ilTorinese

Le borse di studio del Comune

Concorso rivolto a studenti della scuola secondaria di secondo grado meritevoli per profitto e per reddito

Classe studenti
Il Comune di Torino ha indetto un concorso per l’attribuzione di n. 73 borse di studio intitolate alla memoria di “Primo Vittorio” “Bonifetti Vittoria ved. De Amicis” “Felice Casale” “Eunice Tinti” e “Pietro Rubatto” in esecuzione delle loro volontà testamentarie, rivolto a studenti che nell’anno scolastico 2013/2014 hanno frequentato una classe di una scuola secondaria di secondo grado meritevoli per profitto e per reddito. Le domande dovranno pervenire entro le ore 12,00 del 31 dicembre 2014. Maggiori informazioni e i documenti da scaricare sono disponibili sul sito dei Servizi Educativi.

 

www.comune.torino.it

“Eternit, leggi e tribunali speciali come a Norimberga”

amiantoeternit bandiere

Dopo il triste epilogo del processo, al di là dei toni e dei richiami storici individua quella che potrebbe essere la strada per non dare più appigli giuridici a Schmidheiny, e ad altri casi simili, di sfuggire alle maglie della Giustizia: “Questi non sono reati comuni o illeciti amministrativi – dice ancora – ma veri e propri reati contro l’Umanità

 

Hanno culture e modi di agire diversi ma i loro sono i primi spunti per reagire alla caduta di un meteorite giudiziario. La sentenza della Corte di Cassazione che alle 21.12 di ieri sera, mercoledì 19 dicembre (giorno che resterà segnato in nero nel datario della giustizia) ha annullato la condanna a 18 anni di reclusione per l’ex proprietario dell’Eternit, Stephan Schmidheiny  ha lasciato attoniti tutti in aula ed è stata accolta al grido di “Vergogna, vergogna”. Finiscono, quindi, nel cestino , per prescrizione, sia il procedimento di primo grado davanti al Tribunale di Torino, iniziato nel 2009 e terminato nel 2012 e la sua impugnazione avanti la Corte d’Appello chiusa con la sentenza del 3 giugno 2013.

 

E se Bruno Pesce, coordinatore Afeva annuncia che “Non ci fermeremo, abbiamo il dovere di proseguire la lotta” e il procuratore Raffaele Guariniello evidenzia che la procura di Torino sta proseguendo l’istruttoria per due altri procedimenti per le morti dell’Eternit, uno che riguarda l’ipotesi di omicidio volontario per 213 lavoratori, l’altro per i lavoratori italiani che sono morti nei siti all’esterno dove si lavorava l’amianto, una voce fuori dal coro arriva da Gianluca Buonanno. Il parlamentare europeo del Carroccio evidenzia con durezza che “per i responsabili ci vogliono leggi speciali e tribunali speciali, come a Norimberga”.

 

E, al di là dei toni e dei richiami storici individua quella che potrebbe essere la strada per non dare più appigli giuridici a Schmidheiny, e ad altri casi simili, di sfuggire alle maglie della Giustizia: “Questi non sono reati comuni o illeciti amministrativi – dice ancora – ma veri e propri reati contro l’Umanità. Ho chiesto alla Commissione Europea di attivarsi e di proporre l’imprescrittibilità  di questo tipo di reato. Esiste già una Convenzione europea sull’imprescrittibilità dei crimini contro l’umanità e i crimini di guerra, elaborata in seno al Consiglio d’Europa a Strasburgo”. L’idea di Buonanno, peraltro, era già stata avanzata alcuni anni fa da un avvocato vercellese, Bruno Poy, all’epoca candidato alla Camera per l’Udc, in un incontro elettorale per il rinnovo del Parlamento, ma non aveva successivamente avuto alcun seguito. Forse è ora che, in questo senso, a Bruxelles qualcosa inizi a muoversi davvero.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

 

