ilTorinese

Capodanno con Le Musichall e Murialdo

Un’alternativa ai soliti cenoni e alle feste in piazza

LE MUSICHALL e TEATRO MURIALDO: CAPODANNO A TEATRO

Martedì 31 dicembre 2019, ore 19 “Ridi con me… A Le Musichall” di Antonello Costa | Le Musichall

Martedì 31 dicembre 2019, ore 22 “Ridi con me… A Le Musichall” di Antonello Costa e a seguire “Concerto di Natale” con I Vitelloni | Le Musichall

Martedì 31 dicembre 2019, ore 21 “Miseria e nobiltà” di Masaniello con Margherita Fumero| Teatro Murialdo

Le Musichall | Corso Palestro 14, Torino

Teatro Murialdo | Piazza Chiesa della Salute 17d, Torino

Un’alternativa ai soliti cenoni e alle feste in piazza? Le Musichall e il Teatro Murialdo propongono un’allegra serata seduti in poltrona a godersi un Capodanno ricco di storie, emozioni e divertimento con brindisi di mezzanotte in compagnia degli attori in scena.

 

Per la notte di San Silvestro in scena a Le Musichall ci sarà lo spettacolo “Ridi con me… Le Musichall” che vede come protagonista Antonello Costa, uno dei massimi esponenti del varietà italiano che da oltre trent’anni propone al pubblico divertenti personaggi come il manager Don Antonino, il Tony Manero pugliese Tony Fasano, il Balbuziente della canzone di Trilussa e molti altri, senza dimenticare l’immancabile omaggio al principe della risata Totò.

Dedicato all’ilarità e alla spensieratezza, “Ridi con me… A Le Musichall” è una seduta terapeutica di gruppo in cui la risata è lo strumento per dimenticare i problemi, lo stress e le nevrosi causati dai ritmi estenuanti della società moderna.  Insieme alla soubrette Annalisa Costa accompagnata da tre ballerine, Antonello Costa diventa il dottore della risata proponendo 13 numeri comici, un’escalation di sketch divertenti per sperimentare le reazioni del pubblico in un crescendo di risate e sorprese. Un varietà con i fiocchi che ricalca l’avanspettacolo italiano degli anni 40 in chiave modernissima… Numeri comici, macchiette, mimo, monologhi, canzoni ballate e cantate per uno spettacolo di varietà a 360 gradi che vedrà Antonello Costa coinvolgere gli spettatori in una vera e propria terapia della risata attraverso personaggi stravaganti e senza tempo.

Dopo lo spettacolo delle 21 e il brindisi di mezzanotte inizierà il “Concerto di Natale” de I Vitelloni, un viaggio nella storia della canzone italiana attraverso tutti gli stili che ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Dallo swing del Quartetto Cetra fino al rock raffinato di Lucio Battisti, passando per il jazz da night club, il rock’n’roll, il beat e il sound caraibico. Grazie agli ironici e originali arrangiamenti de I Vitelloni, la musica di Fred Buscaglione, Caterina Valente, Adriano Celentano, Renato Carosone trova nuovo respiro in uno spettacolo coinvolgente, divertente e tutto da ballare.

 

BIGLIETTI CAPODANNO

31 dicembre 2019 ore 19: Unico Platea 45,00 € + 1,50 € prevendita e Unico Balconata 40,00 € + 1,50 € prevendita.

31 dicembre 2019 ore 22 (con BRINDISI e I VITELLONI IN CONCERTO): Unico Platea 55,00 € + 1,50 € prevendita e Unico Balconata 50,00 € + 1,50 € prevendita.

I biglietti possono essere acquistati sul sito www.lemusichall.com e presso la biglietteria del Teatro aperta dal martedì al sabato dalle ore 15 alle ore 19 e a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.  Per informazioni al pubblico, chiamare il numero 011 19117172 (in orario di biglietteria) o scrivere a info@lemusichall.com

Il 31 dicembre sul palco del Teatro Murialdo arriva “Miseria e Nobiltà” di Masaniello insieme ad un’ospite speciale, la famosa attrice Margherita Fumero.

