ilTorinese

La Madonna di Alzano sale al 36° piano del grattacielo Intesa SanPaolo

Un importante prestito dall’Accademia Carrara di Bergamo che solo in rare occasioni ha lasciato la propria sede

 

Dal 20 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 una nuova occasione per accedere in cima al grattacielo

Al 36esimo piano del suo grattacielo di Torino, Intesa Sanpaolo espone, da oggi al 6 gennaio 2020, un capolavoro assoluto di Giovanni Bellini, tra i più celebri artisti del Rinascimento: la Madonna con il Bambino, noto come Madonna di Alzano, dell’Accademia Carrara di Bergamo (1487 circa). L’Ospite illustre di questa nuova edizione è un dipinto che, per la straordinaria qualità, solo in rare occasioni ha lasciato la propria sede. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.grattacielointesasanpaolo.com/news

La presenza a Torino del dipinto è in stretta relazione con la contemporanea mostra torinese dedicata ad Andrea Mantegna e ripercorre i legami familiari e artistici tra i due maestri, che erano cognati e amici. La mostra a Palazzo Madama (fino al 4 maggio), co-organizzata e promossa da Intesa Sanpaolo, vanta importanti prestiti provenienti anche dall’Accademia Carrara, tra cui la Resurrezione di Cristo, protagonista della straordinaria attribuzione del 2018, opera da secoli creduta una copia e ora restituita al maestro Mantegna.

L’esposizione dell’Ospite illustre nel periodo delle festività natalizie è diventato un appuntamento fisso e molto atteso dai visitatori che conferma il grattacielo come luogo aperto e inclusivo, centro propulsore di iniziative per la città. Il protagonista, la Madonna di Alzano capolavoro di Giovanni Bellini, dialoga con la mostra di Andrea Mantegna recentemente inaugurata a Palazzo Madama di cui siamo co-organizzatori. Intesa Sanpaolo riesce così a proporre alla città un’offerta culturale lineare e coerente”, commenta Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo.

“L’Accademia Carrara ha accolto con grande piacere l’invito di Intesa Sanpaolo a essere protagonista di questa nuova edizione dell’Ospite Illustre a Torino. Siamo felici di portare non solo uno dei nostri capolavori, la Madonna di Alzano di Giovanni Bellini, ma anche un brano della nostra secolare storia, scandita dalla generosità dei molti donatori che hanno reso il museo bergamasco memoria e simbolo del collezionismo italiano. In particolare il dipinto di Bellini è entrato nella collezione grazie a Giovanni Morelli, conoscitore di profilo europeo del XX secolo. L’opera ben rappresenta la grandezza del maestro veneziano, nella perfezione pittorica così come nell’intensità dei sentimenti, tanto da essere definita, da Bernard Berenson “uno dei più bei dipinti d’Italia” dichiara Maria Cristina Rodeschini, direttore di Accademia Carrara.

Il dipinto risale al 1487 circa, negli anni centrali della produzione di Bellini quando il pittore impiega una pittura morbida e trasparente, fatta negli incarnati di velature leggerissime stese con piccoli tocchi liquidi. Tra le varie versioni del tema, questa immagine della Madonna con il Bambino ha un tono limpido e sereno, accresciuto dagli effetti di luce e dal nitido paesaggio sullo sfondo. Dallo sguardo intenso e dolce della Vergine è assente quel velo di malinconica tristezza presente in altri dipinti di analogo soggetto.

Quella con la Madonna di Alzano di Bellini è la dodicesima edizione de L’Ospite illustre, la rassegna curata e promossa da Intesa Sanpaolo che propone un’opera di rilievo in prestito temporaneo da prestigiosi musei italiani e stranieri ospitata nelle sedi espositive della Banca, le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli e Vicenza, e il grattacielo di Torino, diventato spazio museale di Intesa Sanpaolo.

Il catalogo dell’esposizione è edito da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira con testi di Caroline Campbell e Giovanni Valagussa.

