ilTorinese

Olimpiadi: “Non svendiamoci a Milano”

NAPOLI (FI), APPENDINO CI RIPENSA MA EVITI ULTERIORI DANNI  

     Esiste la concreta possibilità di vedere il nome della città di Torino affiancato a quelli di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali 2026? Se non c’è possibilità alcuna, non si capisce quale significato dare all’incontro dei sindaci di Torino, Chiara Appendino, e di Milano, Giuseppe Sala, nella seconda metà di luglio.
     Una nota diffusa dalle agenzie parla di “possibili convergenze” fra le due città in relazione alle Olimpiadi e alle Atp Finals di tennis, evento quest’ultimo assegnato a Torino. Ora, è facile intuire il rischio concreto che si cela dietro queste convergenze dell’ultimo minuto. Non vorrei, per esempio, che Torino finisse per cedere a Milano alcune partite delle Atp Finals in cambio di poche e anonime briciole degli eventi olimpionici.
Se, invece, da queste convergenze dovesse scaturire l’utilizzo di alcuni degli impianti della Val di Susa, già utilizzati per le Olimpiadi 2006, allora la questione avrebbe un suo fondamento, a patto che la presenza di Torino diventi ufficiale e il nome di Torino venga usato accanto a quelli di Milano e Cortina.
     Il fatto che Appendino torni sui suoi passi è davvero sconfortante. Dopo aver gettato al vento un’occasione preziosa, eviti almeno ulteriori danni quale sarebbe, per esempio, fare da stampella a Milano in cambio, magari, della cessione di importanti partite delle finali di tennis.
Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera

“Benemale” al tempo della Controriforma

Di Concetto Fusillo

Museo Civico di Moncalvo – via Caccia n.5

dal 6 luglio al 29 settembre

sabato e domenica dalle 10,00 alle 19,00

in settimana su appuntamento

 

Concetto Fusillo nasce a Lentini (SR) l’8-12-1945. Conseguito il diploma di Maestro d’Arte all’Istituto Statale d’Arte di Catania, si dedica all’insegnamento ma, dopo una breve esperienza, nel 1970 si trasferisce in Lombardia, a Lecco, dove si dedica all’attività artistica, particolarmente in pittura, scultura, incisione; oggi vive e opera a Mombaldone.

 

La produzione artistica, di Concetto Fusillo costituisce un vero archivio pittura, come egli stesso ama dire, poiché scaturisce da una laboriosa e fruttuosa ricerca in archivi pubblici e privati divenuti intimo rifugio di uno studioso nutrito di cultura umanistica.

Spinto da viscerale desiderio mai esausto di conoscenza e assumendosi il compito di togliere dall’oblio fatti dimenticati, se ne appropria trasformandoli in occasione d’arte e concretizzandoli in pittura.

Le opere, nate dalla curiosità di portare alla luce vari comportamenti tra il Bene e il Male durante il XVI e XVII secolo nel territorio acquese, hanno come protagonisti i preti e sono il risultato di una appassionata ricerca negli archivi della diocesi di Acqui, affrontando la dialettica esistenziale da sempre trattata da teologi, filosofi e letterati senza mai arrivare ad una regola definitiva universale.

La mostra curata da Giuliana Romano Bussola, allestita da Giancarlo Boglietti, promossa dall’Associazione A.L.E.R.A.MO. Onlus nella persona del Presidente Maria Rita Mottola in collaborazione con il Comune di Moncalvo.

 

Il boom delle crociere green

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Secondo Crocierissime il 35% degli italiani le preferisce. Navi a emissioni ridotte e programmi per l’ambiente: le novità dalle varie compagnie

C’è una larga fetta di turismo sempre più green ed ecosostenibile, attento all’ambiente, alla conservazione della flora e della fauna, al rispetto e al sostegno delle popolazioni locali e delle loro tradizioni, e questo vale anche per il settore crocieristico. Non solo, secondo un recente sondaggio realizzato da www.crocierissime.it, il primo sito italiano interamente dedicato al mondo delle crociere, il 35% dei vacanzieri italiani prenoterebbe più volentieri sapendo di poter scegliere una crociera con queste caratteristiche.

