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Grimaldi: “vera emergenza dissesto idrogeologico, non autonomia o legge elettorale”

Clima,: «Frane, crolli e intere comunità isolate. La Lega si dia una mossa, oltre a negare l’emergenza climatica in sei mesi non ha prodotto nulla».

“Mentre commemoravamo le tragedie dello scorso secolo negli ultimi giorni abbiamo assistito a una nuova ondata di nubifragi che, oltre ai danni ingenti, è costata la vita a due persone” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Non ci arrendiamo a chi dice che il perdurante stato di emergenza che interessa il Piemonte sia dovuto a una fatalità, che non vi siano responsabilità umane nei disastri che, dopo periodi di pioggia più o meno intensa, colpiscono con durezza tutto il Piemonte. Solo i primi 5 mesi del 2019 avevano fatto registrare 175 eventi straordinari tra grandine, tornado, piogge intense e valanghe. La Lega ha fatto finta di non vederli, con una duplice responsabilità:” – commenta Grimaldi – “da un lato ci hanno dato dei catastrofisti, negando lo stato di Emergenza Climatica e Ambientale e rinviando misure eccezionali che potrebbero garantire una presa di coscienza maggiore da parte dell’opinione pubblica del problema, consentendo di modificare i comportamenti; dall’altro si continua a rincorrere l’emergenza contingente, parlando di ‘bombe d’acqua’ e ‘maltempo’ e tentando di tappare i buchi di un sistema territoriale che fa acqua da tutte le parti: non c’è all’orizzonte un piano organico di tutela dell’ambiente e del territorio”.

“A sei mesi dall’insediamento la Giunta Cirio” – prosegue Grimaldi – “non un solo atto è stato licenziato, mentre la maggioranza ci obbliga a discutere di richieste di autonomia regionali (che nessun impatto avranno sul tema dissesto idrogeologico), di leggi elettorali nazionali e di crocefissi. Mentre il Piemonte affoga, la Regione sta facendo altro”.

“Lo diciamo con chiarezza” – afferma Grimaldi: – “o si trovano in fretta le risorse per garantire al Piemonte un piano organico di gestione del dissesto idrogeologico, capace oltretutto non solo di mettere in sicurezza il territorio ma anche di dare lavoro alle piccole e medie imprese sparse in tutto il Piemonte o, insieme all’intera minoranza bloccheremo, il bilancio di assestamento che hanno così fretta di approvare. È ora che questa Giunta faccia qualcosa per i piemontesi”.

“Dire Dio, oggi”. Il senso religioso nel mondo contemporaneo

A Torino convegno di studi sul dialogo ecumenico, religioso e laico

 

Giovedì 28 e venerdì 29  Casa Valdese in Corso Vittorio Emanuele II, 23

Il Centro Culturale Protestante di Torino e il Polo Teologico di Torino promuovono un convegno di studi sul modo in cui si dice e si pensa Dio nelle società contemporanee,ospitando oratori di un certo spessore. Il Convegno ha il titolo: «Dire Dio, oggi» e si terrà nei giorni Giovedì 28 e Venerdì 29 Novembre 2019 a Torino presso la Casa Valdese in corso Vittorio Emanuele II, 23.

Nell’età della secolarizzazione la parola “Dio” ha conosciuto nel mondo occidentale, e non solo, alterne vicende. Dagli anni ‘50, in rapporto ad un ridimensionamento dell’esperienza religiosa nel mondo cristiano, si è passati dall’affermazione di un ateismo militante all’esperienza paradossale degli “atei devoti” e, in ambito religioso, alla crescita esponenziale dei movimenti carismatici. Oggi, infatti, si parla di una “rivincita di Dio”, esiste un forte domanda di senso, interrogativi e ricerca di una spiritualità nell’ambito di un vivace dibattito a cui partecipano credenti e non credenti.

Al convegno intervengono teologici e pensatori cattolici ed evangelici insieme a filosofi, storici delle religioni e divulgatori e comunicatori esperti in tematiche religiose, tra i quali Massimo Cacciari, Gabriella Caramore, Giovanni Filoramo, Hans Martin Barth, Bruno Karsenti, Paolo Naso, Paolo Gamberini, Fulvio Ferrario, Cristiana Facchini, Paolo Naso, Letizia Tomassone e Roberto Repole.

