazzo Lascaris duro ostruzionismo di Pd, Leu e Movimento 5 Stelle. Il centrosinistra e i pentastellati hanno  chiesto di inserire all’ordine del giorno comunicazioni della Giunta su questioni come l’edilizia sanitaria, l’avvicendamento ai vertici del Museo del Cinema di Torino, le intese della Giunta Cirio con la Liguria, l’Embraco, i vaccini. Discusse, votate e respinte le richieste,  Giorgio Bertola di M5S ha chiesto il rinvio in Commissione del provvedimento. Ma la proposta è stata bocciata dal centrodestra. ” Questo è un vulnus istituzionale che non ha precedenti”, dice  l’ex governatore Chiamparino. “Non volete dare la parola ai cittadini”, la replica della Lega.