ilTorinese

Torino – Atalanta: 0-7. Mazzarri: “Chiediamo scusa a tutti”

Il Torino nella sua storia non aveva mai subito uno 0-7 davanti al proprio pubblico

 

La partita è stata dominata dall’Atalanta prima con i tre gol di Ilicic, uno  realizzato dalla linea di metà campo, poi dalla doppietta di Muriel e dalle reti di Zapata e Gosens.

Ai microfoni di Sky Sport l’allenatore granata, Walter Mazzarri, ha commentato la debacle contro l’Atalanta.”Una prestazione così non me la ricordo in 20 anni di carriera, è indifendibile e chiediamo scusa a tutti. Andiamo in ritiro, dobbiamo cercare di sterzare. Lasciare? Io nelle difficoltà non lascio mai, ma c’è da fare tutti delle riflessioni. Dopo aver toccato il fondo come oggi si può solo risalire”.

Attraversamento binari e altri illeciti. I controlli della Polfer

931 persone identificate, 84 operatori impiegati in 36 stazioni ferroviarie, 221 treni controllati, 129 bagagli controllati e un deposito sito nella stazione di Torino Porta Nuova, 5 sanzioni elevate per infrazioni al Regolamento di Polizia Ferroviaria

Questi i risultati del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta nell’ambito della collaborazione internazionale di Polizia, il network di Polizie Europee RAILPOL partecipando all’azione comune denominata “Active Shield” effettuata  dalle ore 7 del 21 alle  7 del 22 Gennaio 2020, organizzata a livello nazionale, su disposizione del Servizio Polizia Ferroviaria di Roma, per il  contrasto dei comportamenti illeciti in ambito ferroviario, tra questi, gli attraversamenti dei binari e l’indebita presenza in aree ferroviarie di servizio.

 

Gli Agenti Polfer messi in campo hanno operato per la sicurezza dell’intera utenza in ambito ferroviario, con azioni mirate di prevenzione e repressione di tutte le condotte a rischio per la tutela dei viaggiatori, non solo nelle stazioni maggiormente interessate da traffico ferroviario nazionale e internazionale con notevole flusso di viaggiatori ma anche in quegli scali non presenziati quotidianamente, con servizi che hanno garantito la vigilanza durante tutto il giorno.

 

In particolare, nello scalo cittadino principale, gli operatori del Settore Operativo, coadiuvati da Unità Cinofile messe a disposizione dalla Questura di Torino, hanno controllato 271 persone e 36 bagagli anche con l’utilizzo dei metal detector, ed hanno effettuato un controllo mirato al deposito bagagli di stazione.

A Domodossola il personale Polfer ha elevato 5 contestazioni amministrative per illecito attraversamento di binari.

Infine, gli Agenti Polfer della stazione di Vercelli hanno rintracciato un ragazzo italiano che vagava con atteggiamento spaesato nello scalo; accompagnato in ufficio risultava a suo carico una denuncia di scomparsa, prodotta il giorno precedente dalla famiglia. Gli operatori hanno contattato immediatamente il padre del giovane che, appresa la buona notizia, ha finalmente potuto riabbracciare il figlio. Sempre nell’ambito dei controlli, gli operatori di Vercelli, hanno rintracciato due cittadini, un italiano ed un dominicano, gravati da due note di rintraccio per notifica.

 

Sant’Anna, PD: “Bene se prevale la ragionevolezza”

“Ora non si perda altro tempo: le bonifiche devono essere pronte a dialogo competitivo terminato”

 

“Sono lieto di apprendere che l’assessore regionale Icardi e la Giunta sono orientati a trasferire il Sant’Anna nel futuro Parco della Salute, desistendo dall’ipotesi dello ‘spezzatino’.

Una scelta ragionevole, che guarda alla salute e alla sicurezza delle donne e dei nascituri. L’ostetricia e la ginecologia non possono rimanere in un vecchio ospedale ante guerra (il Sant’Anna è del 1938), devono trovare collocazione all’interno di un polo ad alta complessità, in grado di affrontare anche le situazioni più complesse grazie alla presenza di tutte le specialità medico-chirurgiche. Ciò che conta è non perdere ulteriore tempo, senza mai dimenticare che gli attuali ospedali della città della salute sono arrivati al limite estremo di tenuta. In questi giorni è iniziato il dialogo competitivo tra le imprese interessate alla realizzazione del Parco. Quindi si proceda come da cronoprogramma, accelerando anche le bonifiche dell’area ex Avio che dovrà essere pronta non appena terminata la procedura di assegnazione. L’importante, ora, è evitare di disseminare la strada di ostacoli che potrebbero compromettere la realizzazione di un’infrastruttura sanitaria strategica per Torino e il Nord Ovest”.