Il prof. Federico Vercellone, docente di filosofia e presidente del Centro Culturale, ha detto “in un tempo lacerato da guerre e conflitti che spesso hanno uno sfondo religioso, si parla di Dio molto confusamente, come fosse una specie di manichino che si può vestire di abiti diversi. In questo modo l’ignoranza nutre la confusione, mentre sarebbe sempre più necessario capire con cosa si ha davvero a che fare per farsi una idea di dove stiamo andando”.

Il prof. Luca Savarino, presidente del Comitato scientifico del Centro Culturale ha affermato “Il convegno “Dire Dio oggi” prosegue una tradizione del CCP che, ogni 2 anni circa, organizza un evento scientifico internazionale a carattere multidisciplinare su temi di attualità connessi ai fenomeni religiosi. Gli ultimi eventi, prima dell’attuale, ad esempio, sono stati dedicati ad indagare il rapporto fra scienza e fede di fronte allo straordinario progresso della ricerca scientifica, e la relazione fra economia e religione, alla luce delle grandi trasformazioni sociali ed economiche che stanno avvenendo nel corso di questi anni. Ovviamente lo scopo è di produrre utili elementi di riflessione da diffondere attraverso l’insegnamento, la predicazione o anche solo per un arricchimento culturale individuale.”

Il teologo don Roberto Repole: “Il convegno vuole indagare come la riflessione su Dio superi i concetti espressi dalla secolarizzazione così come si era pensata negli ultimi decenni del Novecento. Infatti oggi non esiste un abbandono della fede ma modalità diverse della sua ricerca ed espressione. Sono, infatti, ancora evidenti nel mondo contemporaneo le domande su Dio, il bisogno di spiritualità e il senso religioso”

Il convegno di studi è aperto a tutti e tutte e la partecipazione garantisce dei crediti sia per gli iscritti a ruolo della Tavola Valdese che per gli studenti della Facoltà Valdese di Teologia.

PROGRAMMA

Il tema è stato suddiviso in quattro sezioni

Giovedì 28 novembre 2019, (ore 9,30 – 12,30) – La rivincita di Dio?

È possibile sostenere che la secolarizzazione ha come esito non la fine del religioso, ma l’inizio di una esperienza del rapporto con Dio sempre più personale e meno istituzionalizzata?
Relatori:
  • Massimo Cacciari, Religione della
  • Paolo Gamberini, Approccio post-teista al concetto cristiano di Dio.
  • Bruno Karsenti, Actualité de la critiquereligieuse. Pour une histoire européenne desmonothéismes.

Giovedì (ore 15 – 18) – Dio tra religione e laicità

È davvero possibile sostenere che siamo in presenza di una rinascita del fenomeno religioso in Occidente e, più in generale, nel mondo contemporaneo? Quali forme assume questa rinascita?
Relatori:
  • Giovanni Filoramo, C’è un futuro per Dio? Riflessioni in margine alla nuova spiritualità.
  • Cristiana Facchini, “Gli dei della città”: Secolarizzazione e umanizzazione.
  • Gabriella Caramore, “Dio”: una parola in questione.

Venerdì 29 novembre 2019, (ore 9,30 – 12,30) – Dire Dio: una sfida per i teologi?

In che modo la teologia cristiana è in grado di ripensare la nozione di Dio, in modo da rispondere alle modificazioni dell’esperienza religiosa sin qui descritte?
Relatori:
·         Letizia Tomassone,  La Sapienza chiama. Il femminile divino.·         Hans Martin Barth,  Parliamo meno di “Dio”, parliamo di Gesù Cristo.·         Fulvio Ferrario,  Dire Dio: l’inattualità provocatoria di Karl Barth.

Venerdì (ore 15 – 18) – Dio e l’istituzione

Le Chiese hanno al loro interno la capacità di modificare le loro forme istituzionali per intercettare le modificazioni dell’esperienza religiosa?
Relatori:
  • Roberto Repole, La Chiesa come riflesso di Dio.
  • Paolo Naso, Dire Dio nell’età post-secolare.