La commedia, ben nota anche per la riduzione cinematografica diretta nel 1954 da Mario Mattioli e magistralmente interpretata dal grande Totò, narra della povertà napoletana che s’ingegna per tirare a campare. Stremate dalla più nera indigenza, due famiglie convivono sotto lo stesso tetto e, su invito di un ricco rampollo della nobiltà partenopea, si prestano a inscenare un’improbabile finzione, interpretando i componenti della famiglia del giovane blasonato, nel comicissimo tentativo di convincere il padre di una bella ragazza (un ricco ed ingenuo ex cuoco) ad acconsentire alle nozze. Uno spettacolo pieno di verve e d’intrighi che evoca la tradizione dei canovacci della commedia dell’arte, con scambi di persone, travestimenti e l’arte di arrangiarsi tipica napoletana.

Dopo un piccolo brindisi per salutare in allegria l’anno nuovo, la compagnia Masaniello insieme a Margherita Fumero intratterranno gli spettatori con esilaranti sketch di cabaret.

BIGLIETTO CAPODANNO Intero 50,00 euro, Ridotto 30,00 euro (gruppi di almeno 30 persone) + 1,50 euro di prevendita.

I biglietti possono essere acquistati sul sito www.teatromurialdo.it e presso la biglietteria del Teatro Murialdo aperta il venerdì e il sabato dalle ore 17 alle ore 21 e a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Per informazioni al pubblico, chiamare il numero 011.2480648 (in orario di biglietteria) o scrivere a info@teatromurialdo.it

 

Slot machines irregolari: sanzionato un bar

In via Belfiore: 7300 euro di sanzioni

Gli agenti del Commissariato Barriera Nizza, nel corso di un controllo straordinario effettuato con il Reparto Prevenzione Crimine, hanno sanzionato per 7300 un bar di via Belfiore.

Nel corso dell’attività, infatti, i poliziotti hanno controllato l’esercizio trovando in una sale del locale due slot machine nonostante il bar fosse ubicato a meno di 500 metri da luoghi sensibili. I due apparecchi sono stati sequestrati e per il titolare è scattata la sanzione di 4000 euro. Altri 3300 euro di sanzioni sono stati per altre violazioni di tipo amministrativo.

Furto e inseguimento con tentativo di investire un agente

Il fatto accade la sera della vigilia di natale. Poco prima delle 23, gli agenti della Squadra Volante intervengono per la segnalazione di un furto in atto in via Fratelli Calandra.

Giunti sul posto, i poliziotti notano due persone darsi alla fuga in direzione di corso Vittorio Emanuele II. I due prima cercano prima di nascondersi tra le auto in sosta e poi cercano di fuggire, questa volta in direzione di via Mazzini. I fuggitivi, però, salgono a bordo di un’auto parcheggiata in via Fratelli Calandra e occupata posteriormente da altre due persone e accelerando si danno alla fuga. In questo frangente, un poliziotto che tenta di frapporsi all’auto per impedirne la fuga rischia di essere travolto dal veicolo in corsa, incurante della sua presenza nella carreggiata.  

Di qui ne nasce un lungo inseguimento che attraversa la città e nel corso del quale l’auto in fuga fa zig zag tra le auto e oltrepassa incroci con semaforo rosso. La folle corsatermina in corso Traiano, quando i quattro occupanti dell’auto abbandonano il veicolo e fuggono scavalcando un cancello di un condominio. Gli agenti, però, riescono a bloccare in via Monastir, nonostante la resistenza opposta, due delle quattro persone in fuga: il conducente dell’auto e il passeggero che viaggiava al suo fianco.

Alla luce dei fatti le persone fermate, entrambe ventisettenni, vengono arrestate per furto aggravato in abitazione e resistenza a pubblico ufficiale. Al conducente dell’auto, inoltre, oltre alle diverse sanzioni per la violazione del Codice della Strada, viene contestato il tentato omicidio per aver cercato di investire l’agente di polizia per darsi alla fuga.

Sequestrati oltre 100 mila euro su conti correnti di famiglia sinti

Dal Piemonte

Eseguita misura di prevenzione patrimoniale avanzata dalla Procura di Asti

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Asti hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato, emessa dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Asti – Dr. Fiz – d’intesa con il Procuratore Dr. Perduca, nei confronti di un nucleo familiare appartenente alla comunità sinti.
Il provvedimento del Tribunale di Torino ha riguardato titoli e denaro contante, giacenti su conti correnti intestati ai proposti, del valore complessivo di € 110.000, sequestrati ad un nucleo familiare astigiano  a seguito dell’attività investigativa con cui nel 2005 i Carabinieri avevano raccolto elementi poi risultati determinati ai fini della condanna in primo grado per associazione a delinquere finalizzata ai furti in abitazione.
Gli approfonditi ed ininterrotti accertamenti hanno convinto i giudici ad adottare il provvedimento cautelativo, ritenendo ragionevole ipotizzare che il denaro, dal valore evidentemente sproporzionato al reddito lecito pressoché risibile dei proposti, fossero il frutto delle attività delittuose degli imputati.
Il Tribunale di Torino ha fissato a gennaio 2020 l’udienza di discussione prima di pronunciarsi sulla richiesta confisca dei beni.

