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Emergenza, un anno di 118. Al via il servizio di immagini dal luogo di intervento

Attività in crescita, ma anche una migliore gestione delle chiamate che permettono agli operatori da un lato e ai cittadini dall’altro una maggiore sicurezza e appropriatezza di intervento

 

IN PIEMONTE IL PRIMO SERVIZIO DI TRASMISSIONE  ALLA CENTRALE OPERATIVA. L’ASSESSORE REGIONALE ICARDI: «OTTIMI RISULTATI, VINCE LO SPIRITO DI SQUADRA»

Alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, il direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza 118 della Regione Piemonte, Mario Raviolo,  all’aeroporto di Levaldigi ha presentato gli ultimi dati del servizio, illustrando la novità del progetto di trasmissione delle immagini dal luogo dell’intervento direttamente alla centrale operativa. Un servizio innovativo, primo in Italia, che può essere attivato dalla stessa persona che effettua la chiamata al 118 dal luogo del soccorso.

Progetto trasmissione immagini dal luogo dell’intervento (anche dal chiamante) direttamente alla centrale operativa

Primo in Italia, il Dipartimento regionale 118 del Piemonte si dota di uno straordinario mezzo di trasmissione immagini dal luogo del soccorso alla centrale operativa. Semplicemente dal cellulare del chiamante si può entrare direttamente in contatto video con la centrale trasmettendo il video del luogo dell’incidente e permettere, in questo modo, a chi gestisce la chiamata dalla Centrale operativa, di valutare al meglio la situazione e dare le corrette informazioni e procedure di primo soccorso al chiamante o altri presenti sul posto. In questo modo si possono effettuare valutazioni più precise fornendo, a chi può soccorrere, un intervento adeguato, corretto e più efficace.

Presentazione attività

Attività in crescita, ma anche una migliore gestione delle chiamate che permettono agli operatori da un lato e ai cittadini dall’altro una maggiore sicurezza e appropriatezza di intervento.

In sintesi, è l’attività del Dipartimento regionale 118 che nella giornata di oggi, 20 dicembre 2019, presenta i dati dell’attività del 2019 e li mette a confronto con gli anni precedenti, dall’entrata in vigore del numero unico dell’emergenza 112 all’attivazione del volo notturno, che ha aumentato le missioni, ma ha anche visto proliferare i siti di atterraggio per il volo notturno, distribuiti su tutto il territorio regionale, finanche in alcuni rifugi alpini.

IL DIPARTIMENTO REGIONALE 118

  • 6 strutture complesse:
  • 4 Centrali Operative Emergenza Sanitaria Territoriale AL/CN/TO/NO
  • Struttura complessa Elisoccorso 118
  • Struttura complessa Maxiemergenza 118 con EMT2
  • Supporto tecnico/farmaceutico/logistico: Dipartimento farmaceutico ASLTO3

I numeri del Dipartimento

  • 316 Medici
  • 524 Infermieri
  • 3 Dirigenti amministrativi
  • 15 Collaboratori amministrativi
  • 14 Operatori tecnici
  • 1 Tecnico informatico
  • 29.000 VOLONTARI DEL SOCCORSO

IL 2019 DEL 118 IN PIEMONTE

Interventi complessivi (terra + elisoccorso)

Numero interventi: 421.328 (proiezione al 31 dicembre)

Chiamate per anno

2015: 634.202

2016: 608.298

2017: 515.835

2018: 462.509

2019: 474.589

In calo e con una maggiore appropriatezza dal 2017 anno di attivazione del numero unico di emergenza 112. Le chiamate vengono gestite e distribuite alle diverse centrali e agli operatori impegnati nei diversi tipi di intervento e alle forze dell’ordine competenti per territorio, filtrando le chiamate e garantendo una maggiore appropriatezza e adeguatezza della risposta del chiamante.

