ilTorinese

Animali & Ambiente, tavolo regionale

Riceviamo e pubblichiamo

Il Tavolo Animali & Ambiente augura a tutti coloro che hanno a cuore gli animali e l’ambiente un nuovo anno che sia di buon auspicio per la tutela di tutti gli esseri senzienti non umani e per l’ambiente

Le associazioni animaliste e ambientaliste che costituiscono il Tavolo continueranno anche nel 2020 a combattere per un mondo migliore, impegnandosi a conquistare maggiori diritti per gli animali e per la tutela dell’ambiente.

A questo proposito il Tavolo Animali & Ambiente rende nota l’imminente apertura di un tavolo di confronto permanente presso l’Ufficio di Presidenza della Regione Piemonte. Questo, a seguito dell’incontro avvenuto a fine dicembre con il presidente Alberto Cirio. E’ stato un incontro costruttivo in cui il presidente Cirio ha mostrato disponibilità a valutare le richieste delle associazioni, accogliendone subito due. Il Tavolo ha presentato il documento programmatico inerente ai temi sulla tutela degli animali e dell’ambiente, e gli ha sottoposto le seguenti richieste come inizio di collaborazione:
⦁ Richiesta di istituzione di un Tavolo di confronto permanente presso gli uffici della Presidenza, così come egli stesso ci aveva proposto nel nostro precedente incontro, che potrebbe essere indicativamente a cadenza bimestrale.
⦁ Richiesta di essere consultati sui provvedimenti in materia di ambiente e animali in modo tale da evitare i soliti ricorsi al Tar quando ormai le decisioni sono state già prese.
⦁ Richiesta che l’attuale legge sulla caccia non venga modificata in senso peggiorativo dal punto di vista della tutela della fauna selvatica.
⦁ Richiesta di valutare positivamente le nostre proposte sulle strategie da adottare per il controllo dei cinghiali, iniziando fin da subito a revocare l’utilizzo dei cani.
Quale primo risultato dell’incontro, il presidente Cirio si è impegnato a istituzionalizzare un tavolo di confronto permanente, con incontri periodici, nell’ambito dell’Ufficio della Presidenza.
Ha inoltre dichiarato che non è intenzione della sua Presidenza mettere mano all’attuale legge sulla caccia.
Il punto 4 è quello su cui ci sarà più da lavorare, visti i diversi e spesso contrapposti interessi in gioco, e, quindi, si dovranno effettuare analitiche valutazioni in sede di confronto.
In linea generale, si è parlato anche di organizzare eventi e progetti per sensibilizzare i cittadini, ad iniziare da quelli più giovani, al rispetto verso gli animali in quanto esseri senzienti.

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Rosalba Nattero
Presidente SOS Gaia

 

 

 

Sci di Fondo, Coppa Europa a Pragelato

Si avvicina il giorno tanto atteso dagli appassionati della Val Chisone, quello del ritorno di una gara internazionale di sci di fondo sulle piste olimpiche di Pragelato

 

Nella località che nel 2006 ospitò le gare a cinque cerchi dello sci nordico, infatti, è in programma il 18 e 19 gennaio 2020 una tappa di OPA Cup, primo evento internazionale a Pragelato dalle Universiadi del 2007.

È tanto l’orgoglio degli organizzatori e artefici dell’evento, in primis ovviamente del Sindaco di Pragelato, Giorgio Merlo, che all’epoca dei Giochi Olimpici del 2006 era parlamentare e seguì l’evento con un ruolo istituzionale: «Quella olimpica fu un’esperienza straordinaria e purtroppo irripetibile per tutta la provincia di Torino, un vero e proprio volano per lo sviluppo e la crescita del territorio, che diede alla nostra località una visibilità importante. È un peccato che non sarà replicata nel 2026 perché avrebbe le medesime positive ricadute. Ma ciò non frena l’intero comprensorio della Via Lattea, che vuole continuare a essere un primo attore nel panorama degli sport invernali. Noi ovviamente ci candidiamo a fare il nostro lavoro per il settore in cui siamo specializzati, quello dello sci nordico». 