 

Nelle foto: Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo; Michele Coppola, Executive Director Direzione Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo; Maria Cristina Rodeschini, Direttore Accademia Carrara Bergamo, Caroline Campbell, National Gallery Londra e Chiara Appendino, Sindaca di Torino.

Il Consiglio Regionale approva l’autonomia differenziata

Con 36 voti favorevoli, l’astensione di Luv e la non partecipazione al voto del M5s, il Consiglio regionale ha approvato ieri la deliberazione sull’autonomia differenziata, il documento sulla cui base il presidente della Giunta regionale potrà sedere al tavolo di confronto con il governo per l’attribuzione alla regione di nuove competenze

“Sono fiero del risultato raggiunto”, il primo commento del presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, “ l’autonomia differenziata rappresenta un traguardo storico per il Piemonte. Ringrazio tutta l’assemblea legislativa per il lavoro svolto e le minoranze per il senso di responsabilità dimostrato. La nostra regione si appresta ad affrontare una sfida di maturità e serietà, anche se il percorso non sarà semplice, ma sono certo che servirà a garantire migliori condizioni di efficienza e benessere per tutti i piemontesi”.

“E’ un momento da assaporare, senza trionfalismi, ma consapevoli di aver fatto un passo importante nel processo di valorizzazione della nostra regione”, ha commentato in Aula il presidente della Giunta regionale Alberto Cirio,” sono soddisfatto che si sia giunti all’approvazione attraverso un voto che va al di là della maggioranza. Chiediamo al governo di darci più responsabilità per migliorare il nostro Piemonte, perché nell’autonomia differenziata c’è la possibilità di dare risposte migliori a tutti i cittadini”.

Per Alberto Preioni (Lega) “Oggi è un giorno importante per il Piemonte. Grazie alla Lega e alla sua forte connotazione autonomistica, il disegno per dare più competenze al Piemonte fa un importante passo avanti.  Nel lavoro svolto in Commissione, nel gruppo di lavoro e nell’Aula, è emerso come ci sia una effettiva necessità di trasferimento di funzioni sul nostro territorio per avvicinarle ai cittadini. Il forte consenso raccolto darà più forza al presidente nella trattativa con il governo”.

Domenico Ravetti (Pd) ha ricordato che il suo partito ha messo “ancora una volta al centro il destino del nostro Piemonte. Abbiamo proposto un percorso utile e modificato il testo iniziale con i nostri emendamenti, tanto che non vi siete discostati troppo dal documento Chiamparino. Il risultato raggiunto sulla scuola, con l’esclusione del reclutamento del personale tra le competenze regionali, su cui ci eravamo espressi in modo contrario, ci ha permesso di votare favorevolmente al provvedimento”.

Sul reclutamento del personale scolastico a livello regionale aveva espresso perplessità  anche Maurizio Marrone (Fdi): “C’è per noi un orgoglio particolare. Avevamo espresso il nostro sostegno, ma anche evidenziato alcune criticità del documento, come l’aspetto del reclutamento che avrebbe potuto essere interpretato  come conflittuale tra nord e sud. L’emendamento Fdi, Lega e Pd cancella qualsiasi equivoco sul provvedimento, inserendo le competenze regionali in una cornice di accordi maturati in conferenza stato-regioni,  mantenendo le competenze dell’ufficio scolastico regionale”.

Francesca Frediani ( M5s) ha motivato la non partecipazione al voto del suo gruppo: “Non siamo contro l’autonomia, lo abbiamo dimostrato durante i lavori con le nostre proposte, alcune delle quali sono state accolte e siamo soddisfatti. Purtroppo sulla maggioranza dei temi affrontati non ci avete convinto, a partire dalla scuola, e non solo per il reclutamento regionale del personale. Non possiamo condividere la visione del sistema formativo che emerge dal documento”.

Carlo Riva Vercellotti (Fi), presidente della prima Commissione, ha espresso la soddisfazione del suo gruppo per l’approvazione: “Si tratta di uno dei migliori documenti in Italia sull’autonomismo differenziato, rappresenta un’occasione importante per migliorare i servizi resi sul territorio. E’ bene che alcune funzioni si spostino dallo stato alle regioni, anche perché così ricadono  vicino ai cittadini. Migliorare in generale lo sviluppo del paese è la sfida che abbiamo di fronte, l’autonomia differenziata può aiutare a vincerla”.