L’aumento percentuale del numero delle missioni per centrale, dal 2015 al 2019, è stato del:

7% quadrante AL -AT

13% quadrante CN

8% quadrante NO –VCO – BI – VC

22% quadrante Torino

ELISOCCORSO

Dal 2013 anno in cui si volava solo in diurno ad ora si osserva un costante lieve aumento delle missioni, che sono passate da 365.914 del 2015 a 421.328 del 2019.

Interventi totali

2013 – 2.140

2015 – 2.628

2016 – 2.838

2017 – 2.998

2018 – 2.987

2019 – 2.955

Grande impegno è stato profuso per reperire aree idonee all’atterraggio notturno. Molto si deve alla volontà e al desiderio dei sindaci di fornire un servizio ai propri cittadini. Al momento attuale le piazzole sono 162 e domenica (se le condizioni metereologiche sono favorevoli) si arriverà a 165 siti atterraggio notturno validati.

Queste le piazzole suddivise per aree sempre parlando di quadrante.

AL: 29

TO: 57

CN: 43

VCO e NO: 31

INCIDENTI SUL LAVORO

2015 – 7.753

2016 – 8.120

2017 – 8.329

2018 – 8.592

2019 – 9.158

Aumento significativo, ma non preoccupante, in quanto perlopiù correlato ad infortuni di bassa gravità.

LA MAXIEMERGENZA

Il Piemonte è l’unica regione Italiana dotata di un ospedale da campo certificato dall’organizzazione mondiale della sanità. E’ una delle 9 analoghe strutture presenti nel mondo. Con questo ospedale ha soccorso gli abitanti del Mozambico dopo il ciclone Idai che ha distrutto le coste mozambicane a fine marzo dell’anno in corso. Due mesi di intensa attività medica e chirurgica terminati con la donazione dell’intera struttura all’ospedale di Beira le cui sale operatorie erano state completamente distrutte dall’uragano. L’ospedale si avvale di medici, infermieri e tecnici provenienti da tutte le aziende sanitarie regionali, mobilizzabili al bisogno a seguito di allerta proveniente dalla Centrale operativa di Bruxelles dal meccanismo europeo di protezione civile.

L’ASSESSORE REGIONALE, LUIGI ICARDI

«I dati del Servizio di emergenza 118 – osserva Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte – dimostrano in modo evidente la qualità di questo presidio sanitario in Piemonte. Un Dipartimento che ha saputo organizzarsi, ottimizzando le risorse e gestendo al meglio la complessità delle chiamate dal territorio. Molto importante è la dotazione tecnologica delle ambulanze, a cui si aggiunge quest’ultima possibilità di creare un collegamento visivo tra la centrale e il luogo dell’intervento, così come rimane fondamentale la professionalità e la formazione del personale addetto all’emergenza. Una struttura molto bene collaudata, che agisce con lo spirito di una vera squadra di medici, infermieri, amministrativi e tecnici, ai quali offrono il loro fondamentale apporto oltre 29 mila volontari del soccorso. A tutti esprimo la stima e la riconoscenza della Regione».

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO MARIO RAVIOLO

«L’attività del sistema regionale dell’emergenza urgenza 118 chiude un anno di intensa attività regionale ed internazionale – illustra Mario Raviolo -. A livello regionale i numeri mostrano un lento ma costante aumento delle richieste di soccorso che provengono dai cittadini. Nonostante questo incremento di attività, il sistema si adegua nella risposta quotidiana attraverso una evoluzione tecnologica ed un adeguamento dei mezzi di soccorso territoriali. Nuove forme di risposta con l’utilizzo di auto mediche sono state implementate nell’ultimo anno per gestire situazioni che richiedono rapidità d’intervento e, talvolta, utili domiciliazioni che sgravano così l’iperafflusso nei pronto soccorso. L’introduzione del numero unico di emergenza 112 ha contribuito in maniera determinante nel ridurre il numero di chiamate che impropriamente giungevano alle centrali operative 118, contribuendo in tal modo, ad un efficientamento del sistema e ad un’appropriatezza ancora maggiore della risposta.

