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Nascondeva la droga tra gli indumenti stesi

Venerdì pomeriggio, agenti del commissariato Barriera Milano, a seguito di attività info investigativa condotta nelle ultime settimane, hanno  individuato all’interno di uno stabile di corso Vercelli, ove poco tempo fa erano stati arrestati dei cittadini nigeriani trovati in possesso di 3 kg di marijuana, l’abitazione in cui era domiciliato un cittadino ella medesima nazionalità dedito alla detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli agenti, con uno stratagemma, sono riusciti a farsi aprire la porta di casa dal ventitreenne nigeriano, irregolare sul territorio nazionale: il giovane, alla vista dei poliziotti, si è diretto correndo verso una cancellata in ferro presente sul ballatoio. Insospettiti da tale manovra, e dal fatto che gli indumenti stesi sui fili del balcone fossero coperti da una grossa tenda in plastica, gli agenti hanno ritirato i panni stesi, perquisendoli. Una felpa ed un giubbotto si presentavano curiosamente con le maniche legate alle estremità: al loro interno, così come nelle tasche di alcuni paia di jeans, sono stati ritrovati involucri incellofanati contenenti stupefacente e bustine varie di quelle utilizzate per il congelamento degli alimenti. Complessivamente, all’interno delle buste di cellophan erano conservati oltre 700 grammi di marijuana: inoltre, è stata sequestrata a carico del ventitreenne la somma in contanti di 610 €, nonché 3 telefoni cellulari.
Il giovane, che ha precedenti specifici per reati inerenti agli stupefacenti, ha accusato i vicini di casa di aver messo la droga all’interno dei propri panni ma gli accertamenti svolti dai poliziotti del Commissariato ed il rinvenimento all’interno dell’appartamento di alcune bustine della stessa tipologia contenenti marjuana hanno fugato ogni dubbio sull’appartenenza della stessa.

Musicista suona durante l’intervento chirurgico al cervello da sveglio

All’ospedale Molinette di Torino

 

Nei giorni scorsi é stato effettuato un importante intervento chirurgico con tecnica asleep – awake, presso la Neurochirurgia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Diego Garbossa), su un giovane musicista di professione, monitorandone la creatività mediante il suono di strumenti musicali in sala operatoria. Insomma il paziente durante l’intervento al cervello era sveglio e suonava.

Il giovane paziente di 35 anni musicista di professione, polistrumentista e compositore di una nota band torinese La stanza di Greta, già vincitrice nel 2017 della Targa Tenco per la migliore opera prima, era portatore di estesa neoformazione a livello del lobo temporale ed insulare destro. L’intervento richiedeva di preservare, con la massima probabilità possibile, le sue abilità creative e di improvvisazione musicale, cardine fondante della sua vita privata e lavorativa.

L’équipe di Neurochirurgia dedicata all’awake surgery ha quindi pianificato, in accordo con il paziente, l’intervento che è stato eseguito, in collaborazione con gli anestesisti dell’Anestesia e Rianimazione 2 ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Balagna) e degli psicologi della Psicologia Clinica ed oncologica universitaria (diretta dal professor Giuliano Geminiani). Dopo la prima fase in narcosi, durante la quale è stato eseguito l’accesso chirurgico, il paziente è stato risvegliato in sala e si è proceduto con il brain mapping al fine di identificare un’area corticale “safe” da cui iniziare ad aggredire la lesione. Durante il brain mapping il paziente ha alternato alla testistica “classica” somministrata dalla neuropsicologa, momenti di improvvisazione ed esecuzione di brani musicali con ausilio di chitarra acustica e tamburello a mano. Tale monitoraggio è proseguito anche durante l’exeresi tumorale secondo i criteri della “maximal safe resection”.

Durante tutta la procedura ed al termine il paziente non ha riportato alcun deficit, il controllo TC post operatorio ha dimostrato il buon esito della stessa.

Non è stata la prima volta che l’équipe (Diego Garbossa, Antonio Melcarne, Matteo Monticelli, Filippo Veneziani Santonio, Pietro Zeppa) ha utilizzato questa metodica, quella della chirurgia a paziente sveglio (awake surgery), anzi, il gruppo da qualche tempo sfrutta la possibilità di testare le cosiddette “funzioni superiori” dell’essere umano in sala operatoria, durante la rimozione di selezionate lesioni espansive cerebrali, al fine di ottenere un’exeresi massimale con minimi rischi di deficit neurologici permanenti per il paziente, monitorandone, tramite opportuna testistica,  funzioni come linguaggio, insight, abilità visuo spaziali, ecc., non altrimenti monitorabili in condizioni di narcosi.