Mauro SALIZZONI

Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte

Monica CANALIS

Consigliere regionale Pd

La Fontana dei Mesi. Febbraio è un soffio

Nella storia delle correnti artistiche l’Impressionismo ha un primato quello di essere iniziato e concluso nell’arco di un solo, seppur abbondante, decennio (1874-1886) e ha più di un record:

guardando dal passato al futuro, quello di essere stato il movimento più atteso, più inaspettato e a tutta prima peggio criticato, mentre se ne aggiudica un altro guardando dai giorni nostri al passato quello di essere la tendenza più significativa e più utile, per raccontare la velocità del cambiamento tipico dell’età contemporanea.

La statua di febbraio della Fontana dei Mesi al Parco del Valentino, mi fa pensare a questa corrente artistica l’Impressionismo. Ritengo che le associazioni di idee non abbiano un solo buon motivo per essere spiegate tuttavia se i miei lettori dopo aver ben guardata la statua in questione, volessero sapere qualcosa di più sull’Impressionismo si trovano nel posto giusto. Sempre che anche il momento sia opportuno vi racconto qualcosa di più sull’Impressionismo e sul perché mi pare che parlare di febbraio e di impressionismo non fa cascare la mela troppo lontana dall’albero, altrimenti segnatevi la pagina web tra i preferiti del telefono e tornate appena potete. Vi ricordo che la rubrica mensile sulla Fontana dei Mesi di Torino è strutturata dieci in uscite e che a dispetto dell’anno in corso iniziato da poco, volge già al termine.

 

Dallo scorso giugno ad oggi abbiamo parlato dei Caravaggisti dello stile Liberty, del Naturalismo, delle inferenze tra il Bizantino e lo stile italiano del XIV secolo, del Verismo e del Realismo, abbiamo approfondito su storie che si sussurrano intorno alla fontana con il mito di Fetonte e abbiamo davanti il mese di marzo in cui in programma abbiamo il Barocco e infine la decima uscita, dedicata al Neoclassico. Tornando a noi, perché la statua allegoria del mese di febbraio mi ricorda l’Impressionismo? Questi impressionisti in realtà erano dei maledetti, degli sfacciati, delle ruspe a cui pareva dipingere la realtà come gli pareva che piacesse o dispiacesse al gusto dell’epoca. Insomma credo che la correlazione sia nella visione storiografica dell’arte. A me lei ricorda l’Impressionismo perché sembra affacciarsi appena, una che si mostra un attimo e poi si ritrae, butta un occhio e è tutto. Proprio come fa l’Impressionismo nella storia dell’arte.

I quadri degli impressionisti sono stati criticati malamente all’indomani del 15 aprile 1874, data di apertura della mostra indipendente di questo gruppo di amici che frequentava il quartiere parigino delle Batignolle a Parigi e che sul far della sera, chiuso il cavalletto e riposti i colori, si ritovava al caffè Guerbois per discutere sulla realtà e la sua rappresentazione. I critici che pomposi si aggiravano per l’indipendente si ritenevano offesi, come di fronte a qualcosa di osceno; asserivano che le tele sembrassero dipinte a chiazze e che mancassero del tutto di prospettiva, insomma si potrebbe dire, credevano che fossero una carnevalata. A proposito buon carnevale a tutti, giovedì grasso 2020 è fissato all’8 febbraio, e arrivederci con la prossima uscita in cui parleremo del mese di Marzo, del Barocco e naturalmente della bella piccola Parigi.

 

Elettra Nicodemi

 

Elettra Nicodemi è una giornalista italiana esperta d’arte, moda e design; sull’Impressionismo a cui accenna in questa uscita dedicata alla Fontana dei Mesi di Torino, in passato ha scritto https://insidethestaircase.com/2017/02/17/manet-monet-renoir-degas-cezanne-pissarro/

 

Omicidio di Valenza, fermato un amico della vittima

Nella serata di sabato, al termine di un lungo interrogatorio condotto dal Pubblico Ministero, assistito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale e della Compagnia di Alessandria, i Carabinieri hanno proceduto al fermo di Michele Venturelli.  