Il comprensorio sciistico della Via Lattea, il secondo più grande d’Italia, composto da sette località del Piemonte (Oulx, Cesana, Claviere, San Sicario, Sauze d’Oulx, Sestriere e Pragelato) più la località francese di Monginevro, il 18 e 19 gennaio sarà grande protagonista, dal momento che a Sestriere si svolgerà la tappa di Coppa del Mondo di sci alpino e a Pragelato l’OPA Cup di fondo, un evento importantissimo quest’ultimo per la Val Chisone: «È un appuntamento a cui teniamo molto – ha sottolineato Merlo – perché rappresenta il ritorno di un grande evento internazionale sulle nostre piste olimpiche, in attesa di poter ospitare in futuro magari anche una gara di Coppa del Mondo. Dopo le Universiadi del 2007 purtroppo qui è calato il sipario, quindi il ritorno internazionale, grazie all’OPA Cup, rappresenta per noi un’inversione di rotta per restituire a Pragelato ciò che merita, sperando di innescare un processo di rinascita per la nostra straordinaria realtà sportiva». 

Merlo ha poi descritto i vari passaggi che hanno portato all’organizzazione della tappa di OPA Cup: «Quando ci siamo insediati, avevamo individuato la necessità di sponsorizzare e puntare sui grandi eventi per rilanciare la nostra località. Abbiamo parlato con tanti tecnici esterni e le associazioni sportive, in primo luogo Pragelato Races, guidata ottimamente da Dante Roggia insieme a coloro che lavorano con lui, e federali, come la FISI, così si è arrivati ad avere questa opportunità. Merito anche della pista di fondo di Pragelato, senza dubbio una delle migliori nelle Alpi Occidentali. Il nostro obiettivo è investire su questa pista e di conseguenza sull’eccellenza del nostro territorio. Grazie al contributo della FISI avremo questa opportunità per iniziare il cambio di rotta». 

L’idea non è quella di fermarsi all’OPA Cup. «Abbiamo l’obiettivo ambizioso di puntare in futuro a ospitare la Coppa del Mondo – ha ammesso il Sindaco Merlo – per tornare protagonisti nel panorama mondiale dello sci nordico. Pragelato ha una grande vocazione culturale e storica, ma senza dubbio ha anche una spiccata predisposizione agonista. Dobbiamo sfruttare al meglio le grandi potenzialità invernali della nostra località e valorizzarle, grazie allo sci di fondo». 

Intanto la risposta è stata fin qui molto positiva: «Tutti gli alberghi stanno registrando numerose prenotazioni. Il comitato organizzatore sta lavorando con grande impegno da tanti mesi e sono convinto che questo evento sarà per noi un bel biglietto da visita per il futuro. Non siamo un paese sperduto ma una località olimpica, questa è la nostra vocazione».

Il prossimo 8 gennaio, presso lo Shop 1882 Vergnano Bar Group di Corso Torino 64, a Pinerolo, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Il programma delle gara prevede sabato 18 gennaio una mass start in classico di 30km per gli uomini e 15km per le donne, mentre la domenica si disputerà un’individuale in skating di 10km per gli uomini e 5km per le donne. La competizione sarà valida anche per la Coppa Italia Gamma e Rode. 

Smog, da mercoledì il semaforo rosso che blocca anche i Diesel euro 5

AGGIORNAMENTO Da dieci giorni consecutivi in cui le micropolveri hanno superato i 50 microgrammi al metro cubo, pertanto scatta a Torino il semaforo ‘rosso’. Da mercoledì 8 gennaio non potranno circolare anche i veicoli diesel euro5. Si tratta della prima volta che accade da quando, lo scorso primo ottobre, sono entrati in vigore i provvedimenti antismog.

 

Vira probabilmente verso il rosso il semaforo del piano antismog. Non è prevista pioggia per i prossimi giorni ed è quindi facile  che  a metà settimana scatti il rosso, previsto una volta  raggiunti i 10 giorni consecutivi con una concentrazione di Pm10 oltre 50 microgrammi al metro cubo.  Il da farsi si deciderà  martedì mattina e il provvedimento scatterebbe dal giorno successivo. Con il rosso le limitazioni al traffico verrebbero allargate anche ai diesel Euro 5 immatricolati prima dell’1 gennaio 2013. Il blocco totale degli Euro 5, invece,  partirebbe solo dopo 20 giorni di superamento consecutivo di 50 mcg.