Per Marco Grimaldi (Luv) “l’autonomia differenziata è utile se serve a garantire servizi migliori per la collettività, non ad accentuare le divisioni tra le regioni. Per questo mi astengo su una proposta che sembra più la rincorsa verso altri modelli che non ci appartengono, e in cui mancano i due temi davvero necessari: la crisi ambientale e climatica e la crisi del lavoro. Sono contento che almeno sulla scuola si sia fatto un passo indietro”.

La delibera approvata chiede di trasferire competenze dallo stato alla Regione Piemonte sulle seguenti materie: governo del territorio, beni paesaggistici e culturali; protezione civile e infrastrutture; tutela del lavoro, istruzione tecnica e professionale, istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria; tutela della salute; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;  ambiente; rapporti internazionali e con l’Unione europea; commercio con l’estero; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; organizzazione della giustizia di pace; protezione della fauna e dell’esercizio dell’attività venatoria; ordinamento sportivo; produzione, trasporto e distribuzione dell’energia; alimentazione; politiche di sviluppo e promozione delle aree montane.

 

PR – Ufficio stampa del Consiglio regionale

 

A Quaglieni il premio “Europa della Libertà”

In occasione della sua visita a Berlino

Il Premio gli è stato conferito con la seguente motivazione: “Pier Franco Quaglieni, docente, scrittore, giornalista ha testimoniato, con forte coerenza e inesausta passione civile, il suo impegno europeista, a partire da quando, negli Anni Settanta, fu vicepresidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo. Nella sua opera si ritrovano i valori di un’Europa libera e colta,intesa come antidoto a guerre, intolleranze e dittature. In lui si ritrova costantemente un’idea di Europa fondata sui grandi valori che sono alla base della civiltà occidentale di cui Quaglieni è stato e continua ad essere un fermo e coraggioso difensore.

Come straordinario organizzatore di libera cultura, alla guida del Centro Pannunzio, ha rivelato una visione intellettuale non provinciale, di respiro davvero internazionale.” Il prof. Quaglieni che era stato a rendere omaggio al monumento alle vittime ebree del nazismo e alle vittime del Muro di Berlino, ha ringraziato, riconfermando il suo “più fermo impegno contro ogni pericolo autoritario che possa minare la democrazia liberale e parlamentare ,che resta il cardine dell’Europa civile” ed ha ricordato come alcuni decenni fa ricevette il Premio del Presidente del Parlamento Europeo, quando Berlino era ancora tristemente divisa dal Muro.

Sant’Anna: arrivato al nuovo reparto maternità il cardio-tocografo

Lo strumento è utile per gravidanze multiple

La Prof.ssa Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna, commenta l’arrivo del cardiotocografo gemellare: “E’ stato acquisito con il ricavato della corsa camminata che la Fondazione ha organizzato il 13 di ottobre scorso, al reparto maternità dell’Ospedale Sant’Anna. Grazie alla seconda edizione della corsa al Parco del Valentino di Torino dai soci aderenti alla missione del nostro Ente, diventa realtà l’acquisizione di un ulteriore strumento diagnostico di nuova generazione al reparto maternità dell’ospedale Sant’Anna: un cardio-tografo per gravidanze multiple, acquistato attraverso Biotron srl, completo di monitor a colori, stampante integrata, due sonde ultrasuoni per il rilevamento del battito cardiaco fetale, una sonda toco, con analisi oggettiva compiuterizzata, redman con casistica aggiornata”.
(Foto Beppe Sacchetto)

Moncalieri, il castello apre il 21 e 22 dicembre

A due passi da Torino, un’occasione da non perdere

 

APERTURA STRAORDINARIA PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Il 21 e il 22 dicembre il Castello di Moncalieri aprirà le porte al pubblico con visite guidate gratuite alla scoperta delle sale private dei principini e dei luoghi di ricevimento del sovrano: la Corte Interna, la Cavallerizza, le Foresterie Reali (già Appartamento Nuovo di Sua Maestà) e gli uffici del Comando dell’Arma dei Carabinieri.