Oggi siamo ad una svolta epocale le centrali operative e i cittadini comunicheranno non solo più tramite fonia ma anche attraverso lo scambio di chat e di immagini con l’utilizzo della tecnologia di uso comune come gli smartphone. Il servizio di emergenza 118 sarà così in grado di connettersi in tempo reale con il luogo dell’intervento o lo scenario incidentale per ottenere utilissima informazioni atte a ottimizzare i tempi e il tipo di risposta dei mezzi di soccorso territoriali o aerei.

La struttura di maxi-emergenza 118 regionale, infine, dotata di un ospedale da campo italiano certificato dall’OMS ha svolto nei mesi di aprile e maggio la sua prima missione internazionale in Mozambico a seguito di una richiesta del meccanismo europeo di protezione civile pervenuta dopo devastanti danni causati nel Paese dal ciclone Idai. Sono stati due mesi di intensa attività medica, chirurgica e ostetrico-ginecologica, terminati con la donazione dell’intera struttura all’ospedale di Beira. L’ospedale da campo si avvale di medici, infermieri e tecnici provenienti da tutte le aziende sanitarie regionali, mobilizzabili al bisogno a seguito di allerta proveniente dalla Centrale operativa di Bruxelles».

Un grandioso Battiston dentro i capricci di Churchill, tra sigari e alcol

Per la stagione dell’Alfieri, repliche fino a oggi

 

Avevamo lasciato soltanto tre settimane fa Giuseppe Battiston a godersi meritatamente il premio come miglior attore al TFF37 (in compagnia del collega Stefano Fresi) per il suo Mario, folle ed emarginato, che aspira nel Grande passo di Antonio Padovan (uscita primaverile sugli schermi) ad una solitaria missione sulla luna; l’altra sera, grandioso, davvero grandioso, era lì, sul palcoscenico dell’Alfieri, (inaspettatamente) nella stagione di Torino Spettacoli, ad “essere” furiosamente gli eccessi dello statista inglese in Winston vs Churchill, tratto da Churchill, il vizio della democrazia scritto dall’attore e scrittore, quarantacinquenne, Carlo Gabardini. Il quale autore milanese non ha avuto la pretesa di renderci né i caratteri fisici dell’individuo (Battiston, chiuso nella sua vestaglia rossa o in abito grigio, non deve sottoporsi alle tantissime ore di trucco dell’Oscar Gary Oldman per L’ora più buia, mantiene barba e capelli che gli conosciamo, non adotta parlate o inflessioni strane o studiate sino all’eccesso) né un tutto tondo dell’uomo politico, per salti temporali, dalla disfatta di Gallipoli alla vittoria del secondo conflitto mondiale sino al suo licenziamento: la sua ricerca tende a darci un Winston a luci composite, più “corporale”, all’interno di un panorama più privato – certo arrovellato da un excursus che lo ha per decenni legato ad una controversa storiografia – pronto ad espandersi (dentro a quello che pare un palcoscenico nel palcoscenico, con tanto di antiche luci di proscenio, una grande poltrona al centro a segnare una sorta di comando assoluto) in sanguigne battute contro questo o contro quello (“Se fossi vostra moglie, vi metterei il veleno nel caffè”, “E se fossi vostro marito, credo proprio che lo berrei”; ne abbiamo anche per noi italiani : “Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come fossero guerre”), nell’abuso del cibo e degli alcolici soprattutto, nascosti nell’impugnatura istoriata di un bastone da passeggio che sorregge ormai le sue gambe malferme, dei suoi beneamati sigari, vero toccasana contro la depressione che lo colpì, gli immancabili colpi di tosse, irruenti e spossanti, e il rifiuto verso ogni medico, il rifugio nella pittura, e molto ancora. Magari non tutto è di grana finissima: ma negli 80’ in cui Battiston si muove magnificamente in scena lo spettacolo è altamente assicurato, cattura, si fa applaudire a scena aperta. Istrione quel tanto che basta, irriverente, difettoso che più non si potrebbe, di umori sempre in lotta tra loro, ma bravissimo nell’incarnare quella “stupenda cattiveria” di cui è rivestito il personaggio, come i capricci improvvisi che l’aiutano a sopravvivere, nel rivestire la grandezza e anche ogni umano limite, nell’adattarsi addosso la fragilità come tutta la vera o costruita grandeur che è pronto a rinfacciare all’alleato De Gaulle. L’attore sguazza dentro il personaggio, se ne appropria appieno, non ci importa che proprio questo sia il vero o il falso Churchill, ci interessa trovarci di fronte al fraseggio musicale di un ritratto che piroetta tra gli alti e i bassi che vanno a rovistare nei ricordi di un’intera esistenza.