Un dato confermato e supportato dalla tendenza del mercato a livello mondiale. La stessa Clia, l’associazione internazionale dell’industria crocieristica, ha annunciato l’impegno formale di ridurre entro il 2030 le emissioni di carbonio del 40% da parte di tutte le navi da crociera del mondo. E di progressi in questo senso ne sono stati fatti e se ne stanno facendo molti. Costa Crociere, ad esempio, a novembre 2019 festeggerà la nuova Costa Smeralda con il suo viaggio inaugurale. La nuova Ammiraglia della compagnia, oltre al lusso, al comfort e al design, vanta il sistema di combustione LNG (gas naturale liquefatto), il combustibile più pulito al mondo, che gli consente di raggiungere importanti obiettivi per il rispetto dell’ambiente. Msc, dal canto suo, si è fortemente impegnata, nell’ambito del Plastics Reduction Programme, a eliminare il più possibile articoli in plastica, sia a bordo delle navi sia a terra, sostituendoli con articoli ecocompatibili; riorganizzando anche le sue grandi cucine.

Soluzioni e innovazioni di cui cercano di dotarsi anche le compagnie internazionali. Come Royal Caribbean che si propone di utilizzare prodotti biodegradabili o riutilizzabili a bordo e carburante Bio-Diesel per le navi, con un consistente risparmio energetico. Inoltre, grazie a una partnership con National Geographic, organizza avventure particolari, come spedizioni alle Galapagos per poche persone, con lezioni sulla conservazione della flora e della fauna durante le quali si mangia solo pesce allevato in modo sostenibile e cibo locale.

Holland America, poi, è particolarmente avanti nelle politiche di gestione dei rifiuti e per il risparmio energetico, oltre a incoraggiare costantemente i propri clienti a riutilizzare gli asciugamani della cabina. Tutto il suo staff è eco-friendly e preparato per insegnare anche agli ospiti a bordo come comportarsi per rispettare l’ambiente, anche con piccoli gesti, come l’ottimizzare l’uso dell’acqua. E, come se non bastasse, saponi e detergenti per le pulizie sono a base di soia, banana, estratti di arance, ecc. Anche Disney Cruise, tra le altre cose, si è impegnata a tagliare le emissioni energetiche, a usare sostanze naturali, luci a basso impatto e acqua rigenerata dal sistema dell’aria condizionata per la lavanderia. E c’è un ufficiale a bordo che ha il compito di educare e promuovere politiche ecosostenibili.

Celebrity Cruise, invece, adotta pannelli solari, ha ascensori hi-tech che consentono di risparmiare energia fino al 50% e navi particolarmente aerodinamiche, quindi più efficienti, che consumano meno carburante e sono organizzate per riciclare in modo intelligente materiali come vetro e alluminio. Norwegian Cruise, infine, ha dei sistemi avanzati di trattamento di tutte le acque reflue a bordo, un sistema rigoroso di gestione dei rifiuti in cui si predilige il riciclo, tecnologie per il risparmio energetico e un ridotto consumo del carburante. Oltre ad avere a bordo un ufficiale ambientale (Ua) il cui compito include l’implementazione, la formazione, la supervisione e il controllo del rispetto delle norme ambientali sulla nave e il fornire assistenza a terra per lo sviluppo di politiche e procedure ambientali. Questa figura è sempre pronta a rispondere alle domande degli ospiti sulla materia, e prepara l’equipaggio assicurandosi che rispetti tutte le norme e i programmi per l’ambiente.