La Residenza Reale, Patrimonio Unesco e sede del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte, costruita nel VXII secolo sui resti di una struttura medioevale, le cui torri cilindriche sono ancora conservate, è stata protagonista di diverse vicissitudini storiche.

Rivolto verso il Po, caratterizzato da una vista spettacolare, luogo di svago e di delitiae della corte vide i suoi primi interventi di ampliamento nel 1612 con Carlo Emanuele I e successivamentegrazie a Vittorio Amedeo I ed alla Madama Reale, Maria Cristina di Francia. La configurazione attuale si deve però agli architetti Andrea Costaguta, Carlo Morello ma soprattutto ad Amedeo di Castellamonte che realizzò l’attuale schema alla francese, a pavillon, con il corpo principale affacciato sulla pianura e le due gallerie laterali allungate verso la collina retrostante. Esempio di estetica e armonia architettonica, il maniero fu la residenza preferita di Vittorio Amedeo II, ma gli interventi più complessi e l’inserimento di nuovi ambienti come la Cappella Reale furono realizzati successivamente grazie al primo architetto regio Francesco Martinez su richiesta di Vittorio Amedeo III. Passato il periodo francese, il castello ritorna di proprietà dei Savoia eVittorio Emanuele I, nel 1817, intraprende le nuove operazioni di restauro: si realizzano lo Scalone in marmo di Carrara, la Cavallerizza, collocata nella parte finale del cortile principale, e lo Scalone d’Onore, realizzato da Carlo Rondoni, che costituisce una importante testimonianza degli interventi fatti in quel periodonell’ambito delle Residenze Sabaude.

L’appartamento sito a piano terra, nell’ala sud-ovest del corpo centrale del castello, abitato fino al 1926 dalla principessa Maria Letizia di Savoia Bonaparte, è ancora dotato dell’ascensore dell’epoca, con cabina originale risalente al 1906, e conserva meravigliosi soffitti decorati in stile ‘700, camini e sovrapporte dello stesso periodo. I principali ambienti di questo alloggio sono la Sala da Pranzo, la Sala dei Ricevimenti, la Camera da Letto della Principessa e il Gabinetto Cinese.

Nell’ala sud-ovest, danneggiata nell’incendio del 2008, dopo una articolata opera di rivalorizzazione, si conservano la Cappella privata, la Sala del Convegno con boiserie, stucchi, specchi e soffitti in stile neo-barocco, il Salotto  della Regina ricco di ornamenti come i medaglioni di porcellana e le tappezzerie in seta, mentre sul versante opposto si trovano il Guardaroba e la Sala da Pranzo ricchissima di decorazioni a tempera sui soffitti e pareti rivestite in stoffa. Altri ambienti, nell’area interna al perimetro del torrione, hanno subito purtroppo deterioramenti molto seri e non è stato possibile restaurarli. Un sistema di pannelli trasparenti e di illuminazione ciclicamente modulataconsente di leggere, in maniera alternata, l’esistente e il preesistente ovvero gli ambienti originali e quelli attuali danneggiati dall’incendio.

La visita del 21 e il 22 dicembre è una occasione importante e imperdibile per visitare uno dei vanti del nostro territorio, una ricchezza fatta di arte, architettura, intrecci familiari e nobiliari che hanno fatto la storia del nostro paese.

 

Maria La Barbera

Castello di Moncalieri – Piazza Baden Baden, 4

Per informazioni: amicicastellomoncalieri@gmail.com
(servizio informativo attivo fino alle 19:00 di venerdì 20 dicembre)

Visite guidate 10:00-17:00 – 30 visitatori ogni ora, non si effettuano prenotazioni, accesso garantito fino ad esaurimento posti.

