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I profughi puliscono la zona ex MOI

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Per una settimana raccoglieranno i rifiuti accumulati e li porteranno all’Amiat

 

Da domani e fino al 16 dicembre il Comitato Profughi del M.O.I. provvederà alla raccolta e al conferimento all’Amiat di via Zino Zini dei residui metallici e dei numerosi rifiuti che occupano molte aree della zona di via Giordano Bruno. L’attività si svolge dopo le polemiche sulla situazione didegrado della zona vicino a piazza galimberti e – sottolinea il Comune- avrà anche fini di utilità sociale. Inoltre sarà a costo zero per l’Amministrazione comunale, grazie all’accordo siglato fra la Città di Torino, il Comitato Profughi, la Circoscrizione 9 e Amiat. Saranno gli stessi profughi che vivono nelle palazzine a raccogliere i rifiuti, differenziandoli per tipologia, trasportarli e, in orari concordati, consegnarli presso l’ecocentro. “I percorsi di integrazione e inclusione si nutrono, – ha sottolineato l’Assessore Enzo Lavolta – oltre che di buone politiche, anche di gesti ed atti concreti e quotidiani.

 

(Foto: il Torinese)

 

Taxisti inviperiti, le vetture Uber anche a Torino: i civich ne sequestrano tre

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Dopo avere riscontrato che non erano in possesso della licenza sono stati bloccati

 

Il caso Uber approda anche a Torino. I vigili urbani, infatti,  ha ritirato i documenti di circolazione e tre taxisti aderenti al servizio di auto con conducente nei confronti del quale le cooperative dei taxisti lanciano accuse di irregolarità, in sostanza di sleale concorrenza. 

 

A Roma, Milano  e Genova le proteste dei taxisti si sono già fatte sentire. E in questi giorni parte anche nella nostra città il servizio che consente la prenotazione di un’auto con conducente attraverso un’applicazione che si scarica sullo smartphone e il pagamento con carta di credito o PayPal.  

 

La polizia municipale ha controllato i tre autisti di Uber mentre circolavano per la città e dopo avere riscontrato che non erano in possesso della licenza taxi ha ritirato loro  libretto e patente sequestrando anche le vetture.

 

(Foto: il Torinese)

Principio di incendio sul Calendario dell’Avvento

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fuoco25fuoco32fuoco69fuoco447Un possibile cortocircuito dell’impianto di illuminazione la causa del problema

 

Verso le 18 due autoscale dei vigili del fuoco sono giunte a sirene spiegate fendendo la folla di migliaia di persone in piazza Castello. Dalla struttura del Calendario dell’avvento, allestito in occasione delle festività natalizie si vedeva infatti una colonna di fumo. Un possibile cortocircuito dell’impianto di illuminazione la causa del problema. In pochi minuti la scala di uno degli automezzi è stata issata e i pompieri sono prontamente riusciti a bloccare l’incendio.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

La corsa dei rottami, solidarietà per l’Unicef

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Una corsa fuori dai canoni, senza classifiche e soprattutto senza vincitori

 

“La corsa dei rottami” promossa dal  Torino è giunta ormai alla quarta edizione e ogni anno riscuote sempre più simpatia per la formula goliardica. Ma la corsa dei rottami, che si è svolta questa mattina nel parco della Pellerina su una distanza di 7,5 km e che come base logistica si è avvalsa della Cascina Marchesa sede della Turin Marathon, non è solo corsa.

 

Sono infatti quattro anni, che la manifestazione collabora e devolve il ricavato all’Unicef di Torino. In 350 hanno risposto all’appello e sono stati raccolti 1.665 euro che sosterranno i progetti per l’assistenza dei bambini nel mondo. Lo start dell’evento é stato dato alle 9.30 dalla bocciofila situata vicino ai campi da tennis e i primi a presentarsi al traguardo, che hanno ricevuto come tutti il diploma di Rottame ufficiale sono stati rispettivamente Bruno Santachiara del Running Team ’99 e Laura Rao Polisportiva Atletica ’71.

 

Un ricco ristoro e una premiazione a sorteggio hanno concluso la corsa non competitiva, per una volta senza l’assillo del cronometro. Nell’occasione i giudici hanno voluto premiare due atleti come migliori podisti dell’anno per la loro carriera sportiva: Rita Pulvirenti del Borgaretto ’75 e Giuseppe Bagnolesi del Cedas Fiat, perché ad ogni competizione sono gli ultimi ad arrivare ed è giusto dare anche a loro un riconoscimento per l’assiduità e la tenacia.

 

(Foto: archivio)

I Granata pareggiano col Palermo: 2-2

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Purtroppo al Toro manca ancora una vittoria

 

I Granata sono stati per ben  due volte in svantaggio nella partita contro il Palermo, ma alla fine hanno pareggiato 2-2 all’Olimpico. All’inizio il vantaggio della squadra siciliana è stato appannaggio di Rigoni, ma il gol del venezuelano Martinez, il primo della stagione, ha riportato la parità. Dybala ha raddoppiato alla fine del primo tempo. La squadra di ventura si risveglia nel secondo tempo ed è di Glik il colpo di testa del  pareggio finale di 2-2. Purtroppo al Toro manca ancora una rincuorante e stimolante vittoria.