Insomma, ognuno cerca di adottare politiche ecosostenibili con tecnologie efficienti e all’avanguardia ma ci sono piccole cose che tutti i crocieristi responsabili possono fare nel loro piccolo. Crocierissime.it ha elencato alcune regole per essere “green” anche a bordo di una nave: non sprecare cibo e non riempirsi troppo il piatto come invece viene da fare davanti a un grande e variegato buffet; preferire le scale agli ascensori che sono sempre in attività tra i vari ponti e consumano molta energia; riutilizzare per quanto possibile gli asciugamani in cabina e i teli mare o piscina; risparmiare sul consumo dell’acqua, sia quando si fa la doccia che quando ci si lava i denti; evitare di usare oggetti di plastica monouso, magari portati dall’esterno se la nave li ha banditi dalla vita di bordo e partecipare attivamente ai programmi sul riciclo e la corretta gestione dei rifiuti. Gesti semplici, che dovrebbero diventare quotidiani: basta ricordarsi che il mare, elemento indispensabile per le crociere, è una risorsa da tutelare e salvaguardare, così come in generale il nostro Pianeta.

Abbiamo a disposizione diverse foto di questa notizia. Se ne avete bisogno, sono disponibili fino al 4 LUGLIO a questo indirizzo: <<https://we.tl/t-rxO2zHYZ6g>> o potete chiederle direttamente a: esancho@opennewsturismo.com

Su Crocierissime:
Crocierissime.it nasce dall’esperienza pluriennale nel mercato crocieristico internazionale dei suoi fondatori con un progetto altamente innovativo nel campo del turismo online: sviluppare anche in Italia le migliori tecnologie di servizio ai consumatori mettendo a disposizione una piattaforma web interamente dedicata al mondo delle crociere, la prima in Italia.

Crocierissime è parte di lastminute.com Group, una delle principali online travel agency (OTA) europee presente in oltre 35 paesi in tutto il mondo. Le tecnologie all’avanguardia sviluppate dal gruppo e l’offerta integrata per il viaggio e il tempo libero permettono agli utenti di ricercare e prenotare le soluzioni più adatte alle proprie esigenze in maniera intuitiva e veloce.

I libri più letti e commentati a Giugno

L’estate è arrivata e con lei la nostra consueta rassegne di letture scelte e commentate nel gruppo FB Un Libro tira l’altro ovvero il Passaparola dei libri

Tra i titoli più discussi nel gruppo, quello che ha suscitato più interesse è senza dubbio La paziente silenziosa, thriller di Alex Michaelides, seguito da Lacrime di sale, di Piero Bartolo e Lidia Tilotta; infine, la scomparsa di Vittorio Zucconi ha riacceso l’interesse per il suo saggio su Cavallo Pazzo Gli spiriti non dimenticano.

Estate, tempo di viaggi e non può mancare una piccola scelta di libri di viaggio, selezionati dai suggerimenti dei nostri lettori: a chi ama il fascino dell’ on the roadconsigliamo il classico Strade Blu, di William Least Heat -Moon, per ritrovare un’America che forse non c’è più ma che sopravvive nella letteratura; a chi cerca oltre allo svago, l’impegno, è consigliato Kobane Calling, graphic Novel di Zerocalcare, racconto del viaggio dell’autore a seguito di una missione umanitaria nella Siria devastata dalla guerra; se siete appassionati di mappe e per voi un viaggio può iniziare semplicemente facendo scorrere gli occhi su una carta, allora non perdetevi l’interessante saggio di Toby Lester, La mappa perduta che ricostruisce l’idea che l’uomo si è fatto del viaggio attraverso i secoli.

Secondo appuntamento con le pillole della Time’s List of the 100 Best Novels, ovvero i cento romanzi più importanti del secolo XX, scritti in inglese e selezionati dai critici letterari per la rivista Times: oggi portiamo la vostra attenzione sul complesso Ragtime, di E.L. Doctorow, che racconta l’evoluzione dell’America nei roimi anni del secolo passato attraverso l’intreccio di storie diverse,  sul difficile ma affascinante Una tragedia americana di Theodor Dresier, drammatico racconto di umana miseria e sul capolavoro di Philip Roth, Pastorale americana. Tutti e tre questi titoli hanno avuto interessanti riduzioni cinematografiche, da riscoprire insieme alle letture.