Irruzioni nelle case di Testimoni da parte di agenti russi

Dal Mondo (Dal sito Jw.org)

Negli scorsi 18 mesi, in Russia, agenti della polizia locale e del Servizio Federale di Sicurezza (FSB) hanno fatto in totale 613 irruzioni nelle case di nostri fratelli e sorelle. Dal gennaio 2019 le autorità hanno fatto irruzione in 332 case superando così il dato del 2018, in cui i raid erano stati 281.

Negli ultimi mesi le azioni da parte delle autorità nei confronti dei nostri fratelli si sono intensificate. A giugno sono state fatte 71 irruzioni e a luglio 68, un aumento significativo in paragone alla media di 23,4 irruzioni al mese effettuate nel 2018.

Autorità russe mentre irrompono in una casa a Nižnij Novgorod

Generalmente durante i raid agenti delle forze di sicurezza a volto coperto e armati fino ai denti irrompono in una casa o in un appartamento. A volte, dopo essere entrati, gli agenti hanno puntato le armi in faccia ai Testimoni, tra cui bambini e persone anziane, come se fossero criminali incalliti e pericolosi. Non sorprende quindi che diversi esperti siano d’accordo con il dottor Derek Davis, ex direttore del J.M. Dawson Institute of Church-State Studies presso la Baylor University, che ha affermato: “L’aggressiva persecuzione da parte della Russia di un gruppo pacifico come i Testimoni di Geova è palesemente ‘estremista’”.

Purtroppo, oltre al numero di irruzioni, sono aumentati anche i procedimenti penali a carico dei nostri fratelli. Attualmente sono 244 i fratelli e le sorelle oggetto di accuse penali in Russia e in Crimea. Questo numero è più che raddoppiato dal dicembre 2018, quando i procedimenti penali a carico di Testimoni erano 110. Dei 244 fratelli e sorelle sotto processo, 39 sono detenuti, 27 si trovano agli arresti domiciliari e a più di 100 sono state imposte varie restrizioni.

Sebbene i nostri fratelli e le nostre sorelle continuino a essere presi di mira dalle autorità russe, non siamo “[scossi] da queste tribolazioni”. Al contrario, ci incoraggia sapere che i nostri fratelli stanno continuando a perseverare e a rimanere leali. Lodiamo e ringraziamo Geova che ha ascoltato le tante preghiere rivolte a loro favore e siamo certi che continuerà a farlo (1 Tessalonicesi 3:3, 7).

Trova borsa con denaro e gioielli e la consegna ai vigili

Dal Piemonte

 

Una bella storia di Natale. Ha trovato una borsa con gioielli e 2.300 euro in contanti e l’ha subito consegna ai vigili urbani

 

E’ accaduto a Domodossola (VCO) alla vigilia di Natale. La cittadina modello è una donna residente in città, che  ha visto una borsa abbandonata in una via del centro. Aprendola e trovando  il denaro e i preziosi per un valore di altri tremila euro, è andata al comando  della polizia municipale. I vigili hanno rintracciato la proprietaria, anche lei di Domodossola, e le hanno restituito borsa e prezioso contenuto.

Fontana dei mesi: Gennaio e Minimalismo

Nella scorsa edizione della Fontana dei Mesi al parco del Valentino abbiamo approfondito a proposito del carro di Fetonte, in questa edizione parliamo di Minimalismo e della statua di gennaio, tenetevi forte, iniziamo!

