ilTorinese

I Granata vincono con Zaza e Ansaldi

Il Toro replica vincendo ai “critici” che prima della partita con la Fiorentina davanti allo storico  Filadelfia,  avevano affisso striscioni contro  Mazzarri.

Poi la terza vittoria nelle ultime quattro partite, fino a piazzarsi solo ad punto dal settimo posto del Napoli. Il 2-1 è stato determinato  dai gol di Zaza nel primo tempo e di Ansaldi nella ripresa. Le  tante assenze ( Belotti, Iago Falque, Lukic e Lyanco) oltre alla contusione di De Silvestri, non hanno impedito ai Granata di sconfiggere i viola.

Molinette, Città della Salute, Parco della Salute…

PAROLE ROSSE   di Roberto Placido

Era il, ormai lontano, 2003 e gli allora Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo ed il Sindaco della Città di Torino, Sergio Chiamparino, concordarono di realizzare le “nuove” Molinette. Fu individuata l’area dell’ex Fiat Avio nel frattempo passata, non senza strascichi giudiziari e l’immancabile lievitazione dei costi, all’immobiliarista Luigi Zunino. Si era in piena euforia o come la definì qualcuno, anni dopo, “sbornia” olimpica e si dava la realizzazione come imminente o comunque a breve.

Nel 2005 le elezioni regionali le vinse il centrosinistra ed il nuovo Presidente della Regione lanciò il famoso ….”contrordine compagni”. Così basta area Fiat Avio, dove langue l’altra grande, sfortunata e pluri indagata, opera regionale e cioè il grattacielo progettato dal famoso architetto Massimiliano Fuksas che non si sa quando mai sarà pronto. Doveva inaugurarlo la Bresso, non ci riuscì Chiamparino e chissà quando Cirio. Quindi la nuova Presidente indica l’area del” Campo Volo” sull’asse opposto all’esistente ed a quanto proposto fin ad allora. Ricordo ancora una riunione serale con Presidente, assessori regionali, consiglieri di centrosinistra e Sindaco proprio a Collegno. Nell’anno del Signore 2010 le elezioni le vinse il centrodestra con Roberto Cota e quindi nuovo cambio di area. No al Campo Volo ma rivisitazione delle Molinette con la costruzione di un nuovo edificio, in Corso Spezia, dove allora c’era il campo di calcio della famosa squadra giovanile del Bacigalupo ed ora un Parcheggio. Si arriva al 2014, altre elezioni, con un anno di anticipo, per le note vicende di “rimborsopoli” e le famose “mutande verdi”.

Alla guida della Regione Piemonte arriva, in una perfetta regola dell’alternanza, il centrosinistra con Chiamparino Presidente e si ritorna in una sorta di fatica di Sisifo, lì da dove si era partiti e cioè all’ex Fiat Avio. Prima di affrontare, sommariamente, il progetto attuale ricordo una proposta suggestiva sostenuta da tre famosi architetti torinesi e cioè l’utilizzo dell’area ex MOI (mercato ortofrutticolo) e dogane. Veniamo così, finalmente, all’area ex Fiat Avio ritenuta da molti non adatta a realizzarvi una struttura ospedaliera perché pesantemente inquinata con necessità di scendere di due metri dal livello zero ed alcuni dicono che serva scendere addirittura di sette metri. Area considerata troppo piccola per tutto quello che dovrebbe contenere. I problemi della divisione Sant’Anna-Regina Margherita sono determinati proprio da questo. L’area infatti è poco più grande di quella dell’ospedale torinese Giovanni Bosco, meno della metà del nuovo Careggi di Firenze e dell’Ospedale di Bergamo. Per di più scollegato dall’attuale area degli ospedali. Si rischia non di semplificare ma di arrivare ad avere sei ospedali più il Sant’Anna- Regina Margherita ed Oftalmico che nonostante promesse ed impegni è sempre lì.

Le scelte della giunta Chiamparino hanno portato a questa situazione. Il suo rinchiudersi e rifiutare un vero confronto e gli eventuali contributi e proposte di modifiche, prima di giustamente decidere, con tutte le realtà professionali dei medici, infermieri e professionisti non ha aiutato. Il progetto è stato definito da uno dei più stimati dirigenti sanitari torinesi, storicamente di sinistra, “oscurantista, nato con uno sguardo rivolto al passato e non al futuro e che non ha eguali in nessun nuovo e grande ospedale italiano sia pubblico che privato. Il tutto con un costo finanziario dell’opera, con l’intervento dei privati, sull’ordine del 7,5% quando il costo del denaro con CDP (Cassa Depositi e Prestiti) costa 0-0,5% sollevando, naturalmente più di qualche perplessità se non altro. La sanità pubblica piemontese continua a resistere, con punte di eccellenza, sempre con maggiori difficoltà e non so ancora per quanto, soprattutto grazie all’impegno di quanti in essa ci lavorano. In queste condizioni rischiamo di assistere alla lievitazione dei costi, del numero degli ospedali e dell’ennesima occasione persa, di divisioni sbagliate e pericolose tra ostetricia, neonatologia e materno-infantile come vorrebbe fare la nuova giunta di centro destra e che ha generato la mobilitazione di molte donne culminata con il ”Flash Mob” in Piazza Castello di ieri, sabato 7 dicembre.