Dedichiamo l’ultima parte della nostra rassegna un breve resoconto del nostro raduno ufficiale che si è tenuto in 13 giugno a Firenze, presso il Caffè letterario Le Murate: all’incontro, moderato dai fondatori e amministratori del gruppo, hanno partecipato i membri della community, in una serata divertente di chiacchiere e ricordi, terminata con un incredibile scambio di libri e segnalibri. Troverete sul gruppo i video e i commenti all’evento.

 Podio del mese

La paziente silenziosa, di A. Michaelides (Einaudi) – Lacrime di sale, di P. Bartolo e L. Tilotta (Einaudi) – Gli spiriti non dimenticano, di V. Zucconi (Mondadori)

 In viaggio con i libri

Strade Blu, di W.Least (Einaudi) – Kobane Calling, di Zerocalcare (Bao) – La mappa perduta, di T. Lester (Rizzoli)

 Time’s List of the 100 Best Novels

Ragtime, di E.L. Doctorow (Mondadori) – Una tragedia americana di T. Dreiser (Frassinelli) – Pastorale Americana di P. Roth (Einaudi)

 

Testi : valentina.leoni@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Grafica e Impaginazione : claudio.cantini@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it 

Il vintage alla Gran Madre

Il nostro viaggio attraverso i mercati di Torino oggi ci conduce oltre il Po, e precisamente alla piazza dietro la Gran Madre, ove ogni terza domenica del mese si svolge uno tra i più caratteristici mercatini Vintage della città, ideato nel 2001 dai fondatori dell’ Associazione “Effetto Vintage” per promuovere e sviluppare questo particolare ed affascinante settore.
Ma cosa vuol dire, esattamente, “ vintage”?
Questo termine francese, ormai facente parte del lessico quotidiano, sta per “ vissuto”, e non significa semplicemente “usato” nel senso di consumato, o “di seconda mano”; si associa quindi a tutto ciò che può evocare una storia, un bagaglio di esperienze, sensazioni, aneddoti, immagini.
Per giungere a questo incantevole mercatino, dalla stupenda Piazza Vittorio Veneto attraversiamo il Ponte Vittorio Emanuele I (detto anche “ Ponte di Pietra”: lo sapevate?), il più antico dei ponti attualmente esistenti a Torino: voluto da Napoleone durante il periodo di occupazione francese della città, venne costruito tra il 1810 e il 1813, mettendo a confronto l’ingegneria piemontese con la più avanzata tecnica parigina.
Una volta giunti al di là del Po, si erge davanti ai nostri occhi, in tutto il suo splendore, la Chiesa della Gran Madre di Dio, anche definita il “ Pantheon subalpino”; infatti, proprio come il Pantheon di Roma, è un edificio a pianta circolare, raro esempio di architettura neo-classica. Venne edificata tra il 1818 ed il 1831 su progetto affidato all’ Architetto F. Bonsignore (al quale è oggi dedicata una delle vie laterali alla chiesa) per celebrare il ritorno dei Savoia a Torino nel 1814, dopo sedici anni di esilio a causa della dominazione francese. L’inaugurazione avvenne nel 1831, alla presenza di re Carlo Alberto. La chiesa sorge su un alto basamento che la pone all’altezza della piazza Castello (particolare curioso!) ed è preceduta da una scalinata che si innalza alle spalle del monumento dedicato a Vittorio Emanuele I, realizzato