Donald Judd, Sol LeWitt, Robert Rauschenberg, Barnett Newman, Enrico Castellani, Piero Manzoni sono nomi che ci conducono direttamente nel Minimalismo (o Minimal Art), la corrente artistica sviluppatasi negli anni Settanta del Novecento che ha una peculiarità eccezionale, coinvolgere lo spazio espositivo nell’opera stessa. Detto questo l’arte Minimal dovrebbe essere comprensibile anche agli scettici- che sono liberissimi naturalmente di continuare nel loro scetticismo-, ma in generale chi non vede niente di artistico in questo genere, potrebbe ricredersi. La sensazione di vuoto a cui talvolta il Minimalismo può condurre, dovrebbe essere ora rovesciata o rovesciabile. Per esempio le tele bianche di Rauschenberg, sapendo che sono ascritte alla Minimal Art, così come l’abbiamo definita, ossia la risposta degli artisti al bisogno di far compenetrare lo spazio esterno all’opera con quello interno all’opera, ecco ora forse le tele del texano prendono senso anche per chi considera solo che non siano disegnate. Poi, certo, possono prendere un ulteriore senso, un senso personale, possono rispondere alla motivazione che uno preferisce, si prestano a interpretazioni pseudo-psicanalitiche, insomma sono arte al di là del nostro racconto storico-artistico che le inserisce in una corrente artistica piuttosto che in un’altra. La non univocità del messaggio d’altronde è il tratto fondamentale dell’opera d’arte, caratteristica che rispecchia l’idea che ogni persona sia portatrice di un’unicità che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di essere vissuta di fronte alla produzione artistica.

Abbiamo preso Rauschenberg tra tutti i pochi citati, dunque vediamo che talvolta di lui si dice sia un artista appartenente all’Espressionismo astratto, oppure ancora che abbia gravitato per tutta la sua carriera intorno alla Pop-art senza aderirvi mai. A parte le classificazioni per così dire tassonomiche che si fanno degli artisti, cerchiamo di capire la distanza che separa la produzione artistica di uno, dalla effettiva prima descrizione di una corrente. Come buona regola in merito si può leggere il “manifesto programmatico” oppure considerare ciò che vi si avvicina maggiormente e poi fare un raffronto. Nel caso dell’arte minimalista non abbiamo una dichiarazione da parte degli artisti che dice cosa sia la Minimal Art, però abbiamo un filosofo, Richard Wollheim, che è riuscito a produrre una sintesi efficace sul clima artistico che esisteva in Nord America e che vedeva una tendenza alla riduzione della realtà attraverso la ricerca delle strutture elementari geometriche. Wollheim parla di riduzione minimale del contenuto artistico stesso, cosa che riesce a tangere oggetti del tutto anomini come ad esempio forme e immagini mentali basilari e perciò a condurli nell’arte stessa. Wollheim ha lasciato in sospeso, a mio parere, tutte le questioni di solito fondamentali che riguardano il senso allegorico e forse sta proprio in questa mancanza il motivo del così facile scarto di un’opera Minimalista tra cliche tipo “la solita robaccia che andava di moda nei Settanta”. Eppur tuttavia Wollheim ha, a mio avviso, dato una risposta anche a questo genere di domande, quelle che riguardano il senso dell’opera, senso che nella corrente in esame non è presente per quanto riguarda qualsiasi riferimento a quello che potremmo chiamare il nostro “incubatore culturale concettualmente evoluto”, motivo per cui per lo più lo spettatore è indifferente al Minimalismo. In genere un’opera d’arte smuove affetti, sentimenti, emozioni legate al nostro vissuto socio-culturale, trascina nell’agire comunicativo in cui siamo inseriti e ci rende partecipi, attivi, agenti, comunicatori, porta sull’orlo di voler dire qual sia il proprio pensiero su quel disegno, quella statua, quella composizione; porta alla comunicazione che inizia con, “A me ricorda…”, “Ho pensato che questa statua ha un significato particolare per me, perché…”, “Anche a me piace disegnare vasi di fiori, ma quelli di Matisse sono superlativi, ah che vero artista!”. Insomma nella maggior parte delle correnti artistiche c’è qualcosa che riusciamo facilmente a riconoscere e ad agganciare al nostro vissuto quotidiano, passato, presente, futuro; tutte riescono a parlare anche di noi e a darci speranza. L’arte può dirci con evidenza che qualcun altro ha già vissuto quel momento che a viva forza strappiamo dal corso degli eventi della nostra vita per associazione o che altrimenti non riusciamo ad inserire nel flusso dei ricordi perché sembra non avere lembi per essere tessuto.