Questa volta però a tali obiettivi se ne è aggiunto un altro, quello di preservare le abilità creative e di improvvisazione musicale, cardine fondante della vita del paziente.

CR7: “Mi diverto ancora tanto a giocare”

“Se diventassi mai un allenatore? Sarei un motivatore,  l’allenatore deve trasmettere le sue passioni e i suoi talenti alla squadra. A me piace divertirmi, dribblare, tirare e fare gol, e dovrei trasmettere tutto questo alla squadra”

 

Così Cristiano Ronaldo nella sua intervista televisiva a Dazn. “Mi diverto ancora tanto a giocare, mantenermi in forma, essere sempre ad alti livelli. Questo è è ciò che mi piace, ma il segreto di tutto è divertirsi. Io faccio quello che amo e mi auguro che tutti possano fare ciò che amano. Io sono fortunato: mi diverto, faccio quello che amo, mi pagano anche. Sono felice davvero. Sì, la gente critica, ma fa parte di questo lavoro: bisogna essere positivi, questo è il calcio”, aggiunge CR7,  che compirà 35 anni a febbraio.

 

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Commercio, in Piemonte fatturato e addetti viaggiano a velocità ridotta

La fotografia scattata dall’Osservatorio sui bilanci delle SRL – Focus Settore Commercio pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti

(www.fondazionenazionalecommercialisti.it)

CRESCONO IN ITALIA FATTURATO (+5,8%) E ADDETTI (+3,3%) MENO IN PIEMONTE: RISPETTIVAMENTE (+4,5%) E (+1,8%)

Il Sud è la macroarea con la performance superiore: gli incrementi di fatturato e e del valore aggiunto sono uguali e i più alti (+6,3%).

 

Cresce ancora, ma rallenta rispetto all’anno precedente, la performance delle SRL nel settore commercio: in Italia nel 2018 sono aumentati gli addetti (+3,3%) e il fatturato (+5,8%) ma in frenata rispetto ai dati dell’anno precedente che registravano un incremento del +4,5% per gli addetti e del +6,5% per il fatturato. Una decelerazione più decisa nel caso del valore aggiunto, la cui crescita si riduce della metà, passando dal +6,5% al +3,5%.  In particolare il Piemonte viaggia ad una velocità ridotta con una crescita del fatturato del +4,5% e degli addetti del +1,8%. Questa la fotografia del comparto scattata dall’Osservatorio sui bilanci delle SRL – Focus Settore Commercio pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. L’analisi sulla base della banca dati AIDA –Bureau Van Dick ha riguardato i bilanci di quasi 112.000 srl afferenti al settore commercio, pari ad un quarto del totale di srl attive.

Il risultato migliore in termini di fatturato è stato ottenuto tra le Srl del Commercio all’ingrosso (+6,4%) seguite dalle Srl del Commercio e della riparazione di autoveicoli e motocicli (+5%) e da quelle del Commercio al dettaglio (+4,7%). Nessuno registra un calo dei ricavi, solo un comparto, quello del commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati, registra una crescita inferiore all’1% (+0,8%).

A livello geografico, limitando l’osservazione all’andamento del fatturato e del valore aggiunto e tenendo conto solo delle Srl con patrimonio netto e risultato d’esercizio positivi, le affermazioni migliori relative ai bilanci 2018 si registrano nel Nord-est e nel Sud. Qui, in particolare, la crescita del fatturato e quella del valore aggiunto sono uguali e le più alte (+6,3%). Nel Nord-est, la crescita del fatturato è pari a +6,2%, mentre quella del valore aggiunto è pari a +4,5%. Da segnalare, invece, il calo del valore aggiunto tra le Srl del settore Commercio dell’Italia centrale (-1,9%).  Nel dettaglio, la Campania è la regione dove si registra la migliore prestazione in termini di fatturato (+7,6%), seguita da Abruzzo (+6,7%), Veneto e Lazio ( entrambi +6,6%) mentre la maglia nera va al Friuli Venezia Giulia (+2,7%) preceduta da Toscana (+3,3%) e Sardegna (+3,8%). Relativamente agli addetti la crescita più sostenuta si osserva in Friuli Venezia Giulia (+7,5%) e Puglia (+7%)  che doppiano il dato italiano, negative le variazioni in Molise (-0,6%) e Sicilia (-3,2%)