nel 1885. Come ornamento alla scalinata, troviamo a destra il Monumento della Religione: la religione è rappresentata simbolicamente da una donna che con una mano sostiene la croce e con l’altra indica la Bibbia retta da un angelo; a sinistra, il Monumento alla Fede, rappresentata sempre da una donna che innalza in una mano un calice e poggia l’altra sulla Bibbia, accanto ad un angelo. Dal 1932 sotto la chiesa vi è l’ossario dei caduti nella prima guerra mondiale, oggi visitabile.
La cornice del mercato è, dunque, certamente molto suggestiva , e si fonde alla perfezione con l’atmosfera romantica delle bancarelle, tanto che, immersi tra una corsia e l’altra, sembra di aver fatto un salto indietro nel tempo ed essersi ritrovati a passeggiare tra crinoline, cappelli piumati, orologi nel taschino e baffi arrotondati.
Anche la cortesia e la gentilezza degli espositori pare di altri tempi; e, tra i tanti articoli proposti, tutti particolari e bellissimi – asciugamani di batista, modellini di velieri e stampe giapponesi, persino una stupenda collezione di coloratissimi telefoni di un tempo! – , rapiscono lo sguardo le stoffe multicolori realizzate con il cd. “ Block Printing”,tecnica di stampa su tessuto da una matrice intagliata a mano su legno (per info: Royal Jaipur, via Accademia Albertina 35/c, Torino). Bellissimi anche i gioielli e bijoux realizzati in lega francese chiamata “ Demirouge  , composta da 67% di rame e 33% di zinco (per info: lastregagattiva@effettovintage.it ). Originalissimi anche i lavori di restauro creativo della sig.ra Rosalba Cossanetto, che recupera e ricicla oggetti in disuso e li trasforma in pezzi unici personalizzati.
E se volete fare una pausa gastronomica tra una bancarella e l’altra, merita senz’altro una menzione speciale il ristorante vegano e crudista di Eduardo Ferrante, simpaticissimo Executive Chef de “L’Orto già Salsamentario” , sito in via Monferrato 14/a (per info: prenotazioni@lortogiasalsamentario.it); il ristorante attuale occupa il locale della storica salsamenteria avviata nel 1886 da Luigi Drappero, che si distinse per la lavorazione artigianale di salumi e carni insaccate e meritò premi in occasione dell’Esposizione Internazionale di Torino del 1911. Del negozio originale resta il portale in marmi policromi, sormontato dall’imponente insegna in lamiera nera arquata alle estremità e dipinta in caratteri oro. La cucina dello Chef Ferrante offre piatti gustosi e golosi: provare per credere le Francesine, ottime praline di cioccolato, mandorle, noci e uvetta posate su marmellata crudista di fichi secchi e datteri, e le Millefoglie Raw , con crema pasticcera di anacardi e panna di cocco : una vera delizia, anche per chi non è vegano o crudista!
Sempre in zona, merita menzione il palazzo sito tra via Lanfranchi e Via Mancini, un tempo sede della Procem, importante industria di prodotti chimici e farmaceutici, che però venne gravemente danneggiata dai bombardamenti del ’43; attualmente, lo stabile ospita l’elegante ed altamente professionale Fitness Boutique Ruràl Gym ( info@ruralgym.it ), oltre ad abitazioni signorili.
Rugiada Gambaudo