Le tele bianche oppure i cubi palindromi che spesso vediamo nella Minimal Art, mostrano il vuoto e il pieno lasciando invariato il significato, evitano i riferimenti sociali, sono scevre di linguaggio, sono afone, aliene al sistema di riferimenti affettivi di cui facciamo parte. Tenerezza, simpatia, bestialità, crudeltà, passione, accidia, sono le stesse emozioni che riconosciamo nelle opere, le stesse che danno quel vago senso di sgomento di fronte ad una testa di Arcimboldo a meno di non essere, per dire, aborigeni australiani o chessò “abitanti delle Molucche”. Chiedono al limite di ripensare a ciò attraverso cui concettualizziamo la realtà, alle forme grazie a cui riusciamo a riconoscere la casa sotto al glicine e la grotta dietro alla cascata; pensiamo dunque al Minimalismo Americano e ricordiamoci che ogni giorno avanzando, appoggiamo ad un bastone, come la statua del mese di gennaio della fontana dei dodici mesi al parco Del Valentino a Torino. Proviamo perciò a ripensare ai sentimenti che -come abbiamo detto-, normalmente proviamo per esempio di fronte ad un’opera d’arte e tentiamo dunque di ricordare quanto lasciamo indietro, metaforicamente nell’anno passato, e cosa invece portiamo con noi, nel presente. Infine pensiamo al materiale di cui è fatto il nostro sostegno; nella statua di gennaio al parco Del Valentino, si tratta banalmente di marmo e si potrebbe dire sostanzialmente di legno; nella nostra vita banalmente si tratta dell’amore, dei consigli, della cultura che condividiamo, sostanzialmente di ciò che facciamo. Buon anno a tutti!

Elettra ellie Nicodemi

“Specchio dei Tempi” 

Parole rosse / Di Roberto Placido

E’ proprio il caso di dirlo, è lo specchio dei tempi. La continua riduzione del personale, la superficialità e la minore attenzione ai particolari, l’affidarsi sempre di più all’automazione, in molti casi, fanno il resto. Dovevo capirlo ad inizio dicembre quando avevo avuto un segnale anticipatore. Per cambiare la batteria della Fiat 500L di mia moglie Alessandra andai da Angelo, l’elettrauto di Largo Borgaro a Torino, dove da molti anni, batteria a parte, nel mese di dicembre passo a prendere il calendario dell’anno nuovo. Un ricordo degli anni passati che affonda nella mia infanzia, di quando avevo sei-sette anni a Rionero in Vulture il mio paese natio, da garzone di Salone da Barbiere con i romantici calendari da tasca, profumati e con le donne, quasi, nude. Allora peccaminose, oggi sarebbero educande castigatissime. La prima occasione ci ritornerò con un articolo dedicato.

Tornando al calendario di Angelo l’elettrauto, cambiata la batteria, due battute sulla situazione politica ed economica e mi offre il calendario, uno di quelli anonimi con i giorni ed i numeri neri e le domeniche in rosso. Gli chiedo il “solito” calendario, quello del 2019 fa, ancora per pochi giorni, bella mostra nel mio garage, ma lui con grande imbarazzo mi risponde che quest’anno non li ha fatti. Alla mia domanda sul come mai ed alla battuta di uno dei clienti presenti, “sono tutti finocchi oramai”, politicamente scorretta ma normale in un quartiere popolare come Madonna di Campagna, mi rispose: non li prendevano più, si vergognano. Così con un po’ di tristezza prendo l’auto e vado via. Dimenticato il fatto a metà di questo mese vado all’ufficio de La Stampa per rinnovare l’abbonamento al quotidiano. Intestato a mio nome in realtà è per mia Madre. A quasi novantadue anni le sono rimaste poche certezze nella vita, a parte i figli ed i nipoti, il suo essere comunista, cattolica, juventina, sigh!, e lettrice de La Stampa. Oramai non solo informazione ma compagnia quotidiana immancabile al mattino, al Bar sotto casa, con cappuccino, croissant e il “suo” giornale. Dopo avere pagato prendo uno dei calendari distribuiti gratuitamente.

