Gli scatti del fotoreporter Krzysztof Miller in mostra al Polo del ‘900

A trent’anni da quel 1989, le immagini come testimonianze

 

Aperta al pubblico dal 18 settembre al 1 ottobre

Via del Carmine, 14

Accesso gratuito

 

Ha aperto i battenti ieri al Polo del ‘900 (ore 18), la mostra “Krzysztof Miller. Anno 1989”, inserita tra le attività del progetto Berlino 89. Muri di ieri, muri di oggi coordinato dall’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini. La mostra è aperta al pubblico, con accesso gratuito fino al primo ottobre.

 

Fotografie di vita quotidiana, ma anche protestescioperimanifestazioni e avvenimenti artistici presentano in modo completo ed esclusivo gli eventi del 1989: anno della caduta del muro di Berlino, dello smantellamento della cortina di ferro, del crollo dei regimi autoritari. Miller cattura tutto questo con la macchina fotografica, testimone dei primi incontri della Tavola Rotonda polacca, delle libere elezioni in Polonia, fino ai cambiamenti in altri paesi del blocco orientale. È a Praga durante la Rivoluzione di Velluto. Ha documentato la riconquista dell’indipendenza in Ungheria. Ha scattato immagini nelle strade di Bucarest, quando tra sangue e violenze precipitava il regime dei Ceauşescu. Accanto ad esse alcune immagini di Anna Biała, una collega reporter, che ha ripreso la caduta del Muro di Berlino.

 

Nel libro “Fotografie che non hanno cambiato il mondo”, pubblicato postumo nel 2017, Miller scrisse: “La storia della mia vita è la storia di una continua paura. Un fotoreporter è solo e può contare solamente su se stesso. Solo con la storia, solo con l’immagine vista dal suo occhio e solo con i suoi pensieri e con l’immagine che andrà a vedere. Deve tappare le orecchie altrimenti il rumore della guerra danneggia i timpani, deve ripararsi dalle schegge di metallo e dai pezzi di terra e dalle pietre che gli vengono addosso. Ma a dire la verità nella fotografia di reportage conta solamente ciò che succede davanti all’obiettivo. Noi fotografi combattiamo per la testimonianza”.

 

Miller combatte per anni contro il disturbo post traumatico, togliendosi la vita il 9 settembre 2016.

 

La mostra è curata da Tiziana Bonomo, con il sostegno del Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano, in collaborazione con Fondazione Vera Nocentini, ArtPhotò, Casa di Storia di Varsavia, Agenzia Gazeta.

Visitabile in via del Carmine 14, da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 21.00; domenica dalle 9.00 alle 20.00.

 

 

Krzysztof Miller

Fotoreporter polacco, è nato Varsavia a nel 1962 dove ha vissuto e studiato presso l’Università di Educazione fisica a Varsavia. Ha fotografato i negoziati della Tavola Rotonda nel 1989 e da quell’anno diventa fotoreporter di “Gazeta Wyborcza”. È stato autore di diversi fotoreportage dalla Rivoluzione di velluto cecoslovacca, alla rivoluzione in Romania, alle guerre nel mondo (inclusa la Bosnia e la Georgia ) e a una serie dal titolo Zaire. Per diversi anni ha lottato con il disturbo da stress post-traumatico. Si è suicidato il 9 settembre 2016. Suo il libro intitolato 13 Guerre più una. La vera storia di un corrispondente di guerra. Principali servizi fotografici dal 1989 al 2008: Cecoslovacchia, Romania, Balcani, Georgia, sul Nagorno Karabakh, Bosnia, Croazia, Tajikistan, Afghanistan, Cambogia, Turchia, Kurdistan, Albania, Cecenia, Ruanda, Burundi, Zaire, Kosovo, Cecenia, Kongo, Iraq, Uganda, Sudan del sud.

 

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