Per quanto riguarda le classi dimensionali soffrono le piccole aziende. Le microimprese, quelle al disotto dei 350.000 euro di fatturato segnano un calo sia degli addetti (-3,8%) che del fatturato (-2,1%) a fronte di una impennata delle grandi che con un incremento del +6,8% degli addetti e del +8,7% dei ricavi vanno ben oltre la media nazionale.

Furti nei supermercati, due arresti in due giorni

Due gli episodi di furto e tentato furto aggravato ai danni della catena di supermercati Carrefour in 72 ore

Il primo episodio vede protagonista il punto vendita di Corso Turati dove, nel pomeriggio di sabato, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un cittadino italiano di 53 anni.

L’uomo, aggirandosi tra le corsie del supermercato con una busta della spesa in mano, insospettisce da subito il personale della vigilanza interna. Una volta arrivato in cassa, estrae dalla busta una bottiglia di vino, la paga e si dirige verso l’uscita. Intuendo potesse essere occultata nel sacchetto ulteriore merce,un addetto alla vigilanza chiede di mostrare scontrino e articoli acquistati. All’interno della busta vi erano diversi altri prodotti per un valore totale di oltre 70 euro. Allertato il 112 NUE dal responsabile del supermercato, il personale della Squadra Volante arresterà il cinquantatreenne per furto.

Il secondo episodio si svolge lunedì pomeriggio nel Carrefour di Corso Grosseto. Un addetto alla sorveglianza, libero dal servizio, nota una donna, cittadina italiana di 43 anni, rompere la confezione di un power-bank, disfarsi dell’involucro esterno e riporre l’articolo all’interno della sua borsa. Stessa cosa avviene pochi istanti dopo, appropriandosi di un altro prodotto di telefonia. Nel guadagnare l’uscita, la quarantatreenneabbandona le confezioni danneggiate lungo le diverse corsie. Allertati gli agenti della Polizia di Stato, la donna svelerà in seguito circa 85 euro di merce trafugata. La responsabile del fatto viene arrestata per tentato furto aggravato.

Patto per la Salute, Nursing Up: “Urgente incontro in Regione”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Il nuovo Patto per la Salute apre alle assunzioni e crea la preziosa figura dell’infermiere di famiglia

 

Delli Carri: “Urgente un confronto in assessorato per programmare le ricadute sulla sanità del Piemonte”

Con il nuovo Patto per la Salute firmato lo scorso 18 dicembre tra Stato e Regioni, si è giunti ad un accordo che avrà ricadute in diversi ambiti della vita lavorativa e professionale di coloro che operano nell’ambito della Sanità Basti pensare che è previsto un aumento ai tetti di spesa, per poter dare seguito a nuove assunzioni, del 5%, arrivando quindi al 10% della spesa contro il 5% di qualche tempo fa, anche arrivando ad un graduale aumento che potrà toccare il 15% sul lungo periodo.

Non solo, nel nuovo Patto per la Salute vengono specificati importantissimi principi come quello della necessaria valorizzazione delle professioni sanitarie, siano essi infermieri, Ostetriche o professionisti della riabilitazione, e si torna anche a parlare di sblocco del trattamento accessorio.

Sono temi fondamentali che è necessario discutere quanto prima in un tavolo di confronto con l’assessorato alla Sanità, per programmare in modo puntuale e proficuo le ricadute che tali decisioni avranno sul sistema sanitario Piemontese.

Per questo il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, domanda all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi di programmare quanto prima una convocazione dei rappresentanti degli infermieri, con i quali iniziare a tracciare un percorso costruttivo e appropriato, per dare seguito alle indicazioni del nuovo patto per la Salute, soprattutto per quel che riguarda le irrimandabili assunzioni, la gestione dei reparti che sono sempre più congestionati e in alcuni casi a rischio chiusura a causa delle razionalizzazioni imposte in questi anni dai direttori generali.

Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, spiega: “Il nuovo Patto per la Salute porta con sé diverse novità che vanno approfondite in modo adeguato con l’assessorato.