Lo faccio con piacere avendo il logo e la sigla di una delle ”istituzioni” de La Stampa e di Torino e cioè di Specchio dei Tempi. Vado da mia Madre, la informo che per il giornale è tutto a posto e gli lascio il calendario. Anzi glie lo sistemo al suo posto in cucina ed il pensiero va ai calendari dei decenni passati, Frate Indovino, il Barbanera. Questo di Specchio dei Tempi, un po’ meno fantasioso e colorato ma funzionale, lineare, con ai lati il mese precedente e quello successivo. Il giorno dopo passo a salutarla e mi dice: vabbè che sono vecchia e sto perdendo la memoria, ma non sono ancora rincoglionita! Le chiedo lumi e mi indica il calendario. Mi avvicino allo stesso ed incomincio a leggerlo con attenzione per scoprire, sempre più incredulo, che diversi giorni di quasi tutti i mesi , si salvano solo giugno e dicembre, erano sbagliati. Si inizia subito male a gennaio dove da venerdì 3 si passa a mercoledì 4 e giovedì 5 e di seguito fino a domenica 15 per riprendere, correttamente, giovedì 16 e ricadere il 19 con giovedì invece che domenica. Il mese di gennaio finisce poi il 30, lunedì, quando invece termina il 31 venerdì. E così più o meno gli altri mesi con il massimo a Febbraio, errori a parte, dove il mese invece che 29 giorni arriva a 31, sabato.

Sperando che questo 2020 non sia anno bisesto anno funesto ma, non saprei come chiamarlo, il 2020, con febbraio con 31 giorni: che sia un anno speciale. Senza nulla togliere all’opera meritoria e straordinaria della Fondazione di Specchio dei Tempi, alla sua azione eccezionale a sostegno degli anziani, con le tredicesime, dei bisognosi ed in occasione di tragedie e calamità naturali , con la capacità di raccogliere la generosità dei torinesi e dei piemontesi ed in verità di tutto il paese, un errore così non me l’aspettavo. Usando i classici luoghi comuni, non ci sono più le stagioni di una volta, si stava meglio quando si stava peggio e così via ,… non ci sono più i calendari di una volta. Il piacere di fare gli auguri, però, rimane sempre lo stesso, Buon Anno a tutti.

Emodinamica sul territorio

La Giunta regionale del Piemonte  ha approvato l’articolazione della rete dei Centri

 L’ASSESSORE REGIONALE ICARDI (SANITA’): «PROMESSA MANTENUTA, LA RETE REGIONALE GARANTISCE IL SERVIZIO ESTESO A TUTTO IL TERRITORIO»

La Giunta regionale del Piemonte  ha approvato l’articolazione della rete dei Centri di Emodinamica per aree sovrazonali, ponendo formalmente termine alle ambiguità interpretative determinate dalla sovrapposizione dei provvedimenti degli ultimi anni.

«Il Servizio di reperibilità dei Centri di Emodinamica del Piemonte – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – viene esteso a 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Fondamentale è garantire l’angioplastica primaria in modo uniforme a tutta la popolazione, senza penalizzazioni di collocazione geografica. La rete dei laboratori di emodinamica rispetta i requisiti strutturali e gli standard di attività in relazione al fabbisogno territoriale. L’angioplastica primaria è oggi universalmente considerata il trattamento di scelta dell’infarto miocardico acuto con una netta riduzione del tasso di mortalità, quando eseguita in tempi brevi, per cui il servizio di Emodinamica appare più che mai prioritario».

Nel nuovo provvedimento della Giunta è anche prevista l’attivazione di una Commissione tecnica, che avrà il compito di supportare la Rete per le emergenze coronariche.

«Avevamo promesso di riorganizzare il Sevizio di Emodinamica entro la fine dell’anno – commenta Icardi – e l’impegno è stato mantenuto, nonostante le diffidenze di alcuni sindaci, forse abituati a ricevere annunci più che risposte concrete».

AREA SOVRA ZONALE LABORATORI  DI EMODINAMICA
TORINO SUD EST  A.O.U.      Città delle Salute e della Scienza di Torino

ASL TO5   Ospedale  Moncalieri

TORINO NORD ASL Città di TO    Ospedale S. Giovanni Bosco

Ospedale Maria Vittoria

ASL TO 4              Ospedali Ciriè – Ivrea – Chivasso

TORINO SUD OVEST A.O.          Mauriziano di Torino

ASL TO5   Ospedale Rivoli

AOU          S. Luigi di Orbassano

PIEMONTE NORD EST AOU          Maggiore di Novara

ASL BI       Ospedale di Biella

ASL VC       Ospedale di Vercelli

ASL VCO    Ospedale di Domodossola

PIEMONTE SUD OVEST AO             S. Croce e Carle di Cuneo

ASL CN1    Ospedale di Savigliano

ASL CN2    Ospedale Alba-Bra /Verduno

PIEMONTE SUD EST  AO             SS. Antonio e Biagio Alessandria

ASL  AT       Ospedale di Asti

STRUTTURE ACCREDITATE Villa Maria Pia di Torino

S. Gaudenzio di Novara

Casa di  Cura Città di Alessandria

Pinerolo, votato il bilancio di previsione

Riceviamo e pubblichiamo

 

Anche quest’anno, ormai è prassi, il Bilancio di Previsione è stato predisposto e votato in dicembre, dando la possibilità all’Amministrazione del Comune di Pinerolo di partire con un quadro operativo chiaro e finanziato. Come sempre  elementi positivi si accompagnano alcune criticità.