Tragedia della miseria: clochard muore per il freddo

Un uomo di 36 anni  è stato trovato morto nel pomeriggio a Torino alla periferia sud-ovest, in strada del Portone nel mezzo della boscaglia. L’uomo era di origine greche, di 36 anni, a chiamare il 118 è stato un passante e la causa della morte è’ molto probabilmente  l’assideramento. Il decesso sarebbe avvenuto qualche giorno fa.

Quattro artisti alla galleria Malinpensa by Telaccia

Tra loro lo scultore esistenzialista Carlo Pazzaglia 

La galleria d’arte torinese Malinpensa by La Telaccia ha ospitato una mostra nel periodo natalizio dedicata a quattro artisti, Sasa Ceraudo, Giancarlo Cerri, Elio Marino e lo scultore Carlo Pazzaglia.

Giancarlo Cerri è un pittore milanese classe 1938, da oltre dieci anni ipovedente. Definisce le sue opere “quadri dipinti senza vedere i colori, ma solo ricordandone la forza e l’intensità”. I quadri recentemente realizzati da Giancarlo Cerri sono costruiti con una tecnica molto particolare, posizionando sulla tela alcune carte di varia misura, adatte a creare spazi geometrici all’interno dei quali dipingere. Perciò le sue opere, prima di essere create sulla tela, vengono dipinte per “immaginazione compositiva”.

Elio Marino, pittore nativo di Napoli e da oltre trent’anni attivo nel panorama artistico nazionale ed internazionale, con studio a Milano, ha aderito a vari gruppi artistici ispirati alla pittura astratta-informale ed al Gruppo 70 Milano, prediligendo il collage materico ed anche l’uso della vernice industriale nei suoi quadri. Oggi la sua ispirazione stilistica astratto-informale si è orientata verso la creazione di un mondo fantastico, in cui le stesse forme si contrappongono e si dissolvono nell’ambiguita’ della metafora dell’esistenza umana.

Carlo Pazzaglia, nato a Bologna nel 1952, ma ora residente a Sestola, sul confine tosco emiliano, è passato attraverso diverse attività, tra cui lo scalpellino, prima di approdare alla scultura, che rappresenta la matrice e l’espressione della sua arte. La durezza e la compattezza dei sassi da lui raccolti lungo il corso dei fiumi, nell’Appennino modenese, la resistenza di materiali da lui usati, il marmo ed il ferro, o il legno, contraddistinto da una grande fisicità, rappresentano le sue  materie prime. Fonte di ispirazione del suo lavoro scultoreo, che si concentra nell’amore per l’essenziale e nella sintesi e semplificazione materica, rimane la scultura esistenzialista di Giacometti.

Prossimo appuntamento espositivo per la galleria Malinpensa sarà in Austria ad Art Innsbruck dal 16 al 19 gennaio prossimi, in occasione della ventiquattresima kermesse, dove sarà presente con artisti selezionati del panorama internazionale contemporaneo. Quindi la galleria torinese prenderà parte, dal 14 al 17 gennaio prossimi, alla sedicesima mostra mercato di Arte moderna e contemporanea ad Arte Genova, con le opere di celebri artisti, quali Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Lavinia Salvatori, Giuseppe Pontella, la scultrice Rabarama, Antonio Salinari, Rossana Chiappori ed Anna Maria Terracini.