Relatori

Massimo Cacciari
Filosofo. Università San Raffaele, Milano
Paolo Gamberini
Professore di teologia sistematica. Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli
Bruno Karsenti
Filosofo e sociologo. École desHautesÉtudes en Sciences Sociales, Parigi
Giovanni Filoramo
Professore emerito di Storia del Cristianesimo. Università di Torino
Cristiana Facchini
Professore di Storia del cristianesimo e delle chiese, Università di Bologna
Gabriella Caramore
Scrittrice e già conduttrice della rubrica radiofonica “Uomini e Profeti”. Roma
Letizia Tomassone Pastora valdese. Professore di Studi femministi e di genere. Facoltà Valdese di Teologia
Hans Martin Barth Professore emerito di Dogmatica e Filosofia della religione. Facoltà evangelica di teologia, Marburgo
Fulvio Ferrario Ordinario di Dogmatica e scienze affini. Facoltà Valdese di Teologia dei Roma
Roberto Repole,
Professore di Teologia sistematica. Torino
Paolo Naso
Professore di Scienza politica. Università La Sapienza, Roma

“Duo Rolando Casagrande” e “Frag duo” per Vitamine Jazz

Due nuovi appuntamenti al Sant’Anna per la rassegna “Vitamine Jazz” arrivata alla sua terza stagione, organizzata per la “Fondazione Medicina a Misura di Donna” e curata da Raimondo Cesa.

I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso, aperta al pubblico, in via Ventimiglia 3.

Martedì 26 novembre “Duo Rolando Casagrande”
Nino Rolando pianoforte e fisarmonica – Livia Casagrande voce

Concerto dedicato alla canzone francese d’ autore. Brani classici del repertorio di Edith Piaf, di Yves Montand, Charles Trenet e del Bal Musette saranno eseguiti al piano e alla fisarmonica da Nino Rolando e interpretati dalla vocalist Livia Casagrande.
Nino Rolando è pianista a 360°: il suo repertorio spazia dalla musica leggera alla classica al Jazz. Ha collaborato con jazzisti come il contrabbassista Nando Amedeo e il sassofonista Gianni Basso.
Livia Casagrande ha cantato con vari musicisti fra cui Gianni Negro, Aldo Rindone, Guido Canavese. Ha collaborato con Raimondo Cesa cantando nei suoi spettacoli “Barrelhouse Blues”, “Killers” e “Cité Ciné”.

Giovedì 28 novembre sarà la volta del “Frag Duo”
Francesca Chiofalo pianoforte e voce – Agnese Garufi sassofono

Il duo di musica da camera è costituito dal M° Francesca Chiofalo al Pianoforte e dal M° Agnese Garufi al Sassofono. Formatosi nel 2017, il duo Chiofalo – Garufi si è esibito presso associazioni culturali, teatri, palazzi storici in ambito nazionale dalla Sicilia al Piemonte e festival prestigiosi come il Torino Chamber Music Festival.
Entrambe appassionate di musica da camera, le due musiciste si sono incontrate con l’intenzione di intraprendere una ricerca sonora ed artistica volta a percorrere nuovi sentieri in ambito musicale, prediligendo un repertorio orientato verso le opere classiche del Novecento. Scopo del duo è avvicinare le opere classiche contemporanee e moderne ad un pubblico non uso ad esse con semplicità, raffinatezza e sensibilità interpretativa.
Francesca Chiofalo, al pianoforte, si è formata al Conservatorio di Pavia dedicandosi dapprima al canto, poi al pianoforte. Si è stabilita a Torino cinque anni fa e qui si dedica all’attività concertistica sia come pianista solista che in formazioni strumentali e porta avanti la sua carriera di insegnante di pianoforte in scuole pubbliche e private, proponendo repertori che spaziano dalla musica classica alla contemporanea.
Agnese Garufi ha una formazione itinerante tra diversi conservatori: prima a Messina, poi a Roma, Berlino ed infine Torino. Ha conseguito i Diplomi Accademici in Sassofono ed in Didattica della musica ed è abilitata all’insegnamento dello strumento alle scuole medie, dove lavora nella prima metà della giornata. La restante parte è dedicata ai sassofoni ed all’attività concertistica per lo più in gruppi di musica da camera ed orchestre.

Venaria Reale, sequestro di esplosivi e armi

Arrestate quattro persone

I carabinieri di Venaria Reale, nell’ambito dei servizi di controlli del territorio, in tre distinte operazioni hanno arrestato 4 persone responsabili, a vario titolo, di tentato furto aggravato e possesso di armi ed esplosivi.