Accanto a lui, in una sagoma di infermiera che acquista sempre più peso, Lucienne Perreca: che, se la regista Paola Rota avesse tenuto più al riparo dai pericoli dell’esagitato e del troppo fanciullesco, dei troppi movimenti che disturbano l’importanza della parola e finanche la rovinano, forse sarebbe andata ben oltre il piano della simpatia per spingersi più in là, verso la vera concretezza. Da non perdere, oggi ultima replica.

Elio Rabbione 

 

Le foto dello spettacolo sono di Noemi Ardesi

Giovani da tutto il mondo con Greta il prossimo agosto a Torino

Si terrà a Torino nel mese di  agosto, il raduno internazionale di Fridays For Future

 

La città subalpina, visitata da Greta Thunberg pochi giorni fa , è stata preferita rispetto alla città tedesca di Dresda. La comunicazione ufficiale arriva dai ragazzi attivisti del movimento per la tutela dell’ambiente,  ispirato dalla sedicenne  attivista svedese. Il raduno avrà la durata di cinque giorni, vi parteciperanno giovani da tutto il mondo.

Valeria Tabasso, una vita per gli altri

Era sostenuta dalla fede. Un’esistenza spezzata troppo presto

 

In una società sempre più orientata all’individualismo, è stata esemplare ed unica la vita di Valeria Tabasso, scomparsa a soli 49 anni, ricoverata a Candiolo, dopo aver combattuto con fierezza per quattordici anni contro un male incurabile.

Unica perché era una persona di rara sensibilità, trasparenza, coerenza ed amore della verità; esemplare perché Valeria ha sempre mostrato una salda fede in Dio. La sua lunga malattia è stata, infatti, per Lei strumento capace di diventare palestra d’amore donato e ricevuto, di fede e speranza.

Nata a Chieri, Valeria aveva conseguito a pieni voti ( 110 lode e dignità di stampa) la laurea in Matematica, che l’aveva poi portata, dopo una breve esperienza universitaria, ad insegnare al Liceo, prima di abbracciare la scelta di lavorare nell’azienda di famiglia, fondata dal padre Nanni. Qui i suoi compiti sono stati molteplici, dall’occuparsi del “sistema di controllo di qualità” a quello della sicurezza sul lavoro. Valeria ha sempre dimostrato, soprattutto, di possedere doti di grande umanità unite a quella capacità di avere una visione globale del lavoro aziendale. Era capace di trovare, in azienda, per le persone il ruolo a loro più congeniale, era attenta alle necessità di ognuno, con un forte rispetto per la persona.  Uno dei suoi ultimi impegni è stato rivolto all’acquisto del DAE (defibrillatore), per l’azienda di famiglia Eidos spa, non obbligatorio per legge, ma da lei tanto desiderato.

Sposata con Federico, che considerava un uomo “eccezionale” e che è stato un valido supporto emotivo e spirituale nel suo percorso medico, viveva a Pino Torinese. Era molto legata ed attiva nella sua comunità parrocchiale. Lascia due figlie, Anna e Elena, 16 e 14 anni, entrambe liceali.