Cioccolatò, delizie in piazza San Carlo

CIOCCOLATO

In programma anche il gemellaggio con l’Expo 2015 ed il premio ‘Cioccolato giovani’

 

Torna la rassegna per eccellenza del cioccolato, il festival ‘Cioccolatò’. Sarà anche occasione di riflessioni economiche e sociali, visto che le scorte mondiali di cacao sarebbero a rischio a causa dell’eccesso dei consumi e le minacce alle piantagioni di cacao per un fungo, oltre ai cambiamenti climatici. Appuntamento in piazza San Carlo nel fine settimana con i più famosi  produttori e maestri cioccolatieri di Torino e non solo che presentano tantissime prelibatezze. In programma anche il gemellaggio con l’Expo 2015 ed il premio ‘Cioccolato giovani’.

Il vescovo: “Bello se Francesco parlerà di lavoro”

nosiglia e giovani

La visita del pontefice si terrà  a Torino il 21 giugno, in occasione dell’Ostensione della Sindone

 

L’auspicio dell’arcivescovo di Torino: “Sarebbe bello se durante la sua giornata torinese per l’Ostensione della Sindone il Papa potesse fare un incontro con il mondo del lavoro”. Queste le parole – riportate dall’Ansa –  monsignor Cesare Nosiglia, pronunciate durante un incontro all’Ascom. “Sarebbe un bel segnale, ma molto dipenderà dal tempo a disposizione”. La visita del pontefice si terrà  a Torino il 21 giugno, in occasione dell’Ostensione della Sindone.

Sei pronto a conoscere la persona più speciale del mondo?

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Mercoledì 19 Novembre, Torino Séance si immerge nella vita di San Salvario!

 

La Casa del Quartiere di San Salvario. Un luogo in cui è difficile sentirsi soli o tristi. Seduto a un tavolo, o nel cortile, è possibile far vagare lo sguardo e incontrare un volto amico che ti sorride e che, magari, ti invita a prendere posto accanto a lui, e si incomincia a parlare e a condividere…Ma oggi c’è qualcosa in più. Per la prima volta da che vengo qui, non sono altri a invitarmi, ma sono io che decido di raggiungere un tavolo. “E’ libero?”  domanda più idiota non avrei potuto farla. Certo che è libero: la sedia è vuota…

 

Perché ho voluto andare da lui? Forse per la candela messa sul tavolo… Quando si fa qualcosa a lume di candela, di solito si è in due… Che stesse aspettando proprio me? Forse per il mazzo di carte consumate che sono allargate sulla tovaglia di fronte a lui? Forse perché, con un sorriso in grado di scaldare anche il cuore più freddo, mi risponde:

 

“Sì, ti stavo aspettando. Sei pronto a fare la conoscenza della persona più speciale del mondo?”
“Chi?”
“Tu stesso.”
Non c’è bisogno di altro. Mi siedo.
“Troverò mai l’anima gemella?”, chiedo.

 

L’uomo mi ha nuovamente sorriso e mi ha detto: “Questo non lo può sapere nessuno; possiamo però capire insieme perché ancora non l’hai trovata. Poi mi fissa negli occhi mentre stende le carte… E il viaggio comincia.

 

Mercoledì 19 Novembre, Torino Séance si immerge nella vita di San Salvario! A partire dalle 20.00, saranno alla Casa del Quartiere, in via Oddino Morgari 14.

 

Chi vuole partecipare a questa nuova serata di lettura psico-intuitiva dei Tarocchi, è pregato di comunicare la sua adesione, unitamente all’ora presunta di arrivo a
tarocchi@torinoseance.org

Link all’evento:
https://www.facebook.com/events/918334814861428/?fref=ts
Torino Séance: www.torinoseance.org
Pagine Facebook:
Torino séance https://www.facebook.com/torinoseance?fref=ts
L’altro lato dei Tarocchi https://www.facebook.com/tarocchiTorinoSeance?fref=ts
La casa del Quartiere https://www.facebook.com/casadelquartiere