Furto di rame
Nell’area industriale di Venaria, i carabinieri della Sezione Radiomobile, in servizio preventivo per evitare i furti, hanno notato due persone che si aggiravano con fare sospetto guardando all’interno delle aziende; uno di questi, mentre l’altro fungeva da palo, ha tagliato la recinzione esterna di un’azienda specializzata nella produzione di condizionatori. I militari prima hanno bloccato “il palo” e dopo hanno intercettato il secondo complice mentre tagliava il rame dell’impianto elettrico con una pinza. Entrambi, di etnia Rom e domiciliati nel campo nomadi di strada Germagnano a Torino, sono stati arrestati per tentato furto.

Furti su auto
Nella seconda operazione, che ha visto protagonisti i militari della Stazione di Venaria Reale, è stato arrestato un pregiudicato 51enne di Venaria, specializzato nel furto su autovetture. I carabinieri, che pattugliavano le vie del centro, hanno notato una persona con il volto coperto da un cappuccio e un grosso cacciavite che rubava su un’auto in sosta. L’uomo è stato bloccato e arrestato.

Armi ed esplosivi
Nella sua abitazione a Varisella (To) aveva una rivoltella cal. 7, priva di matricola, una pistola a quattro canne cal. 22 short, una carabina ad aria compressa marca Diana modello 23, cal. 4,5, priva di matricola, 3 cartucce cal. 7,65, di cui 2 parabellum, 76 cartucce cal. 22 short, 176 cartucce cal. 22 l.r., 3 cartucce cal. 12, 2 petardi cilindrici artigianali privi di marca, 3 petardi cilindrici professionali di cui due black thunder e un razzo arcobaleno facenti parte della categoria 4 per la cui vendita e utilizzo e consentito solo a persone in possesso di abilitazione.
Sono le armi ritrovate dai carabinieri nella casa di un elettricista italiano di 58 anni. La perquisizione, scattata a seguito di un’attività informativa,  rientra in una strategia più ampia  su tutto il territorio della provincia di Torino disposta dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, per contrastare la detenzione illegittima di armi. A seguito dell’intervento è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Fiano T.se per detenzione illegale di armi ed esplosivi. Le armi saranno inviate al Ris di Parma per verificare se siano state utilizzate per commettere reati.

Diritti sindacali con le stellette: successo del convegno torinese

Grande partecipazione il  23 Novembre a Torino al convegno sul tema dei diritti Sindacali a favore dei militari, organizzato dall’ associazione sindacale “Libera Rappresentanza dei Militari”, guidata dal segretario regionale Nicola Quibellino.

Tanti ospiti presenti, politici, civili e militari. Vari i temi toccati: dalla questione dell’uranio al mobbing, al problema dei suicidi legato allo stress da lavoro correlato,  alla Naspi e alle tempistiche lente per  il passaggio in servizio permanente per i giovani, per concludere è stato affrontato il tema famiglia.

 

Presidente della Repubblica… per un giorno

PAROLE ROSSE   di Roberto Placido

La senatrice a vita Liliana Segre ha risolto in poche ore la questione dimostrando così misura, equilibrio ed intelligenza. Doti, in questo momento della vita pubblica del nostro Paese, straordinarie. La vicenda è legata alla votazione con la quale, lo scorso 30 ottobre, il Senato, a larga maggioranza e con l’astensione, che tante polemiche e discussioni ha creato, del centro destra, ha costituito la Commissione straordinaria, monocamerale, contro l’odio e per il contrasto al fenomeno dell’ intolleranza del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio ed alla violenza.

Nei giorni successivi al voto abbiamo assistito alla polemica tra gli schieramenti politici e ad un nascere di proposte di cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Tra queste quella della città di Biella e con la successiva decisione del suo Sindaco di non conferirla alla Segre ma al noto comico, giornalista e conduttore televisivo Ezio Greggio. Il quasi biellese, è nato a Cossato. Greggio ha declinato la proposta con uno stringato ma chiaro comunicato dimostrando così che anche un presentatore “leggero” può essere legato a valori e posizioni personali e familiari democratici e profondamente antifascisti. Ma in questo fiorire di polemiche e di proposte di cittadinanze onorarie, l’ultima quella della simpatica consigliera comunale torinese Chiara Foglietta, si è aggiunta, l’11 novembre, un’estemporanea – come buona parte di quelle di cittadinanza onoraria – ed incredibile proposta di candidatura della senatrice a vita Liliana Segre a Presidente della Repubblica. Per prima è partita la pur brava Lucia Annunziata che a nome suo e del giornale che dirige, Huffington Post, lanciava la proposta. Veniva subito ripresa dal suo collega e direttore de la Repubblica Luca Verdelli. A stretto giro di posta, il giorno dopo, gli rispondeva da New York, dopo l’incontro con il Sindaco Bill De Blasio, Nicola Zingaretti. Il segretario Dem invece di attaccare Trump sui dazi contro il Parmigiano Reggiano si occupava dell’estemporanea proposta dell’Annunziata e di mandare messaggi di pace e di “volemose bene” a Di Maio. Per fare queste dichiarazioni poteva aspettare di rientrare a Roma o meglio ancora di non andare negli USA. Meno male che due giorni dopo il 14 novembre la diretta interessata, Liliana Segre, con un comunicato ufficiale ristabiliva equilibrio e buon senso: “Ringrazio le persone che hanno proposto la mia candidatura al Quirinale ma, ovviamente, per motivi sia anagrafici che di competenza specifica, tale candidatura va considerata improponibile. C’è un presidente in carica che sta svolgendo il suo compito di garanzia costituzionale con rigore ed efficacia e che gode di grande popolarità e prestigio in Italia e all’estero”.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Luca Di Fulvio “La figlia della libertà” -Rizzoli-   euro 19,50