Intanto l’unica novità che esiste, dopo l’accorpamento tra le Molinette ed il CTO (ospedale ortopedico-traumatologico), avvenuto qualche anno fa, sono le lenzuola fatte con la stampigliatura “Città della Salute” e non più Ospedale Molinette o San Giovanni Battista e della Città di Torino. Come si dice….. chi si accontenta, gode.

Prima sconfitta della Juve in campionato

Al peggio non c’è mai fine, dicono.
E la Juve di questo periodo lo sta dimostrando: dopo il pessimo pari con il Sassuolo in casa, con conseguente sorpasso dell’Inter in classifica, ieri sera a Roma è arrivata la prima (brutta) sconfitta, con allungo dei nerazzurri (che pure avevano pareggiato).
La Lazio ha fatto una gran bella gara, anche se nel primo tempo le cose migliori le ha fatte vedere Madama, che era passata in vantaggio al 25’ con rete su azione di Ronaldo; il goal del portoghese aveva fatto ben sperare, soprattutto per come è maturato, ovvero grazie ad una bella azione corale della premiata ditta Dybala-CR7-Bentancur.
Poi però proprio Bentancur deve abbandonare il campo, entra Emre Can ma la partita cambia in peggio per la Juve, tanto che la Lazio riesce a pareggiare ancora nel finale del primo tempo, con Luiz Felipe che approfitta di un’incertezza di Bonucci e Sandro.
Il secondo tempo vede gli uomini di Inzaghi più agguerriti, mentre la Juve cerca di contenerli facendo pressing alto, per non dar troppo spazio agli avversari; ma al 23’ st il fattaccio: Lazzari parte in contropiede, Cuadrado nervosissimo lo atterra e l’arbitro, dopo aver consultato il VAR, decide di estrarre il cartellino rosso, Juve in dieci.
Si sottolinea il periodo di flessione di Cuadrado, non sta facendo bene e tutta la squadra ne risente molto. Peccato, perché a destra era diventato una certezza, speriamo sia solo un momento no.
Entra Danilo per Bernardeschi ( ancora Bernardeschi dal primo minuto, perché?)ma i padroni di casa spingono e una Juve in inferiorità numerica non riesce ad evitare il secondo goal al 29’st, stavolta ci pensa Milinkovic-Savic.
Ci sarà ancora tempo per un rigore in favore della Lazio, ormai lanciata dal vantaggio, ma Szczesny dice no ad Immobile e gli para il rigore; nulla potrà fare tuttavia, il portiere bianconero, sul tiro di Caiceido che in contropiede lo infila al 50’st e chiude il match.
Impressioni a caldo: Sarri si sta rendendo conto che gli mancano gli uomini per fare il suo gioco? Qui urgono alternative valide: non è credibile per una squadra come la Juventus insistere con Bernardeschi dietro le punte, non è il suo ruolo e si vede. Quindi perché accanirsi così? Per carità, farà anche tanto lavoro sporco, ma siamo sicuri che sia questo l’effetto che il Mister vuole?
E poi: Can non ha più stimoli, è insofferente e lontano anni luce dal giocatore che lo scorso anno aveva  dato alla squadra forza e personalità, specie in Champions. Su Cuadrado si è già detto.
Per favore, si corra ai ripari. Altrimenti non si va da nessuna parte. E intanto Conte ringrazia.
Ovunqueecomunque#finoallafine#
Rugiada Gambaudo

Donna anziana uccide a martellate la figlia disabile

Tragedia  a Orbassano, dove una donna di 44 anni è stata uccisa con alcuni colpi di martello alla testa. La vittima, disabile, è stata uccida dalla madre di 85 anni. Testimone  il marito, il padre della vittima, 87enne, che ha chiamato i carabinieri: “mia moglie ha ucciso mia figlia”.