Cinque arresti per droga (nascosta nella cabina elettrica)

Fra domenica e martedì scorso, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale   hanno arrestato   4 uomini ed una donna, tutti di origini straniere, per reati connessi allo spaccio.

L’attività si inquadra nell’ordinario servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e contrasto dello spaccio.

3 arresti sono avvenuti nella zona di Piazza Montanaro, via Scarlatti, corso Palermo e riguardano due cittadini senegalesi di 20 e 39 anni ed una ventitreenne rumena. Quest’ultima aveva appena ceduto una dose di cocaina ad un cittadino italiano. I primi 2 detenevano, invece, una sessantina di grammi di marijuana, che avevano nascosto nel retro di una cabina elettrica.

Altri 2 arresti in Lungo Dora Agrigento e nei giardini di via Balbo; riguardano un trentenne senegalese ed un ventitreenne maliano, entrambi irregolari sul territorio nazionale: a loro carico sono stati sequestrati 4 grammi di cocaina e 6 di marijuana.

M.Iar.

Avvocato torinese arrestato per estorsione

I Carabinieri di Rivoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 4 indagati tra cui un avvocato civilista del foro di Torino, responsabili di estorsione. In particolare nel 2010 la titolare di un’azienda agricola aveva conosciuto l’avvocato per una vicenda di carattere privato e, una volta ottenuto la fiducia della cliente, il legale le aveva chiesto, a titolo di favore personale, di firmare in suo favore una parcella di 274mila euro quale garanzia fittizia per finalità economiche mai chiarite. Negli anni successivi l’avvocato aveva iniziato a chiedere alla donna la graduale restituzione di quel credito inesistente, costruito con l’inganno. Sono iniziate le minacce con la promessa che se non avesse pagato il debito le sarebbe stata incendiata l’azienda agricola. In sette anni, dal 2012 al 2019 la donna ha consegnato alla banda oltre 50mila euro.

M.Iar.

Piazza San Carlo, 32 “persone offese”

32 in tutto le persone offese per i drammatici fatti di Piazza San Carlo di due anni fa. Hanno raggiunto un accordo con la Città di Torino e  con l’agenzia Turismo Torino tramite le assicurazioni Unipol e Reale Mutua al fine di ottenere un risarcimento. Ci sono altre 23  trattative in fase avanzata. Oggi è la giornata  della ripresa dell’udienza preliminare, che fra gli imputati vede anche la sindaca Chiara Appendino, in relazione alla tragica serata della proiezione su maxi schermo della finale di Champions League la sera del 3 giugno 2017, quando il  panico tra la folla provocò il ferimento di oltre 1.500 persone, 2 delle quali morirono in seguito.

 

(foto: A Cherchi)

Buffon torna alla Juve? Forse

Non c’è un accordo tra Gigi Buffon e la Juventus, ma “può darsi che i bianconeri abbiano pensato a lui nel caso parta Perin”. Così dice Silvano Martina, l’ agente dell’ex capitano bianconero, che apre al possibile ritorno di Buffon alla Juve. “Ha 41 anni ma sta ancora bene, gli piace giocare, mettersi alla prova – ha dichiarato  l’agente a SportMediaset -. Vediamo quel che succede, per ora è soltanto un’idea, non avremmo mai pensato a un’eventualità di questo tipo”. Martina smentisce invece le voci sull’ingaggio faraonico promesso a Buffon.

Egitto: cosa accadrà dopo la morte di Morsi?

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Focus internazionale / di Filippo Re

L’improvvisa morte di Mohammed Morsi risuscita paradossalmente quella Fratellanza Musulmana egiziana, a cui l’ex rais apparteneva, che stroncata con la forza e messa a tacere dal suo successore, il generale Al Sisi, sembrava precipitata negli abissi. Oggi gli stessi Fratelli Musulmani che avevano portato Morsi al potere sono tornati a farsi sentire a gran voce annunciando manifestazioni di protesta in tutto l’Egitto e accusando il regime di essere in qualche modo responsabile della morte dell’ex presidente. È stato sepolto di notte, nel tentativo di dimenticarlo velocemente ma ciò non è bastato ad evitare reazioni e manifestazioni da parte dei sostenitori della Fratellanza musulmana che ora minacciano attentati per vendetta o per aumentare la tensione. All’ombra delle Piramidi la scomparsa di Morsi infiamma l’islam politico mentre il resto dell’islam tace o si compiace per quanto accaduto. Malvisto e detestato dall’Occidente, rimpianto dal turco Erdogan, dall’emiro del Qatar Al Thani, dai capi di Hamas, dagli iraniani e da pochi altri Mohammed Morsi voleva trasformare l’Egitto in uno Stato teocratico e fondamentalista governato dalla Sharia.

Guardato con paura e sospetto da europei e americani per i suoi profondi legami con la parte più radicale ed estremista del mondo islamico, Morsi viene invece ricordato con ammirazione da quei Paesi arabi e musulmani che lo hanno sempre appoggiato nella sua breve esperienza alla presidenza dell’Egitto. All’epoca di Mubarak i Fratelli Musulmani agivano clandestinamente e anche Morsi fu arrestato e imprigionato nel 2011. Evase dal carcere e dopo la caduta di Mubarak si candidò a presidente nel 2012 con il partito islamico “Giustizia e Libertà”, l’ala politica dei Fratelli Musulmani. Morsi fu eletto democraticamente nel 2012 e poi destituito poco più di un anno dopo, nell’estate 2013, da una grande sommossa popolare appoggiata dall’esercito che prese il potere. I militari lo destituirono perchè l’islam politico era ritenuto pericoloso e non affidabile anche se arrivò alla presidenza in modo democratico vincendo elezioni, tutto sommato, abbastanza libere e trasparenti. Ma ben presto Morsi e i suoi Fratelli musulmani ne approfittarono per eliminare drasticamente ogni forma di opposizione. L’Egitto passò dalla padella alla brace, dalla dittatura di Mubarak a quella di Morsi.