Lavoro nero in call center e catering, operazione dei Carabinieri

Continuano i controlli dei Carabinieri a tutela dei lavoratori con azioni di prevenzione e contrasto allo sfruttamento del lavoro nero e alla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

L’operazione che si è svolta nei giorni scorsi, finalizzata al contrasto dello sfruttamento della manodopera irregolare, ha visto impegnati i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino in servizi mirati nel settore dei “call-center” e “catering”, coadiuvati da personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Il controllo è scaturito dalla considerazione che i settori imprenditoriali in argomento, in ragione della loro tipicità, appaiono spesso caratterizzati dal lavoro precario.
Infatti in tali settori si riscontra sovente l’utilizzo di manodopera su base giornaliera ad utilizzo saltuario e spesso reclutata nelle c.d. “fasce deboli” ovvero tra i giovani in attesa di occupazione. Nel corso dell’attività sono state sottoposte a controllo diverse attività imprenditoriali operanti nel territorio torinese, di cui due risultate in totale violazione delle norme che regolano il lavoro e che tutelano la salute e la sicurezza negli ambienti lavorativi. In particolare, in un call-center di Orbassano è stata riscontrata la presenza 23 lavoratori in nero sui 27 presenti in azienda, privi di qualsivoglia contratto di assunzione e senza alcuna cautela previdenziale ed assistenziale. Analogamente nel corso di un evento aziendale svoltosi a Torino è emerso che la società di fornitura del catering impiegava ben 12 lavoratori in nero sui 15 presenti in sala. In entrambi i casi è stato disposto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per il superamento della percentuale del 20% del personale non in regola.
In merito, sono state contestate sanzioni amministrative per oltre € 70mila, recuperi contributivi per circa € 116mila e si è proceduto alle diffide nei confronti delle aziende interessate finalizzate alla regolarizzazione dei lavoratori impiegati “in nero”.

Voto di scambio e legami con la ‘Ndrangheta, otto arresti. In carcere l’assessore Rosso

Dalle prime luci dell’alba di oggi, militari appartenenti al Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere

 

Tra queste l’assessore regionale Roberto Rosso, – che avrebbe chiesto voti ai clan alle ultime elezioni regionali – su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, nonché sequestri di beni sul territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta radicati nel territorio di Carmagnola ed operanti a Torino. Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Rosso si è dimesso da assessore regionale. Secondo gli inquirenti avrebbe pagato 15 mila euro per un pacchetto di voti alle Regionali.

 

Il presidente della Regione, Alberto Cirio ha diffuso una nota di commento alla vicenda. Ecco le parole del governatore 

“Sono allibito per quanto accaduto. Una accusa di questo tipo è la peggiore per chi vuole rappresentare le istituzioni ed è totalmente incompatibile con il nostro modo di vedere la vita e l’impegno politico.

Per questo ci auguriamo che Roberto Rosso possa dimostrare quanto prima la sua totale estraneità ai fatti e confidiamo pienamente nel lavoro della magistratura.

In queste ore Roberto Rosso mi ha fatto pervenire le proprie dimissioni, che ho prontamente accettato avendo già fatto predisporre la sua revoca non appena verificata la notizia appresa dalla stampa.

Come governo regionale, infatti, non possiamo accettare che esista alcuna ombra e più che mai su un tema come quello della lotta alla mafia e alla criminalità, che sono per noi un principio irrinunciabile e per il quale abbiamo voluto costituire per la prima volta in Piemonte una specifica Commissione permanente sulla Legalità.

La mafia è il nemico, il male assoluto. E questo deve averlo ben chiaro chiunque voglia governare con me il Piemonte”.

Maltempo, allerta arancione in mezzo Piemonte

Il bollettino di allerta meteorologico emesso dal Centro funzionale di Arpa Piemonte segnala per venerdì un livello di allerta arancione nel Piemonte sud orientale

Riguarda  il Belbo, il Bormida e lo Scrivia, per il peggioramento del maltempo atteso dalla mattinata, che potrebbe provocare limitate esondazioni dei corsi d’acqua e fenomeni di versante. Allerta arancione anche nel Piemonte settentrionale, per i rischi legati a possibili valanghe. Allerta gialla in gran parte del resto del territorio regionale.