Adusbef e Moderati: “Gli incroci monitorati dai T-Red siano dotati di timer”

Riceviamo e pubblichiamo
“Anche l’Associazione dei Consumatori chiede alla Sindaca Appendino di introdurre un conto alla rovescia per misurare la durata della luce gialla.  Mi associo a questa richiesta, da me già formulata lo scorso lunedì in Consiglio Comunale”
La richiesta di introdurre timer con il conto alla rovescia, da me rivolta direttamente alla Giunta lo scorso lunedì in Sala Rossa, arriva anche da Adusbef. La richiesta è rivolta dall’Associazione dei Consumatori direttamente alla Sindaca Appendino: l’introduzione di simili dispositivi per il countdown eviterebbero disagi legati alla durata della luce gialla soprattutto nelle arterie a più veloce percorrenza e a più elevato rischio di tamponamenti. Condivido anche l’invito, espresso da Adusbef sia a livello nazionale sia locale, di procedere alla verifica di quell’anomalia che vede non consentita per diversi chilometri la svolta a destra su alcuni nostri corsi cittadini. Senza regole chiare e in assenza di una totale trasparenza nei confronti degli automobilisti mi risulta impossibile credere che i rilevatori delle infrazioni semaforiche siano stati introdotti da questa Giunta per intenti diversi dalla mera necessità di fare cassa.Non solo mi associo alle domande e alle proposte di Adusbef, ma me ne farò portavoce in occasione della prossima Commissione di approfondimento della mia interpellanza sul tema.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Il senso materno delle orche

Dalla Liguria, in collaborazione con IL GENOVESE
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Da alcuni giorni un branco di orche staziona dinanzi al bacino portuale di Genova Pra, sotto il continuo monitoraggio della Capitaneria di Porto di Genova. Sono impegnate quattro motovedette e un elicottero del Nucleo aereo di Sarzana che ha potuto filmare dall’alto l’attività della famiglia. Ciò ha consentito di cogliere un comportamento toccante: una femmina, ormai da giorni, trascina con sé e porta in superficie il corpo senza vita del suo piccolo nel tentativo di consentirgli di respirare. E proprio vero che il senso materno, negli umani come negli animali, è sempre fortissimo. Il comportamento dei cetacei è oggetto di un ulteriore monitoraggio specifico mediante un ‘idrofono’, speciale tipo di microfono che consente di registrare i suoni da loro emessi, restituendo dei dati che saranno poi valutati ed elaborati dagli esperti. Le vigilanza resta alta, sia da parte della guardia costiera, sia da parte dell’Istituto Thetys e Acquario di Genova, mentre rimane in vigore il divieto del comandante del Porto di Genova che interdice navigazione, sosta, attività subacquea, nella ‘zona di precauzione’ prospiciente l’ingresso al bacino portuale di Prà.
Massimo Iaretti

La Sanguigna di Leonardo di nuovo esposta

Dal  prossimo 10 dicembre sarà possibile ammirare nuovamente l’Autoritratto di Leonardo da Vinci, la celebre “sanguigna” ospitata a Torino. Si potrà vedere nell’ambito della rassegna “Leonardo. Disegnare il futuro”,  fino all’8 marzo,  nelle sale della  Biblioteca Reale nella mostra “Il tempo di Leonardo. 1452 – 1519”, a cura dei Musei Reali, in chiusura dell’anno dedicato al 500° anniversario della morte del genio toscano.

No tav, alla marcia i sindaci in prima fila

Ieri sera, un centinaio di manifestanti No Tav si sono diretti in prossimità del cancello sito sul sentiero Gallo Romano che da Giaglione conduce al cantiere. Giunti al cancello circa 30 persone, alcune delle quali travisate, hanno lanciato sassi e oltre 40 bombe carta in direzione delle forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni. 

Gli agenti della Digos della Questura di Torino hanno individuato e identificato 24 militanti del movimento “No Tav” che verranno denunciati per inottemperanza all'ordinanza prefettizia che ha istituito una zona rossa intorno al cantiere di Chiomonte. Tra questi, dieci verranno inoltre denunciati per non aver rispettato le prescrizioni del foglio di via obbligatorio disposto dal Questore della Provincia di Torino e per aver appiccato l'incendio al cancello. 

Nessuno è rimasto ferito.

IL CORTEO

Il manifestanti No Tav hanno sfilato  in Valle di Susa, per  l'anniversario dell'8 dicembre del 2005 quando si svolsero scontri con le forze dell'ordine per liberare i terreni espropriati per il progetto, che venne modificato, della linea ad  alta velocità Torino-Lione. Il serpentone di persone è partito da Susa e ha raggiunto  Venaus, teatro dei disordini di 14 anni fa.
    In prima fila al corteo diversi  sindaci della Valle di Susa schierati contro la Tav, tutti con la fascia tricolore. Non ci sono stati incidenti 

Le vignette di Mellana

Questa settimana una vignetta è dedicata ai piemontesi che hanno potuto apprezzare il raffinato umorismo del loro assessore regionale alla Sanità.
A proposito del mangiare, e bere credo, italiano faccio presente a chi di dovere  che il Moijto per essere tale, tra gli altri ingredienti vuole lo zucchero di canna,  la cui melassa serve a fare il rum cubano e l’angostura che viene prodotta nei Caraibi a Trinidad e Tobago.
Claudio Mellana

