ilTorinese

Commemorazione dei Defunti, gli orari dei cimiteri 

Cimiteri e uffici informazioni: orario continuato 8.30-17.30 tutti i giorni da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, incluso lunedì 28 ottobre, (invece lunedì 4 novembre i cimiteri sono chiusi). Da martedì 5 novembre chiusura cimiteri alle 16.30 e uffici aperti da lunedì a sabato con orario regolare.
Uffici illuminazione votiva I.L.V.C: 8.30-12 e 13-16.30, chiusi domenica 27 ottobre e 3 novembre; presso il Parco chiusi anche lunedì 28 ottobre.
Ingresso con le auto: sospeso da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, ad eccezione dei veicoli muniti di contrassegno europeo disabili (negli orari consentiti).
Trasporto interno: garantito il servizio di navetta interna al Monumentale e al Parco. Sospesa, da sabato 26 ottobre a domenica 3 novembre, la Linea 102 GTT al Parco.
Trasporto pubblico: non ancora disponibile l’avviso sulle linee GTT potenziate.

Maggiori informazioni su orari Commemorazione dei Defunti

SEQUESTRATI DIECIMILA PNEUMATICI “USATI” E UN CAPANNONE INDUSTRIALE, SCOPERTI LAVORATORI IRREGOLARI

I finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno effettuato un controllo nei confronti di
una ditta individuale nel Comune di Pieve Emanuele (MI), formalmente esercente l’attività
di gommista.
All’accesso nei locali, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Melegnano
hanno accertato la presenza di cinque lavoratori irregolari di nazionalità extracomunitaria,
di cui due, nascosti tra i pneumatici, privi di permesso di soggiorno o di ogni altro documento
atto a regolarizzarne la permanenza all’interno del territorio dello Stato italiano.
All’interno del magazzino, di oltre 600 mq, sono stati rinvenuti circa 10.000 pneumatici
qualificati dall’impresa come “usati”, di provenienza sconosciuta nonché macchinari per la
lavorazione e la ricostruzione di pneumatici usati da immettere, successivamente, sul
mercato nazionale ed estero.
Accertata l’assenza di autorizzazioni e/o licenze per la lavorazione dei pneumatici e di
certificato di prevenzione ed incendio, i finanzieri hanno proceduto, previo conforme avviso
del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, al
sequestro del capannone adibito a magazzino, della merce e degli attrezzi da lavoro.
Il titolare è stato denunciato per tali violazioni nonché per favoreggiamento ed utilizzo di
manodopera clandestina.
I finanzieri procederanno ad ulteriori accertamenti di natura fiscale/tributaria volti sia a
ricostruire il reale giro di affari della ditta controllata nonché a verificare la provenienza dei
pneumatici al fine di individuarne l’effettiva qualificazione merceologica (rifiuti e/o usati).

Reale Mutua Torino – Roma. Un testacoda vincente, ma che fatica…

Il Basket visto da vicino
Fortunatamente si è vinto. Altrimenti molto si potrebbe dire, ma commentare una vittoria è sempre più piacevole che giustificare una sconfitta, che, fino all’ultimo secondo è stata “possibile”. E’ indubbio che questa squadra di Torino di basket abbia nelle corde la possibilità di essere più forte delle altre, ed è sicuro anche perché, pur con una sconfitta evitabilissima, è comunque in testa al campionato.