Il nuovo look della stazione: Porta Nuova si prepara per la Sindone

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porta nuova33treno p nuovaporta nuova luciEntro un mese verrà ultimato il progetto di recupero delle facciate da presentare alla Soprintendenza e a fine 2015 sarà ultimato il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto in via Sacchi

 

I passanti e i passeggeri finalmente (ma tra un annetto)  alzando gli occhi verso la stazione non vedranno più i ponteggi. Riprenderanno all’inizio del 2015, con l’obiettivo di terminare nel 2016,  i lavori di restyling della stazione di Porta Nuova. Si sono fermati per il fallimento dell’azienda che aveva vinto la gara d’appalto. Ma l’ad di Grandi Stazioni, Paolo Gallo, assicura che nella primavera 2016 verranno ultimati i restauri delle facciate storiche. Compresa la parete ammuffita e scrostata dove è collocata la lapide del progettista della locomotiva, Stephenson: quel muro indecente è un vero insulto – come aveva sottolineato nei giorni scorsi il Torinese – nei confronti del “padre” dei treni.  

 

Entro un mese verrà ultimato il progetto di recupero delle facciate da presentare alla Soprintendenza e a fine 2015 sarà ultimato il parcheggio sotterraneo da 250 posti auto in via Sacchi. Nella stessa via che ora, proprio all’altezza della stazione è un bivacco di clochard, stanno proseguendo intanto i restauri a ritmo serrato dello storico Turin Palace Hotel. La struttura alberghiera (che in passato ospitò Maria Callas e Louis Armstrong) era ormai chiusa da alcuni anni. Diventerà un 4 stelle e aprirà in concomitanza con Expo 2015.La zona, insomma, potrà sperare di uscire dal degrado, se si considera che è in programma anche il recupero dei fatiscenti portici di via Nizza, sull’altro lato della stazione. In vista dell’occasione dell’Ostensione, le sgraziate impalcature verranno ricoperte da pannelli che riproducono le architetture nascoste dai ponteggi.

 

Del resto Grandi Stazioni ha investito già 100 milioni per la stazione: circa  60 in una prima fase, che ha ridisegnato completamente l’interno, (dove ora sono presenti la libraria Feltrinelli, negozi e bar) 20 per le opere accessorie, e altri 20 che verranno impiegati per terminare il parcheggio e le facciate. Come ha sottolineato il sindaco Fassino: “Porta Nuova resterà sempre la stazione del centro città”. Anche perchè – ameno per ora – Porta Susa sembra essere una cattedrale nel deserto.

 

(Foto: il Torinese)

Can-can sanità e spese pazze: ma a Torino non si vive poi male (anche senza il mare)

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Il tormentone sulla sanità è stato oscurato dal revival di Rimborsopoli.  E l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita: Torino si è piazzata al 54° posto. Ma consoliamoci, qui si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo. Anche senza il mare

 

Si è parlato ancora di sanità, fin quasi allo sfinimento nell’aula di Palazzo Lascaris, senza peraltro smuovere l’assessore Saitta al suo proposito di intervenire con l’accetta sulla rete ospedaliera, con l’obbligo assoluto e inderogabile di non spendere un euro in più degli 8 miliardi che lo Stato passa al Piemonte per il fondo sanitario. Neppure la folta delegazione di sindaci alessandrini è riuscita  a commuovere la Giunta e anzi, il buon Chiampa ha approfittato della loro presenza per una tirata delle sue: da come descrivete la sanità attuale, ha detto, mi pare di aver vissuto sulla sonda Rosetta per tutti questi mesi, perché se tutto andasse bene come dite, come mai ci sono 2 miliardi e mezzo di debiti?

 

E non gli si può dare certo torto: la verità è che certe operazioni oggi sul tavolo del chirurgo Saitta le avrebbe fatte pure un Cavallera o un Monferino, sennonché anche allora c’erano le proteste dei sindaci, gli assalti dei primari, le lagne di sindacati e l’opposizione (Pd) pronta a cavalcare il malcontento. Per cui non se ne esce, se non con un “bagno di responsabilità” collettivo: facile a dirsi, pressoché impossibile a farsi.