Insieme alla sorella Silvia era entrata a far parte del’UCID ( Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), costituì, insieme ad alcuni amici, il gruppo Giovani e conobbe nell’associazione il futuro marito. E anche stata presidente del Consiglio di istituto dell’Istituto Santa Teresa.

“Uno dei suoi desideri più sentiti – ricorda la sorella Silvia – era quellondi mantenere viva l’unità della famiglia, oltre all’impegno ad improntare la quotidianità ai veri valori umani e cristiani. Era una persona sempre incline a sottolineare gli aspetti positivi negli altri  e a non far pesare sul prossimo la sua sofferenza. Nell’ultima settimana le figlie sono state accanto a lei, conoscendo bene la gravità della sue condizioni di salute. Nonostante la malattia, Valeria si è sempre dimostrata tenace e combattiva. Negli anni delle cure a Candiolo, spesso, la sera salutava il marito e le figlie, incoraggiandoli a non arrendersi e ad andare a casa a “fare famiglia””.

Valeria ha insegnato a coloro che la conoscevano il coraggio di vivere la malattia come occasione di preghiera e come atto di generosità, perché la sua storia di referti potesse servire, un giorno, a trovare una soluzione ad un male ancora oggi incurabile; era sempre pronta a tranquillizzare genitori e familiari ed univa all’altruismo un grande coraggio, che è stata capace di trasmettere alle sue figlie.

 

Mara Martellotta

Natale è reale! Ultimo weekend

Oggi a Stupinigi si celebra l’ultimo week end di Natale e’ Reale

 

Questa giornata di sabato e’ ricca di eventi, stand e spettacoli. Questa mattina la rappresentazione teatrale dei ragazzi di Show me ha intrattenuto grandi e piccini.

L’atmosfera natalizia accompagna gli ospiti in tutto il percorso dalla casa degli Elfi ai mercatini di Natale. Infine nell’ area Wedding in Christmas troviamo gli stand riservati alle future coppie dove e’ possibile ricevere una caricatura in regalo da Sara Sciammaro Caricaturista.

A fotografare i dipinti e gli spettacoli troviamo Immagine.Davide.Gonella e Paolo Blengino per le riprese video con i rispettivi stand.

A rendere la visita maggiormente allettante le sorelle della Torrefazione Alpina faranno gustare fantastici caffè. Se ancora non avete visto le bellezze all’interno della Palazzina non perdetevi l’ultimo week end.

 

(foto Davide Gonella)

“Le dimissioni di Rosso non cancellano nulla”

Riceviamo e pubblichiamo

 

“‘Ndrangheta, affari e compravendita di voti”. Interviene Grimaldi (LUV)

“Cirio ha dichiarato su tutti i media che non voleva in giunta Rosso. Credo sia un’uscita indecente. Lui è il Presidente di Regione, ha il potere e la responsabilità di scelta degli Assessori. Non credo che abbia ricevuto pressioni indebite, pertanto i problemi rimangono due.
Primo: siamo proprio sicuri che la ‘Ndrangheta non avesse chiesto a Rosso altro in cambio, oltre al denaro? Tutti i provvedimenti amministrativi e legislativi sono stati messi al vaglio?

Secondo: i voti, pochi o tanti che siano, sono arrivati. “Il patto è andato a buon fine”. Ecco, torno sul voto perché non vorrei essere frainteso: alle scorse elezioni abbiamo perso nettamente.

Ma questo non cancella nulla. Nello sport si può essere più forti dell’avversario, ma vedersi negata una vittoria per doping. In democrazia l’inquinamento del voto da parte della ‘ndrangheta è molto peggio di una sostanza anabolizzante.

Vorrei che la Giunta Cirio riflettesse su quanto irrimediabilmente siano macchiate la sua vittoria e questa legislatura”.