Tensione alle stelle all’ex Moi

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Il Comune di Torino trovi una soluzione prima che la situazione degeneri

(Leggi anche un commento di Giovanni Vagnone in PRIMA PAGINA)

 

Alle ore 12.30, in via Giordano Bruno 201 (ex Moi), alcuni membri della Commissione Controllo di gestione ( il capogruppo della Lega, Ricca, e il suo collega Carbonero, Marrone e Paola Ambrogio di Fratelli d’Italia, Tronzano, Berthier di Torino Libera, il  consigliere del centrosinistra Silvio Viale e alcuni rappresentanti della Circoscrizione IX), che volevano verificare lo stato in cui versano le palazzine occupate, sono stati accolti con insulti ed urla da alcune centinaia di occupanti e ragazzi dei centri sociali, impedendo loro l’ingresso.

 

Si è temuto che la situazione degenerasse e che si verificassero spiacevoli incidenti e atti di intolleranza. Polizia e Carabinieri erano presenti in forze e hanno circoscritto la zona calda chiudendo anche per qualche ora alcune delle vie limitrofe e deviando il percorso dei pullman.Nel pomeriggio si sono temuti ulteriori scontri per l’annunciato presidio in loco dei giovani di Forza Italia, che  hanno percorso con uno striscione la passerella olimpica fino al Lingotto. Tuttavia, a causa della scarsa partecipazione, non ci sono stati problemi degni di nota, anche se davanti alle palazzine occupate dell’ex Moi gli immigrati ed i centri sociali continuano il loro presidio nell’eventualità di visite “non gradite”.

 

Si avverte nell’aria la preoccupazione dei commercianti e dei residenti nelle zone antistanti il complesso, mentre  il malumore generale continua a crescere per il sempre maggior senso di abbandono in cui versa il quartiere. Già quattro anni fa i cittadini, l’Associazione Commercianti Via Tunisi 2006 e l’Associazione Culturale Philadelphia, avevano raccolto 800 firme richiedendo un Consiglio Circoscrizionale straordinario alla presenza del Sindaco per trovare una soluzione all’abbandono del Moi…incontro che purtroppo non è mai avvenuto. 

 

Si auspica un intervento rapido ed efficace da parte delle autorità competenti , prima che la situazione degeneri , per risolvere una situazione sempre più calda, in un quartiere in cui, fino a qualche anno fa, si viveva in tranquillità e con un equilibrio di integrazione altamente positivo.

 

Maria Ferreri
Chiara Mandich

(Foto: il Torinese)

 

 

 

Se chiami a casa e trovi occupato

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La commissione municipale doveva valutare le condizioni di degrado delle palazzine di via Giordano Bruno. edifici di proprietà comunale,  che nel 2006 hanno ospitato gli atleti dei Giochi olimpici invernali. Un gruppo di rifugiati, circa un centinaio, ha però impedito – tra urla e insulti –  ad alcuni consiglieri comunali di visitare gli appartamenti occupati.

 

 (Leggi anche la cronaca nel servizio di Maria Ferreri e Chiara Mandich in COSA SUCCEDE IN CITTA’)

 

In altre città si verificano fenomeni ancora peggiori: oltre ad edifici pubblici (del demanio o del comune) ed immobili privati sfitti, in zone popolari particolarmente degradate succede che “uscendo di casa” si rischi di non poterci più rientrare. Perché nel mentre una famiglia (o un gruppo) di immigrati ha fatto irruzione e si è barricato dentro

 

Aspetto grottesco e drammatico della crisi è quello delle “occupazioni”. Da anni ormai, qui a Torino, siamo abituati ad avere ragazzi dei centri sociali che in nome di non meglio precisati valori di giustizia sociale, entrano in immobili sfitti o abbandonati e vi si installano.Ora, la cosa di per sé generava problemi di ordine pubblico e sicurezza (per esempio in alcuni edifici fatiscenti erano gli stessi occupanti abusivi ad essere in pericolo per la mancata messa in sicurezza della struttura, o per condizioni abitative tutt’altro che “a norma”) ma l’amministrazione pubblica ed il Comune hanno sempre lasciato un po’ correre, dando il là, oltre tutto, a giustificate polemiche da parte degli oppositori di turno, che hanno sempre richiamato a concetti di legalità e principio per contrastare il fenomeno.