Vi sono importanti aperture ai tetti di spesa che permettono finalmente nuove assunzioni; c’è l’introduzione della figura dell’infermiere di famiglia che crea quel ruolo chiave nella sanità del domani in cui la preparazione dei nostri professionisti potrà essere messa a frutto per i pazienti, soprattutto nelle cronicità, al fianco dei medici di medicina generale. Un ruolo prezioso che permetterà agli utenti di sentirsi meno soli, avendo beneficio dalla grande preparazione degli infermieri.

Se, dunque, le tante sfaccettature introdotte dal nuovo patto della salute hanno fatto parlare lo stesso assessore Icardi di un ‘nuovo inizio per la sanità anche in Piemonte’, è imprescindibile che tale nuovo inizio abbia un percorso di condivisione chiaro, con tempi certi e appropriatezza di applicazione. Per fare ciò è evidente che il primo passo concreto è un confronto con chi rappresenta coloro che ogni giorno negli ospedali piemontesi si scontrano con le tante necessità da affrontare. Facciamo in modo che questa non sia un’occasione sprecata.

Chiediamo dunque, il più velocemente possibile, che l’assessorato ci convochi per creare un piano di applicazione regionale del Patto per la Salute, partendo da assunzioni e appropriatezza degli interventi, che possa davvero aprire un nuovo futuro per la nostra sanità”.

Intesa Sanpaolo e Sisal Group per la prossimità finanziaria

 La nuova Società offrirà servizi di proximity banking e di pagamento in oltre 50mila esercizi distribuiti sull’intero territorio nazionale

• Emilio Petrone, che ha fondato e sviluppato SisalPay, guiderà la nuova azienda
• I clienti Intesa Sanpaolo e Banca 5 vedranno più che raddoppiare il numero di esercizi
commerciali presso i quali poter disporre di prodotti e operazioni finanziarie di base, tra le
quali il prelievo contanti
Intesa Sanpaolo, attraverso Banca 5, e Sisal Group, attraverso SisalPay,
hanno costituito una NewCo che offrirà una gamma di servizi finanziari di prossimità – come prelievi e
bonifici – e di pagamento estremamente ampia, consentendo ai cittadini italiani di pagare e svolgere attività
finanziarie di base in modo semplice, veloce e sicuro. La nuova realtà servirà circa 20 milioni di clienti, sia
attraverso una capillare rete di oltre 50mila esercizi, presenti anche nei comuni e nelle frazioni più piccole
del nostro Paese, sia attraverso prodotti e servizi digitali particolarmente innovativi.
Il nuovo amministratore delegato Emilio Petrone, dopo aver fondato e sviluppato SisalPay, brand leader
nei servizi di pagamento, si focalizzerà sull’organizzazione e la crescita della nuova realtà. Il Consiglio di
Amministrazione ha inoltre nominato Paolo Fumagalli presidente della neonata società. Nel CdA entra a
far parte anche Fabio Gallia.
La NewCo, operativa da Gennaio 2020 e partecipata al 70% da Sisal Group e al 30% da Banca 5 (Intesa
Sanpaolo), rappresenterà il primo operatore italiano con modello di “proximity banking”, garantendo
grandi benefici ai consumatori ed alla rete degli esercizi interessati dall’accordo, tramite l’integrazione
dell’offerta di Banca 5 e SisalPay, i cui brand continueranno ad operare.
Emilio Petrone, amministratore delegato della NewCo ha dichiarato: “Grazie all’impegno e alla
determinazione di Sisal Group e Intesa Sanpaolo, oggi annunciamo la nascita del primo operatore italiano
di proximity banking. Attraverso un percorso di integrazione abbiamo creato l’offerta di servizi finanziari e
di pagamento più accessibile del nostro Paese, a beneficio di clienti, cittadini, imprese e Pubblica
Amministrazione. Si concretizzano così le strategie definite insieme al nostro azionista CVC Capital
Partners, volte a generare valore aggiunto per i nostri stakeholder”.
Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha commentato:
“L’accordo con SisalPay consentirà la nascita di un nuovo operatore leader nei servizi finanziari di
prossimità che, grazie agli oltre 50mila esercizi convenzionati in tutta Italia, consentirà ai 12 milioni di
clienti della divisione Banca dei Territori di poter disporre di prodotti e operazioni finanziarie di base in un
modo semplice e accessibile. Capillarità e complementarietà per noi di Intesa Sanpaolo significano
permettere ai nostri clienti e concittadini che vivono anche nei comuni e nelle frazioni più piccole e che oggi
sono rimaste senza una presenza bancaria diretta, di poter eseguire operazioni di base in modo semplice e
diretto, lasciando alle filiali in particolare l’importante compito della consulenza evoluta e dei servizi ad
alto valore aggiunto, come il risparmio, la protezione e il credito”.
Banca 5 è la banca di prossimità del Gruppo Intesa Sanpaolo, focalizzata sull’instant banking, che offre servizi di
incasso-pagamento, strumenti transazionali e prodotti bancari semplici per i cittadini, attraverso un’esperienza d’uso
unica che coniuga i punti fisici (oltre 17 mila tabaccherie convenzionate) con le piattaforme digitali della Banca.
Banca 5 è nata nel 2017 con l’obiettivo di sviluppare la “banca di prossimità” a supporto della strategia distributiva
del Gruppo Intesa Sanpaolo. In seguito al conferimento, Banca 5 continuerà a sviluppare prodotti e servizi in qualità
di open digital bank a supporto e beneficio della neonata rete distributiva e della sua clientela.
SisalPay è il brand che da oltre 10 anni semplifica la vita degli italiani, migliorando e rendendo più sicuri i
pagamenti di tutti i giorni. L’offerta di SisalPay, esclusivamente dedicata ai pagamenti, disponibile sia all’interno
di una capillare rete di punti vendita, sia online e da smartphone, rappresenta oggi un valore aggiunto per tutti i
consumatori che possono pagare utenze e tributi, ricaricare il cellulare e carte di credito prepagate comodamente e
in totale sicurezza. Oltre 15 milioni di clienti, più di 40.000 punti vendita, circa 200 milioni di transazioni all’anno,
500 servizi di pagamento e accordi con oltre 100 aziende partner: un modello che genera valore e migliora i livelli
di servizio ai cittadini. Lo conferma il fatto che SisalPay è oggi il canale preferito per i pagamenti verso la Pubblica
Amministrazione attraverso il sistema PagoPA.