 

46enne, amico di famiglia della vittima, nei cui confronti erano stati via via raccolti, sin dalle prime ore dalla scoperta del delitto, molteplici, univoci e concordanti elementi di responsabilità in ordine all’omicidio di Ambra Pregnolato, maestra d’asilo, 41enne, molto conosciuta ed apprezzata in città.

Già sentito fino a tarda notte dagli inquirenti, era ricercato sin dalle prime ore del mattino, in quanto si era allontanato dall’abitazione di parenti ove aveva momentaneamente trovato accoglienza, facendo perdere le proprie tracce. Questi era stato poi rinvenuto nel primissimo pomeriggio, ferito, sui binari della ferrovia, nei pressi del ponte Tiziano, ove poco prima, sentendosi braccato dai Carabinieri che stavano già perquisendo l’abitazione di Valenza in cui viveva con il padre e la sorella,verosimilmente in preda al rimorso, aveva tentato di togliersi la vita, gettandosi sotto un treno, peraltro senza riuscirvi.


Soccorso e trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Alessandria, dopo essere stato sottoposto alle cure del caso e ricoverato in prognosi riservata ma non in pericolo di vita,  veniva interrogato alla presenza dell’avvocato d’ufficio.

Incalzato da Magistrato e Carabinieri, l’uomo ha confessato, dichiarando:
di aver intrapreso una relazione sentimentale con la vittima da circa un anno;
che tale relazione era peraltro caratterizzata da un’assidua frequentazione della casa della vittima
che la vittima gli aveva  espresso l’intenzione di volersi separare dal coniuge per poi andare a vivere con lui;
che la vittima aveva espresso un improvviso e per lui inatteso ripensamento, comunicatogli ieri mattina, allorquando, come a volte accadeva, si era recato da lei sapendola sola; di come, essendosi profondamente innamorato della donna, la decisione di questa di non volersi più separare gli aveva fatto perdere completamente il lume della ragione, tanto da estrarre dallo zaino che aveva con se’ un martello – dichiaratamente da lui utilizzato per risolvere un problema meccanico della bicicletta che lui usava – e colpirla violentemente e ripetutamente alla testa, in un crescente raptus acuito dalle urla della vittima.
che, successivamente, in un momento di riacquisita lucidità, resosi conto di quello che aveva fatto, aveva cercato di ripulirsi e di cambiare i propri vestiti con quelli del marito della donna, senza riuscirvi. Uscito dall’abitazione, si era impossessato di un paio di scarpe pulite trovate sullo zerbino di un’abitazione del 7° piano, dandosi alla fuga; rincasato, si era spogliato dei vestiti sporchi di sangue e, dopo aver fatto la doccia, era uscito per raggiungere il vicino affluente del Po per disfarsi del martello utilizzato per colpire la donna e degli abiti che prima aveva indosso, intrisi di sangue.

L’uomo, ricoverato in ospedale, si trova al momento in stato di fermo, piantonato dai Carabinieri. Ha così trovato una veloce soluzione una vicenda che ha scosso la città nelle ultime ventiquattro ore e che, purtroppo, vede ancora una volta una donna perdere la vita e una famiglia spezzata perché non bisogna in questo momento dimenticare il dramma del marito e della figlia minore. Ogni ulteriore commento è superfluo e aggiungerne vorrebbe dire solamente incrementare il livello di dolore di chi sta soffrendo e dimenticarsi che una persona ha perso la vita nel fiore degli anni.

Massimo Iaretti

Tuffi, a Torino i campionati invernali

Anche nel 2020 i tuffi nazionali saranno di casa in Piemonte e, in particolare, alla piscina Monumentale di Torino. L’appuntamento clou è quello dei Campionati Italiani Assoluti Invernali, in programma dal 13 al 15 marzo

Già tra sabato 25 e domenica 26 gennaio, però, tanti atleti di tutto il nord Italia si ritroveranno sotto la Mole per la prima gara interregionale dedicata alle categorie Esordienti C1 e C2. Si tratta del primo evento inserito nel calendario nazionale 2020 della disciplina. Si svolgerà in contemporanea a una manifestazione analoga, in programma a Roma e coinvolgente i giovani tuffatori del centro e sud Italia.