 

Oggi, tuttavia, siamo passati ad una nuova fase del problema. Già negli ultimi anni si sono verificati casi in cui proprietari di appartamenti si sono trovati interamente defraudati dei loro diritti, a favore di “occupanti” protetti dai centri sociali e da delinquenti vari. Le forze dell’ordine e gli ufficiali giudiziari si sono trovati spesso nella condizione di non poter procedere per questioni di ordine pubblico e alcune situazioni, in diversi quartieri della città, si protraggono da anni, con ovvi danni economici per persone che non hanno nessuna colpa se non quella di aver acquistato (molte volte con sacrificio) quello che una volta era l’investimento più sicuro: il mattone.  L’atteggiamento della sinistra torinese è sempre stato ondivago. Da un lato, è evidente a tutti che l’Italia è un paese in cui la sicurezza è sempre stata interpretata, dalle famiglie, come “casa”. E ciò significa che per generazioni, gli italiani hanno lavorato e si sono prodigati per potersi permettere un immobile, che oggi viene tassato a livello nazionale e locale quasi con crudeltà.

 

In altre città si verificano fenomeni ancora peggiori: oltre ad edifici pubblici (del demanio o del comune) ed immobili privati sfitti, in zone popolari particolarmente degradate succede che “uscendo di casa” si rischi di non poterci più rientrare. Perché nel mentre una famiglia (o un gruppo) di immigrati ha fatto irruzione e si è barricato dentro. Ed in molti casi persone anziane, per nulla abbienti, si trovano in situazioni paradossali, con le proprie cose rubate o buttate e senza più un tetto sotto cui dormire.

 

A Torino si è verificato un fatto gravissimo: la Commissione Controllo di Gestione del Comune di Torino,   presieduta dal consigliere leghista Roberto Carbonero, aveva programmato un sopralluogo all’ex Moi, il villaggio olimpico costruito nel 2006 occupato da ormai quasi due anni dai profughi dell’Emergenza Africa, per verificare lo stato degli edifici e valutare i danni fatti durante gli oltre venti mesi di abusivismo. In un secondo tempo il sopralluogo è stato annullato per evitare – a detta del capogruppo PD Michele Paolino – “che venisse considerato una provocazione”. Rimandato a quando ci sarebbe stata più “calma e serenità”, la Commissione è stata comunque occasione per due consiglieri di opposizione, Marrone (Fratelli d’Italia) e Ricca (Lega Nord), di recarsi sul luogo ed essere accolti da cori di insulti, fischi e contestazioni dei centri sociali (e degli occupanti “profughi”).

 

In questo caso non si tratta di diritti di proprietà di cittadini violati direttamente, essendo comunque le palazzine inutilizzate, ma dell’ennesimo precedente inquietante: esiste un asse consolidato tra clandestini e centri sociali, per cui l’assetto organizzativo dei secondi e l’aggressività dei primi è messa a sistema per bloccare ogni forma di normale legalità. A rimetterci, in data odierna, due consiglieri di opposizione del consiglio comunale, ma quanti torinesi non vengono tutelati quotidianamente nella nostra città? Dovremo aspettarci anche a Torino che in certe zone, chi esce di casa rischi di non poterci più rientrare? Marrone e Ricca, dopo aver rischiato lo scontro fisico ed essersi ritirati, annunciano di voler denunciare l’amministrazione comunale alla Corte dei Conti per danno erariale; intanto, senza curarsene, gli squatter hanno organizzato un “presidio” nell’area Ex Moi questo pomeriggio.