 

Il can can sulla sanità è stato oscurato dal revival dell’inchiesta su Rimborsopoli che, questa volta, tocca principalmente esponenti della sinistra, pezzi di grosso calibro come Reschigna, Gariglio, Angela Motta e la vendoliana Cerutti. Certi silenzi e certi titoli dei grandi quotidiani (Repubblica: Reschigna gioca l’ultima carta – la Stampa: In tribunale la rimborsopoli di sinistra) denotano sia l’imbarazzo dei fiancheggiatori che la gravità della situazione. Ci si rende conto che, come scritto da un cronista, “una coppetta di gelato da 2,5 euro e una cena ai tartufi pari sono”. E non si sa neanche, a ben vedere, quale tra i due sia il peccato più grave…

 

Un giro di giostra sul circuito mediatico se l’è guadagno il deputato già montiano Mariano Rabino, di Alba, che ha dichiarato di voler rinunciare al vitalizio da consigliere regionale, che vista l’età avrebbe incassato nel 2035. Insomma, si è portato avanti, magari compilando la richiesta di rimborso dei contributi versati, come hanno fatto già a decine in questi mesi, senza emettere un comunicato stampa.

 

Infine, sempre sull’onda dell’understatement sabaudo/fassiniano l’amministrazione civica non ha voluto commentare i dati disastrosi pubblicati da Il Sole 24 Ore per la qualità della vita. Torino si è piazzata al 54° posto su 108, perdendo ancora due posizioni. Impietoso il confronto con altre metropoli del centronord: Milano 8^, Genova 24^, Bologna 7^, Padova 45^, Firenze 16^, Roma 12^. Ma consoliamoci, a Torino si vive comunque meglio che a Bari, Napoli, Catania e Palermo, anche senza il mare.

 

Ghinotto

 

(Nella foto il manifesto di una campagna pubblicitaria, “il mare a Torino” realizzata dalla Regione Liguria e rivolta al pubblico torinese)

Arriva il grande freddo, temperature in picchiata

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Da lunedì aria artica proveniente dalla penisola scandinava

 

Prima di vedere Torino innevata come nell’immagine d’archivio pubblicata a fianco ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma saranno comunque giorni di grande freddo, quasi polare. Questo fine settimana  porta l’inverno sull’intera regione. E’ prevista neve sopra i 1.300 metri e le  temperature scenderanno in picchiata. La perturbazione in corso si esaurisce nella giornata di domenica, con il ritorno un po’ ovunque del sole.

 

Ma è prevista già a partire da lunedì aria fredda artica proveniente dalla penisola scandinava. Così, dopo la pioggia torrenziale delle scorse settimane, che ha fatto temere esondazioni in tutto il Piemonte, ora arriva il Generale Inverno.

 

Intanto non è incominciata bene la stagione del turismo invernale, anche se nei prossimi giorni la neve è in arrivo. Quasi tutti gli impianti di risalita sono fermi nel weekend che tradizionalmente segna l’apertura. Poca la neve naturale e scarso anche l’innevamento programmato. A Bardonecchia  saranno aperte 6 piste sullo Jafferau, ad Alagna Valsesia (3 piste), aperte anche Prali, nel Pinerolese (Torino), Argentera e Pontechianale (Cuneo), San Domenico Varzo ed il Monte Moro di Macugnaga (Vco).

 

Ma ecco le previsioni dell’Arpa: “Il fine settimana segna il transito verso un regime meteorologico più tipicamente invernale. Perturbato sabato, bel tempo domenica e aria fredda artica in arrivo da lunedì”.

 

(Foto: archivio www.comune.torino.it)

Con la webcam dalla Torre Littoria Torino è Reale

castello piazza

www.realeimmobili.it/webcam.html

 

Quale migliore visione se non dalla Torre Littoria? L’edificio più alto della città, di proprietà del Gruppo Reale Mutua, ha puntato una webcam fissa su Torino, per una visuale unica sul centro della città e sulla collina. Il video è ad alta definizione, ed è visibile via internet all’indirizzo www.realeimmobili.it/webcam.html, L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Gruppo Reale Mutua e Csp nell’ambito di un progetto di innovazione sui temi dell’«Internet delle Cose».

 

(Foto: il Torinese)

Luce sui libri ad Alpignano

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Saranno presenti 5mila volumi a fare da cornice a un ricchissimo calendario di incontri con giornalisti e scrittori di fama

 

 

“Libri in luce” è un piccolo salone del libro che si tiene ad Alpignano dal 5 all’8 dicembre presso l’Ecomuseo Cruto (dedicato all’ideatore della lampadina), in via Matteotti 2. Saranno presenti 5mila volumi a fare da cornice a un ricchissimo calendario di incontri con giornalisti e scrittori di fama. Da sottolineare la partecipazione del matematico Maurizio Codogno, della vaticanista valdostana e giornalista Rai Alessandra Ferraro che presenterà il suo ultimo libro su Papa Francesco, del giornalista sportivo Darwin Pastorin. Interverrà Fabrizio Vespa che parlerà del “Mal di Torino”, la critica televisiva Alessandra Comazzi per celebrare i 60 anni della televisione e la direttrice di “Narcomafie” Manuela Mareso. Spazio musicale con i Perturbazione, vincitori del Premio Sala Stampa di Sanremo e momenti da brivido con i giallisti di “ToriNoir”. L’ingresso al salone è gratuito.