A Bardonecchia i trenta grandi italiani di Quaglieni

Domenica 29 dicembre alle ore 17,30, al Palazzo delle Feste di Bardonecchia (piazza Valle Stretta 1), nella Sala Giolitti, Pier Franco Quaglieni presenterà’ la nuova edizione del suo libro “ Figure dell’Italia civile”, Golem Edizioni. Si tratta di più’ di 30 ritratti di personalità’ importanti della cultura e della politica italiana del Novecento da Einaudi a Giovanni Amendola, da Concetto Marchesi a Soleri, da Calamandrei a Chabod, da Burzio ad Adriano Olivetti, da Ernesto Rossi a Balbo di Vinadio. La parte più’ consistente del libro riguarda gli “amici e maestri”che l’autore ha conosciuto e frequentato: Jemolo, Bobbio, Galante Garrone, Montanelli, Valiani, Casalegno, Alda Croce, Primo Levi, Ciampi, Luraghi, Romeo, Spadolini, Pininfarina, Ronchey, Bettiza, Tortora, Pannella.Due capitoli molto densi concludono il libro, quelli dedicati a Soldati e Pannunzio. Quattordici figure sono piemontesi, tra cui il grande storico Franco Venturi. Il libro e’ il ritratto di una Italia lontana, spesso dimenticata, un mondo purtroppo ormai scomparso che vuole essere anche un omaggio a quell’Italia che contribuì’ a far rinascere il nostro Paese dalla guerra perduta dopo il 1945, ricostruendo le Istituzioni democratiche e creando il benessere della Nazione con lo stesso spirito costruttivo che portò’ alla Costituzione. Dalle macerie della seconda Repubblica si potrà’ ricostruire qualche cosa di positivo anche guardando alle “ Figure dell’Italia civile”. La volgarità’- afferma l’autore-ha raggiunto livelli inauditi che hanno fatto perdere il senso stesso del valore della cultura e del suo rapporto con la politica intesa come disinteressato impegno al servizio della società’. L’Italia civile e’ anche un insieme di valori di cui abbiamo più’ che mai bisogno nella “società’ liquida” in cui rischiamo di affogare. Essi sono l’alternativa al nostro spaventoso decadimento nel campo della cultura, della politica e del giornalismo .