Il passo in più garantirebbe un sicuro slancio verso le “vette” che condurrebbero fuori dall’esilio in un campionato di livello, purtroppo, estremamente carente dal punto di vista di qualità. D’altra parte, è oggettivo come i 6 stranieri migliori per squadra (o quasi) siano distribuiti nella serie A maggiore (o Lega A che dir si voglia), e che quindi, fatti i calcoli, circa 100 giocatori siano in questa categoria. Nella nostra serie ci siano quindi stranieri di caratura minore o, in opposta tendenza ma con lo stesso obiettivo, chi è in cerca un rilancio o un vero e proprio “lancio” (ad esempio Taylor Jr. di Roma di ieri sera è sembrato aver un notevole potenziale, oltre che un modo di fare estremamente gradevole che lo ha condotto a salutare con il sorriso il pubblico torinese che lo applaudiva all’uscita. Un pensiero per il prossimo anno?). Gli Italiani forti giocano o fanno panchina in serie A (alcuni, vedi Tassone, addirittura in tribuna come spettatore a vedere ieri la partita, dopo un anno da semi protagonista a Cantù) e quelli che giocano in A2 (o Lega Nazionale Pallacanestro…) sono anche loro o navigati giocatori a fine carriera, o seconde linee, o giovani e giovanissimi, o in aspettativa di rilancio partendo dal basso. In questo quadro è chiaro come la differenza tra serie A e serie A2 non sia solo di una categoria, ma un pochino più abbondante, e in questo ne risente la mancanza di pubblico e di emozioni.
Le possibilità per la scalata in serie maggiore sono già presenti, e un qualche piccolo miglioramento nel roster darebbe la svolta decisiva. La REALE MUTUA BASKET TORINO ha tutte le carte in regola per salire, ma deve alzare il suo livello di qualità di gioco. Non è ammissibile perdere palloni palleggiandosi da soli sui piedi o difendere “guardando” chi tira. E non è una buona difesa prendere 83 punti dall’ultima in classifica rischiando addirittura il tiro della sconfitta all’ultimo secondo.
Torino ha bisogno di un salto di qualità nella coscienza dei propri mezzi in una categoria che merita rispetto ma non timori. Una partita contro l’ultima in classifica deve essere vinta senza se e senza ma, senza isterie in campo e in panchina (notevole il cambio di serenità con Iacozza a condurre la squadra nel finale di partita).
L’impressione che si è avuta è una inadeguatezza temporanea all’alto livello che dovrebbe essere invece una certezza che deve incutere timore negli avversari e non nei propri giocatori. Un errore non giustifica il cambio, una schiacciata di un giovane ai suoi quasi esordi deve essere applaudita e non redarguita (bravo Cassar, proprio a proposito).
L’insicurezza nasce dalla mancanza di serenità, e Torino non può non essere serena. La squadra è buona, e ha margini di miglioramento.
Ieri sera abbiamo rivisto Pinkins giocare molto bene così come Alibegovic (pur litigando con il tiro da tre) ha ripreso il ruolo di leader. E, seppure Marks e Cappelletti non abbiano brillato e Campani sia stato poco “sfruttato”, la squadra ha comunque vinto. Con Diop sempre fuori per infortunio e con Cassar che incomincia appena ad ambientarsi in questo livello (ma è un giovanissimo! Non dimentichiamolo) si è comunque portata a casa una vittoria importante.
E’ sicuramente un work in progress che al momento ha condotto ad una involuzione del gioco rispetto alla supercoppa, ed è innegabile. E’ altrettanto vero che i giocatori tutti insieme non hanno mai reso al meglio in questo periodo, ma speriamo che una condizione fisica migliore e un amalgama di squadra più consolidato conduca nel periodo “primaverile” che conta ad un livello più alto.
Intanto però, complice sicuramente il calendario in concomitanza con il calcio, il pubblico sugli spalti … latita. Serve un po’ più di allegria, di entusiasmo, di energia che richiamino il pubblico degli “indecisi”. Serve coraggio di dichiararsi “forti” e non la “prudenza” del temere gli altri. Studiamo gli avversari ma giochiamo il nostro gioco, non temiamo i vari “Carneade” (vedi sulle wikipedia di turno … Carneade, chi era costui?) delle altre squadre. La nostra squadra è una squadra giovane, anche se esperta. Ed ha bisogno di energia, non di rimproveri. Ed ha bisogno di pubblico, e il pubblico ha sicuramente bisogno di risultati ma per pagare il biglietto vuole vedere uno spettacolo. Quindi, che spettacolo sia! Avanti Torino.

Paolo Michieletto

Juve, ci pensa CR7

Poco pubblico ieri sera allo Stadium per la gara casalinga contro il Genoa, complice anche la serata fredda e piovigginosa. Neppure lo spettacolo è stato un granché, a parte qualche sporadico guizzo di Dybala, il migliore dei suoi per intuizioni ed iniziative. Nemmeno Ronaldo era in serata, ma alla fine lui a pareggiare non ci sta, e allo scadere, dopo il suo goal annullato dal Var, si va a prendere il rigore che poi trasforma da vero cecchino e riporta la sua Juve sopra l’Inter.
Il centrocampo bianconero non era decisamente in partita: Bentancur – lo si sa- non offre le garanzie di Pjanic, e si è visto. Khedira dura soltanto 60 minuti, oltretutto ieri non ha inciso come avrebbe dovuto, mentre Sandro ha aperto la porta al goal dei rossoblu. Imperdonabile il suo errore, da non era così opaco dai tempi di Allegri.
Cuadrado ha fatto la solita partita di sgroppate sulla fascia, ma è stato molto  meno incisivo rispetto alle ultime prestazioni.
Non ha convinto Rugani dall’inizio, mentre Costa, messo dentro nel finale, non ha potuto fare molto.
Il Genoa ha sorpreso per la tenacia, ha alzato il muro davanti alla porta e Radu, delle 11 conclusioni dei bianconeri, ha avuto il merito di sventarne almeno un paio di clamorose, su Dybala ( ah, quella serpentina nel primo tempo!) e Ronaldo nel secondo.
Il Genoa dà sempre il 200% contro la Juve, in casa e fuori, e ieri sera ha fatto l’impossibile in 10 contro 11.
Ma avere Cristiano Ronaldo in squadra, in partite come quella di ieri, fa la differenza.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