Per seguire l’evolversi dei fenomeni e coordinare gli eventuali necessari interventi, la Protezione civile della Regione Piemonte ha previsto l’apertura della propria sala operativa di corso Marche 79 a Torino venerdì 20 e sabato 21, con orario 8-24.

MALTEMPO

ore 10 di venerdì 20 dicembre

 LA PROTEZIONE CIVILE DICHIARA LO STATO DI PREALLARME

La Protezione civile della Regione Piemonte ha dichiarato la fase di preallarme per il maltempo. Alle 8.00 di questa mattina è stata aperta Sala operativa di corso Marche 79 a Torino, in modalità h24. Attivati i presidi logistici sul territorio e il volontariato regionale per il monitoraggio dei punti critici a sostegno degli enti locali. In allerta anche le Prefetture. Al momento sono stati aperti i Centri operativi comunali di Borgomale (Cn), Isola d’Asti e Basaluzzo (At).

L’aggiornamento del Centro funzionale di Arpa Piemonte segnala nelle prossime ore la crescita dei livelli idrometrici del Tanaro e dei suoi principali affluenti (Orba, Bormida e Belbo) e dello Scrivia, con valori al di sotto delle soglie di attenzione. Nel nord Piemonte, in aumento il Sesia e il Toce.

Usuraio pretendeva tassi di interesse vicini al 200 % 

L’uomo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora

A far partire le indagini nei suoi confronti il titolare di un ristorante, in un momento di difficoltà economica, si era rivolto all’uomo per un prestito. A fronte di un debito di 4000mila euro, è stato accertato dai carabinieri che la vittima ha consegnato allo strozzino oltre 9 mila euro in due anni. E quando non era più riuscito a pagare, il suo aguzzino ha iniziato a minacciarlo di morte. Valdimir V., russo di 42 anni, residente a Torino, è stato arrestato in esecuzione di un ordinanza di  custodia cautelare domiciliare. L’uomo è sospettato di aver prestato denaro a tassi usurai ad altri commercianti in difficoltà.

In giro per il Piemonte dei piccoli borghi

Si chiama ‘Girovagando per il Piemonte –Alla scoperta dei piccoli borghi’ l’ultima fatica letteraria di Dante Paolo Ferraris

Il testo presenta ventiquattro località rappresentative delle varie realtà del Piemonte: Marmora, Santuario di Vicoforte, Mergozzo, Retorto, Brich Zumaglia, Santa Giustina di Sezzadio, Piedicavallo, Priorato Cluniacense di Castelletto Cervo, Bosco Marengo, Miradolo, Solonghello, Portula, Cavour, Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, Olmo Gentile, Orta San Giulio, Quinto Vercellese, Barbaresco, Monastero Bormida, Ghiffa, Gavazzana, Collobiano, Maggiora, Novalesa.

Non c’è bisogno di andare lontano per scoprire luoghi e panorami sconosciuti. Spesso, anzi, specialmente qui in Italia, abbiamo a pochi passi meraviglie che neanche sospettiamo e che ignoriamo per rincorrere le mete più esotiche e trendy. L’autore di questo diario, invece, va a caccia dei piccoli borghi del suo Piemonte, uno scrigno inesauribile di tesori, tradizioni, leggende e prelibatezze che aspettano soltanto gli occhi e il cuore di un viaggiatore curioso e pronto a nuove scoperte

Il libro si trova  su tutti gli store online da amazon, youcanprint , fastbook  ma è ordinabile da Mondadori Feltrinelli  libraccio  e ibs.

Dante Paolo Ferraris, alessandrino, vanta altre fatiche letterarie. ‘Passeggiando a Lisbona con Pessoa’, ‘Puzzle’, ‘Edita’, ‘Caleidoscopio’, ‘Il ventaglio’, ‘L’era della contaminazione’.

Esperto di protezione civile è Disaster Manager della Provincia di Alessandria.

Massimo Iaretti