“Io sto con papa Francesco”

Egregio Direttore,

                            nel giorno di Natale ho ascoltato con attenzione il discorso dell’Angelus di Papa Francesco.

Quello che sto per scrivere potrà stupire chi mi conosce, e sa quanto sia cresciuto lontano dal profumo delle candele, dalle sacrestie e dalle cotte,.

Quel discorso lo sottoscrivo in pieno dalla prima all’ultima parola.

Non sono un cattolico né praticante, né militante, né tantomeno un convertito fanatico dell’ultima ora.

Sono solo una persona che, dopo aver ricevuto dalla famiglia un’educazione cattolica equilibrata ed averne assorbito i valori, è da anni alla Ricerca, perché ritiene che la Fede, sia un qualcosa di grande ed estremamente serio e non un qualcosa che si trova in un pacchetto di patatine o è un qualcosa da ostentare, magari in contrasto con il proprio agire.

Le parole di Papa Bergoglio, argentino di origine piemontese e gesuita sono state per gli Ultimi, per coloro che soffrono per la guerra, la fame, le carestie, gli sconvolgimenti climatici, in tutte le parti del Pianeta.

Sono tutte cause di cui noi, Europei Occidentali, siamo consapevoli ma facciamo finta che non esistono, problemi che toccano solo ‘Gli Altri’.

Francesco non è un Papa comunista come qualcuno – dentro e fuori la Chiesa – sussurra, mormora, dice a mezza vota, ma per questa sua sensibilità occorre rifarsi alla sua origine. Nipoti di migranti (Piemontesi e, a questo proposito, non dimentichiamo che a Cordoba in Argentina c’è un lettorato di Lingua Piemontese all’Università che manca a Torino) il Papa viene da un Paese dove la ricchezza è di pochi, da un Continente dove la Fame è un problema con la F maiscuola., da uno Stato che venne colpito da una dittatura sanguinaria e bieca. E logico che questi retaggi gli siano rimasti anche a capo della Cristianità.

Il messaggio di Francesco, a mio umilissimo modo di vedere, è stato chiaro, si cerchino vie diplomatiche e socio-politiche per risolvere le crisi, si facciano silenziare le armi (e gli immensi interessi che ci sono dietro di queste), l’Europa riprenda il suo ruolo di faro della civiltà, nel rispetto delle altre culture, invece di perdersi nel nichilismo e nel materialismo.

Questo non vuole dire che la Chiesa debba intromettersi nelle politiche nazionali, ma come capo della Chiesa Cattolica, Romana ed Apostolica in un mondo multiculturale, multietnico, multireligioso, ha tutto il diritto di suggerire (non, ovviamente, di imporre) delle linee.

E quando dice che l’Uomo deve ripensare il suo rapporto con l’Ambiente, il Creato, la voce del Papa è la voce con cui tutte le persone dotate di buonsenso dovrebbero parlare, senza che una Greta costruita in laboratorio lo ricordi tutti i giorni sui media, attraversando l’Atlantico in barca (chi ha pagato ?) o a bordo di una vettura elettrica.

So che questa parole faranno rizzare i capelli a qualcuno. Aggiungo solo per i Cattolici più intransigenti, per coloro che rimpiangono Papa Ratzinger, che è stato proprio Benedetto XVI, con le sue dimissioni, gesto coraggioso e ben lontano dal ‘gran rifiuto fatto per viltade’ anzi,  a fare saltare un certo banco, e ha tuttoggi un ottimo rapporto con il Papa gesuita. E sempre gli stessi Signori di cui ho detto poc’anzi vorrei soltanto rivolgere una domanda, preventivamente: se si è Credenti, la linea della Chiesa non la detta il Papa ?

Se la risposta fosse negativa mi parrebbe che si potrebbe fare confusione tra la Chiesa Cattolica Romana Apostolica ed un vecchio congresso della Democrazia Cristiana, con tutto il rispetto per il ruolo che questo grande partito popolare ha avuto nella storia dell’Italia Repubblicana.

Ecco perché io, laico (non laicista, non di sinistra)alla ricerca della Fede in Cristo sto con Bergoglio

 

Massimo Iaretti