 

Giovanni Vagnone

Carissima tav, 20 sindaci si rivolgono alla Corte dei Conti

notav striscionenotav manifestanteCome è noto, si parla di un aumento da 2,9 miliardi previsti a quasi 7

 

Il pasticciaccio della lievitazione dei costi della Torino-Lione, scoperto dal senatore Pd Stefano Esposito (vicenda che – quasi quasi – ha fatto ricredere il presidente Sergio Chiamparino sulla bontà dell’opera) ha dato un assist eccellente ai No- Tav. Ed ecco che prontamente, attraverso i sindaci contrari all’alta velocità ferroviaria viene presentato un esposto alla Corte dei Conti italiana, a quella d’oltralpe e  alla Comunità Europea sulle per lo meno presunte anomalie relative ai costi di realizzazione.

 

Come è noto, si parla di un aumento da 2,9 miliardi previsti a quasi 7. Sono una ventina i primi cittadini della Valle di Susa che hanno dato mandato agli avvocati Stefano Bertone ed Emanuele D’Amico. Gli stessi sindaci hanno anche chiesto ai presidenti del Senato e della Camera, di istituire una commissione di inchiesta parlamentare. Il ministro dei Tarsaporti Maurizio Lupi conferma, invece, che i costi non aumenteranno.

 

(Foto: il Torinese)

Le ricette di Inail su prevenzione, ricerca e riabilitazione

INAILConvegno al Centro incontri della Regione Piemonte

 

Mercoledì 19, dalle ore 9, al Centro incontri della Regione, in corso Stati Uniti 23, a Torino, la Direzione regionale Inail presenterà le attività svolte in Piemonte nel corso del convegno “Inail oggi: prevenzione, ricerca, riabilitazione”. Alessandra  Lanza, direttore regionale dell’Inail, evidenzia le prospettive in materia sanitaria che scaturiscono dal protocollo d’intesa tra la Regione e l’istituto e punta l’attenzione “sulla ricerca in campo medico svolta in collaborazione con il Servizio sovrazonale di epidemiologia dell’Asl TO 3 per la prevenzione dei tumori dei seni e delle fosse nasali”. In occasione del convegno sarà inaugurata anche la mostra fotografica di Stefano Musso “Donne al lavoro nel secolo dell’industria”. Nata nel 2012 da un progetto di Inail Piemonte con il Dipartimento di studi storici dell’Università di Torino, ripercorre le tappe del lavoro femminile dall’inizio del Novecento per testimoniare le condizioni di lavoro, i rischi, gli sforzi istituzionali di prevenzione. L’evento sarà visitabile sino al prossimo 5 dicembre.

 

Massimo Iaretti

Tuttomele tra novità e tradizione

MELEFinestra internazionale con il convegno “Frutta delle nostre Alpi”, cui ha partecipato il maire di Chambery

 

Passeggiare per le strade di Cavour nell’ultima giornata di Tuttomele, la rassegna sulla mela, turismo agricolo, gastronomia e attrezzature per la frutticoltura che si è chiusa domenica 16 novembre (era partita l’8 novembre) dà una sensazione di vitalità nel rinnovo della tradizione. Organizzato da Pro loco e Comune di Cavour, con la presenza dei Comuni Cifop (Bibiana, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cavour, Garzigliana, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Osasco, Pinerolo e San Secondo) la manifestazione giunta alla trentacinquesima edizione ha offerto uno spaccato del mondo rurale piemontese, in una delle sue zone più ricche, offrendo una finestra internazionale con il convegno “Frutta delle nostre Alpi”, cui ha partecipato il maire di Chambery.  Per l’intero arco della kermesse le mele, i suoi prodotti e l’enogastronomia sono stati l’asse portante che ha attirato a Cavour moltissimi visitatori anche da fuori zona. E non sono mancati momenti di storia, arte e musica a dimostrazione di una promozione a 360° del territorio. Con l’arrivederci al prossimo anno per una nuova edizione.

 

Massimo Iaretti