 

La gara di Torino assegnerà medaglie nelle tre specialità individuali – trampolino 1 e 3 metri e piattaforma – è sarà valida come qualificazione alla prima prova per il Trofeo Giovanissimi Esordienti C2 e Campionato Italiano Indoor Esordienti C1, a Trieste dal 14 al 16 febbraio. Questo Campionato Italiano sarà per i C1 la prima tappa del Trofeo Azzurri d’Italia; la seconda tappa si terrà a Trieste dall’8 al 10 maggio e la terza sarà la finale del Gran Premio Atleti Azzurri d’Italia, sempre a Trieste dal 31 maggio al 2 giugno (il regolamento completo a questo link a pag. 15).

 

Per quanto riguarda la gara del fine settimana alle porte, alla piscina Monumentale sono attesi 65 atleti in rappresentanza di 13 società: Ice Club Como, Buonconsiglio Nuoto, Canottieri Mincio, Bergamo Nuoto, Fondazione Bentegodi, Torino Tuffi, Bolzano Nuoto, US Triestina Nuoto, Canottieri Milano, Trieste Tuffi Edera 1904, Bergamo Tuffi, Blu 2006 Torino e Nuotatori Genovesi. Presenti naturalmente le due società piemontesi Blu 2006 Torino e Torino Tuffi, padrone di casa e al via con 12 atleti complessivamente.

 

Programma completo e risultati a questo link

Valutazione di impatto sociale, parte il corso

“La necessità di soffermarsi sul tema dell’impatto generato dalle imprese – spiega il professor Paolo Biancone, direttore del corso, organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino, in collaborazione con Camera di Commercio di Torino, Torino Social Impact – nasce dal passaggio da un modello di welfare state ad uno di welfare society (o “civile”), all’interno del quale le aziende, in particolare quelle del Terzo Settore, sono direttamente coinvolte

 

Parte il 27 gennaio la prima edizione del corso universitario di aggiornamento professionale “VALUTAZIONE DI IMPATTO SOCIALE”

OItre 80 tra professionisti, manager di cooperative, fondazioni e altre organizzazioni torneranno in aula per studiare un tema, la valutazione di impatto sociale, divenuto prioritario con i recenti obblighi normativi. “La necessità di soffermarsi sul tema dell’impatto generato dalle imprese – spiega il professor Paolo Biancone, direttore del corso, organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino, in collaborazione con Camera di Commercio di Torino, Torino Social Impact – nasce dal passaggio da un modello di welfare state ad uno di welfare society (o “civile”), all’interno del quale le aziende, in particolare quelle del Terzo Settore, sono direttamente coinvolte con inevitabili conseguenze sulla necessità di implementare strumenti per la valutazione dell’impatto del proprio operato”. Il corso è articolato in 10 lezioni e attività di project working.

 

Le competenze acquisite saranno certificate da un preposto Ente di certificazione e daranno il via a una nuova figura professionale: il valutatore di impatto sociale.“La nostra attenzione scientifica e didattica – conclude il professor Biancone – è concentrata sul tema dell’impatto sociale, di concerto con i portatori di interesse del territorio, in primo luogo la camera di commercio di Torino e Torino Social Impact”. Sempre Torino sarà sede del prossimo colloquio scientifico internazionale sull’Impresa Sociale, promosso da Iris Network e organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino e Torino Social Impact . Giunto alla quattordicesima edizione, affronterà quest’anno il tema “L’impresa sociale e il suo ecosistema per lo sviluppo sostenibile”, attirando studiosi di varie area scientifiche che daranno il proprio contributo sul tema.

 

Di seguito i dettagli della call for paper

https://irisnetwork.it/wp-content/uploads/2019/12/colloquio2020-call-for-paper.pdf

Info sul corso

https://www.management.unito.it/do/home.pl/View?doc=Terza_missione/Formazione_continua.html

Con Torino Digital Days il post digitale è ora

La trasformazione post digitale è il tema della seconda edizione dell’evento con cinque giorni di talk, laboratori, eventi, performance, mostre e workshop gratuiti

 

Dopo il grande successo dello scorso anno ritornano i Torino Digital Days, un format ideato da due importanti realtà del mondo della comunicazione e del digital: il Gruppo Glebb&Metzger, composto dalle società Glebb & Metzger, Tandù e Wacky Weapon, con oltre 20 anni di esperienza in media relation, digital PR, visual, app web e mobile e attività unconventional per i social network, insieme a Bonobo Events, agenzia creativa specializzata nell’ideazione e produzione di format per eventi nell’ambito della comunicazione digitale.