 

Per quanto riguarda la spesa corrente, ed in particolare i servizi a domanda individuale (mense, servizi scolastici, pedibus, Istituto Corelli, Teatro Sociale) il 2020 è improntato sulla continuità  sia sotto l’aspetto qualitativo che quello economico. Infatti le tariffe non sono state toccate, sebbene la qualità dei servizi ci sia stata riconosciuta ufficialmente come per quanto riguarda le mense scolastiche, qui la notizia.

La scelta è stata politica: stante la coperta finanziaria corta, a parità di tasse e di qualità dei servizi offerti chi continuerà a soffrire un po’ saranno le manutenzioni delle strade e del verde. E’ stato però predisposto un nuovo contratto e l’inserimento di personale presso gli uffici dei LLP che seguono queste attività: maggiore capacità organizzativa e di controllo sopperiranno, ci si augura, alle ristrettezze finanziarie.

Sul lato della riorganizzazione della macchina comunale quest’anno toccherà alla Polizia Urbana, recentemente rimpinguata di 8 nuovi agenti.

Sul lato investimenti invece l’attenzione è posta a realizzare le opere per cui si è tanto lavorato in questi 3 anni e mezzo.

L’elenco è lungo, qui vengono elencati solo le opere più significative:

Opere già finanziate nel 2019 da realizzare nel 2020:

LAVORI DI ADEGUAMENTO CAVALLERIZZA CAPRILLI 208’000.00
ADEGUAMENTO SISMICO SCUOLA COLLODI 723’000.00
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SCUOLA COLLODI 766’000.00
ADEGUAMENTO SEDE NINO COSTA 141’000.00
MESSA IN SICUREZZA TRATTO DI CANALE ZONA CASCINA SANTO STEFANO 200’000.00
EX2105000 – COSTRUZIONE LOCULI CIMITERO URBANO IX AMPLIAMENTO E CANALE SCOLMATORE SUL LEMINA 377’000.00

Da oneri di urbanizzazione:

ADEGUAMENTO SISMICO CASA DEL BALILLA 491’460.00
EX2042000 – RIMOZIONE ETERNIT SCUOLA ELEMENTARE/MATERNA RIVA 200’000.00
EX1455000 – BENI MOBILI PER SCUOLE 20’000.00
PALAGHIACCIO – SPESE DI GESTIONE – MANUTENZIONE STRAORDINARIA 50’000.00
EX2016000 – MESSA A DIMORA NUOVI ALBERI 56’186.00
EX1127000 – MANUTENZIONE STRAORDINARIA SU IMPIANTI ILLUMINAZIONE PUBBLICA 68’500.00
COFINANZIAMENTO “PERCORSI CICLABILI SICURI” 559’416.00

Finanziati con alienazioni:

BILANCIO PARTECIPATIVO 100’000.00
SOSTITUZIONE GIOCHI NEI PARCHI 30’000.00
EX6062000 – INTERVENTI SU IMPIANTI SPORTIVI 59’516.00
EX1487000 – ARREDO URBANO 30’000.00
manutenzione straordinaria alloggi erp 30’000.00
MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE E MARCIPIEDI 300’000.00

Finanziati con mutui:

ADEGUAMENTO AUDITORIUM CORSO PIAVE 350’000.00
ADEGUAMENTO LOCALI EX SUMI PER NUOVA SEDE CISS 757’560.00
EX1029000 – RIQUALIFICAZIONE PIAZZA ROMA 950’000.00

Come al solito tantissima scuola con i fiori all’occhiello dello spostamento del CISS (Consorzio Intercomunale Servizi Sociali) presso l’ex università, la nuova Piazza Roma, l’adeguamento per una migliore fruibilità della Cavallerizza Caprilli, Auditorium di c.so Piave e finalmente copriamo il ritardo sul programma elettorale alla voce piantumazione di nuovi alberi e verde in generale.