 

Mara Martellotta

Sugli schermi “Pinocchio” di Matteo Garrone

PIANETA CINEMA
A cura di Elio Rabbione

Un’opera mancata, dai toni lugubri e dai trucchi eccessivi

Al termine della proiezione del Pinocchio di Matteo Garrone (quanto al confronto grande, diciamolo subito, con quel precedente Racconto dei racconti, visivamente entusiasmante, narrativamente perfetto), la prima domanda che ti fai è a chi sia rivolto il film, a chi è dedicato. E ti rispondi: non ai bambini, che certo s’intimoriscono ai toni lugubri della vicenda, alle tinte spesso scure, forse anche a certi trucchi animaleschi che confinano con il babau, a certa noia che t’assale in non pochi tratti; e non agli adulti, cui viene infelicemente sottratto il senso dello spettacolo, il guizzo del divertimento, il piacere del sorriso e salendo più su della risata, il palpito della sorpresa. Perché anche quando l’accoppiata di sceneggiatori Garrone e Massimo Ceccherini (il secondo a firmare come cosceneggiatore? perché? in che modo? per quale manna dal cielo: pronto pure a gonfiarsi inverosimilmente il ruolo della Volpe, un make up tenuto bene a bada, unghie lunghe e luride, una forestucola di capelli arruffati, un paio di baffi striminziti, tenendosi quello del Gatto – Rocco Papaleo – tre passi indietro a ripetere stancamente le sue battute) s’inventa un’andata di Geppetto nella misera trattoria a ricevere per pietà un misero pasto caldo, nel momento stesso in cui cercherebbe un piccolo lavoro, un tavolo, una sedia o una porta da aggiustare, ogni battuta, ogni movimento del parolaio Benigni diventa piano, ripetitivo, inconcludente, di troppo.

Benigni che nella parte centrale (per grande fortuna) sparisce per lasciare il posto al burattino di legno e alle sue tante avventure – calate in un’Italia ottocentesca di borghi con quattro case, di povertà, di distese di grano, di bettole scalcinate, di aie, di gente che vuol fregarti e che ti frega, di una giustizia che è tutta un teatrino, di un mare che sputa mostri -, il teatrino e Mangiafuoco (uno dei tanti luoghi bui con Proietti inutilizzato tra lacrime e perdoni, l’incontro con il Gatto e la Volpe che s’è detto e il campo dei miracoli, le cinque monete da seppellire e il raggiro, la Fatina azzurra che più anonima non si sarebbe potuta scegliere, quasi da dar ragione a Pinocchio a fuggire da lei, il tribunale, Lucignolo e il paese dei balocchi buttati via con quattro pennellate e così sia, la trasformazione in ciuco, la pancia della balena e il ritrovamento del padre seppellito dentro, la resurrezione a bambino vero e pieno di buoni propositi. Un lentissimo srotolarsi di episodi che tutti conosciamo (qualcuno per durata o economia è stato abolito), fedelissimi all’opera di Carlo Lorenzini ovvero Collodi ma senza che nessuno si sollevi dalla freddezza dei toni e ti afferri, ti faccia per un attimo soltanto tornare bambino (anche questo potrebbe essere un bel risultato), faccia sì che tu t’abbandoni al percorso di vita del povero burattino. E credo che questa negazione sia in gran parte dovuta proprio là dove regista e produttori più hanno creduto, spendendo ore di lavoro e quattrini (e allora pensate al candore di Comencini e Manfredi e dell’impareggiabile Andrea Balestri nello sceneggiato televisivo datato 1972), voglio dire in zona trucco: perché tutto quel posticcio, quel carnevale di piume, quelle barbe e quei baffi, quelle squame, quella patina fintolegno che ricopre il viso del piccolo Federico Ielapi impediscono ai sentimenti, alle emozioni di venir fuori, di prendere spazio, di essere lo scheletro del film. Che è un’opera mancata, destinata all’indignazione di chi guarda, all’occhiata all’orologio, alla pazienza, alla definitiva indifferenza verso una delle più belle figure della letteratura infantile. Con buona pace della Poesia, incredibilmente spazzata via.

Ladri a Superga inseguiti e arrestati dai carabinieri

Furti seriali a turisti e fedeli davanti alla Basilica di Superga

Tentano di investire un carabiniere durante la fuga

 Dopo diverse denunce di furti su auto nel piazzale antistante alla Basilica di Superga, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno arrestato a San Mauro Torinese (to), via Rivadora 2, dopo un lungo inseguimento, due sinti, entrambi con precedenti specifici, per furto aggravato, resistenza in concorso, tentato omicidio e lesioni personali.