Artissima tra desiderio e censura


Ventiseiesima edizione 31 ottobre 2019 inaugurazione

1-2-3 novembre 2019 | Apertura al pubblico Oval, Torino
Artissima, nella giornata di giovedì 31 ottobre 2019 (preview) e sino a domenica 3 novembre, aprirà le porte della sua ventiseiesima edizione negli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino, diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa, recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021).L’unica fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo si prepara ad accogliere i suoi 55.000 visitatori con un palinsesto che, mantenendone intatta l’identità di ricerca e d’avanguardia, proporrà idee e proposte inedite per rispondere agli stimoli delle istanze più interessanti del nostro tempo.
Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e patron di musei provenienti da tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma.

Artissima nel 2019 propone la dialettica desiderio/censura come tema trasversale attorno al quale far convergere l’attenzione. L’obiettivo è stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.

La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice si riverberano ulteriormente su tutta la città, grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie, catalizzando i progetti culturali del territorio.
La fiera riafferma così la propria forza dinamica contribuendo alla crescita del mercato italiano, stimolando e sostenendo il collezionismo attento alla ricerca e una visione critica e curatoriale in continua evoluzione.

La fiera è gestita da Artissima srl, società che afferisce alla Fondazione Torino Musei.

IL TEMA DI QUESTA EDIZIONE

Nelle parole di Ilaria Bonacossa, direttrice della rassegna: “Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita.
Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale.
Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura.
Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale.
In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni.
E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni”.
(Foto Emanuele Farina Sansone)

Le Jacks in Spagna agli European Masters di Softball

Le Jacks sono arrivate a Barcellona, dove nelle fila della squadra de “Le Zie”, prenderanno parte alla prima edizione degli European Masters di Softball organizzata dalla Europe Federation e che si disputerà nella cittadina catalana di Sant Boi de Llobregat.

Fino al 2 novembre in un girone all’italiana la squadra, che ha conquistato a Torino nel 2013 il titolo dei World Masters  Games (IMGA) e nello scorso mese di agosto quello degli European Masters Games (IMGA), incontrerà le Bulgarian All Stars, le Cechie Carrots, le Denmark Classics, le Miralbueno Softbol ed il Team Sweden.

Ricordiamo che della rosa fanno parte le nostre le allenatrici Samanta Valsania e Monica Miroglio, la pitching coach Paula Ferrua, la dirigente Emanuela Ariotti, le atlete Isabella Dalbesio, Serena Perizzolo ed Alice Dall’ò.

Questo il programma degli incontri de Le Zie, in campo già oggi nel centro sportivo Can Torello:

(link per seguire il play by play)

http://competition.europeansoftball.org/2019/santboi/schedule.php

31/10/2019

  • 11:00 Denmark Classics vs Le Zie
  • 13:00 Bulgarian All Stars vs Le Zie

1/11/2019

  • 11:00 W 9 Italia Women vs Cechie Carrots
  • 13:00 Miralbueno Softbol vs Le Zie

2/11/219

  • 11:00 Le Zie vs Team Sweden

Torino: controlli dei carabinieri in Piazza Santa Giulia. 5 arresti

Ieri sera, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale CC di Torino, predisposto nell’area di Piazza Santa Giulia e nelle vie limitrofe, i Carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato 4 extracomunitari per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, mentre a un altro straniero, controllato in area, è stata notificata la misura cautelare della custodia in carcere. I militari dell’Arma hanno accertato che i pusher nascondevano la droga in una aiuola e vicino ai bidoni della spazzatura. Sono state sequestrate molte dosi di stupefacente, tra marijuana, cocaina ed eroina, nascoste nei vari depositi della zona, per complessivi 100 Gr.
Sei acquirenti invece sono state segnalati alla Prefettura di Torino quali assuntori.
(foto archivio)

I libri più letti e commentati a Ottobre

Bentornati lettori! Ottobre è agli sgoccioli e come ogni mese torniamo ad aggiornarvi sulle attività del gruppo FB Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri, il gruppo che sta dalla parte del lettore.