 

Marco Grimaldi

Consigliere regionale

Regione, ecco i nuovi direttori

Nel corso della riunione di Giunta coordinata dal presidente Alberto Cirio, sono stati scelti i nuovi direttori regionali

Queste le scelte effettuate sulla base della candidature presentate all’avviso di selezione pubblica per il conferimento di tali incarichi:

– Direzione della Giunta regionale: Paolo Frascisco, attualmente Segretario generale e direttore dell’Avvocatura e degli Affari istituzionali, in precedenza vicedirettore della direzione Risorse finanziarie e patrimonio e dirigente presso la Regione ed altri enti pubblici:

– Risorse finanziarie e patrimonio: Giovanni Lepri, riconfermato nello stesso ruolo attualmente ricoperto dal 2014, dirigente regionale dal 2006 nella direzione Risorse finanziarie;

– Sanità e welfare: Fabio Aimar, docente universitario a contratto, commercialista, revisore, dottore di ricerca, quindi dirigente dal 2011 presso le Asl CN2 e CN1;

– Istruzione, formazione e lavoro: Arturo Faggio, attualmente dirigente del settore Politiche dell’istruzione, programmazione e monitoraggio strutture scolastiche, in precedenza dirigente presso la Regione Piemonte e la Provincia di Torino;

– Ambiente, energia e territorio: Stefania Crotta, attualmente vicedirettore delle Risorse Finanziarie e Patrimonio e dirigente del settore Patrimonio immobiliare, beni mobili, economato e cassa economale, in precedenza dirigente del settore Sviluppo energetico sostenibile e a lungo funzionario nella direzione Urbanistica della Regione Lombardia;

– Agricoltura e cibo: Paolo Balocco, ad oggi dirigente del settore Attuazione programmi relativi alle strutture delle aziende agricole e alle avversità atmosferiche, già dirigente presso la Provincia di Cuneo;

– Opere pubbliche, difesa del suolo, protezione civile, trasporti e logistica: Salvatore Femia, attuale dirigente del settore Infrastrutture e Pronto intervento, in precedenza dirigente presso i settore Tecnici decentrati di Novara e Torino, Difesa del suolo, Pianificazione trasporti e infrastrutture;

– Competitività del sistema regionale: Giuliana Fenu, riconfermata nello stesso ruolo ricoperto dal 2014, mentre dal 2011 al 2014 è stata vicedirettore della Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro;

– Cultura, Turismo e commercio: Marzia Baracchino, attualmente dirigente del settore Comunicazione, Ufficio Stampa, Relazioni esterne e Urp, dal 2007 dirigente regionale negli ambiti della promozione, marketing turistico e sostegno e sviluppo dell’offerta turistica, già responsabile della struttura regionale speciale per la partecipazione del “sistema Piemonte” all’Expo Milano 2015 e all’Expo di Astana 2017, precedentemente responsabile del progetto delle opere di accompagnamento a Torino 2006;

– Coordinamento politiche e fondi europei: Paola Casagrande, finora direttore della direzione Promozione della Cultura, del Turismo e dello Sport, dal 2010 al 2014 direttore della Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro, dal 2005 al 2010 dirigente del settore dell’Offerta e turistica, in servizio negli enti pubblici da 37 anni.

“Abbiamo fatto – commenta il presidente Alberto Cirio – una scelta che valorizza in particolare risorse e professionalità interne. Una scelta innanzitutto di qualità, perché in Regione ci sono donne e uomini preziosi che vogliamo valorizzare. Ed è anche una scelta che permette un risparmio economico per l’ente. Auguriamo buon lavoro a tutti i neo direttori, consapevoli della sfida che abbiamo davanti”.

Intesa Sanpaolo apre il nuovo museo della fotografia in piazza San Carlo

A gennaio sarà presentato il progetto della quarta sede delle Gallerie d’Italia

Sarà Palazzo Turinetti, storico edificio e sede legale di Intesa Sanpaolo a ospitare il nuovo museo delle Gallerie d’Italia – Piazza San Carlo a Torino.