 

“Il post digitale è ora” è il tema della seconda edizione dei Torino Digital Days, in programma dall’11 al 15 febbraio 2020 con cinque giorni di talk, laboratori, eventi, performance, mostre e workshop gratuiti e aperti a tutti ospitati in diverse location della città, per raccontare il ruolo onnipresente della tecnologia nelle nostre vite, che ci rende protagonisti in prima persona della convergenza tra il mondo fisico e il mondo digitale, per capire l’impatto della trasformazione digitale sulle nostre esperienze personali e collettive e per scoprire le opportunità e le sfide che le innovazioni digitali presentano non solo in termini di sviluppo tecnologico, ma anche per la comunicazione dei brand.

 

L’obiettivo dei Torino Digital Days è quello di fornire gli strumenti necessari ai cittadini, alle istituzioni e alle università, alle aziende e alle start-up, per interpretare al meglio come affrontare le sfide digitali del futuro, creando un’occasione per restare aggiornati sulle innovazioni tecnologiche più recenti e per condividere gli scenari attuali e le prospettive della trasformazione post digitale, offrendo un momento di scambio e confronto per rafforzare il network delle realtà presenti sul territorio con nuove possibilità per lo sviluppo concreto di idee e progetti in diversi ambiti.

 

Anche quest’anno il cuore pulsante dei Torino Digital Days sarà il Main Event, in programma mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio 2020 dalle ore 9:30 alle 19 presso Combo, nuova location di oltre 5000 metri quadrati in Corso Regina Margherita 128.

 

Due giornate interamente dedicate al post digitale, alle sue declinazioni, sfumature e soprattutto realizzazioni nella nostra vita quotidiana con un palinsesto ricco di interviste, testimonianze e storie di successo suddivise in quattro aree tematiche“Nuove frontiere”, con un focus sugli scenari futuri, fuori dai luoghi e dai Paesi più comuni, esplorando eccellenze digitali anche in aree del mondo meno note; “Movimenti”, con i cambiamenti e le nuove opportunità offerte dal digitale nell’ambito del movimento di corpi, idee, culture e comunicazione; “Per il tuo bene”, con l’impulso del digitale alla ricerca scientifica che deve misurarsi anche con limiti e pericoli legati all’innovazione; “Finalmente liberi”, con il digitale come oggetto di interesse che si intreccia con gli stili di vita, creando nuovi stimoli per il divertimento, le passioni e il tempo libero.

 

Il calendario completo dei Torino Digital Days 2020 è disponibile sul sito www.digitaldays.it

 

Torino Digital Days è un progetto di Gruppo Glebb&Metzger (con le sue società Glebb&Metzger, Tandù Wacky Weapon) e Bonobo Events, con il supporto della Camera di commercio di Torino attraverso il suo Punto Impresa Digitale e con il patrocinio di Città di Torino, Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino e Club della Comunicazione d’Impresa.

Dalla Regione quasi duecento milioni per l’ambiente

In Consiglio regionale, in quinta Commissione, l’assessore Marnati ha illustrato le strategie finanziarie della Regione

Per l’anno in corso corrispondono a 180 milioni di euro le risorse a disposizione dell’assessorato regionale all’Ambiente, per un quarto circa di provenienza statale, la cui programmazione economica – finanziaria riguarda la Missione di bilancio “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”.

Lo ha confermato l’assessore Matteo Marnati in Commissione Ambiente – presidente Angelo Dago – illustrando il documento di economia e finanza regionale 2020-22 per le sue materie.

La  strategia regionale sullo sviluppo sostenibile (SRSS) rappresenta il quadro di riferimento per le valutazioni ambientali partendo dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

Sono stati definiti i seguenti programmi: lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell’ambiente; la qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento; i rifiuti; il servizio idrico integrato; la tutela e valorizzazione delle risorse idriche; la tutela, valorizzazione e recupero ambientale.

Alcuni dei risultati previsti sono la finalizzazione della strategia sui cambiamenti climatici, la completa attuazione delle politiche ambientali a livello di Bacino Padano, la realizzazione di una green economy regionale, l’estensione, potenziamento e adeguamento funzionale dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione, la riduzione dell’inquinamento diffuso da prodotti fitosanitari, la mappatura e censimento dei manufatti contenenti amianto presenti in Piemonte.

I lavori sono continuati con l’esame degli emendamenti riguardanti la proposta di legge che prevede il contenimento dei cinghiali, chiedendo la correzione della normativa numero 32/82 “Modifica per la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale”. Le modifiche prevedono l’estensione dell’uso di mezzi motorizzati su strade comunali e vicinali non solo ai soggetti incaricati ad esercitare operazioni di controllo faunistico e al prelievo venatorio ma anche a chi svolge attività venatoria verso gli ungulati.