Tra i titoli più commentati del mese segnaliamo L’Uomo del Labirinto (Longanesi), amatissimo romanzo di Donato Carrisi, riportato in auge dall’uscita dell’imminente film; al secondo posto una delle uscite più recenti, Il Treno dei Bambini di Viola Ardone (Einaudi); terzo posto per il saggio, sotto forma di racconti, Il Sussurro del Mondo, di Richard Powers (La Nave di Teseo).

Rimane alto l’interesse per la saggistica, libri impegnati e non esattamente “da svago” e in questo mese tre sono i volumi presentati e discussi: Le Dieci Parole Latine Che Raccontano Il Nostro Mondo, di Nicola Gardini (Garzanti); Gli Spiriti non Dimenticano (Mondadori), amatissimo saggio di Vittorio Zucconi sulla vita di Cavallo Pazzo e Ajaja = Ayeeyo, Parole che uniscono il Mediterraneo, che affronta il tema molto sentito della convivenza tra popoli.

Per la serie: Time’s List of the 100 Best Novels, ovvero i cento romanzi più importanti del secolo XX, scritti in inglese e selezionati dai critici letterari per la rivista Times, questo mese noi abbiamo discusso di Una Morte in Famiglia, toccante romanzo di James Agee (Il Saggiatore), il classico della fantascienza Ubik di Philip K. Dick (Fanucci), e il capolavoro di Joan Didion, Prendila Così (Il Saggiatore) amaro e ironico racconto di vita ambientato a Hollywood.

Cosa fare quando capita “il blocco del del lettore”, ovvero quando non si riesce a terminare nessun libro perché niente sembra in grado di appassionarci? Il problema è molto sentito tra i nostri iscritti e ognuno prova a suggerire una soluzione, tra le quali iniziare a leggere un qualunque libro con il preciso intento di non abbandonarlo, oppure aspettare e rimandare le letture ad altri momenti. Noi ricordiamo che, per chi cercasse altri suggerimenti, può trovare i nostri consigli di lettura anche su Instagram e su Youtube, dove abbiamo da poco aperto un canale di video-recensioni, che troverete scrivendo “il passaparola dei libri“.

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

 

Podio del mese –

L’Uomo del Labirinto – Carrisi

Il Treno dei Bambini  – Ardone

Il Sussurro del Mondo – Powers

 

Saggistica –

Le Dieci Parole Latine Che Raccontano Il Nostro Mondo – Gardini

Gli Spiriti non Dimenticano – Zucconi sulla vita di Cavallo Pazzo

Ajaja = Ayeeyo, Parole che uniscono il Mediterraneo 

 

 

Time’s List of the 100 Best Novels –

Una Morte in Famiglia – Agee

Ubik – Dick

Prendila Così – Joan Didion

 

Testi di Valentina Leoni, grafica e impaginazione di Claudio Cantini redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

“Transmissions people – to – people”

La trasmissione di millenari “saperi” cristallizzata nelle fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone, in mostra al Museo del Risorgimento di Torino
Fino al 30 agosto 2020


Il loro viaggio (vario armamentario fotografico a spalle) è durato oltre sette anni, dal 2010 al 2018. Instancabili, curiosi e appassionati globetrotters in Asia, in Africa e in Europa. Senza dimenticare l’Italia e lo stesso Piemonte. L’obiettivo, maturato dopo una lunga esperienza fra i popoli nomadi (“in deserti di sabbia, d’erba e di neve”) – per i quali fondamentale diventa la pratica trasmissione, dai vecchi ai giovani, degli strumenti, delle conoscenze e dei valori che permettono di vivere e sopravvivere in ambienti spesso estremi – quello di riflettere, oggi e a diverse latitudini, sul passaggio del testimone, del “sapere” e del “saper fare”, non come atto banale e ripetitivo o imposto dall’alto ma come prodigioso miracolo di avventure esistenziali che si incontrano, si annusano e si amano alla follia, per condividere esperienze che diventano concretezza di sogni e di gesti capaci di portare in volo l’umana quotidianità: di mestiere in mestiere di generazione in generazione di padre in figlio da maestro a discepolo da occhi a cuore. Da Oriente a Occidente. Storie universali. People – to – people.