Si allarga così al capoluogo torinese la rete delle sedi espositive della Banca, già fortemente radicate a Milano, Napoli e Vicenza. Il progetto delle Gallerie d’Italia in Piazza San Carlo sarà illustrato il 14 gennaio prossimo dal Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, dal Presidente Gian Maria Gros-Pietro e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO, alla presenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e di altre autorità istituzionali. Il progetto architettonico, firmato da Michele De Lucchi, prevede una destinazione di 6.000 metri quadri complessivi di cui 3.000 riservati alle attività espositive. Il cantiere sarà avviato nei prossimi mesi e avrà una durata di un paio di anni.

Il nuovo museo sarà dedicato principalmente alla fotografia, un’arte che, coniugando l’elemento creativo con la più avanzata tecnologia, gode dell’interesse pieno del pubblico per la sua capacità di rappresentare la storia le trasformazioni della società. Sarà uno spazio dove fotografia e video arte potranno esprimere il loro significato oltre il valore estetico, affrontando i temi cruciali della storia e della contemporaneità. Esporrà una selezione di opere dalle collezioni della Banca, tra cui l’Archivio Publifoto, costituito da circa 7 milioni di scatti fotografici su eventi, personalità, luoghi realizzati dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del ‘900 e acquisito di recente da Intesa Sanpaolo.

A questo si aggiungerà un’attività di mostre temporanee di grandi fotografi di respiro internazionale in sinergia con le istituzioni culturali italiane e straniere, in primis quelle torinesi come Camera – Centro Italiano per la fotografia di cui Intesa Sanpaolo è Socio fondatore, il mese del Contemporaneo a novembre e i molti eventi che la Banca sostiene in città, tra cui Teatro Regio, Salone del Libro, Torino Film Festival, MITO Settembre Musica, Torino Jazz Festival, Biennale Democrazia, Torinodanza e altri.

 

(La foto di piazza San Carlo è di Andrea Cherchi)

Un aiuto al piccolo Kevin

Una nuova iniziativa a carattere sociale promossa da Silvio Sorri del comitato Noi del Territorio – Prodotti e servizi, che opera a Pino Torinese e nei comuni circostanti

Questa volta si tratta di aiutare la famiglia del piccolo Kevin a sostenere le spese per l’intervento chirurgico che potrà dargli speranza di vivere la vita felice che tutti i bimbi meritano di vivere.

 

Nuoto: Coppa Brema, la fase regionale chiude il 2019 di gare

A chiudere il 2019 di gare sarà la fase regionale del Campionato Nazionale a Squadre – Coppa Caduti di Brema, appuntamento importante nel calendario agonistico del nuoto in vasca corta, tradizionalmente fissato nell’ultimo week end prima di Natale

Si svolgerà al Palazzo del Nuoto di Torino sabato 21 dicembre e coinvolgerà come sempre un gran numero di società di Piemonte e Valle d’Aosta. In particolare saranno 19 in campo femminile e 17 in ambito maschile, suddivise in tre serie in base alla classifica generale della fase regionale della Coppa Brema della passata stagione.

Al Palazzo del Nuoto sono attesi tanti dei più forti nuotatori del panorama regionale, chiamati – con le loro prestazioni – a trascinare le rispettive società il più in alto possibile nelle classifiche nazionali, che saranno rese note nei giorni successivi alla manifestazione. Tali classifiche nazionali decideranno l’accesso alle finali di serie A1 e A2 (maschile e femminile), in programma il 22 marzo a Riccione all’indomani del Campionato Italiano Assoluto Primaverile (17-21 marzo a Riccione). Le prime otto società della classifica nazionale si qualificano per l’A1, quelle classificate dalle nona alla 16esima all’A2.
L’articolo completo con il programma, il regolamento della manifestazione e le società partecipanti a questo link