E’ uno dei romanzi più belli letti ultimamente. E’ dello scrittore e sceneggiatore romano Luca Di Fulvio, che scrive magnificamente e vi appassionerà per oltre 600 pagine con questo romanzo che ha il respiro dei grandi classici ottocenteschi. E’ la storia di tre giovani che scappano dalla miseria dei loro paesi d’origine e nei primi anni del 900 arrivano a Buenos Aires in Argentina. Raechel nel 1912 abbandona le steppe polacche dell’Impero Russo dove il destino le ha assegnato una matrigna crudele, convinta così di poter coronare il suo sogno di scrivere. Rosetta è un’altra orfana 20enne dalla bellezza mozzafiato, scappa da Alcamo in Sicilia dove il Barone del luogo le ha praticamente usurpato la terra e l’ha anche fatta violentare dai suoi sgherri. Poi sempre dalla Sicilia e dai tentacoli   di Cosa Nostra sta fuggendo il giovane Rocco, personaggio di grandissimo carattere.

Tre destini che convergono in una Buenos Aires straripante di profughi che nei miserabili conventillos (case popolari poverissime in cui vivevano stipate più famiglie) trovavano un primo approdo: molti erano italiani e venivano sfruttati in tutti i modi possibili. Nel 1912 la capitale argentina è un crogiuolo di bordelli, bische e fabbriche in cui il lavoro ha ritmi disumani. A pagare il prezzo più alto sono sopratutto le donne che finiscono ingurgitate nel mercato di carne della prostituzione, spesso picchiate, sfregiate, uccise. E’ li che, con l’inganno, la Sociedad Israelita De Soccorros Mutuos Varsovia trasferisce Raechel e Rosetta, reclutate in Europa con il miraggio di matrimoni con ricchi ebrei porteni. Passioni, faide, ribellione, coraggio, amori, violenza e riscatto riempiono le pagine di questo romanzo. E vi trascinerà tra colpi di scena continui, personaggi malvagi, ma anche anime buone, in un crescendo in cui vi appassionerete alle peripezie dei tre giovani sullo sfondo di una pagina importante dell’emigrazione italiana in Sud America.

 

Lia Piano “Planimetria di una famiglia felice” -Bompiani-   euro 15,00

Questa è la famiglia che molti di noi vorrebbero avere: colta, libera, divertente, piena di animali   scorrazzanti, un po’sopra le righe, estrosa. Di fatto….geniale. Un luogo ideale in cui crescere e formarsi una personalità in grado di affrontare il mondo con le armi giuste. Magnifico e brillante è questo esordio letterario della terzogenita figlia dell’archistar e senatore Renzo Piano, del quale scopriamo anche tante particolarità (che non vi anticipo).

Tutto inizia nella seconda metà degli anni 70, quando il padre ha poco più di 40 anni, la madre 30, e dopo aver cambiato ben 3 nazioni in 10 anni, decidono di sedentarizzarsi a Genova. Comprano casa e si stabiliscono con i 3 figli piccoli, ritenendo sia giunta l’ora di diventare “una famiglia normale”…concetto per loro un po’ aleatorio e da definire in corso d’opera. Lia è la “nana” di casa, ha 6 anni e deve vedersela con i fratelli maggiori: Marco alle prese con i turbamenti della pubertà e Gioele afflitto dalla balbuzie e pericolosamente appassionato di chimica.