 

Nasce così la mostra “Transmittions” a firma di Tiziana e Gianni Baldizzone (compagni di vita e di mestiere, da oltre trent’anni impegnati in progetti fotografici pluriennali su temi specifici e al loro attivo 25 libri pubblicati in Italia e all’estero da importanti editori), ospitata – dopo un’anteprima a Milano nella Pinacoteca di Brera e due importanti esposizioni a Tokyo e a Parigi – nel corridoio monumentale della Camera italiana al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, fino al 30 agosto del 2020. Curata da Tiziana Bonomo, l’esposizione torinese mette insieme 60 fotografie (alcune inedite) in grande formato, a colori e in bianco e nero che raccontano per l’appunto la “trasmissione del sapere” in paesi e culture diverse, attraverso scatti di notevole levatura tecnica e poetica, protagonisti circa 200 fra maestri e allievi, maitres d’art francesi, “Tesori Umani Viventi” del Giappone, artisti, artigiani celebri o sconosciuti, depositari di più di 40 discipline. Dicono i Baldizzone: “Quello che ci interessa cogliere è il rapporto umano, il vivere insieme, il dialogo maestro-allievo per maturare la condivisione e i legami generati dall’atto di trasmissione: intergenerazionali, interculturali, interprofessionali”.

Ecco allora in parete, fra le tante (e molte potrebbero diventare incredibili soggetti cinematografici), la storia di Aboubakar Fofana, oggi giovane uomo del Mali che all’età di sette anni sente raccontare da una donna come con le foglie verdi dell’indaco si possa dipingere di blu una stoffa. Ne resta folgorato. Studia in Francia, ma l’ossessione di quel colore gli resta appiccicata al corpo e all’anima; fondamentale, anni dopo, l’incontro in Giappone con l’arte della calligrafia e con il maestro Akiyama che gli disvela tutti i segreti di quell’ideale connubio, vecchio di 5mila anni, fra blu e viola. “Salvaguardare l’indaco, conservare una memoria perduta dell’Africa occidentale – racconta Aboubakar – è diventata la mia ossessione e il mio progetto di vita”. Oggi Fofana è artista e textile designer di fama internazionale. Accanto alla sua, troviamo la bella favola dell’apprendista calderaio diventato maestro orafo per Hermés e quella di Eriko Horiki, ex-impiegata di banca giapponese e oggi artista, notissima a livello mondiale, di carta washi (translucida e fatta a mano) per l’architettura d’interni. Estelle Guénégo è invece la giovane francese con una passione indomabile per l’argilla che la porta a diventare la prima donna tornitrice di porcellana alla manifattura di Sèvres dal 1741. Allievi e bravi maestri. I maestri che sanno “spingere l’allievo a superarli”: parola di Serge Pascal, fabbro d’arte dei “Compagnons du devoir”, anche lui celebrato nel panorama fotografico dei Baldizzone in un corposo toccante “zibaldone” di immagini, pensieri e storie “che vanno in alto – scrive Tiziana Bonomo – come il ventaglio di sciarpe nei diversi colori dell’indaco a guardare il cielo…incantato dalla luce del tramonto. Artigianato? Mondo antico e perduto? No. Modernità che irrompe e crea e si moltiplica”.

Gianni Milani

“Transmissions people – to people”
Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, piazza Carlo Alberto 8, Torino; tel. 011/5621147 o www.museorisorgimentotorino.it
Fino al 30 agosto 2020
Orari: dal mart. alla dom. 10/18; lunedì chiuso

Nelle foto

– “Scuola dell’Acqua SMAT”, 2019, Italia

– “Aboubakar Fofana, artista maestro dell’indaco”, 2011, Mali

– “Comunità di vasai”, 2011, Birmania

– “Eriko Horiki, artista della carta washi”, 2012, Giappone
– “Estelle Guénégo, responsabile atelier smaltatura Sèvres”, 2012, Francia

Multe ai monopattini

Ho inviato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale della Città di Torino un’interpellanza per comprendere meglio il come si sia giunti a questo punto.
È alquanto ridicolo il fatto che questa amministrazione, che si è sempre vantata di voler far progredire la Città in ambito tecnologico e poi vada a mutare i cittadini perché girano con il monopattino elettrico. La colpa è della Giunta che non è stata capace di regolamentare. Il governo “Conte I” a giugno aveva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il “DM micromobilità” attraverso un ministro della stessa bandiera politica dell’attuale amministrazione cittadina, eppure la giunta a 5 stelle ha fatto finta di niente.
Aumentano i pericoli all’interno della città, aumentano le multe, ma non aumenta l’impegno di questa giunta per la città.
Emanuel Cosmin Stoica