Parte il primo Treno Promemoria_Auschwitz

Sono più di mille i giovani piemontesi raccolti, per il Giorno della Memoria, intorno al Progetto di Arci e Deina Torino

L’appuntamento è per lunedì prossimo. Parte infatti il 27 gennaio (Giorno della Memoria, celebrato ogni anno a livello internazionale, su designazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per commemorare le vittime della Shoah e dell’immane genocidio compiuto dall’odio razziale nazista) il primo treno di “Promemoria_Auschwitz”, progetto organizzato congiuntamente dalle Associazioni Deina e Arci Torino, che propone un percorso d’educazione alla cittadinanza avente come   apice proprio il viaggio a Cracovia e la visita agli ex Lager di Auschwitz e Birkenau.

Le altre partenze sono programmate per martedì 4 e giovedì 13 febbraio.

Dei 2400 giovani che partono e aderiscono a livello italiano, ben 1050 sono piemontesi, 290 solo da Torino; i restanti da Alba, Bra, Novara, Moncalieri, Cuneo, Grugliasco, nonché dall’Università degli Studi del Piemonte Orientale (15 studenti) e da altri enti e volontari del Progetto (80 giovani).

Viviamo anni – sottolinea Andrea Polacchi, presidente Comitato territoriale Arci Torino – in cui, troppo spesso, pulsioni revisioniste e reazionarie fanno breccia, creando confusione soprattutto tra i più giovani. Per questo siamo contenti di sostenere, anche quest’anno, Arci Deina e i tanti ragazzi e ragazze che hanno preso parte a questo importante percorso formativo, di cui il viaggio a Cracovia è il momento centrale». E aggiunge: “Da anni camminiamo al loro fianco convinti che la memoria è maestra di vita ed è fondamentale per combattere ogni forma di discriminazione e razzismo”.

Gli incontri

I giovani partecipanti si sono preparati al viaggio con incontri di formazione in cui è stato approfondito il contesto storico della Seconda Guerra Mondiale e della deportazione. Con cineforum, laboratori di scrittura creativa e workshop interattivi, il gruppo ha cominciato a conoscersi, dialogare e confrontarsi. La formazione prevede inoltre un approfondimento sulla storia locale gestito con incontri tematici e visite ai musei e ai luoghi storici più significativi.

Il viaggio

Il primo viaggio, come detto, si inizierà il 27 gennaio e si concluderà il 2 febbraio; il secondo il 4 febbraio per concludersi il 10 febbraio e il terzo il 13 febbraio per terminare il 19 febbraio.

I partecipanti al progetto, provenienti da otto regioni italiane, viaggeranno tutti insieme in treno. A Cracovia i giovani vivranno un intenso percorso che li guiderà attraverso le fasi storiche che hanno preceduto la deportazione. Con l’affiancamento di guide specializzate, visiteranno alcuni luoghi fondamentali per ripercorrere quel periodo storico: l’ex ghetto ebraico di Cracovia, la Fabrika Emalia Oskara Schindlera, la Fabbrica-Museo dedicata alla vita di Oskar Schindler e all’occupazione nazista della città di Cracovia, e il quartiere ebraico di Kazimierz. Una intera giornata sarà dedicata alla visita degli ex lager di Auschwitz e Birkenau, dove hanno perso la vita oltre un milione di persone.  Nel corso del viaggio i giovani scriveranno le proprie emozioni e rifletteranno sulle conoscenze acquisite, si confronteranno, vedranno film e spettacoli teatrali e infine con una grande assemblea plenaria avranno la possibilità di confrontarsi su temi di attualità e di riflettere sul loro ruolo di cittadini del presente.

Partner

Il progetto è organizzato grazie alla collaborazione e il sostegno di numerosi enti territoriali e gode del patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e del sostegno e/o patrocinio di oltre 50 fra Province e Comuni.

Il ritrovo

L’assemblea di partenza degli studenti provenienti da Torino e provincia si terrà lunedì 27 gennaio, ore 8,30, nell’Aula Magna del Campus “Luigi Einaudi” al civico 100 di Lungo Dora Siena.

Interverranno rappresentanti della Città di Torino e del Rettorato dell’Università degli Studi che saluteranno i ragazzi prima della partenza.

g.m.

Le foto  sono di: Simone Cargnoni, Filippo Marselli ed Alessio Righi