A colorire ulteriormente il quadro c’è la folkloristica tata Maria che si ostina a parlare in stretto dialetto calabrese. Poi ci si mettono anche insegnanti vari e un’assistente sociale. Per molti aspetti questa famiglia “perdutamente felice” ricorda   quella descritta nei suoi libri dal naturalista britannico Gerald Durrell “La mia famiglia e altri animali”. Perché nel giardino e nelle stanze di casa Piano imperversano allegramente cani, criceti e…meraviglia delle meraviglie, nel giro di tre giorni si schiudono 50 uova. Ed ecco altrettanti pulcini, che crescono liberi e finiscono per diventare 50 galline sculettanti. E’ anche questa la bellezza di questa famiglia anarchica in cui ognuno è stimolato a creare un progetto di pollaio, a trovare nomi propri per ogni pennuto, e dove i cartelli affissi sulle porte intimano “vietato vietare”. Lia Piano racconta una scia luminosa di aneddoti, divertenti – tra realtà e fantasia- raccontati con uno humor travolgente. Deus ex machina di quest’infanzia incantata è il geniale architetto Renzo Piano che costruisce in casa una barca e, insieme alla bellissima e divertente prima moglie, stimola continuamente i figli a risolvere sempre brillantemente ogni fase della crescita. Un libro che è autentica boccata d’aria pura.

 

Alafair Burke “Sorelle sbagliate” -Piemme-   euro 19,50

Un omicidio, due sorelle che più diverse non potrebbero essere, un figlio conteso e qualche scheletro negli armadi. Sono questi gli ingredienti principali dell’ultimo thriller scritto dalla cinquantenne Alafair Burke. E in questo caso il Dna non mente dal momento che è la figlia del giallista di fama James Lee Burke. In più è un avvocato, docente di diritto penale e vanta una notevole esperienza che distilla sapientemente nelle pagine del libro. Tutto inizia con l’assassinio dell’avvocato di grido Adam Macintosh, nella sua casa negli Hamptons. Non un uomo qualunque, bensì il marito di entrambe le sorelle. Prima ha sposato Nicky, scapestrata, inaffidabile, che beve un po’ troppo e sbanda nella vita. I due hanno un figlio, Ethan, ma quando Adam decide di divorziare non si fa scrupoli a screditate in ogni modo Nicky per portarle via il piccolo. In un secondo tempo sposa Chloe, la sorella di Nicky. Un altro mondo, perché Chloe è una donna di successo, precisa e maniaca del controllo. Vive a New York dove dirige un’importante rivista di moda e cresce Ethan con grandissimo senso di responsabilità, come fosse suo figlio. Quella di Adam, Chloe ed Ethan sembra la famiglia perfetta, ma l’assassinio spalanca la porta su un baratro insospettabile. Nulla è come sembra, tutto è rimesso in discussione. Non anticipo nulla ma state pronti a continui colpi di scena, indagini serrate, segreti inconfessabili e una nuova messa a fuoco del rapporto tra le due sorelle.

“Sii anche tu la donna che vorresti vedere nel mondo”

Il 26 novembre al Borgo Medievale

Spettacolo sulle protagoniste dimenticate dalla storia

 

Martedì 26 novembre, alle ore 19.30, la Compagnia delle donne itineranti va in scena al Borgo Medievale, in sala Ozegna, con lo spettacolo “Sii anche tu la donna che vorresti vedere nel mondo”. Uno show che unisce la prosa alla lirica, la danza alla moda, per ripercorrere la vita di alcune delle protagoniste del passato che scontano una condanna all’oblio, estromesse dalla storia ufficiale per il solo fatto di essere donne, ma che con le loro gesta hanno influenzato le epoche in cui hanno vissuto.

Uno show di arti performative, introdotto dalla presentatrice Germana Turolla, in cui lo spettatore sarà condotto in un viaggio nel tempo, ricordando figure femminili troppo spesso dimenticate. Tra cui Veronica Franco.

Ed è proprio quest’ultima, la cortigiana del Cinquecento veneziano, ad aver ispirato la scrittrice Tamara Brazzi, già autrice del romanzo “Veronica ed Io” (La Valigia Rossa edizioni), nell’idea di riscoprire in uno spettacolo le donne del tempo. Alla Franco è dedicata una collana, un “Gioiello del tempo, realizzata a mano da Arte moda Artigianato di Antonetta Passione e Maria Angotti: si chiama “Veronica” ed è gialla, colore scelto dalla scrittrice  come simbolo della forza delle donne.