Con tutto ciò “in cantiere”, far quadrare il bilancio non è stato facile. Le minori entrate superano i 200.000 € (mancati proventi da concessioni cimiteriali e la mancanza, rispetto allo scorso anno, di entrate straordinarie come il basso fabbricato fronte Ipercoop) e le maggiori uscite (incremento del fondo crediti di dubbia esigibilità, nuovo bando mense, spese CED) per 150.000 €.

A fronte di quanto sopra la decisione del gruppo consigliare è stata quella di non dare seguito all’ipotesi di un modesto aumento strutturale sull’addizionale IRPEF. Si trattava di ottenere fra i 300.000 ed i 400.000 €/anno grazie ad un aumento della percentuale dei addizionale IRPEF sugli scaglioni medi e medio-alti che sarebbero costati ai cittadini fra i 20 ed i 30€/anno.

Sebbene l’ipotesi sia stata vagliata con attenzione in quanto avrebbe consentito la certezza di veder finanziate tutte le varie iniziative fin da gennaio (anche quelle che, finora, sono state coperte in corso d’anno come le iniziative per le feste natalizie) si è chiesto all’Amministrazione di proseguire nella virtuosa ricerca di risparmi o aggressione dell’evaso. In sostanza la linea, certamente più faticosa, è quella di operare come fatto per il nuovo regolamento dei mercati e fiere che ha portato nelle casse del comune 75.000€ di tasse non pagate negli anni precedenti dai mercatali nel primo anno di applicazione.

Pertanto l’intera consiliatura 2016-2021 si avvia ad essere, nella sostanza, a carico fiscale invariato.

Per riassumere i punti di forza di questo bilancio sono:

  • Si è fatto fronte ad una riduzione importante delle entrate e ad un incremento di alcune voci di spesa senza ricorrere all’aumento della tassazione (IRPEF)
  • eliminazione completa del contributo discarica
  • indebitamento fortemente ridotto negli anni
  • buona disponibilità di cassa.

Mentre quelli critici sono:

  • Forte incidenza degli oneri di urbanizzazione sulla parte corrente (650.000 €), che inevitabilmente limitano la disponibilità di risorse sul titolo II (investimenti)
  • necessità di reperire risorse nell’arco dell’anno per coprire alcune spese nel secondo semestre del 2020
  • bilancio che necessiterebbe di un incremento delle entrate di tipo strutturale.

Discorso diverso riguarda la TARILa legislazione in materia prevede infatti che l’intero preventivo di spesa presentato dall’azienda che raccoglie e smaltisce i rifiuti vada caricato al contribuente.

In questo preventivo (chiamato Piano Tecnico Finanziario) l’adeguamento di alcune voci comporta un aumento dei costi pari all’adeguamento ISTAT. A pesare è stato però anche l’intervento di un nuovo fattore. Stante la rigidità delle tariffe imposte dall’Autorità, l’anno scorso si era operato col fine di evitare o quantomeno abbassare l’utile (cosa che se da un lato dimostra una buona gestione dell’azienda, dall’altro non è politicamente corretto il far utili sulle tasche dei contribuenti) facendo accollare a quest’ultima le spese di trasporto dei rifiuti all’inceneritore. Quest’anno, con l’approssimarsi di uno stravolgimento del sistema tariffario da parte dell’Autorità preposta, l’azienda non ha cautelativamente ripetuto l’operazione contabile portando così un aumento della tariffa del 3,16%.

Al di là di questo punto oggettivamente problematico, sul quale si inserisce anche il discorso di un adeguato “controllo analogo” (ossia il controllo che l’Amministrazione Comunale deve poter eseguire su un’azienda che opera “in house” esattamente come se operasse lei direttamente) di cui si riparlerà in futuro, il dibattito in Consiglio s’è svolto in piena tranquillità e con l’astensione di due gruppi di minoranza. E’ interessante infatti notare come più che del merito dell’atto che si andava a votare, si sia parlato del futuro del Sindaco… ci piace pensare che l’evidente assenza di criticità fornisca pochi spunti di critica.

Come sempre noi ce la mettiamo tutta e il bilancio sano con un indebitamento sempre più basso a fronte di grandi investimenti in patrimonio pubblico e scuola lo dimostrano… non ci resta che farvi i migliori auguri di buon Natale e felice 2020!

 

M5S Pinerolo