Per arrestare i ladri sono stati organizzati diversi servizi in zona e ieri i carabinieri hanno sorpreso la coppia dopo aver rubato su una macchina parcheggiata nel piazzale antistante alla Basilica.

L’autista, alla guida di una Fiat Multipla, ha tentato di investire un carabiniere, senza successo ma procurandogli comunque una lesione giudicata guaribile in 7 giorni. Il militare aveva posizionato l’autovettura di servizio sul percorso dei due fuggitivi in modo da ostacolarne la fuga.

È iniziato un inseguimento che è terminato, dopo circa 9 km, a San Mauro Torinese,  quando la Fiat Multipla si è scontrata con altre auto i cui conducenti non hanno riportato ferite a seguito dell’incidente.

Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato 2000 euro in contanti, un martelletto sfonda vetro e due telefoni cellulari, tutto sottoposto a sequestro.

Si tratta di una donna e un uomo, di 38 e 42 anni, residenti a Torino in Via Lega 50. La coppia è sospetta di aver messo a segno decine di furti.

 

Record di denunce (più di 700) al rave party

700 denunce al rave party di Capodanno svoltosi nella ex cartiera di Ciriè  nella notte tra il 30 e il 31 dicembre e finito solo ieri.

I carabinieri hanno denunciato per la precisione 708 persone per invasione di edifici privati e sono stati segnalati 20 giovani per detenzione e uso di droghe. Un ragazzo è stato invece arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Rock Jazz e dintorni: Niccolò Fabi e i Diaframma

Gli appuntamenti musicali della settimana 

Lunedì. Omaggio a Pino Daniele al Jazz Club con il quintetto del vocalist Lele Piras.

Martedì. Sempre al Jazz Club  suona il quartetto Balto.

Mercoledì. Ancora al Jazz Club concerto dei Fraubers in The Sky.

Giovedì. All’Off Topic il chitarrista Mosè Morsut presenta il progetto “Pizzicando le Alpi”.

Venerdì. Al Diavolo Rosso di Asti si esibisce il duo femminile I’M Not a Blonde. Al Blah Blah suonano i Diaframma, storica rock band degli anni ottanta. All’Off Topic tributo del Consorzio Anime Salve a Fabrizio De Andrè. Al Folk Club si esibiscono i Gang.

Sabato. Al Blah Blah sono di scena i Permanent impegnati ad riarrangiare il classico dei Joy Division “Unknown Pleasures”. Al Teatro Colosseo suona Giovanni Allevi. Al Concordia di Venaria si esibisce l’esponente dell’hip hop Rkomi. Al Jazz Club suona il quartetto del sassofonista Piergiorgio Elia. Al Big Lebowski si esibisce la cantautrice Marianne Mirage.

Domenica. Al Teatro Colosseo arriva Niccolò Fabi per presentare l’album “Tradizione e tradimento.”

 

Pier Luigi Fuggetta

A spasso nella notte con una affettatrice

Arrestato per furto cittadino marocchino

 

Non poteva passare inosservato e destare sospetto visto che camminava nella notte con un’affettatrice in mano. Infatti, gli agenti della Squadra Volante vengono informati sulla presenza dell’uomo in strada e lo fermano in via Borgo Dora, dopo una segnalazione. Lo straniero, un ventitreenne cittadino marocchino, con sé ha uno smartphone dal quale, grazie alle credenziali di una app installata nel telefono, emerge che è di proprietà di un esercizio commerciale di via Borgo Dora. Gli agenti trovano, poi, l’affettatrice nell’androne di un condominio della via. I poliziotti apprendono che oltre agli oggetti rinvenuti, dal locale erano stati asportati un altro cellulare e due bottiglie di champagne.

Il ventitreenne viene arrestato per furto e denunciato per il possesso di sostanza stupefacente, con sé, infatti, aveva una decina di grammi di hashish. A seguito di accertamenti, emerge che il cittadino marocchino è gravato da diversi precedenti di polizia e che è gravato da un provvedimento di espulsione, ragione per cui viene anche denunciato per la violazione in materia di immigrazione.