“Risvegliare l’attenzione sulle donne del passato – spiega Tamara Brazzisignifica creare modelli positivi a cui le giovani generazioni possono guardare. Sono protagoniste di cui si conosce poco o nulla, considerate marginali e non degne di essere studiate nei libri di storia. Portarle in scena – prosegue l’autrice – vuol dire restituire, una volta di più, alla conoscenza del pubblico donne di talento che hanno saputo affermarsi nonostante le avversità”.

 

(foto M. Bursuc)

 

La polizia rintraccia un rapinatore e quattro ricettatori

Dal Piemonte

VERCELLI

La Polizia Ferroviaria di Vercelli ha portato a termine una brillante attività d’indagine, conclusa con la denuncia in stato di libertà di cinque persone, una denunciata per rapina aggravata e quattro denunciate per ricettazione,recuperando parte della refurtiva, uno smartphone, sottrattoad un giovane studente torinese.

L’attività investigativa è iniziata nello scorso mese di febbraio, a seguito di una denuncia per rapina consumata a bordo di un treno regionale diretto a Torino, durante la sosta nella stazione ferroviaria di Vercelli, da un soggetto di presunta etnia nordafricana ai danni di un giovane studente torinese di ritorno a casa dall’università.

Il rapinatore dopo aver raggiunto il ragazzo, che si trovava da solo nell’ultima carrozza di coda, si è avvicinato allo stesso e con violenza gli ha strappato dal collo la collana in argento, impossessandosi contestualmente del telefono cellulare e precipitandosi fuori dal treno un attimo prima della partenza. La prima attività investigativa svolta dagli agenti della Polfer di Vercelli si è concentrata sulla verifica dei tabulati telefonici, dai quali è emerso che il cellulare era in uso a quattro diversi soggetti. Con il passare dei giorni la cella del dispositivo è stata individuata nella città e poi nei pressi della stazione e ciò ha consentito agli Agenti operanti di individuare il soggetto. Fermato e sottoposto ad un rituale controllo di polizia è risultato essere uno dei ricettatori: si tratta di un cittadino marocchino ventenne residente nel napoletano, il quale al momento della contestazione del reato in parola, ha consegnato agli Agenti della Polfer losmartphone sottratto allo studente nel mese di Febbraio 2019.      

Al fine di costituire l’atto probatorio il personale Polfer che nel frattempo ha elaborato un album fotografico per il riconoscimento del reo, ha convocato la vittima che ha datoconferma sull’identità del rapinatore.

Le cinque persone identificate e denunciate tutte di origine marocchina già gravate da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, sono risultate abituali frequentatori della stazione ferroviaria.

Il cellulare sequestrato verrà presto restituito al legittimoproprietario.    

Mattatoio di Via Traves, “presidio di giustizia per le veterinarie”

Martedì 26 novembre ore 9 alla ASL di Via della Consolata

Riceviamo e pubblichiamo 
L’Associazione Nazionale Graziani Adelina chiama a raccolta le Istituzioni, i cittadini, le Associazioni e i veterinari per un “presidio di giustizia per le veterinarie” che si terrà questo Martedì 26 Novembre alle ore 9 di fronte alla ASL di Via della Consolata 10 a Torino.
“Le veterinarie che hanno avuto il coraggio di denunciare gli orrori del Mattatoio di Via Traves, affrontando anche un processo che ha visto vergognosamente cadere prescrizione i fatti denunciati, devono poter tornare ad effettuare le loro attività previste da contratto e devono essere reintegrate nell’organico di Via della Consolata. Il loro coraggio, guidato dalla loro grande professionalità, ha dato voce al grido di dolore degli animali che per anni hanno subito violenze e vessazioni. Questo è un “presidio di giustizia” con cui chiediamo, oltre al reintegro delle veterinarie e alla revisione del concorso per i nuovi veterinari, anche l’allontanamento immediato del responsabile. Per tutti noi cittadini e per gli animali stessi il reintegro di queste veterinarie rappresenta una garanzia affinché non tornino più gli orrori del passato. Questa è una battaglia di civiltà che tutti i cittadini perbene sono chiamati a combattere.”
Così in una dichiarazione stampa congiunta il Presidente e Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Graziani Adelina Riccardo Ruà e Rachele Sacco