Inferno di Dante, la corsa più difficile fa tappa in Piemonte

Si corre oltre ogni ostacolo tra neve, acqua e fango

 

Iscrizioni aperte su infernorun.it

Inferno Snow – sabato 18 gennaio – Prato Nevoso, Cuneo 

Inferno Water – sabato 9 maggio – Idroscalo di Milano 

Inferno Mud – sabato 3 e domenica 4 ottobre – Figline Valdarno, Firenze

 

 

Vere e proprie bolge in partenza sulla start line, diaboliche prove da superare per “uscire a riveder le stelle” dai nomi di ispirazione dantesca, come Lucifero, Caronte e Cerbero, e tre elementi protagonisti delle altrettante tappe in programma nel 2020, tra neve, acqua e fango. Da sabato 18 gennaio riaprono le porte dell’Inferno più adrenalinico e divertente d’Italia, non una semplice corsa ma una sfida con se stessi grazie alla quale affrontare col sorriso i propri limiti, riscoprendo determinazione ed energia.

 

Per superare i diabolici ostacoli naturali e artificiali presenti sui tracciati di Inferno, caratterizzati da vari dislivelli e distanze, serviranno forza, velocità, agilità e resistenza. Ma il segreto per raggiungere il traguardo sarà soprattutto il sostegno reciproco che i partecipanti open potranno darsi lungo il percorso nello scavalcare muri, risalire corde, attraversare funi in equilibrio o strutture in sospensione appesi a pioli ed anelli, insieme a una forte motivazione. Come quella di molte donne, spinte dal desiderio di rimettersi in gioco dopo un periodo difficile e dimostrare di potercela fare, ma anche di uomini, alla ricerca di esperienze emozionanti per uscire dalla propria comfort zone, e sempre più spesso anche di famiglie, che scelgono di condividere questa nuova passione sportiva outdoor.

 

I sempre più numerosi atleti competitivi, invece, dovranno attenersi al regolamento della Federazione Italiana OCR, organizzatrice del Campionato Italiano, in base al quale non sarà loro consentito dare o ricevere aiuto con un massimo di tre possibilità di fallimento degli ostacoli. Nel complesso un movimento sportivo in continua crescita: in tutte le obstacle race italiane sono stati circa 50mila gli appassionati coinvolti solo nel 2019.

 

INFERNO SNOW

Il circuito partirà sabato 18 gennaio con Inferno Snow dalle innevate Alpi Marittime del Piemonte, più precisamente dall’incantevole stazione sciistica Prato Nevoso Ski in provincia di Cuneo. A 1500 m slm gli indiavolati dovranno affrontare in corsa ben 7 km con 200 m di dislivello complessivo e circa 20 ostacoli, a cominciare dalla partenza in salita dalla conca. Ad attenderli vari muri di neve e una rampa di ghiaccio da risalire, ma anche tratti di manto bianco in cui strisciare, pesi da trasportare o trascinare.

 

INFERNO WATER

Sabato 9 maggio l’Idroscalo di Milano sarà lo scenario che accoglierà Inferno Water con la partnership di Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Nell’anello di 8 km che attraverserà il tempio dello sport outdoor 25 immancabili ostacoli separeranno gli atleti dalla finish line, da affrontare anche in acqua insieme a brevi tratti a nuoto e un tuffo mozzafiato di 3 metri dal ponte. L’appuntamento coinvolgerà anche i piccoli mudder dai 4 ai 12 anni con Inferno Kids, che sostiene con il proprio ricavato progetti di solidarietà rivolti all’infanzia e ai giovani.

 

INFERNO MUD

Sabato 3 e domenica 4 ottobre si celebrerà in Toscana, a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, il gran finale di stagione con Inferno Mud. Tra i vigneti e le colline del Chianti, il Norcenni Girasole Village ospiterà la tradizionale edizione fangosa su 12 km con oltre 30 ostacoli. Domenica 4 ottobre si terranno Inferno Kids e la Short Course di 5 km e 20 ostacoli.

 

LE QUALIFICHE PER GLI ATLETI PRO

Tutte le competizioni sono aperte dai 16 anni di età, mentre le edizioni Snow e Mud 5 km dai 13 anni. Inferno Snow sarà la gara di apertura del Campionato Regionale della FIOCR e qualificante ai Campionati Europei OCR, che si svolgeranno in Val di Fiemme dall’11 al 14 giugno. Inferno Water e Mud 12 km sono invece tappe del Campionato Italiano OCR, attraverso cui i migliori obstacle runner potranno conquistare l’accesso a Europei e Mondiali. Proprio nell’appuntamento fiorentino verranno incoronati i campioni nazionali, assoluti ed age group, della stagione.