Era stato eletto con il motto “l’islam è la soluzione ad ogni problema” ma non risolse proprio nulla anche se ebbe poco tempo per provarci. Mise in atto una politica fortemente accentratrice e islamista cercando di inserire la Sharia, la legge religiosa, nella Costituzione e nell’ordinamento giuridico e facendola diventare la principale fonte della legislazione egiziana. Gli egiziani si ribellarono e milioni di giovani scesero in piazza chiedendo una politica separata dalla religione. Le sue azioni criminali, la persecuzione delle opposizioni, la sfida ai copti cristiani, la mancanza di libertà e diritti non piacquero all’Occidente che si allontanò dal nuovo regime. Le carceri si riempirono di dissidenti, migliaia di persone sparirono da un giorno all’altro e la tortura divenne una pratica quotidiana. A quel punto le Forze armate egiziane andarono al potere per ristabilire l’ordine. Morsi finì in carcere e il movimento islamista dei Fratelli musulmani fu messo fuori legge.

La sua rimozione dal potere ad opera dei militari fu approvata da molti noti esponenti della società civile egiziana come l’ex leader dell’opposizione laica e premio Nobel per la pace Mohamed El Baradei, dall’imam dell’Università al Azhar del Cairo, la più importante autorità del mondo islamico, Ahmad al Tayyeb e dal capo della Chiesa copta Tawadros II. Iniziarono i processi e arrivarono le prime condanne. Pur decapitati dalla scure di Al Sisi, presidente-dittatore, i Fratelli Musulmani tornano oggi a far tremare il gigante nordafricano e parlano di “morte deliberata dall’alto” mentre Ankara accusa “ i tiranni del Cairo e definisce Morsi un martire”. Nel Paese del Nilo è stato decretato lo stato d’emergenza e sulle strade della capitale sono state rafforzate le misure di sicurezza per il rischio di proteste e scontri. Morsi è stato presidente della Repubblica dal giugno 2012 al luglio 2013, nelle prime elezioni svolte dopo la caduta del dittatore Hosni Mubarak, ma poi era stato deposto da un golpe militare e da allora era stato in carcere e condannato varie volte. Nel 2017 gli furono inflitti 25 anni di carcere che si aggiunsero ai 20 previsti dalla condanna del 2015 nel processo per la morte di alcuni manifestanti durante una protesta.

L’ex ingegnere e rais era già stato condannato all’ergastolo per aver complottato con Hamas ed Hezbollah e in un altro processo era stato condannato a morte per gli incidenti avvenuti durante l’evasione di massa da un carcere ma questa condanna fu in seguito annullata dalla Cassazione. Anche gli ayatollah hanno espresso cordoglio e dispiacere per la scomparsa di Morsi insieme ai leader di Hamas, del Qatar e della Turchia di Erdogan. L’Egitto odierno, quello di Al Sisi, il nuovo Faraone, è un Paese che affolla le carceri con oltre 60.000 prigionieri politici, calpesta regolarmente i diritti umani ma nonostante tutto resta uno dei Paesi più tollerati e aiutati dalla comunità internazionale per il suo ruolo di baluardo contro i terroristi islamici. “Le cose in Egitto vanno sempre peggio, dichiara il noto scrittore egiziano Alaa al Aswani (Palazzo Yacoubian) e gli anni di Mubarak sembrano incredibilmente un buon ricordo..”

dal settimanale “La Voce e il Tempo”